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venerdì 23 luglio 2021

RISTORI PER L'ACQUA ALTA ECCEZIONALE DEL 2019 MA NON A TUTTI

Non tutte le richieste d’aiuto per i danni subiti per l’acqua alta eccezionale del novembre del 2019 potranno essere ascoltate. Talvolta si resta impigliati nelle maglie della burocrazia che, per garantire che tutto sia fatto nella massima trasparenza, non prevede situazioni che si discostano dalla norma. In questi giorni la Regione ha messo a disposizione un milione e 700 mila euro da dividere tra cittadini e attività commerciali, rimborsando coloro che, a causa dell’acqua alta di quel novembre, hanno subito danni all’abitazione principale o all’attività economica con un massimo di 20 mila euro questi ultimi e con un tetto di 5 mila euro i cittadini danneggiati. Una signora ci racconta ciò che le è successo.
Avendo la sua abitazione subito importanti danneggiamenti dall’acqua alta di quel fatidico novembre 2019, aveva già presentato per due volte richiesta di rimborso all’amministrazione Comunale. In questi giorni è stata chiamata a presentarsi. Pensava che le due richieste già inviate fossero state accolte ma, come le ha spiegato l’incaricato della Polizia Locale, dott. Barbaro, non è così. Per avere diritto al contributo, alla domanda vanno allegate le quietanze di pagamento degli interventi fatti per sopperire ai danni subiti. Ma cosa succede se una persona non può permettersi di pagare per quegli interventi che si sono resi necessari? La signora non ha potuto fare alcun intervento da quel novembre, quando tutta la casa le è andata sott'acqua, gonfiando i rivestimenti dei muri in legno, facendo marcire i mobili, imbarcando la porta d'ingresso che ora va chiusa con calci e aperta a strattoni, sollevando le piastrelle del bagno. Quel giorno la signora era in ospedale e al grido “salvate il salvabile” non ha potuto rispondere. Non avendo la possibilità di sostenere le spese di cui la casa aveva necessità, l’ha chiusa, andando a vivere con la madre e attendendo un contributo per rendere nuovamente accogliente la sua abitazione. Ha solo la fattura di un acquisto fatto, per sostituire un elettrodomestico andato fuori uso. Gli altri le sono stati regalati o acquistati al mercatino dell’usato. Ora si sente dire di non aver diritto a nulla.

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