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lunedì 23 marzo 2020

INIZIATA IERI DALLE FRAZIONI LA DISTRIBUZIONE DELLE MASCHERINE REGIONALI NEL TERRITORIO CLODIENSE

È iniziata ieri dalla frazione di Valli, dove sono stati attivi i volontari dell'Associazione Bersaglieri, la distribuzione delle 12050 mascherine prodotte da Grafica Veneta per conto della Regione, e destinate al territorio clodiense. Sono state 400 le confezioni consegnate ai residenti, nella zona apparentemente più colpita dal virus. In altre aree della città la Protezione Civile è aiutata nella consegna anche dall'Associazione Nazionale Carabinieri e dalla Croce Rossa.
Questa mattina i volontari sono stati a Cavanella d'Adige, con due squadre che hanno rifornito a domicilio la parte est e quella ovest divise dalla Romea, poi Sant'Anna e quindi, risalendo, Ca' Lino e Isolaverde: a ciascuna utenza è stata lasciata una busta contenente due mascherine nella cassetta delle lettere, previo avviso via campanello. Nei prossimi giorni saranno interessate dapprima le frazioni di Ca' Pasqua e Ca' Bianca, fino alla conclusione con Sottomarina, Borgo San Giovanni e Chioggia centro storico.
L'assessora Genny Cavazzana ricorda che la mascherina distribuita non è un presidio medico, bensì un dispositivo di protezione individuale da utilizzare solo da chi compie spostamenti necessari e inderogabili, per lavoro, spesa, farmaci, salute. Le maschere di Grafica Veneta non possono essere utilizzate nei luoghi di lavoro; sono strettamente personali, non lavabili, e non è in alcun modo consentito un utilizzo promiscuo, neanche tra i componenti dello stesso nucleo familiare. Rimane fermo l’obbligo di rispettare la distanza minima di un metro tra le persone.
Anche la Città Metropolitana di Venezia ha fatto pervenire altre 1800 mascherine per i servizi essenziali e gli uffici comunali aperti al pubblico, in aggiunta alle 2400 già consegnate la settimana scorsa ai servizi per anziani e ai volontari della Protezione Civile. Riguardo al fronte dei divieti, la Ministra dell'Interno Luciana Lamorgese e quello della Salute Roberto Speranza hanno stabilito, attraverso un'ordinanza, che sarà vietato trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un Comune diverso da quello in cui ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative o di salute».

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