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sabato 30 maggio 2015
UN SABATO DA DIMENTICARE: 68 ENNE MUORE CON LO SCOOTER MENTRE VA DA PARENTI
Sabato, attorno alle 15.30, un chioggiotto di 68 anni, Gianfranco Schianta, alla guida di uno scooter ha perso la vita cadendo addosso ad un guard rail in prossimità di una curva sulla strada provinciale 7 ( Rebosola ) mentre procedeva da Ca'Bianca in direzione di Civè.
Pochi minuti dopo l’incidente è sopraggiunto un dipendente di sst che andava nella stessa direzione che si è trovato di fronte ad una scena drammatica l’uomo era per terra ricoperto di sangue.
“ Tra la telefonata al 118 per segnalare l’incidente - riferisce l’uomo - il tempo di arrivo dell’ambulanza , le manovre dei sanitari e la ripartenza verso chioggia saranno passati dieci minuti”
Purtroppo però, malgrado la celerità dei soccorsi , il pensionato durante il tragitto verso ll’ospedale ha smesso di respirare, evidentemente le ferite riportate nella rovinosa caduta erano troppo gravi.
La dinamica è al vaglio della polizia municipale, da una sommaria ricostruzione sembra che l’uomo mentre si apprestava ad imboccare l’inizio della curva si sia avvicinato troppo al ciglio della strada, forse per non essere d’intralcio al traffico o forse a causa di un malore, fatto sta che uscendo dall’asfalto ha perso il controllo della moto ed è rovinato addosso al guard rail per un lungo tratto.
Anche se, con la bella giornata di sole, la strada era utilizzata discretamente utilizzata dai turisti pendolari sembra che nessuno abbia assistito all’incidente avvenuto proprio di fronte ad una casa rurale.
“ Non ci siamo accorti di nulla - hanno riferito i residenti - quando siamo usciti c’erano già i soccorsi e l’uomo era per terra “ Sembra non siano stati sentiti rumori particolari come brusche frenate o colpi che rivelerebbero il coinvolgimento di altri veicoli.
Sembra che l’anziano stesse andando a Civè in visita ai parenti, probabilmente verrà effettuata l’autopsia per capire meglio le cause dell’incidente. Alla polizia municipale è toccato l’ingrato compito di comunicare alla moglie e ai figli della inaspettata disgrazia in un sabato di sole e di traffico relativamente tranquillo.
TRAGEDIA IN VIA BERGAMO: GIOVANE SI BUTTA DAL SESTO PIANO
Un sabato veramente da dimenticare, alle 20 della sera circa un giovane di 32 anni si è lanciato da un altezza di sei piani da un'impalcatura di un condominio rimanendo senza vita sulla strada.
Più persone lo avevano notato con che fuoriusciva con le gambe, tra cui il ristoratore della pizzeria la Bricola all'angolo con viale Umbria. Ma, purtroppo, non ha fatto in tempo ad avvisare che il giovane si è lanciato e non c'è stato più nulla da fare.
ulteriori aggiornamenti in seguito
venerdì 29 maggio 2015
ORDINATA L'AUTOPSIA PER GIULIO PERINI
Giulio Perini era stato premiato dall'avis per la sua attività di donatore |
Ha suscitato una profonda commozione la morte di Giulio Perini, l’autista actv, ritrovato senza vita mercoledì mattina mentre galleggiava sul canal Lombardo esterno nelle immediate prossimità dello stabilimento ittico Cam. Sui social sono parecchie centinaia i commenti di partecipazione al cordoglio dei tantissimi amici e dai colleghi dell’actv che testimoniano la personalità sensibile e generosa del Perini. Significativo l’episodio di coraggio del Perini che un anno fa si era gettato senza esitazione nel canale Perotolo per salvare un bambino caduto con la bicicletta, che era l’unico figlio di una coppia avanti con gli anni. Si conosceranno dopo l’esame autoptico, che già è stato richiesto dalla magistratura, le cause della morte e quindi se si tratta di annegamento o di un malore. Dalla polizia fanno sapere che dalle condizioni del corpo si presume che la permanenza in acqua sia compatibile con i 3 o 4 giorni e quindi si risalirebbe a domenica. E da domenica, infatti , che Perini non aveva più dato notizie di sé, un altro elemento che indicherebbe a domenica il giorno del decesso sarebbe l’abbigliamento leggero con cui è stato ritrovato. Giovedì in un’area demaniale utlizzata per il deposito di materiali per l’itticoltura , sita nei pressi del luogo del ritrovamento del corpo, sono stati ritrovati un telefonino, un giubbottino e un paio di scarpe ma è ancora da verificare se questi oggetti possano essere collegati alla vicenda. L’indagine è seguita con il massimo riserbo dalla polizia che sta approndendo tutti gli elementi che potrebbero dare maggior chiarezza. Al momento ogni ipotesi è aperta.
