L’ultima ordinanza del sindaco che vieta anche le musiche d’ambiente all’interno dei locali commerciali, con pesanti sanzioni e pene in caso in cui si sgarri, colpisce di fatto un’unica attività che insiste nel Piazzale Europa, aperta anche la sera, si tratta del Budapest Caffè di Adolfo Tiozzo, che già lo scorso anno era stato penalizzato da un’ordinanza simile visto il degrado, il vandalismo e la violenza a cui si danno alcuni ragazzi che frequentano l’area, ma non necessariamente avventori del Budapest. Ma Tiozzo non è uno che lascia correre e se pensa di essere “vittima sacrificale” non ci sta. Accetta le decisioni prese in quanto non ha alcuna intenzione di andare contro la legge ma prende le proprie difese.
Oggi ha inviato alle varie forze dell’Ordine e non solo a loro, una nota in cui ricorda che la sua è l’unica attività direttamente colpita dall’ordinanza emanata dal sindaco e che le ordinanze precedenti sono oggetto di contestazione in sede legale per l’assoluta mancanza di prove oggettive a giustificazione delle ordinanze stesse. Ricorda che il suo locale cerca di garantire sicurezza e pulizia nelle proprie aree di competenza e che ciò che accade al di fuori del suo plateatico, non può essere imputabile al Budapest.
Quello che chiede con questa nota diramata a chiunque sia coinvolto nella faccenda che nel periodo in cui l’ordinanza è valida vengano aumentati i controlli in piazza e nei giardini (zone non di competenza del Budapest) e che vengano ammoniti e sanzionati, anche in maniera esemplare i responsabili, che sono stati più volte segnalati dallo stesso Tiozzo.
Chiede inoltre di responsabilizzare chi di competenza affinché i giardini vengano chiusi negli orari stabiliti. Lo stesso Tiozzo si mette a disposizione per aiutare in qualsiasi modo le autorità a proteggere la propria attività, i propri dipendenti e i residenti della zona in modo da risolvere i problemi segnalati.
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