martedì 28 settembre 2021

IL RECUPERO DEL BRAGOSSO DEL MUSEO E’ COSTATO 7.868 EURO

Il Bragozzo che si trovava ormeggiato davanti al Museo Civico della Laguna Sud era stato donato a quest’ultimo dal comitato del Palio della Marciliana ad agosto del 2005.


Era già stato sottoposto a un intervento di restauro circa tre anni fa e si era richiesto un intervento di plastificazione che avrebbe dovuto proteggere lo scafo. Intervento rifiutato in quanto, a dire, la barca storica avrebbe perso parte del suo valore.


Negli ultimi tempi le condizioni di ammaloramento dello scafo erano tali da far supporre che imbarcasse acqua, ed infatti la pompa automatica sgottava con sempre maggior frequenza e per tempi sempre più lunghi. 

Ma nonostante le sollecitazioni da parte della cittadinanza e le interpellanze presentate nei consigli comunali nulla era stato fatto per porre rimedio alla situazione da parte dell’amministrazione comunale. 

La scorsa settimana è affondato, nonostante il pronto intervento dei Vigili del Fuoco che però non hanno in dotazione le strumentazioni necessarie per il suo recupero e che quindi non hanno potuto fare molto per riportarlo allo stato di galleggiamento se non controllare la situazione ed evitare ulteriori danni.

L’amministrazione ha ritenuto chiedere quindi per il suo recupero un intervento da parte di aziende private, interpellandone quattro ma ricevendo come unica risposta quella della ditta Boscolo Bielo Ivano srl che ha fatto, per il recupero, un preventivo di 7868,00 € oneri fiscali inclusi. 

Il servizio di recupero del Bragozzo Pi Cuore è stato quindi affidato a questa unica ditta che ha raccolto l’appello dell’amministrazione e che è intervenuta urgentemente il pomeriggio stesso, con i mezzi adatti e con le maestranze competenti, riportando la barca storica allo stato di galleggiamento in modo che potesse poi essere rimorchiata allo squero all’Isola del Buon Castello. 


Una cifra questa, che poteva essere risparmiata solo avendo più cura di una proprietà di cui saremmo dovuti invece andare fieri. Un danno talmente grave al cuore storico della città che i chioggiotti non scorderanno tanto facilmente.

Attendiamo ora il preventivo per riportare la tipica barca storica al suo aspetto migliore, intervento di plastificazione incluso, in modo che possa ritrovare la sua collocazione davanti al Museo, in Riva Vena, in posa per farsi fotografare dai turisti che arrivano in città, possibilmente a vele spiegate.

 




TERREMOTO

Oggi, 28 settembre 2021 alle 2:45 e 2:46 locali, la Rete Sismometrica del Veneto ha registrato due terremoti, rispettivamente di magnitudo 3.7 e 3.5, localizzati in

prossimità di Miane (TV), a cavallo tra le provincie di Treviso e Belluno, a una profondità di circa 10 km. I terremoti sono stati percepiti dalla popolazione ma né il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Chioggia né quelli situati nelle vicinanze hanno avuto segnalazioni a riguardo.

Ora la situazione è tenuta sotto controllo dalla Protezione Civile del Veneto e dal

Centro di Ricerche Sismologiche dell’OGS.

La zona è una storicamente tra le più attive nel Veneto in campo sismologico: un terremoto di rilevanza importante è stato registrato nell’area il 25 febbraio 1695, noto come terremoto di Asolo, con magnitudo stimata 6.4.

Movimenti tellurici recenti si sono verificati nel 2015 con magnitudo massima registrata di 3.7.

I livelli di magnitudo osservati questa mattina sono quindi in linea con quelli massimi osservati nella zona negli ultimi decenni.

 


venerdì 24 settembre 2021

AVEVA INTENZIONI SUICIDE IL CAMIONISTA DELL’INCIDENTE DI LUNEDI

Lunedì scorso, 20 settembre, la polizia del comando Locale di Chioggia è stata chiamata per effettuare un intervento sulla S.S. 309 Romea all’altezza di Valli, a causa di un incidente stradale frontale in cui erano rimasti coinvolti un autoarticolato proveniente da sud e un SUV  in direzione opposta con due persone a bordo. 

