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lunedì 17 luglio 2017

IL PRIMARIO DI PEDIATRIA DELL'OSPEDALE DI CHIOGGIA DÀ ALCUNI SUGGERIMENTI PER EVITARE TRAUMI ESTIVI AI BAMBINI


«Fa bene stare all’aria aperta, prendere il sole, giocare fuori casa, correre e saltare, ma con sicurezza, cioè rispettando comunque delle semplici regole comportamentali che non rendono certamente meno divertente il gioco». Il primario di Pediatria dell’ospedale di Chioggia, Mario Lattere, ritorna quest’estate a fornire ai genitori alcuni suggerimenti per garantire una estate in sicurezza ai propri bambini. «Incredibile –ha spiegato il pediatra– come in questo territorio si registri ogni anno, soprattutto nel periodo estivo, un importante numero di traumi che riguardano i bambini. Si fanno male perché cadono dallo scivolo, o dai gonfiabili, ma anche dalle biciclette che spesso vengono guidate con poca prudenza». La scorsa estate sono stati ricoverati, per un intervento chirurgico di stabilizzazione di fratture, una trentina di bambini. Nel mese di giugno 2017 ne sono stati operati già sette, e se il numero si mantiene così anche nei prossimi mesi, verrà riconfermato il trend del 2016 che stabilisce che il 30% dei bambini ricoverati in Pediatria a Chioggia è dovuto a traumi. «Quando questi bambini arrivano da noi –ha continuato Lattere- nei casi più fortunati si procede con l’ingessatura, ma talvolta è necessario intervenire chirurgicamente se riscontriamo delle fratture scomposte. Le parti più colpite dalle cadute sono le braccia, le mani e gli arti inferiori (omero, radio, tibia). Accade perché non si usa il gioco nella maniera giusta, e nel caso della bici vedi ragazzini che sfrecciano a tutta velocità come se stessero guidando una motocicletta. Per loro non esiste il codice della strada: fanno zig zag in mezzo al traffico e talvolta li scopri pure andare contromano. Per i gonfiabili, le brutte cadute avvengono perché alcuni bambini saltano o si arrampicano sui bordi, mentre dovrebbero farlo nella parte centrale. Mentre quando i piccolini salgono le scale dello scivolo, cercate di stargli vicino, succede infatti spesso che cadano inavvertitamente all’indietro».

Ma in estate i bambini si preparano anche ad andare al mare o in piscina. E anche qui il dottor Lattere ha qualcosa da dire, invitando alla prudenza, soprattutto per i cosiddetti colpi di calor:. «Si guarda il sole e si pensa al colpo di sole, dimenticando quello più subdolo che è il colpo di calore, per cui chiedo la massima attenzione, soprattutto per i neonati. Consiglio di andare al mare coi bambini sotto l’anno di età solo nelle ore più fresche della giornata, perché non è sufficiente tenere sotto l’ombrellone un neonato quando raggiunge anche i 40 gradi all’ombra. Il rischio per il bambini è che si alzi la febbre, che subisca delle alterazioni della coscienza fino allo stato di coma, situazione che abbiamo affrontato, per fortuna a lieto fine, in alcuni casi lo scorso anno». Ma in estate non si guarda solo come ci si comporta all’esterno, ma anche “all’interno”, cioè a cosa si mangia: va praticata una dieta più leggera anche per i bambini, dove va aumentata la quantità di verdure e frutta ricche di acqua. «Curiamo anche facendo prevenzione –ha ricordato il direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben– e fare prevenzione significa informare e dare buoni consigli. Ormai deve essere chiaro che anche il nostro comportamento può aiutarci a star bene, pertanto, cambiare uno stile di vita scorretto, insegnare a comportarsi correttamente, fin da bambini, ci garantisce un migliore orizzonte per la nostra salute».

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