UN RIMORCHIATORE SORVEGLIA LA CHIATTA ROMANO P. NEL CANALE DELLA PEROGNOLA, A PREVENIRE IL RISCHIO DI ROTTURA DEGLI ORMEGGI IN CASO DI BORA
Da circa venti giorni un rimorchiatore sta sorvegliando a vista la chiatta Romano P, che da anni giace nella laguna di Chioggia, in corrispondenza del canale della Perognola. L'appostamento è stato chiesto dalla Capitaneria di Porto per il pericolo che l'imbarcazione rompa gli ormeggi, specie in giornate di forte bora come ieri: il rimorchiatore sotto bordo sarebbe nel caso pronto a intervenire immediatamente a evitare lo spostamento della nave.
Già lo scorso luglio era accaduto, e anche allora per la stabilizzazione si era resa necessaria l'azione di un rimorchiatore, per mettere in sicurezza le catene e i corpi morti cui il natante era attraccato, evitando che esso stesso diventasse un intralcio per i pescherecci e i diportisti.
La chiatta, dalla riconoscibile struttura blu che si può vedere agevolmente nel panorama della laguna sud, fa parte del patrimonio aziendale dell'Allibo Adriatica, ora in concordato: in questo periodo era in programma un'asta per la sua cessione, ma il Tribunale ha naturalmente sospeso la procedura per via dell'emergenza da Coronavirus. Tante sono comunque le manifestazioni d'interesse giunte dall'estero per l'acquiaizione del mezzo.
Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Nessun commento:
Posta un commento
Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.