RECUPERATO IL CORPO DI UN DIPENDENTE ACTV IN MARITTIMA
mercoledì 27 maggio 2015
RECUPERATO IL CORPO DI UN DIPENDENTE ACTV IN MARITTIMA
AGGIORNAMENTO h 14.30 del 28/5
Aggiornamento ultim'ora: sono stati ritrovati un cellulare e degli indumenti nell'area demaniale nei pressi del ponte del musichiere, si tratta di un'area utilizzata per le attrezzature di miti- cultura.
Il luogo è vicinissimo al posto dove è stato ritrovato il povero Giulio Perini, al momento non sappiamo altro, ulteriori aggiornamenti in seguito.
Purtroppo ha un nome e un cognome il corpo senza vita ritrovato questa mattina mentre galleggiava in canal lombardo esterno, nei pressi dello stabilimento CAM, si tratta di Giulio Perini, un dipendente actv autista , 52 enne , sposato con una famiglia numerosa ( tre figli) l'anno scorso a giugno si era reso protagonista con un bellissimo gesto. Si era lanciato nel Perotolo, ricoperto di alghe, per salvare un bambino che era caduto in bicicletta, per quel gesto non aveva chiesto nessun riconoscimento. I genitori del bambino salvato gli avevano anche proposto il rimborso del telefono perso durante il salvataggio ma aveva rifiutato. L'allarme è stato dato dai dirigenti della cam che hanno immediatamente avvisato la capitaneria di porto e i vigili del fuoco ma purtroppo non c'era nulla da fare. Sconcerto e rammarico da parte dei colleghi dell'actv informati dall'immediato tam tam. La dinamica della disgrazia è al vaglio delle autorità. Giulio Perini il giorno che aveva salvato il bambino
QUANDO GIULIO AVEVA SALVATO UN BAMBINO
Purtroppo ha un nome e un cognome il corpo senza vita ritrovato questa mattina mentre galleggiava in canal lombardo esterno, nei pressi dello stabilimento CAM, si tratta di Giulio Perini, un dipendente actv autista , 52 enne , sposato con una famiglia numerosa ( tre figli) l'anno scorso a giugno si era reso protagonista con un bellissimo gesto. Si era lanciato nel Perotolo, ricoperto di alghe, per salvare un bambino che era caduto in bicicletta, per quel gesto non aveva chiesto nessun riconoscimento. I genitori del bambino salvato gli avevano anche proposto il rimborso del telefono perso durante il salvataggio ma aveva rifiutato. L'allarme è stato dato dai dirigenti della cam che hanno immediatamente avvisato la capitaneria di porto e i vigili del fuoco ma purtroppo non c'era nulla da fare. Sconcerto e rammarico da parte dei colleghi dell'actv informati dall'immediato tam tam. La dinamica della disgrazia è al vaglio delle autorità. Giulio Perini il giorno che aveva salvato il bambino
QUANDO GIULIO AVEVA SALVATO UN BAMBINO
domenica 24 maggio 2015
venerdì 22 maggio 2015
ANCHE IL CLODI' SOTTO CON IL NUBIFRAGIO - LAVORI REALIZZATI DALLA CLEA - LA STESSA DEL MEGATUBO
“ Non ci siamo fatti mancare nulla “ è uno dei pochi commenti ironici al disastro piombato sull’intero territorio comunale ieri sera, due ore di pioggia ininterrotta condita con grandine, persino una tromba d’aria ( che non ha toccato terra) che si è spostata da brondolo verso il mare con frequenti cadute della corrente in più parti della città. Praticamente non c’è stata zona che non si sia allagata: corso del popolo, piazza todaro, zona San Felice, via Nicolò Zeno, via boschetto diventata un canale, ridotto Madonna un lago con il sottopassaggio totalmente chiuso dall’acqua,borgo San Giovanni, il quartiere della Tombola anche il nuovo centro commerciale Clodì sarebbe andato a “ fundì “ come appare da un video postato sul web. Ovviamente, come di consueto, è scoppiata subito la polemica, in parte esagerata perché c’è ancora gente che non si rende conto che se cade in un’ora la pioggia che normalmente cade in sei mesi NESSUN smaltimento delle acque può reggere in parte in effetti constatare che anche il nuovo centro commerciale appena realizzato ha sofferto dello stesso problema francamente ha sollevato più di qualche perplessità. Per inciso la società che ha interamente realizzato il nuovo parco commerciale è la Clea ( nel nuovo consorzio kostruttiva) , la stessa che ha vinto l’appalto per la realizzazione del mega tubo sul lungo mare, la speranza è che i 22 milioni di euro investiti per proteggere il territorio da fenomeni come quello di ieri non siano buttati al vento. ULTERIORI eventuali aggiornamenti in seguito l'inequivocabile video girato al Clodì dall'utente Maurizio Zambon i cartelli della Clea quando stava facendo i lavori sul lungo mare ANCHE UN INCENDIO MENTRE DILUVIAVA foto Fabris Purtroppo segnaliamo anche un incendio avvenuto proprio nel momento del nubifragio, i pompieri sono intervenuti sul negozio di alimentari " Da Roberto " situato in riva vena in prossimità del ponte di Sant'Andrea.
