mercoledì 26 ottobre 2016
" STATE FACENDO POLITICA " : IL VICESINDACO ROMPE CON IL COMITATO NO-GPL
Che, in Italia, la linea di demarcazione tra il corretto e l'illegittimo sia alquanto labile è un dato di fatto. Lo si è constatato anche poche ore fa, assistendo alla riunione della III commissione consiliare, riunitasi per fare il punto sul gpl a Val da Rio. L'ingegnere Stefano Penzo, dirigente comunale del settore Lavori pubblici ed Urbanistica lo ha dimostrato commentando il testo del decreto del ministero dello Sviluppo economico n. 5 del 9 febbraio, 2012 oltre ad un ulteriore atto che azzererebbero gli effetti di tutte le precedenti norme in materia di portualità. Il condizionale, però, è di rigore. Comunque sia, scorrendo il testo, il tecnico comunale non ha faticato un granché nel trovare appigli per mettere in dubbio le convinzioni del professor Carlo Giacomini, fautore di un'azione del Comune, fondata anzitutto sull'annullamento del via libera firmato nel 2014 da un ex dirigente dell'Urbanistica cui l'attuale amministrazione non ha rinnovato l'incarico.
E' intervento anche l'ex sindaco Giuseppe Casson, anch'egli critico sulla posizione di Giacomini. Sostiene che si dovrebbe fare il punto sulla valutazione di impatto ambientale e sulle concessioni. Vistosa crepa, infine, nell'ambito del comitato No gpl. Il vicesindaco 5 stelle Marco Veronese, ha preso le distanze dall'insistenza di Giacomini nel sostenere il proprio punto di vista, condiviso dalla platea. “State facendo politica in una sede tecnica” ha detto suscitando mugugni.
video in caricamento
PLAY LIST - VIDEO IN CARICAMENTO
84 commenti:
Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
QUANDO I 5STELLE SONO ALL'OPPOSIZIONE I LORO INTERVENTI SONO TECNICI MENTRE QUANDO SONO AL GOVERNO LE OPPOSIZIONI O I COMITATI FANNO SOLO POLITICA A LORO DISCREDITO!!!
RispondiEliminaCOME FA A PARLARE IN MERITO AL GPL MARCO VERONESE CHE IN QUALITA' DI DELEGATO AL PORTO DA QUANDO HA ASSUNTO IL MANDATO NON HA MAI INCONTRATO LE IMPRESE PORTUALI?? E' QUESTA ONESTA' O LA PEGGIORE MALAPOLITICA CHE SI NASCONDE DIETRO A SLOGAN
Pubblichiamo tutti i commenti, la critica vs il vice sindaco mi sembra francamente del tutto fuori luogo, posso testimoniare che si è sempre impegnato sulla questione dell'impianto del GPL , molto prima di essere in lista e prima di diventare vice sindaco. Contrariamente di alcuni politici che adesso indossano ( letteralmente) la maglietta NO GPL e però erano perfettamente al corrente della realizzazione dell'impianto. Probabilmente se invece di Rossi ( che è una brava persona si a chiaro) in testa al comitato avessero messo qualcuno che non aveva ami avuto nulla a che fare con un partito politico sarebbe stato meglio, non dico che Rossi è in malafede, assolutamente, dico che per un comitato che si professa apolitico aver avuto un presidente " vergine " avrebbe avuto, a mio avviso, più credibilità.
EliminaToh guarda. Un intervento democratico sui 5 stelle? Vanno bene solo quando accettano l'impostazione filo Pd. Se danno ragione a Casson meritano il carattere maiuscolo. Paura che rompano il giocattolo? Quello dell'accerchiamento inspiegabile all'ex sindaco,dopo averlo rimandato a,
RispondiEliminacasa? Se dovesse avere ragione lui quanta fatica sprecata, quanti voti in meno al PD...
Qua bisogna essere chiari perché le decisioni devono prenderle coloro che per questo sono pagate!!
RispondiEliminaPunto PRIMO :
- l’urbanista dott. Giacomini ha sollevato un quesito cui l’amministrazione DEVE rispondere : la conformità urbanistica rilasciata dall’allora Dirigente è legittima o meno ??
Gli attuali Dirigenti si devono assumere la responsabilità di decidere su questo, altrimenti che ci stanno a fare. E siccome non potranno persistere sull’errore (per essere benevoli) commesso da Mohammad Noori, il risultato sarà scontato.
Appurato ciò, al fine di correggere l’illegittimo allegato agli atti nella documentazione del Decreto interministeriale, È DOVERE dell’Amministrazione comunale procedere all’annullamento del parere espresso da Mohammad Noori.
Dicono alcuni che non servirà a niente. Forse, ma intanto, quantomeno servirà a ripristinare la verità storica. Il resto si vedrà.
Punto SECONDO :
una volta attuato quanto sopradetto, nulla vieta, anzi è auspicabile che l’Amministrazione procedere nei confronti della città metropolitana per il V.I.A. e la Capitaneria di Porto per la concessione demaniale.
Punto TERZO .
Mi è incomprensibile il comportamento del vice sindaco grillino Marco Veronese ed assessore con delega al porto, il quale anziché chiedere la documentazione in ASPO di CHI E COME si è proceduto all’assegnazione dell’area alla Socogas, si è scagliato contro il comitato nella recente IV Commissione Consiliare adducendo che lo stesso fa politica. I grillini dovrebbero una volta per tutte decidere cosa vogliono fare, se ne sono in grado. (boscolo)
Il vicesindaco ha dimostrato di meritarsi la carica ed il rispetto dei cittadini. La commissione di ieri e' stata un teatrino con attori scadenti, peraltro annientati con fermezza e semplicita' dai tecnici comunali. Bravi gli uffici e brava l'amministrazione, che non si sono fatti abbindolare dai venditori di fumo
RispondiEliminaA me questo comitato puzza. Mi sono sempre chiesto come mai un comitato che ha sempre tenuto a dire che era apartitico e apolitico non perdesse occasione per esprimere valutazioni politiche sulla passata amministrazione e in modo particolare sull'ex sindaco. Questa cosa mi ha puzzato fin dalla prima volta che ho sentito parlare i rappresentanti del comitato e mi sono riproposto di non firmare subito. Non capivo come mai un comitato cittadino sopra le parti dovesse comportarsi così. Dopo averli sentiti in auditorium mi sono confermato nei miei sospetti che questi di apartitico e apolitico abbiano solo il nome e niente altro. Sono contento di non avere firmato e mi darò da fare per spiegare anche ad altri il perché questo comitato non vada sostenuto.
RispondiEliminaConcordo con l'ultimo commento: (boscolo) e comitato nogpl hanno lo stesso indirizzo di casa...calle padovani
RispondiElimina(boscolo) vuole chiarezza?
RispondiEliminaMa quando? Non ha fatto che alzare polveroni per distogliere l’attenzione dalle vere responsabilità.
E anche nell’ultimo intervento mena il can per l’aia. Tanto per scrivere chiacchiere.
Forse l’annullamento non servirà a niente… dice. Ma come? Allora considera anche lui irrilevante la vicenda? Cioè stavolta dà ragione a Casson? E sconfessa quello che ha sempre detto. Mancanza di coerenza? No. Parole, solo parole. Più scrivo, più qualcuno crede che abbia ragione, dice a sé stesso.
E adesso tutto il comune dovrebbe lavorare non per risolvere problemi, ma per ristabilirgli la verità storica.
La verità storica la sa bene.
Ieri in commissione si è visto chi capisce davvero di questa storia (Casson) e chi scaldava le sedie (le rispettabili signore che i suoi amici ci volevano propinare come prime cittadine e non hanno parlato. Perché non all’altezza? Per altre ragioni? Per il risultato finale una Per il risultato finale una persona o un’altra andava bene lo stesso).
Vuole essere chiaro, (boscolo)?
Risponda con un sì o con un no alla domanda: “Il PD sapeva?”
Poi crederemo che voglia chiarezza.
Per Anonimo - 27 ottobre 2016 16:06
EliminaHo scritto : “DICONO ALCUNI che non servirà a niente. Forse, ma intanto…..”
Impari almeno a leggere e poi a trascrivere !!
Mai ho detto che la faccenda dell’annullamento dell’atto di Talieh Noori è irrilevante, ALTRI LO DICONO.
E ribatto che è imperante stabilire la verità affinché i posteri capiscano cosa è successo, indipendentemente da come andrà a finire. Per lei sono chiacchiere, per me no.
Certamente Casson capisce questa storia, è nata con lui in ASPO, figuriamoci se non la “capisce davvero”. L’ha talmente capita che si è fatto bocciare il ricorso. II neo giacobini grillini si sono fatti abbindolare dalle chiacchiere.
Il PD sapeva ?? Cosa sapeva ?? che si stava costruendo un bunkeraggio ?? Sì lo sapeva. Ma il progetto esecutivo del deposito costiero di 3 mega bomboloni per complessivi 9.000 metri cubi, solo l’avv. Casson l’ha visto in sede ASPO quando è stato deliberato in merito. Anche l’arch. Talieh Noori ha visto questo progetto, non altri. All’infuori di questi due soggetti, nessun altro amministratore ha potuto visionare il progetto esecutivo. (boscolo)
Il PD sapeva, eccome se sapeva, c'è il famoso verbale della commissione, con christian papo e con Montanariello ( pubblicato anche su questo blog) c'è l'interpellanza di Guarnieri con relativo volantinaggio, c'è l'articolo con mia firma sul gazzettino, c'è il video pubblicato su chioggia azzurra a settembre del 2015 , c'è la Barbara penzo che nello stesso periodo era assessore all'ambiente, lei potrà anche dire che non sapeva ( ammesso e non concesso che sia vero) ma non toglie il fatto che era il suo referato, finiamola di dire fregnacce TUTTI sapevano, c'era la coda di gente dai costa per chiedere di essere assunti e per fare dei lavori.
