martedì 30 novembre 2021

ESERCITAZIONE COMPLESSA ANTINQUINAMENTO IN MARE DELLA GUARDIA COSTIERA PRESSO IL GRUPPO “ADA” – ENI S.p.a.

Nella mattinata odierna, sotto il coordinamento del Reparto Operativo della Direzione Marittima del Veneto, si è svolta l’esercitazione annuale complessa antinquinamento in mare, presso l’impianto off-shore di estrazione idrocarburi del gruppo “ADA” in concessione a Eni S.p.a., a circa 12 miglia nautiche al traverso del porto di Chioggia. Scopo dell’esercitazione, testare le procedure previste dal vigente “Piano operativo antinquinamento locale” della Capitaneria di porto di Chioggia, al verificarsi di ipotetici scenari di inquinamento da idrocarburi in “emergenza locale” connessi agli interventi di chiusura mineraria dei pozzi “ADA 2 Dir” e “ADA 4 Dir”, di prossima realizzazione, nonché la tempestività di diffusione della catena d’allarme e prontezza d’intervento dei mezzi e risorse antinquinamento. Nell’ambito dell’esercitazione sono stati interessati, oltre alle società Eni S.p.a. e Castalia Consorzio Stabile S.C.P.A., la Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero della Transizione Ecologica, la Divisione VIII – Sezione UNMIG dell’Italia Settentrionale, del Dipartimento per l’Energia e il Clima – Direzione Generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari del Ministero dello Sviluppo Economico, il 3° Reparto del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, il Reparto Ambientale Marino del Corpo Capitanerie di porto, il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia, le Prefetture di Venezia e Rovigo, l’Ufficio di protezione Civile della Regione Veneto, il Comune di Chioggia, ARPA Veneto, ULSS 3 “Serenissima” di Venezia, Venezia Radio, i locali servizi tecnico nautici e il chimico del porto. Nell’occasione è stato dispiegato un massiccio dispositivo navale: oltre alle motovedette del Corpo delle Capitanerie di porto “CP SAR 826” dislocata presso il porto di Chioggia – cui è stata assegnata la funzione di “Comandante in zona” – e “CP 574” proveniente dal porto di Venezia, hanno partecipato il Supply Vessel “ASSO 28” e i Crew Boat “VOLO” e “PUMA I” di Eni S.p.a., provenienti rispettivamente dalla sede di Marina di Ravenna e dalla piattaforma “Garibaldi C.”, nonché l’unità costiera antinquinamento “ECOLAGUNA 4 F.Z.” della Castalia Consorzio Stabile S.C.P.A., dislocata presso il porto di Chioggia – località Saloni e a tal fine autorizzata dal Coordinamento Operativo Inquinamenti Marini – Direzione Generale per il Mare e le Coste del Ministero della Transizione Ecologica. Nel corso delle operazioni, è stata simulata l’ipotesi di cedimento strutturale dell’impianto Jack-Up “KEY MANHATTAN” con sversamento di idrocarburi in mare ed attuata, sulla base delle effettive condizioni meteo-marine in zona e il supporto di modelli previsionali di propagazione forniti da Eni S.p.a., i più opportuni assetti antinquinamento, a tutela dell’ambiente marino. Particolare attenzione, è stata posta alla salvaguardia del Sito di Interesse Comunitario ubicato a meno di 4 miglia dal luogo d’intervento – le “Tegnùe di Chioggia”; anche a tal fine, sono state filate a mare oltre 400 m di panne d’altura e attivati due skimmer per il contenimento e recupero degli idrocarburi di superficie. L’esercitazione ha confermato gli standard operativi di intervento attesi, evidenziando la massima sinergia tra tutti i soggetti coinvolti.

lunedì 29 novembre 2021

"ELETTO" IL NUOVO CONSIGLIO METROPOLITANO: CHIOGGIA ZERO RAPPRESENTANTI

Sono stati nominati gli eletti del nuovo consiglio della Città Metropolitana di Venezia, organismo che di fatto sostituisce la provincia. A questa votazione possono partecipare solo consiglieri comunali e sindaci. Su 713 aventi diritto al voto i votanti sono stati 602, con una percentuale al voto di oltre l’80%, 44 erano gli aspiranti consiglieri. Nonostante Chioggia sia il secondo Comune per abitanti nella Città Metropolitana di Venezia in queste elezioni non vede nessun eletto. Come mai? Quale è il motivo per cui Chioggia non avrà nessun consigliere a rappresentarla all’interno dell’Organismo? Alle ultime elezioni regionali il nostro territorio è riuscito ad esprimere ben tre consiglieri regionali a rappresentarci in regione (Montanariello, Dolfin e la Baldin) come mai in regione tre e in consiglio metropolitano zero? Per chi non se lo ricordasse alle elezioni regionali i cittadini esprimono il loro voto avendo anche la possibilità di scrivere la preferenza (come alle elezioni comunali) alle elezioni provinciali (oggi metropolitane) i cittadini sono esclusi, quando il parlamento ha deciso di trasformare le province in città metropolitane qualcuno diceva che:”così si risparmiava”.

"FESTEGGIA" IL 25 NOVEMBRE ACCOLTELLANDO E ROMPENDO LA TESTA ALLA COMPAGNA

Proprio ieri la consigliera del Partito Democratico Barbara Penzo aveva organizzato un evento per ricordare la giornata contro la violenza sulle donne. Fortunatamente per poco, molto poco, la città di Chioggia non si è trovata "protagonista" dell'ennesimo femminicidio. Ieri sera infatti a Ca'Lino c'è stata un vera e propria caccia all'uomo per i campi dei carabinieri che hanno catturato (al momento è in direttissima a Venezia) Stefano Marangon, noto pregiudicato residente a Ca'Lino dopo che aveva ferito ad un fianco con un'arma da taglio e percossa violentemente alla testa la compagna sudamericana. Ci riferiscono di una scena sconvolgente con la donna che si trascinava ferita per la strada, in seguito è stata soccorsa e portata all'ospedale di Chioggia le sue condizioni non sarebbero gravi. Purtroppo non è la prima volta che diamo notizia di Marangon, si tratta di una persona con una lunga serie di reati penali, più volte arrestato, con periodi di carcere alternati ai domiciliari ma anche a piede libero. Conosciamo la persona e possiamo dire che si tratta di un individuo che ha estremamente bisogno di aiuto ma anche che è molto pericoloso ed è in grado di compiere atti molto gravi a seconda delle sue condizioni psicofisiche. I residenti di Ca’Lino (e non solo Ca’Lino) sono terrorizzati, è in corso il processo in direttissima al tribunale di Venezia, vi aggiorneremo sulla decisione del tribunale. aggiornamento ore 17.45 ACCOLTELLATA E PICCHIATA SELVAGGIAMENTE: Convalidato l'arresto di Stefano Marangon è stato tradotto in carcere e il giudizio di merito prossimamente quando ci sarà il processo. Per quanto riguarda la compagna le sue condizioni sarebbero stabili e non sarebbe in pericolo di vita.

LUISA BALDO: DA VIGO A SANTAMARIA

Ieri a Corte Salasco si è tenuta la presentazione di due libri.

Luisa Baldo ha presentato il suo Da Vigo a Santamaria, nel quale racconta la riscoperta di angoli della nostra Chioggia attraverso il suo personale vissuto, attraverso i ricordi che quei luoghi riportano alla sua personale memoria. Poesie che sono nate in dialetto, più che in lingua italiana, per il ritmo che riecheggiava nelle loro rime. Oltre alle poesie due racconti, scritti anche essi in dialetto  chioggiotto.

La presidente del gruppo Poeti Città di Chioggia ha fatto la presentazione al libro.

L’autrice lo propone proprio come se fosse una passeggiata lungo la città a rivivere i luoghi che, nei ricordi chi di ci è nato, conservano sempre un qualcosa di magico e di nostalgico.

