È una signora del ‘49 la donna alla guida dell’auto investita dal treno alle ore 17 circa di venerdì pomeriggio.
Un automobilista di passaggio, vedendo la vettura ferma tra le sbarre, ha anche cercato di dare l’allarme nel tentativo di fermare il treno ma purtroppo pochi minuti dopo si è verificato lo schianto.
I soccorsi, vigili del fuoco e infermieri del SUEM 118, hanno avuto diverse difficoltà nell’estrarre la settantenne dall’auto che, in quei momenti era cosciente, anche se le sue condizioni sono apparse subito molto serie per un trauma molto grave alla testa, tanto che è stata trasferita con grande urgenza all’ospedale dell’Angelo di Mestre.
Come accade in queste situazioni il traffico è stato fermato in entrambe le direzioni e, solo dopo la partenza dell'ambulanza, le forze dell’ordine, polizia e carabinieri, hanno regolato il traffico consentendo il passaggio alternato.
Non si conosce il motivo per il quale la donna si sia trovata ferma con l’auto all’interno del passaggio a livello con le sbarre abbassate. Si può ipotizzare che sia entrata nel passaggio e che per un qualche motivo si è fermata, forse il motore si è spento e presa dal panico non è riuscita ad uscire dall’auto.
Solo qualche giorno fa avevamo pubblicato il video che riprendeva una vettura fare lo slalom tra le barriere del passaggio a livello chiedendoci quanto irresponsabile sia stato un simile comportamento.
L’incidente ha causato il blocco di tutti i passaggi a livello isolando completamente la frazione. In tempo reale, con la pubblicazione delle dirette dell’incidente sulla pagina social di Chioggia Azzurra, sono iniziati i commenti di chi vede, ormai da anni, la ferrovia come fonte continua di disagi, di chi ritiene che possa essere ancora utile e di la ritiene ormai superata.
Da un punto di vista oggettivo la linea ferroviaria Chioggia - Adria - Rovigo viene utilizzata da pochissimi utenti, ha dei costi di gestione milionari e sarebbe il caso che si iniziasse una seria riflessione sul futuro di questa tratta. Gabriele Baldin, un residente di Sant’Anna molto conosciuto, ha lanciato l’idea di trasformarla in una pista ciclabile.
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