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sabato 31 luglio 2021
VINCI UNA BICI ELETTRICA CON DUE EURO: NUOVA TRUFFA CHE CORRE SUL WEB
venerdì 30 luglio 2021
MORSI DUE BAGNANTI DA TARTARUGHE: CHE SI TRATTI DI VENDETTA?
In quest’ultimo periodo sono molti gli incontri ravvicinati con le testuggini marine, nelle nostre acque. Da quella che ha nidificato sulla spiaggia di Jesolo deponendo un’ottantina di uova a quelle, numerose, che finiscono sulle nostre spiagge e di cui abbiamo testimonianza soprattutto quando finiscono a riva le loro carcasse, dopo che qualche imbarcazione di passaggio le ha, involontariamente, colpite. Negli ultimi giorni invece ne sono state avvistate tante di vive e vegete e agguerrite, tanto da arrivare a mordere chi faceva il bagno troppo vicino a loro. Un atteggiamento di naturale difesa verso l’essere sconosciuto che l’uomo rappresenta. È successo oggi in una delle spiagge di Sottomarina, è raro che mordano, confermano i biologi che le conoscono bene,si tratta una reazione naturale di difesa, e ora, in piena stagione turistica è facile che di sentano attaccate dai numerosi bagnati con i quali condividono lo stesso spazio acqueo.
Come conferma il dott. Guido Pietroluongo dell'Università Padova, il mare è l’habitat per molte specie animali, e siamo noi ad invadere. È quindi necessario, rispettare i loro spazi e non avvicinarsi troppo. Non dobbiamo stupirci se vediamo testuggini nuotare, significa che il mare è vivo
Due sono i bagnanti che sono stati morsi oggi pomeriggio: un uomo che riporta un segno vistoso sulla coscia e una donna che è dovuta ricorrere alle cure dell’infermeria entrambe soccorse dai bagnini che sono stati coordinati dal bagnino Gianni Luppi
Non si erano mai viste tante testuggini nei nostri mari. E mai, sembra sia successo, che abbiano morso qualche bagnante malcapitato.
Si raccomanda quindi la massima attenzione quando si scende in acqua. Se vedete una testuggine che nuota pacifica, statele lontano. Non si sentirà attaccata e non sentirà la necessità di attaccare lei per prima, per difendersi.
PROROGA AMPLIAMENTI DEI PLATEATICI FINO AL 31 DICEMBRE 2021
«È importante continuare ad assicurare il distanziamento tra persone, per cui continuiamo ad appellarci alla responsabilità di tutti – spiega l'assessore al Commercio, Attività Economiche e Produttive, e Protezione Civile Genny Cavazzana – e, al contempo, è doveroso, fino alla fine dello stato di emergenza, fissato a dicembre e quindi oltre la conclusione del mandato dell'amministrazione, dare seguito alle esigenze delle attività che somministrano alimenti e bevande, così duramente colpite durante la pandemia, compensando, almeno in parte, la riduzione dei tavoli e delle sedie attraverso l’utilizzo di spazi gratuiti all’aperto».
«Lo avevamo già detto lo scorso aprile, in occasione della procedente proroga – conclude l'assessore Cavazzana – e ora lo ribadiamo: l'amministrazione è sensibile alle richieste degli esercenti, lo ha fatto in tutti i casi possibili e tornerà a farlo anche con la Tari: proprio ieri l'assessore ai Tributi Daniele Stecco in Consiglio, durante la discussione dell'assestamento di bilancio, ha annunciato l'arrivo qui ad agosto di un nuovo bando per aiutare le utenze non domestiche che hanno subito un calo di almeno il 30% di fatturato causa Covid».
PALAZZO GRANAIO DOPO DIECI ANNI (QUASI) PRONTO
Il Vicesindaco Marco Veronese, assessore al Patrimonio e ai Lavori Pubblici espone lo stato dell’arte dei lavori a Palazzo Granaio.
Il cantiere è rimasto fermo diversi anni a causa della presenza dei negozi che ne hanno condizionato l’avvio.
Lavorare in un palazzo vuoto e lavorare in un palazzo al cui piano terra insistono attività aperte, in particolar modo in questo caso la pescheria, può fare la differenza.
Costringere la pescheria al minuto a spostarsi sarebbe stato molto oneroso. Si è scelto quindi di intervenire mantenendo le attività, pur comportando ciò tutta una serie di necessità a livello di sicurezza inizialmente non previste.
Attraverso un sistema di ponteggi e di pannellature si è riusciti ad isolare i negozi e a permettere a entrambe le entità, cantiere, pescheria e attività commerciali, di poter continuare a lavorare.
Sulle facciate esterne sono state consolidate le cornici in pietra e le superfici hanno subito un trattamento di pulizia generale.
