Nel numero odierno:
- bocche di porto di Chioggia, da Capodanno fino ad aprile le prove del Mose con mare mosso → l'articolo continua su questo link;
- soliti ignoti in viale Mediterraneo sfondano il finestrino di un'auto e rubano una valigia → l'articolo continua su questo link;
- ponte translagunare, la sovrapposizione delle linee di mezzeria crea problemi al traffico → l'articolo continua su questo link;
- campagna shock della Regione per prevenire incidenti stradali, rottami fuori le discoteche → l'articolo continua su questo link;
- la notte dei botti, Montanariello (PD) critica l'ordinanza comunale: «Un passo indietro» → l'articolo continua su questo link.
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martedì 31 dicembre 2019
BOCCHE DI PORTO DI CHIOGGIA, DA CAPODANNO FINO AD APRILE IN PROGRAMMA I TEST DELLE PARATOIE DEL MOSE CON MARE MOSSO O AGITATO
Alle bocche di porto di Chioggia possono partire le prove del sistema Mose con mare mosso, molto mosso o agitato. Lo stabilisce un'ordinanza della Capitaneria di Porto, firmata lo scorso 23 dicembre dal comandante Michele Messina, che indica dal 1° gennaio al 30 aprile il periodo dei test di sollevamento di quattro paratoie poste dal lato sud del canale, ovvero quello più vicino a Sottomarina.
I precedenti test, tutti positivi per quanto riguarda la bocca di porto di Chioggia, erano avvenuti in condizioni di mare calmo. Il programma delle prove, con date e orari, verrà reso noto a seguito di comunicazione che verrà data dal Consorzio Venezia Nuova con almeno 48 ore di anticipo rispetto all'avvio. Non è dato ancora conoscere il numero di queste azioni.
Il cantiere riprenderà servizio dal 1° maggio al 31 dicembre 2021, data massima di consegna del Mose. Nel giorno dei test - continua l'ordinanza - tutte le unità in transito devono navigare esclusivamente nel canale individuato, a lento moto e alla minima velocità consentita dalla manovra, comunque non superiore ai 13 km/h. Il provvedimento entra in vigore alla prossima mezzanotte.
I precedenti test, tutti positivi per quanto riguarda la bocca di porto di Chioggia, erano avvenuti in condizioni di mare calmo. Il programma delle prove, con date e orari, verrà reso noto a seguito di comunicazione che verrà data dal Consorzio Venezia Nuova con almeno 48 ore di anticipo rispetto all'avvio. Non è dato ancora conoscere il numero di queste azioni.
Il cantiere riprenderà servizio dal 1° maggio al 31 dicembre 2021, data massima di consegna del Mose. Nel giorno dei test - continua l'ordinanza - tutte le unità in transito devono navigare esclusivamente nel canale individuato, a lento moto e alla minima velocità consentita dalla manovra, comunque non superiore ai 13 km/h. Il provvedimento entra in vigore alla prossima mezzanotte.
lunedì 30 dicembre 2019
TG AZZURRA: IL PARCHEGGIO SCAMBIATORE SFRATTA LE GIOVANILI DELL'UNION CLODIENSE: NIENTE PARTITE PER SEI MESI ALL'ISOLA DELL'UNIONE? - EDIZIONE DI LUNEDÌ 30 DICEMBRE 2019
Nel numero odierno:
- gli Ausiliari per l'Ambiente stoppano ragazzini in bici elettrica nel parco di viale Umbria → l'articolo continua su questo link;
- il parcheggio scambiatore sfratta le giovanili dell'Union Clodiense dall'isola dell'Unione → l'articolo continua su questo link;
- chiude dopo quarant'anni l'edicola e cartoleria di S.Anna, problemi in vista per i clienti → l'articolo continua su questo link;
- festa di fine anno domani sera e notte in piazza a Chioggia con la musica di Radio Company → l'articolo continua su questo link.
- gli Ausiliari per l'Ambiente stoppano ragazzini in bici elettrica nel parco di viale Umbria → l'articolo continua su questo link;
- il parcheggio scambiatore sfratta le giovanili dell'Union Clodiense dall'isola dell'Unione → l'articolo continua su questo link;
- chiude dopo quarant'anni l'edicola e cartoleria di S.Anna, problemi in vista per i clienti → l'articolo continua su questo link;
- festa di fine anno domani sera e notte in piazza a Chioggia con la musica di Radio Company → l'articolo continua su questo link.
TASSE E DISABITUDINE ALLA LETTURA, CHIUDE DOPO 40 ANNI L'EDICOLA E CARTOLERIA DI SANT'ANNA: PROBLEMI IN VISTA PER GLI AFFEZIONATI CLIENTI
Un'altra attività di servizio per il territorio chiude assieme alla fine dell'anno. Dopo i numerosi esercizi di Sottomarina, agli ultimi fuochi proprio in questi giorni, è l'edicola lungo la strada Romea a Sant'Anna di Chioggia a gettare la spugna: aperta da quasi 40 anni, a conduzione familiare entro uno stabile di proprietà, la rivendita di quotidiani e riviste svolgeva anche la funzione di cartoleria, negozio di giocattoli e articoli da regalo, interessando con questo una gamma di età dai bambini agli anziani. Tanti ripensamenti e un grande rammarico, prima di prendere la decisione forzata: i titolari hanno cercato di resistere fino all'ultimo, anche per l'affezione e l'importanza nei confronti dei clienti, ora disorientati e costretti a rivolgersi alle frazioni meno lontane.
Si può ben dire che la perdita non sia solo per chi sta lasciando un gran pezzo della propria vita dentro le mura ospitali, ma anche per l'intera comunità: purtroppo i tempi inesorabili della comunicazione via internet e l'incombenza di una pressione fiscale notevole hanno dato il colpo di grazia alle speranze e alle volontà di chi, con il lavoro, si era fatto voler bene al punto di risultare necessario. C'è da sperare solo che qualcuno rilevi l'iniziativa, specie dopo la liberalizzazione che consente anche ai supermercati di vendere giornali, rotocalchi e articoli di cartoleria.
Si può ben dire che la perdita non sia solo per chi sta lasciando un gran pezzo della propria vita dentro le mura ospitali, ma anche per l'intera comunità: purtroppo i tempi inesorabili della comunicazione via internet e l'incombenza di una pressione fiscale notevole hanno dato il colpo di grazia alle speranze e alle volontà di chi, con il lavoro, si era fatto voler bene al punto di risultare necessario. C'è da sperare solo che qualcuno rilevi l'iniziativa, specie dopo la liberalizzazione che consente anche ai supermercati di vendere giornali, rotocalchi e articoli di cartoleria.
domenica 29 dicembre 2019
TG AZZURRA: AUTO IMBRATTATA DI VERNICE ROSSA IN VIA TIGLIO A SOTTOMARINA: VANDALISMO "CASUALE" O UN AVVERTIMENTO MIRATO? - EDIZIONE DI DOMENICA 29 DICEMBRE 2019
Nel numero odierno:
- azionamento anticipato delle paratoie del Mose, il sottosegretario Martella lancia l'Agenzia per Venezia → l'articolo continua su questo link;
- auto imbrattata di vernice rossa in via Tiglio a Sottomarina: vandalismo "casuale" o avvertimento mirato? → l'articolo continua su questo link;
- anche nel 2020 gli ibernisti organizzano il bagno del 1° gennaio a Sottomarina: appuntamento a mezzogiorno → l'articolo continua su questo link;
- Gran Concerto di Capodanno all'auditorium S.Nicolò, domani continua la prevendita di biglietti disponibili → l'articolo continua su questo link.
- azionamento anticipato delle paratoie del Mose, il sottosegretario Martella lancia l'Agenzia per Venezia → l'articolo continua su questo link;
- auto imbrattata di vernice rossa in via Tiglio a Sottomarina: vandalismo "casuale" o avvertimento mirato? → l'articolo continua su questo link;
- anche nel 2020 gli ibernisti organizzano il bagno del 1° gennaio a Sottomarina: appuntamento a mezzogiorno → l'articolo continua su questo link;
- Gran Concerto di Capodanno all'auditorium S.Nicolò, domani continua la prevendita di biglietti disponibili → l'articolo continua su questo link.
sabato 28 dicembre 2019
TG AZZURRA: RAFFICA DI FURTI NELLE CASE A SOTTOMARINA: UN COLPO ANCHE ALLA VIGILIA DI NATALE, SEMPRE CON LO STESSO SISTEMA - EDIZIONE DI SABATO 28 DICEMBRE 2019
Nel numero odierno:
- tre vongolare sequestrate in laguna dalla Guardia di Finanza per pesca in acque non consentite e lavoro irregolare → l'articolo continua su questo link;
- raffica di furti nelle case a Sottomarina, un colpo anche alla vigilia di Natale sempre col sistema del flessibile → l'articolo continua su questo link;
- scuola Don Milani in via Schiavo, iniziato negli scorsi giorni il rifacimento dei servizi igienici al primo piano → l'articolo continua su questo link;
- domenica dalle ore 17 il concerto "Raggi di sole" di Antonio Rolfini in programma all'auditorium di calle San Nicolò → l'articolo continua su questo link.
- tre vongolare sequestrate in laguna dalla Guardia di Finanza per pesca in acque non consentite e lavoro irregolare → l'articolo continua su questo link;
- raffica di furti nelle case a Sottomarina, un colpo anche alla vigilia di Natale sempre col sistema del flessibile → l'articolo continua su questo link;
- scuola Don Milani in via Schiavo, iniziato negli scorsi giorni il rifacimento dei servizi igienici al primo piano → l'articolo continua su questo link;
- domenica dalle ore 17 il concerto "Raggi di sole" di Antonio Rolfini in programma all'auditorium di calle San Nicolò → l'articolo continua su questo link.
