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lunedì 31 dicembre 2012
BUON 2013
Eccoci all'ultimo giorno dell'anno. Finalmente questo annus horribilis se ne va.......
Alla fine del 2011, mi era piaciuto riassumere in un album le foto per me più importanti che avevo scattate in quell'anno. Alla fine del 2012 non ci riesco..... Non perché non ne abbia fatte, intendiamoci, o non ne abbia di care (c'è in corso una mostra che mi sta dando soddisfazioni oltre ogni possibile previsione...) ma perché su tutte prevale questa che vi ripropongo. La ritengo la mia immagine del 2012 e per questo ve la pubblico nuovamente.
E' fatta in un luogo a me molto caro, dopo mesi di previsualizzazione, e in qualche modo racconta questo mio anno direi piuttosto duro. In effetti non posso non ripensare a tutte le persone care e carissime che nel 2012 se ne sono andate, a chi ho visto e vedo soffrire molto, alla fatica che tutti noi stiamo facendo per sopravvivere a questa nazione che il potere vorrebbe devastare. Eppure anche in questo marasma c'è chi inaspettatamente e con solidarietà profondamente umana ti da la forza di andare avanti, addirittura con letizia e pazienza, e di continuare a vedere ancora quanta bellezza ci circonda per mostrarla agli altri. Gente semplicissima e vera come quel raggio di sole fermato alle 12 e 25 nella scuola dei miei figli. D'altronde è sempre così, la bellezza non si cerca, si para lei davanti a noi sempre in modo improvviso e non puoi non coglierla, perché se la vedi una volta non puoi più farne a meno! ;) Ecco, non so come sarà il 2013 (magari qualche gesto scaramantico lo faccio di sicuro mentre spero che sia meglio del 2012.......) ma vorrei che per tutti avesse almeno un raggio di sole così bello e preciso come quello di questa foto!
Buon 2013! — Alessandro Boscolo Agostini
Vi proponiamo l'intervento del fotografo ALESSANDRO BOSCOLO AGOSTINI che ci è veramente tanto piaciuto sia per la foto veramente significativa che per le sue parole.... grazie Alessandro e buon 2013 a tutti
Andrea Comparato
giovedì 27 dicembre 2012
E' QUASI UFFICIALE: PURTROPPO ANCHE CHIOGGIA E' FURI DAL PATTO
La notizia era già nell'aria da molti mesi,le minoranze moltissime volte lo avevano preannunciato, alcuni esponenti della maggioranza avevano ammesso la possibilità concreta di uscire dal patto di stabilità. Oggi giovedì 27 dicembre 2012 autorevoli fonti della giunta ammettono che allo stato attuale, ripetiamo, allo stato attuale, le risultanze contabili porterebbero un'uscita dai canoni del patto di una cifra tra il milione e mezzo e i due milioni di euro.
Le sanzioni previste per le amministrazioni che escono dal patto di stabilità sono: a) Riduzione degli emolumenti a tutti gli incarichi ( dal primo cittadino all'ultimo consigliere comunale) del 30%, taglio netto di TUTTI i premi di produzione dal dipendente comunale al massimo dirigente, il divieto di assumere, ricordiamoci che già ora la macchina comunale è in forte difficoltà in quanto per ogni 5 dipendenti che vanno in quiescenza è possibile assumerne solamente uno di nuovo, sappiamo che è difficile riuscire a rendere l'idea a chi non è dentro all'amministrazione,ci permettiamo un esempio: il dipendente pinco palla è l'unico che conosce lo storico di un certo settore che sia l'anagrafe piuttosto che i lavori pubblici. Se questa persona va in pensione e non c'è la possibilità di " passare" le consegne a i nuovi pochi assunti è immaginabile il disagio che se ne può conseguire.
Altro aspetto è che lo stato diminuisce i trasferimento per un importo pari allo sforamento, come potrà quindi il comune controbilanciare una minor entrata di oltre un milione di euro? Considerato che sono già stati fatti tagli elevati al bilancio e considerato che nuovi balzelli sarebbero del tutto improponibili per le famiglie e le imprese.
La speranza di tutti, NESSUNO può essere contento di questo evento veramente nefasto, è che si riesca a rimanere nel patto ricorrendo a qualche espediente contabile, magari anche furbesco, passateci il termine, ma che consenta di rimanere all'interno dei parametri consentiti.
Domani il sindaco e mezza giunta saranno a Venezia per un confronto con l'amministrazione Orsoni, che hanno lo stesso problema, in quanto è un parametro della legge speciale di Venezia e Chioggia che potrebbe risolvere, almeno temporaneamente, la questione.
Sulla Nuova Venezia di oggi il sindaco Orsoni dichiara che Venezia è fuori da patto....
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In caricamento altri video: intervista al vicesindaco Maurizio Salvagno, Giuseppe Boscolo Palo su ortomercato, incontro di questa mattina degli operatori del porto...
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Il vicesindaco di Chioggia ci fa un consuntivo sulle attività del suo referato sulle attività produttive: in particolare sugli ormeggi di canal Vena, sulla pesca e sull'agricoltura.
lunedì 24 dicembre 2012
AUGURI DI BUON NATALE e BUONE FESTE
L'INTERVISTA LE RIFLESSIONI SULLA NASCITA DI GESÙ: «UN EVENTO SIMBOLICO LEGATO ALL'IDEA DELLA FERTILITÀ: ANCHE I NON CREDENTI DOVREBBERO RISCOPRIRLO»
«La Natività ci insegna la fiducia nel futuro»
L'immagine del Bambino «Quando il gruppo cresce aumentano le possibilità di una sua conquista del controllo sulla natura e sugli altri gruppi umani»Lo psicoanalista Ammaniti: solo un Paese che fa figli migliora se stesso
«La nascita che il Natale cristiano richiama ha un fortissimo carico simbolico anche per i non credenti. Indica l'ingresso di nuovi membri nel gruppo umano, cioè nel mondo. Dunque un avvenimento legato tanto all'idea complessiva di fertilità quanto alla capacità di una società di incrementarsi e di progettare un futuro. Cioè di immaginare che le generazioni in arrivo saranno in grado di migliorare il mondo così come lo conosciamo. Ragionando, possiamo capire perché la scarsa natalità italiana sia strettamente legata alla crisi economica che viviamo. L'Italia, in questo momento, sembra lontanissima dall'idea stessa di fertilità...». Massimo Ammaniti, psicoanalista e professore di Psicopatologia dello sviluppo all'Università La Sapienza di Roma, sa bene che il Natale, così come lo conosciamo è solo l'involucro chiassoso, multicolore e superficiale di un contenuto ben più impegnativo: «Infatti la festa andrebbe, anche laicamente, ritrovata e riscoperta, liberata da quegli automatismi legati al consumismo che ne hanno oscurato il senso stesso. Partiamo da un presupposto. Il Natale cristiano, in molti modi, riguarda anche i non credenti. Nel senso che ricorda alla nostra civiltà l'arrivo di un personaggio che ha comunque modificato la concezione della morale introducendo per esempio il concetto di perdono, la comprensione dell'altro e superando la vecchia legge dell'"occhio per occhio, dente per dente"». Naturalmente, ricorda il professore, c'è una differenza fondamentale: «Per i cristiani quell'uomo è il Messia, per chi non crede è comunque una nascita importantissima per un'intera cultura, la nostra». Fin troppo ovvio aggiungere che quel lontano Natale segna da due millenni anche le espressioni intellettuali, dalla letteratura all'arte e all'architettura, del mondo occidentale.Messo da parte il Natale cristiano, resta il «significato» anche non religioso di una nascita festeggiata in buona parte del mondo. Perché un piccolo bambino incarna un'immagine così eloquente per qualsiasi civiltà? Si potrebbe dire, in tempi crudi e pragmatici come i nostri, che la nostra esistenza è fatta da persone che arrivano, cioè nascono, e da altre che partono, cioè muoiono... Per Ammaniti non è così: «In realtà la nascita continua a rappresentare moltissimo anche nell'organizzazione sociale contemporanea. Simbolicamente quando il gruppo cresce, aumentano le possibilità di una sua conquista del controllo non solo sulla natura e dunque sul "mondo" ma anche sugli altri gruppi umani. Non è escluso che l'affermazione dell'homo sapiens rispetto all'homo neanderthalensis sia stata legata proprio all'aumento della quantità di individui». Insomma, per ritornare al nostro Natale 2012 e all'imminente 2013, se una società guarda al futuro, si riproduce, e se invece stenta a farlo, vede l'avvenire come un pericolo? «Esattamente questo è il punto. In Italia, lo sappiamo bene, il tasso di natalità non garantisce nemmeno il mantenimento della popolazione attuale. Siamo intorno a 1,25 figli a coppia. Invece in Francia, dopo un periodo di calo, si è tornati a sfiorare quota 2 figli a coppia. In quel Paese c'è stata una chiara scelta politica: aiutare i genitori, sostenerli quando crescono i figli. Insomma il concetto di fertilità non riguarda solo le singole donne o le singole coppie ma l'intera società. Ecco, in questo momento l'Italia non è un Paese "fertile" non solo tecnicamente ma anche psicologicamente». Le cause di tutto questo sono molto chiare a Massimo Ammaniti: «Fare figli con consapevolezza significa sentirsi pienamente calati nel ruolo di genitori. Dunque avere speranza rispetto al futuro con progettualità e positività». Uno psicoanalista non è un economista e quindi il professore non intende avventurarsi per i sentieri più tecnici della crisi. Però sa bene cosa passa per la testa di questi italiani così poco fertili: «Il dramma dell'Italia è che circola poca fiducia in ciò che ci aspetta. Chi dovrebbe fare figli non ha un lavoro stabile e sicuro, dispone di poco denaro e quindi semplicemente prova paura. È un segnale terribile, per una società. Guardando i dati europei complessivi si arriva alla stessa deduzione. A ciò si aggiunga una caratteristica dell'attuale generazione in età fertile: si è molto presi da sé stessi, e qui la crisi non c'entra. Quindi con difficoltà si riesce a pensare di potersi prendere cura stabilmente di un nuovo essere umano e di trasmettergli qualcosa di concreto e importante». Diciamo che l'Italia «starà meglio», non solo economicamente ma anche psicologicamente, quando riprenderà a fare figli? «Esatto. Riflettere laicamente sul Natale, in questo senso, può essere utile...». Parola di psicoanalista.