L'incendio è stato innescato da un fulmine che ha incendiato il contatore elettrico, il negozio è andato completamente distrutto.
giovedì 21 maggio 2015
DISATRO IN ROMEA - TRATTO LOVA MARGHERA COMPETAMENTE BLOCCATO
il tir della ditta MEO SCAVI di traverso con la gru caduta
Un giovedì da dimenticare, a parte le numerose manifestazioni meteo ( maltempo e numerosi avvistamenti di trombe marine ) romea completamente bloccata dalle 18.30 per due incidenti distinti, uno è al km 309 in prossimità di Lova, un autotreno della ditta di Chioggia MEO SCAVI mentre trasportava una gru ha perso il controllo ed è finito completamente di traverso, si calcola che per spostare tutto saranno necessarie almeno 3/4 ore. Quindi almeno fino alle 23.
Per fortuna non ci segnalano feriti nell'incidente di lova
Un secondo incidente che ha coinvolto più mezzi è avvenuto alla rotonda che porta a Marghera, alle h 19.30 numerosi segnalatori confermano il blocco completo della romea nel tratto LOVA - MARGHERA
ULTERIORI APPROFONDIMENTI IN SEGUITO
mercoledì 20 maggio 2015
UN TURISMO SOSTENIBILE: PROGETTO - SALI A BORDO -
Un turismo privo di barriere architettoniche. Il 2015 vede la riconferma del progetto “Sali a bordo”, nato in via sperimentale l’anno scorso dall’unione di diverse realtà associative del territorio, accomunate dall’idea e dall’esigenza di far conoscere e apprezzare il territorio alle persone diversamente abili.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’associazione amici per il mare di Chioggia., Prometeo soc. Coop. Sociale Onlus, Associazione ANFFAS di Chioggia e Lega Navale Italiana sezione di Chioggia (gruppo promotore “Pesci fuor d’acqua”) con il patrocinio dell’amministrazione comunale e la collaborazione della Pro loco per Chioggia e Sottomarina.
“La sfida che ci siamo preposti è quella di avvicinare al mare ogni soggetto, superando qualsiasi barriera di tipo fisico o culturale che ne impedisce la piena realizzazione – spiega Gianluca Memmo, Presidente dell’associazione amici per il mare a.s.d. di Chioggia – La cultura e l’accoglienza di una città si misura anche con l’attenzione che viene data alle persone con difficoltà”
Alle persone con disabilità psico fisiche, residenti o turisti, viene data la possibilità attraverso l’imbarcazione “Kapitan Memo” di scoprire un turismo privo di barriere architettoniche.
Da giugno ad agosto viene offerta la possibilità di effettuare escursioni che circonda Chioggia e vengono fornite informazioni utili sulle strutture turistiche accessibili. L’imbarcazione è predisposta e omologata per il trasporto di persone con disabilità fisica o che necessitano l’uso della carrozzina. Le strumentazioni messe a disposizioni dalla Lega navale di Chioggia offrono inoltre la possibilità per gli escursionisti di avere momenti conoscitivi e culturali.
“Il nostro territorio è all’avanguardia nei servizi per la disabilità – rileva il vicesindaco e assessore al turismo, Luigi De Perini - Questo progetto si pone come ulteriore tassello per permettere la fruizione del mare a tutti. L’ulteriore passo avanti è quello di creare una rete tra i vari soggetti che si occupano di disabilità e dall’altro di turismo, censendo, coordinando e promuovendo tutte le strutture turistiche oggi a disposizione che risultano totalmente accessibili. Il fine è di creare e promuovere una mappa completa aggiornata dei servizi già esistenti fruibili da tutti”.
A Chioggia la maggior parte degli stabilimenti balneari sono attrezzati per l’accesso fino alla battigia, forniti di carrozzina da sabbia e in grado di poter entrare in acqua. La maggior parte delle strutture ricettive hanno apportato le modifiche necessarie per eliminare o ridurre al minimo la presenza di barriere architettoniche.
martedì 19 maggio 2015
DIPENDENTE DELLA PAM COLTA DA INFARTO SALVATA DAI COLLEGHI
il supermercato PAM di via Marco Polo
Un GRANDE GRAZIE ai dipendenti del supermercato PAM che questa mattina hanno praticamente salvato la vita ad una loro collega colta da infarto.