EliminaLa tattica di nascondersi dietro buoni principi è tipica di chi politico lo è assolutamente. Come il comitatone. E non nel senso nobile della parola, nel senso di calle Padovani, come dice lei. Non diversa quella di chi cerca di abbindolare la gente che va in chiesa. Cercano di tirare in ogni modo per la giacca Tessarollo. Non è stato neanche un poco corretto metterne in forse l’ortodossia e la imparzialità. Non terrebbe conto della “Laudato si’ ”del Papa, sarebbe al servizio dell’impresa! (Facebook, Chioggia News 24, 18 ottobre, ore 0:22, Due Vescovi, due posizioni diverse!). Roba da matti! Hanno messo vicino alla sua foto quella del vescovo di Manfredonia, per svergognare il pastore agli occhi dei fedeli. Certo che IL SILENZIO DI ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI CATTOLICI E’ STATO ASSORDANTE. Sempre pronti a prendere posizione su tutto, non hanno alzato una parola in difesa del vescovo Adriano. Dove sono finiti? Nel comitato? Contro il loro vescovo? O sono smarriti o sono stati manipolati. Quella vecchia volpe del vescovo però non c’è caduta. Almeno lui sa usare il cervello.
RispondiEliminaAristide, per pubblicare il tuo commento, scritto bene, devi però modificare il nesso di casualità... non puoi dire che una certa cosa è un premio ( caricando a noi del blog la responsabilità) puoi scrivere le stessa cosa in un altro modo...
RispondiEliminaL’attaule Dirigente ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica Stefano Penzo, si nasconde dietro un dito !!
RispondiEliminaPiuttosto di decidere se quanto attestato dell’allora dirigente Mohammad Talieh Noori sulla conformità urbanistica sia illegale o meno, esprime invece un suo personale parere sull’inutilità dell’eventuale rettifica.
A parte il suo parere personale, si limiti il Dirigente a relazionare se quanto dichiarato da Mohammad Talieh Noorim corrisponde al vero o meno. E nel caso non corrispondesse al vero (come messo per iscritto da Giacomini) si proceda senza indugio alla rettifica.
Mi sembra che si voglia sollevare polveroni per allontanare una decisione scomoda. Ma chi occupa quell’ufficio è pagato per prendere delle decisioni e quindi decida, rispondendo alle attese dei cittadini. (boscolo)
che stupidaggini, l'ing Stefano Penzo è un bravo professionista, ha vinto un concorso con il massimo punteggio e sa fare il suo lavoro, come fai tu, in anonimato, a porre certe critiche ...mah
Elimina(Boscolo) in evidente difficoltà cambia discorso e accusa l'ingegnere di fare quello che di solito fa lui: polveroni. Tace sulle contraddizioni in cui invece lui è caduto, insiste sull'inutile provvedimento di Noori (utile per lui, però, e per il PD) e soprattutto TACE, TACE SEMPRE,!sulla domanda cruciale: il pd sapeva sì o no?
RispondiEliminaBasta un monosillabo, boscolo !
Ripeto, (boscolo) e comitato nogpl hanno lo stesso indirizzo di casa...calle padovani. Ci aggiungo anche l'arc.giacomini
RispondiEliminaNon mi sembra che sia così, semmai c'è qualcuno del PD che pensa di imbarcarsi ma farebbe meglio a mettersi meno in mostra
Elimina(boscolo) con l’umiltà che gli è solita insegna agli altri “a leggere e poi a trascrivere”. E non si accorge che dovrebbe imparare a rileggere lui quello che scrive!!!!!
RispondiEliminaPerché quando afferma “Dicono alcuni che non servirà a niente. Forse, ma intanto...” (27 ottobre 2016 11:21), a casa sua non so, ma a casa mia significa ammettere che POSSA non servire a niente.
E quando il 28 ottobre 2016 10:40 scrive “Cosa sapeva (il PD)?? che si stava costruendo un bunkeraggio ?? SI’ LO SAPEVA”, non si accorge neppure del male che fa a quel partito, mentre crede di sporcare Casson.
Perché uomini del PD in giunta, che sanno e non fanno nulla per sapere di più e controllare, non meritano di governare questa città, almeno quanto non lo merita Casson.
Ma (boscolo) fa il FURBETTO. Sa che il PD SAPEVA DI PIU’.
E tace sempre l’ormai famoso BUR n. 63 del 27 giugno 2014 591, che è rimasto il solo a non conoscere (Alzheimer?). Vi si parlava esplicitamente di NAVI DI GPL, di stoccaggio di gpl di MC 9000 e di DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA al Settore Ambiente Ecologia - Calle Nordio Marangoni.
Il PD sapeva mooolto di più!!! Come giustificare altrimenti la posizione di Montanariello nella famosa Commissione consiliare del 30 settembre ‘14? Vi si preoccupa della esagerata vicinanza dell’impianto “perché possano essere garantite le minime CONDIZIONI DI SICUREZZA”! Montanariello, che evidentemente sa pensare, si è accorto del pericolo. Non lo ha raccontato a nessuno? Non credo proprio.
E poi c’erano altri 4 consiglieri del PD in quella commissione (come da verbale). E c’era l’allora segretario del PD Papo (che afferma che il Comune non ha “margini di manovra per opporsi alla cosa”: toh guarda, le affermazioni dell’ing. Penzo, che non garbano a boscolo).
Dormivano tutti? Ma leggetelo questo verbale. E’ semplicissimo! Lo ha pubblicato Comparato (https://drive.google.com/file/d/0B1C6v2lEnZqDc0hYcVhUYzVzd1k/view).
Montanariello chiedeva “se per un impianto del genere debbano essere ottenute delle particolari autorizzazioni sotto il profilo della sicurezza” e i consiglieri PD dormivano?
Vergogna (boscolo)!
Quella che il PD non sapesse è una favola costruita a tavolino dopo (o prima?) per farla pagare a Casson.
Quando “i posteri” capiranno, come vuole lei, il suo PD farà la figura peggiore!
Bravo Anonimo28 ottobre 2016 13:10
RispondiEliminaTutto si sta facendo pian piano piu' chiaro...
RispondiEliminaRossi & company? Presi da un delirio collettivo. Impariamo ad ascoltare chi ne capisce veramente qualcosa ed e' in buona fede. Mi sembra che questo comitato brancoli nel buio.
Certo che Roberto Rossi non ha fatto una bella figura. Marco Veronese è in gamba:ha capito che il comitato è no gpl e sì pd!
RispondiEliminaCara barbara penzo, rispetto alle dichiarazioni che hai fatto poco fa in facebook rispetto alla commissione sul gpl, giudicandola espressione della vecchia politica, direi che dovresti farti autoanalisi perche' la vecchia politica e' rappresentata tutta dalla tua persona. Non c'e' niente di nuovo in te. Tanta fuffa! Solo gran voglia di emergere a servizio dei vecchi volponi! Credo che non sia giusto entrare nelle scuole a far politica! Attenzione: lasciamo la politica fuori dalle scuole. Parlate di politica nelle piazze, ma non nelle scuole!
RispondiEliminaCaro Anonimo del 28 ottobre 2016 ore 13.10, grazie! Ho letto il documento a cui fai riferimento... Più lo leggevo e più non credevo ai miei occhi..........
RispondiEliminaSe fosse espressione della vecchia politica sarebbe già politica. Il problema è che lì di politica non c'è n'è neanche un goccio. Solo voglia di fare, forse, quella che porta tanti ragazzotti nei comitati studenteschi. Adesso rischi di diventare sindaco. Perché la regia politica, quella sì vecchia come il cucco, vuole darti l'indirizzo politico, cioè farti fare quello che vuole lei.
RispondiEliminaPiù leggo sta cosa del #bombolone e più ringrazio tutta la collettività (me compreso), nell'aver dato mandato a #m5s di gorvernare questa città.
RispondiEliminaNon sono un politico. Credo che pochi non siano coloro i quali partecipano a questa discussione, inverosimilmente ha dei tratti Kafkiani.
Una cosa e' certa, il popolo non e' "ebete". Ha saputo castigarvi mediante suffragio. Ad un politico togliere l9 scragno, equivale all'avaro togliere il denaro.
Chioggia ringrazia per il bombolone.
Buona fortuna
Leggetela attentamente quel verbale della seduta della 2^ commissione consiliare avvenuta il 30 settembre 2014 e vi accorgerete come i Consiglieri sono stati presi per i fondelli.
RispondiElimina- consigliere Bullo Claudio «…inoltre vuole sapere se sia possibile prendere visione del progetto….»
Nessuno ha risposto ed il progetto nessuno l’ha visto.
- Montanariello Jonatan : «…chiede delucidazioni tecniche in merito alla compatibilità dell’area interessata…»
Risponde Oscar Nalesso di ASPO : «…il luogo [.] già ora è classificato come area di buncheraggio [.] attualmente ASPO è in attesa che la ditta acquisisca [.] i pareri necessari dai vari enti….» «…del tutto normale individuare in un’area portuale la giusta sede ove far sorgere un impianto di stoccaggio carburanti a servizio di quelle navi che trasportano biogas …»
Risponde il dirigente all’Urbanistica dott. Mohammad Taliech Noori : «….la conformità urbanistica della futura attività con la zonizzazione in cui si prevede il suo insediamento [.] Per quanto ci riguarda noi non abbiamo rilevato elementi di contrasto sotto il profilo urbanistico….»
