lunedì 29 settembre 2014

FONDAMENTA SAN DOMENICO COME IL BRONX - LA GENTE HA PAURA

I residenti di riva San Domenico, sempre più allarmati per un crescendo di violenze e di intimidazioni a cui sembra che nessuno voglia mettere freno Parliamo della situazione di fondamenta San Domenico, in prossimità del ponte girevole, dove un cittadino, che chiede espressamente l’anonimato per motivi di sicurezza, segnala un clima di paura, “come fossimo nel Bronx”. “Sabato scorso – racconta – c’è stata l’ennesima rissa, con l’intervento della polizia di Stato, martedì sera alle 23.10 ne è scoppiata un’altra. Se le sono date di santa ragione ed era coinvolta anche la solita donna, però è durata pochi minuti”. Forse la descrizione è un po’ esasperata, forse si è trattato di una discussione “animata” tra pescatori che a volte esagerano con i toni. E' un fatto, però, che su quel tratto di fondamenta le “discussioni animate “ si verificano con una certa regolarità, si respira un’aria pesante e la gente è molto allarmata. Come non ricordare l’incendio del Bar dei Veneziani avvenuto all’alba del 15 febbraio, quando un uomo “su una moto scura” ha appiccicato un incendio versando un liquido infiammabile da una finestra del retro. Di quell’episodio non se n’è saputo più nulla, senza contare gli altri casi di auto incendiate che ci sono stati sempre in quelle vicinanze. E poi l'illegalità sembra, talvolta, accompagnarsi all'omertà. La settimana scorsa, ad esempio, sempre su quel tratto di fondamenta, è affondata una turbo soffiante. Malgrado il natante perdesse grandi quantità di nafta, destinata, alla fine, a inquinare la laguna, nessuno ha avvisato le autorità competenti: il peschereccio è tuttora sott'acqua, in pieno centro cittadino.

giovedì 25 settembre 2014

NAVI DA CROCIERA: COMPLOTTO CONTRO CHIOGGIA?

