Il tanto atteso ponte sul Brenta, progettato come parte dello sbarramento del cuneo salino, rischia di non diventare mai una realtà.
Nonostante siano trascorsi anni senza alcun progresso evidente, il presidente del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, Michele Zanato, ha recentemente dichiarato durante una conferenza stampa che il Ministero dell'Agricoltura non è in grado o non vuole o comunque non può fornire i fondi necessari per coprire i costi aggiuntivi.
Questa risposta del ministero non è una novità, poiché da anni ribadiscono il loro punto di vista. Affermano di aver finanziato il progetto per lo sbarramento del cuneo salino e invitano chiunque voglia costruire il ponte a provvedere ai finanziamenti. Sotto questo aspetto, sembra che il Ministero abbia ragione. Circa un mese fa, vari sindaci, consiglieri regionali e deputati di centrodestra avevano annunciato che il problema era stato risolto e che i fondi erano stati trovati, sostenendo che i lavori sarebbero iniziati.
Tuttavia, negli ultimi giorni, sono stati diffusi comunicati, ad esempio da parte della consigliera regionale Erika Baldin, che ironizzano sul centrodestra e sul tanto acclamato accordo con il governo. Indipendentemente dalle polemiche, la situazione è estremamente seria: il cuneo salino sta distruggendo e desertificando una parte significativa del nostro territorio e non c'è più tempo da perdere.
Già qualche giorno fa avevamo riportato la proposta di un tecnico esperto della mediazione comunale, che aveva predetto l'attuale situazione, suggerendo di concentrarsi prima sullo sbarramento del cuneo salino, che è assolutamente prioritario. Ripetiamo ancora una volta: è una priorità assoluta. Inoltre, è necessario realizzare un nuovo ponte accanto all'ormai vetusto ponte della Romea, che, come da dichiarazioni Anas è da riqualificare totalmente.
I tempi possono essere un po' meno urgenti, è opportuno considerare la costruzione di un nuovo ponte parallelo e vicino a quello esistente, apparentemente non sembra che debbano servire grandi investimenti per aggiornare i collegamenti al contrario di quanto si dovrebbe fare se si fosse realizzato il ponte sui piloni dello sbarramento.
Nessun commento:
Posta un commento
Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.