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sabato 30 ottobre 2021

BELLEMO: LE OPERE DI PROTEZIONE DEL LITORALE POTREBBERO ESSERE COFINANZIATE DAGLI OPERATORI BALNEARI

La Regione Veneto sta provvedendo ad innalzare i pennelli 5 e 6 a Isolaverde in difesa dalle mareggiate che si faranno avanti nella stagione a venire, prevedibili visti i cambiamenti climatici in atto e le conseguenze che possono avere nelle condizioni meteomarine del mare. Si tratta di lavori che erano stati previsti e che si prevede saranno completati entro il mese di marzo del prossimo anno.

A dire di Giorgio Bellemo, presidente ASCOT, non si tratta di un intervento risolutivo, pochi lo sarebbero, ma si tratta di un intervento comunque importante.

Sulla spiaggia di Sottomarina sono stati fatti dei rilievi e si è potuto verificare che mancano circa una 40ina di metri di costa rispetto a qualche anno fa. 

Gli interventi si devono fare, ribadisce Bellemo, anche con la partecipazione dei consorzi  e degli operatori, come già accade in altre realtà balneari quali Bibione.

Non è un’ipotesi al di fuori della realtà, spiega Bellemo. In base alla normativa regionale a un operatore viene permesso un allungamento della concessione in virtù degli investimenti che vengono fatti. I lavori di rafforzamento delle dighe o di protezione per gli arenili diventano importanti in aree come Isolaverde, non di utilità solo per gli operatori balneari ma per tutto il territorio. Le concessioni balneari diventano avamposti, secondo Bellemo, e questo messaggio dovrebbe arrivare in Regione. 

Un inciso fa Bellemo parlando della realizzazione degli eventi come è stata proposta ora e in campagna elettorale, invitando l’amministrazione comunale a fare attenzione per non privilegiare risorse esterne quando ne abbiano tante di interne. Per organizzare alcuni eventi si possono prendere e usare le risorse del territorio conclude Bellemo, e proporre eventi non significa pensare al turismo, del quale, gli eventi, ne rappresentano solo un aspetto.




 

giovedì 28 ottobre 2021

ROVINATO DALLA BUROCRAZIA PER AVER COMPRATO UNA CASA

Fa l’operaio e prende 1100 euro al mese. Non è mai stato più “ricco” di così ma, con il suo lavoro, ha mantenuto la famiglia e cresciuto due figli che oggi hanno 18 e 26 anni. Potrebbe, ora, vivere serenamente, lavorando gli ultimi anni, in attesa della meritata pensione? No, perché trent’anni fa ha commesso un errore madornale: ha comprato una casa. Davide Penzo, all’inizio degli anni ‘90 aveva solo 25 anni ma stava cercando di organizzare il suo futuro e avere una casa era, ovviamente, uno dei primi obiettivi. La comprò a Sottomarina, nei pressi del cimitero, in una zona che, allora, era quasi completamente agricola e che si sarebbe urbanizzata in seguito. Questa casa si trovava a meno di 50 metri dal cimitero, all’interno della fascia di rispetto in cui non si può costruire, ma era stata edificata prima dell’entrata in vigore del piano regolatore e gli spiegarono che era in corso una domanda di sanatoria. Il tecnico gli assicurò che il condono sarebbe andato a buon fine e il notaio che, in quelle condizioni, il rogito si poteva fare. Lui si fidò. Ma le cose andarono diversamente. Nel corso degli anni gli venne notificato il rigetto della domanda di condono, la sanzione amministrativa, l’ordine di demolizione e, infine, visto che non pagava, perché non aveva il denaro, e non demoliva, perché non aveva altro luogo in cui lui e la sua famiglia potessero abitare, la casa è stata acquisita al patrimonio comunale e lui si trova con 60mila euro di sanzioni da pagare, in preda all disperazione e con un tumore allo stomaco che potrebbe essere stato, in parte, causato anche dalla condizione di stress che sta vivendo. A Chioggia, i casi di urbanizzazione irregolare, dettata dal bisogni e da condizioni di vita precarie, non mancano e, in passato, qualcuno è stato risolto anche grazie alla mobilitazione degli abitanti dei luoghi che facevano fronte comunae. M Davide Penzo non nha neppure questa possibilità. Se è vero, infatti, che le case costruite nella fascia di rispetto cimiteriale sono una trentina (28 per l’esattezza) è anche vero che nessun altro proprietario di quelle case ha avuto contestazioni per abuso edilizio. Fore perché nessun altro ha fatto domanda di condono? Forze perché chi doveva controllare, a suo tempo, non l’ha fatto? Non conosciamo la risposta, ma un cittadino possa essere colpevole di aver comprato una casa e, per questio, vedersi rovinare la vita, ci sembra, francamente, assurdo.

martedì 26 ottobre 2021

TUTTA CHIOGGIA UNITA SOTTO UN SOLO COLORE, IL GRANATA

Ieri nel tardo pomeriggio c’è stata, all’Auditorium San Nicolò, la presentazione del libro che racconta la storia dei primi 50 anni della storia dell’Union, da quando le squadre del Clodia e del Sottomarina si sono unificate. da quando, quindi,  la livrea della squadra ha cambiato il suo colore, unendosi nel Granata, maglia sotto la quale si sono unite le tifoserie, dopo la tragedia di Superga che ha coinvolto la squadra del Torino, di maglia granata, e i nostri due concittadini, Aldo e Dino Ballarin.

L’evento si è svolto davanti a numerose personalità politiche, le quali hanno trovato il tempo per aprire l’evento prima di recarsi al primo consiglio comunale, oltre ad altre di rappresentanza delle categoria, dell’associazionismo e altre figure emblematiche cittadine, ed è stato presentato da Daniele Zennaro, uno degli autori del libro, scritto con Carlo Crucco, Gabriele Crocco e Raffaele Varagnolo, conosciuto come Brasile, oltre che Nicoletta Perini e Davide Bovolenta. 

Il libro ne segue un primo, uscito 20 anni fa, in cui erano raccontati, sempre con la collaborazione di Daniele Zennaro, i primi 30 anni della squadra clodiense. I proventi del libro, grazie agli sponsor che hanno contribuito alla sua realizzazione, andranno totalmente in beneficenza, suddivisi tra cinque associazioni chioggiotte  meritorie, impegnate nel sociale  

È stato il vicesindaco Daniele Tiozzo Brasiola ad aprire la serata, seguito dai tre consiglieri regionali chioggiotti, Baldin, Dolfin e Montanariello, che hanno portato un omaggio da parte della Regione.

