- TARI 2020, è passata in consiglio comunale la diluizione delle rate di rientro da parte delle utenze non domestiche → l'articolo continua su questo link;
- allentati i vincoli al transito dei carichi eccezionali lungo il ponte translagunare delle Trezze, il porto respira → l'articolo continua su questo link;
- assegnate 10 autorizzazioni al commercio alimentare e 6 non alimentari lungo la battigia a Sottomarina e Isolaverde → l'articolo continua su questo link;
- le imprese che lavorano al MOSE sono state chiamate a versare 58 milioni di debiti arretrati: a rischio i cantieri? → l'articolo continua su questo link.
Un passo avanti nella soluzione della controversa vicenda della TARI alle utenze non domestiche nel Comune di Chioggia, e contemporaneamente maggior respiro alle imprese (non solo balneari) chiamate a pagarla. È stata approvata stamane dal consiglio comunale, il primo riunitosi sotto la presidenza di Maria Chiara Boccato, la rateazione relativa agli avvisi di pagamento per lo scorso dicembre 2020, che coinvolge anche chi ha accolto il piano di rientro dal proprio insoluto nei confronti di Veritas.
Il testo originario, promosso dall'assessore ai Tributi Daniele Stecco, è stato emendato con successo da Leonardo Ranieri di ChioggiaViva, il quale ha suggerito -e ottenuto- una diversa scansione temporale per far fronte all'incombenza fiscale. Nel dettato originale figuravano due possibilità, ovvero il massimo di 6 rate mensili (con scadenza ultima a settembre 2021) per i pagamenti da 500 a 5000 euro, e il massimo di 9 rate mensili (con scadenza ultima a dicembre 2021) per i pagamenti oltre 5mila euro.
La nuova scansione, approvata dal consiglio con 19 voti favorevoli, divide invece i debitori in tre classi: chi deve versare fino a 5mila euro potrà farlo in due rate, con scadenza il prossimo 30 giugno e il 30 settembre; fra 5000 e 20mila euro le rate diventano tre, con scadenza ultima la fine del presente anno. Infine, l'ammontare superiore a 20mila euro andrà saldato in sei sessioni trimestrali, a partire da fine giugno 2021 per arrivare alla scadenza ultima il 30 settembre 2022.
La seduta era stata sospesa per circa un'ora, dal momento che l'emendamento di Ranieri non era giunto alla presidenza in tempo utile per il parere di regolarità tecnica, e quindi è stato messo a disposizione dei consiglieri per la valutazione personale e di gruppo. A vidimarlo anche il parere favorevole della dirigente del settore Servizi Finanziari, Stefania Pascolo, e dei due revisori dei conti del Comune. La stessa dottoressa Pascolo ha risolto anche il "giallo" riguardo un emendamento non dissimile presentato da Beniamino Boscolo, ma con parere sfavorevole.
Secondo la dirigente, quest'ultimo ipotizzava di diluire ancora di più i termini di rientro, spostandoli addirittura al 2023 per le utenze che devono pagare più di 5000 euro. Ma se fosse stato accolto - ha spiegato Pascolo - avrebbe alterato gli equilibri di bilancio in maniera ritenuta insostenibile. Il valore della mediazione tra le due posizioni è stato rivendicato anche dall'assessore Stecco. Tutti comunque hanno convenuto che ora urge rivedere il piano economico con Veritas, allo scopo di rimodulare al ribasso le tariffe per l'asporto dei rifiuti.
Durante l'assemblea odierna, che prosegue nel pomeriggio con l'approvazione del bilancio triennale di previsione e del documento di programmazione 2021-2023, questa mattina la consigliera Elisa Busetto del Movimento 5 Stelle è stata eletta vicepresidente, in forza dei voti del suo gruppo (sindaco compreso), della stessa Boccato e delle democratiche Barbara Penzo ed Emilia Spagno. Le opposizioni di centrodestra non hanno partecipato al voto e hanno chiesto che le sedute vengano convocate in presenza, come per l'elezione della presidente sabato scorso.
