Pagine

venerdì 25 novembre 2016

SOCOGAS: NESSUNO HA OSTACOLATO L'INGRESSO DEI SERBATOI. LA STRADA DI SERVIZIO ERA ANTECEDENTE


A seguito di alcune indiscrezioni e dichiarazioni pubblicate in questi giorni sulla stampa, Socogas tiene a precisare che:
- non vi è stato alcun blitz da parte di alcuni operatori per ostacolare l’ingresso dei serbatoi, che è avvenuto nei tempi e nei modi previsti. Questo semplicemente perché non erano coinvolti nell’operazione e quindi non avrebbero potuto interferire in alcun modo con le manovre (né ritardandole, né accelerandole).
- la chiatta, come ogni imbarcazione preposta ai trasporti, è dotata del meccanismo di water ballast - l’acqua di zavorra (con vasche deputate ad essere riempite e svuotate) che permette di regolare il normale dislivello nelle operazioni di carico e scarico. Niente di straordinario, improvviso o preoccupante.
- la strada di servizio è stata realizzata antecedentemente ed indipendentemente dalla esigenza di trasporto dei serbatoi e viene utilizzata previa verifica della sua capacità di portanza. Cosa che è stata fatta per il carico in oggetto, il cui peso è ben distribuito sugli appositi millepiedi. Tutto è stato calcolato e previsto.
«In 50 anni di attività -continua la nota- Socogas ha operato con serietà e in costante rispetto delle numerose e stringenti normative che regolano il settore. E il progetto del deposito di Chioggia non fa eccezione! Allo stesso modo, stiamo lavorando con la massima serietà, professionalità e cautela alle operazioni di movimentazione, secondo i più alti canoni di sicurezza previsti.
Inoltre, la scelta di far arrivare i serbatoi via mare è stata fatta per evitare alla popolazione una serie di disagi che avrebbero dovuto subire nel caso fossero stati costruiti direttamente sull’area del deposito. Ci è sembrato un segno di ulteriore rispetto nei confronti della città», conclude la comunicazione dell'azienda emiliana.

6 commenti:

  1. Questa precisazione della Socogas, ha l’odore della vasellina. (boscolo)

    RispondiElimina
  2. Socogas siete bravissimi ma andate via da Chioggia.
    Marghera vi aspetta con tutte le aree più adeguate e sicure per il vostro impianto di GPL.

    RispondiElimina
  3. Come sono stati gentili....hanno pure cercato di non scomodare la cittadinanza a terra che avrebbe potuto più facilmente manifestare e ritardare l operazione.......non vi vogliamo

    RispondiElimina
  4. La stradina interna vi è stata messa a disposizione dall'ASPO vostri grandi amici di avventura.
    Sappiate che l'ASPO ha sempre negato a tutti gli operatori del porto di utilizzare quella stradina e quelle aree mentre per voi Socogas tutto e' concesso anche l'area che doveva essere del Mercato Ittico.

    RispondiElimina
  5. Dal gazzettino di oggi si apprende che alla fine l'impianto di stoccaggio verra'gestito dalla Costa bionergie srl,societa'legata al gruppo socogas,da una facile ricerca in internet si comprende che le 2 societa'nominate sopra,sono nella logistica di prodotti petroliferi da una vita,ma la loro esperienza si basa su impianti di stoccaggio molto piu'piccoli:250 m3 a Fidenza, 150 a Montecchio,450 a Cerviniano del Friuli e poi moltissimi distributori e punti vendita;Insomma,un esperienza molto lontana a quella necessaria per gestire 9000 metri cubi di prodotto altamente esplosivo.
    La Socogas per voce del suo direttore continua a ripetere che in caso di incidente il tutto rimarrebbe all'interno del perimetro,non fosse che non ci crede nessuno nemneno il sig.Zucchi che in quel momento mentre risponde abbassa gli occhi,pur bunkerizzati i serbatoi rappresentano un pericolo importante in quanto l'area di stoccaggio e'un francobollo di terra e in caso di incidente-esplosione la sola onda d'urto frantumerebbe le finestre delle abitazioni in un area di almeno un paio di km,chi lavora a portomarghera come me,sa bene quanto lontano arrivino le onde d'urto in caso di incidente esplosivo!Insomma speriamo davvero che i signori che stanno imbarcando Chioggia e la sua cittadinanza in una scellerara esperienza di questo tipo di cui tutti ne avremo fatto sicuramente a meno,siano veramente all'altezza di gestire in sicurezza il tutto,con personale formato e qualificato,si sper anche con esperienza,altrimenti ne vedremo delle belle!

    RispondiElimina
  6. Qualche dubbio mi viene sulle rassicurazioni della Socogas in fatto di sicurezza.
    Perché questi dubbi ?? Perché leggendo i quotidiani locali pare che Socogas non abbia tenuto conto che fra le chiatta ancorata in banchina con sopra i bomboloni a ridosso del costruendo impianto e la banchina stessa c’è un dislivello di almeno 2 metri che rende impossibile scaricarli direttamente.

    Sicuramente troveranno il modo di scaricare le tre “supposte”, ma questo sta a dimostrare la superficialità con cui Socogas ha gestito la faccenda.
    Questo non è un buon biglietto da visita perché tale superficialità si può ripetere anche nella sicurezza dell’impianto. (boscolo)

    RispondiElimina

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.