L’incidente, accaduto verso le 9 del mattino,è stato causato dall’invasione della corsia opposta da parte dell’autoarticolato forse per un malore o distrazione dell'autista, un 44enne catanese, centrando in pieno la vettura, a bordo della quale viaggiava una coppia di sessantenni del vicentino.

I soccorsi hanno trasportato le tre persone coinvolte all’Ospedale Civile di Chioggia; l’autista dell’autoarticolato era privo di conoscenza, il conducente dell’auto presentava lievi lesioni con una prognosi di 7 giorni mentre alla passeggera della vettura venivano riscontrate lesioni vertebrali tali da suggerire un ricovero precauzionale nel reparto di rianimazione con una prognosi di 30 giorni. 


Il test sierologico a cui veniva sottoposto l’autista dell’autoarticolato evidenziava un alto tasso di cannabinoidi e di benzodiazepine nel sangue. Non appena lo stesso ha preso conoscenza si è dovuto procedere a un Trattamento Sanitario Obbligatorio a causa dei comportamenti psicotici manifestati. L’esito degli esami del sangue ha portato gli agenti della Polizia Locale a effettuare una attenta perquisizione dell’autoarticolato, durante la quale sono state rinvenute, all’interno della cabina di guida, oltre a numerose confezioni di farmaci antidolorifici, una confezione di benzodiazepine vuota, a fianco del sedile, una pistola a salve priva del tappino rosso, sigillo di sicurezza, munizioni, e un coltello a serramanico di 12 cm.

Ciò che è stato rinvenuto è stato posto sotto sequestro, insieme al mezzo pesante e al cellulare dell’autista.

I familiari dell’uomo poco prima dell’incidente, avevano avvisato l’Arma dei Carabinieri segnalando le intenzioni suicide dell’uomo che lui stesso aveva reso note durante una telefonata all’ex moglie e alla figlia dopo un litigio.


Quanto appurato dal lavoro di indagine effettuato dagli agenti della Polizia Locale, la cui elevata professionalità ha permesso di ricostruire con attenzione la dinamica dell’accaduto, è ora al vaglio della Procura della Repubblica di Venezia.

Sembra che il conducente abbia intenzionalmente ingerito i farmaci con intenzioni suicide. Da ciò il malore, causa dell’invasione di corsia e del conseguente sinistro.

Ora il cellulare dell’uomo verrà sottoposto ad accertamenti tecnici per ulteriori approfondimenti.

Un episodio che avrebbe potuto avere un epilogo ben peggiore considerando la stazza del mezzo pesante coinvolto e il traffico sulla S.S. 309 Romea.

 




INCENDIO NELLA NOTTE AI PIOVINI: GOMMONE DISTRUTTO DALLE FIAMME

Un gommone questa notte verso le due ha preso fuoco. Si trovava ormeggiato sulla riva del Nuovissimo, all’altezza della darsena Piovini, nei pressi del ponte pedonale a Valli di Chioggia. Incendiandosi ha perso gli ormeggi andando alla deriva. I Vigili del Fuoco del comando di Chioggia sono prontamente intervenuti recuperandolo e provvedendo a spegnere le fiamme con la schiuma, le quali, prima di essere spente, hanno danneggiato altre tre imbarcazioni nei pressi. Ora la dinamica dell’incendio è al vaglio degli inquirenti anche se da ciò che è emerso fino ad ora fa immaginare che non sia di origine dolosa. Al momento non si è ancora riusciti a rintracciare il proprietario.

mercoledì 22 settembre 2021

ANZIANO DI PELLESTRINA PERDE LA VITA CADENDO DAL MURAZZO

Questa mattina , mercoledì 22 settembre, a Ca’ Roman c’è stata una tragedia, un uomo di origine austriaca, del 1934, da almeno 30 anni residente a Pellestrina e conosciuto da tutti come Oreste, è deceduto dopo essere caduto dalla passeggiata sul murazzo.

L’operazione di emergenza ha visto coinvolto il personale del Suem 118, trasportato nell’area di Ca’ Roman dai mezzi della Capitaneria di Porto. L’intervento è stato richiesto per prestare soccorso a un uomo caduto dal murazzo che si trova di fronte alla spiaggia.

Il fatto che sia stato necessario pure l’intervento dei Carabinieri, trasportati sul luogo dalla Capitaneria di Porto anch’essi, ha fatto supporre subito il peggio, facendo immaginare che la caduta si sia potuta concludere con un tragico epilogo.

