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lunedì 21 marzo 2016

DOPO LA LIVIERO, VALIGE PRONTE ANCHE PER LA SEGANTIN ?

Centrodestra in fibrillazione. Due importanti riunioni sono convocate domani, per dirimere la vertenza relativa alle elezioni comunali di Chioggia: il comitato comunale Udc, con il segretario Piovesan "costretto" dal federale Ugo Bergamo a convocarlo -e dopo la presa di posizione dei consiglieri, tutto lascia intendere che il partito si schiererà a fianco del sindaco Giuseppe Casson- ma c'è grande attesa anche per l'assemblea serale nella sede di Forza Italia. La quale deciderà se avallare o meno la decisione del livello provinciale, ovvero appoggiare la candidata a sindaco Marcellina Segantin assieme a ChioggiaViva e altre forze, tra cui una ipotetica lista "fucsia" targata Brugnaro. L’adesione di Forza Italia alla candidata, proposta da un gruppo di amministratori, non è così scontata, per numerosi motivi regionali e locali: in regione infatti Forza Italia è il "socio di minoranza" nella giunta a forte trazione leghista. E il rapporto con l'ente è fondamentale, ad esempio nella sanità (segnatamente riguardo il nostro ospedale): quindi la decisione del segretario provinciale forzista Celeghin, di appoggiare una coalizione in contrasto con la Lega, appare quanto meno strana, per non dire incomprensibile. Ma oltre alle questioni regionali, a Chioggia molti in Forza Italia tra i consiglieri comunali e i membri del nuovo coordinamento non comprendono le ragioni di una scelta che, oltre ad essere considerata perdente, presenta ulteriori motivi di criticità: non ultimo, il fatto che il sindaco di Venezia è anche il sindaco della città metropolitana, e la sua entrata nella competizione elettorale chioggiotta come un elefante in un negozio di cristalleria appare poco rispettosa verso la città di Chioggia, secondo comune dell'area metropolitana. Tra l'altro, non è facile valutare la forza elettorale della neonata coalizione: infatti sia ChioggiaViva che una eventuale lista fucsia sono praticamente inedite, mentre sia Fratelli d’Italia dell’ex assessore Nicola Boscolo Pecchie, che Fare (il cui riferimento è il sindaco di Verona, Flavio Tosi) alle ultime elezioni regionali hanno raccolto poche centinaia di voti. Ai blocchi di partenza, anzi, Casson parte avvantaggiato dall’apporto della Lega, che alle ultime regionali -sommata alla lista personale del presidente Luca Zaia- ha portato a casa il 34% dei consensi in città. Cui va aggiunto il consenso personale del primo cittadino uscente, valutato dagli addetti ai lavori in un range tra il 7 e il 12%. Anche per queste ragioni, sembrerebbe un po’ difficile che gli aspiranti consiglieri comunali si mettano a sgomitare per entrare in una coalizione che sulla carta può essere perdente. Quindi è da ritenere che Forza Italia a Chioggia sceglierà di unirsi alla battaglia del sindaco Casson con alleati centristi, moderati e la Lega, per non regalare vantaggi al Partito Democratico, la cui corsa parte in salita verso il ballottaggio.

22 commenti:

  1. Mi sembra che il tradimento o la scelta irrazionale sia della Lega. Se si dovevano rispettare gli equilibri regionali la lega doveva correre insieme a Forza Italia: Alla lega il sindaco e la maggioranza dei membri di giunta e a forza italia il vice sindaco con un assessore. Cosa centra allearsi con Casson?? Mi sembra che in regione Casson non sia l'alleato di Zaia, salvo che Giuseppe non esibisca la nuova tessera della Lega!!

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    1. Mi sembra che l'unico tradimento che c'è stato a oggi è quello di Massimiliano Tiozzo Caenazzo che da Palazzo Morosini consigliano di rivolgersi a : " CHI L'HA VISTO " dopo aver beneficiato grazie a Casson della gestione di un terzo del bilancio comunale per i cinque anni della legislatura era pronto a saltare sul carro di brugnaro che pensava vincitore.....ahi ahi Palomaaaaaa, ahi ahi ahi cantavaaaaaaa

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    2. I primi sono I topi che abbandonano la nave

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  2. Mi sembrano due armate brancaleone , Casson e lega che ci stanno a fare insieme cosa le unisce ??' Chioggiaviva che ci sta a fare con Fratelli d'Italia , Matteo Penzo , Tesserin e compagnia cantanti .. avevo posto molta fiducia su Chioggiaviva per un vero rinnovamento della Città .