SCUOLA DON MILANI, AL VIA IL RIFACIMENTO DEI SERVIZI IGIENICI AL PRIMO PIANO
Sono iniziati durante le vacanze di Natale i lavori di sistemazione dei bagni alla scuola primaria Don Milani in via Domenico Schiavo a Sottomarina. Lo comunica il Movimento 5 Stelle di Chioggia attraverso un post fotografico nei propri network.
Le opere erano state annunciate dall'assessora ai lavori pubblici Alessandra Penzo durante la seduta del consiglio comunale dello scorso 19 novembre, e riferiscono al blocco situato al primo piano, prima inagibile. Dall'inizio del 2020 saranno così praticabili 12 wc in luogo degli attuali quattro; il secondo blocco verrà terminato la prossima estate.
Soddisfazione è stata espressa dal capogruppo del PD in consiglio, Jonatan Montanariello, che aveva sollevato il problema, anche con un ordine del giorno passato all'unanimità: «È un chiaro segnale - afferma il consigliere - del fatto che quando le istanze dell’opposizione vengono ascoltate e non sono derubricate a priori si riescono a portare a casa risultati positivi per la città.
Detto questo sicuramente non ci accontentiamo, il da farsi è tanto e questa amministrazione spesso deve essere spronata per evitare che i buoni propositi professati caschino nel dimenticatoio. Ringrazio comunque tutti i genitori che mi hanno investito del problema».
Le opere erano state annunciate dall'assessora ai lavori pubblici Alessandra Penzo durante la seduta del consiglio comunale dello scorso 19 novembre, e riferiscono al blocco situato al primo piano, prima inagibile. Dall'inizio del 2020 saranno così praticabili 12 wc in luogo degli attuali quattro; il secondo blocco verrà terminato la prossima estate.
Soddisfazione è stata espressa dal capogruppo del PD in consiglio, Jonatan Montanariello, che aveva sollevato il problema, anche con un ordine del giorno passato all'unanimità: «È un chiaro segnale - afferma il consigliere - del fatto che quando le istanze dell’opposizione vengono ascoltate e non sono derubricate a priori si riescono a portare a casa risultati positivi per la città.
Detto questo sicuramente non ci accontentiamo, il da farsi è tanto e questa amministrazione spesso deve essere spronata per evitare che i buoni propositi professati caschino nel dimenticatoio. Ringrazio comunque tutti i genitori che mi hanno investito del problema».
venerdì 27 dicembre 2019
PALMIRA TIOZZO CAENAZZO, CENT'ANNI DI PASSIONI CELEBRATI IL GIORNO DI NATALE ALLA RESIDENZA IL GIRASOLE DI SOTTOMARINA
Ama giocare a tombola e si arrabbia se non vince, gode la compagnia dei cani, canta ed è ispirata dalla musica. Si chiama Palmira Tiozzo Caenazzo, e il giorno di Natale ha compiuto la bella età di cento anni: a celebrare la ricorrenza, nella residenza Il Girasole del Centro Servizi per Anziani di Sottomarina, sono stati un fratello, i nipoti, il personale dell'IPAB, l'assessore alle politiche sociali Luciano Frizziero e la consigliera d'amministrazione Francesca Avanzi.
Palmira risiede al Girasole da un anno, dopo aver sempre accudito i fratelli e i nipoti fin da quando è rimasta vedova. Fino all'età di 97 anni era autonoma e con un carattere molto forte. Cento di questi giorni!
Palmira risiede al Girasole da un anno, dopo aver sempre accudito i fratelli e i nipoti fin da quando è rimasta vedova. Fino all'età di 97 anni era autonoma e con un carattere molto forte. Cento di questi giorni!
TG AZZURRA: ANTENNA DI TELEFONIA IN CENTRO A VALLI: RESIDENTI PERPLESSI, MA IL COMUNE NON PUÒ FARE NIENTE - EDIZIONE DI VENERDÌ 27 DICEMBRE 2019
Nel numero odierno:
- il "zioba" anche a Santo Stefano, Montanariello (PD) attacca: «Città bloccata senza vantaggi, la giunta se ne vada» → l'articolo continua su questo link;
- antenna per la telefonia eretta in 3 giorni in centro a Valli: residenti perplessi, ma il Comune non può fare niente → l'articolo continua su questo link;
- colpo di grazia al comparto delle vongole di mare: distrutto l'80% della produzione, il CoGeVo protesterà a Venezia? → l'articolo continua su questo link;
- rimangono visitabili fino a gennaio i presepi artistici allestiti entro otto chiese del centro storico di Chioggia → l'articolo continua su questo link.
- il "zioba" anche a Santo Stefano, Montanariello (PD) attacca: «Città bloccata senza vantaggi, la giunta se ne vada» → l'articolo continua su questo link;
- antenna per la telefonia eretta in 3 giorni in centro a Valli: residenti perplessi, ma il Comune non può fare niente → l'articolo continua su questo link;
- colpo di grazia al comparto delle vongole di mare: distrutto l'80% della produzione, il CoGeVo protesterà a Venezia? → l'articolo continua su questo link;
- rimangono visitabili fino a gennaio i presepi artistici allestiti entro otto chiese del centro storico di Chioggia → l'articolo continua su questo link.
ANTENNA PER LA TELEFONIA IN CENTRO A VALLI: RESIDENTI PERPLESSI, MA IL COMUNE NON PUÒ FARE NIENTE
Uno strano albero di Natale bianco è spuntato, tra venerdì 20 e domenica 22 dicembre, a 200 metri dalla nuova scuola per l'infanzia di Valli di Chioggia. Si tratta di un'antenna telefonica di Wind, probabilmente destinata alla copertura del servizio 5G, messa a dimora in un terreno privato: l'impatto visivo ha preoccupato i residenti, perplessi nel chiedersi se l'amministrazione comunale fosse a conoscenza del progetto quando il 1° ottobre scorso inaugurò la scuola.
Il capogruppo del M5S, Paolo Bonfà, ha dichiarato di non aver saputo niente, asserendo che i permessi potrebbero essere stati concessi dall'Arpav in forza di una norma nazionale. Lo stesso Bonfà, all'ultima seduta di consiglio, aveva presentato un ordine del giorno che impegna il sindaco a emanare un'ordinanza di blocco della sperimentazione del protocollo 5G nel territorio comunale: ma i Comuni, tuttavia, non hanno potestà di intervenire in materia. Lo stesso primo cittadino, infatti, è arrivato alla conclusione di non poter disporre dell'argomento (strategico secondo le definizioni nazionali) e quindi di non emanare l'ordinanza richiesta dal voto del consiglio.
Tutti sanno del resto che a Valli alcuni segnali telefonici sono deboli, e anche la rete internet non è sempre stabile: a Chioggia -differentemente dal capoluogo- non c'è un regolamento comunale che possa impedire l'installazione di antenne telefoniche, anzi il Comune è tenuto a rilasciare le autorizzazioni quando vengono richieste per infrastrutture strategiche a seguito di bandi e aste milionarie. Nei prossimi giorni, comunque, sarà forse possibile fare più luce sulla vicenda.
Il capogruppo del M5S, Paolo Bonfà, ha dichiarato di non aver saputo niente, asserendo che i permessi potrebbero essere stati concessi dall'Arpav in forza di una norma nazionale. Lo stesso Bonfà, all'ultima seduta di consiglio, aveva presentato un ordine del giorno che impegna il sindaco a emanare un'ordinanza di blocco della sperimentazione del protocollo 5G nel territorio comunale: ma i Comuni, tuttavia, non hanno potestà di intervenire in materia. Lo stesso primo cittadino, infatti, è arrivato alla conclusione di non poter disporre dell'argomento (strategico secondo le definizioni nazionali) e quindi di non emanare l'ordinanza richiesta dal voto del consiglio.
Tutti sanno del resto che a Valli alcuni segnali telefonici sono deboli, e anche la rete internet non è sempre stabile: a Chioggia -differentemente dal capoluogo- non c'è un regolamento comunale che possa impedire l'installazione di antenne telefoniche, anzi il Comune è tenuto a rilasciare le autorizzazioni quando vengono richieste per infrastrutture strategiche a seguito di bandi e aste milionarie. Nei prossimi giorni, comunque, sarà forse possibile fare più luce sulla vicenda.
giovedì 26 dicembre 2019
TG AZZURRA: VANDALI DI NATALE, TAGLIATI TUTTI I COPERTONI A UN'AUTO PARCHEGGIATA IN VIA DELLA FOSSETTA - EDIZIONE DI GIOVEDÌ 26 DICEMBRE 2019
Nel numero odierno:
- un anno di Chioggia (Azzurra), il 2019 sotto il segno dell'acqua alta, dell'ambiente e dei pescatori → l'articolo continua su questo link;
- vandali di Natale, tagliati tutti e quattro i copertoni a un'auto parcheggiata in via della Fossetta → l'articolo continua su questo link;
- teatro Astra, il Comune accelera: nuovo progetto esecutivo e ripresa dei lavori per finirlo nel 2020 → l'articolo continua su questo link;
- pescherecci in secca negli ultimi giorni nei due canali di San Domenico, urgente completare gli scavi → l'articolo continua su questo link;
- "Vita e avventure di Babbo Natale" oggi all'auditorium S.Nicolò per la stagione Play di teatro bambini → l'articolo continua su questo link.