Il corriere della sera ci perdoni se riproduciamo l'articolo del giornalista Conti
Conti Paolo
Pagina 19
(23 dicembre 2012) - Corriere della Sera
Inseriamo in questo post gli auguri di un po' dei protagonisti del blog
sabato 22 dicembre 2012
IL COMUNE PORTA VIA LA CASA AD UNA VEDOVA
Sembra una cosa da fantascienza invece è realtà l'amministrazione comunale ha messo all'asta l'abitazione di Genoveffa ( Gianna per gli amici) Tarosso a causa di una svista di una della amministrazioni comunali che si sono susseguite tra l'87 e il '91.
Molto probabilmente nel periodo in cui è stato sindaco Lucio Tiozzo.
In estrema sintesi il comune allora ha praticamente obbligato a prendersi in albergo nuclei familiari senza dimora ma, ci dicono, a causa di un problema amministrativo le delibere di allora non avrebbero avuto dei passaggi regolari, dopo tre giudizi, i primi due favorevoli, l'ultimo contrario il comune, invece di prendersela con gli amministratori di allora che evidentemente avevano sbagliato, magari anche in buonafede, qualcosa se la prendono con una povera vedova mettendola in una condizione psicologica difficilissima.
Vi proponiamo l'intervista video e una delle tante lettere in cui chiede un aiuto al sindaco....sia chiaro che la responsabilità non è certamente dell'attuale sindaco Giuseppe Casson però una INGIUSTIZIA come questa NON PUO' passare in sordina chiediamo a TUTTI di condividere il più possibile questo video e questo post...
VIDEO E LETTERA IN CARICAMENTO A TRA POCO...
Chioggia 13/12/2012 raccomandata r.r
SIGNOR SINDACO
SONO LA SIGNORA TAROZZO, QUESTE RIGHE NON SONO SCRITTE DA ME, NON HO LA FORZA E LA CAPACITA' DI BUTTARE GIU' LA LETTERA, MA LE PAROLE E IL CONTENUTO SONO DETTATE DAL MIO AMORE.
DA QUANDO HO AVUTO LA BRUTTA E TRISTE NOTIZIA CHE LA MIA CASA VERRA' MESSA ALL'ASTA, IO NON VIVO PIU, SE NON SOLO CON LA MIA GRANDE DISPERAZIONE.
QUANDO LEI, SIGNOR SINDACO SA BENE CHI SONO I RESPONSABILI E VENGONO COMODAMENTE LASCIATI A GODERSI LE LORO CASE E LE LORO FAMIGLIE, DISTRUGGENDO LA MIA VITA!
NON LE SEMBRA VERGOGNOSO TUTTO QUESTO? O MEGLIO, C'è NESSUNO SIGNOR SINDACO, QUANDO SI SIEDE IN COMMISSIONE SUL TAVOLO OVALE CON GLI ASSESSORI, CHE NESSUNO ABBIA UN MNIMO DI COSCIENZA VERSO UNA DONNA DI 72 ANNI CHE HA LAVORATO UNA VITA CON LA SUA FAMIGLIA PER AVERE UNA CASA PROPRIA?
STO VIVENDO ORE DI VERA ANGOSCIA, NON SO COME SARA' IL MIO DOMANI.
SE MI TOGLIERE LA CASA, IMPAZZIRO' DI DOLORE, E SARO' CAPACE DI UN GESTO COSI' ECLATANTE CHE SARA' UNA MACCHIA NERA IN OGNUNO DI VOI!
TAROZZO GENOVEFFA
La signora Tarozzo ci dice che a oggi il sindaco non le ha risposto né in forma scritta né verbale, neppure una telefonata.
mercoledì 19 dicembre 2012
VERGOGNA
EDITORIALE PRESO DAL QUOTIDIANO AVVENIRE
Non riusciamo neanche più a stupirci della prepotenza dei signori di Azzardopoli, dell’impudenza dei lobbisti che li servono e dell’acquiescenza dei funzionari pubblici e dei parlamentari che li spalleggiano.
Le proposte normative che negli ultimi mesi per iniziativa governativa (in particolare dei ministri Balduzzi e Riccardi) e parlamentare (di un gruppo trasversale di deputati e senatori) hanno tentato di almeno allentare la crescente presa di questa «industria» sull’Italia della crisi economica sono state sistematicamente frenate e, persino, vanificate. Il tanto atteso riconoscimento ufficiale delle «ludopatie» rischia di non produrre alcun effetto concreto ancora per parecchio tempo, e questo proprio mentre la contabilità dei danni che il male del gioco compulsivo provoca si sta facendo impressionante. I limiti alla pubblicità e gli argini all’invasione di luoghi e macchinari succhiasoldi nei tessuti urbani o nel web vengono regolarmente bocciati o abbattuti. E gli interventi normativi per rendere fiscalmente e operativamente facile la vita ai padroni dell’azzardo si ripropongono in modo inesorabile.
L’ultimo è maturato nottetempo, tra lunedì e martedì, nella Commissione del Senato impegnata a emendare la Legge di stabilità 2013. Si è così ridato corpo all’incubo delle mille nuove sale da poker che si vorrebbero piazzare nelle nostre città. Una vergogna. Che ci induce a ripetere quanto avevamo scritto due settimane fa: fatevi guardare in faccia. Abbiamo il diritto di conoscere chi progetta Bisca Italia. E chi ci si arricchisce.
Marco Tarquinio
VERGOGNA è il titolo dell'editoriale che ci siamo presi licenza di copia-incollare ( citandoli però) del giornalista Marco Tarquino del quotidiano AVVENIRE.
Da qualche giorno i titolari della sala giochi legalizzata situata a Sant'Andrea piazza tranquillamente il cartello mobile luminoso in corso del popolo (magari credono anche di abbellire la città) a parte il fatto che ci stupiamo dell'assordante silenzio di certe associazioni pronte a blaterare sciocchezze magari sui nuovi ormeggi di Canal vena ma che di fronte a un DEGRADO del genere non aprono bocca, ci permettiamo di tirare per la giacchetta L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE è l'intera cittadinanza.
Ieri abbiamo contattato il vice-sindaco che ha la delega alle attività produttive: " Maurizio, quella porcheria di cartello che cerca di far assomigliare la nostra città ad una piccola LAS VEGAS c'è l'ha L'AUTORIZZAZIONE?" La cortese risposta dell'amico Maurizio Salvagno è stata: " Per i cartelli mobili non servono autorizzazioni urbanistiche e se vuoi sapere se pagano il plateatico devi fare una richiesta scritta di aver accesso agli atti e gli uffici potrebbero anche non risponderti per la privacy".
Abbiamo postato il video su facebook in sostanza i commenti sono stati per la massima di condanna ma qualcuno risponde: " Non si può fare nulla è la legge".
Signori NON siamo d'accordo, queste sale, queste macchinette mangiasoldi stanno ROVINANDO, questa è la parola giusta,TANTE famiglie...peraltro di tutta questa PORCHERIA chi ci guadagna è LO STATO, allora l'amministrazione PUO' fare la sua parte rendendo più difficile l'apertura di queste attività produttive ( di povertà) e ANCHE noi cittadini: cattolici, atei, agnostici di comodo e quant'altro abbiamo la possibilità di fare QUALCOSA.
Possiamo BOICOTTARE i bar e i locali che rovinano la gente e possiamo avere un atteggiamento, non dico di offenderli per strada,ma tenere un atteggiamento DURO nei confronti di queste persone che VORREBBERO chiuderci la bocca con un : " La legge lo consente".
Le conseguenze di quello che sta accadendo SOTTO i nostri occhi, non sono solo per quelli che si rovinano al gioco ma TOCCANO tutti noi.
Ci auguriamo che il sindaco, Cattolico praticante, faccia qualche telefonata.
venerdì 14 dicembre 2012
IL SINDACO: GIUSEPPE PALO NON SARA' RICONFERMATO ALL'ORTOMERCATO
Ringraziamo il sindaco che malgrado gli innumerevoli impegni ha accettato di farsi intervistare e di rispondere a tutte le domande che gli abbiamo posto, quelle " simpatiche" ammesso che ce ne siano state e quelle molto meno. Ovviamente sarebbero state tante altri i temi da affrontare ma proprio per i tempi ristretti abbiamo affrontato quelle che a nostro avviso erano le più importanti. E quindi la situazione sugli immobili " alla fontana di Trevi", dove per la prima volta abbiamo avuto una risposta ufficiale, sul disastroso sforamento del patto di stabilità che sarebbe una vera e propria catastrofe sul quale però, lo spiega molto bene il sindaco, c'è una ragionevole speranza di riuscire ad avere una GIUSTA deroga.
Giuseppe Palo non verrà riconfermato presidente di ortomercato |
mercoledì 12 dicembre 2012
MATTEO PENZO: TRA BILANCIO E LITI TRA DIRIGENTI IN COMUNE SIAMO MESSI PROPRIO MALE
Matteo Penzo, il noto consigliere comunale già presidente dell'istituto di riposo IPAB, esprime forti perplessità e preoccupazione da parte di tutte le forze di minoranza sia per il pericolo concreto dello sforamento del patto di stabilità che per una ormai nota diatriba tra il dirigente dell'urbanistica e il segretario generale.
Nel caso di sforamento del patto di stabilità,afferma l'ex presidente dell'istituto di riposo, sembra per cinque milioni di euro vorrebbe dire di MINORI TRASFERIMENTI per la stessa cifra per l'anno successivo. Gia' allo stato attuale il comune ha dovuto abbandonare l'ultimazione del teatro astra sul quale le amministrazioni che si sono susseguite fino ad oggi hanno impegnato molti milioni di euro, già non ha potuto INIZIARE i lavori di restauro di Palazzo Granaio malgrado fosse già stato appaltato e siano state portate a termine tutte le procedure per gli inizi lavori se a tutto questo si dovesse aggiungere anche un minor trasferimento di ALTRI cinque milioni la città di chioggia si troverebbe in uno scenario ANCORA peggiore di quello attuale.