Siamo davvero sicuri che le navi da crociera, a Chioggia, siano “ospiti graditi”? A giudicare dalle aspettative della gente comune, dalle dichiarazioni dei pubblici amministratori, dall'atteggiamento degli imprenditori, si dovrebbe dire di sì. Ma c'è qualche aspetto della vicenda che non torna. E adesso vediamo di spiegare (almeno ci proviamo) di cosa si tratta. Lo scalo a Chioggia della Louis Majesty (della compagnia HUGO TRUMPY) ha calamitato l’attenzione della intera città. Praticamente tutti, dalla semplice casalinga, all’operatore turistico, hanno percepito questo evento come un grande occasione, “un treno da non perdere” per le opportunità economiche che comporta il traffico delle grandi navi passeggeri. Qualcuno si chiedeva, con sincera preoccupazione, se ci fossero, in città, le capacità organizzative per l’accoglienza delle migliaia di turisti che si auspicano in arrivo. In questo primo “esperimento” tutto è filato per il meglio: 800 passeggeri sono sbarcati, alcuni, con le motobarche della Raffaello Navigazione, sono andati a visitare Venezia, molti altri hanno visitato Chioggia, chi in comitivaper le strade del centro, chi in barca nei canali. Tutti contenti dunque? A dire il vero, dall’intervista esclusiva, registrata da Chioggia Azzurra, non sembrerebbe che Giorgio Grillo, il manager genovese che ha organizzato lo scalo a Chioggia della Louis Majesty, fosse poi così felice: sono esplicite le sue lamentele per gli ostacoli incontrati a livello burocratico. Inoltre, nella successiva conferenza stampa, Grillo ha parlato di più “autorità”, tutte con il diritto di veto, che non gli hanno certo facilitato il lavoro, ma non fa nomi. Ma allora CHI è che ha ostacolato la Luois Majesty e potrebbe pregiudicare l’arrivo di altre navi passeggeri, strozzando questa importante boccata di speranza per l’economia e per i giovani? I rumors nell’ambito portuale indicano una persona e un atteggiamento: il comandante della capitaneria di porto, Alberto Vicini, che peccherebbe di “disinteresse” e di eccessivo “attaccamento ai regolamenti” nel gestire gli adempimenti di sua competenza. Niente di illecito, sia chiaro. Anzi, tutto nel più profondo solco di ciò che è lecito, regolare, senza sbavature, senza favoritismi, senza elasticità. Insomma lo stesso atteggiamento che, in agosto, ha fatto “saltare” la Festa del mare che, per decenni si era svolta senza problemi, una festa che, in forme simili (il Redentore) si svolge senza intoppi in altre città ma che, a Chioggia, per la prima volta ha deluso i suoi veri protagonisti, i pescatori. La dirigenza della HUGO TRUMPY a GENNAIO, ripetiamo, a gennaio aveva fatto ben 800 chilometri (da Genova a Chioggia e ritorno) per parlare direttamente con il comandante, il quale, avrebbe indicato di rivolgersi alla “sezione tecnica”. Ineccepibile. Ma come la mettiamo con la rassicurazione, la collaborazione, la disponibilità che un imprenditore si aspetta di trovare in un luogo in cui, tutto sommato, va a rischiare i suoi capitali e a creare lavoro? Nulla è dovuto, sia chiaro, e tutto va fatto secondo le regole. Ma le regole devono essere usate solo per creare ostacoli e insicurezza? Basti pensare che, come ha detto lo stesso Grillo in conferenza stampa, a 48 ore dall’arrivo della nave NON C’ERA ANCORA LA SICUREZZA dell’autorizzazione all'ormeggio. E come alla Louis Majesty è stato presentato un conto di 40mila euro, per le tariffe portuali, ben superiore a quelle di Napoli (10 mila euro) o, se vogliamo restare al Nord, perfino a quelle di Venezia, dove servono due ore per portare la nave dalla rada all'ormeggio, mentre a Chioggia bastano 45 minuti? il comandante della cp ALBERTO VICINI è in procinto di fare le valigie Si tratta di semplici intoppi burocratici che si risolveranno poi, andando a regime, o c’è una precisa volontà di qualcuno che, in realtà, non ha alcun interesse che le navi passeggeri arrivino a Chioggia? E' in arrivo la riforma (leggi riduzione, tanto per cambiare) delle autorità portuali e sembra più che probabile che Chioggia e Venezia verranno “unificate”. Siamo così sicuri che a Venezia siano tanto felici di dirottare a Chioggia parte del “loro” traffico? E chi, per conto della nostra città, siederà nel CDA della futura mega-autorità portuale saprà difendere gli interessi di Chioggia oppure si accontenterà, volente o nolente, di godersi un lauto compenso? il manager Giorgio Grillo Il comandante Alberto Vicini, crediamo con reciproca soddisfazione sua e degli operatori marittimi di Chioggia, farà le valigie il 10 ottobre, con tanto di cerimonia in pompa magna, e sarà sostituito dal nuovo comandante, il capitano di fregata Luca Cardarello. Intanto, l’arrivo della prossima nave, previsto per il 20 di ottobre, se tutto resta così, sembra MOLTO a rischio. Se l'opportunità crocieristica andrà a rotoli, i nostri disoccupati chi dovranno ringraziare? La conferenza stampa di lunedì, ascoltate attentamente gli interventi di Giorgio Grillo