Buone notizie per l'assestamento del ponte translagunare delle Trezze, che unisce Chioggia a Valli e alla terraferma. ANAS ha comunicato all'Autorità di Sistema Portuale che le opere in corso saranno terminate entro un mese, e ha allentato le misure di restrizione ai trasporti eccezionali diretti verso lo scalo di Chioggia: sono stati infatti accolti gli esiti di uno studio commissionato dall'Autorità portuale stessa, che hanno portato alla risoluzione di considerare vincolante non più la stazza (in questo caso, stop ai mezzi superiori a 44 tonnellate) bensì il rapporto tra quest'ultima e il numero delle ruote, in modo da ripartire il peso in più parti, tanto da ridurre le sollecitazioni verso il terreno.
I transiti dei mezzi eccezionali verso il porto di Chioggia saranno consentiti solamente di notte e a velocità molto ridotta. Possono così "respirare" gli operatori portuali, agenti e spedizionieri che avevano visto ridurre almeno della metà il volume dei propri affari, a seguito del cantiere collocato sopra il ponte translagunare delle Trezze, e in concomitanza ai lavori della stessa ANAS lungo il ponte che attraversa il Brenta. Nell'area portuale sono in corso anche le opere di scavo dei canali, per aumentare il pescaggio e accogliere nuove navi: segnali positivi per risollevare l'economia del settore, costretta da mesi alla cassa integrazione.
Saranno dieci per il commercio di generi alimentari e sei non alimentari gli operatori autorizzati al commercio itinerante nelle aree demaniali marittime di Sottomarina e Isolaverde. Il Comune ha infatti pubblicato nell'albo pretorio la graduatoria susseguente al bando lanciato dalla delibera di giunta datata 28 gennaio, che approvava l'avviso pubblico per il rilascio delle autorizzazioni: in tale sede erano previste 12 licenze per il commercio di generi alimentari, tutte accolte anche in difetto di due "slot" rimasti liberi.
Gli assegnatari per questo settore sono tutti imprenditori locali, soprattutto nei rami gelateria e frutta, mentre i sei titolari di autorizzazione al commercio di generi non alimentari provengono da altre parti d'Italia o dall'estero. Nella graduatoria figurano anche otto imprese non assegnatarie, sempre fra i non alimentari, mentre una non è stata ammessa alla procedura per mancanza dei requisiti.
Ovvero la graduatoria a punti ha tenuto conto di parametri quali l’anzianità di iscrizione alla Camera di Commercio, la data di rilascio dell’autorizzazione al commercio ambulante, l’appartenenza eventuale a consorzi di tutela dei prodotti, la disponibilità di magazzini al chiuso per il ricovero della merce, la vendita di prodotti a km zero o (per i non alimentari) di prodotti fabbricati in Italia, l’uso di veicoli a basso impatto ambientale. A presidiare la battigia, la prossima estate, saranno anche cinque nuovi agenti di polizia locale.
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In attesa di conoscere il destino della crocieristica veneziana, sballottata tra la provvisorietà dell'approdo a Marghera e il futuro offshore fuori dalla laguna, a Chioggia tornano le crociere fluviali. Ne dà notizia il quotidiano Il Gazzettino, nel numero in edicola oggi: il prossimo 21 maggio lo scafo Ave Maria, della compagnia statunitense VBT specializzata in turismo lento e ciclabile, approderà in città con 50 passeggeri, interessati anche a visitare l'orologio da torre più antico del mondo, all'esterno della chiesa di Sant'Andrea.
I turisti americani, tutti vaccinati, rimarranno a Chioggia per 48 ore, prima del successivo imbarco. Rimane ora da valutare il luogo esatto dell'approdo: non sarà punta Poli, dove analoghi natanti fluviali (come la Vita Pugna della Girolibero di Vicenza) avevano trovato collocazione durante gli anni scorsi.