Mentono spudoratamente sia Oscar Nalesso che Taliech Noori.
Se nella menzionata 2^ commissione ci fosse stata qualche persona erudita in fatto di urbanistica, per esempio il dott. Giacomini, avrebbe loro replicato che l’area NON È AFFATTO IDONEA all’insediamento di un impianto industriale di GPL. E quindi cascava tutto il palco !!
Io PD sapeva ?? Premesso che il progetto ESECUTIVO, tranne chi stava in ASPO e il Dirigente all’Urbanistica, nessuno l’ha visto e, se qualche consigliere ha informato, ha riferito la verità di Oscar Nalesso e Taliech Noori, quindi solo frottole. (boscolo)
Ribadisco, (boscolo) deve rileggere quello che scrive. Del resto il diavolo fa le pentole, non i coperchi. E mettere un coperchio agli errori del PD è impresa ardua.
RispondiElimina(boscolo), gli assessori interessati alla vicenda dovevano cercare di capire, leggere, studiare, chiedere informazioni, pretendere quello che chiedeva, da semplice consigliere, Bullo? Sì o no?
Dovevano ascoltare il grido di allarme di Montanariello sì o no?
Dovevano cercare di vedere i progetti depositati (lo dice lei) all’ASPO sì o no?
Sono questi i compiti di un assessore sì o no?
Risponda boscolo, come sempre basta un monosillabo per inchiodare il suo partito alle sue responsablità.
Perché la verità è semplice: o gli uomini del PD erano perfettamente consapevoli e DELIBERATAMENTE SILENTI o CLAMOROSAMENTE INADEGUATI a gestire compiti di governo.
Ci spieghi un’altra cosa, boscolo. L'odio viscerale del PD per Taliehnoori e Nalesso era noto a tutti.
E si è fidato ciecamente dei due proprio stavolta, prendendo per buono tutto quello che hanno detto senza verificare ??!!!! Suvvia…
Giunge notizia che Barbara Penzo sarà al liceo per parlare del sì al referendum. Ci andrà anche un rappresentante del no.
RispondiEliminaFin qui tutto bene, sono contento che i nostri ragazzi possano discutere di questo.
Ma la scuola deve essere il luogo della VERITÀ e i nostri studenti non devono avere il timore di trovarsi a scuola qualcuno che è poco credibile. Finirebbe per essere poco credibile agli occhi degli studenti anche quello che si andrà a dire sul referendum.
Dico questo perché ho seguito quello che Barbara Penzo e Pd hanno sempre detto a proposito del gpl e cioè che loro non sapevano niente.
Non riesco a trovare in tutto quello che il Pd dice delle giustificazioni credibili. Quello che in questo blog si rende noto fa davvero propendere per il fatto che Barbara Penzo e Pd non fossero assolutamente all'oscuro della cosa o che la abbiano sottovalutata. Dire che non ne sapevano niente non regge!
Ecco io chiedo che la Penzo, prima di mettere piede a scuola, spieghi con motivazioni diverse da quelle che ha sempre addotto, e che non convincono affatto, quanto è avvenuto nel suo partito. Altrimenti, secondo me, non è bene che entri in una scuola.
Concordo pienamente con il commento del 29 ottobre, ore 12:36...è ridicolo dire che il pd non sapeva. Dovrebbe dimostrare che era stato espressamente impedito loro di vedere il progetto ma questo non l'ho mai sentito. Stanno dando una brutta immagine al loro partito. Avevano infatti tutti gli strumenti e le occasioni per vedere carte e documenti...
RispondiEliminaScusate, sulla base di cosa dite che e' giusto quello che dice il consulente del comitato nogpl? Solo perche va contro i tecnici del comune? Ma vergognatevi
RispondiEliminaLo dice anche l’ex sindaco Casson che l’area NON È IDONEA all’insediamento di un impianto industriale di GPL.
RispondiEliminaNella lettera firmata di suo pugno del 2 novembre 2015, indirizzata ai Ministri Graziano Delrio e Federica Guidi, si legge :
“la richiesta di ampliamento della Società Costa Bioenergie srl non sembra corrispondere a quanto previsto dal vigente Piano Regolatore Portuale, che individua l’area interessata dall’impianto come sito destinato all’attività di mero bunkeraggio”
“L’ampliamento del progetto comporterebbe [.] una variazione sostanziale dell’operatività del porto .[.] diventerebbe un porto industriale e petrolifero [.] Tali aree non sono ancora state individuate dal vigente piano regolatore portuale.”
Se,come me si è visto, è sua convinzione chè l’impianto contrasta col vigente Piano Regolatore Portuale, perché anche adesso non una parola contro la conformità urbanistica rilasciato dall’allora Dirigente ?? (boscolo)
(boscolo) non sa più che dire di fronte alla nitidezza della verità.
RispondiEliminaResto in attesa del semplice sì o no alle mie domande.
Casson mi è sembrato chiaro in Commissione.
Invito esplicito a farlo quel procedimento in autotutela (anche se non servirà). È evidente che è convinto che quel parere sia sbagliato: cosa che ha ribadito espressamente in commissione.
Ma lei e i suoi, (boscolo), non potendo rispondere alle mie precedenti domande, perché ammettereste le vostre mancanze, avete bisogno di segnalare una ipotetica incoerenza nel comportamento di Casson, per insinuare il dubbio sul suo operato.
Le parole scritte a Delrio, vostro compagno di partito, dicono che Casson si preoccupava della questione, evidenziando le gravi illegittimità della procedura romana tuttora non risolte.
Mi dica piuttosto lei: perché i suoi amici del PD NON HANNO MAI PRESSATO IL MINISTRO COL PESO DELLA LORO COMUNE APPARTENENZA POLITICA?
Non risulta che l’abbiano fatto. Perché?
Per incapacità strategica?
Per calcolo politico (prima usiamo il gpl contro Casson)?
I sospetti non costruiscono nulla e quelli che (boscolo) cerca di gettare su Casson possono facilmente ricadere sul PD chioggiotto.
Per Anonimo 30 ottobre 2016 10:59
EliminaHe, he, quando si è pressati in una pubblica Commissione, un conto è un invito all’Amministrazione a fare quel procedimento in autotutela, tutt’atro sarebbe confermare la sua convinzione sull’illegittimità dell’atto di Taliech Noori espressa in quella lettera a Delrio.
In questo senso ho detto “non una parola contro la conformità urbanistica rilasciato dall’allora Dirigente”. Non stravolga le mie parole !!
Le parole di Casson scritte a Delrio mettono in luce una sola questione : prendiamocela con tutti, ma assolutamente no con Taliech Noori che invece (non solo secondo me) ha la responsabilità maggiore sulle colpe del comune. Perché questo ?? ma perché c’era evidente un filo diretto fra sindaco e Dirigente a scapito dell’assessore preposto che veniva continuamente messo da parte.
Lei dice che il PD non ha mai pressato il Ministero ??
Il PD si è mosso in sede parlamentare, la risposta è stata, in parole povere, ma che cavolo volete se anche l’Amministrazione di Chioggia ha dato il via libera ?? E qui torniamo a quella famigerata conformità di Taliech Noori.
Pere essere più precisi : nel settembre 2016 i deputati Diego Crivellari e Michele Mognato hanno sottoposto una interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico.
Ma Il sottosegretario Giacomelli ha risposto che anche l’Ufficio di competenza del Comune di Chioggia si è espresso favorevolmente.
Pressato Casson? A me è sembrato monopolizzare l’attenzione dei presenti con la sua competenza, mentre altri consiglieri tacevano perplessi, di fronte a norme forse sconosciute.
RispondiEliminaCasson ha detto cento volte che il dirigente è caduto in errore, credendo di esprimersi sull’ampliamento di un impianto di bunkeraggio già autorizzato. E’ acqua passata, per chi non ha bisogno di una testa per nascondere i propri errori.
Interrogazione parlamentare? Di quelle con due minuti per la domanda, tre per la risposta e altri due per dirsi non soddisfatti e tutto muore là? Appunto, interrogazione parlamentare (TARDIVA, settembre 2016), non pressione politica sui ministeri guidati dagli uomini del VOSTRO PARTITO, che hanno ignorato le gravi illegittimità denunciate da Casson.
(boscolo), lei è in evidente agitazione. Dimentica persino di firmare stavolta. Che sia perché non può prendere posizione rispetto alle questioni vere?
Gliele ricordo:
gli assessori interessati alla vicenda dovevano cercare di capire, studiare, chiedere informazioni, pretendere quello che chiedeva, da semplice consigliere, Bullo due anni prima (settembre 2014)? Sì o no?
Dovevano ascoltare il grido di allarme di Montanariello (settembre 2014) sì o no?
Dovevano cercare di vedere i progetti depositati (lo ha detto lei) all’ASPO sì o no?
Sono questi i compiti di un assessore sì o no?
Perché hanno accolto per vero il dire dell’infido odiato Noori?
Ho qualche dubbio sulla “competenza” dell’ex sindaco Casson poiché il ricorso al Presidente della Repubblica è stato rigettato in quanto il ricorso stesso “per competenza” doveva essere inoltrato al TAR regionale entro 60 giorni dalla di notifica del Decreto. (vedi nota Consiglio di Stato N. 01358/2016 del 09/06/2016).
EliminaPer Anonimo - 30 ottobre 2016 14:46
EliminaMa per carità !! Sulla «competenza» mi ha già preceduto un commentatore.
Sull’errore del Dirigente, in riferimento alla conformità urbanistica, io non ho visto scritto niente.