Sono intervenuti ospiti di peso, a cominciare da Nicoletta Perini e il marito Davide Bovolenta i quali portano la storia di Aldo e Dino Ballarin, avi di Nicoletta, vivi nei ricordi della tradizione storica e calcistica clodiense. È intervenuto poi  Marco Scarpa, match analyst della squadra italiana agli europei il quale iniziò la sua carriera di giocatore al campo dei Salesiani, come hanno fatto tanti altri, prima e dopo di lui, tra coloro che poi si sono avvicendati sul campo da gioco. 

Il sogno del presidente della squadra, Ivano Boscolo Bielo, è portarla in serie C ma, pur seguendola con amore e passione, sente la necessità che il mondo imprenditoriale chioggiotto costituisca una catena per raggiungere lo scopo che sarebbe un vanto per la nostra città. Un obiettivo non impossibile, visto che alcune squadre che sono state incontrate dalla compagine chioggiotta nel passato, sono arrivate a quel livello anche superandolo.

 




domenica 24 ottobre 2021

HOMELESS DERUBATI SOTTO IL MUNICIPIO

Non solo non diminuiscono ma sono in aumento gli homeless che passano la notte alla meglio dietro al municipio. Dovrebbero essere ben tre coppie, una “nostrana” e due “foreste” dopo la coppia originaria di milano che abbiamo intervistato la settimana scorsa si è aggiunta un’altra coppia che, ci riferiscono, spera di avere presto un alloggio e che dovrebbero essere originari della Campania. Oltre ad affrontare una situazione di tale disagio alcune notti fa qualcuno ha aperto e buttato all’aria le valigie dietro al municipio di questa coppia, chissà che “tesori” nascosti potevano trovare nelle valigie di questi poveretti. Non è facile trovare una soluzione in quanto l’amministrazione già allo stato attuale non è in grado di dare sollievo ai locali e da un punto di vista giuridico non può certamente farlo per persone residenti in altri comuni.
La soluzione migliore per loro sarebbe quella di tornare ai loro rispettivi comuni di residenza dove comunque, come hanno riferito, avrebbero ospitalità nei dormitori comuni. Per inciso, per chi non lo dovesse ricordare, l’amministrazione Casson aveva predisposto per regolamento il divieto di bivacco e di accampamento sotto il municipio. Si era arrivati a questa decisione in seguito alla famosa “protesta” dell’imprenditore della nautica Marino Masiero che “protestava” contro la realizzazione del ponte sbarramento sul Brenta e per far numero ospitava, oltre che a effettivi partecipanti, anche homeless di passaggio offrendogli il pasto e l’alloggio sotto il municipio.

ARMELAO STRACCIA IL PROGETTO GRILLINO DEL NUOVO LUNGOMARE

Mauro Armelao tra i consiglieri Davide Vianello e Lorenzo Nardo
Ieri mattina sulla cronaca locale il Consigliere Comunale e Regionale della Lega, Marco Dolfin, affermava che il progetto riguardante il rifacimento del Lungomare Adriatico è datato e non più attuabile e che, ristrutturare il Lungomare esistente seguendo quel progetto, sarebbe un grosso errore. Uno sbaglio a partire dalla viabilità che ne verrebbe sacrificata ma uno sbaglio a prescindere in quanto è stato un progetto in cui nessuno sembra abbia avuto modo di metterci parola. Il consigliere stesso afferma di aver potuto vedere solamente qualche rendering e nulla di più, mentre per un progetto così importante e influente sulla vita cittadina economica e per una questione di vivibilità, diventa essenziale che ne vengano messe a parte anche le categorie economiche. A riguardo interviene il sindaco Armelao che sostiene il pensiero di Dolfin e che ha già provveduto a fermare il progetto all’ufficio tecnico, prima che lo stesso potesse procedere, arrivando a un punto di non ritorno, come già successo in passato per altre situazioni. Come Armelao ha affermato, in campagna elettorale, per i progetti che vanno a incidere in modo importante sulla vita cittadina e sulle attività economiche, entrambe devono essere informate e avere la possibilità di esprimere un parere anche se la decisione verrà poi presa dall’Amministrazione. Un progetto di simile portata quale è quello che riguarda il Lungomare non può non essere condiviso con i consiglieri comunali, con le categorie per il turismo e con la cittadinanza. “Le scelte importanti per il futuro della nostra città” afferma il sindaco “dovranno essere il frutto di un lavoro di squadra, in cui l’Amministrazione Comunale non dovrà essere vista come un ostacolo ma come parte integrante di un progetto di città condiviso.”

sabato 23 ottobre 2021

BANDITI PROFESSIONISTI AL BANCO SAN MARCO MA NIENTE BOTTINO

Questa notte il bancomat della filiale del Banco San Marco che si trova in Campo Marconi a Chioggia è stato preso dall’assalto da una banda di professioni. Almeno è ciò che sembra a vedere il modus operandi che è stato utilizzato e la determinazione con cui il furto è stato messo a punto. Il metodo di scasso, noto alle forze dell’ordine e utilizzato in molti assalti agli sportelli automatici, è conosciuto, ma a Chioggia non risulta sia mai stato utilizzato. Per questo motivo si presuppone che la banda sia arrivata da fuori, appositamente per commettere il furto. I malviventi per forzare la macchina, hanno utilizzato un ferro con dell’esplosivo, detto marmotta, infilato nell’apertura dello sportello automatico, avrebbero dovuto poi elettrificare la parte e avrebbero dovuto far esplodere il bancomat. Un’azione che i professionisti compiono in pochi minuti, ma che non è stata portata a termine. Gli ignoti erano anche riusciti a introdursi in banca quando l’allarme ha suonato sorprendendoli e costringendoli a fuggire a bordo di una vettura di grossa cilindrata ad altissima velocità. Nella pianificazione del furto e nella conseguente fuga ci si chiede se i malintenzionati abbiano tenuto conto del fatto che Chioggia ha, di fatto, due strade di accesso e di uscita, e che, bloccate quelle, risulterebbe difficile fuggire senza forzare un posto di blocco con tutti i rischi del caso, non solo per i malviventi ma, soprattutto, per gli agenti delle Forze dell'ordine.

venerdì 22 ottobre 2021

STOP A MUSICA E A CONSUMO DI ALCOL IN PIAZZA EUROPA: ARMELAO FA SUL SERIO


Il sindaco Mauro Armelao oggi ha preso un’importante decisione in merito alla sicurezza pubblica con un’ordinanza che dovrebbe esercitare un cambio di passo nella gestione delle intemperanze di alcuni che stanno rendendo difficile la vita ai residenti di Piazzale Europa. 