Possibile quindi l'attracco a Pellestrina, altra località al centro del turismo lento e ciclabile, oltre che pedonale: chissà se questi turisti diffonderanno le immagini del centro storico di Chioggia, così insensatamente pieno di automobili nel corso e nelle calli, di certo un freno all'apprezzamento turistico.
Sconti alle bollette della Tari, una partenza morbida per la zona a traffico limitato con deroghe per fornitori e attività, proroga dei plateatici gratuiti fono a fine anno e pressing per togliere il coprifuoco alle ore 22. Sono alcuni dei fronti nei quali Confcommercio Ascom Chioggia si sta battendo nelle ultime settimane, allo scopo di aiutare la ripartenza di ristoratori e pubblici esercenti: di questi temi è stato discusso anche lunedì, in un confronto tra i vertici dell’associazione e gli assessori al bilancio Daniele Stecco e al commercio Genny Cavazzana.
Sul tavolo il presidente Alessandro da Re ha posto alcune questioni fondamentali per permettere ai titolari delle attività di poter riprendere a lavorare con un po’ di serenità: «Siamo fortemente preoccupati - spiega Da Re - perché con queste limitazioni (il mero utilizzo di spazi all’aperto) solo il 30% dei locali riaprirà a pieno regime, e sempre che le condizioni meteorologiche siano favorevoli. Stiamo lavorando attorno a più fronti, per risolvere alcune delle questioni più pesanti. Nell’incontro con l’assessore Stecco e l’assessora Cavazzana abbiamo avuto la disponibilità a vedere mitigato il peso della TARI. Ci hanno anticipato che ci saranno sconti impattanti, ricalcoli e possibilità di storno dalle bollette già emesse.
Siamo contenti che il sindaco Ferro, su nostra richiesta, abbia revocato l’ordinanza che imponeva il limite di due persone per tavolo nei plateatici, ma abbiamo chiesto che sia rivisto anche il termine della proroga alla gratuità e all'ampliamento, limitati ora al prossimo 30 giugno. Gli assessori si sono impegnati a allungare la proroga fino al 31 dicembre». Al tavolo è stato discusso anche della zona a traffico limitato: «Abbiamo chiesto - prosegue il presidente di Ascom - un periodo di sperimentazione adeguato, pensiamo almeno a sei-nove mesi, e la necessaria creazione di infrastrutture (parcheggi, bus navetta) che rendano agevole lasciare l’auto fuori dal centro storico. Abbiamo chiesto permessi di entrata e uscita per fornitori, residenti e attività. Già da tempo avevamo chiesto parcheggi gratuiti nella prima ora di sosta per agevolare gli acquisti e riguardo a questo abbiamo in programma un incontro anche con i vertici di SST. \
Per quanto concerne gli eventi, siamo in costante contatto con l’assessora al turismo Isabella Penzo nella speranza che l’andamento epidemico permetta di organizzare qualche iniziativa importante per l’estate». Per consentire una reale ripresa delle attività, Ascom Confcommercio a tutti i livelli (comunale, provinciale, regionale e nazionale) sta chiedendo che i ristoranti e i bar possano tornare a lavorare con gli stessi protocolli di sicurezza dell’anno scorso, eliminando quindi il coprifuoco e la limitazione ai soli posti all’aperto.
- la Soprintendenza boccia i plateatici sopra il canal Vena: «Deve rimanere navigabile». Ma aveva avallato la passerella → l'articolo continua su questo link;
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Un brusco stop alla riqualificazione di riva Vena a Chioggia viene dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e per il Paesaggio, che ha bocciato l'installazione dei plateatici aggettanti direttamente sopra il canale. Ne dà notizia il quotidiano La Nuova Venezia nel numero oggi in edicola, in un articolo a firma del giornalista Daniele Zennaro: tra i motivi per cui il progetto non è stato accolto figura la piena navigabilità del canale, che verrebbe -secondo la tesi- limitata dalle eventuali postazioni, e anche l'impossibilità di godere dei riflessi dei palazzi sull'acqua, motivo primo del successo della riva negli scatti dei turisti postati online attraverso Instagram.
