domenica 28 novembre 2010

CONSIGLI COMUNALI di lunedì 29 e martedì 30 novembre 2010


La fattoria degli animali (ingl. Animal Farm, 1945) è un romanzo satirico dello scrittore britannico George Orwell. In italiano è stato pubblicato per la prima volta nel 1947. Il romanzo è un'allegoria del totalitarismo sovietico del periodo staliniano. È ambientato in un'immaginaria fattoria inglese dove gli animali, stanchi del crudele sfruttamento da parte dell'uomo, si ribellano e assumono il controllo. Una volta liberi, gli animali decidono di dividere equamente il prodotto del loro lavoro, che prima gli veniva sottratto dall'uomo, seguendo il principio marxista «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni». Il loro sogno utopico viene però ben presto tradito dall'emergere di un'altra classe di sfruttatori: i maiali. Gli avidi suini, che erano stati gli ispiratori della "rivoluzione", prenderanno il controllo della fattoria e progressivamente diventeranno simili in tutto e per tutto all'uomo, finché persino il loro aspetto diventerà antropomorfo. La satira verso gli ideali utopici della Rivoluzione russa è resa ancora più diretta dal fatto che ogni evento ed ogni personaggio descritti nel romanzo rappresentano l'allegoria di un preciso evento o personaggio della realtà storica.
Chissa come mai Orwel nell'ironizzare sulla società sovietica immaginò i MAIALI che diventavano i nuovi sfruttatori??








Dei provvedimenti che andremo a discutere e teoricamente a votare ( dico già da ora che voterò contro) nella lunga serie di punti all'ordine del giorno ci sono questi due degni di particolare attenzione:
a) Il punto 17 : Adozione ai sensi dell’art. 50 comma 4 lett. c) L.R. 61/85 di variante parziale al P.R.G. per l’inserimento di una nuova area di intervento – n. 22 – con destinazione C2/E.R.P.
b) il punto 22: Parere del Consiglio sul protocollo di intesa tra la Capitaneria di Porto di Chioggia, il Comune di Chioggia e l’Azienda Speciale per il Porto di Chioggia, relativa ad una variante al piano regolatore per l’isola di Aleghero e l’isola dei Saloni e ridimensionamento dell’area destinata a “cereali e sfarinati”, “zona buncheraggio” e zona per magazzini in porto fluvio–marittimo.
Poi ce ne sono altri non meno importanti ma ci ritorneremo nel prossimo aggiornamento.
In sintesi: Nel punto 17, il nostro carissimo Romano Tiozzo Pagio vorrebbe che il consiglio comunale votasse una variante per consentire ad una certa società di costruire 150 appartamenti praticamente a ridosso di tutti quei proprietari di sottomarina che stanno aspettando da due anni che questa amministrazione gli dia la possibilità di costruirsi la casa,due anni che pagano l'ici relativa a terreni edificabili,due anni,che qualcuno di Padova gli promette che tra qualche mese potranno costruire.
Invece questa società in pochissimo tempo non solo ha un iter provilegiato di pochissimo giorni ( gli altri anni,questi giorni) ma Romano e i suoi sodali,senza praticamente nessun confronto,ce lo mette nell'ordine del giorno.
Bisognerà vedere cosa faranno gli amici della Lega,l'amico Tasso,un amico che ha cambiato partito sette volte,giorni fa mi diceva che ora è in Lega,perché la Lega è un partito..." retto" ora vedremo se il sindaco è riuscito a convincerli con la sua visita in sede della lega accompagnato addirittura da.....l'ex assessore all'urbanistica Carlo Arch Perini.
Domani e martedì staremo a vedere se questo provvedimento riuscirà a passare.Di sicuro NON con il mio voto.
Il punto 22 riguarda una situazione molto complessa,si tratta di porre in essere le basi per spostare il mercato ittico all'ingrosso dal sito attuale,in pieno centro storico,ad altra sede.
In sostanza l'ASPO propone di spostarlo all'isola dell'alleghero,l'isola che costeggia il canal lombardo esterno a ovest del porto commerciale di Val Da Rio.Non ho sufficienti competenze per poter dire con cognizione di causa se è un'iniziativa praticabile.
Non mi sembra che sia particolarmente apprezzata da persone con molta più competenza ed esperienza del sottoscritto tra cui l'ex sindaco Boscolo Sandro Todaro e il consigliere regionale Lucio Tiozzo che anche al convegno di questa mattina ( domenica 28 novembre,presso sala consiliare del comune di chioggia) hanno,entrambi,espresso forti perplessità su questo progetto.
Sia per motivi di scarsa possibilità di successo in quanto per legge non è possibile imbonire la laguna,attualmente l'Alleghero è praticamente un cumulo di fango,sia per la stagione politica ed economica che stiamo passando caratterizzata da una particolare scarsità di risorse finanziarie.
In particolare il consigliere regionale del partito democratico Lucio Tiozzo ha espresso il forte sospetto che questo progetto in realtà sia funzionale a certe società interessate al trasposto dei fanghi.
A domani,spero,i prossimi aggiornamenti
Ciao e buona domenica dal vostro consigliere d'attacco
Andrea Comparato matricola nr 169905

