Tutte le attenzioni del comparto turistico sono ora focalizzate sulla direttiva Bolkestein, l’emendamento europeo che impone la messa al bando delle concessioni balneari a partire dal 1° gennaio 2024.
In questa situazione, come in altre analoghe sono i sindaci a farsi carico delle problematiche degli imprenditori e dei loro dipendenti da un lato e delle scelte del Governo dall’altro.
La coordinatrice del G20 Spiagge, Roberta Nesto, nel tema concessioni balneari afferma che in primis va salvaguardato il know how in quanto l’ospitalità turistica offerta dall’Italia è unica, un patrimonio talvolta trasmesso da generazione in generazione. Le direttive decise in Europa vanno seguite in quanto l’Italia fa parte dell’Unione Europea. Inoltre aggiornare le concessioni potrebbe permettere che chi è coinvolto nel settore di poter crescere.
I sindaci facenti parte del G20 Spiagge, le 26 città balneari che sommate rappresentano il 30% delle presenze turistiche in Italia, vogliono contribuire a stimolare l’offerta turistica del proprio territorio , sostenendo imprese e cittadini, e sostenendo la salvaguardia ambientale.
Sostiene Nesto che la normativa cade in un periodo delicato a causa della pandemia e serve trovare quindi un giusto equilibrio. Nessuno nega la direttiva Bolkestein, afferma, che tra l’altro esiste da molti anni e che verrà attuata nelle forme più adeguate cercando di farne un volano per la crescita e l’aggiornamento delle strutture, ma nessuno nega la preoccupazione in quanto possono esserci spinte in grado di rendere i bandi pari a una lotta a vantaggio di pochi.
I sindaci sono coesi, afferma Nesto, e lo sono rappresentando tutte le entità che operano nei territori, che siano dal lato imprenditoriale che lavorativo; a entrambi verrà dato un contributo indispensabile grazie al ruolo che i sindaci stessi occupano nel territorio, lavorando a vantaggio delle comunità.
Ora i sindaci del G20 Spiagge sono impegnati sia nell’apertura della prossima stagione balneare che nel ddl concorrenza, oltre che nei decreti che modificheranno le concessioni demaniali. Si vogliono tutelare i territori e le aziende, cooperando tra sindaci, e auspicando un intervento dello Stato per salvaguardare la costa italiana, conclude Nesto
L’Assessore al Demanio Turistico del Comune di Chioggia, Serena De Perini, si augura che le regole siano chiare in modo che gli operatori non debbano continuare a vivere nell’incertezza. Nei 7,5 chilometri di spiagge che comprendono Sottomarina e Isola Verde negli ultimi decenni sono stati fatti innumerevoli investimenti che si sono riflessi nella qualità del servizio e di questo è irrinunciabile tenerne conto.
Le indicazioni date dall’Europa e dallo Stato devono essere giuste e doverose ma le amministrazioni locali devono poter gestire le proprie specificità territoriali in quanto ogni spiaggia è diversa dalle altre.
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