- un anno di Chioggia (Azzurra), il 2019 sotto il segno dell'acqua alta, dell'ambiente e dei pescatori → l'articolo continua su questo link;
- vandali di Natale, tagliati tutti e quattro i copertoni a un'auto parcheggiata in via della Fossetta → l'articolo continua su questo link;
- teatro Astra, il Comune accelera: nuovo progetto esecutivo e ripresa dei lavori per finirlo nel 2020 → l'articolo continua su questo link;
- pescherecci in secca negli ultimi giorni nei due canali di San Domenico, urgente completare gli scavi → l'articolo continua su questo link;
- "Vita e avventure di Babbo Natale" oggi all'auditorium S.Nicolò per la stagione Play di teatro bambini → l'articolo continua su questo link.
TEATRO ASTRA, IL COMUNE ACCELERA: NUOVO PROGETTO ESECUTIVO E AFFIDAMENTO DEI LAVORI PER COMPLETARE IL RESTAURO ENTRO IL 2020
Il Comune accelera riguardo il completamento del teatro Astra in calle San Nicolò, che da anni langue dopo essere stato restaurato per l'80%, in quanto bloccato anche dal "patto di stabilità" fortunatamente ora rivisto. Una determina firmata il 23 dicembre dal dirigente del settore lavori pubblici, Stefano Penzo, approva il nuovo progetto esecutivo rivisto per le opere all'interno dell'immobile, e lancia -tramite la Città Metropolitana- l'appalto per la conclusione dei lavori, che l'amministrazione vuol portare a termine entro il 2020.
Nel testo del provvedimento, si legge che "l’impresa appaltatrice ha consegnato un immobile che si può assimilare ad un grezzo avanzato, dove possono essere ipotizzate varianti e adeguamenti che permettano una migliore fruizione dello stesso, e sulla base di queste considerazioni si è dato mandato di elaborare un progetto esecutivo che tenga conto in primis della verifica di conformità a quanto prevede la norma vigente, soprattutto nell’ambito della prevenzione di incendi e dell’acustica, e di tutte le esigenze nel frattempo riscontrate per l’attività del teatro e dei suoi annessi.
Lo sviluppo del progetto ha individuato una serie di attività relative a demolizioni, correzioni impiantistiche ed edili, cambiamento di materiali, ridefinizione degli spazi e dei loro percorsi che differenziano il vecchio progetto dal nuovo elaborato. Tali varianti si sono rese necessarie dopo una profonda analisi dello stato di consistenza dell’immobile consegnato, che ha focalizzato alcune criticità emerse a lavori ultimati, le quali avrebbero potuto compromettere l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività teatrale".
Il progetto comporta opere per un milione e 675mila euro, più le spese che fanno salire l'ammontare a 2 milioni e 210mila euro. I lavori di pulizia per il ripristino del cantiere sono stati invece affidati alla cooperativa Egolabor: una volta eseguiti, e identificata l'impresa appaltatrice, il restauro dovrebbe proseguire spedito fino alla consegna del teatro al Comune.
Nel testo del provvedimento, si legge che "l’impresa appaltatrice ha consegnato un immobile che si può assimilare ad un grezzo avanzato, dove possono essere ipotizzate varianti e adeguamenti che permettano una migliore fruizione dello stesso, e sulla base di queste considerazioni si è dato mandato di elaborare un progetto esecutivo che tenga conto in primis della verifica di conformità a quanto prevede la norma vigente, soprattutto nell’ambito della prevenzione di incendi e dell’acustica, e di tutte le esigenze nel frattempo riscontrate per l’attività del teatro e dei suoi annessi.
Lo sviluppo del progetto ha individuato una serie di attività relative a demolizioni, correzioni impiantistiche ed edili, cambiamento di materiali, ridefinizione degli spazi e dei loro percorsi che differenziano il vecchio progetto dal nuovo elaborato. Tali varianti si sono rese necessarie dopo una profonda analisi dello stato di consistenza dell’immobile consegnato, che ha focalizzato alcune criticità emerse a lavori ultimati, le quali avrebbero potuto compromettere l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività teatrale".
Il progetto comporta opere per un milione e 675mila euro, più le spese che fanno salire l'ammontare a 2 milioni e 210mila euro. I lavori di pulizia per il ripristino del cantiere sono stati invece affidati alla cooperativa Egolabor: una volta eseguiti, e identificata l'impresa appaltatrice, il restauro dovrebbe proseguire spedito fino alla consegna del teatro al Comune.
mercoledì 25 dicembre 2019
2019, UN ANNO DI CHIOGGIA (AZZURRA)
Il 2019 a Chioggia è stato l'anno dell'acqua. Non che i precedenti duemila e più anni dalla fondazione non lo siano stati, ma nei dodici mesi appena trascorsi le notizie relative all'esondazione di novembre (per certi versi ancora in corso), alle attenzioni per la pulizia del mare, a chi vi lavora sono state intessute da un filo comune che da sempre qualifica la città: chiunque voglia normalizzare Chioggia a luogo "come gli altri" sappia che non vi riuscirà mai. E ciò è il meglio che possiamo augurarci.
La sera del 12 novembre l'acqua alta era stata annunciata, ma le previsioni erano evidentemente al ribasso. Con il picco di 170 centimetri raggiunto alle 21.45 -e un deflusso molto lento, tanto da innestarsi al successivo ciclo di marea- si è trattato della seconda misurazione più alta di sempre, dopo il 4 novembre 1966. A Venezia la quota è stata raggiunta a 187 centimetri, Pellestrina è in ginocchio e scatta la gara di donazioni. L'acqua alta si è fatta sentire anche l'indomani, 13 novembre, e nei giorni immediatamente successivi, fino ai rigurgiti pre-natalizi, recando distruzione ai litorali di Sottomarina e Isolaverde, ammassi di prodotti, elettrodomestici e oggetti da buttare in centro storico (dove hanno chiuso anche le scuole). I residenti e i titolari di attività economiche ora attendono i rimborsi a livello governativo e regionale. Già a maggio la città era stata interessata da una fitta serie di piogge torrenziali, che avevano allagato anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta, dove non era in funzione la pompa di aspirazione delle acque meteoriche, e precedenti lavori avevano compromesso lo smaltimento della pioggia davanti all'ingresso. Le polemiche sulla mancata messa in funzione anticipata del Mose alle bocche di porto non fanno dimenticare che da dieci anni il centro storico di Chioggia è comunque protetto -salvo eventi eccezionali, appunto- dal Baby Mose: altrimenti le calli e le fondamente sarebbero andate a fondo lo stesso, come succede a Venezia.
Sull'onda dello slancio internazionale per le iniziative di Greta Thunberg a difesa dell'ambiente contro i cambiamenti climatici indotti dall'uomo, anche Chioggia ha conosciuto nel 2019 una forte accelerazione attorno ai temi della plastica, della difesa del mare, della sensibilizzazione verso una migliore qualità della vita. Non solo con le manifestazioni degli studenti, tenutesi per quattro venerdì in stagioni diverse, ma a partire dall'ordinanza plastic-free firmata dal sindaco a marzo (divieto di utilizzo per stoviglie monouso alle sagre paesane), fino all'impegno dell'ISPRA con i pescatori chioggiotti per il progetto Marine Litter Repair, passando per il rinvenimento di non poche discariche non autorizzate nel territorio e per le cicliche raccolte di rifiuti in laguna, in spiaggia e nella zona della diga, organizzate sempre da legioni di volontari. Se si aggiungono l'arrivo dell'eco-compattatore al mercato ittico e il lancio della campagna EcoAttivi (con distribuzione di eco-punti) per premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini, si ha un quadro che apparentemente vede la popolazione finalmente consapevole del suo ruolo nel conservare l'unicità ambientale e la qualità della vita che ne deriva.
E proprio un nuovo protagonismo della pesca ha segnato, chiaramente in positivo, il 2019 a Chioggia. Il nuovo contratto nazionale della categoria è stato discusso in un'assemblea sindacale pubblica con dipendenti e armatori: tra le novità, il congedo per matrimonio e prestazioni sanitarie agevolate anche ai familiari dei pescatori. Poi la battaglia per evitare che la piccola pesca venga paragonata dall'INPS a quella industriale, con conseguenti cartelle spropositate, quella in sede europea per mantenere la deroga a 22 millimetri delle vongole pescate nell'Adriatico, e quella per ottenere in tempi ragionevoli i rimborsi del fermo biologico. I pescatori di Chioggia sono stati protagonisti anche di un film documentario proiettato a Mazara del Vallo (e poi al cinema Don Bosco). Purtroppo alcuni eventi spiacevoli hanno attraversato anche il 2019: la scomparsa di Fabio Perini mentre era in navigazione, quella di Massimo Boscolo Chielon nella laguna, e meno male che è stato ritrovato Endri Febo inghiottito dalle acque a pochi giorni dal Natale 2018. Non va dimenticato il caso del peschereccio Riccardo T, andatosi ad arenare nei pressi di Ca' Roman dopo aver urtato una bricola sommersa.
Dopo decenni, il 14 febbraio scorso il comando della polizia locale di Chioggia è stato trasferito dalla Loggia dei Bandi in corso del Popolo a un nuovo stabile ubicato nell'isola Saloni. La soluzione, che pareva essere ottimale, si è invece rivelata precaria dal punto di vista della salubrità dei luoghi e della funzionalità del lavoro, tanto che il responsabile sicurezza in carico al Comune ha parlato senza mezzi termini di necessità di evacuazione. Non è l'unica polemica che ha attraversato, suo malgrado, la polizia locale nell'ultimo anno: il comando diretto da Michele Tiozzo ha deciso di dare la caccia agli "hater" online che più volte hanno accusato gli agenti di non essere presenti nei luoghi nevralgici del traffico e dei parcheggi, specie dopo il trasferimento. Ma i dati estivi del contrasto al commercio irregolare lungo le spiagge depongono a favore dell'impegno degli uomini in divisa, perennemente sotto organico e tirati per la giacchetta da certa politica.