Sull’interrogazione parlamentare «tardiva» del PD, basta confrontare il ritardo del nostro primo cittadino, delegato dal Consiglio Comunale che ci doveva difendere.
Sugli assessori che dovevano «cercare di capire, studiare, chiedere informazioni» …..contro un muro di gomma è difficile avere ragione. E’ come combattere contro i mulini a vento di don Chisciotte. (boscolo)
A breve i grillini pubblicheranno un bando per assumere um dirigente all'urbanistica allineato e coperto che annullera' il famigerato parere cosi tutti saranno contenti
RispondiEliminaAllora deve essere estraneo ai precedenti dirigenti e funzionari?
EliminaSONO CURIOSO DI SAPERE CHI SARA' IL DIRIGENTE TECNICO DI FIDUCIA DEI PENTASTELLATI. CHE CI SIANO RITORNI DI NOMI GIA' VISTI?
RispondiEliminaEgr. sig . Comparato ,
RispondiEliminain un post mi ha chiesto di modificare una frase relativa a Romano Pagio . Questa mattina , appena sono rientrato a Chioggia , ho eseguito quanto mi ha chiesto . Spero che non trovi ulteriori difficoltà e , quindi , che pubblichi il mio pensiero .
Aristide
A Roma il governo è formato da PD , Nuovo Centro Destra ( cioè Comunione e Liberazione ) ed altri brindelli fra cespugli e transfughi come Verdini e compagnia .
RispondiEliminaSocogas è una società che trova molti sostenitori fra i ciellini : sono noti i buoni rapporti con l’ex -Ministro Lupi e Tiozzo Romano .
In Regione , fino all’anno scorso , erano seduti i due consiglieri regionali Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tesserin i quali dicono di non essere mai venuti a conoscenza delle riunioni che si tenevano negli uffici regionali per autorizzare il deposito di GPL .
Il PD locale , attraverso i loro assessori e consiglieri , afferma di essere stato tenuto all’oscuro del problema, anche se hanno partecipato alla seduta della 2° commissione consiliare del 30 settembre 2014 presieduta da un proprio consigliere comunale Pizzo Roberto .
Ora si aggiunge il comitato apolitico ed apartitico NO GPL , presieduto dagli ex consiglieri comunali di sinistra ai tempi delle “ mitiche “ gestioni Guarnieri , il verde Roberto Rossi di S.Anna ( che dista quasi 10 Km. dall’impianto ) e dalla PD Boscolo Anna Rosa di Sottomarina .
La tesi sostenuta dal loro esperto urbanistico prof .Giacomini nella commissione consiliare 2° del 26 ottobre 2016 è stata miseramente distrutta dall’apparato tecnico comunale e , finalmente , anche il vicesindaco Veronese ha capito quanto sia strumentale e partitica la gestione del Comitato .
Chi se la ride in questo momento è la società Socogas che vede ogni giorno avanzare i lavori in quanto la politica locale è in totale confusione e sempre conflittuale .
L’ex sindaco Romano Tiozzo è stato nominato segretario della camera di commercio di Treviso e Belluno con lauto stipendio
Se si vuole tentare di bloccare la costruzione bisogna che le forze politiche locali la smettano di considerarsi in campagna elettorale permanente e trovare la giusta coesione per seguire l’unica strada indicata dall’ex Sindaco Giuseppe Casson che così si riassume :
• richiamare alle proprie responsabilità la Città Metropolitana di Venezia per verificare se le prescrizioni indicate dall VIA provinciale nel gennaio 2015 sono state rispettate ;
• obbligare la Capitaneria di Porto di Chioggia a predisporre un piano della sicurezza della navigazione lungo il canale che conduce al porto di Valdario e verificare se sono stati predisposti tutti gli accorgimenti di sicurezza per un porto che , di fatto , è stato trasformato da commerciale in porto petrolifero ;
• imporre al Ministero dello Sviluppo Economico di annullare il decreto di approvazione dell‘impianto ed dela sua gestione in assenza sia della concessione della banchina portuale sia dell’approvazione da parte del Prefetto del piano della sicurezza esterna al deposito che deve essere discusso preventivamente , per legge , con la cittadinanza di Chioggia .
E’ evidente che ci sono persone che hanno delle grosse responsabilità dirette e che queste agiscono all’ombra per creare un clima conflittuale per allontanare da loro ogni sospetto .
Aristide
Una precisazione, il via libera, mi si passi il termine poco tecnico, regionale arrivò dalla giunta quando il consiglio regionale era, se non ricordo male, già sciolto per le imminenti elezioni ( rivinte da Zaia) quindi Tesserin e Lucio Tiozzo da un punto di vista tecnico non potevano essere informati per le motivazioni elencate. Solo a precisazione.
EliminaParole sante!
EliminaE no , caro Comparato . Le riunioni si sono succedute in Regione dal settembre 2014 al marzo del 2015 . La delibera regionale di nulla oasta alla realizzazione dell'impianto è di 5 giorni prima delle elezioni regionali del 2015 a conclusione dell'iter previsto dalla legge affinchè lo stesso organo politico potesse esprimersi in merito .
RispondiEliminaEssi hanno mosso le loro pedine locali per non apparire e così hanno terminato il loro mandato elettorale in sordina evitando di essere richiamati alle loro responsabilità .
Aristide .
Mi secca fare l'avvocato difensore, cmq ribadisco che Lucio e Tex erano in consiglio comunale, che era decaduto, e il provvedimento e di giunta. Inoltre, precisiamo che Lucio Tiozzo era un consigliere di opposizione. Lui dice che non lo sapeva e io, francamente, gli credo.
EliminaPer Anonimo1 novembre 2016 21:41
RispondiEliminaLei svia come al solito.
Contrapporre il ritardo di Casson non diminuisce le colpe degli amministratori del PD.
Per trovare un muro di gomma, come dice lei, bisogna andarci contro. Cioè indagare,provare a sapere e capire. Ma il PD e lei avete sostenuto per una intera campagna elettorale di non averne saputo nulla.
MI PARE CONTRADDITTORIO. Il diavolo fa le pentole…
Gli amministratori PD, se davvero avessero incontrato quel muro, avrebbero avuto il DOVERE PRECISO, dopo le preoccupazioni di Montanariello, di denunciare e pretendere pubblicamente che si facesse chiarezza su un così grave pericolo per l'incolumità pubblica!
Non lo hanno fatto. Cioè hanno sbagliato anche loro.
E così tornano le solite domande, a cui non può rispondere:
1) dovevano pretendere quello che chiedeva, da semplice consigliere, Bullo due anni prima (settembre 2014)? Sì o no?
2) dovevano ascoltare il grido di allarme di Montanariello (settembre 2014) sì o no?
3) dovevano cercare di vedere i progetti depositati (lo ha detto lei) all’ASPO sì o no?
4) SONO QUESTI I COMPITI DI UN ASSESSORE SI’ O NO?
5) Perché hanno accolto per vero il dire dell’infido odiato Noori?
per Anonimo - 2 novembre 2016 21:25
EliminaLe rammento che Casson, non solo ha ritardato la presentazione del ricorso, ma soprattutto come ha scritto il commentatore “Anonimo 1 novembre 2016 17:20”, ha anche sbagliato la COMPETENZA cui indirizzarlo. Eppure dovrebbe essere il suo mestiere !!
In riferimento alle sue domande copia-incolla, rispondo con due domande :
Secondo lei, come mai tutti gli assessori PD sono stati defenestrati dal sindaco nel dicembre 2014 ??
E, sempre secondo lei, come mai l’allora sindaco Casson ha nominato la nuova Giunta tenendosi stretto il referato all’Urbanistica ??
Io ho la risposta e, in questo senso, si spiega anche il “muro di gomma”. (boscolo)
Egre sig. Aristide (appunti in risposta al suo commento del 2 novembre 2016 10:24)
RispondiEliminaMettiamo per ipotesi, ripeto solo per ipotesi, di “seguire l’unica strada indicata dall’ex Sindaco Giuseppe Casson”.
«verificare se le prescrizioni indicate dal VIA provinciale nel gennaio 2015 sono state rispettate»
• La soppressa Provincia di Venezia ha fatto una sua analisi e con nota del 3 febbraio 2015, prot. n. 9687 trasmetteva copia della determinazione n. 333 del 2 febbraio 2015, relativa il NON ASSOGGETTAMENTO A PROCEDIMENTO DI V.I.A., ai sensi dell'articolo 20 del d.lgs. n. 152 del 2006 e ss.mm.ii, dell'intervento di cui trattasi, subordinatamente all'approvazione, da parte dell'autorità competente, delle necessarie varianti alla struttura organizzativa e gestionale del porto ed al piano di sicurezza in conseguenza dell'introduzione nel traffico di navi gasiere;
Appena avverrà quanto richiesto, la città metropolitana deciderà in merito. Non vedo come la stessa possa muoversi prima.
«obbligare la Capitaneria di Porto di Chioggia a predisporre un piano della sicurezza della navigazione lungo il canale che conduce al porto di Valdario ….ecc. »
• E’ relativamente semplice cosa farà la Capitaneria : sospenderà tutto il traffico marittimo quando entreranno le navi gasiere e riprenderà alla fine delle operazioni di travaso. A tale proposito c’è già una relazione preliminare della Socogas in tal senso.
«imporre al Ministero dello Sviluppo Economico di annullare il decreto [.] in assenza sia della concessione della banchina portuale…ecc. »
• Anche questo è relativamente semplice : La concessione la concede il Demanio, il comune conta niente. E’ vero che il piano di sicurezza esterno al deposito il Prefetto lo deve discutere con la cittadinanza, ma il Prefetto non ha potere per fermare la concessione delle banchine.