Il progetto iniziale, datato 2011, aveva convinto sette esercenti di locali che si affacciano lungo la fondamenta, i quali avevano richiesto di poter adottare tali piattaforme in legno. Anche l'Associazione Commercianti aveva sposato l'idea, rilanciata dalla giunta Ferro: ma pur essendo di competenza comunale, l'urbanistica del canale e del centro storico è vincolata ai regolamenti emanati dalla stessa Soprintendenza e dal Provveditorato alle Opere Pubbliche.
Certo, lo stop stride con l'installazione della passerella metallica per le persone con disabilità, nei pressi del ponte dei Filippini, pure avallata dalla stessa Soprintendenza. L'amministrazione comunale tuttavia non si dà per vinta, e apporterà le necessarie varianti al piano di collocazione, al fine di recuperare la parte più bella della città, assieme alle associazioni e alle attività economiche presenti e future, sottraendola una volta per tutte al degrado e alla malavita.
- Veneto in zona gialla, bar e ristoranti attivi all'aperto. Ieri assembramenti di giovani senza mascherina → l'articolo continua su questo link;
- domani pulizia generale straordinaria a punta Poli, il Comune invita a rimuovere tutti i beni abbandonati → l'articolo continua su questo link;
- marea sostenuta domani a mezzanotte, previsioni di un metro: possibile il sollevamento delle barriere del Mose → l'articolo continua su questo link;
- Union Clodiense, pareggio amaro: al 95º viene raggiunta dall'Ambrosiana dell'eterno Biasi. Mercoledì a Trento → l'articolo continua su questo link;
- Murano: pescatori e cacciatori a palazzo Da Mula, ma senza bando. Assegnazione diretta al comitato vicino a FdI → l'articolo continua su questo link.
Nella giornata di domani, martedì 27 aprile, il Comune di Chioggia ha organizzato una pulizia straordinaria della zona di punta Poli, tramite la rimozione di tutto il materiale abbandonato, soprattutto nel versante nord dell'isola. Il dirigente del settore Urbanistica, architetto Gianni Favaretto, ha avvertito la popolazione residente, invitandola a spostare in aree private le imbarcazioni, le attrezzature da pesca e altro materiale ritenuto di valore, in modo da consentire agli incaricati di eseguire i lavori di pulizia. Nell'area è stato di recente regolamentato il centro di sbarco dei molluschi, mentre gli abitanti attendono ancora risposta all'annosa questione del transito dei camion frigo diretti al mercato ittico, che utilizzano la parte terminale dell'isola per potersi girare.
L'orto giardino inaugurato ieri mattina al centro diurno Arcobaleno di Sottomarina, in via del Boschetto, è destinato ad aiutare la cura degli anziani ospiti attraverso l'ortoterapia. Il progetto -realizzato dal volontario Lorenzo- si avvale di materiale di recupero, capace di diventare vasche rialzate allo scopo di coltivare ortaggi ed erbe aromatiche, sistemare fiori e piante varie in apposite fioriere, anche verticali come quelle per la coltivazione di fragole, per favorire gli anziani che non riescono molto a stare in piedi. Con le verdure raccolte (insalata, pomodori, ravanelli, cetrioli) verranno preparate fresche insalate che gli ospiti stessi potranno assaporare durante il pranzo, anche all'aperto nella bella stagione, al riparo della tettoia.
Durante l'inaugurazione di ieri, partecipata anche dagli animatori dell'oratorio salesiano Don Bosco, è emerso come l'ortoterapia (oltre ad essere un passatempo) stimola il senso di responsabilità, sollecita spontaneamente i movimenti, migliora l’umore e riecheggia i vissuti degli anziani, molti dei quali hanno alle spalle anni di lavoro agricolo. Gi ospiti, accompagnati dal personale (operatrici, educatrice, fisioterapista e psicologa) partecipano in prima persona alla realizzazione e alla cura dello spazio.