Il 2019 ha visto esplodere l'attrazione del cinema per Chioggia, Sottomarina e le frazioni circostanti. Da prima dell'estate fino a dicembre la produzione internazionale del circuito HBO ha sostato in città per le riprese di "We are who we are", la nuova serie di telefilm firmata dal regista Luca Guadagnino che sarà diffusa in tutto il mondo: il Palio della Marciliana, i fuochi d'artificio, le calli ma anche gli orti, la Fossetta, punta Poli e sacca San Francesco sono stati insolitamente immortalati per finire nelle case di tutto il mondo, aumentando sensibilmente la possibilità che diventino veicolo per il turismo. E a vedere le riprese c'era anche Martin Scorsese, la cui figlia era impegnata nel set. Ma non finisce qui: sono state annunciate anche le future riprese di "La terra dei figli", tratto da un fumetto di Gipi per la regia di Claudio Cupellini, mentre a dicembre in centinaia si sono messi in coda all'oratorio salesiano per il casting della produzione Wildside, ambientata negli anni Ottanta e che sarà girata a febbraio ovviamente a Chioggia. Sommando il successo estivo della rassegna "Laguna sud" curata da Andrea Segre all'isola di San Domenico, è stato un anno di celluloide che promette di non finire qui: a quando l'istituzione di una vera Film Commission?
Generalmente le notizie di cronaca nera dovrebbero avere uno spazio più altolocato, ma non è proprio il caso di aggiungere nuova rilevanza a dodici mesi che hanno visto le forze dell'ordine impegnate in più frangenti -rischiando del proprio- per venire a capo di situazioni assurde, pericolose e figlie di un degrado endemico. Dalla rissa dell'Epifania in lungomare fra giovanissimi armati anche di coltelli alle crisi di non pochi squilibrati che hanno messo a soqquadro case, calli, vicinato, fino ai regolamenti di conti che hanno purtroppo scelto il pronto soccorso quale campo di battaglia, non si può dire sia stato un anno sereno per chi ha il compito di tutelare la sicurezza dei cittadini, pur venendone sempre a capo in modo egregio. Confermata l'escalation della cocaina e delle droghe sintetiche, così come le patologie da gioco d'azzardo, il 2019 ha spinto in là i limiti di quello che taluni esperti chiamano disagio giovanile, e che invece è solo il disagio (fortissimo) creato da certe compagnie di giovinastri al resto della popolazione: prova ne siano gli assembramenti molesti lungo l'anello che circonda il Lusenzo, e lo scalpore suscitato in tutta Italia dagli adolescenti improvvisatisi coiffeur di un povero disgraziato cui sono stati "tagliati" i capelli con il fuoco.
E sempre a proposito di notizie che hanno fatto il giro dell'Italia, l'8 agosto il questore di Venezia Maurizio Masciopinto ha dato ordine di sospendere per 15 giorni gli spettacoli danzanti e la ristorazione al Cayo Blanco, noto stabilimento e locale notturno sulla spiaggia nord di Sottomarina, perché erano stati comprovati episodi di violenza da parte dei buttafuori che si erano accaniti contro un avventore. Gli stessi uomini della security, dipendenti di un'agenza esterna allo spazio in concessione a Fabio Damian, avevano negato l'accesso a un 18enne adriese di origini etiopi, motivando col fatto che «altri neri avevano creato casino». Il caso è divampato, dividendo l'opinione pubblica: nel mezzo dell'estate, con la programmazione in corso, lo stop alle attività avrebbe piegato il titolare, nel cui stabilimento peraltro lavorano molte persone di origine straniera e anche africana. Dopo una serie di rimpalli al TAR, e un dialogo avvenuto tra il gestore e la famiglia del ragazzo respinto, la decisione di riaprire anzitempo il Cayo Blanco alle danze ha salvato la fine della stagione estiva. Ma resta comunque il problema dei poteri in capo ai buttafuori e della loro estensione arbitraria, anche in altri esercizi.
La salvezza conquistata a quindici minuti dalla fine dell'ultima partita del campionato di serie D 2018-2019, sul campo di Feltre, ha dato la scossa all'ambiente calcistico locale. Così, complice l'assessora allo sport Isabella Penzo, il presidente della Clodiense Ivano Boscolo Bielo e gli ultras dell'allora Union CS raccolti nell'associazione XXIII Dicembre hanno raggiunto uno storico accordo dopo otto anni: la società si sarebbe chiamata Union Clodiense Chioggia Sottomarina, avrebbe adottato il granata come solo colore e avrebbe visto il ritorno sugli spalti della curva sud Franco de Paolis. Per celebrare il momento, il presidente e il direttore sportivo Roberto Tonicello regalano alla tifoseria una ciliegina chiamata Giacomo Marangon, il più forte giocatore del girone, oltre alla conferma praticamente in blocco del nucleo che, affidato all'allenatore Mario Vittadello, aveva raggiunto un'inopinata salvezza pochi mesi prima. Il clima in città torna ad accendersi, in casa e in trasferta l'incitamento non manca (e anche una presa di coscienza sociale con la mobilitazione per il caso Cucchi e a ricordo di una vittima di femminicidio), la squadra abbandona i bassifondi per stabilizzarsi in zona playoff nella stagione 2019-2020. Il 5 gennaio 2020 a Tamai comincerà il girone di ritorno, e c'è chi sogna la serie C...
Per l'amministrazione comunale il 2019 è stato un anno speso sotto vari fronti, dalla conferma del "tesoretto" di 40 milioni derivante dalla Legge Speciale (finalmente si può spendere!) al confronto con i comitati di quartiere -Saloni, Fossetta- per le scelte urbanistiche demandate alla nuova assessora Alessandra Penzo, che rimpiazza la dimissionaria Elga Messina. In estate non sono mancate le polemiche per l'annullamento di manifestazioni come lo Street Food Festival o i carri allegorici del Carnevale estivo, fermati entrambi da adempimenti burocratici che penalizzano lo svolgersi degli eventi, mentre sono state lanciate alcune applicazioni che agevolano il rapporto con i cittadini, come Alert System che avvisa per via telefonica delle calamità in atto, oppure MyCicero che consente il pagamento digitale e a distanza dei parcheggi comunali affidati a SST. Il 2020 dovrebbe portare, finalmente, la conclusione dei lavori al teatro Astra e magari, chissà, la soluzione anche di altre vertenze aperte e delle quali si continua a parlare in sessioni "animate" del consiglio comunale. A livello politico, incombono le elezioni regionali di primavera, alle quali prevedibilmente concorreranno esponenti chioggiotti di tutti i partiti; e anche le elezioni comunali veneziane potrebbero avere riflessi metropolitani sul ménage clodiense, che a sua volta andrà al voto nel 2021: logico pensare che, dal prossimo autunno se non prima, inizieranno le grandi manovre...
Se dovessimo scegliere un simbolo dell'anno che si va a concludere, non possiamo non andare col pensiero alle tante voragini che si sono aperte nelle strade cittadine lo scorso maggio. Improvvisamente, nel giro di pochi giorni, hanno ceduto i terreni sotto Borgo San Giovanni, la Rebosola verso Ca' Pasqua, strada Madonna Marina, via Marco Polo e il tratto che congiunge via della Fossetta al cavalcavia: prontamente tutte queste falle sono state sanate dai solerti operatori, ma resta impressionante la concomitanza nel tempo e nello spazio, in una città che attende nuovi lavori di manutenzione al ponte translagunare delle Trezze, a quello che attraversa il Brenta, il nuovo(?) ponte sulla Fossetta, la messa in sicurezza della rotatoria tra viale Mediterraneo e via Domenico Schiavo, la doppia viabilità per accedere all'isola Saloni... ripensando alle voragini di maggio, non resta che augurare: Chioggia, «vien fuòra da chela busa!».
La sera del 12 novembre l'acqua alta era stata annunciata, ma le previsioni erano evidentemente al ribasso. Con il picco di 170 centimetri raggiunto alle 21.45 -e un deflusso molto lento, tanto da innestarsi al successivo ciclo di marea- si è trattato della seconda misurazione più alta di sempre, dopo il 4 novembre 1966. A Venezia la quota è stata raggiunta a 187 centimetri, Pellestrina è in ginocchio e scatta la gara di donazioni. L'acqua alta si è fatta sentire anche l'indomani, 13 novembre, e nei giorni immediatamente successivi, fino ai rigurgiti pre-natalizi, recando distruzione ai litorali di Sottomarina e Isolaverde, ammassi di prodotti, elettrodomestici e oggetti da buttare in centro storico (dove hanno chiuso anche le scuole). I residenti e i titolari di attività economiche ora attendono i rimborsi a livello governativo e regionale. Già a maggio la città era stata interessata da una fitta serie di piogge torrenziali, che avevano allagato anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta, dove non era in funzione la pompa di aspirazione delle acque meteoriche, e precedenti lavori avevano compromesso lo smaltimento della pioggia davanti all'ingresso. Le polemiche sulla mancata messa in funzione anticipata del Mose alle bocche di porto non fanno dimenticare che da dieci anni il centro storico di Chioggia è comunque protetto -salvo eventi eccezionali, appunto- dal Baby Mose: altrimenti le calli e le fondamente sarebbero andate a fondo lo stesso, come succede a Venezia.