Firmando in data odierna l’ordinanza 56 ha, di fatto, imposto dei limiti alle attività commerciali dell’area a tutela dell’ordine pubblico, della sicurezza e contro l’abuso di bevande alcoliche da parte di minori. 

Le attività commerciali e i pubblici esercizi che si affacciano sul Piazzale Europa dovranno obbligatoriamente chiudere alle 22 e non potranno aprire prima delle 6 del giorno dopo. Inoltre non potranno diffondere musica, neppure a basso volume.

Inoltre non si potranno consumare bevande alcoliche e superalcoliche sull’area, inclusi i giardini pubblici e non si potranno gettarne a terra i contenitori. 






Chi non rispetterà l’ordinanza potrà essere sanzionabile con una pena pecuniaria dai 500 ai 5mila euro. Il reato, reiterato per due volte in un anno, imporrà la sospensione dell’attività per 15 giorni.

Questa misura si è resa indispensabile in quanto, nel tempo, i residenti attorno al Piazzale, hanno numerose volte segnalato, in modo formale e informale, violazioni alle norme del vivere civile, facendo presente la mancanza di vivibilità, del rispetto del riposo, del decoro urbano, della tutela della quiete, e, in particolar modo, della salute e dell'ordine pubblico.  

In quest'area sono recenti alcuni episodi di vandalismo, di condotta incivile, di degrado, che hanno interessato aggregazioni giovanili, le quali, in alcune occasioni, hanno fatto registrare episodi di violenza tali che un residente ha voluto definirle al pari di guerriglia urbana, atteggiamenti accentuati dall’abuso di sostanze alcoliche e costringendo più volte a far intervenire le forze dell’ordine.

Da non meno i comportamenti indecorosi tenuti, in netto contrasto alle semplici regole del vivere civile, alla pubblica decenza e alle minime norme igieniche sanitarie.

È un compito che spetta all’Amministrazione preservare la quiete pubblica, sedando sul nascere i comportamenti che possono comprometterla. Sugli interessi economici delle attività produttive, prevale il diritto alla quiete ed è in quest’ottica che agisce la presa di posizione del sindaco, il quale ha tutti i mezzi per farlo anche sotto l'aspetto giuridico. 






 

giovedì 21 ottobre 2021

IL TENACE STA TORNANDO

“Tutto è bene quel che finisce bene” forse non è proprio il caso visto che l’armatore del peschereccio Tenace per poter ritornare ha dovuto pagare una salata sanzione alle autorità Croate ma comunque il peschereccio proprio in questo momento sta facendo rotta di ritorno al porto di Chioggia. ChioggiaAzzurra ha raccolto una versione non ufficiale che vi proponiamo con beneficio d’inventario. Durante la battuta di pesca nel momento in cui stavano issando le reti l’equipaggio si è trovato in difficoltà a causa di un grosso masso che si era incastrato nelle reti. Nei tentativi di liberarsi da questa difficoltà il comandante Andrea Tiozzo Cuccaro avrebbe avvisato via radio l’autorità marittima italiana avvisando della possibilità di sconfinare nelle acque territoriali Croate. Purtroppo questa comunicazione di avviso di sconfinamento per il problema del masso nelle reti o non è mai partita oppure è stata ignorata fatto sta che la guardia costiera Croata ha raggiunto il Tenace e gli ha intimato la navigazione al porto di Pola dove, evidentemente, gli è stata contestato lo sconfinamento. Sempre per vie indirette l’equipaggio si scagiona portando a discolpa la rotta del Tenace che è possibile verificare da Marine Traffic, il sito che registra le posizioni geografiche delle navi, dal quale si evincerebbe anche la velocità di navigazione non compatibile con quella di pesca.

A CHIOGGIA LE DESTRE STRAVINCONO NEL RESTO D'ITALIA PERDONO. GUARNIERI PROPONE UN"VACCINO"

Lo scorso lunedì nel resto d'Italia, nelle città più importanti il centro-sinistra ha stravinto rispetto al centro-destra. A Chioggia due settimane prima il risultato è stato l'esatto contrario, le destre con il candidato sindaco Mauro Armelao hanno vinto con oltre il 55% al primo turno. Come è noto l'ex sindaco Fortunato Guarnieri e quella consistente parte di elettorato che si riconosce nell'appartenenza di sinistra di cui senza ombra di dubbio Guarnieri ne è stato un valido rappresentante NON HA partecipato alla competizione elettorale. Il risultato è netto, evidente e sotto gli occhi di tutti, come mai a Chioggia le destre stravincono mentre nel resto d'italia sia la Meloni che Salvini sono in evidente calo di consensi? Ovviamente si tratta di due situazioni ben diverse e con il senno di poi siamo tutti bravi. È anche vero però che chiunque governi che sia una nazione, una regione o un comune è nell'interesse comune che ci sia un'opposizione all'altezza che controlli, stimoli e operi per diventare maggioranza nella logica democratica dell'alternanza. Premesso tutto ciò abbiamo intervistato l'ex sindaco di Chioggia Fortunato Guarnieri che al netto delle dinamiche nazionali lancia un nuovo appello alle forze di centro-sinistra.

mercoledì 20 ottobre 2021

CONSEGNATO UFFICIALMENTE AL MINISTERO IL DOSSIER DI CANDIDATURA DI CHIOGGIA A CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2024