Si tratta di una zona molto pericolosa, nella stessa area il 3 marzo scorso era accaduto un fatto analogo che ha visto coinvolta una signora, caduta sbattendo la testa, la quale, tutt’ora, sta pagando le conseguenze del trauma subito. 


All’epoca la signora aveva segnalato la pericolosità del luogo sperando che a nessun altro, avvertito,  capitasse la stessa disgrazia, ma, purtroppo, il suo allarme è rimasto inascoltato. 

Ora non si capacita che un’altra persona abbia perso la vita dove lei si è salvata per un miracolo, a dire dagli stessi uomini che a suo tempo l’avevano soccorsa. 

Competente per l’area è il provveditorato delle opere pubbliche (ex Magistrato delle Acque)  si spera che all’evidenza della pericolosità dei luoghi vengano poste in essere misure di prevenzione.

 




lunedì 20 settembre 2021

CINQUANTA CHILI INVECE DI CINQUE: LA GUARDIA DI FINANZA "STANGA" TRE PESCATORI NON OSSERVANTI DELLE REGOLE

Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Venezia, ha sequestrato nei giorni scorsi, nelle acque interne di Rosolina, diversi capi di tonnetto catturato da tre pescatori sportivi, pescato in modo illecito. Infatti questa specie, detta tonnetto alletterato, può essere pescato con un massimo di un esemplare se di peso superiore ai 5 kg o fino un totale di 5 kg di pescato a testa. I tre pescatori ne avevano catturato un quantitativo di 50 kg circa. la specie non è in pericolo di estinzione, ciò non toglie che le quantità di cattura previste non devono essere superate.
Gli uomini della Sezione Operativa Navale della GdF di Porto Levante, durante un’operazione di controllo hanno notato il prodotto della battuta di pesca che i tre stavano già eviscerando con attrezzature inidonee con il rischio di contaminare le carni. Si è quindi presentata la necessità di avviare il prodotto alla distruzione per evitare il pericolo di danneggiare la salute pubblica. Il successivo controllo veterinario ha confermato che il prodotto non fosse idoneo al consumo, umano diretto. Per le violazioni riscontrate, in materia di tracciabilità e ti tutela degli stock ittici, ai tre sono state elevati 12.000 di sanzioni

venerdì 17 settembre 2021

UN PEZZO DI STORIA ITALIANA E NON UNA SERATA ELETTORALE

Non è stato di certo un incontro elettorale quello che si è svolto ieri sera ai Filippini nella sala San Filippo Neri piuttosto una sintesi della storia politica italiana dagli anni sessanta a oggi. Con il professore di filosofia Lucio Gentilini a introdurre la presentazione del libro “Ricordati di vivere” e l’onorevole Claudio Martelli, ex ministro, giornalista e presentatore televisivo chi ha avuto il privilegio di essere presente ha potuto ascoltare da un diretto testimone di un bel pezzo della storia politica Italiana.

Tanti, ma proprio tanti, i passaggi significativi con i conseguenti riscontri ai tempi nostri.

Non è stato un incontro elettorale ma consigliamo vivamente di vederlo soprattutto ai candidati consiglieri comunali che se entreranno nel prossimo consiglio comunale gli potrà essere di valido aiuto a comprendere meglio come bisognerebbe comportarsi in politica.



 






giovedì 16 settembre 2021

UN TRISTE GIORNO PER SOTTOMARINA: DEMOLITO IL PARCO ACQUATICO IDROFOLLIE

Mauro Armelao il candidato sindaco del centro destra tra le sue proposte per la prossima amministrazione c’è quella della realizzazione di un parco acquatico a sostegno del turismo e dell’occupazione. Vedremo se questa idea verrà sostenuta da robuste “gambe” nel frattempo stiamo assistendo con tristezza alla demolizione del parco acquatico “Idrofollie”.

La notizia era nell’aria da tempo, purtroppo sicuramente complice la pandemia che ha bloccato l’attività per due stagioni estive ha “convinto” la gestione ad un altro tipo di investimento.