Sull'onda dello slancio internazionale per le iniziative di Greta Thunberg a difesa dell'ambiente contro i cambiamenti climatici indotti dall'uomo, anche Chioggia ha conosciuto nel 2019 una forte accelerazione attorno ai temi della plastica, della difesa del mare, della sensibilizzazione verso una migliore qualità della vita. Non solo con le manifestazioni degli studenti, tenutesi per quattro venerdì in stagioni diverse, ma a partire dall'ordinanza plastic-free firmata dal sindaco a marzo (divieto di utilizzo per stoviglie monouso alle sagre paesane), fino all'impegno dell'ISPRA con i pescatori chioggiotti per il progetto Marine Litter Repair, passando per il rinvenimento di non poche discariche non autorizzate nel territorio e per le cicliche raccolte di rifiuti in laguna, in spiaggia e nella zona della diga, organizzate sempre da legioni di volontari. Se si aggiungono l'arrivo dell'eco-compattatore al mercato ittico e il lancio della campagna EcoAttivi (con distribuzione di eco-punti) per premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini, si ha un quadro che apparentemente vede la popolazione finalmente consapevole del suo ruolo nel conservare l'unicità ambientale e la qualità della vita che ne deriva.
E proprio un nuovo protagonismo della pesca ha segnato, chiaramente in positivo, il 2019 a Chioggia. Il nuovo contratto nazionale della categoria è stato discusso in un'assemblea sindacale pubblica con dipendenti e armatori: tra le novità, il congedo per matrimonio e prestazioni sanitarie agevolate anche ai familiari dei pescatori. Poi la battaglia per evitare che la piccola pesca venga paragonata dall'INPS a quella industriale, con conseguenti cartelle spropositate, quella in sede europea per mantenere la deroga a 22 millimetri delle vongole pescate nell'Adriatico, e quella per ottenere in tempi ragionevoli i rimborsi del fermo biologico. I pescatori di Chioggia sono stati protagonisti anche di un film documentario proiettato a Mazara del Vallo (e poi al cinema Don Bosco). Purtroppo alcuni eventi spiacevoli hanno attraversato anche il 2019: la scomparsa di Fabio Perini mentre era in navigazione, quella di Massimo Boscolo Chielon nella laguna, e meno male che è stato ritrovato Endri Febo inghiottito dalle acque a pochi giorni dal Natale 2018. Non va dimenticato il caso del peschereccio Riccardo T, andatosi ad arenare nei pressi di Ca' Roman dopo aver urtato una bricola sommersa.
Dopo decenni, il 14 febbraio scorso il comando della polizia locale di Chioggia è stato trasferito dalla Loggia dei Bandi in corso del Popolo a un nuovo stabile ubicato nell'isola Saloni. La soluzione, che pareva essere ottimale, si è invece rivelata precaria dal punto di vista della salubrità dei luoghi e della funzionalità del lavoro, tanto che il responsabile sicurezza in carico al Comune ha parlato senza mezzi termini di necessità di evacuazione. Non è l'unica polemica che ha attraversato, suo malgrado, la polizia locale nell'ultimo anno: il comando diretto da Michele Tiozzo ha deciso di dare la caccia agli "hater" online che più volte hanno accusato gli agenti di non essere presenti nei luoghi nevralgici del traffico e dei parcheggi, specie dopo il trasferimento. Ma i dati estivi del contrasto al commercio irregolare lungo le spiagge depongono a favore dell'impegno degli uomini in divisa, perennemente sotto organico e tirati per la giacchetta da certa politica.
Il 2019 ha visto esplodere l'attrazione del cinema per Chioggia, Sottomarina e le frazioni circostanti. Da prima dell'estate fino a dicembre la produzione internazionale del circuito HBO ha sostato in città per le riprese di "We are who we are", la nuova serie di telefilm firmata dal regista Luca Guadagnino che sarà diffusa in tutto il mondo: il Palio della Marciliana, i fuochi d'artificio, le calli ma anche gli orti, la Fossetta, punta Poli e sacca San Francesco sono stati insolitamente immortalati per finire nelle case di tutto il mondo, aumentando sensibilmente la possibilità che diventino veicolo per il turismo. E a vedere le riprese c'era anche Martin Scorsese, la cui figlia era impegnata nel set. Ma non finisce qui: sono state annunciate anche le future riprese di "La terra dei figli", tratto da un fumetto di Gipi per la regia di Claudio Cupellini, mentre a dicembre in centinaia si sono messi in coda all'oratorio salesiano per il casting della produzione Wildside, ambientata negli anni Ottanta e che sarà girata a febbraio ovviamente a Chioggia. Sommando il successo estivo della rassegna "Laguna sud" curata da Andrea Segre all'isola di San Domenico, è stato un anno di celluloide che promette di non finire qui: a quando l'istituzione di una vera Film Commission?
Generalmente le notizie di cronaca nera dovrebbero avere uno spazio più altolocato, ma non è proprio il caso di aggiungere nuova rilevanza a dodici mesi che hanno visto le forze dell'ordine impegnate in più frangenti -rischiando del proprio- per venire a capo di situazioni assurde, pericolose e figlie di un degrado endemico. Dalla rissa dell'Epifania in lungomare fra giovanissimi armati anche di coltelli alle crisi di non pochi squilibrati che hanno messo a soqquadro case, calli, vicinato, fino ai regolamenti di conti che hanno purtroppo scelto il pronto soccorso quale campo di battaglia, non si può dire sia stato un anno sereno per chi ha il compito di tutelare la sicurezza dei cittadini, pur venendone sempre a capo in modo egregio. Confermata l'escalation della cocaina e delle droghe sintetiche, così come le patologie da gioco d'azzardo, il 2019 ha spinto in là i limiti di quello che taluni esperti chiamano disagio giovanile, e che invece è solo il disagio (fortissimo) creato da certe compagnie di giovinastri al resto della popolazione: prova ne siano gli assembramenti molesti lungo l'anello che circonda il Lusenzo, e lo scalpore suscitato in tutta Italia dagli adolescenti improvvisatisi coiffeur di un povero disgraziato cui sono stati "tagliati" i capelli con il fuoco.
E sempre a proposito di notizie che hanno fatto il giro dell'Italia, l'8 agosto il questore di Venezia Maurizio Masciopinto ha dato ordine di sospendere per 15 giorni gli spettacoli danzanti e la ristorazione al Cayo Blanco, noto stabilimento e locale notturno sulla spiaggia nord di Sottomarina, perché erano stati comprovati episodi di violenza da parte dei buttafuori che si erano accaniti contro un avventore. Gli stessi uomini della security, dipendenti di un'agenza esterna allo spazio in concessione a Fabio Damian, avevano negato l'accesso a un 18enne adriese di origini etiopi, motivando col fatto che «altri neri avevano creato casino». Il caso è divampato, dividendo l'opinione pubblica: nel mezzo dell'estate, con la programmazione in corso, lo stop alle attività avrebbe piegato il titolare, nel cui stabilimento peraltro lavorano molte persone di origine straniera e anche africana. Dopo una serie di rimpalli al TAR, e un dialogo avvenuto tra il gestore e la famiglia del ragazzo respinto, la decisione di riaprire anzitempo il Cayo Blanco alle danze ha salvato la fine della stagione estiva. Ma resta comunque il problema dei poteri in capo ai buttafuori e della loro estensione arbitraria, anche in altri esercizi.
La salvezza conquistata a quindici minuti dalla fine dell'ultima partita del campionato di serie D 2018-2019, sul campo di Feltre, ha dato la scossa all'ambiente calcistico locale. Così, complice l'assessora allo sport Isabella Penzo, il presidente della Clodiense Ivano Boscolo Bielo e gli ultras dell'allora Union CS raccolti nell'associazione XXIII Dicembre hanno raggiunto uno storico accordo dopo otto anni: la società si sarebbe chiamata Union Clodiense Chioggia Sottomarina, avrebbe adottato il granata come solo colore e avrebbe visto il ritorno sugli spalti della curva sud Franco de Paolis. Per celebrare il momento, il presidente e il direttore sportivo Roberto Tonicello regalano alla tifoseria una ciliegina chiamata Giacomo Marangon, il più forte giocatore del girone, oltre alla conferma praticamente in blocco del nucleo che, affidato all'allenatore Mario Vittadello, aveva raggiunto un'inopinata salvezza pochi mesi prima. Il clima in città torna ad accendersi, in casa e in trasferta l'incitamento non manca (e anche una presa di coscienza sociale con la mobilitazione per il caso Cucchi e a ricordo di una vittima di femminicidio), la squadra abbandona i bassifondi per stabilizzarsi in zona playoff nella stagione 2019-2020. Il 5 gennaio 2020 a Tamai comincerà il girone di ritorno, e c'è chi sogna la serie C...