La speranza, sempre più labile, è che, grazie ad un emendamento proposto parlamentari vicini al sindaco, arrivino i 7 milioni promessi per la legge speciale di Venezia che salverebbe il comune dalla iattura di sforare il pattto di stabilità.
sabato 8 dicembre 2012
IL COMUNE DI CHIOGGIA COME TOTO' ( PARTE 2)
Abbiamo incontrato per caso ieri sera l'assessore al bilancio Narciso Girotto, ci è sembrato alquanto infastidito per il post precedente dove ironicamente accostavamo il film comico di Totò dove vendeva la fontana di Trevi agli americani, vorremmo chiarire che non c'è alcuna volontà vessatoria nei confronti della maggioranza che guida questa città, al momento attuale abbiamo due soggetti pubblici diversi: il comune di Chioggia e il ministero degli interni che rivendicano la proprietà della ex scuola media SILVIO PELLICO...di cui alleghiamo docmentazione.
Ci permettete un po' di sana ironia? Mah, vogliamo sperare che lo stato d'animo dell'amico Girotto sia dovuto ad altri fattori e non agli interventi su questo blog.
IL PARERE DELL'EX SINDACO GUARNIERI
Lettera del ministero degli interni nella quale conferma la proprietà della Silvio Pellico |
giovedì 6 dicembre 2012
IL COMUNE DI CHIOGGIA COME TOTO'
Che il comune di Chioggia, insieme a tantissime altre amministrazioni pubbliche in Italia, abbia una certa difficoltà di bilancio è cosa nota:il famigerato patto di stabilità, la spending review , i diminuiti trasferimenti dallo stato hanno costretto l’amministrazione, guidata dalla coalizione PD-UDC, a ben tre assestamenti di bilancio nel corso dell’anno e purtroppo, le minoranze lo danno per certo, ad un probabile sforamento del già citato patto il che aggraverebbe ancora di più la situazione.
Già con la precedente amministrazione, guidata ahinoi dall’ex sindaco, Tiozzo Romano , si era cercato di inserire una serie di immobili nel piano triennale delle dismissioni proprio per evitare di trovarsi nella situazione di quest’anno ( senza sghei) ricordiamo benissimo l’ex assessore Giampaolo Convento e del capogruppo del PDL professor Brunetto Mantovan quando nelle riunioni della precedente maggioranza e in consiglio comunale, ripetiamo in consiglio comunale, si appellavano al sindaco ciellino di far presto con le dismissioni.
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Sappiamo poi come è andata a finire e anche la nuova maggioranza ha cercato di preparare al meglio le dismissioni di alcuni cespiti quali per esempio l’ex colonia Turatti che corrisponde a oltre la metà del patrimonio che il comune potrebbe alienare.
Da qualche giorno, dal 28 novembre scorso, il comune ha pubblicato sul sito ufficiale una serie di avvisi di alienazioni di immobili COMUNALI:c’è un’unità abitativa in via poli, alcuni terreni, l’ex lazzaretto e c’è ANCHE l’ex scuola media Silvio Pellico, Ma qui, oltre che dall’avviso di prudenza del consigliere Boscolo Beniamino Capon, di cui alleghiamo registrazione ci sono gli avvisi di alcuni autorevoli storici che assicurano che l’istituto scolastico di calle Veronese NON è di proprietà del comune ma è dello stato per la precisione del ministero degli interni e quindi, il comune di Chioggia avrebbe messo in vendita un immobile di cui NON è proprietario, praticamente come Totò che vendeva, nel famoso film comico, la fontana di Trevi ad un americano sprovveduto. A parte l’accostamento all’intramontabile comico napoletano la situazione non consentirebbe molte risate, siamo in una situazione drammatica, le dismissioni tardano a partire, e di quelle che vengono pubblicate sull’albo pretorio non sono neppure di proprietà del comune?Ci sembra strano che sia stato preparato un bando per la vendita senza verificarne l’effettiva proprietà. Ma che sia veramente così? Ovviamente ora andremo a sentire cosa ci raccontano gli assessori competenti al bilancio e al patrimonio pubblico e anche Padre Giacomo dei padri Filippini che sarebbero poi la congregazione che ha tutto il compendio: chiesa, oratorio e scuola in uso. Arrivederci alle prossime puntate.
Dai ricordi di un anonimo cultore La scuola Silvio Pellico,la chiesa e l’oratorio vennero portati via dallo stato italiano alla congregazione dei Filippini.La legge del 1867 prevedeva che i beni delle congregazioni sarebbero stati acquisiti dallo stato, lo stato Italiano dopo due o tre anni lo concede in CONCESSIONE, e a sua volta lo dà in uso al comune di Chioggia, c’è una delibera, c’è un atto del notaio per USARLO come scuola tecnica,quindi esiste un documento come scuola tecnica, quindi il comune NON è proprietario, il reale proprietario è lo stato italiano per la precisione l’ente proprietario è il ministero degli interni. Altra questione i Filippini, in base ad una legge del 1929 reiterata nel 1983 ( accordo Craxi) hanno CHIESTO, visto che il comune non li utilizza più ( li ha messi in vendita) di RIAVERE l’immobile e , ci dicono, che lo stato, tramite il ministero degli interni lo dovrebbe ridare in USO agli stessi Filippini, mancherebbe solo l’atto formale.
AGGIORNAMENTO DEL 6/12 ORE 10.39
Questa mattina abbiamo parlato con Padre Giacomo dei Filippini, lui afferma che l'immobile è di proprietà dello stato e il comune lo ha solo in concessione, i Padri Filippini hanno fatto richiesta allo stato per RIAVERE in USO l'immobile, hanno intenzione di utilizzarlo per le loro attività compresa una mensa per i poveri. MI ha dato copia della raccomandata di risposta della Prefettura di Venezia Ufficio territoriale del governo nella quale SENZA OMBRA di DUBBIO si riporta che " il ministero degli interni... ha ritenuto di procedere ...con la formalizzazione di concessione in uso a tempo indeterminato del compendio dei filippini. PUBBLICHEREMO IN GIORNATA per motivi tecnici.
Al momento non siamo riusciti a contattare gli assessori competenti.
AGGIORNAMENTO delle 21.00
ANCHE IL LAZZARETTO...che figura messo in vendita NON E' DI PROPRIETA' del comune. Qualche mese fa il parroco di San Domenico ha segnalato al sindaco ( con lettera protocollata) l'impossibilità da parte del comune di alienare un bene che non è di sua proprietà appartenendo al Fondo per il Culto che è tenuto invece ad affidarlo alla parrocchia stessa.
Totò De Curtis era un dilettante.
Da qualche giorno, dal 28 novembre scorso, il comune ha pubblicato sul sito ufficiale una serie di avvisi di alienazioni di immobili COMUNALI:c’è un’unità abitativa in via poli, alcuni terreni, l’ex lazzaretto e c’è ANCHE l’ex scuola media Silvio Pellico, Ma qui, oltre che dall’avviso di prudenza del consigliere Boscolo Beniamino Capon, di cui alleghiamo registrazione ci sono gli avvisi di alcuni autorevoli storici che assicurano che l’istituto scolastico di calle Veronese NON è di proprietà del comune ma è dello stato per la precisione del ministero degli interni e quindi, il comune di Chioggia avrebbe messo in vendita un immobile di cui NON è proprietario, praticamente come Totò che vendeva, nel famoso film comico, la fontana di Trevi ad un americano sprovveduto. A parte l’accostamento all’intramontabile comico napoletano la situazione non consentirebbe molte risate, siamo in una situazione drammatica, le dismissioni tardano a partire, e di quelle che vengono pubblicate sull’albo pretorio non sono neppure di proprietà del comune?Ci sembra strano che sia stato preparato un bando per la vendita senza verificarne l’effettiva proprietà. Ma che sia veramente così? Ovviamente ora andremo a sentire cosa ci raccontano gli assessori competenti al bilancio e al patrimonio pubblico e anche Padre Giacomo dei padri Filippini che sarebbero poi la congregazione che ha tutto il compendio: chiesa, oratorio e scuola in uso. Arrivederci alle prossime puntate.
Dai ricordi di un anonimo cultore La scuola Silvio Pellico,la chiesa e l’oratorio vennero portati via dallo stato italiano alla congregazione dei Filippini.La legge del 1867 prevedeva che i beni delle congregazioni sarebbero stati acquisiti dallo stato, lo stato Italiano dopo due o tre anni lo concede in CONCESSIONE, e a sua volta lo dà in uso al comune di Chioggia, c’è una delibera, c’è un atto del notaio per USARLO come scuola tecnica,quindi esiste un documento come scuola tecnica, quindi il comune NON è proprietario, il reale proprietario è lo stato italiano per la precisione l’ente proprietario è il ministero degli interni. Altra questione i Filippini, in base ad una legge del 1929 reiterata nel 1983 ( accordo Craxi) hanno CHIESTO, visto che il comune non li utilizza più ( li ha messi in vendita) di RIAVERE l’immobile e , ci dicono, che lo stato, tramite il ministero degli interni lo dovrebbe ridare in USO agli stessi Filippini, mancherebbe solo l’atto formale.
AGGIORNAMENTO DEL 6/12 ORE 10.39
Questa mattina abbiamo parlato con Padre Giacomo dei Filippini, lui afferma che l'immobile è di proprietà dello stato e il comune lo ha solo in concessione, i Padri Filippini hanno fatto richiesta allo stato per RIAVERE in USO l'immobile, hanno intenzione di utilizzarlo per le loro attività compresa una mensa per i poveri. MI ha dato copia della raccomandata di risposta della Prefettura di Venezia Ufficio territoriale del governo nella quale SENZA OMBRA di DUBBIO si riporta che " il ministero degli interni... ha ritenuto di procedere ...con la formalizzazione di concessione in uso a tempo indeterminato del compendio dei filippini. PUBBLICHEREMO IN GIORNATA per motivi tecnici.
Al momento non siamo riusciti a contattare gli assessori competenti.