Come si evince, sono tutte questioni superabili da parte di Socogas. Inutile che il principale interprete solo adesso si metta a sbraitare, quando ha lasciato fuggire i buoi dalla stalla. (boscolo)
Non pubblichiamo commenti che diano dell'infido a nessuno, togli quell'aggettivo
RispondiEliminaCaro Comparato , non continuare a difendere Tesserin e Lucio Tiozzo con argomenti puerili .
RispondiEliminaSecondo te un consigliere regionale che ha ricoperto la carica di Presidente della Commissione Regionale Statuto ed un altro che è stato capogruppo regionale del PD , il maggior partito di opposizione in Regione , possono essere stati tenuti all'oscuro dell'approvazione di un deposito di GPL di oltre 10.000 mc nel Comune dove abitano ?
Se così fosse , vuol dire che non venivano considerati nonostante le alte cariche istituzionali e politiche che ricoprivano.
In realtà essi sono sempre stati funzionali alle decisioni che venivano dall'alto in quanto aderenti a due partiti di governo e precisamente il Nuovo Centro Destra ed il PD .
Con questo non voglio essere elemento di ulteriore divisione in un momento in cui solo un'azione unitaria delle forze politiche , sociali e culturali cittadine , attraverso le istituzioni cittadine , pùò bloccare la realizzazione del deposito che è stato calato dall'alto senza il coinvolgimento della popolazione .
Aristide
Io invece trovo veramente poco corretto cercare in tutti i modi di accusare ingiustamente due nostri concittadini che ben ci hanno rappresentato in consiglio regionale e tanto hanno fatto per la nostra città, con ruoli diversi, con possibilità e anche sensibilità diverse. Tesserin è l'unico in italia ad aver ricoperto cinque mandati, è l'unico che è riuscito a " chiudere " lo statuto regionale ALL'UNANIMITA' ....in tutta italia, solo per dirtene alcune, cercare di caricarli di una cosa di cui è veramente poco probabile che fossero informati , almeno da un punto di vista tecnico, queste accuse le dovresti fare alla ex consigliera regionale COPPOLA, che era in giunta, che sapeva benissimo di tutto il provvedimento e che è entrata in regione SPENDENDO UN VALANGA di soldi ( per inciso è decaduta ed è stata condannata a pagare tutte le spese per la sua campagna elettorale vergognosa) e tu te la prendi con Tex e Lucio? Non credo di essere puerile, penso di essere concreto e corretto verso chi ha sempre fatto gli interessi della nostra città e del veneto.
EliminaIl sig. Boscolo , dopo innumerevoli tentativi di denigrare l'ex sindaco Casson per il comportamento tenuto durante l'iter amministrativo di approvazione del progetto del deposito di GPL in Valdario , tutti caduti per evidenti contraddizioni e per interpretazioni di comodo delle norme vigenti in materia energetica , ora si mette a fare anche l'avvocato difensore della Socogas relativamente alle uniche tre azioni che il Comune può intraprendere per tentare di bloccare i lavori di costruzione dell'impianto . A lui interessa solo distruggere politicamente l’ex sindaco e per questo cerca di ridicolizzare le proposte serie che stanno emergendo dal dibattito politico su indicazione di Casson e di cui anche il vicesindaco si è reso cosciente .
EliminaLa Provincia, infatti, ha rilasciato il parere di non assoggettabilità a Via a condizione che venissero approvate dalle autorità competenti le varianti alla gestione dell’intero porto di Chioggia, imposte dalla legge al fine di rendere compatibile la presenza dell’impianto di GPL e la circolazione delle navi gasiere con le altre attività che si svolgono nello scalo chioggiotto. Non essendovi traccia del rilascio dell'indispensabile concessione demaniale della banchina, della variante al piano regolatore del porto che ne costituisce il necessario presupposto e del piano di sicurezza del porto redatto dall’Autorità Marittima, mancano le condizioni imposte dal legislatore per rendere efficace il provvedimento preso a suo tempo dalla Provincia di Venezia. In assenza di tali elementi, il decreto del maggio 2015 col quale il Ministero dello Sviluppo Economico avallava il progetto Socogas ed autorizzava la sua gestione, può essere affetto da radicale nullità per mancanza di un valido oggetto .
La condizione posta dalla Provincia, quindi, non è stata mai rispettata ed è indispensabile che la Città Metropolitana attivi nell’immediato i poteri di sospensione dei lavori, già iniziati, che le sono conferiti dal Codice dell’Ambiente: sono in gioco valori di rilevanza costituzionale come la sicurezza, la salute pubblica e, appunto, l’ambiente, oggetto di particolare tutela in base a quanto disposto dalla Legge Speciale, che impedisce il traffico di petroli e derivati (tale è il GPL) proprio in laguna di Venezia. Laddove non vi dovesse essere, da parte della Città Metropolitana, l’adozione di provvedimenti intesi a sospendere i lavori tuttora in corso, si dovranno intraprendere ulteriori azioni : ciò, anche in forza dei principi di precauzione e di prevenzione che, in tema di ambiente e sicurezza, sono previsti dai Trattati europei e che devono essere obbligatoriamente attuati, in questo caso, dalla Città Metropolitana.
Aristide
Egr sig. Aristide (Anonimo - 3 novembre 2016 18:04
EliminaC’è un po’ di confusione.
In parole povere, i tecnici comunali hanno detto ININFLUENTE l’eventuale rettifica della conformità urbanistica rilasciata da Taliech Noori, in quanto il decreto interministeriale fa “variante al piano portuale”.
Se ciò fosse vero, varrebbe anche per “le varianti alla gestione dell’intero porto di Chioggia”. Nel senso che si dovrebbe prendere atto dell’attività autorizzata dai Ministeri e che di conseguenza il porto si dovrebbe adeguare.
Le condizioni poste dalla decaduta Provincia (vedi iter VIA della Provincia di Venezia) ed ora recepite dalla città metropolitana, malgrado i suoi lunghi ragionamenti, non hanno potere di sospendere i lavori.
Riguardo la Legge Speciale, che impedisce nella laguna il traffico di petroli e derivati, come si spiega che il Comitato Portuale di Venezia il 28-07-2016 ha deliberato una nuova concessione alla società San Marco Petroli per la realizzazione in zona Fusina di un grande impianto di gas naturale liquido (cinquanta volte maggiore rispetto quello di Chioggia) che prevede anche l'arrivo di navi gasiere per il rifornimento ??
Riguardo alla mancata “concessione demaniale della banchina”, nel verbale della conferenza dei servizi del 3 marzo 2015 indetta dal Ministero dello sviluppo economico (riportato anche nel Decreto Interministeriale) sta scritto :
«In relazione alla richiesta di concessione demaniale della banchina, la Società dichiara che l’opera, seppure realizzata, è ancora in fase di collaudo da parte del Genio Civile Opere Marittime e di conseguenza non è al momento entrata nella disponibilità del Demanio e pertanto presenterà quanto prima alla Capitaneria di Porto di Chioggia apposita istanza di accosto preferenziale. »
Nel minestrone adesso vogliamo anche aggiungere i “Trattati europei”, ma la verità resta unica, ripeto : i buoi sono già fuggiti dalla stalla ed è mia convinzione (in democrazia è ancora permesso) che il responsabile di codesto sfacelo sia stato l’ex primo cittadino.
Responsabile dello sfacelo è chi ha creduto di manovrare l'ex sindaco.
EliminaQuando si è accorto che non era un burattino è stato troppo tardi.
Per questo non può perdonarlo e lo accusa di tutto.
"...si dovrebbe prendere atto dell’attività autorizzata dai Ministeri e che di conseguenza il porto si dovrebbe adeguare": è con questo spirito che vi preparate alla battaglia?
Muovete i vostri uomini a Roma, se ne siete capaci. TUTTO IL RESTO SONO SOLO CHIACCHIERE e spirito di rivalsa.
Per Anonimo - 4 novembre 2016 12:07
EliminaLei ha capito poco, anzi un tubo !!
Se il Decreto interministeriale fa variante al piano portuale sulla destinazione urbanistica, tanto meglio lo potrà fare (leggasi variante) sulla “gestione dell’intero porto di Chioggia”.
Sul resto, parlano gli atti. A tal proposito vorrei fosse resa pubblica la delibera del Consiglio di Amministrazione di ASPO con cui si concedeva l’area alla Socogas, quando è stata trasformata da bunkeraggio a stoccaggio GPL costiero. Vorrei vedere chi l’ha firmata quella delibera, ma certamente sarà ben chiusa a chiave in un cassetto. (boscolo)
Il cassetto che i suoi amici non hanno proprio aperto. Sentinelle efficaci...
EliminaComincia a rendersene conto anche lei?
Per Anonimo - 4 novembre 2016 14:13
EliminaNemmeno il mago Mandrake riuscirebbe ad aprire i cassetti di ASPO.
A tale proposito faccio presente che il suo Consiglio di Amministrazione è composto da : Presidente dell'Azienda, Sindaco di Chioggia, n. 3 membri designati dalla Camera di Commercio di Venezia. (boscolo)
Peccato che quando vi ha fatto comodo siate scesi in piazza a fianco dei comitatoni, allora invece tutti zitti, tutti inerti...
EliminaTranne Montanariello?
AVETE SBAGLIATO... Come Casson. Ma voi sapete solo dire "abbiamo sb...", "abbiamo s...": la parola "sbagliato" non riuscite a pronunciarla. E finite per dirla solo in riferimento agli altri.
boscolo (4 novembre 2016 13:31) dice che gli altri non capiscono un tubo. Si vede che capisce solo lui. Perché non fa il sindaco?