lunedì 22 settembre 2014

VIDEO: I GENOVESI CON LE NAVI DA CROCIERA SALVANO CHIOGGIA DAI VENEZIANI

Lunedì 24 settembre 2014 potrebbe essere una data storica per la città di Chioggia, Altrove le occasioni si chiamano treni. I “treni perduti” delle opportunità mancate, o i “treni da prendere” delle possibilità che si intravedono all'orizzonte e, spesso, ci restano tanto a lungo da diventare irraggiungibili. Non si è fatto pregare più di tanto GIORGIO GRILLO il manager della HUGO TRUMPY che ha voluto portare le navi da crociera a Chioggia: " A parte ASPO in particolare nelle persone di Oscar Nalesso e Melania Pregnolato che hanno lavorato fino a scorticarsi le mani altri hanno fatto di tutto per remare contro " In sostanza lo sfogo del manager, più articolato in conferenza stampa, è stato soprattutto contro la burocrazia : " ci sono 6/8 autorità che hanno diritto di veto sul porto, fino a tre giorni fa non eravamo ancora certi di riuscire a portare la nave a Chioggia " e ancora " a volte è meglio chiudere tutto ed andare a lavorare all'estero" . In conferenza stampa ( troverete i video degli interventi in conferenza stampa in serata) tanti i particolari di questa impresa e le opportunità per la città di Chioggia. Per ogni attracco lavorano fino a 70 persone, poi c'è tutto l'indotto, non facile da stimare ma le navi hanno tantissime necessità per i rifornimenti, gli approvvigionamenti, per le varie necessità dei turisti. Insomma malgrado la burocrazia asfissiante e la volontà di chi rema contro il manager Grillo non ha nascosto gli obiettivi della HUGO TRUMPY : " vogliamo portare le navi passeggere a Chioggia, perché vogliamo dare un piatto diverso, i turisti che utilizzano le crociere Venezia l'hanno già vista tante volte, da Chioggia ci sono anche altre possibilità " Insomma, intanto la nave è regolarmente arrivata, 800 persone sono sbarcate, una parte sono andate con i battelli della Raffaello Navigazione a Venezia ma una parte ha fatto un giro per il centro storico. Sembra che gli 800 turisti inglesi siano stati ben contenti della novità, insomma sembra quasi che, ancora una volta, i Genovesi vengano a salvare Chioggia dall'influenza dei Veneziani "

sabato 20 settembre 2014

VIDEO: SECONDA AUTO NEL CANALE IN MENO DI UN MESE

Secondo splash dawn in canal Lombardo in meno di un mese. La volta precedente è stata la volta di una 600 oggi pomeriggio è " toccato" ad una opel corsa. Fortunatamente il conducente, un giovanotto in gamba, è uscito da solo e ha riguadagnato velocemente la riva. Anzi sembra che sia andato a casa a cambiarsi per aspettare poi i vigili del fuoco che hanno recuperato l'auto verso le 18. Un ragazzo in bicicletta avrebbe si sarebbe immesso all'improvviso in fondamenta ,piuttosto che investire una persona il nostro amico ha scelto un lancio nel canale.

