La violenta pioggia che ieri sera si è abbattuta sulla città ha preservato sì il centro storico di Chioggia, grazie naturalmente al Baby Mose che ha contenuto l'acqua entro il canal Vena senza farla tracimare, ma riversandosi sul litorale ha provocato notevoli danni a Isolaverde e a una parte dell'arenile di Sottomarina. I disagi per i residenti e per le attività turistiche, già in preparazione della imminente stagione con parte delle attrezzature già installate, non sono stati granché limitati dalla diga soffolta, la quale non copre tutta la zona interessata dalle piogge di ieri. Roldo Canal, il direttore di Isamar, si sente abbandonato: «Ho monitorato tutta la notte quello che è successo, le immagini parlano da sole. Da tre anni opero qua e vedo una inerzia amministrativa totale, nè conosciamo i programmi futuri di come la cosa si possa risolvere, a differenza delle altre stazioni balneari circostanti». Eppure non è il primo anno che succedono questi guai a primavera, con urgente ripascimento della spiaggia prima del boom turistico.
Domani intanto è previsto un sopralluogo dell'amministrazione comunale: «Dovrebbe applicare la delibera regionale del 2014 e mettere in campo le risorse opportune, pubbliche e private, per difendere le linee di costa», dice Giorgio Bellemo, presidente di Ascot. Che spiega: «Si tratta di una ricorrenza ciclica. Isolaverde ha un progetto approvato da qualche anno per interventi strutturali, con allungamento dei pennelli, che dovrebbero evitare l'erosione, ma ad oggi i lavori non sono ancora partiti». Pare infatti che la ditta che ha vinto l'appalto sia stata oggetto d'indagini. Continua Bellemo: «Si tratta di un problema ecologico, di dune, prima ancora che di attività turistiche. La diga soffolta è importante e ha ricostruito le spiagge che erano scomparse, ma sul lato nord ha creato vortici che danneggiano sensibilmente l'arenile». Infatti i bagni Corallo, Estasi, Mare Blu e Oasi hanno perso 30-40 metri di spiaggia, i mezzi di pulizia della battigia non riescono a passare. «Gli organi periferici non stimolano la parte politica centrale», conclude il presidente dei concessionari balneari.
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giovedì 27 aprile 2017
1 commento:
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E l' "Ultima Spiaggia", che fine ha fatto? Si e' salvata o è scomparsa ?
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