 




venerdì 26 novembre 2021

LA CONFERENZA DEI SINDACI APPRODA A CHIOGGIA

In questo momento si sta tenendo in sala consiliare a Chioggia la Conferenza dei Sindaci del litorale Veneto. Si tratta del primo momento di aggregazione in presenza, dall’avvento del Covid e si è deciso di farlo proprio a Chioggia. 

Presenti, oltre al sindaco Armelao, la presidente della Conferenza, sindaco di Cavallino Treporti, Nesta, oltre ai sindaci delle altre città della Costa e qualche assessore giunto in affiancamento.

Saranno due i temi più importanti della giornata per i quali si instaureranno due tavoli, uno riguardante la sicurezza e uno sulle problematiche legate alle concessioni balneari e alle direttive relative prese da parte del Consiglio di Stato. Al termine della Conferenza dei Sindaci sarà la volta degli imprenditori di entrare in aula e far sentire la propria voce.




 

mercoledì 24 novembre 2021

VISITA A ROMA DEL SINDACO ARMELAO. INCONTRI AL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE PER LE CONCHE DI NAVIGAZIONE E AL MINISTERO DELLA DIFESA PER IL FORTE DI SAN FELICE. SUPER SODDISFATTO DAGLI INCONTRI.

Nella mattinata odierna il Sindaco di Chioggia Armelao Mauro ha incontrato presso il Ministero delle Infrastrutture la dottoressa Ilaria Bramezza Capo Dipartimento per le Opere Pubbliche alla quale è stato consegnato il documento sottoscritto dal mondo unito della pesca e controfirmato dallo stesso Sindaco facendolo diventare suo. Un incontro positivo sotto tutti i punti di vista. Armelao ha trovato nella dottoressa Bramezza non solo competenza e massima collaborazione, ma una sensibilità unica nei confronti dei pescatori di Chioggia. Il sindaco ha quindi sottoscritto e consegnato il documento redatto dai pescatori e dalle associazioni di categoria informando il Capo Dipartimento Bramezza che la priorità per il Sindaco e per i pescatori e le loro famiglie è il completamente delle conche di navigazione e di un porto rifugio. Nei primi giorni di dicembre Armelao incontrerà anche la commissaria per il MOSE, l’arch. SPITZ, a Venezia e successivamente parteciperà ad un comitato tecnico insieme a Sindaci, tecnici, provveditorato, ministero ecc dove porterà anche su questo tavolo la voce dei pescatori e le loro richieste. Buone notizie comunque dall’incontro odierno, dal mese di febbraio/marzo 2022 ripartiranno con ogni probabilità i lavori di completamento del MOSE e la parola d’ordine per la nostra città sarà quella di partire proprio dalle conche di navigazione e dal porto rifugio. I nostri pescatori dovranno avere garanzie per poter lavorare in sicurezza anche a MOSE in funzione. Ho trovato la massima volontà di far squadra tra Sindaco e MIT. Il Sindaco Armelao, estremamente soddisfatto dall’incontro, si dice ottimista. Nei primi giorni di dicembre potrà avere anche qualche rassicurazione in più anche a seguito delle richieste dei pescatori che saranno analizzate per quanto di competenza dal MIMS. Dopo aver fatto incontro al Ministero delle Infrastrutture è stata la volta dell’incontro presso il MINISTERO DELLA DIFESA, dove il sindaco ha incontrato i vertici della Task Force per la valorizzazione immobili per la riqualificazione del Forte di San Felice. Prossimamente verrà messa in calendario una riunione tecnica per definire le prossime attività da mettere in campo per tutta l’area del forte. Una zona della città di Chioggia questa, che merita di essere valorizzata perché diventi finalmente patrimonio della città e di quanti vorranno visitarla. In foto il Sindaco Armelao consegna il Documento,firmato anche dallo stesso sindaco, alla dottoressa Ilaria Bramezza.

domenica 21 novembre 2021

LA FONDAZIONE OPERA IMMACOLATA CONCEZIONE INTITOLA IL SUO PISTODROMO ALL’AGENTE DI POLIZIA MUNICIPALE MASSIMO BOSCOLO.

20 novembre 2021 – Questa mattina, alla presenza di Fabio Toso, direttore generale della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus di Padova; Daniele Tiozzo Brasiola, vicesindaco di Chioggia; Diego Bonavina, assessore allo sport del Comune di Padova; Lorenzo Fontolan, comandante Polizia Municipale e a una rappresentanza degli agenti della Polizia municipale di Padova, dei volontari dell’associazione Agorà - Laboratorio Terza età, degli atleti della Civitas Vitae sport educatione e dei bambini della scuola primaria del quartiere, il Pistodromo della Fondazione Oic Onlus nel parco della Civitas Vitae Angelo Ferro è stato intitolato all’agente di Polizia municipale Massimo Boscolo mancato lo scorso 11 ottobre dopo essere rimasto coinvolto sabato 9 ottobre in un incidente stradale mentre a bordo della sua motocicletta prestava servizio scortando gli atleti in handbike che stavano transitando dal Civitas Vitae Angelo Ferro al centro di Padova. «La Civitas Vitae Angelo Ferro – ha spiegato il direttore generale Toso – ha al suo interno tante realtà dalle attrezzature sportive prive di barriere architettoniche, all’asilo, alle associazioni di volontariato e agli ospiti delle residenze Airone, Santa Chiara e Giubileo. Realtà diverse che sono unite grazie alla coesione sociale che qui viene coltivata, costruita e sviluppata nelle relazioni fra le persone ma soprattutto fra le generazioni. L’unione e la coesione deve però essere preservata, anche, attraverso un codice di norme, regole, leggi. E l’educazione stradale, che la Fondazione promuove attraverso il progetto “SicuraMente in pista di Educazione stradale”, non è altro che un modo per imparare fin da bambini a comprendere come comportarci per vivere nella società per non essere un pericolo l’uno per l’altro. Il nostro progetto non sarebbe possibile senza il contributo della Polizia municipale del Comune di Padova. Per questo con questa intitolazione vogliamo dare loro un segno di ringraziamento per il loro quotidiano impegno».
Il progetto “SicuraMente in pista di Educazione stradale” è nato nel 2012 grazie alla collaborazione tra Fondazione Oic Onlus e Polizia municipale del Comune di Padova, associazioni Civitas Vitae sport educatione, Agorà – Laboratorio Terza Età, Università e scuola primaria. L’agente di Polizia municipale Massimo Boscolo con passione, competenza e pazienza da alcuni mesi nel Pistodromo del Civitas Vitae Angelo Ferro insegnava ai bambini l’educazione stradale sentendolo come un suo compito morale più che un dovere professionale. Per questo la Fondazione Oic Onlus intende onorare la sua memoria intitolandogli il Pistodromo. «La città di Chioggia – ha dichiarato Daniele Tiozzo Brasiola, vicesindaco di Chioggia città dell’agente Boscolo – ringrazia gli organizzatori di questa intitolazione per aver esteso l'invito, dalla Fondazione OIC, la polizia locale e tutte quelli che hanno collaborato per creare questa iniziativa. Massimo Boscolo era un nostro concittadino, una persona che possiamo ritenere un esempio, una persona con un forte attaccamento al lavoro, una persona con dei valori. Purtroppo quando viene a mancare un giovane, una persona di questo spessore, lascia un grande vuoto nelle comunità e nelle persone che a lui erano legate. Questo vuoto non può essere colmato da delle parole ma bensì dobbiamo ricordare nel migliore dei modi. L'intitolazione di questo Pistodromo è sicuramente una bellissima iniziativa in questa direzione. Mi sento quindi di portare i ringraziamenti della citta di Chioggia». «La mancanza di Massimo – racconta l’assessore Diego Bonavina – ha rotto un equilibrio profondo all’interno di una famiglia che ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere personalmente. Il corpo della Polizia municipale, a prescindere dall’amministrazione che governa una città, è al servizio dei cittadini ed è un valore aggiunto della nostra città». Anche il comandante Polizia Municipale, Lorenzo Fontolan, ha voluto ricordare l’agente Massimo Boscolo come giovane pieno di qualità morali. «È importante – ha spiegato il comandante – questo gesto che la Fondazione Oic Onlus fa perché spesso le persone si ricordano solo nell’immediato degli accadimenti tragici invece questo Pistodromo, intitolato a Massimo Boscolo, terrà vivo il suo ricordo per sempre. È un segnale di vicinanza al corpo della Polizia municipale e alla famiglia che rimarrà nel tempo». La cerimonia si è conclusa con la benedizione della targa posta all’ingresso del Pistodromo da parte di don Vittorio Gobbin assistente ecclesiastico nominato dalla Diocesi Padova presso la Civitas Vitae Angelo Ferro. I familiari presenti hanno nascosto a fatica la commozione soprattutto quando il corpo della polizia municipale ha attivato le sirene delle proprie moto in segno di saluto all’amico-collega Massimo.
La mattinata è proseguita all’interno del centro servizi Civitas Vitae Angelo Ferro dove in sala Pontello è stato presentato il progetto cofinanziato con Cariparo per migliorare la qualità di vita e le prestazioni sportive degli atleti in carrozzina tramite la costituzione di un centro sportivo, di ricerca, di supporto e di formazione specifico per atleti con disabilità, allenatori e preparatori atletici, che diventi punto di riferimento nel Veneto e in Italia per gli sport paralimpici in carrozzina partendo dal rugby e dall’atletica per poi allargarsi ad altri sport. Al progetto partecipano la Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (Fispes) e l’Università di Padova con i professori Stefano Masiero (coordinatore scientifico del progetto) e Nicola Petrone (Dipartimento di Ingegneria Industriale) del cui team fa parte, anche, l’ing. Francesco Bettella, noto per aver conquistato due bronzi nei 50 e 100 dorso, categoria S1 alle paralimpiadi di Tokyo2020. Francesco Bettella è atleta tesserato Civitas Vitae sport education, l’associazione sportiva che la Fondazione Oic Onlus ha costituito nel 2012 per promuovere lo sport per tutti nelle strutture prive di barriere architettoniche e nei centri di allenamento all’avanguardia (per macchinari e allenatori) che trovano spazio proprio nel parco del centro servizi Civitas Vitae Angelo Ferro della Fondazione Oic Onlus in via Toblino. Un momento di festa finale che ha anche ripercorso tutte le tappe della vita, sportiva e non solo, di Francesco Bettella che con tenacia porta avanti il suo impegno anche nella ricerca a favore di chi è più fragile.

