PERMESSI 104 ILLECITI: MA L'INPS È STATA RISARCITA?
8 ago 2023Riprendiamo nuovamente la vicenda dei dipendenti ACTV sorpresi dagli investigatori privati nell'uso improprio dei permessi della legge 104. Questa situazione ha suscitato reazioni intense, sia da parte di colleghi ACTV indignati, in quanto per le azioni scorrette di pochi tutti i dipendenti vengono assimilati a scansafatiche, che da parte di alcuni sindacalisti che hanno espresso commenti ridicoli sulla pagina di Chioggia Azzurra. Anche il Corriere del Veneto ha riportato la notizia con un articolo firmato dal giornalista Botazzo, riferendo di tre persone licenziate a causa del loro utilizzo non consentito dei permessi. Tutte le fonti provenienti dal contesto ACTV confermano che almeno due individui, un uomo e una donna, si sono dimessi dopo essere stati contestati per l'uso improprio del permesso 104. Questa decisione sembra derivare sia dalla volontà di evitare un licenziamento formale che dall'atteggiamento di un particolare individuo, comandante di un vaporetto, il quale ha lasciato l'ACTV per lavorare con Alilaguna, un'azienda sussidiaria della stessa holding che controlla l'ACTV. Questo suscita perplessità, poiché solitamente ci si aspetterebbe un cambio di lavoro verso una società di navigazione privata, non verso un'altra società internamente correlata. Alilaguna sembra non essere a conoscenza dei precedenti comportamenti del comandante, il che appare strano. Inoltre, circolano voci, anche se non confermate, che indicano che il suddetto marittimo possa essere il figlio di una figura rilevante all'interno di un noto sindacato provinciale, suggerendo un potenziale caso di favoritismo. Va sottolineato che queste voci, pur ricorrenti, rimangono non confermate. Un altro aspetto che desta preoccupazione è l'uso improprio della legge 104 da parte dei due licenziati/non licenziati, che avrebbero utilizzato i permessi per attività come andare in discoteca o in montagna, anziché per assistere familiari in difficoltà come previsto dalla legge. Si solleva quindi un interrogativo sull'esercizio dell'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), ma tale aspetto oscuro rimane poco discusso. Abbiamo cercato di ottenere un commento da un dirigente ACTV, ma questi ha rifiutato di rispondere se non precisando che al momento non sono state avanzate difese ufficiali. È opportuno chiedersi se qualche magistrato sia stato già informato di una possibile ipotesi di reato. La situazione richiede chiarezza e approfondimenti per comprendere appieno le dinamiche in atto. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi e informazioni che possano gettare luce su questa vicenda.
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