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domenica 26 luglio 2020

DEPOSITO DI GPL, COSTA BIOENERGIE: «PER LE NAVI GASIERE NON VA MODIFICATO IL PIANO REGOLATORE PORTUALE, DICE IL MINISTERO». NO LEGGI AD PERSONAM

«Nell’incontro pubblico dello scorso sabato 25 luglio, sono emerse argomentazioni da parte del comitato No Gpl e del vicesindaco Marco Veronese che continuano ad alterare la realtà dei fatti«. Lo sostiene Costa Bioenergie in una nota. In seguito a una richiesta di accesso agli atti, l'impresa fidentina ha visionato una lettera del Ministero delle Infrastrutture alla Capitaneria di Porto di Chioggia e per conoscenza all'Autorità Portuale di Sistema, secondo la quale nel predisporre il piano di sicurezza per la movimentazione delle navi gasiere non sarebbe necessaria alcuna modifica al Piano Regolatore Portuale.
Relativamente alla concessione della banchina, dal recente accesso agli atti autorizzato dalla Procura della Repubblica di Venezia, Costa Bioenergie ha inoltre potuto accertare che sia il collaudo statico che il collaudo tecnico amministrativo dell'opera risultano essersi perfezionati. Rimarrebbe pertanto da definire, ove necessario, il parere dell'Autorità Portuale, il cui provvedimento di diniego è oggetto di un ricorso al TAR.
Per il Codice della Navigazione, del resto, le gasiere sono equivalenti a qualunque altra nave di eguali dimensioni: per questo, sostiene Socogas, non vi è la necessità di aumentare l’escavo dei canali (interventi peraltro già appaltati dalla stessa AdSPMAS a favore del Porto di Chioggia nel suo complesso), in quanto la profondità attuale è già sufficiente per il loro passaggio, visto che il pescaggio delle unità previste da Costa Bioenergie sulla base delle batimetrie ufficiali è totalmente compatibile. Stesso discorso vale per la loro manovrabilità.
Le unità che verranno utilizzate da Costa Bioenergie (oltre ad essere navi di ultima generazione, garantite e collaudate in tutto il mondo per il trasporto di gpl) rientrano infatti nei parametri standard, e sono paragonabili a navi commerciali e turistiche che il Porto di Chioggia già accoglie, senza alcuna criticità. Eventuali rilievi sulla sicurezza della loro movimentazione nell’area portuale, sarebbero quindi estendibili a tutte le altre imbarcazioni di uguale o maggiore dimensione, comportando potenziali restrizioni anche per il traffico merci e crocieristico dello scalo.

Quanto all’ipotesi di presentazione di progetti di legge per vietare l’esercizio di depositi di gpl in laguna (e nello specifico a Chioggia), la società emiliana ritiene si tratti di norme “ad personam”, che «difficilmente potrebbero soddisfare i profili di costituzionalità vigenti nello stato di diritto, posto che costituirebbero un precedente estendibile ad ogni altro traffico ad esso complementare, andando ad inficiare ogni possibile attività del Porto di Chioggia e parimenti di quello di Venezia stessa».

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