venerdì 19 novembre 2021

RINTRACCIATA LA LADRA MA I SOLDI DEL POVERO DANIEL SONO GIÀ STATI SPESI TUTTI

Con un sotterfugio questa mattina i familiari di Daniel Tiozzo sono riusciti a mettersi in contatto con la donna che ha sottratto, durante le esequie del ragazzo, le offerte che sarebbero servite per pagargli il funerale. Con la scusa di aver bisogno di una badante sono riusciti a incontrarla al parcheggio dell’ospedale. Facendo fatica a trattenere la rabbia hanno chiamato le Forze dell’Ordine che non sono intervenute in quanto la denuncia è partita d’ufficio e il maltolto non era recuperabile. Ora la giustizia deve fare il suo corso. La donna era vestita di nuovo da capo a piedi, scarpe, borsa e occhiali inclusi. Era inoltre appena stata dalla parrucchiera. In tasca aveva circa duecento euro e ricevute di soldi giocati al lotto, senza contare quelli che sembra si sia giocata alle slot dei vari bar, La donna, ai parenti del ragazzo ha lasciato i documenti. Ha proposto di scalare la cifra sottratta dal reddito di cittadinanza che percepisce. Cifra che si aggira su un paio di migliaia di euro. Vero è che l’importo sottratto non è quantificabile ma nei due cestini delle offerte non riusciva a entrare più neppure uno spillo, grazie alla generosità delle persone che sono intervenute a dare l’ultimo saluto a Daniel. Ora per pagare il funerale, alla famiglia mancano ancora 800 euro.

mercoledì 17 novembre 2021

RIPRESA DALLE TELECAMERE E RICONOSCIUTA È PAOLA PAGANIN LA LADRA DEL FUNERALE

Paola Paganini
Riguardo lo spiacevole furto delle offerte destinate alla famiglia di Daniel Tiozzo, raccolte nella Chiesa di San Martino a Sottomarina, ieri 16 novembre, durante il funerale del ragazzo, deceduto in un tragico incidente stradale nei giorni scorsi, i familiari hanno prontamente avvisato i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Chioggia. Questi, sopraggiunti immediatamente, non hanno fatto in tempo a rintracciare la persona che ha commesso il furto. Hanno proceduto raccogliendo le testimonianze delle persone presenti e hanno visionato i filmati che vengono registrati dalle telecamere di sorveglianza. Ciò a permesso loro di identificare la persona colpevole del furto. Si tratta di una donna,già nota da anni per i suoi continui furti e le continue condanne. La donna ha approfittato della confusione del momento per prelevare le offerte dai cestini posizionati ai lati dell’ingresso della Chiesa e dileguarsi velocemente tra la folla. Da una stima, la somma sottratta equivale a circa un migliaio di euro. Nonostante siano partite subito le ricerche della donna (ben conosciuta) non è stato ancora possibile rintracciarla, e non si è ancora potuto recuperare il maltolto. A parte la denuncia già formalizzata in stato di libertà per furto aggravato la donna rischia guai se dovesse essere rintracciata da qualche amico particolarmente legato al povero Daniel Tiozzo.

martedì 16 novembre 2021

COME PROMESSO ARRIVA VENETO (linea 80) PASSERÀ PER VIA CAVOUR

Cambio di percorso per i bus extraurbani di Arriva Veneto in partenza da Chioggia e in arrivo da Venezia. Questi percorreranno una sola volta il quartiere di Borgo San Giovanni procedendo quindi unicamente per la corsia est, per poi svoltare a sinistra in via Cavour e quindi percorrere il cosiddetto stradone. Molto probabilmente si verrà a ripristinare la fermata in via Naccari. In Via Cavour per garantire la sicurezza ai residenti, sarà installato un cordolo di sicurezza sopra la linea continua che divide la corsia per i pedoni. Il nuovo percorso dovrebbe ridurre lo stress degli autisti costretti a percorrere strade frequentate da molte biciclette e motocicli. Il percorso della tratta, così ripensato, dovrebbe completarsi 5 minuti prima in modo che l’utenza possa usufruire di questo lasso di tempo per poter accedere alle coincidenze e si andrebbe anche a mitigare il problema legato all’inquinamento provocato dai motori dei bus, quasi tutti Euro 6. Nel frattempo l’amministrazione continua a lavorare per ottenere le corse dirette fino all’Ospedale all’Angelo di Mestre.

