I bambini e l’influenza Le raccomandazioni del primario di Pediatria Andrea Cattarozzi “Come in tutta Italia, anche a Chioggia si sta registrando un’ impennata dei casi di influenza. Ci spaventa quasi più del covid”. Sono parole del primario di Pediatria Andrea Cattarozzi.
Il reparto si sta occupando di bambini con la febbre alta che, quest’anno, persiste addirittura fino a sei giorni. Frequenti, anche le polmoniti correlate.
Lo specialista descrive, per l’occasione, i criteri che debbono rassicurare oppure allarmare. I genitori possono tranquillizzarsi quando i bimbi reagiscono al Paracetamolo oppure all’Ibuprofene.
Sono farmaci che non guariscono e nemmeno possono abbattere del tutto la febbre. Consentono, però, all’influenza di seguire il proprio decorso senza lasciare danni.
La situazione preoccupa, invece, in assenza di risultati positivi. E’ un dato di fatto che nessuna malattia grave risponde a quelle sostanze.
Ad ogni modo, il Primario raccomanda ai genitori di allertare il pediatra di famiglia dopo un paio di giorni di febbre. Qualora persista, il piccolo paziente deve essere visitato al terzo giorno. Comunque, il Pronto soccorso è sempre disponibile. Meglio recarvisi, però, dopo aver seguito i precedenti consigli.
Un discorso a parte, per il rischio di meningite.
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