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lunedì 16 gennaio 2017

INFERNO LINEA 80: ACTV CERCA DI COPRIRE TUTTE LE CORSE, PANICO PER I TRASFERIMENTI

Ormai gli utenti della linea 80 Chioggia-Venezia si stanno malvolentieri abituando al tourbillon di corse saltate ogni giorno (e peggio, ogni sera) per via della non collaborazione dei piloti, a seguito dell'alienazione della linea a una società privata e ai relativi dubbi per il futuro. Molte voci si sono rincorse stamane riguardo alle corse che non sarebbero state effettuate in giornata nei due sensi: dapprima numerose, poi un po' “prosciugate”, le ultime informazioni dicono che dal deposito di Borgo San Giovanni potrebbe non partire l'autobus delle 16.45 con prima fermata in via Naccari a Chioggia, quello delle 20.30 da Sottomarina e quello delle 21.25 da Venezia, ma il suggerimento è di rivolgersi al call center HelloVenezia di Vela (041 2424) per informazioni aggiornate in tempo reale, che non mancheremo di riportare anche qua.

Fonti aziendali spiegano lo status quo: c'è stata un'assegnazione provvisoria a una ditta di Verona che ha vinto l'appalto, ma come spesso succede sono pendenti alcuni ricorsi, tanto che non è stata stabilita la data del passaggio. I dipendenti protestano perché è stato formalizzato il blocco dei trasferimenti, e vogliono capire quale sia il personale destinato al nuovo gestore, se coloro che stanno già coprendo la linea o i più giovani: questo dipende anche da una differente lettura del bando, dal momento che nella gara indetta dalla Provincia è previsto il trasferimento del personale (alle condizioni del privato che vince la gara stessa, fermo restando il mantenimento del posto di lavoro), mentre secondo i sindacati questo trasferimento può avvenire solo su base volontaria. Anche la clausola che prevede medesimo trattamento economico può considerarsi aleatoria riguardo il futuro, dal momento che le revisioni dei piani aziendali potrebbero preludere a spiacevoli sorprese: dal clima d'incertezza nasce la non collaborazione, ovvero la mancata copertura degli straordinari e l'autolimitazione a ciò che prevede strettamente il contratto di lavoro, senza prestazioni extra. Le corriere così restano in deposito, anche a fronte di coloro che si offrono di condurle: sono stati segnalati dei casi nei giorni scorsi di intemperanze in tal senso, anche se l'azienda afferma che sta cercando in tutti i modi di coprire tutte le corse della linea 80 utilizzando anche il personale in servizio nel deposito di Mestre.

La situazione tuttavia non è limpida e non è dato sapere quando tornerà alla normalità. I fatti degli ultimi giorni stanno mettendo anche i dipendenti gli uni contro gli altri, non solo quelli del servizio automobilistico contro quelli della navigazione (che in quanto pendolari soffrono l'assenza delle corse destinate a portarli al lavoro), ma anche all'interno della prima categoria tra sindacalizzati e non: qualsiasi scintilla, da un ritardo che fa perdere la coincidenza ai mancati controlli dei viaggiatori che non pagano il biglietto -e che un accordo impone agli autisti, aprendo la sola porta anteriore- diventa motivo di crisi, esasperazione e insofferenza.

3 commenti:

  1. Un vecchio adagio recita "chi troppo vuole, nulla stringe"
    Il brutto è che chi ha dato il via a questo andazzo e ha mangiato a quattro palmenti per anni, è già beatamente un pensione che se la ride.

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  2. Domenica sera siamo stati un'ora e mezza ad aspettare l'autobus ( dalle 8.30 alle 21.55 ) , con quel freddo e fortuna che non ha piovuto , non c'è una pensilina da coprirsi , trattati come bestie , tutti abbiamo telefonato al deposito più volte ma nessuno ha risposto .........Io chiedo se nel 2017 è giusto essere trattati cosi, tutti noi pendolari dovremmo metterci d'accordo per fare qualcosa visto che non abbiamo alternative per andare al lavoro a Venezia

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  3. Domenica sera siamo stati un'ora e mezza ad aspettare l'autobus ( dalle 8.30 alle 21.55 ) , con quel freddo e fortuna che non ha piovuto , non c'è una pensilina da coprirsi , trattati come bestie , tutti abbiamo telefonato al deposito più volte ma nessuno ha risposto .........Io chiedo se nel 2017 è giusto essere trattati cosi, tutti noi pendolari dovremmo metterci d'accordo per fare qualcosa visto che non abbiamo alternative per andare al lavoro a Venezia

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