(11.03.23)
Una cerimonia molto toccante quella che si è tenuta ieri sul tardo pomeriggio davanti al municipio in Corso del Popolo a Chioggia dove è stata collocata la teca contenente la Quarto Savona Quindici, l’auto blindata esplosa a Capaci mentre trasportava il giudice Falcone, la moglie, il magistrato Morvillo, e i tre uomini della scorta.
Una teca che viene portata in giro per l’Italia per ricordare che la mafia non è sconfitta ma non ha vinto.
Il relitto della vettura, una Fiat Croma è stato ceduto una decina di anni fa dall’Autocentro della Polizia di Stato di Messina all’Associazione Quarto Savona Quindici che vede come presidente Tina Montinaro, vedova dell’Assistente della Polizia di Stato Antonio Montinaro, orgoglioso appartenente alla scorta del giudice Falcone. di cui era caposcorta.
Uomini che, nonostante l’alto rischio di attentati, al tempo non si tirarono mai indietro, andando fieri del loro ruolo nell’affiancare un uomo dello Stato nella lotta a una piaga che continua a suppurare e contro la quale bisogna continuare a lottare.
Ma è stata toccante l’intera giornata cominciata la mattina al teatro Don Bosco, dove le scuole hanno potuto assistere a un incontro con il fratello del Magistrato Morvillo, Alfredo Morvillo, ancora commosso a distanza di più di trent'anni nel ricordare la sorella e la sua morte, con la presidente dell’Associazione di Toponomastica Femminile, Maria Pia Ercolini, e con Tina Montinaro.
E toccante è stata la cerimonia di titolazione della passeggiata sul Lusenzo lato Est, quello di Sottomarina, che ha visto dedicato al magistrato Morvillo il tratto dal ponte Baden Powell al ponte San Martino, cerimonia durante la quale la presidente dell’associazione di Toponomastica Femminile ha fatto interessanti riflessioni sulla mancanza di donne che possano essere modelli per le ragazze di oggi.
Epilogo della giornata lo svelamento della teca contenente il relitto dell’auto.
In tutto ciò motivi di riflessione che dovrebbero spingere a guardarsi intorno e a vedere nei sistemi omertosi embrioni di sistemi mafiosi.
La mafia non è sconfitta e non è arginata in alcune aree geografiche. Non gira più con la lupara in mano. Ha cambiato metodo e spesso si veste con giacca e camicia.
Chiudiamo con una frase detta dal capo scorta Montinaro, qualche giorno prima dell’attentato, frase che la vedova Tina ripete in ogni città e in ogni scuola e in ogni occasione in cui incontra i ragazzi “Io, come tutti gli uomini, ho paura ma non sono un vigliacco”.
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