venerdì 26 novembre 2010

LIBRI CONSIGLIATI:LA LOBBY DI DIO




Dal corriere della sera del 19 novembre 2010

La tv pubblica Il caso Il libro Esce «La lobby di Dio» di Ferruccio Pinotti
Fede, politica e affari Le radici del potere ciellino
La parabola di un movimento che si è fatto sistema

«Questo nostro modello conquisterà l' Italia». A cercare negli archivi, la frase risale al 1985. Il suo titolare, Roberto Formigoni, era un giovane di belle speranze e di elevato misticismo. Venticinque anni e molta concretezza dopo, arriva un libro su Comunione e liberazione dove si sostiene che la profezia si è in buona sostanza avverata. «La lobby di Dio» (Chiarelettere, 480 pagine, in uscita il 23 novembre), del giornalista Ferruccio Pinotti, è una corposa inchiesta che racconta dalle origini la storia e la mutazione di un movimento che si è fatto sistema, creando un network capace di unire affari, politica e religione, senza nasconderne aspetti scabrosi e disavventure giudiziarie. Ma l' autore si avvicina all' argomento consapevole della duplice natura di Cl, che per moltissime persone rimane essenzialmente una realtà di fede, alla quale affidare la propria vita, la propria spiritualità, non solo il proprio portafoglio. «In Cl incontri la ragazza, ti sposi, fai figli, li educhi, sempre con ciellini e fra ciellini, è un vuoto che ti dà l' illusione della pienezza». La frase di Luigi Cortesi, psicoterapeuta cattolico, non certo un simpatizzante, rende involontariamente l' idea di una adesione totale che ancora oggi è il vero mistero di Cl, il suo segreto meglio custodito. Il viaggio di Pinotti nel sistema di valori del movimento è il tentativo di penetrare una realtà parallela, sotto gli occhi di tutti, ma impermeabile. Il giornalista raccoglie le testimonianze dei simpatizzanti che affollano l' annuale meeting di Rimini, quelle dei delusi e dei nostalgici, le affianca alle parole dei Memores Domini, i militanti più severi che dedicano a Cl un' obbedienza rigorosa pur ricoprendo incarichi pubblici importanti, come lo stesso Formigoni. E lascia il giudizio al lettore, non nascondendo di aver affrontato usato un approccio laico, per un argomento che tale non può essere, per definizione. Il fascino del movimento creato nel 1954 da don Luigi Giussani risiede proprio in questa continua dicotomia: le grisaglie di un ceto imprenditorial-politico nato e sviluppato all' interno di Cl non escludono gli abiti austeri dei gruppi di preghiera e le opere di carità. Il lavoro di Pinotti, come tutte le sue precedenti inchieste, è documentato fino alla pignoleria. Esibisce documenti e circostanze difficilmente smentibili, elenca tutte le indagini che hanno sfiorato la galassia di Cl, da Oil for food alle presunte tangenti in Trentino. Ma ha il merito di non fermarsi alle carte, raccolte e assemblate grazie all' aiuto di alcuni collaboratori, tra i quali gioca un ruolo importante Giovanni Viafora, cronista del Corriere del Veneto, che si è occupato dell' inchiesta della Procura di Padova sui fondi europei, con i vertici veneti della Compagnia delle Opere recentemente rinviati a giudizio. C' è molto più di questo, infatti. C' è la cronaca della costruzione di un potentato. Nel corso degli anni Comunione e liberazione è diventata una «super lobby» e la Compagnia delle Opere, il suo braccio economico, ha cavalcato «l' amicizia operativa», ovvero il modello al quale si riferiva l' attuale governatore della Lombardia, per creare una rete che forse non ha eguali in Italia. Pinotti traccia i confini del regno, operando una mappatura completa dei professionisti, delle aziende e delle imprese che vanno a comporre un network ormai europeo. Messi in fila, i numeri della Compagnia delle Opere fanno impressione: 34 mila imprese, mille aziende non profit, un fatturato complessivo di 70 miliardi di euro. La sezione milanese della Compagnia delle Opere conta 6.000 aziende di ogni tipologia, e nel 2008 vantava un numero di associati superiore a quello di Assolombarda. La crisi, sostiene Pinotti, ha giocato a favore della Cdo, perché molte imprese si sono avvicinate a Cl per godere della sua sussidiarietà, di un sistema protettivo che può contare su accordi con le principali banche italiane. La radiografia dei business gestiti dalla Compagnia delle Opere si sofferma sulla sua espansione nel mondo universitario, dove la costruzione di residence e studentati diventa secondo l' autore la chiave di una «occupazione culturale» destinata a dare frutti negli anni a venire. L' ultima parte del libro parla del futuro. «L' obiettivo di Cl? Il prossimo Papa, e il prossimo premier». La battuta, una delle poche anonime, è stata raccolta nella alte sfere del Vaticano. Prima di sorridere, ammonisce Pinotti, segnarsi questi due nomi. Roberto Formigoni e Angelo Scola, cardinale e patriarca di Venezia, considerato organico a Cl. L' impossibile è niente, per Comunione e liberazione. Marco Imarisio