Prendersi cura di qualcosa, la manualità, l’uso di attrezzature semplici come paletta e rastrello, toccare la terra, odorare gli aromi dei fiori e delle piante, guardare colori, forme e dimensioni ha molti risvolti positivi nel benessere generale e nella tranquillità degli anziani, contiene gli stati di agitazione psico-motoria, stimola i sensi (olfatto, vista, tatto, udito), combatte il decadimento cognitivo, favorisce la corretta postura e la coordinazione tra l'occhio e le mani, rievoca azioni ed emozioni passate e scandisce il trascorrere del tempo.
- Maria Chiara Boccato eletta nuova presidente del consiglio comunale di Chioggia coi voti di M5S, PD e ChioggiaViva → l'articolo continua su questo link;
- dietrofront dell'amministrazione comunale di Chioggia, la Loggia dei Bandi in corso del Popolo non sarà esternalizzata → l'articolo continua su questo link;
- stamane a Sottomarina e Chioggia la posa di due nuove Pietre d'Inciampo, con documenti inediti di Arduino Anzoletti → l'articolo continua su questo link;
- al centro diurno Arcobaleno in via del Boschetto inaugurato stamattina l'orto giardino a disposizione degli ospiti → l'articolo continua su questo link;
- Venezia, sono a rischio i servizi sanitari di base? Questa mattina assemblea civica all'esterno dell'ospedale Civile → l'articolo continua su questo link.
L'amministrazione comunale di Chioggia esclude la Loggia dei Bandi dal novero dei sei beni pubblici (ora diventati cinque) passibili di assegnazione a realtà del Terzo Settore, utili ai fini di una nuova valorizzazione. Giorni fa la giunta aveva approvato l'avviso pubblico atto a ricevere manifestazioni d'interesse in tal senso, come era accaduto per il centro minori La Barca a Ridotto Madonna: da subito si erano levati gli scudi della politica (con Rifondazione Comunista e il PD in prima fila), ma anche la perplessità in seno a svariate realtà civiche, in vista della candidatura di Chioggia a capitale italiana della cultura per il 2024.
Questa mattina la nota dell'assessora al Turismo Isabella Penzo, nella quale si legge che «sentite le categorie economiche, parti politiche e associazioni del territorio, l'amministrazione comunale ha deciso e dato mandato agli uffici di stralciare la parte di avviso pubblico che riguarda la Loggia dei Bandi. Per la scelta della destinazione di un sito storico così importante, è necessario un maggiore confronto e condivisione con la città».
Era stato lo stesso sindaco Alessandro Ferro, dialogando con il banchetto di Rifondazione in corso del Popolo, ad anticipare la decisione: il segretario del partito, Francesco Zennaro, ipotizza per lo stabile la duplice vocazione a ufficio di informazioni turistiche e nuovo avamposto della polizia locale, oltre alla sede ubicata all'isola Saloni.
Dal canto suo Barbara Penzo, segretaria del Partito Democratico di Chioggia, è parimenti contraria all'esternalizzazione: «L'amministrazione riveda questa scelta insensata e pianifichi quanto prima il recupero della Loggia, salvandola dal degrado in cui è caduta e restituendo alla città nel suo splendore questo bene costruito nel 1531 al centro della piazza, che ha un valore storico, architettonico e simbolico inestimabile. La Loggia dei Bandi non può che essere sovrintesa da un ente pubblico, che ne garantisca memoria e valore».