La signora, dipendente del supermercato di via Marco Polo, questa mattina ha perso conoscenza, i suoi colleghi, rendendosi conto della gravità della situazione, invece di rimanere a guardare, oltre ad avvisare il 118 hanno iniziato immediatamente a praticarle delle sommarie tecniche di rianimazione, tra cui il massaggio cardiaco.
Nel frattempo sono arrivati i sanitari che hanno immediatamente preso in mano la situazione praticando la manovra di soccorso utilizzando il defibrillatore riuscendo a ripristinare il regolare ritmo cardiaco.
La donna è stata poi intubata e portata in ospedale dove si trova tutt'ora in rianimazione è in prognosi riservata ma, facciamo i debiti scongiuri, al momento non sarebbero emersi problemi rilevanti.
Questo episodio sottolinea l'importanza di seguire i corsi di rianimazione che sono alla portata di tutti, a San Marino i defibrilatori sono piazzati anche nei supermercati.
Complimenti ancora a chi oggi ci ha messo del suo e non è rimasto a guardare, grazie al suo intervento la risposta positiva della signora alle cure dei sanitari è stata accelerata.
foto di archivio - esercitazione organizzata dalla asl di chioggia nell'ambito del salvataggio
lunedì 18 maggio 2015
UN PASSO AVANTI VERSO L'APPROVAZIONE DEL PIANO DEI CENTRI STORICI
Ulteriore passo avanti nell’iter per l’approvazione del piano particolareggiato dei centri storici di Chioggia e Sottomarina. In questi giorni la Giunta comunale ha approvato le controdeduzioni alle osservazioni del piano che ora dovrà ricevere i pareri sia della Salvaguardia che della commissione di Valutazione Ambientale Strategica. Il piano dovrà infine essere votato in Giunta, presumibilmente entro la fine dell’estate.
Tra le più novità più importanti che verranno introdotte, la possibilità di ampliamento sia in altezza che in aderenza degli edifici (vengono esclusi il centro storico riconosciuto – Chioggia - e alcune zone di Sottomarina), la possibilità di frazionare o fondere le unità immobiliari, la possibilità di realizzare abbaini e altane, la possibilità di realizzare nuove aperture e la possibilità di realizzare garage al piano terra di pertinenza alle abitazioni .
“Siamo di fronte ad un passo importante per la valorizzazione urbanistica dei nostri centri. Il Piano infatti è uno strumento importantissimo che permette un ripensamento delle relazioni tra conservazione dei tessuti storici e trasformazioni indotte dell' emergere dei nuovi stili di vita – spiega il sindaco Giuseppe Casson - Il ruolo di centro storico viene riconfigurato rispetto all'intero territorio comunale. Vengono introdotte politiche di riqualificazione spaziale e azioni per il potenziamento delle attività economiche”.
Il Piano si propone di conservare il patrimonio edilizio storico architettonico, artistico e culturale, come presupposto per la salvaguardia della memoria della nostra civiltà e per il mantenimento e l'incremento del valore economico intrinseco dello stesso; promuovere interventi di riqualificazione urbana ed ambientale dei centri storici, quale unico metodo di sviluppo sostenibile e condizione di fruibilità di luoghi di riconosciuto valore inestimabile; conservare la peculiarità della struttura sociale; attuare politiche urbane finalizzate ad evitare il fenomeno della fuga dei residenti dai nuclei antichi; avviare azioni incentivanti a favore dei settori produttivi tradizionali; riorganizzare e rivitalizzare la rete commerciale di vendita nei centri storici; utilizzare i centri storici come volano per uno sviluppo alternativo del settore del turismo.
Chioggia viene interpretata come centro storico riconosciuto ossia come ambito connotato dal permanere di una morfologia dell'impianto urbano, di caratteri tipologici ed edilizi, di principi insediativi e di una struttura e configurazione degli spazi aperti la cui matrice storica appare ancora chiaramente leggibile
Il caso di Sottomarina si configura come città consolidata ciò che appare dotato di un più elevato livello di permanenza è la struttura morfologica del tessuto urbano, connotato dalla presenza di strette calli in passato di proprietà di un'unica o poche famiglie, mentre le unità edilizie appaiono caratterizzate da un grado elevato di trasformazione, che rende difficile la promozione di azioni di tutela tese a una riconduzione di "prototipi storici". i profondi mutamenti intervenuti nell'assetto sociale rendono inoltre la prossimità di spazi ed abitazioni una condizione non sempre compatibile con l'emergere di una crescente domanda di comfort.