lunedì 15 novembre 2021

CITTADELLA DELLA GIUSTIZIA CHIUSA AL PUBBLICO PER LAVORI IN CORSO

Con comunicazione urgente il sindaco di Chioggia ha ordinato una chiusura straordinaria della cittadella della giustizia inn quanto gli stabili erano interessati da urgenti lavori di manutenzione e ripristino del riscaldamento che di fatto rendevano inagibile il complesso.
Letta la nota del Sindaco del Comune di Chioggia prot. U. 0058452 in data 15.11.2021 con la quale comunica che, a seguito della rottura di alcuni tubi del riscaldamento presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Chioggia, si stanno effettuando dei lavori di ripristino per poter rendere agibile lo stabile e svolgere l'attività giudiziaria, e si precisa che tali lavori rendono impossibile la permanenza in Ufficio del personale e del pubblico, per cui, per ragioni di sicurezza, sarà necessario chiudere per una settimana la Cittadella della Giustizia al fine di risolvere la situazione il più velocemente possibile; Ritenuto che, pertanto, va preso atto della temporanea chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Chioggia, con richiesta al Comune di Chioggia (che ha già comunicato di aver reperito idonei locali) di garantire un presidio esclusivamente per la ricezione degli atti con personale addetto all'Ufficio del Giudice di Pace, e con autorizzazione al rinvio di ufficio delle udienze civili e penali fissate sino a tutto il 20 novembre 2021, anche con provvedimento di carattere generale da adottarsi da parte dei Giudici di Pace in supplenza dott.ssa Nadia SANTAMBROGIO e dott. Fabrizio PERTILE, e da inserire nel sito WEB di questo Tribunale e in quello dell'Ordine degli Avvocati di Venezia cui, con la presente, viene espressamente richiesto tale inserimento. P.Q.M. Prende atto della temporanea chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Chioggia sino al 20 novembre 2021 per le ragioni indicate nella parte motiva del presente provvedimento e, a tal fine: a) Richiede al Comune di Chioggia di garantire un presidio esclusivamente per la ricezione degli atti con personale addetto all'Ufficio del Giudice di Pace, dando atto che il Comune di Chioggia già provveduto a reperire ed a mettere
temporaneamente a disposizione dell'ufficio giudiziario idonee postazioni di lavoro presso la sede comunale di Palazzo Morari, Calle S.Cristoforo n. 264, con utenza telefonica diretta n. 0415534962.: b) Autorizza il rinvio di ufficio delle udienze civili e penali fissate sino a tutto il 20 novembre 2021, anche con provvedimento di carattere generale da adottarsi da parte dei Giudici di Pace in supplenza dott.ssa Nadia SANTAMBROGIO e dott. Fabrizio PERTILE, e da inserire nel sito WEB di questo Tribunale e in quello dell'Ordine degli Avvocati di Venezia cui, con la presente, viene espressamente richiesto tale inserimento: c) Manda alla Cancelleria per la trasmissione con urgenza del presente provvedimento al Comune di Chioggia - Servizio Gabinetto del Sindaco – all'Ufficio del Giudice di Pace di Chioggia (che curerà l'affissione di copia del presente provvedimento all'ingresso dell'Ufficio), ai Giudici di Pace supplenti di Chioggia dott.ssa SANTAMBROGIO e dott. PERTILE, al Sig. Presidente della Corte di Appello di Venezia, al Sig. Procuratore della Repubblica presso questo Tribunale, al Sig. Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Venezia, cui chiede espressamente la pubblicazione del presente provvedimento nel Sito WEB dell'Ordine e la comunicazione agli iscritti e dispone l’immediata pubblicazione del presente provvedimento sul sito WEB del Tribunale. Venezia 15.11.2021 IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE (dr. Salvyste Ilaganà)

CONCA DI NAVIGAZIONE DEL MOSE: IL PD TRAMITE L'ONOREVOLE PELLICANI CHIEDE RAPIDI INTERVENTI AL GOVERNO

Per accelerare le procedure per portare a termine e mettere in funzione le conche di navigazione c'è la volontà di tutte le forze politiche chioggiotte, ma non solo. Il Partito Democratico ha fatto intervenire l'Onorevole Pellicani. A suo nome viene infatti inoltrata una interrogazione a risposta in commissione in cui si ricorda che per allestire le conche di navigazione a Malamocco e a Chioggia, sono stati spesi più di 400 milioni di euro ma nessuna delle due è ancora in funzione, nonostante siano stati spesi 400 milioni di euro e siano passati venti anni dalla realizzazione del progetto. Quando le barriere del Mose sono sollevate sono decine i pescherecci che rischiano di rimanere bloccati in mare e di non poter approdare nell'area sicura del porto. Sia a Chioggia che a Malamocco le conche svolgerebbero una funzione essenziale ma al problema non viene data nessuna priorità e la sicurezza per gli uomini in mare non sembra essere un’urgenza da risolvere. Ma l'attività del Mo.S.E. deve essere compatibile con la pesca, prima attività nel territorio clodiense, il cui lavoro non può rimanere bloccato a causa del sollevamento delle barriere. Il settore non può permettersi di perdere altri giorni di pesca a causa dell'infrastruttura. Attraverso l'Onorevole Pellicani, del Partito Democratico, si chiede quindi al Governo, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, e al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, tempi certi per la realizzazione delle conche di navigazione, sollecitata dalla città di Chioggia fin dalla prima progettazione del Mose, e misure per lavoratori del settore ittico fortemente penalizzati.

domenica 14 novembre 2021

NEL 70° ANNIVERSARIO DELL'ALLUVIONE DEL POLESINE, SI RICORDANO GLI ATTI DI CORAGGIO DEI CHIOGGIOTTI

Il presidente del consiglio Beniamino Boscolo ci ricorda che 1l 14 novembre del 1951, a causa di agenti atmosferici straordinari, il fiume Po supera tutti i livelli di guardia, esondando, e migliaia di persone restano bloccate dalle acque. La Capitaneria di Porto di Chioggia mobilita, allora, tutte le risorse disponibili nel porto: circa 60 pescherecci e 200 barche fluviali e lagunari per trarre in salvo circa 2000 persone intrappolate dalle acque o rifugiate sui tetti. Se oggi, il gonfalone della Città di Chioggia si può fregiare della decorazione della Medaglia d'argento al valor civile, concessa dal sig. Presidente della Repubblica, con decreto in data 19 maggio 1954, è solo grazie agli atti di coraggio compiuti dalla cittadinanza, nel novembre 1951, nel corso dell'alluvione del Polesine.
A 70 anni dalla catastrofe, è giusto che il Comune di Chioggia ricordi, con questa nota, quei nostri concittadini eroi che con esempio di coraggio e grande senso della vita, per molti giorni e senza sosta, hanno aiutato intere famiglie a mettersi al sicuro. La Città di Chioggia deve solo che ringraziare i propri concittadini se oggi, grazie a questo generoso atto di solidarietà e rischio per la propria vita, possono decorare gli stemmi della Città con l'eccelsa Medaglia d'argento al valor civile.

sabato 13 novembre 2021

INVESTIMENTO DI 3,5 MILIONI PER AUMENTARE LA SICUREZZA DEL LITORALE DI ISOLAVERDE

Al via due importanti lavori per la sicurezza idraulica del litorale Veneto, in località Isola Verde di Chioggia. L’intervento verrà realizzato tra le foci dei fiumi Brenta e Adige, in un’area che si presenta come sito di singolare interesse naturalistico e turistico, lembo che negli ultimi anni ha subito un deterioramento a causa dello scarso apporto solido litoraneo e di ripetute erosioni, sia di lungo che di breve termine, come quelle causate dalle intense mareggiate autunnali. “Per il primo intervento abbiamo stanziato 1,3 milioni di euro – spiega l’assessore al Dissesto idrogeologico, Gianpaolo Bottacin - e riguarda nello specifico una serie di opere di difesa che completano il primo stralcio realizzato nel 2018, grazie al quale si era provveduto a eseguire un prolungamento soffolto dei sette pennelli trasversali già esistenti sul litorale di Isola Verde. I nostri uffici del Genio Civile, in settimana hanno dato il via alle opere di difesa sul litorale marittimo”.
L’entroterra di Isola Verde è, infatti, caratterizzato da importanti aree destinate ad usi agricoli e turistico-ricreativi, salvaguardate da una limitata formazione forestale e da cordoni dunosi affacciati sull’arenile che assumono un ruolo decisivo per la difesa idrogeologica e per prevenire fenomeni di ingressione marina. “Il secondo intervento, che partirà invece la prossima settimana e per il quale abbiamo impegnato oltre 2,1 milioni di euro – prosegue l’Assessore -, prevede l’integrazione della berma soffolta realizzata con il primo stralcio con la parte emersa su ognuno dei sette pennelli trasversali già presenti”. I lavori verranno realizzati da mare e prevedono la realizzazione di due “baffi” di 80 metri ciascuno incardinati sulla testata del pennello esistente per formare una “Y” in ognuno dei pennelli esistenti già sul litorale di Isola Verde, utilizzando sassi per la