Nei giorni scorsi, in video conferenza, si sono riuniti i sindaci di Chioggia, Adria e Cavarzere, davanti al prefetto di Venezia Zappalorto, cercando soluzioni con i tecnici di ANAS per arginare i problemi derivanti dall'ormai insostenibile traffico lungo la strada Romea, all'altezza del cantiere per i lavori di manutenzione al ponte sul Brenta. Venuti a conoscenza degli accordi intrapresi tra le parti, i presidenti dei comitati delle frazioni del comune di Chioggia hanno espresso il proprio dissenso a proposito di quanto deciso al termine della discussione.
Infatti dalla riunione non sono emerse particolari rassicurazioni quanto alla sicurezza e alla stabilità statica del ponte: non solo a riguardo della campata attualmente interessata dall'opera di manutenzione straordinaria, ma nemmeno delle altre due. Secondo i presidenti dei comitati di Ca' Lino, Cavanella d'Adige, Sant'Anna, Ca' Bianca e Valli, ANAS deve chiarire la situazione di pericolosità del ponte, oltre a rassicurare la popolazione e gli utenti della Romea in merito alla sua effettiva situazione attuale, soprattutto riguardo la sicurezza.
I presidenti dei comitati, facendosi portavoce dei residenti delle frazioni, chiedono risposte a domande lecite che echeggiano non solo tra gli abitanti delle zone interessate: la prima riguarda i tempi di realizzazione dei lavori, il termine dei quali è stato indicato da ANAS il 5 luglio prossimo. Data che si spera venga rispettata, soprattutto per limitare i disagi che l'inizio della stagione turistica andrà forzatamente a comportare.
La seconda richiesta riguarda la percorribilità della carreggiata nel caso in cui si trovino a dovervi transitare mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza, nell'eventualità di probabili emergenze, al fine di evitare ritardi negli interventi che potrebbero avere conseguenze tragiche.
I presidenti dei comitati richiedono sia indispensabile il divieto di transito ai mezzi con massa limite superiore alle 3.5 tonnellate, con le dovute deroghe per il trasporto locale, obbligando quindi, e non semplicemente suggerendo -in netta opposizione a quanto è stato convenuto durante l'incontro tra gli enti locali- gli autotrasportatori a convogliare verso i percorsi autostradali.
- sciopero dei dipendenti di ACTV a Venezia: bloccati bus e ponte della Libertà, il direttore non ritira la disdetta → l'articolo continua su questo link;
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A distanza di oltre cinque mesi dall'ordinanza dello scorso 9 novembre, quando il sindaco Alessandro Ferro aveva limitato a due i posti che si sarebbero potuto occupare nei tavoli dei bar e dei ristoranti di Chioggia durante la "zona gialla", ieri il primo cittadino ha revocato tale provvedimento, anche in vista delle nuove riaperture che scatteranno lunedì prossimo.
La restrizione, che era più pesante rispetto a quanto stabilito in sede nazionale, viene così a cadere per la soddisfazione degli esercenti, alcuni dei quali avevano protestato sotto il municipio -alla presenza dello stesso Ferro- sabato scorso. Dal 26 aprile, complice il ritorno del Veneto in "zona gialla" e l'ultimo decreto del governo Draghi, l'attività di ristorazione potrà avvenire di nuovo all'aperto e, anche a Chioggia, senza più questo limite.
Rimarrà invece in vigore la distanza di almeno un metro tra i tavoli stessi, circostanza per la quale è stato prorogato (per ora solo fino al 30 giugno) l'aumento dei plateatici, pur con la volontà di proseguire anche nei mesi successivi. Il sindaco ha anche ricordato che in città sussistono 191 positivi al virus, con 11 persone ricoverate nel Covid hospital di Dolo.
C'è anche la Loggia dei Bandi, l'edificio cinquecentesco che fino a un paio di anni fa ospitava il comando della polizia locale in corso del Popolo, tra gli edifici comunali oggetto della nuova delibera di giunta, la quale ha dato mandato di avviare la procedura di avviso pubblico per la concessione di immobili pubblici, oggi non utilizzati. Il prestigioso manufatto spicca tra gli impianti sportivi di Ca' Bianca, l'ex scuola elementare di Sant'Anna e quella di Cavanella d'Adige, una parte di Corte Salasco nella stessa frazione e una struttura in via del Boschetto.