Dalle baruffe chiozzotte alla riconciliazione: l’idea forza di Chioggia 2024 è la trasformazione Più di 70 incontri con imprese, referenti culturali e istituzioni, più di 40 Associazioni culturali coinvolte; 5 giornate di progettazione comune, 3 meeting con i rappresentanti delle associazioni e dei movimenti giovanili, 1 Hackaton rivolta agli under 25 e 120 proposte ricevute dalla cittadinanza. In soli 4 mesi dall’avvio ufficiale del percorso, il Dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura 2024 è stato ufficialmente consegnato al Ministero, che entro il 18 gennaio 2022 si occuperà di selezionare i 10 progetti finalisti. 60 pagine titolate Chioggia Sale di Cultura e firmate dal Consorzio Starting4 di Padova, dal Comune di Chioggia e dal Gruppo promotore, fondate sul concetto di trasformazione, che fa leva sulla candidatura come occasione strategica per un ripensamento profondo. L’idea guida è stata quella di prendere i luoghi comuni e le dicotomie che caratterizzano la città e capovolgerle: dalle ‘ baruffe chiozzotte’ alla riconciliazione. In quest’ottica, la cultura diventa soprattutto un’opportunità di cambiamento relazionale - con noi stessi, gli altri ed il pianeta – ma anche un’occasione concreta di recupero di spazi civici e culturali, di realizzazione di interventi di formazione e di attivazione di strumenti operativi per la sostenibilità. «Chioggia 2024, Sale di cultura, è la candidatura dei cittadini: una grande sfida e un'occasione unica per un profondo ripensamento del sistema locale. Superare i limiti attuali e aprire una nuova fase di sviluppo e di valorizzazione culturale e turistica del patrimonio sociale, storico e ambientale» racconta il Project Manager Marco Girolami, dal Consorzio Starting4. Il percorso di candidatura ha aggregato le migliori risorse pubbliche, private e del terzo settore, dando centralità ai giovani. «La parola chiave è il sale, il più antico tesoro di Chioggia, che conserva e trasforma i sapori così come la cultura conserva e trasforma le relazioni tra le persone. Il claim è quindi “Chioggia, sale di cultura”, perché è la cultura l’elemento trasformativo che porta gusto e consapevolezza alla vita delle persone, alle loro relazioni e alla società, liberando il futuro, producendo economia e inclusione». Un cambiamento che risponde alle urgenze del contesto socio culturale locale e che, nel programma culturale, si traduce in 80 attività ispirate alla riconciliazione, strutturate in 4 Calli: del Futuro, del Dialogo, dei Sensi, della Natura. Storia di un progetto “nato dal basso” Caratteristica peculiare del percorso progettuale è il suo essere nato da un’intuizione della Comunità locale, ovvero da un gruppo di cittadini aggregatosi spontaneamente attorno alla causa. L’Amministrazione ha condiviso e supportato l’idea, ha attivato la funzione di Project Management e accompagnato tutto il percorso. Attorno a questo nucleo progettuale hanno fatto convergenza le diverse anime della comunità clodiense, allargando la proposta ad una rete di componenti, in cui ciascuno potesse esprimere il proprio contributo. La pagina facebook, che da agosto è stata animata costantemente da pillole video con contributi di diversi esponenti del mondo culturale di Chioggia, da spunti di approfondimento culturale e aggiornamenti sull’iter del percorso, è oggi seguita da 1000 persone e continuerà ad essere alimentata per sostenere un movimento che vuole vivere indipendentemente dall’esito della candidatura.

martedì 19 ottobre 2021

DELEGHE E ASSESSORATI NUOVA GIUNTA ARMELAO

NUOVA GIUNTA ARMELAO
NOTA BENE: POTREBBERO ESSERCI DELLE VARIAZIONI SULLE DELEGHE - NON È UN COMUNICATO UFFICIALE Daniele Tiozzo Brasiola vicesindaco: attività produttive suap commercio politiche giovanili istruzione e sport - Elena Zennaro: cultura patrimonio demanio non turistico affari istituzionali avvocatura civica politiche agricole statuto regolamenti - Massimiliano Tiozzo Caenazzo: edilizia privata urbanistica decoro urbano ambiente
LEGA - Pierluigi Serafini: bilancio e partecipate - Elisabetta Greso: lavori pubblici
FORZA ITALIA - Serena De Perini: Eventi e demanio turistico
- lista civica Chioggia Protagonista - Sandro Marangon: Sociale

sabato 16 ottobre 2021

LADRI SVALIGIANO ABITAZIONE A VALLI

Ladri in azione ieri notte a Valli di Chioggia in un’abitazione in via della storta, i proprietari non erano presenti quando sono rientrati si sono ritrovati con la casa a soqquadro. “Le foto non rendono l’idea di quanto abbiano fatto”. Riferisce la proprietaria, al momento non è noto quanto i ladri abbiano portato via, la conta, purtroppo, è ancora in corso.

L’ultimo furto compiuto da ladri sconosciuti a Valli risale a qualche settimana fa ad una villetta sita nei pressi del nuovissimo a poca distanza dal ponte. Ulteriori eventuali aggiornamenti in seguito








 

giovedì 14 ottobre 2021

MARCO DOLFIN (LEGA): PERSI 100.000 EURO PER L'INAZIONE DELLA GIUNTA FERRO, UN ALTRO "REGALO" LASCIATO DAI GRILLINI

La Giunta della Regione Veneto il 30 giugno di quest’anno con la delibera 874 aveva approvato i criteri per l'assegnazione di contributi a favore della sicurezza stradale per la rete viaria comunale, funzionale a raggiungere siti a valenza paesaggistico-naturalistica, di interesse storico-artistico, d'interesse religioso e di valenza turistica. Ciò in base alla legge Regionale 39 del 30 dicembre 1991, art. 9 “Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale” Con tale delibera i Comuni interessati avrebbero potuto presentare una e solo una proposta di intervento, di costo complessivo non superiore a 100mila euro. Il termine del bando risaliva a 30 giorni decorrenti dalla pubblicazione del bando nel Bollettino Ufficiale della Regione. Per cui con scadenza il 16 agosto scorso. L’Amministrazione Ferro non ne ha approfittato. Sono 178 i comuni della regione Veneto che sono entrati in graduatoria ma Chioggia tra questi non è citata. Avrebbe avuto presumibilmente i requisiti per partecipare a questa opportunità ma forse ghi allora ci governava, come afferma chi ci ha segnalato la vicenda, aveva altro da fare. Si tratta anche questa volta di un’opportunità persa per la nostra cittadina. Per il consigliere comunale e regionale Marco Dolfin si tratta di un altro “regalo” lasciato dall’amministrazione precedente a tutta la cittadinanza.

mercoledì 13 ottobre 2021

IL SINDACO ARMELAO ALL'ASTA POMERIDIANA DEL MERCATO ITTICO

Ieri pomeriggio il sindaco Armelao ha rispettato quella che sembra essere una tradizione al Mercato Ittico all’Ingrosso a Chioggia, il dare il via all’asta pomeridiana una prima volta a pochi giorni dalla nomina, proprio per sigillare l’importanza del Mercato. 

Ieri pomeriggio il suono della sirena è stato però diverso dal solito. Alle tre in punto, come è tassativo, Armelao ha premuto l’interruttore e la sirena ha suonato, le porte si sono aperte ma i commercianti sono rimasti sull’uscio e la caciara tipica del mercato si è tranquillizzata, il tutto nel rispetto del minuto di silenzio che era stato decretato per la tragica scomparsa di Massimo Boscolo, l’agente di polizia municipale in forze al comando della Municipale di Padova prematuramente scomparso a causa di un incidente nell’esercizio della sua funzione. 

Per rispetto al lutto le bandiere del mercato anche ieri sono state tenute a mezz’asta. 

Al termine del silenzio Armelao ha quindi fatto risuonare la sirena e la vita nel mercato è ripresa nelle tradizionali contrattazioni. Prima del suono della sirena il nuovo sindaco si è intrattenuto a lungo con il direttore del mercato Emanuele Mazzaro, dimostrando un interesse vivo verso il settore ittico, tanto che c’è chi si auspica che possa tenere per sé l'assessorato alla pesca in modo da avere un respiro diretto più ampio nel settore economico più importante per la città.

