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martedì 19 febbraio 2019

UN GRANDE CONDOMINIO RESIDENZIALE A FIANCO DELL’HOTEL AIRONE, MA IL COMUNE ORDINA DI NON ESEGUIRE IL PROGETTO

Un grande condominio residenziale a fianco dell’hotel Airone, proprio sopra il ristorante. Era l’intenzione della famiglia Boscolo Sesillo, proprietaria della struttura e dell’impero ricettivo su scala nazionale e internazionale, ma il Comune di Chioggia ha stoppato nel giro di un mese la denuncia d’inizio attività presentata l’8 gennaio, ordinando -attraverso il dirigente del settore Urbanistica Gianni Favaretto- la non esecuzione delle opere, imputando ben otto presunte violazioni tecniche oltre ad almeno altrettante carenze documentali. In caso di proseguimento, all’impresa verrebbe a mancare il titolo per costruire. Si apre così una partita interessante per l’arredo urbano e paesaggistico di Sottomarina: nelle intenzioni dei proponenti, infatti, sopra il ristorante dell’Airone (sul lato nord rispetto all’albergo esistente) dovrebbe sorgere di fronte al mare un edificio di notevoli dimensioni in altezza, una sorta di “Pirellone” molto alto, destinato ad appartamenti residenziali.
Ma l’istruttoria tecnica ha riscontrato il superamento della quantità massima ammissibile di superficie netta di pavimento, computando anche le terrazze; inoltre, secondo il Comune, la nuova edificazione violerebbe il piano regolatore generale in quanto la zona sarebbe a vocazione alberghiera e non darebbe la possibilità di installare nuovi alloggi. Indi, vengono contestate le distanze e le vedute del piano seminterrato, l’altezza massima di 23 metri che verrebbe ad eccedere, infine gli standard del parcheggio. A essere infrante, stando all’istruttoria, sarebbero le discipline di zona, il Piano Casa e financo il Codice Civile. Secca la replica del progettista, l’architetto Silvio Tomaz: «Ci sono differenze di interpretazione legislativa con il Comune, che si è dimostrato estremamente fiscale. Anzi, la grande maggioranza delle motivazioni addotte sono profondamente sbagliate. Ad esempio, per me è possibile costruire nuovi alloggi residenziali, per il Comune no, e la legge 1444/68 dice altro rispetto alle distanze e alle altezze. Fra qualche giorno ripresenterò il progetto con piccole modifiche, e se sarà bocciato ancora ricorreremo sicuramente al TAR del Veneto».

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