GRANDE COME UN ORSO GENTILE E AFFETTUOSO CON TUTTI

Grande come un orso, gentile e affettuoso con tutti Daniel e Valentina avevano appena comprato la casa, ma non potranno più viverci insieme. Daniel e Valentina dovevano rivedersi quella sera, ma non si rivedranno più. Daniel e Valentina non pensavano che la loro storia sarebbe finita un venerdì sera, per un incidente incomprensibile. Nessuno, infatti, sa spiegare perché il 31enne pizzaiolo sia andato a infilarsi nel parcheggio del Tennis Club, lungo la strada dell’Arzerom, distruggendo la sua auto, e anche se stesso, contro altre due automobili e la recinzione del parcheggio. Un malore, una svista, un abbaglio: solo ipotesi. Nel generale sconcerto che ha colpito le molte persone che conoscevano Daniel, alla notizia di questo incidente, però, i tratti del suo carattere sono riconosciuti da tutti.
La gentilezza dell’animo “nascosta” in una corporatura da Orso. Il soprannome che gli amici avevano dato a Daniel dice tutto sul suo fisico, ma non esprime la sua bontà d’animo, l’affetto che sapeva trasmettere ai familiari, in particolare ai fragili nonni, e l’amicizia che dimostrava a chi lo conosceva. Anche la sera in cui è morto, aveva fatto una gentilezza: aveva accompagnato a casa la sorella, che abita a Cà Bianca, e stava tornando dalla fidanzata, Valentina. Daniel aveva costruito la sua vita attorno alla passione per la ristorazione, la pizza in particolare. Prima frequentando e diplomandosi al Cfp di Isolaverde, poi lavorando in tanti locali, non solo a Chioggia, per migliorare la sua preparazione professionale. «Era bravo e infaticabile nel suo lavoro», dice il titolare del Marchi Beach, lo stabilimento balneare dove lavorava. Una catena di esperienze, il diploma, il lavoro, il fidanzamento, la casa, attraverso cui Daniel stava progettando la vita e la famiglia ma che non ha potuto portare a termine per una causa che, forse, non sapremo mai.

venerdì 12 novembre 2021

A DUE ANNI DALL’ACQUA ALTA DEL 12 NOVEMBRE 2019 ANCORA NESSUN RISARCIMENTO

Sono passati due anni dalla tremenda acqua alta del 12 novembre che nel 2019 ha invaso Chioggia, Sottomarina, Venezia e Pellestrina arrivando a quota 170 a Chioggia e 187 a Venezia, provocando danni incalcolabili e due vittime. Quella notte a Chioggia i Vigili del Fuoco hanno lavorato indefessamente per risolvere molte situazioni critiche. Al tempo, l’allora sindaco Ferro, la mattina dopo aveva visitato i negozi che ancora erano sotto acqua portando il sostegno dell’amministrazione comunale, sostegno che, per il momento, ha mostrato solo belle parole ma nessuno è ancora stato risarcito dei danni subiti.
Ma non è solo l’aspetto economico quello che fa “soffrire” chi ha subito quella acqua alta, un’acqua che continuava a montare a causa del vento che rinforzava e della pioggia incessante. Chi l’ha vissuta, quella acqua alta, con difficoltà potrà dimenticare gli sforzi fatti per mettere in salvo le sue cose, chi i ricordi di una vita e chi il capitale investito in azienda. Chi ha visto, con paura, l’acqua superare le barriere con la cattiveria che solo l’acqua può avere e invadere tutto senza lasciare scampo, non può pensare che, decidere o non decidere di sollevare il Mo.S.E, possa essere un solo fattore economico. E chi ha perso qualcosa si chiede come una decisione simile possa essere presa da distante, dove l’acqua alta non arriva e da dove non si può vedere l’angoscia negli occhi di chi sa che qualcosa andrà a fondo e che non sa per ancora quanto l’acqua potrà crescere. Gianfranco Boscolo, che ha una tabaccheria in centro storico verso Vigo, ricorda tutto ciò in un suo post, tra le promesse fatte dai politici per i quali l’acqua alta sembra essere solo una questione economica ma se si fossero trovati nel mezzo di quella serata del 12 novembre cambierebbero idea. Non conoscono, i politici, afferma, il logorio psicologico che va ben oltre l’aspetto economico e non è la stessa cosa essere li, con l'acqua che sale e il vento che fischia e la pioggia che batte senza tregua ed essere li il giorno dopo, appoggiati a una colonna dei portici con gli stivali sotto al ginocchio e chiedere dove l’acqua fosse arrivata. Gli indennizzi che non sono ancora stati elargiti e che non sono ancora arrivati, conclude Gianfranco sul suo post, sono fini a se stessi, e nel caso in cui arrivassero non potranno mai compensare i danni realmente subiti e la paura avuta. Se qualcuno si dovesse prodigare per farli arrivare sarebbe perché comprende cosa significa veramente acqua alta. A luglio di quest'anno il comune pubblicava l’Ordinanza con cui venivano decisi i contributi massimi da erogare a chi aveva subito un danno economico da quell’evento eccezionale di maltempo che in questa costa si è manifestato con l’acqua alta del 12 e del 13 novembre ma che ha provocato danni sparsi in tante regioni italiane. A luglio venivano pubblicate sul sito del comune i moduli da compilare e la documentazione richiesta ma da allora sembra che tutto taccia. Nonostante le tante promesse fatte dal mondo politico anche in occasione delle elezioni. L’ultimo giorno utile per la presentazione delle domande era il 13 settembre, per la città di Chioggia erano stati erogati circa un milione e 700 mila euro, una cifra che avrebbe dovuto coprire tutte le richieste che sarebbero state presentate.

MANCATO QUESTA NOTTE IL GOMMISTA STOFFI DOPO TRE MESI DI COMA

E’ mancato questa notte dopo quasi tre mesi di coma Paolo Boscolo Anzoletti “Stoffi” il noto gommista di viale Mediterrano. Era in ospedale dal 22 agosto scorso quando era finito in un fosso di Isolaverde capottandosi completamente e finendo sommerso nel fango. Nel soccorso si era particolarmente distinto nel salvataggio un giovane del posto Eros Mantovan che nonostante la sua giovane età (16 anni) si era gettato nel fosso ed era riuscito, anche grazie all’aiuto di altri intervenuti in seguito, ad estrarlo e a praticargli subito tecniche di rianimazione. Purtroppo Paolo Anzoletti, conosciuto da tutti come Stoffi, è rimasto per troppo tempo senza respirare e aveva riportato traumi irreparabili al cervello. Lascia un grande vuoto, la famiglia Stoffi, il padre e gli zii di Paolo, si sono sempre distinti come grandi lavoratori e sono sempre stati benvoluti e apprezzati da tutti per il loro impegno nel lavoro e la loro simpatia. Paolo in passato aveva avuto delle difficoltà legate ad una storia di droga dalla quale si era rimesso subito d’impegno nell'attività di famiglia lavorando a testa bassa. Alcune fonti non confermate riferiscono che i genitori avrebbero deciso di donare i suoi organi.