EliminaE’ stucchevole la sua rassegnazione al fatto che l’abbia vinta la socogas, purché la colpa sia di Casson. Che gli importi davvero che il gpl non si faccia?
Non sono competente come lui, ma DUBITO che il legislatore sia così cretino da equiparare pianificazione di un singolo comune a quella di un intero porto.
Per me un porto ha un rilievo nazionale.
Cambiarne la destinazione vuol dire cambiare le strategie nazionali dei traffici via mare!
A me pare che lo stato imponga una procedura molto più complessa per l'approvazione di una variante al piano regolatore di un porto. Ma boscolo evidentemente non lo sa.
Non è previsto anche il coinvolgimento del consiglio superiore dei lavori pubblici? Ci vuole un organismo di rilievo nazionale per avallare decisioni di così grande rilievo! Ma boscolo evidentemente non lo sa...
per Anonimo - 4 novembre 2016 20:05
EliminaQuando si dice “non sono competente”, “DUBITO”, “per me un porto ha…”, “a me pare”, senza citare uno straccio di supporto legislativo, oppure di appropriata documentazione, meglio sarebbe zittirsi.
La strada contro la Socogas, a questo punto è una sola. Malgrado il parere del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, procedere all’annullamento in autotutela dell’atto della conformità urbanistica rilasciata a suo tempo dal Dirigente all’Urbanistica. Ma l’attuale Dirigente all’Urbanistica non ci sente, coadiuvato in questo anche dall’Amministrazione in carica. (boscolo)
E' proprio sicuro che non ci sia uno straccio di supporto legislativo?
EliminaSTUDI, boscolo, STUDI...
Noto che Casson è diventato senza troppo
RispondiEliminaClamore, "il principale attore" della questione gpl.
(boscolo) CONTINUA A NON RISPONDERE alle domande e fa il furbetto.
Mi provoca con domande sue. RISPONDA PRIMA ALLE MIE! Ma non può. E allora suggerisce anche la risposte infamanti che, secondo me, meriterebbero una querela per diffamazione. Se ha prove vada in Procura, invece di ammorbare queste pagine con le sue calunnie. Io un’idea ce l’ho su quelle defenestrazioni. Molto diversa dalla sua. Ma siccome non ho prove, non la formulo, perché non sono abituato a infamare col sospetto. Lui invece lo fa. SEMPRE, DA MESI.
Ma come al solito (boscolo) SI TRADISCE!
Quando parla di "il principale attore" non se ne accorge, ma riconosce implicitamente che ci sono stati ALTRI ATTORI: incompetenti o in malafede tanto quanto Casson.
Finge di rispondere ad Aristide, (boscolo), e invece continua a delegittimare l’ex sindaco (l’unico che sta facendo QUALCOSA DI CONCRETO attualmente, l’unico VERO OSTACOLO alla effettuazione del gpl), tacendo le sua AZIONI CONCRETE (gli esposti) e declassandole a “strada indicata”.
Del resto la questione è così complicata che il nostro “amico” non può comprenderla, offuscato com’è dai fumi della maldicenza. Talmente offuscato che sembra l'avvocato difensore di SOCOGAS: tutto, per (Boscolo), può essere superato, se SOCOGAS lo vuole!!
- Per Boscolo il piano di sicurezza di tutto il porto richiesto dalla Provincia deve essere fatto da SOCOGAS e non, come OVVIO anche per un bambino, dalla Capitaneria di porto.
- Le varianti al piano regolatore portuale? Per Boscolo le deve fare la SOCOGAS!!
- La concessione della banchina che la capitaneria ha sempre detto che non può né potrà rilasciare senza le varianti, secondo Boscolo non sarà un problema per SOCOGAS!!
Insomma il più acceso difensore di SOCOGAS (il buon Boscolo) sostiene che sarà tutto superabile per la SOCOGAS. E’ così esperto lui in materia!
“La città metropolitana deciderà in merito”. Non certo grazie a boscolo e al PD, ma grazie a Casson che ha fatto l’esposto.
“La capitaneria bloccherà il traffico marittimo quando entreranno le navi gasiere”. Figurarsi se chi ha il compito di progettare il piano di sicurezza, oserà cincischiare sulla cosa.
Il suo PD, (boscolo), invece di preoccuparsi solo di blandire il comitato per qualche voto in più, si muova verso Roma e faccia qualcosa di concreto per evitare la realizzazione dell'impianto. Una banalissima interrogazione parlamentare, come è noto, ha l'efficacia di pannicelli caldi! Eppure Renzi dovrebbe essere del PD, così come del PD pare sia ancora Delrio...
Casson, davanti alle telecamere ha ammesso le responsabilità da sindaco, al momento chi ha messo nero su bianco con atti legali è solo lui, vedremo i risultati e in base a quello potremo dare giudizi concreti
EliminaApprendo che il comitato NO GPL, ha intenzione di diffidare il dirigente comunale all’urbanistica per chiedere l’annullamento in autotutela dell’atto con cui si dava il via libera all’impianto poiché il 26 novembre scadranno i 18 mesi utili per farlo. (boscolo)
RispondiEliminaApprendo che il Comune invia diffida al ministero perché annulli o revochi l'autorizzazione all'impianto GPL, mancando la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale).
RispondiEliminaPer Anonimo - 5 novembre 2016 15:23
EliminaTempo perso !!
L’ex Provincia di Venezia ha fatto una sua analisi e con nota del 3 febbraio 2015, prot. n. 9687 trasmetteva copia della determinazione n. 333 del 2 febbraio 2015, avente oggetto il NON ASSOGGETTAMENTO A PROCEDIMENTO di V.I.A., ai sensi dell'articolo 20 del d.lgs. n. 152 del 2006 e ss.mm.ii, dell'intervento di cui trattasi, subordinatamente all'approvazione, da parte dell'autorità competente, delle necessarie varianti alla struttura organizzativa e gestionale del porto ed al piano di sicurezza in conseguenza dell'introduzione nel traffico di navi gasiere.
Da tenere presente che nella Conferenza dei Servizi del 03-03-2015 indetta dal Ministero dello Sviluppo Economico, la rappresentante del Ministero dott.ssa Searchilli dichiara di avere ricevuto una nota in data 27-02-2015 della Capitaneria di Porto di Chioggia che auspica un tavolo con ASPO, Vigili del Fuoco, la Società ed altri Enti “nel quale esaminare le questioni inerenti il Piano di Sicurezza e la Società si impegna a collaborare anche sulla base dello studio preliminare già presentato alla Provincia di Venezia”
Ciò e stato integralmente recepito nel successivo Decreto Interministeriale che ha dato il via libera alla costruzione dell’impianto. (boscolo)
E hanno sbagliato. Difatti Casson ha sempre denunciato le gravi irregolarità della decisione romana.
EliminaPer fortuna i grillini non sono schiavi del suo teorema!
Peccato, caro Boscolo, che la ex Provincia non la pensi come lei e ritenga, nella lettera inviata al Comune di Chioggia di recente, che se non c'è il piano di sicurezza del quale lei stesso parla i lavori andranno sospesi per il mancato verificarsi della condizione posta dalla stessa Provincia!! Un tempo, Boscolo, lei era più preparato.......
RispondiEliminaPer Anonimo - 5 novembre 2016 20:02
EliminaCome sempre, io cito date certe di documenti in atti, lei invece una generica “lettera inviata al Comune di Chioggia di recente” dall’ex Provincia (casomai città metropolitana, fra l’altro)
Comunque, può anche essere vero quello che lei asserisce, ma finché non verificherò i documenti……. (boscolo)
Per Anonimo - 5 novembre 2016 19:57
EliminaPartiamo da un dato di fatto : la bocciatura del ricorso al presidente della Repubblica. Se vi erano appigli, perché Casson non li ha usati nel proporre il ricorso ??
I grillini, se danno retta alle tesi di Casson, non andranno da nessuna parte. (boscolo)
Lasciate Boscolo a studiare i documenti e soprattutto lasciategli l'ultima parola.
RispondiEliminaOgnuno si appaga a modo suo.
Avanti contro il gpl! Coi fatti, non con le parole.
La spinta propulsiva esercitata dal comitato NO GPL si sta esaurendo dopo che si è verificato che è uno strumento in mano gestito in maniera politica da alcune frange del PD e del vetero gruppo dei verdi nostrani capeggiati dal solito Roberto Rossi nel tentativo di uscire dall’isolamento in cui l’attuale classe dirigente di sinistra si è chiusa pur di distruggere politicamente Casson .
RispondiEliminaNon sarebbe male verificare se la stessa Socogas o qualche personaggio ad essa vicino abbia finanziato in campagna elettorale qualche personaggio politico e coalizione per attutire e sgonfiare le polemiche che , sicuramente , dopo le elezioni si sarebbero alzate in città .
In alcuni commenti che vengono riportati dal blog si vuole ridicolizzare le proposte di coinvolgere la Città Metropolitana ed i Ministeri competenti , attraverso i loro uffici territoriali , per far intraprendere all’Amministrazione Comunale la strada dell’annullamento per autotutela del parere urbanistico rilasciato dal dirigente all’urbanistica in carica nel 2014 , come proposto da un urbanista veneziano in un pubblico intervento , che è stato demolito in poche battute dall’attuale dirigente . La stessa Giunta vuole seguire un’altra strada attraverso la diffida ai Ministeri che hanno rilasciato il decreto di approvazione del progetto e dell’autorizzazione alla gestione per ottenere la revisione dello stesso in base alle molte irregolarità che sono emerse nelle discussioni in Consiglio Comunale e nelle assemblee pubbliche .