Per l'amministrazione comunale il 2019 è stato un anno speso sotto vari fronti, dalla conferma del "tesoretto" di 40 milioni derivante dalla Legge Speciale (finalmente si può spendere!) al confronto con i comitati di quartiere -Saloni, Fossetta- per le scelte urbanistiche demandate alla nuova assessora Alessandra Penzo, che rimpiazza la dimissionaria Elga Messina. In estate non sono mancate le polemiche per l'annullamento di manifestazioni come lo Street Food Festival o i carri allegorici del Carnevale estivo, fermati entrambi da adempimenti burocratici che penalizzano lo svolgersi degli eventi, mentre sono state lanciate alcune applicazioni che agevolano il rapporto con i cittadini, come Alert System che avvisa per via telefonica delle calamità in atto, oppure MyCicero che consente il pagamento digitale e a distanza dei parcheggi comunali affidati a SST. Il 2020 dovrebbe portare, finalmente, la conclusione dei lavori al teatro Astra e magari, chissà, la soluzione anche di altre vertenze aperte e delle quali si continua a parlare in sessioni "animate" del consiglio comunale. A livello politico, incombono le elezioni regionali di primavera, alle quali prevedibilmente concorreranno esponenti chioggiotti di tutti i partiti; e anche le elezioni comunali veneziane potrebbero avere riflessi metropolitani sul ménage clodiense, che a sua volta andrà al voto nel 2021: logico pensare che, dal prossimo autunno se non prima, inizieranno le grandi manovre...
Se dovessimo scegliere un simbolo dell'anno che si va a concludere, non possiamo non andare col pensiero alle tante voragini che si sono aperte nelle strade cittadine lo scorso maggio. Improvvisamente, nel giro di pochi giorni, hanno ceduto i terreni sotto Borgo San Giovanni, la Rebosola verso Ca' Pasqua, strada Madonna Marina, via Marco Polo e il tratto che congiunge via della Fossetta al cavalcavia: prontamente tutte queste falle sono state sanate dai solerti operatori, ma resta impressionante la concomitanza nel tempo e nello spazio, in una città che attende nuovi lavori di manutenzione al ponte translagunare delle Trezze, a quello che attraversa il Brenta, il nuovo(?) ponte sulla Fossetta, la messa in sicurezza della rotatoria tra viale Mediterraneo e via Domenico Schiavo, la doppia viabilità per accedere all'isola Saloni... ripensando alle voragini di maggio, non resta che augurare: Chioggia, «vien fuòra da chela busa!».
martedì 24 dicembre 2019
ALTA MAREA LA MATTINA DI NATALE, PREVISTI 111 CENTIMETRI A CHIOGGIA PER LE ORE 8.20 DI MERCOLEDÌ
Notizie apparentemente positive riguardo l'acqua alta per la mattina di Natale arrivano dall'ISPRA, i cui ricercatori segnalano alle 8.20 di domani mattina un picco di marea a 111 centimetri dal rilevatore di Vigo. Se così fosse, sarebbe scongiurato il rischio di acqua alta a Chioggia, dal momento che le barriere del Baby Mose proteggono riva Vena e il corso del Popolo fino ad almeno 130 cm. La situazione tuttavia è destinata a cambiare nelle ore, per via dell'eventuale direzione o forza del vento.
Chioggia Azzurra monitora l'evolversi della situazione in tempo reale attraverso i link forniti dal centro veneziano per la marea.
Chioggia Azzurra monitora l'evolversi della situazione in tempo reale attraverso i link forniti dal centro veneziano per la marea.
TG AZZURRA: NATALE CON L’ACQUA ALTA, LA MANCATA INAUGURAZIONE DEL MOSE È UNA FAKE NEWS DEL GAZZETTINO - EDIZIONE DI MARTEDÌ 24 DICEMBRE 2019
Nel numero odierno:
- gli auguri di Natale arrivano in gondola al ponte di Vigo con gli sportivi della Remiera Clodiense → l'articolo continua su questo link;
- acqua alta, la marea ha invaso il corso. Fake news del Gazzettino sul Mose in funzione a Treporti → l'articolo continua su questo link;
- forti rumori ieri sera in Tombola, pompa non-stop alla scuola Marchetti: è intervenuta la polizia → l'articolo continua su questo link;
- il presepio dei Salesiani ambientato tra i Sassi di Matera, capitale europea della cultura nel 2019 → l'articolo continua su questo link;
- la techno berlinese di Rocco e Dade M.A.T. questa sera dal vivo all'osteria ai Coppi in calle Palazzo → l'articolo continua su questo link.
- gli auguri di Natale arrivano in gondola al ponte di Vigo con gli sportivi della Remiera Clodiense → l'articolo continua su questo link;
- acqua alta, la marea ha invaso il corso. Fake news del Gazzettino sul Mose in funzione a Treporti → l'articolo continua su questo link;
- forti rumori ieri sera in Tombola, pompa non-stop alla scuola Marchetti: è intervenuta la polizia → l'articolo continua su questo link;
- il presepio dei Salesiani ambientato tra i Sassi di Matera, capitale europea della cultura nel 2019 → l'articolo continua su questo link;
- la techno berlinese di Rocco e Dade M.A.T. questa sera dal vivo all'osteria ai Coppi in calle Palazzo → l'articolo continua su questo link.
FORTI RUMORI IERI SERA IN TOMBOLA: LA POMPA ALLA SCUOLA MARCHETTI ERA IN FUNZIONE NON STOP, POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO SONO INTERVENUTI PER SPEGNERLA
Attorno alle ore 22 di ieri sera una residente nel quartiere Tombola di Chioggia ha contattato la polizia di Stato poiché dall'interno della scuola primaria Marchetti provenivano rumori sospetti, forti e ricorrenti, col pensiero all'eventuale irruzione di vandali o malintenzionati. Gli agenti, in contatto con la dirigente scolastica Maria Cristina Baleani, si sono precipitati nel plesso e -coadiuvati da alcuni operatori scolastici e dalla maestra Laura Biolcati- hanno accertato che i rumori provenivano da una pompa di aspirazione delle acque metoriche, la quale continuava a innescarsi fino alla potenzialità di danneggiare lo stabile. Sulle prime si temeva anche un principio d'incendio: i vigili del fuoco, giunti dalla caserma adiacente, hanno verificato che non ci fossero pericoli, sospendendo provvisoriamente l'uso della pompa, la quale è stata riattivata per l'acqua alta di stamane. L'allarme alla scuola Marchetti è rientrato in tarda serata.
ACQUA ALTA A CHIOGGIA, ALLE 8 DI STAMANE LA MAREA SUPERA LE PARATIE DI RIVA VENA E INVADE IL CORSO. MANCATA APERTURA DEL MOSE A TREPORTI, È GIALLO
Annunciata dalle previsioni, questa mattina alle ore 8.35 l'alta marea a Chioggia (rilevatore di Vigo) ha raggiunto il picco a quota 136 e con esso ha valicato i limiti delle paratie del Baby Mose in riva Vena. Risultano allagate le fondamente esterne -Lombardo e San Domenico- oltre a piazza Vigo, corso del Popolo e, parzialmente, le calli. Qui il link per seguirne l'andamento in tempo reale.
Alla diga sud di Sottomarina, l'acqua ha raggiunto 139 cm alle 7.30 di stamane, per poi scendere inesorabilmente, mentre anche a Venezia la marea sfiora i 140 cm, ovvero -come a Chioggia- qualche centimetro in meno rispetto a ieri, con disagi più contenuti. Per domani, giorno di Natale, l'ISPRA prevede ancora 133 centimetri a Vigo alle ore 7.50.
Intanto si accende il giallo attorno alla presunta apertura del Mose alle bocche fra Lido e Treporti: il quotidiano Il Gazzettino, con un articolo a firma di Elisio Trevisan, ieri a tarda sera aveva riportato che nella notte sarebbe stato deciso di provare in azione il sistema di paratie mobili a cominciare dal porto più settentrionale della laguna.
La circostanza non risponde al vero, nonostante i contatti fra il Provveditorato alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque) e i commissari del Consorzio Venezia Nuova: ma la Capitaneria di Porto di Venezia conferma che le grandi tavole gialle non sono state alzate a Treporti né altrove. Il sistema infatti non risulta ancora collaudato, e vani erano stati anche i tentativi richiesti in extremis dal sindaco di Chioggia Alessandro Ferro durante i giorni drammatici di novembre.
Alla diga sud di Sottomarina, l'acqua ha raggiunto 139 cm alle 7.30 di stamane, per poi scendere inesorabilmente, mentre anche a Venezia la marea sfiora i 140 cm, ovvero -come a Chioggia- qualche centimetro in meno rispetto a ieri, con disagi più contenuti. Per domani, giorno di Natale, l'ISPRA prevede ancora 133 centimetri a Vigo alle ore 7.50.
Intanto si accende il giallo attorno alla presunta apertura del Mose alle bocche fra Lido e Treporti: il quotidiano Il Gazzettino, con un articolo a firma di Elisio Trevisan, ieri a tarda sera aveva riportato che nella notte sarebbe stato deciso di provare in azione il sistema di paratie mobili a cominciare dal porto più settentrionale della laguna.
La circostanza non risponde al vero, nonostante i contatti fra il Provveditorato alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque) e i commissari del Consorzio Venezia Nuova: ma la Capitaneria di Porto di Venezia conferma che le grandi tavole gialle non sono state alzate a Treporti né altrove. Il sistema infatti non risulta ancora collaudato, e vani erano stati anche i tentativi richiesti in extremis dal sindaco di Chioggia Alessandro Ferro durante i giorni drammatici di novembre.
lunedì 23 dicembre 2019
TG AZZURRA: INFERNO SABATO SERA IN CAMPO DEL DUOMO, BOTTI E FUOCHI FINO A MEZZANOTTE. IL LOCALE: NOI NON C’ENTRIAMO - EDIZIONE DI LUNEDÌ 23 DICEMBRE 2019
Nel numero odierno:
- tornano a risuonare le sirene nella notte, stamane acqua alta a Chioggia: il picco alle 9.30 con 141 cm → l'articolo continua su questo link;
- inferno sabato sera in campo del Duomo, botti e fuochi fino a mezzanotte. Il locale: noi non c'entriamo → l'articolo continua su questo link;
- manutenzione del ponte translagunare, verso la rinuncia all'anello di circolazione. Sarà senso alternato? → l'articolo continua su questo link;
- questa sera nella Cattedrale di Santa Maria Assunta tradizionale concerto dell'Orchestra e Coro Serafin → l'articolo continua su questo link.