Ma il toto assessorati è ancora in gioco e non è ancora chiaro come verranno distribuite le cariche rispettando i tempi in cui la giunta deve essere formata, rispettando  il parere che la cittadinanza ha espresso formalizzando il voto e rispettando le quote rosa. 

Nel frattempo in questi giorni l’ufficio dei lavori pubblici, la cui responsabilità è stata attribuita all’Ing. Stefano Penzo dopo il termine dell’operato del dirigente Favaretto, sta procedendo a gonfie vele.

Intanto Armelao ha affermato di aver dato il via alle formalità perchè venga dichiarato il lutto cittadino in occasione dei funerali di Massimo.

 





martedì 12 ottobre 2021

BANDIERE A MEZZ'ASTA AL MERCATO ITTICO IN MEMORIA DI MASSIMO BOSCOLO

bandiere a mezz’asta al Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia in ricordo dell’agente Massimo Boscolo La Direzione del Mercato di via Poli ha disposto, a partire da oggi a mezzogiorno, l’esposizione a mezz’asta delle bandiere posizionate all’ingresso della sala aste, in ricordo del trentaquattrenne agente della polizia locale di Padova Massimo Boscolo, vittima di un grave incidente stradale durante un servizio scorta a Padova avvenuto sabato scorso. La Direzione del Mercato e tutti gli operatori si uniscono al dolore dei famigliari e della comunità clodiense per questa grave perdita. Verrà celebrato anche un minuto di silenzio nella sala aste di via Poli prima dell'inizio delle contrattazioni pomeridiane ore 15. Emanuele Mazzaro - amministratore unico di S.S.T. spa società servizi territoriali & direttore del Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia: “Per oggi e domani ho dato disposizioni che le quattro bandiere che accolgono gli operatori al Mercato Ittico rimangano a mezz’asta. Credo sia un doveroso tributo al sacrificio di questo giovane e fedele servitore dello stato, caduto in un disgraziato incidente che forse si poteva evitare”. E continua: “Gli uomini dello Stato e delle forze dell’ordine a Chioggia sono sempre impegnati anche al prezzo della stessa vita per garantire non solo la sicurezza stradale e pubblica, ma anche quella in mare. La settimana scorsa i vigili del fuoco hanno salvato con una rocambolesca azione in elicottero due marinai feriti su una nave al largo durante il maltempo. Spesso ci si ricorda di loro solo nel lutto. Sarebbe giusto invece che tutta la comunità facesse sentire la propria vicinanza e calore nella vita di tutti i giorni.”. A fianco del Mercato Ittico anche l’amministrazione comunale con il neoeletto sindaco Mauro Armelao che sarà in visita al mercato per l’asta pomeridiana dei prodotti ittici.

NASCE IL COMITATO PER LA TUTELA DEL VERDE PUBBLICO, PROMOTRICE LA DOTTORESSA PATRIZIA MARINUCCI

È cominciata ieri la raccolta firme per costituire il Comitato per la tutela del verde pubblico. Un bene fin troppo trascurato in tutto il territorio clodiense. In troppe aree si è fatto spazio per cementificare, costruire nuove case che sembrano soffocare il panorama, che si sovrastano oscurandosi l’una con l’altra, con finestre che hanno finito con l’affacciarsi a ridosso di altre finestre. Una brama verso nuove costruzioni e consumo del suolo che male si concordano con la fase di spopolamento che sta vivendo la città che in una decina d’anni ha perso parte della popolazione, passando da oltre 50mila individui a quasi 48mila.

In questo contesto appare la neonata idea di intervenire per tempo per proteggere una vasta area del territorio, ancora vergine dalla cementificazione.

Un’idea sfociata in una pagina su Facebook: Parco degli Orti: Un museo a Cielo aperto, che dall’8 ottobre ha cominciato a sensibilizzare la popolazione clodiense perchè il verde pubblico venga protetto e tutelato, a cominciare proprio dal Parco degli Orti. Un gruppo che in pochissimi giorni ha visto aderire più di 500 persone.

Il parco degli orti, come si afferma nel gruppo, è un’area da valorizzare rispettandone il carattere rurale, con l’integrazione di spazi sviluppati in itinerari ciclabili immersi nel verde, percorsi botanici, il tutto sviluppato in modo armonioso nel contesto paesaggistico. La fautrice è Patrizia Marinucci, una cittadina che come tanti si è stancata di vedere un cambiamento nella città che la sta denaturalizzando, dandole un aspetto che non le fa riconoscere il posto dove è cresciuta e che ha percepipto in tanti altri questa sensazione. L’idea è stata abbracciata subito da tanti che riconoscono l’importanza del preservare il verde per le numerose implicazioni che ciò comporta. 

Il parco degli Orti è in parte demaniale e in parte privato e chi vuol formare il comitato lo sa bene ma l’intento non è esautorare le proprietà dei propri diritti ma far capire che ci può essere uno sviluppo diverso, volto a una sostenibilità che permetta un miglior vivere e un miglior benessere e che darebbe ritorni diversi alle economie. 

La raccolta firme è cominciata e alcune attività economiche hanno deciso di sostenere questa iniziativa lodevole, si tratta del Bar Jamiro in Viale Mediterraneo, la tabaccheria n°13 in Via San Marco, il Colorificio Anzoletti in Viale Ionio, la tabaccheria Bello Sacchi in corso del Popolo, 1363 e qua, la Cartoleria Pegaso a Borgo San Giovanni. Vi ricordo che perchè la firma sia valida dovete presentarvi con un documento di identità valido.

 


PRIMO MEMORIAL A RAFFAELE PENZO

Il 9 ottobre scorso al centro Astoria a Sottomarina si è svolta la finale del torneo di calcio a 5 denominato 1°Memorial Raffaele Penzo 2021 che vuole ricordare il nostro concittadino scomparso a fine marzo di quest’anno a causa del covid, destando molto sconcerto in città.

Conosciuto da tutti coloro che avevano avuto a che fare con gli uffici della Capitaneria di Porto di Chioggia, ha lasciato di lui un bel ricordo, quello di una persona estremamente disponibile, un punto di riferimento.

A lui e alla sua famiglia l’organizzazione ha voluto dedicare il torneo che ha visto in campo le forze dell’ordine operanti nel territorio, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza, Polizia Locale, Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto.

Alla partita finale hanno assistito numerosi colleghi di Raffaele oltre la moglie e la figlia e tanti spettatori.