I quartieri Tombola e San Francesco possono essere interpretati come l'esito di un progetto rimasto incompiuto, come "città del moderno" in attesa di completamento.
Le unità edilizie storiche localizzate nelle località Sant'Anna, Cavanella d' Adige, Magnasutti, si configurano infine come "insediamenti antichi minori" che sono tracce di una cultura e tradizione architettonica diffuse che si intende promuovere e conservare.
Le osservazioni relative al Piano, pervenute al Settore Urbanistica, sono state per la maggior parte accolte. Le nuove possibilità che verranno introdotte saranno comunque correlate all'importanza degli edifici, dalla loro classificazione e dalla collocazione delle singole unità (centro storico riconosciuto, città consolidata, città del moderno, insediamenti antichi minori).
venerdì 15 maggio 2015
SST SPEGNE INTERNET PER LE FRAZIONI: UN MILIONE DI EURO DI SOLDI PUBBLICI BUTTATI
VIDEO D'ARCHIVIO - ex sindaco Tiozzo Romano Pagio
“ Senta sono quattro giorni che non abbiamo il collegamento ad internet “ “ Guardi il servizio verrà staccato, l’autorizziamo a non pagare più le bollette “ Questa è la secca risposta che hanno fornito gli addetti di sst ad un utente di Ca’Lino.
L’ufficialità dello stop c’è anche nell’impegno di spesa del prossimo anno della società di servizi comunali ( in preavviso di chiusura) la voce servizi internet alle frazioni è stata infatti cancellata.
E così il “ prestigioso “ servizio di connettività internet per le frazioni di Ca’Lino, Sant’Anna e Cavanella tanto sostenuto dall’ex sindaco Romano Tiozzo Pagio, costato alla collettività un milione di euro tra investimento iniziale e canoni leasing ha cessato di funzionare nell’indifferenza totale.
Per aggiornare le tecnologie necessarie - riferiesce il predidente di SST Guerrino Cocuccia - si dovrebbero fare importanti investimenti e non siamo certo in grado di farli “
In realtà il servizio di connettività non era mai decollato a prescindere dalle problematiche tecniche le utenze non avevano mai superato il centinaio di clienti e con un canone annuo per cliente di circa 500 euro è facilmente intuibile che dal punto di vista economico quel tipo di servizio non poteva certo stare in piedi.
Resta un mistero come a suo tempo, malgrado la forte contrarietà di più di qualche consigliere dell’allora maggioranza, l’ex sindaco Romano Tiozzo abbia tanto caldeggiato ( e deciso) un progetto così ambizioso. Bilancio: un altro milione di euro di soldi pubblici buttato alle ortiche.
IN DIRETTA STREAMING DAL COMUNE L'INCONTRO CON I CANDIDATI ALLE ELEZIONI REGIONALI
Cari amici sostenitori del comitato, ora bisogna passare ai fatti. Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità la proposta, i candidati regionali hanno sottoscritto la petizione a sostegno, il sindaco è pronto a fare la sua parte a giugno in consiglio regionale. Ora bisogna far decollare la petizione facendola sottoscrivere da migliaia di cittadini e turisti. Vi riallego il testo della petizione che potete stampare e usare per la raccolta: la presentazione è molto lunga, ma la pagina delle firme racchiude già il senso della petizione e può essere lette in 10 secondi. Mi appello in particolare alle categorie economiche, ma non solo, che hanno aderito alla iniziativa, Vi prego di segnalare ogni novità e risultato: le firme raccolte, nuove associazioni che aderiscono, etc. A giugno bisognerà accompagnare il sindaco con una delegazione, servono idee a tal proposito (la mia ipotesi di passare per il tunnel del Mose non è praticabile come già comunicato). Bisogna intanto programmare per fine settembre la biciclettata in Romea.
Con amicizia.-
Giuseppe Boscolo
mercoledì 13 maggio 2015
CHIUDE IL PORTO DI CHIOGGIA....
Chiude il porto di Chioggia per essere più precisi sono stati chiusi i cancelli e smobilitato il posto di controllo della guardia di finanza del porto vecchio dei saloni.
Siamo nella stagione della famigerata spending review e sotto un certo punto di vista non aveva più senso che la Gdf, ormai da anni, rimanesse a guardia di banchine vuote.
A quel punto il pallino è rimasto in mano all’autorità marittima che ne ha la competenza, ma anche la capitaneria di porto non può certo mettere un servizio di marinai e al tempo stesso non può lasciarla aperta con i rischi che qualcuno si possa far male.
E così da lunedì scorso, per qualcuno è stato un fulmine a ciel sereno, lo storico porto vecchio dei saloni si presenta con i cancelli chiusi.