AGGIORNAMENTO delle 21.00
ANCHE IL LAZZARETTO...che figura messo in vendita NON E' DI PROPRIETA' del comune. Qualche mese fa il parroco di San Domenico ha segnalato al sindaco ( con lettera protocollata) l'impossibilità da parte del comune di alienare un bene che non è di sua proprietà appartenendo al Fondo per il Culto che è tenuto invece ad affidarlo alla parrocchia stessa.
Totò De Curtis era un dilettante.
lunedì 26 novembre 2012
LA COOP SEI TU....
LETTERA DI ALCUNI LAVORATRICI COOP ALLA LITIZZETTO
Cara Luciana,
lo sai cosa si nasconde dietro il sorriso di una cassiera che ti chiede di quante buste hai bisogno? Una busta paga che non arriva a 700 euro mensili dopo aver lavorato sei giorni su sette comprese tutte le domeniche del mese. Le nostre famiglie fanno una grande fatica a tirare avanti e in questi tempi di crisi noi ci siamo abituate ad accontentarci anche di questi pochi soldi che portiamo a casa. Abbiamo un'alternativa secondo te? Nei tuoi spot spiritosi descrivi la Coop come un mondo accattivante e un ambiente simpatico dove noi, quelle che la mandano avanti, non ci siamo mai. Sembra tutto così attrattivo e sereno che parlarti della nostra sofferenza quotidiana rischia di sporcare quella bella fotografia che tu racconti tutti i giorni.
Ma in questa storia noi ci siamo, eccome se ci siamo, e non siamo contente. Si guadagna poco e si lavora tanto. Ma non finisce qui. Noi donne siamo la grande maggioranza di chi lavora in Coop, siamo circa l'80%. Prova a chiedere quante sono le dirigenti donna dell'azienda e capirai qual è la nostra condizione.
A comandare sono tutti uomini e non vige certo lo spirito cooperativo. Ti facciamo un esempio: per andare in bagno bisogna chiedere il permesso e siccome il personale è sempre poco possiamo anche aspettare ore prima di poter andare. Il lavoro precario è una condizione molto diffusa alla Coop e può capitare di essere mandate a casa anche dopo 10 anni di attività più o meno ininterrotta. Viviamo in condizioni di quotidiana ricattabilità, sempre con la paura di perdere il posto e perciò sempre in condizioni di dover accettare tutte le decisioni che continuamente vengono prese sulla nostra pelle.
Prendi il caso dei turni: te li possono cambiare anche all'ultimo momento con una semplice telefonata e tu devi inghiottire. E chi se ne frega se la famiglia va a rotoli, gli affetti passano all'ultimo posto e i figli non riesci più a gestirli. Denunciare, protestare o anche solo discutere decisioni che ti riguardano non è affatto facile nel nostro ambiente. Ci è capitato di essere costrette a subire in silenzio finanche le molestie da parte dei capi dell'altro sesso per salvare il posto o non veder peggiorare la nostra situazione.
Tutte queste cose tu probabilmente non le sai, come non le sanno le migliaia di clienti dei negozi Coop in tutta Italia. Non te le hanno fatte vedere né te le hanno raccontate. Ed anche a noi ci impediscono di parlarne con il ricatto che se colpiamo l'immagine della Coop rompiamo il rapporto di fiducia che ci lega per contratto e possiamo essere licenziate.
Ma noi non vogliamo colpire il marchio e l'immagine della Coop, vogliamo solo uscire dall'invisibilità e ricordare a te e a tutti che ci siamo anche noi. Noi siamo la Coop, e questo non è uno spot. Siamo donne lavoratrici e madri che facciamo la Coop tutti i giorni. Siamo sorridenti alla cassa ma anche terribilmente incazzate. Abbiamo paura ma sappiamo che mettendoci insieme possiamo essere più forti e per questo ci siamo organizzate. La Coop è il nostro posto di lavoro, non può essere la nostra prigione. Crediamo nella libertà e nella dignità delle persone. Cara Luciana ci auguriamo che queste parole ti raggiungano e ti facciano pensare. Ci piacerebbe incontrarti e proporti un altro spot in difesa delle donne e per la dignità del lavoro. Con simpatia, un gruppo di lavoratrici Coop,
" NOI LAVORIAMO PER VOI" questa l'incredibile risposta dell'autista che TUTTE le mattine ENTRAVA ( DOPO IL NS VIDEO PARE ABBIA SMESSO) nel corso del popolo ROMPENDO i masegni del corso. " IL POPOLO CI AMA" mi diceva UN dipendente della coop l'altra sera entrando per fare un piccolo acquisto ( IO vado all'INS a fare la spesa)...insomma questa COOP grandi manifesti sugli acquisti etici, grandoi slogan " La coop sei tu" e alla fine sono peggio dei peggiori sfruttatori..." Paghe da fame" è il messaggio che lanciano queste lavoratrici, ce lo dicono anche quelle che lavorano qui a Chioggia, ovviamente fuori microfono, possiamo comprendere.
Vogliamo sperare che questi episodi facciano CAPIRE ai chioggiotti che la vera FACCIA della COOP vuol dire: EGOISMO e DISOCCUPAZIONE...questo è quello che succede dove apre la COOP, vedi a Pellestrina dove hanno perso il lavoro almeno 30 PERSONE per i 10 negozietti che hanno chiuso dopo l'apertura di un punto COOP...e i prezzi? Mah, noi vediamo tanti amici di Pellestrina all'INS della Tombola, è chiaro il messaggio.
Dio non voglia che questi riescano ad aprire il centro a Brondolo.....sarà fame per tutti, tranne, ovviamente, che per loro...ma la COOP SEI TU???
Andrea Comparato
sabato 24 novembre 2012
Una GRANDE manifestazione e dei GRANDISSIMI studenti
Una GRANDE manifestazione e dei GRANDI, grandissimi studenti, questo hanno dimostrato i nostri ragazzi di Chioggia protagonisti di una riuscitissima manifestazione CIVILE di protesta contro i tagli della scuola, nulla a che vedere con altre situazioni di cui non volgiamo neppure confrontarci.
Partiti tutti insieme da borgo San Giovanni via via ingrossandosi con il congiungimento degli studenti con i vari istituti:Liceo Veronese, ragioneria, Itis sono arrivati alla porta Garibaldi in massa, una mole di ragazzi da una parte contenti di dimostrare di ESSERCI, di non essere solo soggetti passivi, ma al tempo stesso preoccupati, molto preoccupati del loro futuro: “ IL FUTURO SIAMO NOI” uno degli slogan e ancora l’inno di Mameli…hanno ragione il futuro sono LORO, come non preoccuparsi di una situazione economica che vede tagliare le risorse anche a chi deve prepararsi ad entrare nel mondo del lavoro quando il lavoro ce n’è sempre meno? Dopo la concentrazione sotto il municipio una delegazione è stata ricevuta dall’assessore alla scuola Silvia Vianello, sicuramente anche lei emozionata di ritrovarsi dall’altra parte a rappresentare le istituzioni per ascoltare le richieste di questi ragazzi che chiedono attenzione per i loro problemi.
Non sappiamo se manifestazioni di CIVILTA’ , di protesta DEMOCRATICA avranno dei risultati diretti sui tagli previsti alla scuola un risultato, per noi, lo hanno già raggiunto è stata una grande lezione per tutti: studenti e non.
Bravi ragazzi, in bocca al lupo.
Andrea Comparato
Prologo del video
IL VIDEO COMPLETO DALLE 15 CIRCA
lunedì 12 novembre 2012
MASIERO: PER IL PONTE SUL BRENTA CHIEDEREMO MILIONI
Prologo dell'intervista
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Marino Masiero un padovano che ha vissuto metà della sua vita sull'asta del fiume Brenta, ora imprenditore nautico, è il portavoce delle darsene situate sul Brenta che sarebbero fortemente penalizzate se la barriera anti-cuneo salino, di cui si parla da anni, venisse realizzata a valle di queste attività.
Il fatto nuovo o almeno di cui non eravamo a conoscenza è che lo stesso progettista ha considerato che se verrà realizzato il ponte-barriera sicuramente ci sarà un danno per queste attività che viene già valutato attorno ai 3,5 milioni di euro ipotizzando una riduzione della clientela nautica del tre per cento....e se invece del tre, fossero il VENTI? O anche di più?
Il contenzioso storico più pesante che a oggi ha dovuto sostenere il comune di Chioggia è stata la causa persa con la società San Felice perché gli è stato impedito per dieci anni di realizzare la darsena nell'omonimo sito...non è che questa volta il conto sarà ancora più salato?