Bene comunque che ci siano imprenditori che investono, ci riferiscono che verrà realizzato un parcheggio, nella nostra località sono tanti gli imprenditori che continuano ad investire consapevoli che fare l’imprenditore comporta sempre rischi intanto però assistiamo con una certa tristezza a questa perdita, ricordiamo bene quante famiglie e quanti bambini si sono divertiti grazie anche ad una gestione che era solidale e spesso dava la possibilità ad associazioni e parrocchie di portare i loro ragazzi a prezzi “politici” se non gratis.



 


mercoledì 15 settembre 2021

INFLUENCER CANAL GIRERA' VIDEO AL MERCATO ITTICO ALL'INGROSSO DI CHIOGGIA

Il noto influencer trevigiano Nicola Canal – alias il Canal – sarà a Chioggia giovedì 16 settembre nel primissimo pomeriggio (dalle h. 13) per girare un video in quel luogo che in molti hanno definito la Wall Street dell’Adriatico, cioè la sala aste del Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia di via Poli.

Reduce dall’ultima produzione ‘Vigne – buona vendemmia a tutti’ (feat. Matteo Del Puppo – prod. Dj Paul Bryan) parodia composta sulle note del gettonatissimo tormentone estivo ‘Mille’ di Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti, l’istrionico influencer della Marca ha scelto la pesca come tema del suo prossimo video e Chioggia e il suo mercato ittico come location per la registrazione. L'influencer trevigiano è noto anche per aver ospitato nei suoi video sulla vendemmia girati in location differenti del Veneto il presidente della Regione Luca Zaia in veste non ufficiale di comparsa/attore per promuovere i prodotti veneti.

 

Emanuele Mazzaro - amministratore unico di S.S.T. spa società servizi territoriali & direttore del Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia commenta:

Sono molto lieto di quest’apparizione: il Canal è l’influencer veneto più attivo con ben 204mila followers sulla piattaforma Instagram e milioni di visualizzazioni cumulative delle sue stories sui principali canali social come Facebook e Youtube.

Il marketing territoriale ai giorni nostri non può prescindere da queste figure comunicative: godono di un vastissimo seguito anche tra i più giovani e sono spesso più popolari e apprezzati delle stars televisive del jet set mainstream. Bene fa la Regione Veneto e l’assessore alla cultura e alla pesca Cristiano Corazzari ad utilizzare questi profili per promuovere il territorio.”

Il periodo del fermo pesca biologico si è concluso da poco ed i pescherecci della marineria clodiense – la più importante dell’Adriatico – sbarcano quotidianamente una grande varietà di pescato di eccellente qualità. Si è ritornati al pieno regime delle contrattazioni, anche se, sul settore ittico incombono le nubi della crisi del comparto dovute alle stringenti normative europee che preludono ad un ulteriore giro di vite sullo sforzo della pesca, con in prospettiva pesantissime riduzioni dei giorni di attività vera e propria.

 

“La pesca è ripartita alla grande e al Mercato si registra una certa soddisfazione nel vedere le imbarcazioni ancora in mare: c’è – in fatti - una ottima risposta dei consumatori che stavano aspettando l’arrivo del pesce fresco nostrano con impazienza. Siamo incessantemente al lavoro per la celebrazione degli Stati Generali della Pesca per fine autunno/ inizio inverno. Chioggia è la capitale naturale della pesca non solo in Adriatico, ma anche in Italia per storia, tradizione e qualità del prodotto.
” conclude Mazzaro.

 


martedì 14 settembre 2021

BRAGOSSO DEL MUSEO CIVICO IN UNO STATO PIETOSO

Il bragozzo del Museo Civico, nonostante sia collocato su uno dei luoghi con maggior attrattività di Chioggia, su uno degli scorci più fotografati e postati sui social qual’è Riva Vena, versa in uno stato pietoso.

Lo scafo presenta legni marci, come marce sono le vele al terzo che sarebbero bellissime se fossero spiegate a prendere il vento.

Le pompe di sentina funzionano automaticamente a liberare lo scafo dall'acqua che vi entra e senza la loro azione, con molta probabilità, il vecchio bragozzo, testimone della nostra tradizione, restaurato da non molto con un investimento di denaro, competenze e tempo, sarebbe già a fondo.

Pur comprendendo che non è certo facile mantenere in buono stato la molteplicità di beni pubblici dai masegni del corso del popolo, alle panchine rovinate dai vandali sul Lusenzo, solo per fare qualche esempio ci sembra però che il museo galleggiante, biglietto da visita della città, sia stato assolutamente trascurato. Anche dell’altro natante storico, la barca da pizzo, non se ne sa più nulla. 