- tornano a risuonare le sirene nella notte, stamane acqua alta a Chioggia: il picco alle 9.30 con 141 cm → l'articolo continua su questo link;
- inferno sabato sera in campo del Duomo, botti e fuochi fino a mezzanotte. Il locale: noi non c'entriamo → l'articolo continua su questo link;
- manutenzione del ponte translagunare, verso la rinuncia all'anello di circolazione. Sarà senso alternato? → l'articolo continua su questo link;
- questa sera nella Cattedrale di Santa Maria Assunta tradizionale concerto dell'Orchestra e Coro Serafin → l'articolo continua su questo link.
MANUTENZIONE DEL PONTE TRANSLAGUNARE, SI VA VERSO LA RINUNCIA DELL’ANELLO. TORNA L’IPOTESI DI SENSO UNICO ALTERNATO?
Molti in città si chiedono quando cominceranno effettivamente i lavori di manutenzione straordinaria al ponte translagunare delle Trezze, più volte annunciati e nei fatti sempre rinviati di almeno un mese. La soluzione inizialmente concordata tra ANAS e il Comune di Chioggia, ovvero un "anello" di circolazione in entrata e uscita dalla città, adoperando la Romea in un senso e l'Arzeron nell'altro, pare non convincere più le parti: dal quotidiano Il Gazzettino in edicola oggi si evince che i vigili del fuoco avrebbero suggerito di desistere dal proposito, probabilmente perché sarebbero più difficili le eventuali operazioni di soccorso in strade a senso unico.
Pertanto torna in auge l'ipotesi del senso alternato, il quale però prolungherebbe i lavori di circa due mesi; senza contare che anche il ponte che attraversa il Brenta tra Brondolo e Ca' Lino abbisogna di eguale manutenzione, con il rischio che la successione dei due cantieri si protragga fino all'estate. L'alternativa è rinviare una delle due opere alla fine della stagione turistica 2020, sempre se lo stato dei ponti coinvolti lo permette. E intanto non c'è ancora una data di partenza per il via alla ristrutturazione del ponte Trezze.
Pertanto torna in auge l'ipotesi del senso alternato, il quale però prolungherebbe i lavori di circa due mesi; senza contare che anche il ponte che attraversa il Brenta tra Brondolo e Ca' Lino abbisogna di eguale manutenzione, con il rischio che la successione dei due cantieri si protragga fino all'estate. L'alternativa è rinviare una delle due opere alla fine della stagione turistica 2020, sempre se lo stato dei ponti coinvolti lo permette. E intanto non c'è ancora una data di partenza per il via alla ristrutturazione del ponte Trezze.
RISUONANO LE SIRENE NELLA NOTTE, ACQUA ALTA A CHIOGGIA: IL PICCO ALLE 9.30 CON 141 CENTIMETRI
Alle 5 e alle 7 del mattino, nella notte ormai alle spalle, sono risuonate per due volte le sirene di allarme a Chioggia e Sottomarina, finalmente tornate in funzione per annunciare l'imminente acqua alta. Alle ore 9.30 il massimo livello della marea -registrata dal rilevatore di Vigo- è stato di 141 centimetri sul medio mare, superando così il limite del Baby Mose in canal Vena: anche le fondamente San Domenico e canal Lombardo sono rimaste allagate, così piazza Vigo, corso del Popolo e il quartiere Tombola.
I dati rilevati alla diga sud di Sottomarina hanno segnato il picco alle ore 8.15 con 148 centimetri per poi lentamente scendere, mentre i valori dell'intermedia postazione portuale nella laguna si sono fermati a 142 cm alle 9.25 di stamane, prima di una lenta discesa. Anche a Venezia i rilevatori nei pressi della chiesa della Salute hanno raggiunto quota 143, che significa gran parte della città allagata. E per domani si annuncia una nuova mattinata di passione, sul filo del Baby Mose.
I dati rilevati alla diga sud di Sottomarina hanno segnato il picco alle ore 8.15 con 148 centimetri per poi lentamente scendere, mentre i valori dell'intermedia postazione portuale nella laguna si sono fermati a 142 cm alle 9.25 di stamane, prima di una lenta discesa. Anche a Venezia i rilevatori nei pressi della chiesa della Salute hanno raggiunto quota 143, che significa gran parte della città allagata. E per domani si annuncia una nuova mattinata di passione, sul filo del Baby Mose.
domenica 22 dicembre 2019
ESONDA IL CANALE MORTO TRA CA' BIANCA E CA' PASQUA, DUE CORTILI ALLAGATI: DOMANI SI REPLICA?
Le piogge torrenziali che da ore stanno cadendo nel territorio clodiense hanno provocato l'esondazione del canale Morto, che passa da Ca' Bianca e da Ca' Pasqua. Le sue acque hanno invaso il cortile di due abitazioni ubicate sulla sponda sinistra del canale, nei pressi di Ca' Pasqua.
La circostanza è anche effetto della piena del Bacchiglione, pericolosa perché il mare fino ad ora non ha ricevuto "l'onda morbida". «Ora le cose stanno migliorando - dice Davide Tiozzo, presidente del comitato di frazione - ma domani la medesima situazione è destinata a ripetersi».
La circostanza è anche effetto della piena del Bacchiglione, pericolosa perché il mare fino ad ora non ha ricevuto "l'onda morbida". «Ora le cose stanno migliorando - dice Davide Tiozzo, presidente del comitato di frazione - ma domani la medesima situazione è destinata a ripetersi».
TG AZZURRA: MERCATO ITTICO AI SALONI, ACCUSE DI BUGIE TRA IL COMITATO E L'ASSESSORA. SPUNTA UN MESSAGGIO "COMPROMETTENTE" - EDIZIONE DI DOMENICA 22 DICEMBRE 2019
Nel numero odierno:
- alta marea, mattinata sul filo del Baby Mose a Chioggia: picco in ritardo, l'acqua affiora dalle fondamente esterne → l'articolo continua su questo link;
- mercato ittico ai Saloni, accuse tra il comitato e l'assessora Alessandra Penzo. Spunta un messaggio "compromettente" → l'articolo continua su questo link;
- in centinaia anche da fuori Chioggia per il casting per il telefilm di Wildside, ore di coda per aspiranti comparse → l'articolo continua su questo link;
- Union Clodiense ieri corsara a Feltre con Baccolo sotto la pioggia, il 2019 termina con 3 punti e tanta consapevolezza → l'articolo continua su questo link.
- alta marea, mattinata sul filo del Baby Mose a Chioggia: picco in ritardo, l'acqua affiora dalle fondamente esterne → l'articolo continua su questo link;
- mercato ittico ai Saloni, accuse tra il comitato e l'assessora Alessandra Penzo. Spunta un messaggio "compromettente" → l'articolo continua su questo link;
- in centinaia anche da fuori Chioggia per il casting per il telefilm di Wildside, ore di coda per aspiranti comparse → l'articolo continua su questo link;
- Union Clodiense ieri corsara a Feltre con Baccolo sotto la pioggia, il 2019 termina con 3 punti e tanta consapevolezza → l'articolo continua su questo link.
ALTA MAREA, MATTINATA SUL FILO DEL BABY MOSE A CHIOGGIA: PICCO IN RITARDO RISPETTO ALLE PREVISIONI, L'ACQUA AFFIORA DALLE FONDAMENTE ESTERNE
Si è giocato sul filo del Baby Mose il livello dell'alta marea rilevato questa mattina a Chioggia. Mentre le previsioni di ieri (fonte ISPRA) davano 124 centimetri sul medio mare alle 8.10, l'effetto del vento e della pressione hanno fatto scivolare in avanti il massimo mareale.
I dati in tempo reale diffusi dal centro maree dicono che a Vigo il picco dell'acqua è stato raggiunto alle 9.30 con 129 cm, giusto la soglia di sicurezza retta dalle due paratie nel canal Vena. Questo non ha impedito che l'acqua salisse per qualche centimetro sopra le fondamente San Domenico e canal Lombardo, fino a raggiungerà la metà delle calli.
Erano stati allertati anche i mezzi della protezione civile e dei vigili del fuoco, appostati con un mezzo anfibio all'esterno dell'ospedale, dove viene anche ipotizzato il trasferimento dell'attuale comando rispetto alla sede di riviera Caboto in quanto luogo più protetto dall'alta marea e centrale per gli interventi.
La quota non ha comunque raggiunto i 140 centimetri paventati dalla telefonata del Comune, inviata circa alle 9 di stamane attraverso Alarm System: quella previsione, sempre del centro maree, era riferita a Venezia (rilievi alla Salute) ed è già smentita nello stesso capoluogo, che alle 10 ha stazionato a 120 cm. A Chioggia centro, come si sa, pochi centimetri fanno la differenza: e anche domani mattina potrebbe essere di passione, dal momento che le previsioni di ISPRA parlano di 130 cm alle 7.50 di lunedì.
I dati in tempo reale diffusi dal centro maree dicono che a Vigo il picco dell'acqua è stato raggiunto alle 9.30 con 129 cm, giusto la soglia di sicurezza retta dalle due paratie nel canal Vena. Questo non ha impedito che l'acqua salisse per qualche centimetro sopra le fondamente San Domenico e canal Lombardo, fino a raggiungerà la metà delle calli.
