Il problema parcheggi riguarda indifferentemente tutti, non solo chi necessita di un parcheggio ma chi si trova, auto, moto, bici parcheggiate sotto casa dovendo fare gimcane per poter accedere al portone.Davanti alla porta d'ingresso di un’abitazione una o due bici danno già fastidio ma cosa può dire chi ha un piazzale e lo trova completamente ricolmo di biciclette e motorini tanto da impedire l’accesso.
Questo nonostante i cartelli di divieto di sosta a contornare il piazzale stesso. E questo anche se non si tratta di un’abitazione ma di una chiesa.
È quello che accade alla chiesa di San Giacomo, la chiesa centrale di Chioggia, quella che si trova all’imboccatura della ZTL attuale dove, chi è in moto e non può andare oltre, ferma il mezzo, e dove ritiene opportuno fermarlo anche chi va in bici e potrebbe addentrarsi in sella allo stesso.
Ci sono giornate, o serate, in cui in quel piazzale non riuscirebbe a entrare più una mosca figurarsi i fedeli o i turisti che desiderino visitare la basilica.
Segnalazioni da parte di Vincenzo Tosello, che fu il prete della parrocchia, ne sono state fatte, ripetutamente, ma finora non sembra essere stato preso alcun provvedimento. Anzi, a suo tempo lo stesso venne multato per aver messo alcune sedie a preservare libero lo spiazzo, come capita di vedere giù di calle davanti al alcune abitazioni.
Fu multato Tosello per le careghete ma le biciclette continuano a parcheggiare in modo selvaggio. I volontari dell’Ada sono riusciti a frenare il parcheggio selvaggio durante la Sagra del Pesce, prendendosi anche male parole da parte di chi pretendeva di esercitare il diritto di parcheggiare dove voleva, ma non si tratta di un lavoro da affidare quotidianamente a volontari.
La mancanza di rispetto va verso la chiesa ma anche nei confronti del monumento ai caduti che si affaccia sullo stesso piazzale, attorno al quale le biciclette vengono addirittura incatenate, nonostante il palese divieto di farlo.
Se i fedeli riescono bene o male a entrare in chiesa ci sono occasioni in cui il piazzale serve libero, funzioni come i funerali necessitano che la vettura arrivi fino all’entrata della Chiesa e motorini e bici parcheggiate in modo incivile possono ostacolarlo.
La polizia locale non può certamente fare la ronda sul piazzale e forse, l’unica soluzione attuale può proprio essere organizzare, in forma privata, un controllo stabile in modo da abituare la popolazione a ritenere lo spiazzo un luogo in cui il primo rispetto consiste proprio nel non invaderlo.
A Chioggia, in centro storico, anche la Chiesa di Sant’Andrea soffre per le auto che le vengono parcheggiate davanti ma il portone centrale viene ancora rispettato e lasciato libero dalle auto in sosta e ora comincia ad avere disagi anche la chiesa di San Martino a Sottomarina dove sulla porta della sagrestia è apparso un cartello invitando a non parcheggiare in quanto lo spiazzo non è un parcheggio.
In qualche caso si tratta di palesi violazioni a divieti ben espressi eppure non sembra esserci una soluzione se non cominciare a toccare le tasche elevando sanzioni.
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