Tra meno di un mese Chioggia avrà una nuova amministrazione sarebbe il caso di considerare il restauro del bragosso una priorità. E la domanda che nasce spontanea è come può Chioggia aspirare a fregiarsi del titolo di Città della cultura, se non riesce ad accudire ad un semplice bragozzo, che della nostra cultura marinara e della pesca è sicuramente l’ emblema.

 





lunedì 13 settembre 2021

IL MAGGIORE FRANCESCO BARONE LASCIA IL COMANDO DELLA COMPAGNIA DI CHIOGGIA

Alla caserma dell’Arma dei Carabinieri a Sottomarina in Lungomare Adriatico c’è un avvicendamento.

Lascia il Comando della Compagnia Carabinieri di Chioggia Sottomarina, il Maggiore Francesco Barone, salito di grado da qualche giorno. In attesa del sostituto il comando sarà retto dal Tenente Tomaselli, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile. 

Arrivato a Chioggia nel 2017 con il grado di capitano nella zona di competenza dell’Arma ha avuto negli anni il suo bel daffare. 

Oltre al lavoro svolto in relazione alle esigenze del territorio e della comunità, il comando dei carabinieri in questi anni ha avuto competenza a Cona, sede fino al 2018 di un centro di accoglienza per richiedenti asilo. 

Altro evento emergenziale che il comando in questo lasso di tempo ha dovuto affrontare, è l’acqua alta del novembre 2019, che ha messo Pellestrina e Chioggia in ginocchio.

Nell’ambito della polizia giudiziaria, la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti è stata una delle priorità. L’operazione Tsunami, rimane un fiore all’occhiello, avendo consentito l'interruzione di una rete di spacciatori in grado di movimentare circa 70 kg di cocaina, 150 kg di marijuana e 30 kg di hashish.

La violenza domestica in questi anni ha visto impegnati gli uomini dell’Arma soprattutto nel triste epilogo di una storia cosiddetta d’amore che ha visto la conclusione con un femminicidio, a Cavarzere nel 2018. Sono stati gli uomini del comando di Chioggia ad assicurare il colpevole alla giustizia.

Infatti il comando dei Carabinieri di Chioggia presidia un vasto territorio  includendo la Tenenza di Dolo e le Stazioni Carabinieri dei comuni della Riviera del Brenta, oltre che la Stazione di Cavarzere e quella dell’Isola di Pellestrina.

Tra gli interventi di rilievo a cui la Compagnia di Chioggia si è dovuta dedicare, non dimentichiamo le recenti difficoltà dovute all’emergenza pandemica a causa del COVID-19, durante la quale gli uomini dell’arma di sono dovuti prodigare.

In questi giorni il Maggiore Barone sta ringraziando le autorità e la cittadinanza che gli ha dimostrato vicinanza e disponibilità verso l’Arma e la propria famiglia.






 

“PASSEGGIATA” DI 25 KM PER CINQUE CHIOGGIOTTI CONTRO CORRENTE

I protagonisti della “passeggiata” perdonino il tono un po’ scherzoso, non si tratta di una passeggiata né di una marcia ma di un pellegrinaggio per 25 km camminando dal cimitero di Ca’Bianca e percorrendo tutto l’argine sinistro del Bacchiglione fino a giungere al santuario della Madonna delle Grazie di Piove di Sacco. Cinque amici: Elvidio Siviero, Davide Cecchini, Moreno Marcon, Achille Penzo e Martino Perini che ogni anno gambe in spalla si “sciroppano” 25 chilometri fino al santuario. Perché lo fanno? Sentiamo che ci racconta Moreno Marcon sorpreso questa mattina al bar pasticceria “Peccati di gola” di viale Tirreno.