giovedì 18 settembre 2014

MONTEFUSCO AFFAIRE: GIOVEDI' MATTINA LA PRIMA UDIENZA DEL PROCESSO PER DIFFAMAZIONE

Luisa Montefusco detta Sonia “Se non mi paghi ti faccio fermare tutte le pratiche che hai in corso in Comune”. E' la più eclatante, ma non l'unica, tra le minacce che Luisa Montefusco, detta Sonia, avrebbe rivolto all'immobiliarista Ivano Sfriso per farsi pagare la mediazione per la compravendita di uno stabile in centro storico. Minacce (e ingiurie), fatte pervenire tramite sms, ma anche proferite a voce (quella citata rientra in questa categoria), secondo il racconto dello Sfriso, che lo hanno indotto a querelare la donna. Ieri, dinanzi al giudice di pace si è aperto il dibattimento e Sfriso ha ribadito le sue accuse. “Nell'estate 2009 – ha testimoniato – avevo ceduto un immobile, in calle San Pieretto, alla Paganristohotel srl, amministratore Roberto Pagan. La trattativa era avvenuta senza intermediazione e il preliminare lo avevo redatto io stesso”. Dopo qualche tempo però, Sonia Montefusco (che operava con la sorella Liliana nel campo immobiliare) avrebbe richiesto una parcella per la mediazione perché, a suo dire, sarebbe stata lei a a mettere in contatto le parti. Al netto rifiuto di pagare la Montefusco si sarebbe “scatenata” con ingiurie e minacce. “Se non mi paghi entro tre giorni invece di fatturarti l'un per cento ti fatturo il tre” diceva uno degli sms letti in aula, che la Montefusco avrebbe mandato allo Sfriso. L'avvocato Piero Gallimberti, all'epoca capo di gabinetto della giunta Romano a 8.000 euro al mese Quanto alla minaccia verbale sulle pratiche edilizie, Sfriso ha ricordato che “all'epoca la Montefusco aveva una relazione, pubblicamente nota, con l’architetto Carlo Perini, assessore all’edilizia privata nella giunta di Tiozzo Romano Pagio”. Per vincere la resistenza dello Sfriso sarebbe entrata in gioco anche Liliana Montefusco che aveva mandato una intimazione di pagamento (esibita in aula dal legale di Sfriso, l'avvocato Chiara Fenzo) relativa alla presunta mediazione, per 32.000 euro, tramite un avvocato di Chioggia, Piero Gallimberti, che, guarda caso, all'epoca era capo di gabinetto del sindaco di cui Perini era assessore. All’intimazione di pagamento era allegata una copia del preliminare, con un timbro dell’agenzia delle sorelle Montefusco. Un preliminare che l'acquirente dell'immobile, Roberto Pagan, ha testimoniato di aver consegnato all'architetto Perini che doveva seguire, in veste di consulente privato, la pratica di cambiamento di destinazione d'uso. Pagan ha anche testimoniato che “non è stata la Montefusco a mettermi in contatto con Sfriso, ma una terza persona”, che ieri non era tra i testimoni. Il difensore della Montefusco ha ribattuto mostrando una dichiarazione firmata dallo stesso Pagan nella quale egli riconosce che l’intermediazione era stata fatta alla presenza della Montefusco. Prossima udienza in luglio. AGGIORNAMENTO DEL 19/09/2014 Abbiamo ricevuto ( ci ha chiamato lei) una telefonata dalla signora Lilliana Montefusco nella quale blatera una serie di menzogne: mai chiamata a nessun orario e sulle accuse di " palpeggiamento" stendiamo un velo pietoso per rispetto al genere femminile. A parte queste falsità, visto che la signora ha tanta voglia di intervenire magari ci racconti a che titolo la sua agenzia chiedeva mediazioni visto che né lei né la sorella Luisa ( detta Sonia ) risultano abilitate alla intermediazioni immmobiliari e già che ci siamo magari ci racconti, visto che è in corso un processo pubblico, COME mai una certa fattura di ben 32.000 euro è stata esibita e poi, riferisce un testimone nel corso dell'udienza di ieri : " non è mai stata registrata? " E ancora COME mai è proprio l'ex capo di gabinetto della passata amministrazione comunale, avvicato Piero Gallimberti a inviare l'intimazione di pagamento? Abbiamo altre domande che non mancheremo di esporre prossimamente.

mercoledì 17 settembre 2014

ARRIVANO LE NAVI PASSEGGERI A CHIOGGIA : COSA NE PENSA LA GENTE?

La notizia che stanno per arrivare le navi da crociera è iniziata a circolare da qualche giorno, prima ancora delle uscite sulla stampa locale, suscitando aspettative e speranze non solo da chi gestisce attività legate al turismo ma anche dalla gente comune : " Le navi porte sghei" è in sintesi il commento anche delle semplici casalinghe. Certo non si tratta di un'attività già rodata, tante sono le cose ancora da fare e da organizzare, pensiamo alla gestione di mille, duemila persone che arrivano, pratiche da sbrigare, tutta la logistica dei bagagli, le necessità e le esigenze di un numero così elevato di persone però ...è un inizio, un inizio per un'attività che è un interesse comune a tutti. Tutti contenti quindi? Non tutti, c'è sempre qualche " bastian contrario" tra questi alcuni operatori del porto che però esprimono perplessità non tanto sull'arrivo delle navi passeggeri ( e ci mancherebbe) quanto su una serie di questioni legate alla gestione del porto sulle quali hanno tutto il diritto di dire la loro. Poi c'è un neo " lanciatissimo " candidato sindaco che qualche settimana fa mandava a dire che le navi passeggeri non sarebbero potute entrare a causa del Mose. E invece lunedì arriverà intanto una nave da crociera di 200 e passa metri la MAJESTY THOMSON e si attraccherà alla banchina del porto vecchio dei Saloni, noi speriamo che , alla faccia dei gufi, sia la prima di una lunga serie.

