Pagine

lunedì 4 luglio 2022

STEFANO MARANGON AI DOMICILIARI

Stefano Marangon era stato condannato a marzo dal tribunale di Venezia per l’accoltellamento dell’allora compagna sudamericana.

I fatti risalgono al novembre dello scorso anno. Il 49enne in seguito ad una lite (sembra che la donna avesse manifestato la volontà di lasciarlo), l’aveva accoltellata, fortunatamente in modo non grave.

Da qualche giorno il Marangon è tornato alla sua residenza di Ca’Lino, ci risulta sia ai domiciliari, il suo avvocato Luca Fogo, ha sempre cercato di dimostrare un’incapacità di intendere e di volere da parte del Marangon, situazione che anche tanti amici e conoscenti sostengono da sempre.
Al momento non è noto se si tratti semplicemente di una misura alternativa oppure di un'incompatibilità delle condizioni del Marangon con il carcere,o di altro tuttavia i familiari ma anche amici di vecchia data hanno sempre espresso la forte volontà che il Marangon potesse essere curato in quanto in condizioni diciamo “normali” ha dato dimostrazione di non costituire un pericolo per sé e per gli altri.
Sarebbe importante per garantire un percorso il più possibile senza ostacoli che il Marangon venga lasciato tranquillo nella sua abitazione, seguito da familiari e che non vengano date possibilità di “distrarsi” da qualche amico che in buona fede o meno volesse “rendersi utile”.




Nessun commento:

Posta un commento

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.