intervista completa ( in caricamento)
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Intervengo di nuovo sul punto a causa di alcuni commenti. In riferimento al commento su Monti e sull'agenzia delle entrate , è evidente e sotto gli occhi di tutti che non vi sono settori più sotto controllo di quello nautico in Italia. relativamente alla tassa di soggiorno invece, informo che Chioggia è l'unico comune dove da quest'anno gli specchi acquei pagano la tassa sulle immondizie e se ve ne sarà sancita la legittimità, non si esimerà dal pagarne di altro tipo. Dispiace comunque il tono dell'intervento, quasi dispiaciuto perchè un settore economico della Città abbia un evidente innegabile successo.... Venendo alla questione, lo sbarramento è come se fosse un muro posto tra la spiaggia e gli alberghi di Chioggia. Un muro dove gli ospiti possono transitare tramite dei cancelli, previa attesa anche di ore( come certificata anche dai progettisti a seguito delle richieste della commissione VIA , l'ultima commissione non più eludibile . Se questo paragone non basta, gli interlocutori sono pregati di contattarmi, anche anonimamente, per avere tutta la documentazione in mio possesso. Abbiamo esposto inutilmente in tutte le sedi le nostre ragioni, ma a causa anche di mancanze di indagini pre-progetto, solo ora si svelano scenari disastrosi per il diporto. Purtroppo, per le questioni conosciute , le aziende sono state obbligate ad adire alle vie legali per difendere le loro attività dalla costruzione di un'opera pubblica. Un progetto scellerato che prevede una barriera che tronca la navigabilità diretta tra il crocevia di Brondolo ed il mare, anche per mesi e mesi di continuo d'estate. Un'opera voluta da una politica miope che si basa però su indagini tecniche sballate, parziali e fatte ad avvenuto confezionamento del progetto. Ciò solamente a seguito delle nostre pressanti sollecitazioni. Osservazioni che durano inutilmente da almeno sette anni. Un'indagine che doveva essere la base statistica per il calcolo delle criticità dei passaggi a mare su una conca inadeguata ( che interrompe ed ostacola l'accesso delle barche), che, se fatta a tempo debito, avrebbe fatto immediatamente optare i progettisti e la politica di conseguenza, per una soluzione della barriera a monte delle darsene, senza se e senza ma..... Ma l'indagine non è mai stata fatta fino alla fine dell'iter procedurale che ha voluto, sempre per le nostre pressioni, sia questo approfondimento che quello dei danni che l'opera crea. NOI ABBIAMO SOLO CHIESTO DI POTRE CONTINUARE A LAVORARE ! Una serie di strumenti urbanistici ci ha dato la possibilità di sviluppare le nostre aziende, tre delle quali nate da oltre trent'anni. Le "pressioni" sulla pubblica amministrazione cui si fa riferimento sopra, non riguardano certo tutti ed indistintamente dato che alcune strutture c'erano, grazie all'iniziativa dei pionieri della nautica di Chioggia. Oggi le darsene a monte della barriera sono sei, tra poco otto, tutte previste dal Piano Regolatore approvato dalla Regione e dal Comune. Con quale logica prima si promuove la nautica e poi la si stronca ? Quali interessi portano a prevedere un ponte a due chilometri da una spiaggia al posto che in continuità del lungomare, come dovrebbe essere logico e certamente più utile alla collettività? Quali altri interessi sbarrano sei darsene penalizzandole a favore di altre quattro a mare, ( tra le quali tre ancora da realizzare per complessivi 2000 posti barca nuovi) , e per le quali chi scrive ora ha contribuito incisivamente alla loro previsione e progettazione ? Il comparto nautico è un fiore all'occhiello di Chioggia. Esso ha portato lavoro, economia, turismo e soprattutto qualità, grazie soprattutto ad un TERRITORIO VOCATO ALLA PRATICA NAUTICA COME NESSUN ALTRO TERRITORIO IN ITALIA. LE PERFORMANCE DI CRESCITA DELL'INTERO COMPARTO ( comprese attività accessorie quali ristorazione, officine, falegnamerie, commercio, servizi ecc. ) PARLANO CHIARO. Non è accettabile che progetti strampalati, accomodanti agli appetiti di qualcuno, ( cui evidentemente non sta a cuore l'interesse pubblico ed il rilancio di Chioggia ), stronchino le via d'acqua che sono il patrimonio naturale e vero che abbiamo. Anche stavolta, mi viene da chiedere se ci sia lo zampino di gente da fuori, o se sia tutta opera nostrana.... Chiudo con una domanda che si pongono oramai in molti: Perchè solo alla richiesta dell'ultima commissione di valutazione del progetto, il Consorzio di Bonifica ammette che ci sono ingenti danni alle aziende nautiche per il mancato reddito del 2,02 % della clientela pari a 3,2 milioni di euro, pur evidentemente sbagliandone grossolanamente in difetto la quantificazione ? Perchè non è stato fatto quando lo abbiamo chiesto sette anni fa ( ed a più riprese nel tempo ) quando il progetto era comodamente modificabile, senza danni alla comunità ? Questioni troppo scomode, forse , ma che ora non sono più procastinabili per nessuna delle parti in causa. Il danno c'è ed è molto di più del mancato reddito. Qualcuno ha scritto, in forma anonima che quando si è in crisi, ci si attacca dappertutto. NON E' IL NOSTRO CASO! Fortunatamente ( o per capacità ) le nostre aziende crescono ogni anno, nonostante la crisi e lo fanno bene, grazie anche al nostro fiume. Noi chiediamo, ( come vedo oramai anche altri dicono ), che la barriera vada a monte ed il ponte venga fatto alto in corrispondenza della via dei campeggi, DOVE CIOE' SERVE DAVVERO ! Ciò facendo perseguiamo sicuramente un interesse collettivo : quello che i soldi dei contribuenti servano a finanziare un'opera pubblica e non a risarcire i privati. Diversamente, stiano certi tutti, saremo costretti nostro malgrado a trovare un giudice a Berlino. A nome di tutte le sei aziende nautiche, Marino Masiero.
Intervengo di nuovo sul punto a causa di alcuni commenti. In riferimento al commento su Monti e sull'agenzia delle entrate , è evidente e sotto gli occhi di tutti che non vi sono settori più sotto controllo di quello nautico in Italia. relativamente alla tassa di soggiorno invece, informo che Chioggia è l'unico comune dove da quest'anno gli specchi acquei pagano la tassa sulle immondizie e se ve ne sarà sancita la legittimità, non si esimerà dal pagarne di altro tipo. Dispiace comunque il tono dell'intervento, quasi dispiaciuto perchè un settore economico della Città abbia un evidente innegabile successo.... Venendo alla questione, lo sbarramento è come se fosse un muro posto tra la spiaggia e gli alberghi di Chioggia. Un muro dove gli ospiti possono transitare tramite dei cancelli, previa attesa anche di ore( come certificata anche dai progettisti a seguito delle richieste della commissione VIA , l'ultima commissione non più eludibile . Se questo paragone non basta, gli interlocutori sono pregati di contattarmi, anche anonimamente, per avere tutta la documentazione in mio possesso. Abbiamo esposto inutilmente in tutte le sedi le nostre ragioni, ma a causa anche di mancanze di indagini pre-progetto, solo ora si svelano scenari disastrosi per il diporto. Purtroppo, per le questioni conosciute , le aziende sono state obbligate ad adire alle vie legali per difendere le loro attività dalla costruzione di un'opera pubblica. Un progetto scellerato che prevede una barriera che tronca la navigabilità diretta tra il crocevia di Brondolo ed il mare, anche per mesi e mesi di continuo d'estate. Un'opera voluta da una politica miope che si basa però su indagini tecniche sballate, parziali e fatte ad avvenuto confezionamento del progetto. Ciò solamente a seguito delle nostre pressanti sollecitazioni. Osservazioni che durano inutilmente da almeno sette anni. Un'indagine che doveva essere la base statistica per il calcolo delle criticità dei passaggi a mare su una conca inadeguata ( che interrompe ed ostacola l'accesso delle barche), che, se fatta a tempo debito, avrebbe fatto immediatamente optare i progettisti e la politica di conseguenza, per una soluzione della barriera a monte delle darsene, senza se e senza ma..... Ma l'indagine non è mai stata fatta fino alla fine dell'iter procedurale che ha voluto, sempre per le nostre pressioni, sia questo approfondimento che quello dei danni che l'opera crea. NOI ABBIAMO SOLO CHIESTO DI POTRE CONTINUARE A LAVORARE ! Una serie di strumenti urbanistici ci ha dato la possibilità di sviluppare le nostre aziende, tre delle quali nate da oltre trent'anni. Le "pressioni" sulla pubblica amministrazione cui si fa riferimento sopra, non riguardano certo tutti ed indistintamente dato che alcune strutture c'erano, grazie all'iniziativa dei pionieri della nautica di Chioggia. Oggi le darsene a monte della barriera sono sei, tra poco otto, tutte previste dal Piano Regolatore approvato dalla Regione e dal Comune. Con quale logica prima si promuove la nautica e poi la si stronca ? Quali interessi portano a prevedere un ponte a due chilometri da una spiaggia al posto che in continuità del lungomare, come dovrebbe essere logico e certamente più utile alla collettività? Quali altri interessi sbarrano sei darsene penalizzandole a favore di altre quattro a mare, ( tra le quali tre ancora da realizzare per complessivi 2000 posti barca nuovi) , e per le quali chi scrive ora ha contribuito incisivamente alla loro previsione e progettazione ? Il comparto nautico è un fiore all'occhiello di Chioggia. Esso ha portato lavoro, economia, turismo e soprattutto qualità, grazie soprattutto ad un TERRITORIO VOCATO ALLA PRATICA NAUTICA COME NESSUN ALTRO TERRITORIO IN ITALIA. LE PERFORMANCE DI CRESCITA DELL'INTERO COMPARTO ( comprese attività accessorie quali ristorazione, officine, falegnamerie, commercio, servizi ecc. ) PARLANO CHIARO. Non è accettabile che progetti strampalati, accomodanti agli appetiti di qualcuno, ( cui evidentemente non sta a cuore l'interesse pubblico ed il rilancio di Chioggia ), stronchino le via d'acqua che sono il patrimonio naturale e vero che abbiamo. Anche stavolta, mi viene da chiedere se ci sia lo zampino di gente da fuori, o se sia tutta opera nostrana.... Chiudo con una domanda che si pongono oramai in molti: Perchè solo alla richiesta dell'ultima commissione di valutazione del progetto, il Consorzio di Bonifica ammette che ci sono ingenti danni alle aziende nautiche per il mancato reddito del 2,02 % della clientela pari a 3,2 milioni di euro, pur evidentemente sbagliandone grossolanamente in difetto la quantificazione ? Perchè non è stato fatto quando lo abbiamo chiesto sette anni fa ( ed a più riprese nel tempo ) quando il progetto era comodamente modificabile, senza danni alla comunità ? Questioni troppo scomode, forse , ma che ora non sono più procastinabili per nessuna delle parti in causa. Il danno c'è ed è molto di più del mancato reddito. Qualcuno ha scritto, in forma anonima che quando si è in crisi, ci si attacca dappertutto. NON E' IL NOSTRO CASO! Fortunatamente ( o per capacità ) le nostre aziende crescono ogni anno, nonostante la crisi e lo fanno bene, grazie anche al nostro fiume. Noi chiediamo, ( come vedo oramai anche altri dicono ), che la barriera vada a monte ed il ponte venga fatto alto in corrispondenza della via dei campeggi, DOVE CIOE' SERVE DAVVERO ! Ciò facendo perseguiamo sicuramente un interesse collettivo : quello che i soldi dei contribuenti servano a finanziare un'opera pubblica e non a risarcire i privati. Diversamente, stiano certi tutti, saremo costretti nostro malgrado a trovare un giudice a Berlino. A nome di tutte le sei aziende nautiche, Marino Masiero.
mercoledì 7 novembre 2012
IL GEMELLAGGIO CON LA CINA NON E' PASSATO...