venerdì 12 settembre 2014

BARISTA SCOMPARSO: C'E' UNA PISTA

C’è una traccia nel caso di Giovanni Irrera, il barista scomparso da mercoledì della scorsa settimana. Una persona, che conosce benissimo Irrera, in quanto aveva lavorato nelle vicinanze della sua attività, sembra precisamente il giorno della scomparsa, lo abbia visto acquistare un biglietto dell’autobus per Venezia. Questa persona è stata convocata dai carabinieri di Chioggia ai quali ha confermato la circostanza, non sono note le motivazioni per cui fino a ieri non abbia dato notizia di questo evento nonostante tutto il clamore che c’è stato sul caso: le notizie sui giornali, l’intervento in pieno centro dei pompieri e dei carabinieri che hanno dovuto forzare l’entrata del bar. La moglie, Silvia Pirredda, si era rivolta anche alla trasmissione “ Chi l’ha visto?” dove erano state date anche le indicazioni su come era vestito quel giorno: Polo bianca, Jeans e scarpe da ginnastica bianche con delle righe blu.Segni particolari due piccole cicatrici: una sul sopracciglio destro e l’altra sotto il mento. Questa notizia apre uno spiraglio di luce nel completo black out di notizie su Giovanni : “ Siamo contentissimi, ringraziamo le persone che hanno segnalato questa importante novità, speriamo che presto ritorni a casa “ così si esprime la famiglia. Dal giorno della sua scomparsa sono state continue le manifestazioni di stima e di solidarietà da parte di gente comune, e di persone che lo conoscevano bene: “ Giovanni torna a casa, con la tua professionalità troveresti lavoro il giorno dopo “ E’ l’invito e la testimonianza di Marco Pani insegnante del centro di formazione professionale della provincia di Venezia. “ Giovanni torna a casa, non ti preoccupare di nulla, ti rivogliamo qui con nostra figlia e i tuoi bambini “ L’invito spassionato della suocera. Le forze dell’ordine invitano chiunque avesse informazioni utili sulla scomparsa di Giovanni di segnalarle senza avere indugi.



Scomparso Giovanni Irrera titolare del Bar Ai Portici

giovedì 11 settembre 2014

CARICA " SIGNORINA" IN VIA FRATELLI BANDIERA CON IL MEZZO DELL'ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO

Martedì scorso, verso le 15, in via Fratelli Bandiera, c'erano almeno due chioggiotti. Uno era alla guida di un mezzo, di una nota e benemerita associazione, adibito al trasporto dei disabili e degli anziani nei luoghi di cura, con il nome della città di Chioggia bene in vista. L'altro, in macchina, era dietro al primo, per puro caso. Ad un certo punto il secondo chioggiotto si accorge che il pulmino rallenta e si accosta al bordo della strada, dove si trovava una “signorina” molto giovane intenta, come molte altre su quella trafficatissima arteria cittadina, nell'esercizio della più vecchia attività del mondo. L'involontario testimone vede un uomo un uomo “parecchio anziano” che, dopo una trattativa praticamente istantanea, carica la giovanissima “operatrice” e si dirige verso una stradina laterale, incurante che il mezzo fosse identificabilissimo grazie ai marchi degli sponsor e al logo dell’associazione. “Dopo pochi metri era già che la palpeggiava”, riferisce il testimone oculare che non voleva credere ai propri occhi: “Sono rimasto allucinato, che un’associazione di volontariato, così meritevole per la grande attività in favore dei disabili e che opera senza nessun fine di lucro, sia stata sputtanata in questo modo da questo signore. Credo che una persona del genere debba essere immediatamente allontanata”. Dai vertici dell’associazione, in modo non ufficiale, arriva la conferma che effettivamente l'ora e il mezzo descritti dal testimone coincidono con un servizio di trasporto effettuato da uno dei loro volontari “uno di quelli che è all'interno dell’associazione da più tempo”. Non ci è dato sapere quando, ma sembra certo che il direttivo dell’associazione “dispenserà” da qualsiasi futuro servizio questo signore che se vorrà ancora dar sfogo a voglie di trasgressione dovrà utilizzare mezzi propri e non mezzi donati per effettuare ben altra attività.

martedì 9 settembre 2014

LIONS FINE DI UNA STORIA: GRAZIE A CHI?