Il problema è che all’interno dell’aerea portuale insistono alcune attività che hanno l’esigenza del passaggio una di queste è la Rolcim , società specializzata nella movimentazione di cementi, la quale, probabilmente a denti stretti, riesce a gestirsi il passaggio dei tir ma per altre attività in particolare il bar è praticamente a rischio di sopravvivenza, il titolare, al quale mancavano un paio di anni per andare in pensione si è rivolto al sindaco nella speranza di un aiuto.
E’ da precisare che nel caso dovesse attraccare qualche nave la gdf riattiverebbe il posto di sorveglianza, la speranza è che possa partire il progetto di trasformare il vecchio porto dei saloni in terminal per le navi passeggeri ma per il momento molte sono ancora le difficoltà da superare.
Qualcuno ha lanciato una proposta ( goliardica) : “ La capitaneria di porto potrebbe lasciare aperti i cancelli di giovedì, sicuramente con il mercato settimanale si riempirebbe di auto, essendoci il divieto di parcheggio sarebbe una cassa sicura”
lo stesso porto negli anni 70 e come appare oggi.
martedì 12 maggio 2015
DA ROMA - RICONFERMATA LA BANDIERA BLU PER IL LITORALE DI SOTTOMARINA
DA ROMA - RICONFERMATA LA BANDIERA BLU PER LA SPIAGGIA DI SOTTOMARINA - leggi tutto http://chioggiaazzurra.blogspot.it/2015/05/da-roma-riconfermata-la-bandiera-blu.html
Posted by Chioggia azzurra on Martedì 12 maggio 2015
lunedì 11 maggio 2015
POCHE SPERANZE PER L'EX SINDACO GIANNI GRASSO - IL TRIBUNALE RESPINGE LA SOSPENSIVA
La casa di via Ca'Zadra
Il tribunale amministrativo regionale ha respinto la richiesta di sospensiva che i difensori dell'ex vicesindaco Gianni Grasso avevano presentato per resistere all'ordinanza di demolizione che obbligherebbe alla demolizione dell'edificio. Margini di manovra sempre più stretti quindi per l'ex amministratore del comune di Chioggia condannato per abuso edilizio secondo la sentenza nr 13/2008 del 12/02/2008 della 1 sez penale del tribunale di Venezia. Anche se il tar ha respinto la richiesta di sospensiva questo non vuol dire che Gianni Grasso abbia perso tutte le speranze bisognerà vedere cosa decideranno gli uffici competenti...insisteranno da subito per la demolizione oppure concederanno una chance aspettando che il tribunale si pronunci definitivamente. La vicenda presenta non poche particolarietà, da una parte l'ex vicesindaco aveva ottenuto la licenza di costruire come imprenditore agricolo ( a titolo secondario ) e il tribunale lo ha condannato, dall'altra però la sentenza ( relativa agli aspetti penali ) è andata in prescrizione. Insomma un bel rebus che peserà anche sulle spalle del sindaco Casson perché nel caso gli uffici non si muovano per la demolizione verrebbe sicuramente accusato di favoritismi e dall'altra però non è neppure giusto non concedere una speranza anche a chi è stato vice-sindaco della città. l'ex vice sindaco della margherita Gianni Grasso
GIANNI GRASSO RICORRE AL TAR
Il tribunale amministrativo regionale ha respinto la richiesta di sospensiva che i difensori dell'ex vicesindaco Gianni Grasso avevano presentato per resistere all'ordinanza di demolizione che obbligherebbe alla demolizione dell'edificio. Margini di manovra sempre più stretti quindi per l'ex amministratore del comune di Chioggia condannato per abuso edilizio secondo la sentenza nr 13/2008 del 12/02/2008 della 1 sez penale del tribunale di Venezia. Anche se il tar ha respinto la richiesta di sospensiva questo non vuol dire che Gianni Grasso abbia perso tutte le speranze bisognerà vedere cosa decideranno gli uffici competenti...insisteranno da subito per la demolizione oppure concederanno una chance aspettando che il tribunale si pronunci definitivamente. La vicenda presenta non poche particolarietà, da una parte l'ex vicesindaco aveva ottenuto la licenza di costruire come imprenditore agricolo ( a titolo secondario ) e il tribunale lo ha condannato, dall'altra però la sentenza ( relativa agli aspetti penali ) è andata in prescrizione. Insomma un bel rebus che peserà anche sulle spalle del sindaco Casson perché nel caso gli uffici non si muovano per la demolizione verrebbe sicuramente accusato di favoritismi e dall'altra però non è neppure giusto non concedere una speranza anche a chi è stato vice-sindaco della città. l'ex vice sindaco della margherita Gianni Grasso
GIANNI GRASSO RICORRE AL TAR
domenica 10 maggio 2015
24 esima RASSEGNA DI POESIA - I CANTI DELL'ANIMA
sabato 9 maggio 2015
PROGETTO BIVA- EFG UN NUOVO STRUMENTO PER GLI ANZIANI DELL'IPAB GRAZIE A CUORE AMICO, AUSER E ULSS 14
il progetto BIVA – EFG ovvero l’adozione dello strumento di misurazione dello stato di idratazione degli ospiti tramite analisi vettoriale di Bioimpedenza. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo delle Associazioni AUSER AVIS e CUORE AMICO di Chioggia con la collaborazione del Comune di Chioggia e dell’Azienda ULSS 14.
