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sabato 11 aprile 2020

ALTRI DUE LAVORATORI POSITIVI ALLA CASA DI RIPOSO DI SOTTOMARINA, C'È CARENZA DI INFERMIERI E OPERATORI SANITARI: APPELLO AL PERSONALE IN PENSIONE

Alla casa di riposo di Sottomarina gli esiti dei tamponi hanno riscontrato la positività al Covid-19 di altri due lavoratori del personale. Martedì 7 aprile i dati forniti dalla direzione, non ancora definitivi, parlavano di 20 infermieri e operatori sanitari contagiati: queste due nuove defezioni rendono ancora più difficile espletare tutti i gravosi compiti nella struttura, anche se il presidente del consiglio di amministrazione Andrea Giovanni Zennaro non esclude l'arrivo di infermieri dall'ospedale di Chioggia o dalla casa di riposo di Cavarzere.

Zennaro si dice convinto che non ci siano nuovi casi di positività tra gli anziani ospiti di via del Boschetto e del Girasole, visitati in loco dai sanitari del Pronto Soccorso con in testa il primario Andrea Tiozzo. Il presidente dell'IPAB conferma anche che una parte del personale, pur negativa, continua a non voler rientrare a casa, preferendo trascorrere le ore fra un turno di lavoro e il prossimo all'interno dell'hotel Sole di Sottomarina, messo gentilmente a disposizione dalla gestione e dall'Associazione Albergatori. Anche agli operatori delle cooperative in appalto è stato offerta analoga sistemazione.
Sono 190 nel territorio comunale di Chioggia i casi di infezione dall'inizio dell'epidemia, alcuni dei quali fortunatamente guariti oltre ai 17 decessi registrati. A Cavarzere la bella notizia che uno dei contagiati è guarito dal Coronavirus, in quanto i tamponi di controllo hanno avuto esito negativo, mentre nessuno dei suoi familiari o delle persone con cui era venuto a contatto sono stati coinvolti dal Covid.
Ieri sera il presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha firmato un nuovo decreto che estende fino a tutto il 3 maggio il lockdown alle imprese e alla mobilità dei cittadini, salva la possibilità di aprire da martedì 14 aprile alle cartolerie e librerie, ai negozi di articoli per neonati, alla silvicoltura.
È giallo invece alla Fincantieri, che secondo il Gazzettino di oggi (articolo a firma di Elisio Trevisan, lo stesso che annunciò l'apertura delle paratoie del Mose durante l'acqua alta di novembre, poi mai verificatasi) da martedì tornerebbe ad aprire i battenti per 4500 operai. Ai quali invece è arrivata la conferma via lettera della cassa integrazione ordinaria fino al 18 aprile, che risulta anche dal verbale di consultazione sindacale di ieri.

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