Sfortunatamente per il giovane presidente del consiglio Tiozzo Manuel Fasiolo il gemellaggio con la Cina al cui metodo censorio evidentemente aspira non è andato in porto con l'ultimo consiglio comunale.
Infatti inspiegabilmente pochissimi minuti dopo essere arrivato in consiglio per fare qualche ripresina, visto che lo streaming su internet non era disponibile, il presidente del consiglio ha ritenuto di aprire una pantomina assolutamente ridicola nel tentativo di censurare la LIBERTA' di riprendere una manifestazione pubblica in un luogo pubblico.
Nota bene che il sottoscritto aveva avvisato RIPETUTE volte in pratica TUTTA la maggioranza e la minoranza:dal sindaco, al vice, ad autorevoli esponenti regionali, a quasi tutti gli assessori ai consiglieri, mancava solo il serpentin....che impedire le video-riprese dei lavori del consiglio E' I-L-L-E-G-A-L-E...evidentemene i bonari avvisi del sottoscritto non erano stati recepiti e il signor, dottor, archittetto quel che l'è Daniel ha voluto intraprendere una delle peggiori brutte figure che non si erano mai viste in dieci anni di consiglio comunale, battendo, incredibilmente persino quel cialtrone dell'ex sindaco Tiozzo Romano Pagio.
In estrema sintesi ha interrotto i lavori del consiglio nel tentativo (vano ovviamente non sono mica un grillino io, sia chiaro) di non farmi riprendere il consiglio per poi ammettere tranquillamente che NON ESISTE NESSUN REGOLAMENTE NE' LEGGE CHE POSSA IMPEDIRMI DI FARLO...senza contare che evidentemente si dimentica le decine e decine di volte in cui ho effettuato riprese durante altre assemblee pubbliche in sala consiliare.
Sarebbe come chiedere di non essere ripresi durante un evento sportivo o qualsiasi altro evento di comunione pubblica.
Personalmente continuo ad avere stima di questo ragazzo giovane, laureato con voti alti, che fa politica con passione, gli riconosco tante qualità e doti ma questa volta, mi dispiace scriverlo, ma ha proprio toppato.
Vogliamo sperare che sia un incidente di percorso perché siamo ancora convinti nonostante la figuraccia di questa sera che potrebbe avere ottime prospettive future per se stesso e per tutta la nostra città.
Ringrazio l'intero consiglio comunale, sia i consiglieri di maggioranza che di minoranza, serpentin incluso, che con grande saggezza hanno votato favorevolmente alla possibilità di riprendere con la mia tele-camerina il consiglio recuperando in pieno la figuraccia.
Non posso non rilevare che l'azione di oggi non avrebbe dovuta farla il sottoscritto che NON E' L'OPPOSIZIONE ma dovrebbe essere stata " appannaggio" del nuovo, ma ahimé non mi sembra che il nuovo abbia poi così tanta voglia di far ben....
Andrea Comparato
l'ultimo dei pirla
Dopo il non cercato show del sottoscritti c'è stata la votazione a seduta segreta, come previsto dal regolamento, e l'assemblea ha votato sulla sorte dei tre consiglieri in odore di espulsione....come sarà andata?
Sentiamo cosa ci dice Massimiliano Malaspina rintracciato telefonicamente
E comunque, malgrado le " criticità " avvenute in consiglio l'assessore SILVIA VIANELLO su un suo provvedimento incassa il voto unanime del consiglio, 20 voti su 20, ci congratuliamo con l'assessore che ci spiega tutto nella video-intervista
votazione seduta segreta ( sempre del consiglio comunale di ieri)
lunedì 5 novembre 2012
MAURO MANTOVAN: STATO DELL'ARTE COMPARTI V.LE MED
MAURO MANTOVAN: STATO DELL’ARTE DEI COMPARTI A SUD DI VIALE MEDITERRANEO
Intervista al volo all’assessore Mauro Mantovan fuori dalla nuova sede dell’urbanistica purtroppo quasi inagibile in seguito ai danni per l’eccezionale ( e disastrosa) ondata di marea del primo Novembre.
Che sia chiaro, non pretendiamo certo di dare conforto alle numerose richieste che abbiamo avuto dai cittadini con un’intervista di qualche minuto da un assessore che con tutta la buona volontà non può certo fare i miracoli, sappiamo già che molti amici che ci seguono non avranno grandi soddisfazioni, speriamo che l’amministrazione riesca a dare presto delle risposte, anche se pensiamo che i tempi per i tanti piccoli proprietari a sud di viale Mediterraneo ancora una volta non saranno poi tanto brevi
giovedì 1 novembre 2012
ACQUA ALTA DISASTROSA: PRIMO NOVEMBRE DA DIMENTICARE
Non vogliamo fare i catastrofisti, ma è stato un bel disastro si sperava che gli avvertimenti che arrivavano fossero leggermente esagerati così non è stato, riportiamo pari pari l’intervento su fb dell’amico Luca Sassetto: “Il vento previsto dai modelli doveva essere scirocco pieno e quindi con direzione SudEst->NordOvest. Da circa un paio d'ore, dopo aver soffiato da Bora tutto il giorno, invece sta soffiando da Est pieno.
Questo significa che l'acqua alta andrà a penalizzare molto di più Chioggia che Venezia perché per primo la Bora ha "schiacciato" l'acqua verso il Sud della Laguna e per secondo il vento da Est sta continuando l'opera della Bora.
Mettiamo anche che le fasi lunari fanno si che poco prima della mezzanotte l'attrazione sia massima, che la bassa pressione atmosferica aiuti l'innalzamento dell'acqua.... ecco che stiamo per andare "a fundi".
E così è stato, abbiamo seguito direttamente sul campo come è andata la notte dagli amici Emanuele e Paola del Bar Corsino, tutta la notte, tutta la notte a tamponare l’acqua che entrava come da una barca con tante falle, con il rischio che cedesse, certo non erano i soli a combattere contro l’acqua che si alzava sempre di più e sembrava non fermarsi.
Purtroppo sicuramente tanti danni, tante altre attività per un motivo o per l’altro non sono riuscite a fermare l’acqua e i danni non sono da poco:merci irrimediabilmente rovinate, frigoriferi e macchinari da gettare, e tutti a correre per cercare di affrontare la nuova giornata che si annuncia con una nuova alta marea, speriamo più bassa.
LE NOSTRE SCUSE AGLI AMICI POMPIERI
VIDEO DEFINITIVO
Che sia chiaro che anche se in questo video ci sono dei passaggi di taglio scherzoso, siamo IPER- DISPIACIUTI per il disasto che è avvenuto in breve tempo, per i danni degli innumerevoli amici che oltre alle consuete difficoltà, sempre più difficili del quotidiano si trovano anche ad affrontare spese per importi, se gli va bene, di migliaia di euro.
Quindi tanta solidarietà, tanta stima, tanto affetto per tutti, per i tanti amici e per quelli che magari non conosciamo abbastanza ma che siamo vicini. In coda al video le interviste a Mauro Bisto, consiglier comunale con delega alla protezione civile che ha cercato di non far mancare mai la sua presenza e al sindaco del cui impegno per trovare qualche rimedio siamo certi.
lunedì 29 ottobre 2012
CROLLO SU PALAZZO IN COSTRUZIONE IN VIALE MEDITERRANEO
Diamo una sintesi delle informazioni che abbiamo al momento sull’incidente avvenuto oggi all’ora di pranzo sul nuovo palazzone in costruzione in viale Mediterraneo subito prima della ex casa della sposa.
Per cause che non conosciamo una parte del solaio, come potete vedere dal video e dalle foto, ha ceduto con il conseguente crollo di una parte della nuova costruzione, nell’incidente sono rimasti feriti, ci dicono in modo non grave( ma non abbiamo conferme ufficiali)due operai italiani, che dovrebbero essere di una ditta di Verona.
Sono intervenuti immediatamente pompieri, autoambulanze e un elicottero, i due feriti sono ricoverati in due ospedali diversi, c’è stato un notevole spiegamento di forze:polizia, carabinieri, polizia municipale e pompieri.
Al momento non abbiamo altro.
aggiornamento ore 24
Nell'incidente i due operai, sono di Verona, hanno riportato trauma cranico, il più grave che è stato soccorso con l'elisoccorso e diverse fratture.
Sembra che ci sia stato un aggravamento dovuto a un'emorragia cerebrale.
Speriamo bene che possano cavarsela e tornare presto dalle loro famiglie.
VIDEO IN CARICAMENTO, fruibile DALLE ORE 16.45 CIRCA
venerdì 26 ottobre 2012
" PER I NOSTRI FIGLI.." ve la ricordate???
Vogliamo prendere un po’ in giro, simpaticamente sia chiaro, alcuni dei promotori dell’iniziativa popolare affinché ci fosse un dibattito per discutere se aderire all’istituzione della città metropolitana con Venezia o invece, come in realtà chiedevano quei mille e oltre cittadini che hanno firmato la petizione proprio per uscire dalla provincia di Venezia e andare invece con Padova.
Posto che bisogna rendere merito a queste persone, in primis all’amico Pino Penzo, che SOLO grazie alla loro iniziativa si è parlato, e tanto, sul tema di aderire o meno alla nuova istituzione provinciale, altrimenti noi pensiamo sicuramente, il dibattito sarebbe stato di gran lunga più striminzito.
Se facciamo un po’ di mente locale, magari riascoltando gli interventi di quel periodo, qualcuno aveva detto chiaramente che la strategia non era quella di abbandonare la provincia di Venezia, tra l’altro non sarebbe stato quello il percorso giuridico da percorrere, ma quella di lavorare all’interno della costituenda città metropolitana affinché Chioggia potesse avere un maggior peso.
Sentiamo cosa ci dice il decano del consiglio regionale, il presidente della commissione statuto, Carlo Alberto Tesserin, sul fatto che Padova ha chiesto ufficialmente di fare un’unica città metropolitana con Venezia…di fatto quello che aveva predetto il consigliere regionale Lucio Tiozzo Fasiolo.