VIDEO DELLO STREAMING Alla presentazione del progetto è intervenuto come relatore il dott. Roberto Valle Direttore U.O. di Cardiologia – UTIC dell’ospedale di Chioggia.
giovedì 7 maggio 2015
VIDEO: INIZIA IL RIPASCIMENTO DELLE SPIAGGE - MARTEDI' A ROMA LA SEGATO RITIRA LA BANDIERA BLU
Procedono quasi perfettamente nei tempi i lavori per la realizzazione della diga soffolta e per il ripascimento del litorale di Sottomarina e isola Verde, giovedì pomeriggio c'è stato un sopralluogo a Isola Verde con l'assessore Elena Segato, i funzionari della regione e del genio civile: " Probabilmente già domani inizieranno con il ripascimento nei pressi della foce del Brenta - riferisce la Segato - mentre ad Isola Verde si inizierà dal giorno 20.
E per rimanere in tema balneare l'assessore - con una certa soddisfazione - che martedì prossimo sarà a Roma, con il sindaco Casson, per ritirare l'attestazione della bandiera blu.
mercoledì 6 maggio 2015
A CHIOGGIA IL PAZIENTE STOMIZZATO HA UN SERVIZIO AD HOC
ULSS 14 INFORMA
A Chioggia il paziente stomizzato ha un servizio ad hoc
Un convegno, sabato 9 maggio, evidenzia il percorso assistenziale predisposto prima e dopo l'intervento
Giusi, 53 anni, chioggiotta, stomizzata da un anno e mezzo. La sua storia ed esperienza sarà solo una delle tante che verranno raccontate in occasione del convegno intitolato "Stomoterapia: un nuovo servizio dell'Ulss 14", organizzato per sabato 9 maggio dal Dipartimento Chirurgico dell'Ospedale di Chioggia, Direttore Dott. P.B. Rizzo, presso il teatro Don Bosco della città. Un evento che si divide in due parti: la prima avrà luogo il mattino e sarà rivolta agli addetti ai lavori: informazioni e aggiornamenti sulla gestione di pazienti di questo tipo; la seconda parte, invece, sarà aperta ai cittadini che potranno confrontarsi con pazienti e le associazioni del territorio. "Tale evento - hanno spiegato il primario di Chirurgia Salvatore Ramuscello e il primario di Urologia Giuseppe Tuccitto, entrambi responsabili scientifici - servirà a migliorare l'assistenza di questi pazienti fornita in regime di ricovero e di post ricovero, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Mettersi attorno ad un tavolo serve per confrontarci e per arrivare a metodiche di cura di una stomia uniformi".
gli infermieri enterostomisti
Per rispondere al meglio alle esigenze di questi pazienti, inoltre, l'Ulss 14 ha dato avvio, circa tre mesi fa, nei locali del Poliambulatorio, ad un ambulatorio specifico per i pazienti stomizzati. In questo ambulatorio vengono inseriti tutti i pazienti (attualmente l’Ulss ne ha in carico circa 250) che, per questioni cliniche, è stata confezionata una stomia sulla parete addominale che, va ricordato, nella maggior parte dei casi ha una funzione temporanea, e non sempre ha un esito definitivo. Il confezionamento di una stomia non è solo legata alla patologia neoplastica, ma anche ad interventi eseguiti in urgenza, per patologie del tratto intestinale e urinario benigne legate a complicanze o post traumatiche. All’ambulatorio si accede con appuntamento fissato direttamente al momento della dismissione o su richiesta del medico di medicina generale ed è attivo tutti i martedì dalle 14.00 alle 16.00. Il servizio viene gestito da figure professionali dell’Ospedale che hanno seguito un percorso formativo adeguato e che già attualmente svolgono questa attività per quanto riguarda la gestione della stomia, negli aspetti dietetici che il paziente stomizzato deve adottare, negli aspetti affettivi ed emotivi che il paziente con stomia deve affrontare nella vita di tutti i giorni. Importante è la collaborazione con alcune associazioni di pazienti presenti sul territorio, quali l’AISTOM e la FINCOPP.
martedì 5 maggio 2015
L'EX VICESINDACO GIANNI GRASSO RICORRE AL TAR CONTRO L'ORDINANZA DI DEMOLIZIONE
L’ex vicesindaco Gianni Grasso non si arrende all’ordinanza di demolizione relativa alla costruzione realizzata, secondo la sentenza nr 13/2008 del 12/02/2008 della 1 sez penale del tribunale di Venezia, in abuso edilizio e ricorre al TAR.
