Seimila euro al mese per un infermiere, quando la paga lorda, stabilita dal contratto, è un terzo.
E’ quello che dovrà sborsare l’Ulss 3 Serenissima per poter disporre di 3 (proprio tre!) infermieri, a partire da gennaio e per 9 nove mesi di lavoro a 39 ore settimanali.
Il meccanismo perverso che porta l’ente pubblico a pagare una parte del personale il triplo del dovuto, è ben spiegato in un articolo di Angela Pederiva, sul Gazzettino del 26 novembre.
Si parte dal fatto che mancano infermieri (e questo vale in tutta Italia): in Veneto ne servirebbero 4100 a fronte di 1864 posti autorizzati, quest’anno, a livello regionale, dal ministero dell’Università per i corsi di laurea in scienze infermieristiche.Si capisce, quindi, come possa essere stato difficile per l’Ulss 3 trovare i 3 infermieri di cui aveva bisogno. Non ci era riuscita l’Ulss direttamente, e non ci era riuscita neppure l’agenzia interinale di cui l’Ulss si serve abitualmente.
Quindi l’Ulss si è rivolta a un’altra agenzia che avrebbe “trovato “ i 3 infermieri (da gennaio) ma che ha contrattato un costo di 5.917 euro mensili, a fronte di un costo lordo, da contratto nazionale di categoria, di 2013.
Nessuno dei 3 infermieri in questione percepirà quei quasi seimila euro, che comprendono una quantità di oneri, compresa l’intermediazione dell’agenzia, ma il costo per l’Ulss sarà il triplo di quello di un “normale” infermiere assunto.
Sarà pure un caso eccezionale ma se gli infermieri continueranno a mancare, sembra destinato a ripetersi. Morale: uno Stato che risparmia sulla formazione si trova a dover pagare di più per garantire i servizi ai cittadini.
Nessun commento:
Posta un commento
Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.