Attraverso l’art . 29 del decreto legislativo 152 del 2006 ( Controlli e sanzioni ) la Città Metropolitana è pienamente investita sia a verificare che le prescrizioni imposte dalla VIA provinciale vengano rispettate e , in caso contrario , sia a bloccare i lavori .
L’art .3 , comma 1, lettera h , del decreto legislativo 105 del 2015 ( direttiva Seveso III ) afferma che “ l’ impianto comprende tutte le apparecchiature , le strutture , le condotte , i macchinari , gli utensili , le diramazioni ferroviarie private , le banchine , i pontili che servono l’impianto , i moli , i magazzini e le strutture analoghe , galleggianti o meno , necessari al funzionamento di tali impianti.”
Per ora il deposito di GPL è in possesso solo della VIA per le opere a terra ricadenti all’interno della proprietà della Socogas , mentre mancano tutte quelle fuori di essa in quanto la ditta non è titolare della concessione demaniale , in particolare della banchina .
E’ evidente che si vuole creare solo un polverone politico per distrarre l’attenzione pubblica e rientrare in gioco per timore che si scoprano i veri responsabili di questo massacro del territorio comunale che si perpetra attraverso il geniale metodo del cavallo di Troia dell’ampliamento di un deposito di bunkeraggio già autorizzato per realizzare , poi , un impianto di GPL non previsto nel Piano Regolatore Portuale in quanto è solo riconosciuta la funzione commerciale dello scalo e non quella di porto petrolifero .
Aristide
Egr. sig. Aristide – Anonimo 7 novembre 2016 15:52
EliminaNel caso in questione non è applicabile l’art . 29 del decreto legislativo 152 del 2006 ( Controlli e sanzioni, nello specifico il comma 3 – sospensione dei lavori ) perché la Provincia di Venezia con propria Determinazione n. 333 del 2 febbraio 2015 ha deliberato “IL NON ASSOGGETTAMENTO A PROCEDIMENTO DI V.I.A.
Relativamente all’art .3 , comma 1, lettera h , del decreto legislativo 105 del 2015 ( direttiva Seveso III ) è vero che “l’impianto comprende tutte le apparecchiature, le strutture …..ecc.” e non solo l’area.
Infatti la succitata Determinazione provinciale dice il “non assoggettamento a procedimento VIA [.] subordinatamente all'approvazione, da parte dell'autorità competente, delle necessarie varianti alla struttura organizzativa e gestionale del porto ed al piano di sicurezza in conseguenza dell'introduzione nel traffico di navi gasiere.”
E’ errato quello che lei scrive «…il deposito di GPL è in possesso solo della VIA per le opere a terra ricadenti all’interno della proprietà della Socogas, mentre mancano tutte quelle fuori di essa….» Poiché la Provincia NON HA RILASCIATO NULLA !!
Sul cavallo di Troia da lei citato, dell’ampliamento di un deposito di bunkeraggio già autorizzato per realizzare successivamente un impianto di GPL non previsto nel Piano Regolatore Portuale, mi trova perfettamente d’accoro.
Lo dice anche l’urbanista consultato dal comitato no GPL, il quale indica la strada nell’abrogare immediatamente la conformità urbanistica rilasciata da Taliech Noori. Ma l’attuale Dirigente all’Urbanistica e l’Amministrazione comunale da quest’orecchio non ci sente. (boscolo)
Sulla sua supposizione che la “Socogas [.] abbia finanziato in campagna elettorale qualche personaggio politico”, è materia da fantascienza. (boscolo)
Infine, c’è qualcuno che auspica la fine del comitato NO GPL, ma non ci riuscirà allo stesso modo che non è riuscito a fare confermare l’uscente sindaco Casson.
“ Non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire” , dice un vecchio proverbio .
RispondiEliminaLa Provincia di Venezia , con propria Determinazione n. 333 del 2 febbraio 2015 ha deliberato “IL NON ASSOGGETTAMENTO A PROCEDIMENTO DI V.I.A . subordinatamente all'approvazione, da parte dell'autorità competente, delle necessarie varianti alla struttura organizzativa e gestionale del porto ed al piano di sicurezza in conseguenza dell'introduzione nel traffico di navi gasiere.” , ma ai sensi dell’ art . 29 del decreto legislativo 152 del 2006 (( Controlli e sanzioni, nello specifico il comma 3 – sospensione dei lavori ) deve controllare non solo il rispetto delle clausole prescrittive dell’atto stesso ma pure ordinare la sospensione dei lavori in caso contrario .
Gia’ la Città Metropolitana di Venezia , dopo l’interpellanza di Casson ,si sta muovendo in questa direzione e vedremo fra poco quali determinazioni prenderà in merito .
Il deposito di GPL , come bunkeraggio , ha già una propria V.I.A. per le opere a terra ricadenti nell’area di proprietà della Socogas , mentre per la banchina e le altre opere ricadenti in area demaniale essa è completamente assente : difatti il concetto di impianto è ben chiarito dall’art. 29 del decreto legislativo 152 del 2006 .
Perché considerare fantascienza l’ipotesi di elargizione di un sostanzioso contributo erogato in campagna elettorale per sostenere una candidata sindaco e la sua coalizione da qualcuno interessato all’esecuzione dell’opera ? Certi pronunciamenti a prendere atto che la situazione non poteva cambiare enunciati in quel periodo da alcuni candidati lasciano pensare a tale ipotesi .
Il Comitato NO GPL , se abbandona l’atteggiamento politico e partitico sostenuto ultimamente dal suo direttivo, potrà ancora svolgere un ruolo importante , altrimenti perderà ogni contatto diretto con la realtà che lo circonda .
Aristide .
Egr. sig. Aristide - Anonimo7 novembre 2016 20:27
EliminaCon tutta la sua forbita dialettica (che gli va riconosciuta), nonché la sbandierata pratica forense, il risultato finora portato a casa dall’avv. Casson è nullo.
Possibile non capire che le prescrizioni dettate dalla Provincia con propria Determinazione n. 333 del 2 febbraio 2015 sono relative alla messa in funzione dell’impianto. Infatti che senso avrebbe avuto scrivere nella Determina “….subordinatamente all'approvazione [.] al piano di sicurezza in conseguenza dell'introduzione nel traffico di navi gasiere…..”
Dette prescrizione non possono in alcun modo fermare i lavori all’interno dell’area dell’impianto, autorizzati dal Decreto Interministeriale n. 17407 del 26-05-2015.
E’ anche da evidenziare che nel succitato Decreto è riportato che : “con Determinazione n. 668/2015 la Provincia di Venezia, nel confermare la validità della precedente determina n. 333 del 2 febbraio 2015 di non assoggettamento di Impatto Ambientale, ha rettificato il punto VIII della seconda pagina della Determina stessa relativamente alla preliminare condivisione del documento integrativo presentato dalla Società Costa Bioenergie, con i relatori del C.T.R., dei Vigili del Fuoco e dell’ARPAV”.
Altro argomento da sottolineare é quello che nelle citate Determinazioni Provinciali di Venezia non c’è scritto da nessuna parte che i lavori non possano iniziare se prima non vengono ottemperate le prescrizioni. E nemmeno c’è scritto entro quanto tempo devono essere adempite.
La Città Metropolitana di Venezia si sta muovendo lei dice ?? Può darsi, vedremo come. Potrebbe anche fare solo un sollecito alla Capitaneria di Porto, ma in quanto a fermare i lavori …….i danni poi chi li paga ?? (boscolo)
Rimpiango i tempi nei quali Boscolo era convincente perché lucido e privo di ossessioni, quelle che oggi lo rendono talmente cieco da non riuscire nemmeno a leggere la norma che Aristide gli ha indicato. Il citato articolo 29 dice che i poteri di controllo della Provincia (oggi città metropolitana) vengono esercitati anche in caso di violazione delle prescrizioni emesse quando viene pronunciato, come nel nostro caso, il non assoggettamento a via di cui parla il buon Boscolo. Quindi non essendoci il piano di sicurezza del porto derivante dal traffico di navi gasiere i lavori devono essere sospesi, come dice chiaramente il 29. Non so se sia vero, come si dice in un altro intervento, che la città metropolitana ha anticipato al comune che in assenza di quel piano dovrà attivare il 29: certo è che se non lo fa rischia guai grossi e una bella denuncia penale. Insistere sull'annullamento del parere del dirigente arabo sa di profonda ignoranza o di imperdonabile malafede!! La strada giusta è quella che l'ex sindaco indica da tempo, finalmente fatta propria dall'amministrazione grillina ben supportata dal dirigente Stefano Penzo. Casson ha colpe? Si è mosso tardi? Ha sottovalutato? Difficile sostenere il contrario!! Quel che oggi conta è che ci sia ancora spazio per risolvere la questione!! Ed oggi il percorso giusto lo sta indicando solo lui........
RispondiEliminaPer Anonimo - 7 novembre 2016 22:09
EliminaMi dica quando sono state violate le prescrizioni della Provincia di Venezia, tenendo presente che non è stato fissato un termine preciso entro il quale esse devono attuate.
Prima dell’inizio dei lavori ?? NO, perché altrimenti il Ministero non avrebbe dato il via libera attraverso il suo Decreto n. 17407/2015.
Dopo l’inizio dei lavori ?? NO, altrimenti la Provincia avrebbe fissato un termine.
Prima della messa in esercizio dell’impianto ?? SI, anche se non esplicitamente espresso nelle Determine Provinciali nn. 333/2015 e 668/2015, ma implicito nel testo deliberato. In questo caso c’è tutto il tempo perché l’impianto andrà in funzione fra qualche anno e sai quanti piani di sicurezza si possono fare nel frattempo.