La situazione era abbastanza critica, il tetto sembrava irrecuperabile, non c’era una testa di trave ancora sana, conferma l’ing. Lucio Napetti, e dopo anni di abbandono la struttura lignea era totalmente compromessa. È stato necessario ristrutturare totalmente eliminando le travi ammalorate ma senza sostituire in toto la travatura esistente Le travi hanno poi subito un trattamento di verniciatura impregnante e protettiva, con olio di lino e trementina.
Per la struttura inizialmente è stato necessario un lavoro di studio e di indagine, possibile da eseguire solamente all’inizio dei lavori.
Essendo un locale ad uso pubblico è stato necessario garantire i 400 kg di portata al mq, e sono state quindi verificate tutte le travi portanti e posato un tavolato incrociato che ha irrigidito e rinforzato tutto il pavimento. Sono stati apportati ulteriori miglioramenti e adeguamenti dal punto di vista antisismico tenendo conto dei vincoli a cui è sottoposto l’edificio e quindi concordati con la soprintendenza.
Sono stati rimossi i tramezzi interni e i controsoffitti, si è inoltre recuperato l’allineamento delle porte.
Si è dovuto rimediare a interventi precedenti eseguiti con tecniche ora non più consentite. I due ingressi principali saranno mantenuti. Quello dalla parte della pescheria vedrà l’adeguamento della scala, quello dal lato della piazza necessiterà del montaggio di un ascensore o di un montacarichi per rendere possibile l’accesso a chiunque.
Si è ricavato un vano tecnico dove andranno collocate le macchine per quanto riguarda l’impiantistica, elettrica, di raffrescamento e di riscaldamento.
La posa del pavimento seguirà le indicazioni della soprintendenza, e sarà lavorato in cotto come erano realizzati i granai di una volta.
Andranno poi tolti gli intonaci e la parte in cemento, dove sarà possibile si porteranno in luce gli intonaci originari.
Ieri in fase di assestamento di bilancio si è previsto di sbloccare 1milione 425 mila dall’avanzo vincolato della Legge Speciale di Venezia per il completamento delle finiture dello spazio espositivo e per la ricostruzione dell'antica cappella della pescheria. al pianterreno, dedicata ai pescatori deceduti in mare. Qui si trovava un crocifisso di pregevole fattura e un dipinto antico, conservati ora al Museo civico San Francesco Fuori le Mura. Gli arredi sacri si trovano alla Silvio Pellico per la catalogazione.
Probabilmente in primavera la struttura tornerà ad essere fruibile, con un utilizzo culturale, ipotizzando la realizzazione di una pinacoteca e sale per eventi collaterali.
giovedì 29 luglio 2021
I VIGILI DEL FUOCO SI SPOSTERANNO ALLA "BARCA" MARCO VERONESE INCASSA L'UNANIMITÀ DEL CONSIGLIO COMUNALE
MURO PERICOLANTE AL SANTA CATERINA
Ieri l’amministrazione comunale ha fatto transennare un largo tratto del muro del complesso dell'ex monastero di Santa Caterina di calle Forno Filippini.
Il complesso dopo lunghi e travagliati iter era stato messo più volte all’asta che però era sempre andata deserta malgrado il prezzo stabilito, circa mezzo milione di euro, fosse apparentemente molto basso.
Alcune forze politiche in consiglio comunale spingono per l’acquisto nonostante gli innumerevoli esempi di investimenti pubblici/cattedrali nel deserto avvenuti in passato altre invece consigliano la strada dell’acquisto dei privati indirizzandolo però ad un uso pubblico magari anche misto.
Nel frattempo lo storico complesso in pieno centro storico sta cadendo in rovina.
mercoledì 28 luglio 2021
MAZZARO: PONTE GIREVOLE, CAUTO OTTIMISMO PER VENERDÌ
Stamattina si è seguita l’apertura del ponte con malcelata apprensione. Nel caso in cui un guasto non avesse permesso al ponte di richiudersi, la città sarebbe rimasta tagliata in due
GIUSEPPE BOSCOLO PALO: INDISCUTIBILE IL CUNEO SALINO È UN DANNO
martedì 27 luglio 2021
CANTIERI "INFINITI" DI CANAL VENA: DI CHI È LA COLPA?
LA PISTA CICLABILE PER IL SOTTOPASSO DI BRONDOLO È (quasi) PRONTA
lunedì 26 luglio 2021
"VI BRUCIAMO LA MACCHINA" MINACCIATE DUE GIOVANI TURISTE DI VERONA
GREEN PASS OBBLIGATORIO NEGLI AEREOPORTI
Molte le disposizioni in merito al Green Pass, certificato che serve a tutelare la salute di tutti soprattutto in questo periodo di recrudescenza del virus che nella variante Delta, la più diffusa ora, dimostra parametri di contagiosità molto più alti rispetto alla precedente.