Erano stati allertati anche i mezzi della protezione civile e dei vigili del fuoco, appostati con un mezzo anfibio all'esterno dell'ospedale, dove viene anche ipotizzato il trasferimento dell'attuale comando rispetto alla sede di riviera Caboto in quanto luogo più protetto dall'alta marea e centrale per gli interventi.
La quota non ha comunque raggiunto i 140 centimetri paventati dalla telefonata del Comune, inviata circa alle 9 di stamane attraverso Alarm System: quella previsione, sempre del centro maree, era riferita a Venezia (rilievi alla Salute) ed è già smentita nello stesso capoluogo, che alle 10 ha stazionato a 120 cm. A Chioggia centro, come si sa, pochi centimetri fanno la differenza: e anche domani mattina potrebbe essere di passione, dal momento che le previsioni di ISPRA parlano di 130 cm alle 7.50 di lunedì.
sabato 21 dicembre 2019
ALTA MAREA, CALANO LEGGERMENTE LE PREVISIONI PER DOMANI E LUNEDÌ A CHIOGGIA
L'ISPRA ha diramato le nuove previsioni dell'alta marea riguardo i prossimi giorni, e per quanto concerne Chioggia le segnalazioni alla stazione di Vigo segnano un leggero ribasso rispetto alle precedenti. Domani mattina -domenica 22 dicembre- infatti il picco dovrebbe attestarsi a 124 cm sul livello medio del mare alle ore 8.10, mentre lunedì 23 alle 7.50 saranno 130 i centimetri di massima, giusto sul filo del Baby Mose che protegge riva Vena e corso del Popolo.
TG AZZURRA: CHIUSURA DELLE POSTE DI CAVANELLA, È GIALLO: SOLO LAVORI URGENTI O LA CARENZA DI PERSONALE FA TEMERE PER IL FUTURO? - EDIZIONE DI SABATO 21 DICEMBRE 2019
Nel numero odierno:
- inaugurata stamane a Cavanella la nuova vettura in dotazione ad Anteas per trasporto di persone non autosufficienti → l'articolo continua su questo link;
- chiusura delle poste a Cavanella, è giallo: solo lavori urgenti o la carenza di personale fa temere per il futuro? → l'articolo continua su questo link;
- entro 18 mesi tre nuovi hot spot pubblici a Chioggia e Sottomarina per la navigazione internet wifi in spazi aperti → l'articolo continua su questo link;
- anticipo di sabato a Feltre per l'Union Clodiense, dopo una settimana difficile. Ieri la festa del settore giovanile → l'articolo continua su questi link;
- domani (meteo permettendo) festa di Natale a Ca' Lino, dalle 11 per tutto il giorno artigianato, gastronomia, musica → l'articolo continua su questo link.
- inaugurata stamane a Cavanella la nuova vettura in dotazione ad Anteas per trasporto di persone non autosufficienti → l'articolo continua su questo link;
- chiusura delle poste a Cavanella, è giallo: solo lavori urgenti o la carenza di personale fa temere per il futuro? → l'articolo continua su questo link;
- entro 18 mesi tre nuovi hot spot pubblici a Chioggia e Sottomarina per la navigazione internet wifi in spazi aperti → l'articolo continua su questo link;
- anticipo di sabato a Feltre per l'Union Clodiense, dopo una settimana difficile. Ieri la festa del settore giovanile → l'articolo continua su questi link;
- domani (meteo permettendo) festa di Natale a Ca' Lino, dalle 11 per tutto il giorno artigianato, gastronomia, musica → l'articolo continua su questo link.
CHIUSURA DELLE POSTE DI CAVANELLA, È GIALLO: SOLO LAVORI URGENTI O LA CARENZA DI PERSONALE FA TEMERE PER IL FUTURO?
Ha avuto, come logico, una certa eco il post pubblicato ieri sera in merito alla chiusura dell'ufficio postale di Cavanella d'Adige in programma questo lunedì 23 dicembre. Nell'articolo, pur senza dichiarare una chiusura definitiva, veniva fatto riferimento alla mancanza di personale: la qual circostanza è stata comunque confermata da fonti accreditate. In ogni caso esiste anche l'urgenza di lavori di manutenzione dal momento che piove all'interno dello stabile, per cui l'ufficio postale di Cavanella rimarrà chiuso da lunedì 23 fino al 18 gennaio. Bisognerà comunque tenere monitorata la situazione in futuro, anche con l'amministrazione comunale e con la direzione delle poste, per capire le sue reali intenzioni riguardo il servizio periferico.
ENTRO 18 MESI TRE NUOVI HOT SPOT A CHIOGGIA E SOTTOMARINA PER LA NAVIGAZIONE WIFI GRATUITA ALL'APERTO
Chioggia ci riprova con internet. Il Comune infatti ha dato mandato all'impresa Terralink -con sede a Bassano del Grappa- di realizzare tre nuovi hot spot per la navigazione gratuita all'aperto, da collocare in corso del Popolo, in piazza Europa e in viale Veneto: il progetto rientra nella sovvenzione di 15mila euro ricevuta da parte della Commissione Europea per l'ambito WiFi4EU. Gli hot spot andranno creati entro 18 mesi dal bando. La speranza naturalmente è che funzionino, come invece non era sempre accaduto per i precedenti affidamenti decennali e per l'ultimo accordo con il servizio Guglielmo.
PARCO DELL'ISOLA DELL'UNIONE, RIPARAZIONE ANTICIPATA PER LE BUCHE NELL'AREA DEDICATA ALLA RICREAZIONE DI CANI
Lavori in corso al parco dell'isola dell'Unione, intitolato ai Diritti dei Bambini. Dopo i solleciti dell'attivista Laura Doria, a nome di coloro che avevano subìto disagi dalle condizioni del parco, ieri mattina l'impresa incaricata della manutenzione del verde pubblico ha provveduto a sistemare le diverse buche pericolose che si erano formate all'interno dell'area dedicata alla ricreazione dei cani.
Inizialmente il Comune aveva previsto la riparazione a partire da metà gennaio: «L'anticipo è un fatto positivo - commenta Doria - evidentemente ulteriori solleciti sono stati utili a far eseguire le opere in tempi brevi, una volta avuta cognizione del rischio per l'incolumità dei frequentatori. Ora sta al loro buon senso rispettare il regolamento del parco, compreso l'obbligo di ripristino e chiusura di qualsiasi buca creata dal proprio animale».
Inizialmente il Comune aveva previsto la riparazione a partire da metà gennaio: «L'anticipo è un fatto positivo - commenta Doria - evidentemente ulteriori solleciti sono stati utili a far eseguire le opere in tempi brevi, una volta avuta cognizione del rischio per l'incolumità dei frequentatori. Ora sta al loro buon senso rispettare il regolamento del parco, compreso l'obbligo di ripristino e chiusura di qualsiasi buca creata dal proprio animale».
venerdì 20 dicembre 2019
TG AZZURRA: FIAMME NELLA NOTTE, A BRONDOLO VA A FUOCO UN BARCHINO DA PESCA: L’INCENDIO È DOLOSO - EDIZIONE DI VENERDÌ 20 DICEMBRE 2019
Nel numero odierno:
- sequestrati oltre 13mila addobbi e luminarie cinesi dalla Guardia di Finanza di Chioggia, senza marchio di conformità → l'articolo continua su questo link;
- fiamme nella notte, alla conca di Brondolo va a fuoco un barchino da pesca: l'incendio è sicuramente d'origine dolosa → l'articolo continua su questo link;
- il consiglio di amministrazione di Veritas approva il progetto per mettere in sicurezza l'ex discarica di Ca' Rossa → l'articolo continua su questo link;
- Orizzonti premia alla sala conferenze del Museo civico i vincitori del concorso Giovani e Cooperazione internazionale → l'articolo continua su questo link;
- oggi pomeriggio dalle ore 17.30 al teatro Don Bosco la festa di Natale per il settore giovanile dell'Union Clodiense → l'articolo continua su questo link;
- al via stasera la stagione concertistica all'auditorium S.Nicolò, dagli Stati Uniti arriva il Virginia Gospel Ensemble → l'articolo continua su questo link;
- Truma in concerto questa sera all'osteria ai Coppi di calle Palazzo, con i brani folk d'autore in dialetto chioggiotto → l'articolo continua su questo link.
- sequestrati oltre 13mila addobbi e luminarie cinesi dalla Guardia di Finanza di Chioggia, senza marchio di conformità → l'articolo continua su questo link;
- fiamme nella notte, alla conca di Brondolo va a fuoco un barchino da pesca: l'incendio è sicuramente d'origine dolosa → l'articolo continua su questo link;
- il consiglio di amministrazione di Veritas approva il progetto per mettere in sicurezza l'ex discarica di Ca' Rossa → l'articolo continua su questo link;
- Orizzonti premia alla sala conferenze del Museo civico i vincitori del concorso Giovani e Cooperazione internazionale → l'articolo continua su questo link;
- oggi pomeriggio dalle ore 17.30 al teatro Don Bosco la festa di Natale per il settore giovanile dell'Union Clodiense → l'articolo continua su questo link;
- al via stasera la stagione concertistica all'auditorium S.Nicolò, dagli Stati Uniti arriva il Virginia Gospel Ensemble → l'articolo continua su questo link;
- Truma in concerto questa sera all'osteria ai Coppi di calle Palazzo, con i brani folk d'autore in dialetto chioggiotto → l'articolo continua su questo link.