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domenica 13 agosto 2023
SACRA SINDONE: SI PUÒ ESSERE DUBBIOSI MA NON LA SI PUÒ LIQUIDARE COME UN FALSO STORICO
Dopo aver pubblicato il nostro servizio riguardante l'affluenza di oltre mille visitatori nei primi dieci giorni della mostra presso la chiesa di San Domenico, incentrata su "Mystery Man: L'uomo della Sindone", è emerso un commento critico da parte dell'amico Aldo Begheldo di Cavarzere. Egli ha sollevato dubbi sulla datazione storica della Sacra Sindone, citando autorevoli studiosi che la posizionano attorno al 1200 dopo Cristo. Pur non essendo il più competente né intenzionato a difendere la Fede in nessun modo, ritengo che sia importante per chiunque, credente o meno, attenersi a verità che non possono essere nascoste. La Sacra Sindone ha sempre stimolato il mio interesse. Sono andato a vederla a Torino oltre vent'anni fa e ho approfondito sempre la questione. C'è un aspetto fondamentale che non può essere ignorato: il fatto che la Sacra Sindone rappresenta il negativo perfetto del corpo dell'uomo che è stato avvolto da questo lenzuolo. Numerosi tentativi di riproduzione, incluso l'uso delle tecniche moderne, non sono riusciti neanche lontanamente a raggiungere risultati simili. Questi tentativi sono stati condotti su corpi di animali, corpi umani e anche cadaveri, senza successo. Per quanto riguarda la datazione, va notato che altri studiosi hanno spiegato che il metodo di datazione basato sull'analisi degli isotopi di carbonio può essere influenzato dalla presenza di fiamme o fumo. È importante ricordare che la Sacra Sindone è sopravvissuta a un incendio alcune centinaia di anni fa, lasciando segni di bruciature che potrebbero aver alterato il risultato di questa datazione. Inoltre, considerando che la Sindone è stata maneggiata per secoli e persino i bordi sono stati rifatti in epoche successive, la precisione dell'analisi del carbonio è compromessa. Va tenuto presente che la Sindone è un reperto estremamente fragile. La maggior parte delle immagini di Gesù proviene dalle prime rappresentazioni che circolarono poco dopo la sua morte nel Medio Oriente, queste immagini coincidono in molti punti con il volto della Sindone. Tale coincidenza è così marcata che il metodo utilizzato dalla polizia scientifica per l'identificazione delle persone, ovvero l'identikit, presenta meno punti di riferimento rispetto a quelli tra la Sindone e le immagini dipinte giunte dal Medioevo. In conclusione, possiamo essere credenti o atei, ma è fondamentale affrontare questo reperto con un approccio critico e uno studio attento. Vi sono molti elementi a disposizione e ognuno di noi può sviluppare un'opinione propria. Ciò che è certo è che la Sacra Sindone non può essere liquidata come una falsificazione storica.
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