L'ULSS 3 PORTA LA TERZA DOSE AGLI UTENTI DELLE ISOLE

(11.11.21) Tre date supplementari, tre iniziative di nuovo dedicate dall'Ulss 3 Serenissima alle isole dell'Estuario veneziano: "La somministrazione della terza dose - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato - è la scommessa di queste settimane. E' necessaria, ed è necessaria in particolare a coloro che sono in una situazione di fragilità complessiva, come gli anziani. E allora facciamo ogni sforzo per andare incontro agli anziani e a coloro che hanno titolo ad aderire, e per portare loro la terza dose là dove abitano. E poiché siamo nel tempo della campagna antinfluenzale, agli over 60 proporremo contemporaneamente anche questo vaccino". La prima delle tre sessioni speciali di vaccinazione si terrà al Lido, nella palestra del Severi. La data fissata è quella di venerdì 19 novembre, e il lavoro degli operatori si avvierà alle ore 9.00. Le persone aventi diritto - la terza dose è riservata ad oggi agli over 60 che abbiano ricevuto la seconda da almeno sei mesi - possono già prenotarsi nel portale dell'Azienda sanitaria. Due altre giornate particolari di vaccinazione nelle isole sono già state fissate: si svolgeranno giovedì 25 novembre a Pellestrina, con modalità in via di definizione, e venerdì 3 dicembre sull'isola di Burano. L'Ulss 3 Serenissima sta organizzando anche una nuova uscita del vaporetto vaccinale, in collaborazione con il Comune di Venezia e con Actv.
"Continua la straordinaria collaborazione - sottolinea l'Assessore alla Coesione sociale Simone Venturini - tra Comune di Venezia e Ulss 3 Serenissima per garantire la massima copertura e capillarità della campagna di vaccinazione. Come già avvenuto in occasione della prima e seconda vaccinazione, anche per la terza dose la macchina organizzativa dell'Azienda sanitaria con il supporto del Comune e della Protezione Civile garantirà la presenza nelle isole. Grazie a tutte le persone che lavorano da un anno e mezzo su questo fronte. Invitiamo tutti i cittadini che saranno chiamati alla vaccinazione ad aderire: il vaccino salva la vita". Il Consigliere Delegato alle Isole, Alessandro Scarpa "Marta", si dice soddisfatto dell'obiettivo raggiunto, e ringrazia l'Ulss 3 e il Direttore Contato, oltre alla Protezione Civile, per la disponibilità ad effettuare le vaccinazioni nelle isole: "Gli anziani delle isole di Pellestrina San Pietro in Volta, del Lido, di Burano, Murano e Sant'Erasmo - sottolinea - finalmente possono vaccinarsi evitando lunghi tempi di viaggio e spostamenti per effettuare il vaccino. Nelle isole vivono molte persone anziane, che così vengono facilitate e non esposte ai rischi di viaggio".

giovedì 11 novembre 2021

MARCO DOLFIN (LEGA): TROPPO POCHI DUE ANNI LA PROROGA ALLE CONCESSIONI BALNEARI, ANCHE PE RLA PANDEMIA

Sulla questione che investe il settore balneare , che in queste ultime ore ha visto una svolta la quale avrà importanti conseguenze nell'economia  anche chioggiotta, si è  espresso il consigliere regionale della Lega Marco Dolfin il quale ha affermato che il tempo che è  stato concesso, due soli anni, è troppo poco per riuscire ad appianare una situazione che in epoca covid si è  rivelata catastrofica.
Serve una mozione per tutelare gli operatori del settore, ha infatti affermato. Ha sottolineato le opere di ristrutturazione eseguite approfittando del periodo di pandemia e gli investimenti fatti pensando a quel futuro che ora viene reso incerto. Molte aziende ora vengono  messe in difficoltà. Una decisione che è giusto prendere, conferma Dolfin, ma non con una scadenza a così breve termine. Si rischia che siano grandi gruppi a prendere il sopravvento sui piccoli concessionari togliendo a loro, e alle loro famiglie, il lavoro. Rimarca, Dolfin, sulla necessità  di rispettare le regole, ma una data così  ravvicinata, dopo che il governo Conte aveva propogato i termini al 2033, è inaspettata. Si tratta di dieci anni di differenza. Seppure le decisioni prese dal consiglio di Stato siano inappellabili serve una mediazione. Si rende ora necessario far sentire la voce degli operatori di un settore che rappresenta il settore trainante dell'economia clodiense e veneta. Dolfin presenterà una mozione per chiedere alla giunta di farsi portavoce verso il Governo e l'Unione Europea perché  si attivino a favore del settore. Diventa un impegno poi seguire con attenzione gli sviluppi della questione a livello europeo.

mercoledì 10 novembre 2021

IL QUESTORE VICARIO VOMIERO IN VISITA A CHIOGGIA: SPOSTAMENTO DEL COMMISSARIATO?

Oggi il questore Vicario della Questura di Venezia, Eugenio Vomiero, è arrivato a Chioggia dove, accompagnato dal commissio locale, dott. Daddario, si è presentato per una visita di cortesia istituzionale al sindaco da poco eletto, Mauro Armelao. Un incontro che tra i temi trattati ha visto lo spostamento del Commissariato di Chioggia dalla attuale location, ormai inadatta alle esigenze attuali, alla cittadella della Giustizia, nella quale ormai si trovano solamente gli uffici del Giudice di Pace. Uno spostamento indispensabile, in quanto la sede attuale è sotto sfratto, su cui aveva già cominciato a lavorare la precedente amministrazione, Unico atto dell’amministrazione Ferro che ha visto i ringraziamenti del nuovo sindaco. In consiglio comunale, durante l’amministrazione Ferro, si è discusso più volte sulla collocazione attuale del commissariato, ritenuta persino indecorosa, oltre che inadeguata, sfornita di garage, priva di parcheggi esterni per l’utenza, carente di manutenzione. Quella che fu la sede del tribunale è invece in piena disponibilità del Comune, ha parcheggi e approdo per chi dovesse giungere via acqua. La sede è dislocata ottimamente, servita dai mezzi pubblici. Vicina al centro, ma molto più vicina di prima, alle periferie.

lunedì 8 novembre 2021

MAGAZZINI DEL SALE , PATRIMONIO DIMENTICATO DI CHIOGGIA, CAPITALE DEL SALE

In questi giorni sono tornati alla ribalta i "Magazzini del Sale " che si trovano all'Isola dei Saloni a Chioggia in quanto stanno crollando sotto il peso degli anni e delle intemperie.
Le travi di sostegno sono probabilmente marce e non riescono più a reggere il peso della copertura. Quindi con molta probabilità sarà tutta la copertura a collassare.
Si tratta di una costruzione molto antica, sono stati costruiti non ieri, ma nel 1510.
Stiamo quindi parlando di un'opera architettonica che per quanto non sia di pregio artistico, è un manufatto che racconta la storia di Chioggia, sia per la vetustà sia per lo scopo a cui erano adibiti.
Ma informazioni sulla loro realizzazione e sulla loro architettura non ce ne sono, probabilmente in archivio ma non in biblioteca. Già dire che nella Biblioteca cittadina nessun volume ne accenni, e di volumi che parlano di Chioggia ne hanno, credo sia emblematico dell'importanza che è stata data al manufatto nel corso degli anni.
L'unica frase inerente, parla della dislocazione dei "magazzini del Sale, i cosiddetti "saloni" dislocati su un'isola bagnata dal Canal Lombardo". Forse in questo contesto, per magazzini del sale non si intendono neppure gli edifici, ma l'isola stessa, dove il sale veniva stoccato.
Edificato nei primi anni del 1500, il compendio fungeva da magazzini del sale la cui produzione ebbe largo seguito fino al secolo XVI. Dell’epoca la struttura conserva l’impianto originario dalla caratteristica forma a “tesone”, le caratteristiche costruttive e i materiali, per cui pietra d’Istria a contorno delle finestre e mattoni pieni faccia a vista e capriate lignee.