Immaginiamo saranno felicissimi quei mille e rotti firmatari che volevano andare con Padova, sembra proprio che ci andremo e ora con Padova, tutti i problemi che ci affliggono verranno risolti….mah!!!
VIDEO D'ARCHIVIO: pino penzo
video d'archivio LUCIO TIOZZO
venerdì 19 ottobre 2012
ORMEGGI,EX PROFESSORESSE IMPORTATE e GENTE DI MARE
Come si presentava Canal Vena prima e lo stato attuale di quasi tutti i canali di Chioggia |
Come si presenta attualmente Canal Vena oggi ( ovviamente senza le barche) |
sabato 6 ottobre 2012
TAGLIO DELLE CORSE PER I PENDOLARI PER PADOVA
L'utenza dei chioggiotti pendolari che ogni giorno utilizza il trasporto pubblico per Padova e provincia per recarsi a lavorare negli ospedali, negli istituti di riposo e in quelle attività che fortunatamente continuano a fornire posti di lavoro, si stanno trovando di fronte alle probabile taglio di molte corse a partire da quelle dei festivi che causerebbe ENORMI disagi a tutti: lavoratori e molte famiglie che si recano agli ospedali di Padova per assistere i loro familiari.
Si tratta di situazioni particolar, non è facile trovare alternative al trasporto pubblico anche per orari e turni particolari ( notte fonda, mattina prestissimo) a margine dell'incontro organizzato dal Partito democratico una delegazione in rappresentanza dei pendolari ci racconta delle problematiche e chiede all'amministrazione di Chioggia di interessarsi con quella di Padova. Ascoltiamo i loro problemi....per inciso sembra che ci saranno altri tagli....
giovedì 4 ottobre 2012
MARCO DOLFIN ( LEGA):UNA MAGGIORANZA ARROGANTE
Certo, chi in consiglio comunale è all’opposizione, lo sappiamo bene, deve svolgere un certo ruolo…purtroppo non è facile essere anche propositivi, diviene più naturale svolgere molto di più una funzione di controllo, spesso di critica che però anche se siamo tutti stanchi delle diatribe politiche in realtà ha un’importante funzione…dove c’è un’opposizione attenta e vigile c’è anche una buona amministrazione che viene stimolata a fare sempre meglio.
Il comune per poter salvaguardare gli equilibri di bilancio è stato costretto, si difende la maggioranza, ad aumentare l’imu della seconda casa a causa di minori trasferimento da parte dello stato ( vedi intervista all’ass al bilancio Narciso Girotto) e per minori incassi rispetto a quello previsto di tassa di soggiorno e di oneri di urbanizzazione.
Marco Dolfin e Matteo Penzo, consiglieri di minoranza, contestano al contrario che si sarebbe potuto fare di più e meglio per non introdurre un nuovo balzello, anche se chi scrive continua ad essere un iscritto e un elettore del centro-destra qualche dubbio che si sarebbe potuto fare in un altro modo se la maggioranza fosse stata di qualsiasi altro colore politico, francamente, ce l’ha..ascoltiamo però i passaggi dei due consiglieri di minoranza che seguono più da vicino le problematiche amministrative.
A margine della questione generale introdotta nell’intervista, che riteniamo per niente marginale, è la strana vicenda della delibera di 30.000 euro a favore del movimento per la vita di Chioggia, prima approvata e poi ritirata…autorevoli esponenti della maggioranza, sia UDC che PD ci dicono che non c’è nulla di strano..” si tratta di capire meglio” quello che è certo però, continuiamo a ribadirlo che il comune di Chioggia spende oltre 100.000 euro che vengono girati a due associazioni che si curano, con grande professionalità, dei cani e dei gatti randagi…ci sembra quanto meno incoerente che l’assegnazione di una cifra molto più bassa PER LA VITA UMANA, ripetiamo per la vita umana, sia diventato uno scoglio tra i rapporti dei due partiti che reggono l’amministrazione comunale.
Noi NON SIAMO l’opposizione, anzi ci accusano di sostenerla anche troppo, però senza voler dar voce alle critiche delle minoranza sulla questione che l’assessore Silvia Vianello affermava sul profilo face book di non aver mai firmato la delibera mentre è stata contraddetta dallo stesso sindaco ci sentiamo di dire che non è una questione da poco…anzi, e la dimostrazione l’abbiamo percepita chiaramente dalla difficoltà della stessa Silvia Vianello che non ha voluto rilasciare nessuna risposte né ai messaggi sulla sua utenza comunale né quando l’abbiamo incontrata ieri…..
Andrea Comparato
lunedì 1 ottobre 2012
PER I CANI 100.000 PER I BAMBINI,FORSE, 30.000 GUARNIERI PRECISA
Come è noto ritengo che la precedente amministrazione Tiozzo Romano abbia fatto pochissime cose positive per la città di Chioggia, una di queste è stata l'iniziativa di finanziare un'associazione che aitua le donne in attesa che si trovano in difficoltà. Non è vero, come cortesemente dichiara l'es sindaco Guarnieri che sia stato merito del sottoscritto, il merito va distribuito equamente a tutti quei consiglieri di maggioranza e qualche assessore che vollere inserire nei punti qualificanti di dare un AIUTO concreto alle donne.
Oggi, non conosco il numero esatto, ci sono tra i cinque e dieci bambini che ARRICCHISCONO la nostra città, probabilmente ce ne sarebbero altri se il " buon Romano" non ci avesse fatto perdere due anni, due anni perché dal momento che ne abbiamo discusso in maggioranza, confrontandosi poi con la minoranza al momento che sono stati stanziati i soldi erano passati due anni due, tanto è vero che per poco il movimento della vita non ricevette neppure quelli, dico questo per far comprendere meglio quanto l'ex sindaco Tiozzo Romano pur ciellino e cattolico praticante avesse veramente a cuore il movimento della vita.
Le decisioni del sindaco e della giunta devono essere controllate dal consiglio comunale da tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza, ovviamente il ruolo di consigliere di minoranza, lo sono stato anch'io, è più spostato sulla verifica. Quindi comprendiamo l'azione politica di Guarnieri che contesta alla componente PD della giunta di aver votato un provvedimento che a suo tempo con la giunta Romano, aveva bocciato, e aveva fatto anche, permettetemi, un bel po' di inutile confusione.
In questo contesto però c'è un bel paradosso, fa bene a specificare Guarnieri che non è in discussione la questione aborto, la 194, e quant'altro è in discussione la presunta incoerenza degli assessori del PD, PERO' voglio sottolineare che il comune di Chioggia per i cani e per i gatti, assolutamente meritevoli di cure e di assistenza, spende OLTRE 100.000 euro all'anno ....per la VITA UMANA, per aiutare delle donne che si trovano in difficoltà, se ne daranno, speriamo, meno di un terzo....fatemi capire voi, io non ci riesco e credo proprio che non ci riuscirò MAI dove sta la coerenza in questo.
Oggi, non conosco il numero esatto, ci sono tra i cinque e dieci bambini che ARRICCHISCONO la nostra città, probabilmente ce ne sarebbero altri se il " buon Romano" non ci avesse fatto perdere due anni, due anni perché dal momento che ne abbiamo discusso in maggioranza, confrontandosi poi con la minoranza al momento che sono stati stanziati i soldi erano passati due anni due, tanto è vero che per poco il movimento della vita non ricevette neppure quelli, dico questo per far comprendere meglio quanto l'ex sindaco Tiozzo Romano pur ciellino e cattolico praticante avesse veramente a cuore il movimento della vita.
Le decisioni del sindaco e della giunta devono essere controllate dal consiglio comunale da tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza, ovviamente il ruolo di consigliere di minoranza, lo sono stato anch'io, è più spostato sulla verifica. Quindi comprendiamo l'azione politica di Guarnieri che contesta alla componente PD della giunta di aver votato un provvedimento che a suo tempo con la giunta Romano, aveva bocciato, e aveva fatto anche, permettetemi, un bel po' di inutile confusione.
In questo contesto però c'è un bel paradosso, fa bene a specificare Guarnieri che non è in discussione la questione aborto, la 194, e quant'altro è in discussione la presunta incoerenza degli assessori del PD, PERO' voglio sottolineare che il comune di Chioggia per i cani e per i gatti, assolutamente meritevoli di cure e di assistenza, spende OLTRE 100.000 euro all'anno ....per la VITA UMANA, per aiutare delle donne che si trovano in difficoltà, se ne daranno, speriamo, meno di un terzo....fatemi capire voi, io non ci riesco e credo proprio che non ci riuscirò MAI dove sta la coerenza in questo.
sabato 22 settembre 2012
TEGOLA IN ARRIVO
NARCISO GIROTTO ( ASS AL BILANCIO)
" Siamo costretti a tassare la seconda casa ma continuiamo a
tutelare i redditi bassi" VIDEO IN CARICAMENTO
intervista al capogruppo
del partito democratico
Mauro Boscolo Bisto ( in caricamento)
intervento di
Fortunato Guarnieri
Pensiamo che chi segue queste
pagine avrà capito che cerchiamo sempre di dare un taglio nostro, non ci
ricordiamo di aver mai pubblicato qualche cosa di cui non siamo ben sicuri
oppure ci sia stato confermato anche da più fonti.
Purtroppo però la notizia anche
se non c’è ancora ufficialmente lo sarà
presto e cioè l’amministrazione comunale sarà costretta ad un ulteriore
assestamento di bilancio.
Che cosa vuol dire? Vuol dire
che a causa di minori entrate, sembra, ma ripetiamo non è ancora confermato (
dovute a minori entrate per l’imu e per la tassa di soggiorno) il comune dovrà
in tutta fretta riconvocare il consiglio comunale per votare un terzo
assestamento di bilancio.
In pratica o si tagliano
servizi oppure si decidono nuove entrate…. Tagliare però, risulterebbe un po’
difficile in quanto siamo abbastanza avanti con i mesi e quindi anche se i
magari i soldi non sono stati spesi sono però stati impegnati, ammesso e non
concesso che si possa effettivamente tagliare ancora e che nuove entrate, nuove
tasse non possono che essere nuovi aumenti dell’imu…..un disastro.