Una notizia secondo noi importante, vi ricordate tutta quella diatriba su quell'investimento che l'amministrazione comunale voleva fare a borgo San Giovanni? Quella struttura sportiva per la quale l'assessore allo sport Narciso Girotto si era sperticato nelle promesse persino sull'altare della chiesa di borgo san giovanni? Purtroppo poi l'assessore fece una figuraccia perché malgrado tutte le promesse ( addirittura in chiesa ) l'amministrazione fece retromarce e di quell'investimento non se ne fece più nulla...povera associazione eh? Però, per loro fortuna, una grande fortuna, hanno vinto il bando per l'assegnazione del centro sportivo LIONS e così non c'è più bisogno di far nulla a borgo ora la struttura, quella dei LIONS ce l'hanno loro. Ovviamente è solo un caso, l'assessore Girotto è sicuramente un garante delle cose oneste e trasparenti. Bravo Girotto, complimenti

lunedì 8 settembre 2014

MORTALE DI BORGO SAN GIOVANNI: POLEMICHE SULLA VELOCITA'

Ha suscitato profondo rammarico la perdita della signora Luisa Ballarin che ha perso la vita sabato pomeriggio investita da una moto praticamente sotto casa. “ Una signora gentilissima, cortese,lucidissima per la sua età, abitava da 45 anni al secondo piano del condominio dove c’è l’agenzia delle entrate, a quell’ora era solita prendere la corriera per andare in spiaggia “ riferisce un vicino che la conosceva bene “ Pochi minuti prima o dopo e probabilmente non sarebbe successo nulla. Divisione sui social tra “ colpevolisti” che vorrebbero addossare la responsabilità totalmente al motociclista perché forse superava il limite dei 30 km/h e chi invece pensa che si sia trattato di una fatalità dovuta alla disattenzione di entrambi, anche della signora che non ha attraversato sulle strisce. Ma c’è anche chi invita ad aspettare il responso delle autorità e di “ non puntare il dito su nessuno “. Su questo incidente comunque ci sono una serie di evidenze oggettive: 1) La moto proveniente da sud in direzione Chioggia è passata sopra le strisce pedonali che sono post su un dosso che costringono a rallentare 2) Moto, la povera signora e il motociclista si sono fermati nel punto del contatto, se la velocità fosse stata elevata corpi e mezzo sarebbero molto più spostati rispetto al punto dell’impatto. 3) La signora stava attraversando la strada a sette metri di distanza dalle strisce pedonali ( probabilmente per recarsi sulla fermata della corriera che è dall’altro lato della strada) Se è vero, come più voci confermererebbo, che la povera signora aveva appena gettato le immondizie le sagome dei cassonetti potrebbero aver nascosto in parte la sua figura. Insomma la sommatoria di tutto questo, unita, probabilmente , a un po’ di disattenzione di ENTRAMBI, sia della signora che del motociclista ha causato la tragedia. La signora Ballarin, vedova da qualche anno, lascia tre figli e numerosi nipoti. Sul luogo dell’incidente è comparso un mazzo di fiori.

venerdì 5 settembre 2014

CAMBIO DI COMANDO DELLA COMPAGNIA CARABINIERI: IL CAPITANO SINI SALUTA LA CITTA'

