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lunedì 26 dicembre 2022

SANTO STEFANO: SOLO TRE SUPERMERCATI APERTI E UNA FARMACIA PER 48 800 ABITANTI

Oggi è Santo Stefano e molte attività sono chiuse. Si tratta di una festa segnata in rosso sul calendario, tradizionalmente rispettata, uno di quei rari giorni dell’anno in cui sono chiuse anche le edicole.

Anche oggi, come nelle altre feste comandate, e come di domenica durante la stagione invernale, una sola farmacia di turno, e in tutto il territorio, vista la festività, tre soli supermercati aperti, i due a marchio Conad e l'Eurodespar di Viale Mediterraneo.

Chi aveva necessità di un prodotto da farmacia, si è concentrato sull’unica farmacia aperta e chi aveva bisogno di fare una spesa, di comprare le ultime cose si è distribuito in soli tre punti vendita.
Il disagio si è avvertito nelle lunghe code alla farmacia, dove tre addette al banco cercavano di servire i clienti con più premura possibile, compatibilmente con le esigenze della clientela, la quale aveva creato una lunga fila ordinata che arrivava ben fuori dall’attività, fino alla strada.

Un disagio minore si è creato nei supermercati, dove le commesse, in numero probabilmente ridotto a causa della giornata di festa, si sono fatte in quattro per servire velocemente nel reparto gastronomia e affettati, per riordinare e riempire gli scaffali a mano a mano che la merce veniva a mancare e per riportare un po’ di ordine.
Ci sono mestieri che non conoscono festività, baristi, fiorai, pasticceri, edicolanti, conducenti dei mezzi pubblici, ma ci sono attività che fino a non molti anni fa nelle giornate della domenica e dei festivi erano tassativamente chiuse.

L’avvento dei Centri commerciali ha cambiato le carte in tavola rendendo apparentemente indispensabile l’apertura di numerose attività economiche per cercare di arginare la concorrenza e non lasciare il campo libero nelle giornate di festa.

Molti stanno facendo una scelta importante, tornando sui propri passi e decidendo di rimanere chiusi in queste giornate canoniche. Infatti tra i tanti supermercati presenti nella zona solo tre punti vendita hanno deciso di tenere aperto.
Una scelta giusta o una scelta sbagliata? Una scelta etica o una scelta economica? Un tempo la clientela, sapendo che nelle giornate di festa sarebbe stato chiuso a prescindere, il giorno prima faceva un po’ più di scorta, non era inusuale.

Oggi siamo forse abituati troppo bene, trovando commessi gentili e affabili in qualsiasi giorno dell’anno sia che ci serva un carrello pieno, sia che ci presentiamo alla cassa con solo una scatola di cetrioli sott’olio di cui proprio non potevamo fare a meno il giorno di Santo Stefano e che ci siamo scordati di mettere in carrello il giorno prima.
Si tratta sempre del solito gioco della domanda e dell’offerta. La domanda in questo caso è l’apertura festiva, a cui, nonostante la festa, alcune aziende rispondono positivamente, tenendo aperta l’attività, anche se talvolta con orario ridotto.
A discapito di quei commessi che vorrebbero passare le feste con i propri cari ma che devono regolarsi con i turni di lavoro.




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