Ieri alle ore 17 la Capitaneria di Porto ha eseguito il sequestro preventivo all'accesso del cantiere del deposito gpl in Val da Rio, facendo uscire i tecnici e gli operai e apponendo i sigilli al cancello. Il provvedimento è stato autorizzato dalla Procura durante la fase delle indagini preliminari, in cui sono confluiti tutti gli esposti atti a valutare eventuali irregolarità nell'iter dell'impianto. La ditta Socogas conferma che si tratta solo dei 165 mq relativi alla rampa di accesso, per la parte che insiste sul canale demaniale, dopo il ricorso del Comune per la remissione in pristino e la sospensiva concessa dal TAR.
L'accusa quindi è di occupazione non autorizzata di suolo demaniale, e non concerne la parte in concessione, ovvero il cantiere all'interno. Per la giornata di oggi, Socogas ha sospeso i lavori, in attesa di ragguagli la prossima settimana. Intanto in città molte parti provano ad appuntarsi una medaglia, dall'amministrazione comunale al comitato No Gpl, al Partito Democratico cui appartengono i ministri interessati: nei giorni scorsi sia il viceministro socialista Nencini che il presidente nazionale del PD Matteo Orfini avevano promesso un interessamento ai massimi livelli e la fissazione di un nuovo incontro con il direttore generale del ministero delle infrastrutture.
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