Il torneo è stato vinto dalla squadra della Polizia Locale per 6 reti a 1 e, al momento della premiazione, è stato svolto uno striscione che lo ricordava e tutti hanno indossato magliette che lo ricordavano, una delle quali è stata donata anche alla figlia.

 





lunedì 11 ottobre 2021

SI È INSEDIATA IL NUOVO COMANDANTE DEI CARABINIERI DI CHIOGGIA: È LA CAPITANA MARTINA PERAZZOLO

Partito il maggiore Francesco Barone alla Caserma di Chioggia si è insediata il nuovo Capitano dei Carabinieri. Si tratta del Capitano Martina Perazzolo che ha lasciato dopo quattro anni il comando di Santo Stefano di Camastra in provincia di Messina per arrivare a Chioggia. Ha frequentato l’accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma ed è stata istruttrice presso la scuola Allievi Carabinieri di Torino, dove per un anno ha comandato un plotone di allievi carabinieri. In seguito è stata destinata al comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Verona, incarico retto per due anni, a seguire l’incarico al Comando di Santo Stefano di Camastra e ora a Chioggia. A Santo Stefano ha portato avanti lo scorso anno l’iniziativa “Una stanza tutta per sé “ nata per assistere la donna nel momento della denuncia di violenze subite, dove una donna possa sentirsi, per quanto possibile, a proprio agio tra personale specializzato. Non possiamo che augurarle di fare, anche a Chioggia, un ottimo lavoro.

MASSIMO BOSCOLO CEGION NON CE L'HA FATTA

Purtroppo Massimo Boscolo, il 34 enne, agente chioggiotto della Polizia Locale in forze alla Municipale di Padova. Non ce l’ha fatta. Il devastante impatto che l’ha coinvolto nell’esercizio delle sue funzioni non gli ha lasciato scampo. Stava facendo la scorta a una manifestazione sportiva di Handbike promossa dal team di Alex Zanardi, quando è stato investito da un’auto. Le dinamiche dell’incidente, ora al vaglio della Polizia Stradale di Piove di Sacco, non sono state rese note e le sue condizioni si sono dimostrate subito gravi. All’Ospedale era tenuto in vita dalle macchine e il filo che lo teneva ancorato alla vita si è, purtroppo, spezzato. Lascia un fratello, anch’egli agente di Polizia al comando di Albignasego. Lo conoscevano tutti come un bravo ragazzo, responsabile, volenteroso, che da sempre ha visto nelle forze dell’ordine il suo futuro. A Chioggia, all’inizio della sua carriera, ha lavorato come stagionale, superando poi numerosi concorsi e lavorando presso varie municipalità, fino ad approdare a Padova, dove gli era stato affidato il servizio al Reparto Moto, che gli dava la possibilità di crescere professionalmente.

TORNEO NAZIONALE OPEN AL TENNIS CLUB

Nei campi da tennis di Brondolo della sede storica del Tennis Club Chioggia è in corso il torneo  Nazionale Open singolare maschile della Federezione Italiana Tennis. Gli atleti ai nastri di partenza 53 provenienti da tutto il Veneto e non solo. Nelle fasi finali in questi giorni il tabellone di terza categoria dove si stanno assistendo partite di ottimo livello con prestazioni molto buone da parte di alcuni atleti di casa del vivaio della Scuola Tennis Chioggia. L'asticella si alzerà ulteriormente a partire da lunedì 11 ottobre con la scesa in campo dei tennisti di seconda categoria. Lo spettacolo è assicurato!!! Per informazioni sugli orari delle partite andate sulla pagina Facebook “TennisClub Chioggia”. Per l'accesso ai campi è obbligatorio il GREENPASS.

“Il montepremi del torneo è di 1000 euro e lo sponsor principale Banca PATAVINA”



 

venerdì 8 ottobre 2021

SENZA PATENTE E PESCA ABUSIVA DI VONGOLE: OLTRE 7.000 EURO DI MULTA

Ieri, giovedì 7 ottobre, i Carabinieri della motovedetta di Chioggia, in un’operazione congiunta con il Nucleo Operativo Radiomobile, durante il controllo di un’autovettura condotta da A.S. hanno rinvenuto all’interno della stessa, 10 ceste contenenti vongole veraci, comunemente chiamate caparossoli, per un peso totale di circa tre quintali e per un valore sul mercato di circa 3.500 euro. Il trasporto non era giustificato dall’ obbligatorio documento di registrazione per il trasporto di molluschi bivalvi vivi e quindi, al conducente della vettura, è stata contestata una violazione amministrativa con sanzione di 2.000 euro. I molluschi , ancora vivi, sono stati quindi rilasciati nelle acque della Laguna mentre A.S. sprovvisto anche di patente di guida, revocata nel 2020, veniva punito anche per questa mancanza con una sanzione di 5.100 euro. L’operazione di controllo era mirata alla prevenzione e alla repressione delle violazioni in materia di pesca, trasporto e commercializzazione dei prodotti ittici.

giovedì 7 ottobre 2021

PESCA, DOLFIN E PAN (LV): “LE RESTRIZIONI DELL’EUROPA SONO L’ENNESIMO COLPO AD UN SETTORE IN DIFFICOLTÀ: IL GOVERNO RISPONDA NO AL PROLUNGAMENTO DEL FERMO PESCA”