Un disastro di cui nessuno
può esserne contento né le forze di maggioranza che sicuramente non vorrebbero votare
ancora provvedimenti impopolari né quelle di minoranza perché anche se qualcuno
potrà cantare “ io l’avevo detto” in questa stagione economica, con i problemi
che ci sono, non è che la gente distingue molto tra chi svolge un ruolo di
guida e chi di controllo.
E’ un disastro perché è
probabile che molta gente, anche se proprietaria di immobili, magari gravati da
mutui, non e’ certo che possa pagare nuovi balzelli non parliamo poi di tutti i
riflessi che ci saranno nella già mortificata economia locale.
E allora? Riusciranno i
consiglieri di maggioranza ad essere compatti nel votare ancora nuove tasse?
Noi, e non siamo nessuno, ci
permettiamo di segnalare che oltre a livello governativo ci sono tante altre
amministrazioni con maggioranze trasversali….forse sarebbe il caso di prenderlo
in considerazione anche in quel di Chioggia.
Andrea Comparato
lunedì 10 settembre 2012
VOGLIAMO UNA RISPOSTA NON SCONTATA
Come avevamo annunciato abbiamo raccolto oggi il Pino Penzo pensiero, o meglio, l'idea di molti cittadini, di diverse provenienze partitiche ma anche no, di cui l'ex presidente del consiglio è stato senza dubbio il catalizzatore della petizione popolare per l'eventuale passaggio di Chioggia con la provincia di Padova la provincia di Padova.
Insomma quale può essere la soluzione migliore per Chioggia? Venezia matrigna e Padova sarebbe disposta ad accoglierci a braccia aperte? E ancora...non è che sia tutta un'operazione ben articolata con un disegno politico un po' meno nobile?
Ci risponde Pino Penzo, una delle poche persone che è uscito dalla politica ben sapendo che sarebbe stato tranquillamente rieletto.
Andrea Comparato
introduzione al video di Pino Penzo
Quello che è successo in questi giorni è che una parte della cittadinanza, eterogenea dal punto di vista politico, religioso, professionale, generazionale e di genere si è resa conto che sta passando davanti a noi un treno, forse l’ultimo treno che darà la possibilità al territorio del Comune di Chioggia di progettare un futuro diverso, con maggiori prospettive e opportunità di sviluppo. Questo treno si chiama “Chioggia con la provincia di Padova” ed è l’ultima corsa.
video in caricamento
venerdì 7 settembre 2012
SULLA CITTA' METROPOLITANA: COMMISSIONE COMUNALE del 07 SETTEMBRE
Gli interventi più importanti registrati durante la commissione di ieri sono già quasi tutti pubblicati su YOUTUBE basta digitare CHIOGGIA AZZURRA CANALE, purtroppo manca quello di Pino Penzo, primo estensore della mozione/raccolta firme per il passaggio di Provincia da Venezia a Padova, abbiamo anche la registrazione audio della seduta,che non abbiamo caricato, se interessa segnalatecelo nei commenti oppure con sms ai nr 348/3911959 ( vodafone) oppure 348/3911979 ( tre) 331/9001868 ( wind)327/4077347 ( tim)
intervento del direttore generale del comune di Venezia intervento del presidente della commissione statuto Carlo Alberto Tesserin intervento Matteo Penzo intervento del sindaco
intervento del direttore generale del comune di Venezia intervento del presidente della commissione statuto Carlo Alberto Tesserin intervento Matteo Penzo intervento del sindaco
martedì 4 settembre 2012
CITTA' METROPOLITANA...
Sicuramente un incontro interessante quello organizzato dal Partito Democratico presso il centro congressi di Sottomarina ieri pomeriggio, un incontro che ha visto molti interventi, di qualità, del sindaco, del segretario dei democratici, Enzo Resler, di esponenti politici di diversi schieramenti, di rappresentanti di categorie economiche e della società civile sul tema ormai stringente, della CITTA' METROPOLITANA.
" Siamo all'interno di una legge per spendere di meno contrariamente alla sensazione che lasciano trasparire certe interviste sulla stampa di importanti deputati che hanno dato la sensazione che entrando nella CITTA' METROPOLITANA ci siano chissà quali benefici in realtà sono tutte CONTRAZIONI delle disponibilità finanziarie spinte alla realizzazione dei servizi, chissà che sia la volta buona " ha sottolineato tra altri punti non meno importanti il presidente della commissione statuto Carlo Alberto Tesserin.
" Chiediamo il rinvio " chiede Lucio Gianni, assessore Leghista in provincia di Venezia " Il consiglio comunale non ha neppure il tempo di capire quello che vota, non possiamo fare scelte, sarebbe come andare al ristorante e dover scegliere tra il menù A, B e C senza sapere cosa contiene né quanto costa"
E' evidente la perplessità di tutti per i tempi straordinariamente ridotti per decidere cosa fare, in pratica il consiglio comunale,la città di Chioggia, dovrebbe ( e DOVRA') esprimersi entro il 18 di settembre, neppure due settimane, se aderire alla nuova istituzione provinciale che di fatto avrà MENO competenze di quelle che ricopre ora la provincia, MENO risorse, e con la spada di Damocle che conferisce al sindaco di Venezia e al presidente della provincia un diritto di veto… " da imperatore" e, in questo contesto, rientrano anche le istanze di quelli che vedono invece l'opportunità di sganciarsi definitivamente da Venezia matrigna e passare con i Padovani.
Come l'albergatore Bepi Boscolo Chio che pur esercitando l'attività di albergatore in Venezia stessa da oltre 20 anni è convintissimo, come tanti, che sposandosi con Padova Chioggia ne trarrebbe molti più vantaggi.
Significativo l'intervento finale del consigliere Lucio Tiozzo che pur dichiarandosi disponibilissimo ad un referendum che dia ai cittadini la possibilità di scegliere se andare con Padova o con Venezia " Non abbiamo paura di farlo" ha snocciolato una serie di punti dai quali è evidente che l'ipotesi di andare con Padova non è molto gradita dall'esponente del Partito Democratico.
VIDEO INTEGRALE ( quasi) DELL'INCONTRO DI
sabato 1 settembre 2012
MORIREMO VENEZIANI O PADOVANI?
Leggendo i giornali di ieri sembrerebbe che, finalmente, il processo per definire la nuova istituzione denominata CITTA' METROPOLITANA stia prendendo velocità, tanti erano gli articoli e gli interventi di molti dei 44 sindaci che avevano partecipato alla prima riunione sulla città metropolitana organizzata dal sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni e dalla presidente delle provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto.
A dire il vero, leggendo i giornali, la confusione è TANTA...alcuni sindaci si sono espressi nettamente contrari all'adesione, altri contentissimi, altri ancora possibilisti.
Abbiamo voluto ascoltare il parere del presidente della commissione statuto, il consigliere regionale CARLO ALBERTO TESSERIN che molto probabilmente è la persona più titolata a dire qualcosa e, francamente, anche ascoltando il suo intervento, pur dichiarandosi favorevole alla città metropolitana mette in fila una serie di dichiarazione emblematiche che mettono all'erta...ma insomma converrà alla seconda città della provincia di Venezia entrare in questa benedetta città metropolitana?
Tesserin ringrazia il sindaco di Chioggia, l'avvocato Giuseppe Casson , che non ha caso alla riunione di giovedì scorso ha posto una domanda significativa: " Sarebbe disposto il sindaco di Venezia a rinunciare al diritto di veto?" Con l'attuale proposta di legge, il capoluogo sarebbe dotata di un diritto di veto permanente che le consentirebbe di dettare legge quasi come " un imperatore" come dichiara lo stesso Tesserin...e allora?
Ascoltiamo bene l'intervento di Tesserin.
mercoledì 22 agosto 2012
CHIOGGIA VUOLE ANDARE CON PADOVA?
Pino Penzo è stato presidente del consiglio comunale di Chioggia per due legislature e ha svolto il suo ruolo istituzionale con grande serietà e capacità. Con l’ultima tornata amministrativa con la quale è stato eletto il sindaco Giuseppe Casson, ha avuto la capacità di uscire dalla politica pur avendo praticamente la certezza di essere rieletto…qualcuno afferma che lo ha fatto perché all’interno del suo ex partito “non aveva più spazi” crediamo invece che le motivazioni principali siano state: un bisogno concreto di “ staccare” e stare più vicino alla sua famiglia.
Questa premessa è importante perché l’iniziativa di raccogliere le firme per passare con la provincia di Padova provenisse da una personalità politica o da un gruppo per forza di cose sarebbe viziata dal sospetto di una strumentalizzazione, in realtà TUTTI, inutile nascondersi dietro un dito, tutti gli addetti ai lavori in modo più o meno esplicito credono più ad uno stratagemma per raccogliere facili consensi visto il rapporto di amore/odio che i Chioggiotti hanno con Venezia.
In ogni caso, qualsiasi sia il catalizzatore che sta facendo muovere il Pino e quelli che lo stanno seguendo c’è da dire che a differenza delle volte precedenti in cui in qualche modo era emerso la questione c’è più attenzione a questo tema…che sia perché è un momento storico particolare, che sia perché oggi “ ciavemo facebbook”, che sia perché la gente desidera la novità è un fatto che in pochi giorni sono state raccolte oltre mille firme, mentre quella volta durante l’amministrazione Todaro, il primo a sollevare questo tema, non si era andati oltre al semplice dibattito raccolto dai giornali per qualche giorno.
Per avere un quadro più completo abbiamo voluto raccogliere gli interventi diretti di chi può dire a riguardo qualche cosa con più cognizione di causa e quindi lo stesso Pino Penzo, l’ex sindaco Fortunato Guarnieri e il consigliere regionale Lucio Tiozzo, che, vogliamo ricordarlo, anche lui ha ricoperto l’incarico di sindaco.
Certamente per la gente comune la questione non è molto chiara, è vero che tanti vorrebbero abbandonare la provincia di Venezia per ovvi motivi ma è anche vero che tanti non vorrebbero andare con i Padovani, con tutto il rispetto, e che altrettanti, anzi la stragrande maggioranza ( come al solito) non hanno la più pallida idea di cosa si stia veramente parlando.
Concludiamo con una domanda…. Ma non è che ci troviamo nella stessa situazione di quello che andava dicendo che era fidanzato ma lei…..non ne sapeva nulla???