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  3. Forza Italia non deve vendere se stessa e la città al sindaco di Venezia. Se lo farà perderà la stima di quelli che la sostengono. Chioggia avrà tanti difetti ma ha una dignità e la vuole mantenere: vuole essere padrona a casa propria e non diventare serva di nessuno!!!!!!!!!!! Chioggia protegga fino allo stremo la propria indipendenza!!!!!!!!!!!! Forza Italia, non cedete!!!!

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  4. Concordo,Chioggia tenga la propria dignità e non ceda a Venezia che ci vuole isolati. Ricordatevi che è Venezia che per anni ci ha lasciati isolati e senza infrastrutture proprio per favorire altre località. Certo indietro non si può andare,guardiamo quindi avanti e con orgoglio,dai tutti uniti contro chi ci vuole invadere e imporre come dobbiamo comportarci!!!

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  5. Esatto Forza Italia non cedere a Casson. Non passare con Casson, Pellegrini, Fornaro, Bullo, Matteo Penzo. Ecc. Spazio a gente nuova e poi si può camminare per stada a testa alta .Casson No grazie .... abbiamo già dato.

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  6. scusate ma quali erano i candidati di forza italia alle elezioni regionali. In passato quanti erano i forzisti adepti di Renato Chisso. La sudditanza non è una scoperta dell'ultima ora. Onesta intelletuale

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  7. Un bel casino, ragazzi. Il centrodestra si sgretola giorno dopo giorno, il pd perde pezzi in continuazione e, se va bene, ne uscirà con il 9-11%, il m5s si presenta con un altro "santanante" (ma da Ciosa no ghe xe nisùn?) che, poveretto, fa tenerezza a guardarlo...L'unica che, in effetti, è partita per prima e che non ha problemi è Letizia Campanaro che non avrà il mio voto ma che devo riconoscere come proposta seria e chiara. Mah...ridatemi il Berluscaaaa...

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  8. Sono convinto che FARE di Tosi, che a chioggia ha esponenti politici di grande livello ed esperienza che coprono tutto il territorio (corso del popolo), esprimeranno un loro Sindaco, persona di grande spessore culturale, intellettuale, onesto integerrimo e lo porterano al ballo col tagio

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  9. Chioggiotti sveglia!!!!! Ben venga il mondo imprenditoriale a collaborare con la politica, ma non vogliamo imprenditori che ci impongano sindaci per fare i loro loschi affari questo sta succedendo a Chioggia in questo momento, qualche furbacchione sta approfittando della,confusione, CASSON unico SINDACO VOTATE CASSON SINONIMO DI ONESTÀ CASSON SINDACO W CASSON

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  10. Equilibri regionali e onestà intellettuale, tradimenti e alleanze con Casson: ma di cosa stiamo parlando?
    Sono le vecchie categorie mentali, quelle in base alle quali si è dato per morto Casson prima di vederne il cadavere, quelle in base alle quali il PD ha creduto di assassinarlo politicamente voltandogli le spalle.
    Ma l'esplosione dei partiti in questi giorni dice che quelle categorie e le carriere politiche costruite su esse sono finite.
    Il PD perde la Vianello e la Romina Tiozzo, oscura Salvagno e fa i conti con gli errori commessi. Mal di pancia in Forza Italia, dove non tutti sono disposti a regalare la città e il partito a Venezia (per fortuna). Chioggiaviva si rivela per quel che è: un gruppo che cerca una guida per tutelare interessi che non devono essere di tutti, se l'operato di Casson lo disturba tanto.
    La Lega ha capito quel che va fatto.
    C'è un politico con la sua onestà e un programma che altri gli hanno impedito di realizzare.
    Mettere da parte una buona volta gli schemi del passato e pensare davvero alla città è la strada giusta.

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    1. per Anonimo 22 marzo 2016 12:01
      Appunto, di che cosa stiamo parlando ??
      Si è appena dimesso l’assessore Massimiliano Tiozzo. Possibile che ce l’abbiano tutti con Casson, oppure sia invece che Casson non riesce ad andare d’accordo con nessuno ??

      Ha rotto con la formazione di centro destra nel 2011 per correre a sindaco col PD. Una volta eletto, dopo tre anni e mezzo ha buttato a mare gli assessori PD per dare vita ad una giunta sostenuta dai ranghi di centro-destra e dall’ex sindaco Fortunato Guarnieri di SEL.
      Adesso Casson si è ricandidato a sindaco in solitudine raccogliendo l’appoggio della Lega, per adesso.
      Visti i precedenti, se sarà rieletto, durerà tre mesi prima che gli stracci della Lega di Dolfin volino di nuovo dalla finestra della sala del Consiglio Comunale. E saremo di muovo a capo.