Il Comune intende così dare la possibilità, a chi ne abbia l'interesse, di utilizzare questi spazi affinché la collettività ne possa trarre un beneficio. Come spiega il sindaco Alessandro Ferro, l'intenzione dell'amministrazione comunale è «continuare il percorso intrapreso, iniziato con il complesso La Barca, atto al recupero e alla valorizzazione dei beni di proprietà comunale, che ora giacciono inutilizzati, trasformandoli in ambienti vividi, accoglienti e utili alla cittadinanza».
Un desiderio espresso anche verso l'ipotesi che vedrebbe Chioggia candidata a diventare la capitale italiana della cultura per il 2024. L'avviso pubblico sarà rivolto ai soggetti che operano nel terzo settore, con finalità civiche o di utilità sociale (non a scopo di lucro), che potranno rispondere sia individualmente che in forma associata e che dovranno presentare una manifestazione di interesse all'ufficio Protocollo entro le ore 12 del prossimo 11 maggio, in busta chiusa.
In essa gli interessati dovranno relazionare quanto all'attività che intenderanno svolgere, oltre a elencare le necessità di riqualificazione edilizia e di messa a norma dell'immobile, e a fornire un'indicazione di massima riguardante la sostenibilità economico-finanziaria dell'investimento. In accordo con l'amministrazione, i soggetti coinvolti potranno effettuare un sopralluogo, che dovrà avvenire necessariamente nei tempi indicati. Le domande saranno poi valutate da una commissione e dovranno rispondere a criteri ben definiti, mediante i quali l'amministrazione potrà evincere la fattibilità dei progetti avanzati.
L'OGD (Organizzazione di Gestione della Destinazione) “Chioggia: storia, mare e laguna” presenta un nuovo progetto per rilanciare il turismo partendo dal centro storico di Chioggia. Sarà coordinato da Apindustria, in collaborazione con il consorzio di promozione turistica ConChioggiaSI, e avrà per scopo il sostegno alle aziende che, nel territorio lagunare, di turismo vivono.
L'impegno profuso da “Vacanze in calle”, questo il titolo del progetto, sarà accompagnare le imprese verso il potenziamento dei servizi dedicati all'accoglienza e alla promozione, in modo che le realtà aderenti acquisiscano maggiore consapevolezza e migliori competenze per poter fornire un servizio di qualità.
I servizi, che saranno attenti a sottolineare le peculiarità del territorio in ambito enogastronomico e culturale, saranno trattati per essere resi fruibili durante l'arco dell'intero anno, e non solamente durante l'estate. L'offerta formativa sarà finanziata dalla Regione Veneto e verrà presentata nel corso di un webinar attraverso la piattaforma Zoom, al quale gli interessati potranno accedere gratuitamente, il giorno 27 aprile alle ore 15.30.
In tale occasione saranno delineati gli obiettivi specifici, gli strumenti operativi per il rilancio del turismo locale, la case history e i contenuti della Carta dell'Accoglienza sottoscritta dalla Regione Veneto, oltre a delineare le modalità per entrare a far parte del progetto stesso. Potranno accedere all'iniziativa i lavoratori dei servizi di natura turistica operanti nel territorio clodiense, in particolar modo coloro la cui attività rientra nei settori extra alberghieri.
L'assessora al Turismo, Isabella Penzo, spiega l'importanza di questo progetto nella strategia di destinazione turistica rivolta anche al lancio del nuovo portale www.visitchioggia.com, nel quale confluiscono i progetti di marketing sostenuti dalle singole imprese, la campagna di comunicazione con l'utilizzo della nuova immagine coordinata e le migliorie ai servizi di accoglienza sostenuti dall'ufficio di informazioni turistiche. Segnali incoraggianti arrivano dalle prenotazioni e dalle vicine riaperture.
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