Dovrebbe appartenere a Endri Febo il corpo galleggiante ritrovato stamane in laguna da un pescatore, nel canale San Leonardo al bivio per Fusina. Ovvero non molto distante dal luogo dove la notte del 22 dicembre scorso il suo barchino ha urtato un altro scafo, finendone sbalzato in acqua. Le spoglie in decomposizione dello sfortunato caparozzolante chioggiotto, 53 anni, sarebbero state riconosciute per il giubbotto e i pantaloni mimetici che indossava la sera dell’incidente, e che sono stati trovati addosso al corpo ripescato.
Il pescatore che ne ha fatto la scoperta ha avvisato la Capitaneria di Porto di Venezia, che si è messa in contatto con la Guardia di Finanza, con la Polizia di Stato e con i Vigili del Fuoco i quali hanno provveduto al recupero. Si spera davvero in un sospiro di sollievo per mamma Zora, per i fratelli e i nipoti che hanno chiesto incessantemente di continuare le ricerche, e per i tanti pescatori che nelle scorse settimane si sono impegnati più volte con battute mirate in larga parte della laguna: così finalmente Endri Febo potrà avere una degna sepoltura.
AGGIORNAMENTO DEL POMERIGGIO: il corpo che si presume appartenere ad Endri Febo giace ora all'obitorio dell'ospedale di Chioggia. Era stato ripescato da diportisti che stavano pescando con la canna nel canale San Leonardo. L'indagine è in mano alla Guardia di Finanza di Chioggia. Tra gli elementi che farebbero propendere per l'identificazione con Endri, la corrispondenza di un tatuaggio e un paio di occhiali. Tra due giorni al massimo la conferma definitiva dall'autorità giudiziaria.
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