Qualcuno può obiettare che nelle prescrizioni c’e scritto anche di ottemperare alle “necessarie varianti alla struttura organizzativa e gestionale del porto”.
Ora, se il Ministero dice che a nulla servirebbe la rettifica dell’errata Conformità Urbanistica di Taliech Noori, in quanto il Decreto Interministeriale fa automaticamente variante al Piano del Porto, tanto più farà automaticamente variante alla “struttura organizzativa e gestionale del porto”.
La tesi vale per l’una e per l’altra, o per nessuna delle due.
Per me non vale per nessuna delle due, ed in questo caso checché ne dica l’attuale Dirigente all’Urbanistica Stefano Penzo e l’Amministrazione comunale in carica, l’annullamento in autotutela dell’atto di Taliech Noori è la principale strada da percorrere, da subito. Anche per ripristinare un errore (ad essere benevoli) che altrimenti rimarrebbe per sempre agli atti. (boscolo)
Grandioso, Boscolo!! Secondo lei il piano di sicurezza dell'intero porto di Chioggia in conseguenza dell'introduzione delle navi gasiere dovrebbe farlo la SOCOGAS?????? Un soggetto privato che decide come gestire la sicurezza di tutto un porto????? Non sia ridicolo!!!!! Pare proprio poi che non sia ancora riuscito a leggere l'articolo 29 citato da Aristide: guardi che in Internet si trova senza tanti problemi!! Non è necessario che i poteri di sospensione dei lavori siano scritti nelle determinazioni provinciali che lei cita: basta che siano previsti dalla legge!!! Studi di più Boscolo..........
RispondiEliminaPer Anonimo - 8 novembre 2016 12:22
EliminaMa chi ha mai detto che il piano di sicurezza dell’intero porto lo deve fare la Socogas ??
Legga bene i miei passaggi quando commento.
Ho solo ribadito che se il decreto interministeriale fa variante urbanistica (ma io lo nego) tanto più il piano di sicurezza dovrà adattarsi al progetto dell’impianto. Nel senso che se ad esempio la Capitaneria di Porto, per motivi di sicurezza, durante il passaggio delle navi gasiere deciderà la sospensione per 2 giorni al mese del traffico e delle attività portuali, tutti gli attori del comparto portuale dovranno adeguarsi.
Per il resto legga il mio commento in risposta ad Aristide. (boscolo)
Ormai ( boscolo ) ed il comitato NO GPL stanno rasentando il ridicolo . Insistere nell'annullamento per autotutela del parere espresso dal dirigente all'Urbanistica in carica nel 2014 vuol dire solo che si vuole fare il tifo affinchè l'impianto di GPL venga portato a termine dalla Socogas per poi accusare Casson ed i 5 stelle di essere responsabili della costruzione del deposito e dare una nuova chance al PD di ritornare sulla scena politica locale nonostante le enormi responsabilità sulla vicenda .
RispondiEliminaIl Comune di Manfredonia si è visto approvare un impianto analogo nel suo porto anche con il parere contrario espresso all'unanimità dal Consiglio Comunale , dal Consiglio Provinciale ed il supporto della Curia Vescovile . Essendo l'energia una materia di interesse nazionale , la legge prevede la conferenza dei servizi cui partecipano tutti gli enti pubblici interessati ma la decisione finale è presa dal Ministero dello sviluppo economico .
Solo la Città Metropolitana , attraverso i poteri conferiti dall'art . 29 del decreto legislativo 152 del 2006 , può intervenire per verificare il rispetto delle prescrizioni impartite dall V.I.A. provinciale ed , in caso di inosservanza, ha l'obbligo di sospendere i lavori .
Il pericolo di dover pagare i danni per il blocco dei lavori nel caso la Magistratura ritenesse che la ditta fosse stata danneggiata non ricadrebbe sicuramente sul Comune .
Se si vuole veramente arrivare ad un risultato positivo bisogna fare squadra abbandonando qualsiasi furbizia politica e partitica altrimenti si fa solo il gioco della Socogas e delle sue quinte colonne presenti in città .
Aristide
egr. sig. Aristide - Anonimo8 novembre 2016 14:45
EliminaMi dica quale inadempienza può essere attribuita alla Sogogas perché sia possibile sospendere loro i lavori.
Casomai é la Capitaneria di Porto inadempiente. Ma neanche questo, perché le prescrizioni della Provincia in relazione a VIA valgono per la messa in esercizio dell'impianto.
D'altro canto, anche lo stesso Casson tempo addietro batteva su questo tasto. Si ricorda quando diceva che si é giocato il primo tempo, ma adesso c'e il secondo da giocare ?? Quello della messa in esercizio dei bomboloni.
Tornando al discorso “Piano di sicurezza” dall'intero porto, è la Capitaneria di Porto che lo deve fare, assieme ai vigili del fuoco, all'ASPO ed anche alla Socogas, partendo però da un dato di fatto, che l'impianto è già stato autorizzato dal Ministero. Gli altri attori si dovranno adattare.
Relativamente a Manfredonia, la questione è totalmente diversa da Chioggia. Bisogna sapere leggere bene i documenti.
Infatti il Ministero Ambiente e Tutela del Territorio, con nota prot. DVA – 2014 – 003241 del 06/10/2014 ha espresso parere favorevole al VIA con prescrizioni, sia prima dell’inizio dei lavori, sia in fase di realizzazione e sia in fase di esercizio. Inoltre a monte c’è una VALIDA CONFORMITÀ URBANISTICA DI ZONA INDUSTRIALE ed il progetto dell’impianto è conforme ai piani particolareggiati.
Poco importa che amministratori e vescovi siano contrari.
Ecco perché il nostro comune può giocarsi la carta dell’annullamento in autotutela. (boscolo)
( boscolo ) non si accorge che sta svolgendo il ruolo difensore d'ufficio della Socogas nel momento in cui si domanda quale inadempienza può essere attribuita alla Socogas perché sia possibile sospendere loro i lavori.
EliminaLa non assoggettabilità alla VIA è subordinata all'approvazione, da parte dell'autorità competente, delle necessarie varianti alla struttura organizzativa e gestionale del porto ed al piano di sicurezza in conseguenza dell'introduzione nel traffico di navi gasiere .Inoltre la società doveva ottenere il rilascio della concessione demaniale relativa alla banchina .
Al momento dell'emanazione del decreto di approvazione del progetto e dell'autorizzazione alla gestione da parte del Ministero dello sviluppo economico , come ora , queste condizioni non erano state rispettate ;l'obbligo di valutare complessivamente l'operatività portuale allorquando venga proposto l'insediamento di una nuova attività non prevista dal PRG portuale risponde all'esigenza di considerare anche gli effetti prodotti dalla compresenza delle diverse attività portuali , pena la formazione di un quadro frammentario e non aderente alla realtà sul quale non può basarsi la predisposizione di alcuna efficace misura di prevenzione , nè ambientale , nè per la sicurezza della navigazione , nè per l'incolumità e la salute dei cittadini .
La Città Metropolitana , attraverso i poteri conferiti dall'art . 29 del decreto legislativo 152 del 2006 , deve intervenire per verificare il rispetto delle prescrizioni impartite dall V.I.A. provinciale ed , in caso di inosservanza, ha l'obbligo di sospendere i lavori .
La richiesta da parte dell'Amministrazione Comunale così come suggerito da Casson , al Ministero dello Sviluppo Economico di annullamento o revisione del decreto del giugno 2015 è la strada giusta da seguire . Tutto il resto è solo fumo architettato per fini partitici
Aristide
Egr. sig. Aristide - Anonimo8 novembre 2016 22:09
EliminaIo sono pragmatico e vado al sodo delle questioni, non m’intendo di fantascienza.
Fare intervenire la Città Metropolitana, attraverso i poteri conferiti dall'art . 29 del decreto legislativo 152 del 2006 per sospendere i lavori, suggerito dall’avv. Casson e a quanto pare recepito dall’Amministrazione comunale, sarà l’ennesimo flop.
Chi dice di fare intervenire la Città Metropolitana, ha almeno letto le prescrizioni dettate della Provincia nella Determina 333/2015 ??
Al punto 2. - a. non si parla di Varianti al Piano regolatore del Porto, ma di inviare alla «Provincia di Venezia le eventuali varianti alla struttura organizzativa e gestionale del Porto di Chioggia conseguenti all’introduzione delle navi gasiere»
- per ottemperare basta che la Capitaneria di Porto adegui il regolamento sulla navigazione.
Al punto 2. - b. si fa riferimento al rumore e prescrive che «sia in fase di cantierizzazione che in fase di esercizio siano condotte delle campagne di misure atte a consolidare e confermare il previsionale acustico ed il contenimento dei livelli rumorosi entro i limiti di legge. In caso di superamento siano adottate tutte le misure necessarie alla loro mitigazione»
- per ottemperare a ciò basta il monitoraggio da parte di ARPAV sul rumore dell’impianto già in esercizio.
Chi ha autorizzato la Socogas ad iniziare i lavori dell’impianto GPL è stato il Ministero dello Sviluppo Economico attraverso un suo Decreto Interministeriale. E’ lì che bisogna insistere demolendo le fondamenta del Decreto stesso che si basa sulla “falsa” conformità urbanistica del Comune di Chioggia.
D’altra parte, anche se la questione e diversa, il Comune di Manfredonia da lei citato in un suo commento mette in evidenza la CONFORMITÀ URBANISTICA DI ZONA INDUSTRIALE e la conformità ai piani particolareggiati. In questo caso VERI e non falsi come dichiarato dall’allora Dirigente del comune clodiense. (boscolo)
Grande Aristide! È ora che la Città apra gli occhi!!!
RispondiElimina