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lunedì 7 dicembre 2020

BORA E SCIROCCO, LE MAREGGIATE DISTRUGGONO LA SPIAGGIA DI ISOLAVERDE E A NORD DEL BRENTA: IL PROVVEDITORATO ALLE OPERE, «NON C'ENTRA IL MOSE»

Se le paratoie del Mose hanno tenuto indenni Chioggia e Venezia dall'acqua alta, nessuno strumento è stato in grado di proteggere lo scorso fine settimana il litorale adriatico dall'abbattersi delle violente mareggiate. Dal Veneto orientale al Lido, da Pellestrina e Ca' Roman fino a Sottomarina, Isolaverde e Rosolina Mare, l'intero arenile è stato sferzato dai colpi della bora prima, dello scirocco poi: lunedì è il giorno in cui si contano i danni.
E si calcola infatti che la marea abbia portato via circa 50 metri cubi di sabbia per ogni metro nella zona del Bacucco: secondo il Provveditorato alle Opere Pubbliche, ovvero l'ex Magistrato alle Acque, l'azione del Mose non ha influito sull'erosione, peraltro in atto molte volte negli ultimi anni, anche in assenza delle salvifiche paratoie gialle.
Se a Sottomarina gli stabilimenti più danneggiati risultano essere il Naviglio e i bagni Miki, dove le onde hanno causato il formarsi di notevoli scaloni di sabbia a fronteggiare il mare, la situazione più drammatica ha avuto luogo (come spesso accade) a Isolaverde, dove i flutti hanno penetrato l'arenile, oltrepassando le barriere che gli operatori sistemano a stagione turistica conclusa, proprio per resistere al vento.

I lavori di ripascimento della battigia erano già in corso, e riprenderanno non appena il meteo lo consentirà. In particolare, proseguiranno le opere alla cella 7, verso il villaggio Isamar, mentre nella spiaggia attorno allo stabilimento balneare Area71 sono ancora collocati i tubi del sabbiodotto. Una videoconferenza nei giorni scorsi, assieme agli enti interessati, ha ribadito che per il ripascimento di Isolaverde è stato stanziato un milione, mentre un altro andrà alla sistemazione delle spiagge di Sottomarina, a nord del Brenta.
Infine, è in itinere il bando per assegnare i lavori di sopraelevazione dei pennelli sempre a Isolaverde, opere che dovrebbero iniziare tra non molto, non appena verrà formalizzata l'aggiudicazione all'impresa vincitrice. Per ulteriori pennelli invece si attende l'emanazione di una nuova gara d'appalto.

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