“Aumento delle giornate di fermo della pesca a strascico: No a queste direttive dettate dall’Unione Europea”.
Si intitola così la mozione approvata dal Consiglio regionale e presentata da Marco Dolfin e Giuseppe Pan, consigliere regionale e capogruppo del gruppo Liga Veneta per Salvini premier. 
“I provvedimenti europei propongono la progressiva riduzione dei giorni annui di attività in mare – spiegano i consiglieri – la nostra mozione impegna la giunta regionale ad attivarsi al governo, a farsi portavoce contro queste direttive assurde: non è aumentando i giorni di fermo che si risolve il problema, serve un nuovo sistema che tenga realmente conto delle esigenze di riproduzione delle specie e delle esigenze economiche delle marinerie”.
“Ogni anno – spiegano i consiglieri - il fermo pesca suggella a rotazione, su tutte le marinerie italiane, il blocco delle attività dei pescherecci che svolgono pesca a strascico per 30 giorni consecutivi. L’aumento dei giorni di fermo da parte dell’UE è l’ennesima scure che rischia di abbattersi su uno dei settori chiave dell’economia veneta. Il rischio è che ridurre i giorni di pesca possa sferrare un colpo letale a moltissime imprese della filiera ittica che generano quotidianamente ricchezza e sviluppo. Solo in Veneto, nel distretto di Rovigo e Chioggia, sono oltre duemila le aziende con quasi un miliardo di euro di fatturato”.
L’Adriatico, si legge nella mozione, per quantitativi di pescato, rappresenta il bacino più produttivo fra tutti i mari che bagnano le coste italiane: il Veneto, le Marche e l’Emilia‐Romagna e la Puglia “sono tra le prime cinque regioni per quanto riguarda l’attività – affermano i consiglieri - e messe insieme realizzano quasi il 50% della produzione nazionale. Questo ha stimolato lo sviluppo di una fiorente flotta peschereccia marittima, che si presenta numerosa ed eterogenea”. E proprio per la pesca in Alto Adriatico, ricorda la mozione, le attrezzature comunemente usate sono le reti a strascico e le volanti, le draghe idrauliche, le reti da posta e il palangaro, a volte le reti da circuizione.
“Il settore era già indebolito dalla progressiva riduzione nell’ultimo decennio della flotta da pesca nazionale e dal numero delle catture e dei pescatori imbarcati – affermano i consiglieri - dal periodo di pesante crisi dovuto all’epidemia da Covid-19: il malessere delle marinerie è a livelli massimi. Le cooperative, le imprese, i lavoratori, già provati duramente dagli effetti della pandemia, si trovano a fare i conti con nuovi ostacoli, spesso incomprensibili con minor possibilità di lavorare”. 
I mercati ittici attivi in Veneto, si legge nella mozione, si trovano a: Caorle, Chioggia, Pila, Porto Viro, Scardovari e Venezia, dove è possibile trovare sia prodotti di provenienza nazionale sia estera, “con un fatturato annuo di diversi milioni di euro che li proietta ai primissimi posti a livello nazionale”.
“Questa nuova riduzione dei giorni – aggiungono Dolfin e Pan - non è una risposta adeguata alla tutela dell’ambiente marino. L’aumento dei giorni di stop per lo strascico porterebbe l’attività di pesca sotto la soglia di sostenibilità economica. Le imprese che fanno pesca a strascico, in questo modo non hanno la possibilità di generare economia, sostenere i bilanci e l’occupazione. È necessario quindi rivedere urgentemente gli obblighi per le nostre marinerie”.
 Nel testo nella mozione è inoltre spiegato come il settore economico della pesca e l'acquacoltura nel Veneto sia uno dei più importanti e rilevanti in Italia dal punto di vista degli occupati coinvolti e in termini di fatturato, con particolare riferimento alla Laguna veneta e al Delta del Po in cui sono concentrate le maggiori aziende di produzione. “Secondo varie stime, il Veneto detiene il 7% di tutti i posti di lavoro collegati alla pesca e all'acquacoltura in Italia”.
“Con la nostra mozione – concludono Dolfin e Pan - vogliamo che il Veneto faccia sentire la propria voce al Governo e il Governo all’Unione Europea, contro queste direttive che rischiano di rivelarsi inutili oltre a danneggiare il settore già in crisi: serve invece un nuovo sistema che tenga realmente conto delle esigenze di riproduzione delle specie e delle esigenze economiche delle marinerie”.




mercoledì 6 ottobre 2021

RAFFAELLA SI È SVEGLIATA


 

Era il 12 agosto  quando un barchino con alcuni giovani a bordo  si è scontrato con una briccola in laguna verso Pellestrina. La dinamica dell'incidente non è ancora stata resa nota ma una delle due ragazze, nello scontro, sembra aver sbattuto la testa ed è stata subito ricoverata all’Ospedale all’Angelo di Mestre in condizioni gravi.

Da allora è rimasta in coma, subendo più interventi. I suoi si sono annullati al suo capezzale , dimenticando tutto il resto, e trattenendo il fiato nella speranza che tutto tornasse com’era. 

Finalmente, in questi ultimi giorni, Raffaella, questo il nome della ragazza, sedicenne, rimasta coinvolta e ferita nell’incidente, si è risvegliata dal coma. 

I suoi possono tirare un sospiro di sollievo, ma sono ben coscienti che ora la strada non sarà breve, ma sicuramente più luminosa. 

Ora l’aspettano tante sedute di riabilitazione, e tanta pazienza, ma Raffaella, ora, ha tutta una vita davanti.



PAGARE LE MAESTRANZE E CHIUDERE IL LIDO: QUESTE LE SOLUZIONI PER IL MOSE E IL BABY MOSE BY ING CECCONI

 

L’Ingegner Cecconi, che è stato Responsabile alla Control Room del sistema Mose, oggi spiega a Chioggia Azzurra le motivazioni che ieri hanno portato alla decisione di non sollevare le paratoie del Mose, provocando un parziale allagamento di Piazza San Marco e, di conseguenza, della Basilica Marciana.  

In questo periodo di commissariamento si sono accumulati ritardi nell’esecuzione dei lavori. . Continuano a mancare le conche di navigazione alle bocche di porto di Chioggia e l’innalzamento delle barriere avrebbe provocato disagi alla categoria dei pescatori; anche la bocca di porto di Malamocco necessita di interventi di sistemazione, ormai da 6 anni. 

Le opere di difesa della Basilica di San Marco sono state commissariate ora, in concomitanza delle prime acque alte. Ha contribuito al disagio l’automazione completa del Mose, attuata per ridurre i costi e non ultimo l'attuazione dell’Agenzia per la Laguna, in modo che ci sia un solo responsabile, a cui partecipano anche  i rappresentanti dei comuni interessati e di organizzazioni locali. 

Si deve imparare a gestire il Mose insieme, insegna Cecconi, non può esistere una soluzione definitiva, ma la stessa va rivista di volta in volta.

La soluzione più semplice e immediata è quella di chiudere per quanto possibile solo la bocca di porto del Lido, soluzione attuabile con esito positivo nel 75% degli eventi, quelli che presentano un colmo di marea tra i 90 e i 120 cm. Le altre barriere andrebbero chiuse quindi solo nel 25% dei casi, riducendo di un quarto le giornate di disagio per la categoria dei pescatori. Questa soluzione è stata testata anche con modelli matematici che hanno dato un riscontro favorevole. 

Alternativa possibile, sperimentare, nel caso in cui le maree non siano più alte di 130 o 140 cm di sollevare solo metà delle paratoie, a discapito della sicurezza in quanto aumenterebbe la velocità del deflusso delle acque.

Sembra che la non volontà di risolvere i problemi sta nel fatto che più problemi si presentano, più fondi arrivano per risolverli. 

Cecconi lancia un appello perché le maestranze vengano pagate, ormai sono mesi che attendono il saldo del dovuto per lavori realizzati. Come non viene d’altronde pagata la ditta CCC che, nonostante ciò, sta eseguendo la manutenzione delle barriere del Baby Mose. Un gioiello di ingegneria. 

