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lunedì 16 gennaio 2017

FERRO ALL'ULTIMA SPIAGGIA? E PUÒ SCOPPIARE ANCHE LA GRANA GETTONI PER IL M5S


Non solo il documento unitario sul deposito gpl, le telecamere della Rai e l'intricata vicenda legata alla società in cui il sindaco Ferro sarebbe coinvolto, che porta alcuni a parlare di sua ineleggibilità e a chiederne conto. Il consiglio comunale di domani -martedì 17 gennaio- convocato alle ore 16 sarà il più scottante di questa legislatura anche per una serie di ordini del giorno presentati dai consiglieri di opposizione, e soprattutto dalla consigliera di maggioranza Maria Chiara Boccato. La giovane esponente dei 5 Stelle, attivista “della prima ora” del MoVimento a Chioggia, chiederà infatti che il consiglio voti la riduzione del gettone di presenza alle sedute, portandolo dall'attuale massimo consentito (67 euro) al minimo di legge (36 euro), in base all'articolo 82 del Testo Unico Enti Locali. «L'azione politica si esercita per servizio e non per professione», scrive Boccato nell'ordine del giorno, «e Chioggia oggi si trova ad affrontare una difficile situazione socio-economica che non permette alle casse comunali di far fronte a certe necessità della città stessa»; obiettivo dell'odg è anche limitare l'indennità del presidente del consiglio comunale a semplice gettone di presenza qualora i suoi redditi superino i 20mila euro lordi annui. Il denaro risparmiato, secondo Boccato, dovrebbe essere speso in progetti di finalità sociale (istruzione, cultura, sport, sostegno) concordati da tutte le forze politiche.

Il testo ripete per larghi versi quanto l'allora consigliere comunale Gilberto Boscolo, unico rappresentante del M5S nella scorsa legislatura e oggi assunto come segretario particolare del sindaco, aveva chiesto all'assise nel 2012, con termini ancora più radicali: l'ordine del giorno chiedeva di “annullare l'importo del gettone di presenza da corrispondere ai consiglieri comunali per la partecipazione alle sedute” e di destinare gli introiti alle stesse finalità sociali, considerando “la crisi economica, i tagli nei trasferimenti, lo sbilancio di SST”. Senza contare, naturalmente, che in un caso e nell'altro la riduzione dei costi della politica e delle istituzioni rappresenta un elemento fondativo del programma del MoVimento 5 Stelle.
Resta dunque da vedere se i consiglieri della maggioranza stellata voteranno contro se stessi, dimezzando il gettone, oppure contro la storia del loro stesso movimento.

1 commento:

  1. (...) Resta dunque da vedere se i consiglieri della maggioranza stellata voteranno contro se stessi, dimezzando il gettone, oppure contro la storia del loro stesso movimento.
    Di quanto sopra, qualcuno ha qualche dubbio sull'esito di voto?
    È chiaro che i pentastellati hanno già discusso e posto un veto interno sull'argomento.
    È "materia d'esame". Qualcuno ha qualche dubbio?
    Potrebbe sembrare demagocigo. Infatti giá immagino un boscolo di turno che stila la solita sottile romanzina: 《Ma sono poche manciate di migliaia di euro, è pura demagogia, altro che risparmio》.
    Però i segnali ci sono. L'Amministrazio e Comunale segna un passo. Certo non epocale, ma pur sempre controtendente, dall'indietro al divenire.
    Fosse un solo caffè al Bar Corsino, ove da sempre maggioranze ed opposizioni, sedute al plateatico, all'intento del tra(mar)filar la tela...intavolavano il mantra: "Se tu dai una cosa a me, io poi do una cosa a te".
    Lo accetto volentieri io quel caffè, gentilmente offerto, da una Amministrazione Comunale politica. E ringrazio di cuore...

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