      In quanto al “programma che altri gli hanno impedito di realizzare”, è una delle tante scuse che adotterà se verrà rieletto, aggiungendo la crisi, il patto dei stabilità, la Salvaguardia, il Ministero, il Governo …..come sulla questione GPL…. ma lui mai ha colpe. E’ sempre lindo e puro. Oramai sappiamo con chi abbiamo a che fare. (boscolo)

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    2. Per andrea comparato 22 marzo 2016 21:26
      Consolarmi io, e perché mai ??
      Intanto focalizziamo il comportamento che Casson ha avuto nei confronti di Brugnaro :
      - il sindaco di Chioggia è andato d’amore e d’accordo col sindaco Brugnaro. Le foto della sagra del pesce di un anno fa che girano in rete parlano chiaro, nonché il voto favorevole di Casson allo Statuto della città metropolitana (bocciato dalla maggioranza) stilato da Brugnaro, segno evidente di servilismo al solo scopo di attirare le simpatie di quest’ultimo in vista della tornata elettorale. Altro che per il bene di Chioggia.
      Tutto è cambiato quando Brugnaro ha abiurato nettamente Casson durante la riunione con l’associazione “Chioggiaviva”. Allora Casson con una inversione a 180 gradi, ha gridato che Brugnaro pensasse a Venezia. Ineccepibile comportamento il suo ….ma và !! (boscolo)

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  11. Sono finiti i tempi degli affari, cara chioggia viva, gentile signora Segantin, signor Brugnaro, venite pure avanti, e' finita per tutti la,prossima volta si governa.........,,,,

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  12. Brugnaro sta a casa tua, qua no che xe gnente da magnare, i ga Xa magna tutto ti ga xa perecce rogne a venesia tifara El sindaco ancora tre di

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  13. Boscolo alla grande!

    Dopo lungo silenzio Boscolo torna a scrivere dappertutto (ovviamente contro Casson).
    Bentornato.
    Focalizziamo, dai.

    Boscolo crede che Casson si comporti con la maleducazione che qualcun altro ha con lui? Se ci sono le sue foto con Brugnaro, non significa affatto che Casson fosse pronto a inchinarsi a Venezia. Sono i fatti quelli che contano, non le illazioni o le dietrologie. Il no di Casson a Brugnaro è un fatto. La cena alla Sagra è, direi, cortesia istituzionale. Quella che, mi pare, Brugnaro non abbia avuto di recente con lui.

    “Possibile che ce l'abbiano tutti con Casson?”, si chiedeva più sopra.
    Evidentemente no, pensa lui. E' Casson a essere incapace di rapporti con tutti.

    Con tutti, sì; tutti quelli che inseguono interessi diversi dall'interesse comune. Quelli che vorrebbero il loro interesse particolare al centro di quelli della città.
    Queste persone, per lo più rispettabilissime, sperano di fermare Casson con la politica. Altrimenti a cosa serve? E' così che l'hanno sempre concepita! Ma la politica dovrebbe essere altra cosa.

    Casson prova a andare per la sua strada, non si fa fermare dai loro inganni.
    E' all'uso strumentale della politica che Casson dice no, per pensare all'interesse di tutti. Ovvio che moltissimi lo vedano come fumo negli occhi. Ha avuto un coraggio straordinario, ha detto qualcuno.
    Siamo in tanti a credere che faccia bene ad averlo.

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  14. Ultima notizia solo fare e' rimasta con chioggia viva, veto della lega, giustamente non la vuole, ha scelto la Segantin, pensavamo che il sindaco di fare fosse un grande personaggio......fare 1’% chioggia viva 4-6% totale 5-7%, sondaggio di Feltrin, voti 1300-1500 zero consiglieri.

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  15. Brugnaro si ritira in sordina da Chioggia forse ha capito che non è' aria

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  16. Vedrai caro comparato, che alla fine forza Italia si schiererà con Casson, e di conseguenza altre forze salutano sul carro del vincitore, ( ormai è fuori dubbio Cason )
    E si contrappora' un altro blocco intorno al PD.
    E il M5S e la sinistra da sole
    In questo scenario, Casson può vincere al primo tiurno

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    1. Nessuno è in grado di arrivare al 50% più un voto, neppure se entra fi e altri... ci sarà il ballottaggio

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