Sono più di un centinaio i ragazzi disabili che questa estate, per la prima volta a Chioggia, hanno potuto sperimentare le opportunità di una spiaggia inclusiva. Questo grazie al progetto dell’assessorato al turismo della Regione Veneto sul turismo sociale e inclusivo che ha scommesso nel mare -quindi anche nelle spiagge venete, come quella di Sottomarina- come luogo di socializzazione per tutti. Oggi si è tenuto l’evento conclusivo delle iniziative organizzate ai bagni Vianello: oltre all’assessore regionale al turismo Federico Caner e al direttore generale della Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben, erano presenti ASCOT (Associazione Commercio Operatori del Turismo di Chioggia con cui la Ulss 3 ha instaurato una importante collaborazione grazie al suo presidente Giorgio Bellemo, che da questa estate ha messo anche a disposizione un edificio per un ambulatorio infermieristico in spiaggia), le associazioni e cooperative sociali del territorio (Anffas, Prometeo, Emmanuel, Titoli Minori, Uildm per la lotta contro la distrofia muscolare) più i 110 ragazzi disabili che hanno partecipato a tutte le iniziative organizzate in spiaggia e in mare. L’iniziativa, all’interno di un progetto regionale complessivo di 650mila euro, è stata organizzata con la collaborazione del Comune, di ASCOT e dei Bagni Vianello: «Sono circa 39 milioni, in Europa –ha esordito l’assessore Caner– le persone che soffrono di una qualche disabilità e che hanno diritto di vivere una vacanza nella totale sicurezza. Con questo obiettivo la Regione Veneto ha deciso di promuovere il progetto del turismo inclusivo anche nelle spiagge venete, tra cui quella di Sottomarina, dove i turisti oggi qui trovano la giusta innovazione. Una innovazione che è stata resa possibile anche grazie alla rete creata in Veneto con le Ulss, i Comuni, i privati e le associazioni».
Fa eco il dg Dal Ben: «Questi nostri ragazzi hanno avuto la possibilità di vivere una esperienza straordinaria. Li ho visti una volta: chi si faceva coccolare in spiaggia da Sketch, un simpaticissimo cane meticcio di due anni, chi sceglieva di fare un giro in canoa o salpava per un viaggio in mare o in laguna. Erano tutti felici, si raccontavano tra loro l’esperienza e volevano anche condividerla con chi avevano vicino, persino con me». Queste le parole del presidente Bellemo: «È un progetto davvero innovativo per Chioggia, che ha riscosso successo ed entusiasmo nel nostro territorio tanto che puntiamo a volerlo riproporre il prossimo anno insieme alla Ulss. Un servizio in più, reso possibile dalla rete di collaborazione che si è instaurata tra gli enti e le associazioni locali, che si è rivelato importante per le famiglie e i loro ragazzi, che confermo essere tutti entusiasti e già desiderosi di una nuova estate». La maggior parte delle iniziative (tranne la gita in mare) sono state organizzate ai bagni Vianello, l’unica spiaggia attualmente certificata dalla Regione come inclusiva nel distretto di Chioggia. Questa spiaggia, infatti, è attrezzata per accogliere al meglio gli ospiti disabili: dotata di percorsi accessibili, anche di alcune pedane per sostare sotto l’ombrellone e di giostrine per i bambini. Il disabile qui può usufruire di carrozzine che camminano sulla spiaggia e gli consentono, qualora ne abbia desiderio, anche di bagnarsi entrando in mare. La Ulss 3 ha messo a disposizione di questa spiaggia anche un tablet con il linguaggio italiano dei segni. E un operatore sociosanitario, che era presente tutte le mattine dal lunedì al venerdì.
Ecco nel dettaglio le iniziative svolte:
- Kayak per tutti. L’attività ha visto coinvolti il personale dei centri diurni o associazioni del territorio, istruttori qualificati canoa (A.S.D. Altamarea Sea Kayak), personale della Ulss 3 (pronto soccorso, dirigenza medica, oss). Ai disabili si è data la possibilità di salire sulla canoa grazie al supporto di istruttori qualificati.
- Pet Therapy. L’attività ha coinvolto il personale dei centri diurni o associazioni del territorio, istruttori Pet Therapy, personale della Ulss 3 (PS, Dirigenza Medica, Oss). La presenza di un animale suscita empatia e diventa motivo di interazione e dialogo. L’approccio prevede la coppia animale/conduttore: l’animale -guidato dal suo conduttore, Cristina Cavallarin- genera uno stimolo di coinvolgimento.
- Saliamo a bordo. L’attività si è svolta con la barca attrezzata Kapitan Memmo. Coinvolti il personale dei centri diurni o associazioni del territorio, personale della Ulss 3 (pronto soccorso, dirigenza medica, oss). I disabili, circa una quindicina per viaggio, sono saliti a bordo della barca per vivere una esperienza in mare o in laguna.
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