In caso di imbarco aereo il Green Pass deve essere controllato dal personale della compagnia aerea che organizza il viaggio, al momento dell’imbarco per accedere in Italia, con modalità diverse a seconda del Paese di partenza.
Di ciò i viaggiatori devono essere informati con congruo anticipo per permettere loro di mettersi in regola.
Le certificazioni possono essere in italiano, inglese, francese e spagnolo e i vettori che non provvedono ad effettuare i dovuti controlli possono essere sanzionabili.
All’ingresso in Italia il viaggiatore può essere nuovamente controllato anche dai pubblici ufficiali, quali la Polizia di Frontiera e gli operatori di vigilanza sanitaria.
Per la verifica del Green Pass è necessaria un’App gratuita che il personale dovrà scaricare dagli store, si tratta di VerificaC19 che permette la lettura del QRCode.
Coloro che non sono ancora entrati in possesso del certificato verde possono presentare alla partenza per l’Italia certificati conformi che riportino le serie di dati necessari: il completamento del ciclo vaccinale, la guarigione o l’esito del tampone con esito negativo.
Per accedere in Italia sono ammessi i cicli vaccinali effettuati con lo Pfeizer-BionTech, il Moderna, l’Astrazeneca e il Johnson&Jonson. Non è ammesso quindi lo Sputnik e altri vaccini non in elenco.
La validità del Green Pass è di 9 mesi dalla somministrazione della seconda dose del vaccino.
I viaggiatori che rientrano dall’estero saranno obbligati a completare la Digital Locator Passenger Form (dPLF) e il vettore avrà l’obbligo di verificarla.
Le Autorità sanitarie, nel caso di viaggi aerei, devono conoscere esattamente il numero di posto occupato da ciascun passeggero. La compagnia deve quindi dimostrare e tracciare tutti i cambi di posto avvenuti durante le fasi di volo. Preferibilmente tale pratica in questo periodo sarebbe meglio andasse accantonata.
CHIOGGIA: CANDIDATA PER DIVENTARE LA CAPITALE ITALIANA PER LA CULTURA 2024
Se ne sentiva parlare dall’inizio dell’anno, da quando Pino Penzo, ex presidente del Consiglio Comunale, ha gettato un sasso nelle calme acque della laguna, agitandole.
Il sasso era un post su Facebook in cui Pino lanciava l’idea di iscrivere la città di Chioggia al bando per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura per il 2024.
Idea nata da un gruppo di persone composto, oltre che da Giuseppe (Pino) Penzo, da Raffaella Perini, Alessia Boscolo Nata e Matteo Doria.
Il post ha scatenato una diatriba tra coloro che vedevano l’idea come positiva e coloro che ne sorridevano al pensiero.
Sembrava essere una provocazione che sarebbe stata dimenticata nell’arco di qualche giorno ma non è stato così. A distanza di mesi il gruppo promotore ha raddoppiato il numero dei suoi membri aggregando Nicola Nicchetto, Alessandra Penzo, Pietro Alfiero e Micaela Brombo.
Nel frattempo ha presentato la bozza all’amministrazione comunale cominciando a raccogliere i primi consensi dal mondo dell’associazionismo locale. In primis il Rotary Club che, con il Lions Club e il Club Panathlon, ha stilato un documento condiviso in cui veniva appoggiata la candidatura.
La presentazione ufficiale dell’idea è avvenuta a Palazzo Goldoni al cospetto del Sindaco Ferro, dell’Assessore alla Cultura Isabella Penzo e dei consiglieri regionali Erika Baldin, Marco Dolfin e Jonatan Montanariello. Durante l’incontro è stata illustrata la peculiarità del progetto, che lo rende unico rispetto a tutte le altre candidature che sono state presentate negli anni: il fatto che provenga “dal basso”. Non dalle istituzioni deputate, quindi, ma dalla società civile. Un desiderio di valorizzarsi, di promuoversi, di poter tornare ad essere orgogliosi di Chioggia, che deve coinvolgere tutte le associazioni, partendo dalle scuole e dai giovani. Proprio i giovani dovranno essere i protagonisti del progetto che li dovrà vedere proiettati verso il futuro.
Molti gli appoggi all’iniziativa e le manifestazioni di sostegno, arrivate dalle voci più disparate, a favore della candidatura di Chioggia.
“Una meta talmente ambiziosa da sembrare irraggiungibile” in cui sta credendo anche la Giunta.
Il sindaco Ferro ha approvato il progetto , proponendolo all’attenzione del Consiglio Comunale , che con voto unanime si è espresso a favore. Appena è uscito il bando emanato dal Ministero dei Beni Culturali, la città ha presentato la manifestazione di interesse.
La supervisione del progetto è stata affidata a un Project Manager, si tratta dell’Agenzia Starting4 di Padova, che ha messo a disposizione alcuni tra i suoi elementi migliori e tutti i vari passaggi vengono valutati dall’Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Isabella Penzo e dalla dirigente Daniela Ballarin.