Il porto rifugio alla bocca di porto di Chioggia è completo, nonostante i lavori alle conche di navigazione debbano ancora essere iniziati. Per poter essere fruibile e salvaguardare la sicurezza dei pescatori e dei diportisti mancano solamente le bitte per l’ormeggio o i pali a cui attraccare. Quando il Mose chiude è necessario che una vedetta della capitaneria di porto resti fuori dalle bocche di porto per garantire interventi. Il porto rifugio sarebbe utile quindi anche per gli uomini di servizio nella vedetta.




lunedì 4 ottobre 2021

ELEZIONI COMUNALI 2021 : SCRUTINIO INIZIATO

SCRUTINIO OMBRA LINK https://docs.google.com/spreadsheets/d/17WIH5N7-RGy6PLEUGjPctiaDG-NX8JpUkdUSyXx-PtU/edit?usp=sharing


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domenica 3 ottobre 2021

CHIOGGIA CAPITALE DELLA CULTURA: LETTERA A 8 MANI AL GOVERNATORE LUCA ZAIA

Una lettera a 8 mani è stata scritta dai sindaci delle quattro città venete in concorso per la candidatura alla Capitale Italiana della cultura per l’anno 2024 e indirizzata al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, all’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari, e all’assessore regionale al turismo Federico Caner, con la richiesta di stanziare risorse a favore della località veneta che si aggiudicherà il titolo, nel caso in cui ciò accadesse. Il Sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, il Sindaco di Cittadella, Luca Pierobon, il Sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, e il Sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, si sono accordati per presentare in modo unitario alla Regione Veneto, la richiesta di manifestare un impegno significativo e concreto nel caso in cui una di queste dovesse fregiarsi del titolo. Tale contributo, che verrebbe offerto a tutte le quattro città, ma che sarebbe erogato all’unica eventuale vincitrice, potrebbe essere inserito nei dossier di presentazione del progetto in modo che le proposte avrebbero la possibilità di essere strutturate nella maniera migliore anche nei confronti delle altre venti città partecipanti al bando. Da questa azione comune la Regione potrebbe quindi aiutare le quattro candidature, mettendo in campo possibilità economiche che incrementerebbero le possibilità di successo, nella consapevolezza che una sola, nella migliore delle ipotesi, risulterebbe vincitrice.

sabato 2 ottobre 2021

SANT'ANNA: I CACCIATORI SPAVENTANO I RESIDENTI

A Sant’Anna i residenti sono disturbati e irritati dagli spari che oggi echeggiano nell’aria a partire da poco dopo l’alba. Non riescono a percepirne la provenienza ma chi abita in Via Pegorina verso il complesso del Divino Amore asserisce che gli spari sono talmente ravvicinati da sentirsi in guerra. Alla Riserva naturale del Bosco Nordio la caccia è vietata come lo è nell’area a fianco del fiume Adige e quindi chi sente gli spari non riesce a capire dove si stia effettivamente sparando.
Si spera quindi che non siano cacciatori di frodo impegnati a fare strage di animali protetti. Sono gli stessi cacciatori a non volere che ciò avvenga.

venerdì 1 ottobre 2021

STRAGE DI TARTARUGHE MA, PER FORTUNA, UNA ERA VIVA

FOTO DI REPERTORIO
Ieri erano state segnalate 5 tartarughe carretta carretta spiaggiate, decedute, lungo il litorale tra Sottomarina e Isolaverde, La loro presenza era stata segnalata all’Università di Padova che avrebbe provveduto a ritirare le carcasse per analizzarle e ipotizzare le cause della morte. Grande sorpresa quando si è scoperto che un’altro esemplare era ancora vivo, rinvenuto solo grazie alle segnalazioni di curiosi che lo hanno indicato a circa 300 metri di distanza verso ovest dal luogo in cui era stata rinvenuta la coppia di anfibi. La tartaruga è stata quindi trasportata al centro di biologia marina presso la stazione Idrobiologica di Chioggia nell’Isola di San Domenico. Qua sarà recuperata in giornata dalla clinica del Benvenuto che la porterà al Centro Recupero Animali Selvatici /CRAS del Dott. Tarricone a Polesella nel Polesine. Le altre carcasse sono state tutte recuperate.
LE TARTARUGHE RITROVATE IERI SENZA VITA
Non è strano vedere tartarughe spiaggiate , neppure se in numero consistente. È successo oggi a Chioggia e la scorsa settimana e a Jesolo, a causa delle mareggiate.Succede se sono malate o se sono state colpite da un’imbarcazione. Solo una delle tartarughe recuperate potrà dare qualche informazione sul decesso allorché le verranno effettuate analisi adeguate. Le altre si trovavano invece in un evidente stato di decomposizione e non possono dare nessuna informazione in più. Dall’inizio dell’anno sono state recuperate in tutto il Veneto 90 carcasse di tartarughe e 5 animali ancora vivi, numeri nell’ordine della media annuale. Eventi inusuali quali la nidificazione nel Delta del Po e a Jesolo non sembrano essere così strani, daltronde non sono le tartarughe a invadere i nostri mari ma noi a occupare il loro habitat naturale. I pescatori che le trovano impigliate nelle loro reti, le coccolano, le lasciano tranquille riprendersi dall inusuale avventura e poi le rilasciano in mare, in modo che si riappropriano del loro ambiente.

UNA BELLISSIMA GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE

La scuola Secondaria di Primo Grado Pascoli, ha organizzato per il giorno 30 settembre una camminata ecologica e di composizione di sculture di sabbia.

Gli alunni delle classi si sono recati alla diga sud del porto di Chioggia, per poi cominciare una camminata suddivisi in gruppi per classe, partiti scaglionati e rimasti compatti lungo tutto l’itinerario.

Il tempo in cui è stato percorso il tragitto è stato monitorato dagli insegnanti che accompagnavano i ragazzi e al termine della camminata è stata stilata una classifica.

Poi i ragazzi, sempre divisi per classe e coordinati dagli insegnanti responsabili, hanno iniziato a realizzare le sculture di sabbia a loro più congeniali. Anche a queste è stato dato un punteggio di merito.

Al termine delle attività si sono svolte le premiazioni e i ragazzi sono rientrati presso l’istituto.

Si è trattato di una mattinata all’insegna della Giornata Europea delle Lingue, un evento sportivo ed educativo che ha coinvolto ben 107 alunni, durante il quale i ragazzi hanno percorso il tratto di battigia tra la diga e lo stabilimento Balneare Clodia.

Un modo diverso per fare scuola e coinvolgere gli alunni verso attività alternative.