Lo si apprende dalla determina nr 740 del 21 aprile nella quale il dirigente dell’ufficio Urbanistica incarica gli avvocati civici di resistere al ricorso dell’ex vicesindaco ai tempi della seconda amministrazione Guarnieri.
La vicenda legata alla realizzazione della casa in via Ca’Zadra ( Ca’Lino) fu causa della caduta politica dell’allora uomo forte della Margherita i cui risvolti penali impedirono la designazione a candidato sindaco del centro-sinistra prevista dopo i due mandati dell’ex sindaco Guarnieri.
Malgrado la condanna per l’abuso edilizio conclamato ( effettuato in veste di amministratore pubblico) il sindaco di Chioggia, avvocato Giuseppe Casson ha più volte espresso vicinanza e solidarietà per Gianni grasso bollando la vicenda come un caso di “ mala giustizia “ e in considerazione dell’opera meritoria ( sempre secondo Casson ) svolta da Grasso durante il suo periodo amministrativo.
LA NOTA: Nella determinazione, stranamente, sono state riportate solo le iniziali dell'ex vice-sindaco e non il nome per intero...??? il provvedimento viene pubblicato sull'albo pretorio nella sezione denominata: " amministrazione trasparente " nella stessa determina, alla fine si cita nel punto 5 di evitare il riferimento ai dati sensibili, i dati sensibili sono: sulla salute, gli orientamenti sessuali, l'origine razziale e altre particolarietà che non hanno nulla a che vedere con l'atto in oggetto.
L'ex vicesindaco è stato condannato per fatti avvenuti quando era un amministratore del comune di Chioggia, non si capisce perché ne è stato omesso il nome.
domenica 3 maggio 2015
UNA PARTITA PER GIADA: UNA GIORNATA DI FESTA E DI SPORT E DI SOLIDARIETA'
" Una bella giornata di festa, di sport e di emozioni - non si trattiene Daniele Zennaro, penna sportiva della Nuova Venezia e grande appassionato di calcio e di sport - abbiamo riavvolto un po' il nastro ( parafrasando i pooh ) per ritornare ai vecchi tempi, era da tanto che non vedevamo così tanta gente al Ballarin ". Un'occasione importante per aiutare la piccola Giada chissà che riaccenda la passione e che la tifoseria ritorni al Ballarin.
ANCHE ZAMBONIN DIVENTA CINESE, IL NEGOZIO DI CHIOGGIA DIVENTERA' UN ALTRO CENTRO COMMERCIALE DELL'IMPERO CELESTE
Un altro pezzo pregiato di Chioggia passa in mano ad imprenditori cinesi. Dopo l’ex discoteca Shaker diventato il centro commerciale “ Idea “ dopo l’acquisizione dell’ex cinema Vittoria ( che ha suscitato un enorme scalpore in città ) diventando il nuovo “ Smarket “ inaugurato poche settimane fa dalla famiglia Zhen Zhen , anche la Zambonin srl cede la palazzina ( con contratto di affitto ) sita sul corso del popolo all’ombra della cattedrale di Santa Maria Assunta.
D’altra parte lo storico negozio di ferramenta era chiuso da almeno tre anni in seguito alla ristrutturazione commerciale con la quale la direzione aveva deciso di chiudere la sede del centro storico per privilegiare la grande sede di Brondolo in via Padre Emilio Venturini.
La notizia che lo stabile passerà in gestione ai cinesi, sembra siano gli stessi che gestiscono l’Idea di Sottomarina, era iniziata a girare da qualche settimana in seguito all’andirivieni di cittadini cinesi che accedevano tramite l’entrata secondaria sita in calletta San Pieretto ma poi è stata confermata ufficiosamente anche da fonti interne all’azienda.
Sicuramente, come nelle precedenti occasioni , anche questa nuova apertura cinese non mancherà di suscitare emotività tra i chioggiotti, si tratta di una delle attività commerciali più vecchie della città iniziata dal vecchio Zambonin che vendeva ferramenta con un semplice banco al mercato settimanale negli anni ‘60 per poi divenire con gli anni una delle attività commerciali più importanti della città per volume di affari che per occupati.
La crisi, il costi sempre più alti e la concorrenza dei centri commerciali hanno alla fine costretto la famiglia Zambonin ad “ arrendersi “ anche loro agli imprenditori dell’impero celeste.