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sabato 19 marzo 2016

ANCHE L'UROLOGIA DI CHIOGGIA POTENZIATA CON IL ROBOT DI MESTRE

L’Urologia di Chioggia potenzia la sua attività oncologica col Robot Da Vinci di Mestre Dopo gli interventi di tumore alla prostata si passa a trattare quello ai reni, il tutto con una tecnica laparoscopica all’avanguardia, che comporta innumerevoli vantaggi post operatori per i nostri cittadini L’Urologia di Chioggia potenzia la sua attività col Robot da Vinci dell’Angelo. E’ trascorso un anno dall’acquisizione di questo Robot operatorio di ultima generazione da parte dell’Ospedale di Mestre con la formula originale, unica in Italia, di un suo utilizzo per tutte le Ulss della provincia di Venezia. E proprio all’interno di questo scenario c’è anche la Ulss 14 di Chioggia che, col suo servizio ginecologico e urologico, ne ha e ne sta facendo utilizzo per dei casi selezionati. In particolare, l’Urologia ha implementato negli ultimi mesi la sua attività chirurgica, passando da interventi di prostatectomia radicale per neoplasia della prostata a quelli per tumore renale (prevalentemente interventi di tumorectomia con conservazione del rene). “Proprio di recente – ha evidenziato il primario di Urologia Giuseppe Tuccitto – abbiamo asportato un tumore renale ad una signora di Chioggia che in questi giorni ha fatto rientro a casa coi suoi famigliari. L’intervento eseguito col Robot da Vinci, infatti, comporta innumerevoli vantaggi per il paziente come la riduzione del trauma chirurgico e della degenza e il rapido recupero delle attività quotidiane”. Il Robot da Vinci costituisce la frontiera più recente della robotica applicata alla chirurgia e della tecnica detta “videolaparoscopia”. In questa tecnica, grazie ai bracci operanti, alle cui sottilissime estremità sono montati strumenti per tagliare, cauterizzare, suturare, il “robot” costituisce in pratica una potente e precisissima estensione del chirurgo, che lo controlla da remoto e lo manovra attraverso una console dedicata. Una microcamera su un endoscopio restituisce al chirurgo immagini ad altissima definizione degli organi interni del paziente. L’operatore si trova quindi ad operare grazie alle minuscole “mani” del robot, controllando il loro operato su uno schermo e guidandole, con l’uso di joystik e di pedali, a compiere movimenti controllati al millimetro impossibili per delle mani vere". “Con l’aggiunta di questa attività robotica – ha aggiunto il dottor Tuccittto - si viene a completare il mosaico di tecniche chirurgiche utilizzate presso l’Urologia dell’Ospedale di Chioggia dove l’80% degli interventi per patologia oncologica (tumori del rene, vescica e prostata) vengono eseguiti con tecniche laparoscopiche mininvasive”. Soddisfazione del direttore generale della Ulss 14 Giuseppe Dal Ben che promuove le collaborazioni interaziendali, “atte a garantire una migliore e più efficace sanità”. “Continuiamo – ha evidenziato il Dg – a mettere a disposizione dei cittadini le migliori professionalità e le migliori macchine, sempre al passo con i tempi e sempre aggiornati su quelle che sono le nuove opportunità diagnostiche e operatorie”.

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