lunedì 22 novembre 2010

Ritieni praticabile inserire della pubblicità sul sito del comune di Chioggia per realizzare nuove entrate finanziarie

Andrea Comparato

Presumo che ormai anche i sassi sappiano che per qualsiasi amministrazione,inclusa ovviamente anche la nostra,le entrate finanziarie sono destinate a ridursi.Tralasciamo le varie criticità che abbiamo attualmente in bilancio di cui vedremo l'evolversi nei prossimi mesi.
L'ottimale sarebbe trovare nuove fonti di finanziamento,il che è facile a dirlo ma non è altrettanto facile farlo se non aumentando imposte locali il che,oltre ad essere da un punto di vista del consenso difficile ad attuarsi,lo è ancora di più considerando l'attuale congiuntura economica certamente non simpatica.
Il comune di Venezia,ad esempio, è riuscito a vendere spazi pubblicitari su megacartelloni affissi sugli innumerevoli cantieri della città lagunare.
Cosa propone il sottoscritto?Di trovare il modo di vendere la pubblicità sul sito del nostro comune www.chioggia.org. Da succinti colloqui con il personale degli uffici preposti sono venuto a conoscenza che il sito comunale "viaggia" sui ventimila accessi al mese.
Ritengo che ci siano i presupposti per una nuova entrata finanziaria per l'amministrazione comunale che possa garantire delle entrate senza ricorrere ad investimenti importanti,che peraltro non possiamo permetterci.
Ho presentato quindi questa mattina al protocollo una richiesta di convocazione della terza commissione consiliare per proporre questa iniziativa ai colleghi del consiglio comunale.
Mi piacerebbe riuscire a portare in commissione oltre che alle mie proposte anche le indicazioni e le idee della base.
Gradirei molto quindi che chi legge il presente post oltre che a votare nel sondaggio preposto mi dia delle indicazioni precise indicandomele con un commento.
Ringrazio anticipatamente per la collaborazione.