Sono una proprietà del demanio e questa, il 27 aprile di quest'anno aveva pubblicato una gara d'appalto promuovendo la manifestazione di interesse per affidare a un’azienda valutazioni tecniche, sostituzione delle coperture in cemento amianto con altre temporanee e messa in sicurezza dell’immobile. Scadenza del bando il 14 maggio, ma non sembra, visto il recente crollo che sia intervenuto qualcuno quindi il tetto in cemento amianto è quello che è crollato con tutti i rischi conseguenti per la salute pubblica.
Si tratta di un fabbricato con destinazione d'uso a fabbricato artigianale o magazzino artigianale con una superficie lorda di 1388 metri quadrati, ora libero e vincolato. Con una base d'asta di un milione e ventimila euro. Onesti nel definire lo stato manutentivo in cui si trova "pessimo".
Le saline, che furono motivo di guerra e brama di conquista nei confronti di Chioggia, l'avevano resa la capitale adriatica della produzione del sale nel periodo medievale.
Il ricordo di questa floridezza rimase vivo per molti anni dopo che produzione del sale cominciò la sua parabola discendente. Ma per anni continuò ad essere un vanto, per le autorità clodiensi, ricordare la nobiltà del ruolo che Chioggia aveva avuto nei confronti del Dogado. Ruolo che alla metà del millecinquecento si era ridotto a un lumicino, tanto che i guadagni spesso non riuscivano neppure più a coprire le spese.
Parlando dell’epoca attorno alla quale i magazzini del sale furono costruiti...
A Chioggia, in quegli anni, c'erano 234 coppie di saline, ma ben 166 di queste non venivano sfruttate.
Il magistrato al sale di Venezia aveva dato a Chioggia 2 ducati per ogni salina (500 ducati in totale) per ripristinare i danni prodotti dai marosi invernali. Ma molti tra i proprietari e i conduttori delle saline preferirono intascare il finanziamento ma senza investirlo nel sistemare le saline.
I proprietari delle saline cominciarono poi a ridurre le maestranze e la lavorazione del prezioso minerale divenne più frettolosa e scadente e il sale cominciò a perdere le sue qualità mentre si faceva avanti, pronto a sostituirlo, quello proveniente dall'Istria.
I 500 ducati non vennero più consegnati direttamente ai proprietari e ai concessionari, ma vennero consegnati direttamente al podestà che avrebbe dovuto controllare a chi elargirli.
Nel frattempo, alla fine di un'estate di quegli anni, uno dei provveditori di Venezia, venuto a controllare la produzione finì per gettare in acqua una parte del sale raccolto in quanto di pessima qualità.
Si cercò allora di incentivare proprietari e concessionari a produrre un sale di miglior qualità.
C'era il sale "fioretto", quello buono, e il "moro e negro" che si cristallizzava aderendo sul fondo delle saline, rivelandosi non commestibile e rifiutato anche dagli animali, e, alla fine dell'epoca del sale, fu il secondo dei due a venir maggiormente prodotto.
Tre furono quindi i principali motivi che portarono l'epilogo di un'epoca che ci vide "capitale adriatica del sale": la diminuzione della produzione di un prodotto di qualità, la mancanza di maestranze qualificate e il mancato utilizzo di molti impianti.






PRIMI 30 GIORNI (scarsi) DELLA NEO ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI ELISABETTA GRISO


Abbiamo raggiunto il nuovo assessore Elisabetta Griso ai lavori pubblici, edilizia scolastica, Legge speciale per Venezia, trasporti, viabilità, mobilità e rapporti con le frazioni per presentarla un po’ più da vicino ai suoi cittadini.

Come sta vivendo questo primo scorcio del suo mandato? 

Per me è un’esperienza nuova certamente, che mi gratifica per la stima in me riposta dal Sindaco e dal Consiglio. L’entusiasmo e la coesione della squadra scelta per la giunta mi sprona a dare il meglio di me. 

Prima di tutto voglio esprimere i miei ringraziamenti per l’accoglienza ricevuta dai collaboratori dei miei referati.

Nel mio mandato desidero poter riportare con semplicità e concretezza la politica di nuovo tra la gente: il mio desiderio è che il mio impegno a servizio del bene comune possa diventare parte del sentire di tutti. 

Parlare di progetti certamente è prematuro ma come intende muoversi? 

Credo che prima di tutto sia importante conoscere la realtà della città e delle frazioni e le loro esigenze, lo stato dell’edilizia scolastica. Per quanto riguarda i rapporti con le frazioni abbiamo stabilito un calendario di incontri con i comitati delle stesse a partire da martedì 16 c.m.

Nelle scuole il sindaco saluterà una delegazione di studenti e in quell’occasione seguirà un primo confronto con le dirigenti dei plessi scolastici.

Tra le prime problematiche di Chioggia le chiedo notizie in merito al parcheggio in struttura dell’Isola dell’Unione. Come mai sono sospesi i lavori?

E’ un’opera iniziata dalla precedente amministrazione. I lavoro sono stati sospesi per l’irreperibilità del materiale afferente alla predisposizione dell’automazione del parcheggio come le casse automatiche, le sbarre e colonnine di accesso i dispositivi per i conteggi dei veicoli. Il ritardo è dovuto alle difficoltà legate alla congiuntura covid e al reperimento delle componenti necessarie. 

Quindi dottoressa i lavori non si sono fermati per correttivi da apportare o mancanza di soldi? 

Il costo dei lavori è totalmente coperto e  in merito ai correttivi, oltre a quelli già apportati nelle precedenti fasi di cantiere per lasciare spazio alla viabilità, non ne occorrono di ulteriori. 

Data prevista per terminare l’opera e la sua inaugurazione?

Entro dicembre siamo fiduciosi che l’opera sarà completata sia della parte di automazione sopra menzionata che della piccola parte di sistemazione verde della passeggiata lungo-laguna.

Per quanto riguarda la Legge Speciale per Venezia lo scorso giovedì 4 novembre all’incontro con il Provveditorato OO.PP Triveneto, ed il Sindaco abbiamo discusso sulle principali linee guida di progetti per Fondi Legge Speciale e PNRR al MIT: grandi sono le opportunità che attendono la nostra città!

 


IBERNAUTI E IL METODO “WIM HOF - L’UOMO GHIACCIO”

Ieri gli ibernauti si sono ritrovati sul tratto di spiaggia antistante la diga per affrontare il mare di novembre, un mare tranquillo anche se l’aria rinfrescava. 

Ieri, quinta uscita del gruppo che ama definirsi  gli ibernauti, ha visto anche la partecipazione di una presenza femminile, evento che non accade di frequente. 

La specialità segue il metodo di Wim Hof, conosciuto come uomo del ghiaccio, uno sportivo che affronta sfide a temperature gelide, ben diverse da quelle che affrontiamo d’inverno alla nostra latitudine.

Ha stabilito numerosi record mondiali nuotando sotto il ghiaccio e facendo una mezza maratona a piedi nudi sulla neve e deve il suo successo al metodo da lui ideato che consiste in una combine di esposizione al freddo, tecniche di respirazione e di meditazione. Con questo metodo è riuscito anche a rimanere sepolto nel ghiaccio oltre 1ora a 53 minuti, record che è stato comunque battuto già due volte.

Le ricerche fatte sul metodo Wim Hof, nel dettaglio sulle pratiche respiratorie hanno dimostrato che l'iperventilazione può aumentare la frequenza cardiaca e i livelli di adrenalina.

La meditazione e le pratiche comunque legate alla meditazione possono aiutare in qualsiasi situazione in quanto può potenziare le aree del cervello legate al controllo del dolore e degli stimoli dolorosi.

Non è consigliabile intraprendere la specialità che stanno seguendo gli ibernauti senza una adeguata preparazione, che deve consistere in prolungate esposizioni al freddo ma anche esercizi di meditazione e respirazione necessari perché il corpo accetti le situazioni estreme.

Il tutto sotto un controllo medico.

 



sabato 6 novembre 2021

I BANCHETTI DI BELL’ITALIA IN CORSO DEL POPOLO

Ieri, 5 novembre, è tornata in Corso del Popolo la manifestazione “Bell’Italia”, patrocinata dal Comune di Chioggia e promossa da ASCOM Confcommercio.

Realizzato da Explicom, l’evento ha portato in centro storico una quindicina di banchetti, meno di quelli che si sono snodati lungo il corso negli scorsi anni, per effetto della pandemia e per poter rispettare le distanze necessarie come misura anti contagio. 

I banchetti hanno portato a Chioggia prodotti tipici delle varie regioni italiane, sia nel campo dell’enogastronomia che in quello dell’artigianato. 

Per tre giorni le bancarelle si fermeranno in Corso offrendo assaggi e proponendo vendite delle tipicità loro vanto dalle 9 alle 20.

Questa mattina è stato simbolicamente tagliato il nastro tricolore delle inaugurazioni, un taglio che forse aprirà la pista a molti altri eventi in ambiti diversi e di diverso spessore culturale 

La forbice è stata affidata all’assessore agli eventi Serena De Perini a fianco degli organizzatori. De Perini ha sottolineato l’impegno nel voler accogliere gli operatori della manifestazione data la voglia di normalità, seppur resta latente la consapevolezza che la pandemia non è ancora conclusa.