Il capitano Antonello Sini Cambio di comando della compagnia dei carabinieri di Chioggia, questa mattina c’è stato il saluto istituzionale da parte del sindaco che ha porto i ringraziamenti dell’intera città al capitano Antonello Sini che per ben sette anni, un periodo di tempo importante, ha diretto l’arma non solo nell’ambito del comune di Chioggia ma anche di Cavarzere e della riviera. Sette anni pieni, 10 luglio 2007 - settembre 2014, costellati di tante operazioni, tanti eventi, anche importanti, ricordiamo l’operazione NEW PORT con l’arresto dei trafficanti di droga della Colombia, quella sulla Riviera con l’arresto dei Sinti che rapinavano gli orafi, il contrasto in tanti anni al lavoro nero, l’arresto del violentatore seriale avvenuto l’anno scorso che aveva creato uno stato di terrore. L’arresto dei componenti della banda dei bancomat che colpiva utilizzando l’esplosivo in più regioni. “ Ringrazio e saluto tutti i collaboratori che hanno dimostrato grande professionalità in tutti questi anni, i risultati si reggono soprattuto grazie a loro e ai vari componenti delle forze di polizia con i quali c’è sempre stato un ottimo rapporto a tutti i livelli” - la sintesi nell’incontro con i rappresentanti della stampa - “ Chioggia è ancora un’isola felice, per la cordialità della gente e, da un punto di vista del controllo, quella che può essere uno svantaggio per la viabilità per le poche vie di comunicazione è un vantaggio per il controllo della criminalità. “ Al capitano Sini che andrà in comando regione di Padova gli succederà il capitano Andrea Mattei proveniente da Foligno. “ Chioggia è una bella realtà e la si apprezza vivendoci” E’ stato il commiato del Capitano, al quale facciamo i nostri migliori auguri per il suo prossimo incarico Il capitano Antonello Sini con il sindaco Casson video d'archivio

mercoledì 3 settembre 2014

SCOMPARSO DA OLTRE UN GIORNO: APERTA DAI POMPIERI LA SARACINESCA PER TROVARLO

Ricordiamo sempre che questo è un blog, REGISTRA il divenire, scusate la premessa ma è importante, circa mezz'ora fa un intervento in pieno centro a Chioggia, con autoambulanza , auto medica, pompieri e carabinieri. Purtroppo si temeva il peggio, si pensava che una persona, il titolare di un esercizio sotto i portici avesse fatto qualche brutto gesto. Il rapido intervento dei vigili che hanno tagliato le serrature e un sopralluogo insieme ai carabinieri hanno accertato che nell'ambiente, per fortuna, non c'era nessuno. Speriamo che questo padre di famiglia,che sta passando un brutto momento, ci dicono per motivi di lavoro, ritorni presto con i suoi cari e comunque che possa ritrovare un equilibrio, sembra che non sia rintracciabile da oltre un giorno, avrebbe dovuto aprire il bar da questa mattina ma non è rintracciabile e ha i telefoni spenti. Impressionante il silenzio e la trepidazione di tante delle persone che stavano aspettando, tanti hanno espresso vicinanza con i sentimenti molto umani a questa persona. Forza G. tieni duro, dai presto tue notizie eventuali ulteriori precisazioni in seguito l'istante in cui i pompieri hanno tagliato la saracinesca Cercando di dare una ricostruzione, sicuramente parziale, della vicenda.Lo scomparso, la moglie ha presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri di codevigo, si chiama Giovanni Irrera, è di originario della provincia di Messina, una persona tranquilla, una famiglia, da quello che riferiscono persone che li conoscono, formata da brave persone. Questa mattina la moglie si è rivolta ai carabinieri di Codevigo, dove la famiglia ha la residenza, evidentemente preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con il marito, il cui cellulare risultava spento, e anche il bar AI PORTICI dove il marito avrebbe dovuto recarsi risultava chiuso Giovanni Irrera I carabinieri di Chioggia hanno allertato i vigili del fuoco che hanno aperto il locale verificando che all'interno non c'era nessuno. Questo lo stato dell'arte, ovviamente speriamo che si sia fatto vivo con la famiglia ma da quello che risulta fino a qualche ora fa non era ancora stato rintracciato. Parlando con un po di persone che lo conoscevano, riferiscono di una brava persona,certo c'erano dei problemi, la voce era che entro fine mese avrebbe chiuso l'attività. Un particolare: domenica scorsa aveva mangiato con un amico, durante l'incontro non erano emerse criticità tali da far pensare a qualche cosa di brutto: " Lunedì è il suo giorno di chiusura, martedì era già capitato altre volte che avesse dovuto chiudere per qualche impegno...ma poi è arrivato mercoledì ed era ancora tutto chiuso ".





