Il ponte Baden Powell, che costituisce un continuum dell’anello del Lusenzo, sta mostrando i danni causati dal tempo passato dalla sua realizzazione e dal meteo.
La sua struttura è infatti in legno, sensibile quindi alle variazioni di temperatura e di umidità. Se ne vedono tutte le tracce nei parapetti segnati profondamente dalle intemperie. Il legno è quindi più fragile ed è più facile che venga danneggiato.
Oggi una delle travi del parapetto sulla spalla rivolta a Borgo è stata divelta. Non è stata l’usura ma qualcuno l’ha aiutata a sganciarsi dalla elle di metallo che fino ad ora l’ha tenuta unita all’elemento verticale. Mancando un asse si è creato un ampio spazio dove viene a mancare la sicurezza.
Bisogna tenere conto che da quel ponte, in questa stagione, capita che i ragazzi si tuffino, nonostante sia vietato e nonostante ci sia la presenza di una telecamera. Il rischio è che qualche altra asse, sollecitata dalla spinta del tuffo, possa fare la stessa fine. In quel malaugurato caso qualcuno rischia di farsi male davvero.
È comprensibile che fare una manutenzione adeguata sul ponte, sulle parti più ammalorate, sia costoso e probabilmente ora imprevisto ma una verifica delle parti in peggiori condizioni andrebbe fatta e trovare il modo di impedire che il parapetto diventi un trampolino di tuffi.
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