Per questo motivo occorre rispettare le norme di sicurezza, ha concluso, ringraziando le Forze dell’Ordine che hanno collaborato per organizzare l’evento aiutando nello stilare i protocolli di sicurezza.

Il responsabile della società Explicom, Davide Berton, ha affermato che è tanto l’entusiasmo di tornare a Chioggia dopo quasi due anni di fermo, con tanta voglia di lavorare.

L’autorizzazione è arrivata da qualche giorno e si è riusciti ad organizzarsi in breve. Un ringraziamento doveroso viene  fatto all’amministrazione comunale per aver fatto il possibile perché la manifestazione potesse aver luogo. 

L’evento sta avendo un buon successo, nonostante la bora. Ciò significa che la popolazione ha una gran voglia di tornare in piazza.

Alessandro Da Re, presidente ASCOM, ricorda che la manifestazione si svolge a Chioggia da nove anni e i chioggiotti hanno sempre risposto con grande partecipazione. Ed è un evento i sposa bene con la passeggiata tipica in centro storico, mostrando una vetrina delle tipicità regionali

Al taglio del nastro era presente, oltre il presidente di Ascom, Alessandro Da Re, e l’assessore De Perini, anche l’assessore alla cultura Elena Zennaro, il presidente della Pro Loco Chioggia Sottomarina, e il consigliere comunale di Cavarzere, Emanuele Pasquali.



 

MOSE: SICUREZZA PER LA CITTA’ RAGGIUNTA, SICUREZZA PER I PESCATORI QUANDO?



MOSE: SICUREZZA PER LA CITTA’ RAGGIUNTA, SICUREZZA PER I PESCATORI QUANDO?

Oggi, sabato 6 novembre, si è tenuto un importante incontro tra le istituzioni e il mondo dei pescatori. Il fulcro dell’incontro è stato il Mo.S.E. e le conche di navigazione, il  cui termine lavori  sembra essere ancora al di là dell'immaginario e dell’auspicabile. 

Ancora quando si doveva cominciare a buttare giù le prime pietre della mastodontica infrastruttura, unica al mondo, i pescatori erano stati invitati a vederne il modello e già al tempo, la prima difficoltà che era stata riscontrata era la possibilità di rientrare al porto in caso di barriere sollevate.

Il porto rifugio e le conche di navigazione sarebbero dovute essere la prima opera compensativa a vedere la luce, prima ancora del Mo.S.E. stesso, vista la loro fondamentale importanza, ma sono passati anni, il Mo.S.E. è funzionante ma la conca di navigazione di cui si era segnalata a suo tempo la necessità e la priorità non solo non è ancora finita ma addirittura il cantiere è desolatamente fermo e non è noto nessun crono programma. 

All’incontro odierno i pescatori hanno elencato tutte le difficoltà che sono sorte dalla prima volta che il Sistema Mo.S.E. è entrato effettivamente in funzione, circa un anno fa, nonostante non sia completo e nonostante non sia ancora stato effettivamente collaudato.

Il fatto che abbia funzionato e protetto dalle acque alte in più di un’occasione, ha fatto sì che lo straordinario diventasse ordinario e che quindi il protocollo per la sua messa in funzione sia stato messo in atto direttamente da Roma, con lo scopo di salvaguardare i centri storici, funzione per la quale il sistema è nato, dimenticandosi però di istituire un tavolo di confronto con tutti coloro che dal suo funzionamento vengono coinvolti. 

È stato quindi deciso quando sollevarlo, e per quanto tempo, in base a quale forbice di innalzamento delle acque ma sembra che ci sia dimenticati delle esigenze delle attività che dipendono dalla navigabilità del porto.

Ed ecco quindi la riunione odierna dove le problematiche sono state esposte sottolineando un punto in modo particolare: la sicurezza.

Chi decide che le paratie devono essere sollevate sembra abbia dimenticato che ci potrebbero essere uomini in mare, ha dimenticato che se l’acqua viene spinta probabilmente le condizioni meteomarine non sono ottimali, e ha dimenticato, o forse proprio non lo sa e non se ne rende conto, della situazione di pericolo che un battello si ritrova ad affrontare se non può tornare all’interno di un porto sicuro quando le condizioni meteo diventano ostriche. E ciò vale per motopescherecci grandi e ancor di più per quelli piccoli , che potrebbero trovarsi ad affrontare situazioni di reale pericolo.  

Si parla tanto di sicurezza, di presidi per potersi proteggere e poi si lasciano uomini in balia del maroso, con il rischio che qualcuno si possa fare male e non ci sia una possibilità rapida per portarlo a terra, solo perchè manca il primo presidio, quello che doveva essere presente in questo frangente: le conche di navigazione. 

Per la loro realizzazione, anche cominciassero oggi gli interventi per la loro costruzione, servirebbero due anni, ma i lavori non cominceranno oggi, neppure domani. Le attività del Mo.S.E. non sono in ritardo, sono bloccate e la realizzazione delle conche è ancora in embrione. I pescatori non possono aspettare. Non hanno la possibilità di prendersi questo lusso. Ci sono armatori che devono pagare i debiti fatti per l’acquisto del battello e non possono permettersi che sia il Mo.S.E. ad impedirgli di andare a guadagnarsi il pane, soprattutto quando c’è l’incertezza sul suo sollevamento. 

Infatti chi decide quando sollevare le paratoie non lo fa spesso con netto anticipo, è capitato che la comunicazione inerente arrivasse un’ora prima della chiusura dei canali, o che arrivassero 4 comunicazioni diverse in un breve arco di tempo. Senza contare che quando le barche sono in mare le comunicazioni proprio non arrivano a causa della mancanza di campo. In tal caso, la mancata ricezione del messaggio riportante l’orario della chiusura della bocca di porto, potrebbe trasformarsi in tragedia se chi rientra lo deve fare con urgenza a causa delle condizioni meteo marine, le quali, ci insegnano, possono cambiare anche molto velocemente.

Due punti quindi  di discussione, la sicurezza che potrebbero dare le conche di navigazione, che ora agli armatori, responsabili per il proprio equipaggio, manca e il secondo le informazioni fuorvianti. 

Serve un tavolo attorno al quale possano sedere tutti coloro che sono coinvolti dal sistema Mo.S.E. a cominciare proprio dai pescatori i quali conoscono tutte le problematiche del loro settore, vivendole sulla propria pelle ormai da anni.


Il sindaco Mauro Armelao, l’Assessore regionale Cristiano Corazzari, l’Eurodeputata Rosanna Conte, il vicesindaco Daniele Tiozzo sono tutti al fianco dei pescatori per portare le loro istanze ovunque qualcuno ne abbia competenza, ma non solo. Al loro fianco anche i consiglieri dell’opposizione, o minoranza in consiglio, che dir si voglia, e i presidenti di tutte le associazioni, oltre che i sindacati.

Un  tema trasversale quello che vede la necessità di sostenere e appoggiare il settore della pesca, in quanto, non solo costituisce una buona parte del PIL nazionale ma perché la sua economia può dirsi l’ago della bilancia dell’economia clodiense, che su questo ha le proprie basi.

Ora, nell’immediato serve un documento col quale Armelao possa bussare alle Istituzioni e chiedere ascolto. La pesca si dovrà unire per poterlo fare, al di là delle associazioni di appartenenza, al di là della concorrenza.

Se necessario si andrà a Roma, ha affermato il sindaco, e se sarà necessario si andrà a Bruxelles.

È inammissibile abbandonare gli uomini in mare e non si deve neppure pensare di correre questo rischio per causa del Mo.S.E.

All’uscita dalla riunione non tutti i pescatori erano convinti dell’efficacia delle misure che si intendono  intraprendere, molti gli sfiduciati. Qualcuno si è lasciato sfuggire un “Tante belle parole e poi?...”.