  Aggiornamento del 04 settembre 2014 h 18.00 

RITROVATA L'AUTO DEL BARISTA SCOMPARSO

Sempre più fitto il mistero della scomparsa di Giovanni Irrera, il 45 enne barista di origine sicilia gestore del bar AI PORTICI che non ha più dato notizie di sè da mercoledì scorso. Lo stesso giorno in cui la moglie, insospettita dal telefono sempre muto, ne ha denunciato la scomparsa ed ha allertato i carabinieri. L’auto con la quale Giovanni avrebbe dovuto recarsi mercoledì mattina per riaprire l’attività è stata ritrovata nelle vicinanze dell’abitazione di residenza ( la famiglia vive a Codevigo) per la precisione nelle vicinanze della casa dei suoceri la notizia è di oggi, sta circolando dal pomerigggio. La moglie, la notizia è stata riportata nella Nuova Venezia ma anche sul mattino di Padova ha dichiarato che tra gli oggetti lasciati dal marito c’è anche la fede nuziale. Tanti gli amici e i conoscenti ma anche fornitori che hanno espresso vicinanza a Giovanni, descritto come: “ una persona molto buona “ , come è comprensibile sono momenti molto duri per la famiglia del giovane Siciliano, è speranza comune che si tratti solo di un momento di riflessione dovuto forse a una situazione di disagio.

lunedì 1 settembre 2014

GIOVANE DI CHIOGGIA ACCOLTELLATO A RAVENNA - L'AGGRESSORE AI DOMICILIARI

La stazione della ferrovia di Ravenna, dove è avvenuta l'aggressione Un 19 enne Chioggiotto, le sue iniziali sarebbero F.E. è stato accoltellato da un ubriaco nel piazzale della ferrovia di Ravenna attorno alla mezzanotte di domenica scorsa. Il giovane chioggiotto che era in compagnia di amici per qualche motivo deve aver avuto un contatto, forse una parola, magari uno sguardo di rimprovero, con un altro giovane che in evidente stato di ebrezza aveva in precedenza importunato gli altri passeggeri. Qualunque sia stata la motivazione, il tipo, nato a Palermo ma residente nella provincia di Bologna da tempo, ha accoltellato alla gola e al volto lo sventurato ragazzo colpevole, molto probabilmente, solo di aver condiviso un viaggio in treno con un tipo poco raccomandabile. Dopo l’efferata violenza ha cercato di far perdere le tracce, ma la polizia di Ravenna, avvertita tramite il 113 allertato dagli amici del 19 enne è riuscita a rintracciarlo nelle vicinanze della stazione. Malgrado avesse ancora il sangue addosso cercava pure di negare l’evidenza cercando di giustificarsi che era solamente in cerca di un lavoro. Ai successivi accertamenti, ma probabilmente la poliza lo conosceva già bene, che il bolognese d’adozione aveva a carico una bella serie di provvedimenti restrittivi sempre a causa di atti di violenza, era già stato ai domiciliari, inoltre non avrebbe dovuto uscire né allontanarsi dal comune di residenza dalle 19 della sera alle 7 della mattina. Con la flagranza del reato, per poco ammazzava un ragazzo, è stato fermato nella camera di sicurezza della questura ma la mattina di lunedì il giudice, Agnese Cicchetti, dopo averlo ascoltato ( per modo di dire, visto che l’arrestato si è avvalso della facoltà di non rispondere) ha posto solamente gli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima che si terrà a Ravenna il prossimo 5 settembre. In pratica dopo aver quasi ammazzato un giovane, in meno di 12 ore, questa persona era già a casa sua ai domiciliari. Il ragazzo di Chioggia è stato dimesso dall’ospedale con una prognosi di 20 giorni, di quel viaggio con gli amici a Ravenna ne avrà ricordo per tutta la vita.