Due importanti appuntamenti si terranno nei prossimi giorni. Il gruppo promotore incontrerà il giorno 27 le associazioni che costituiscono l’OGD e le associazioni turistiche che vorranno partecipare. Il giorno 29 l’incontro sarà con esponenti di associazioni impegnate culturalmente. Ci saranno incontri de visu e incontri su piattaforma MEET.
Per tutti coloro che non potranno partecipare ci sarà un questionario a cui si chiede di rispondere. Questo nell’ottica di allargare la rete che deve coinvolgere tutta Chioggia per dare un contributo a questa “idea talmente folle da poter essere realizzabile”.
domenica 25 luglio 2021
DOPO 20 ANNI PADOVA È DIVENTATA UNESCO
Roberto Marcato, assessore all’Economia della Regione Veneto, è entusiasta per il riconoscimento internazionale che ha ottenuto la città di Padova entrando nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, raggiunto grazie ai cicli di pittura a fresco.
“Padova – afferma Marcato – è una città bellissima, uno scrigno d’arte e di cultura
con una grande storia e altrettanto futuro. Meritava in pieno l’incoronazione
dell’Unesco, arrivata grazie a un perfetto gioco di squadra tra le Istituzioni. E’ solo
l’inizio di un cammino di nuova e ulteriore valorizzazione, al quale tutti dovremo
lavorare intensamente”.
Il riconoscimento arriva in un periodo legato alla pandemia e alla conseguente crisi economica che sta creando notevoli difficoltà in vari settori, in particolar modo nel turismo. Marcato si augura che questo fregio possa contribuire a far si che Padova torni ad avere l’attenzione che merita e torni ad essere visitata come una tra le più importanti città d’arte.
VACCINI ANCHE IN FARMACIA PER CONVINCERE I DUBBIOSI
La ULSS 3 Serenissima si dice più che soddisfatta della risposta del pubblico riguardo la campagna vaccinale proposta nelle farmacie. È infatti proprio nell’azienda Sanitaria Veneziana che si registra il più alto numero di inoculazioni. Secondo il report regionale sono ben 1766.
Il Direttore Generale Edgardo Contato sottolinea che si sta ripetendo la stessa collaborazione che si era originata quando furono i Medici di Famiglia a recarsi direttamente nelle abitazioni per provvedere a vaccinare la popolazione che non poteva recarsi all’HUB di competenza.
La proposta a vaccinarsi anche in questo caso scaturisce da una persona di cui l’utente ha già fiducia, il proprio farmacista, è ciò è una garanzia ulteriore, tanto da convincere anche i più riluttanti.
La ULSS 3 sta mettendo in campo tutte le modalità possibili per permettere al pubblico di accedere al vaccino. La fascia d’età che maggiormente ha aderito alla vaccinazione in farmacia è quella che va dai 20 ai 40 anni, seguita da quella che va dai 40 ai 60.
Da inizio campagna sono una 30ina le farmacie che hanno eseguito almeno una somministrazione.
In tutte le farmacie di competenza della ULLSS 3, il siero utilizzato è il Moderna, che è quello adoperato da quasi tutte le ULSS del territorio Veneto. In qualche sporadico caso, non nell’ULSS 3, è stato utilizzato il vaccino Johnson&Johnson.
PONTE GIREVOLE IN AVARIA, PESCHERECCI "PRIGIONIERI" IN CANTIERE
Il ponte girevole che unisce le rive del canale San Domenico interno è bloccato da ieri con notevole disagio per i pescherecci sia per quelli che dovevano recarsi in manutenzione in cantiere ma soprattutto per quelli che da ieri sono praticamente prigionieri e che temono di poter perdere giornate di pesca.
La ditta incaricata a verificare il problema e a ripristinare il funzionamento dell’infrastruttura non potrà intervenire prima di domani mattina alle 8:30.
Si spera che sia un problema di veloce soluzione. Si tratta di inconvenienti di non facile soluzione in quanto l’infrastruttura è molto datata e da anni ha avuto molti interventi di manutenzione ma necessiterebbe di un intervento molto più importante e ovviamente costoso.
I chioggiotti, dei disagi causati da interventi sui ponti, cominciano a non poterne più.
CANE "DIMENTICATO" IN AUTO SALVATO DAI CARABINIERI: SCATTA LA DENUNCIA?
sabato 24 luglio 2021
PIANO DEI GHEZZI: "AMARE CHIOGGIA" SPERA NELLA BOCCIATURA DELLA VAS
Insieme ArTe Amare Chioggia sostiene che l'area che si affaccia sul Lusenzo è una delle poche aree ancora libere da edifici e fabbricare non sembra più essere una necessità così impellente.