sabato 11 settembre 2021

“MUSICHIERE”: ANCORA 10 GIORNI PER IL RITORNO ALLA NORMALITÀ

Nonostante fosse stata data più volte comunicazione sia sui giornali che sul web della chiusura prevista per oggi del ponte Nicolò De Conti, conosciuto da tutti come “del Musichiere”, non sono mancati dei momenti di tensione da parte di automobilisti che non erano informati della chiusura. In effetti dei cartelli informativi più visibili avrebbero potuto evitare più di qualche disagio, comunque il personale del cantiere è riuscito in qualche modo a consentire il passaggio a quelli che avevano particolari necessità. Detto questo il ponte, finalmente, tra una decina di giorni tornerà alla regolare circolazione a doppio senso di marcia. “I lavori sono durati un po’ più del previsto” ci ha riferito l’Ingegner Giovanni Terranova dell’autorità di sistema portuale - “ormai però siamo alla fine, l’investimento è stato circa di un milione di euro, è stato completato sia dal punto di vista viabilistico ma anche strutturale.Dopo il collaudo statico e completate le finiture che rimangono riapriremo al traffico nel doppio senso di marcia”. I tempi del cantiere sono stati relativamente brevi, circa un anno, però era dal 2019 che era stato istituito il senso alternato e rimanere in attesa del verde era diventato ormai l’equivalente di un luogo di aggregazione sociale, sembra attendibile che gli eterni tempi di attesa abbiano favorito anche qualche fidanzamento. Chiusa la partita del musichiere rimane ancora molto indietro la situazione del ponte della Fossetta mentre si attende sempre l’inizio dei lavori per il ponte/sbarramento per il cuneo salino sul Brenta. Un’opera strategica per il nostro territorio per la viabilità ma soprattutto per fermare la salinizzazione delle campagne sempre più insidiate dallo spettro della desertificazione. Ricordiamo sempre che l’opera è stata rallentata per anni con vari ricorsi legali, tutti respinti, “grazie” all’attivismo del noto imprenditore della nautica Marino Masiero. Difesa di legittimi interessi privati o puro egoismo e ricerca di visibilità lasciamo a chi ci segue il giudizio.

venerdì 10 settembre 2021

“LAGUNA RESET 2”: PROBABILE PROCESSO DI APPELLO PER 125 PESCATORI E SEI AZIENDE

Sono arrivati ieri, a 125 pescatori e operatori commerciali della filiera della molluschicoltura, chioggiotti e polesani, e a 6 aziende che operano nel settore, gli avvisi di conclusione delle indagini relativamente d un’inchiesta per associazione a delinquere, pesca abusiva, danneggiamento ambientale e frode in commercio, condotta dal Pm veneziano Giorgio Gava, a partire dal 2016. L’inchiesta ne ricalca una precedente, condotta dallo stesso Pm, denominata Laguna Reset e che, tra il 2014 e il 2019, riguardò 42 imputati che finirono, poi, tutti assolti per quella che, con il vecchio codice penale, si sarebbe detta insufficienza di prove, c'erano stati però prima del giudizio 110 patteggiamenti. Il sistema ipotizzato, in entrambi i casi, è lo stesso: i pescatori raccoglievano vongole veraci in aree vietate (Marghera, Fusina, ecc.), con sistemi (la “giostra” con il motore fuoribordo o la turbosoffiante) che danneggiano il fondale della laguna. La merce veniva, poi, consegnata ad aziende di commercializzazione, per lo più compiacenti, con false certificazioni d’origine (contraffatte o usate più volte per carichi diversi) e finiva, infine, sui banchi dei mercati come “sana” quando, invece, non c’era alcuna garanzia sulla sua qualità. Il lavoro più “pericoloso”, per la sorveglianza delle forze dell’ordine, veniva svolto con la protezione di alcuni “pali”, ovvero parenti, amici, fidanzate dei pescatori che stavano di vedetta su barche, fuori dalle zone di pesca, per avvertire dell’arrivo delle forze dell’ordine. Un sistema organizzato, quindi, che copriva l’intera filiera produttiva, da qui l’accusa di associazione per delinquere. Un’ipotesi di reato che dovrà reggere, quando verranno presentate le richieste di rinvio a giudizio, all’esame del giudice per l’udienza preliminare e, poi, al dibattimento. Visto quanto accaduto con l’inchiesta Laguna Reset è probabile che, stavolta, gli investigatori, abbiano prestato particolare cura a raccogliere le prove e dimostrare le interconnessioni tra i vari livelli delle filiera. Ma, indipendentemente dal risultato di queste indagini, sembra di poter dire che rimane aperto un problema sociale: quello di tante persone che, non trovando altre opportunità per campare, si buttano sulla pesca abusiva. Sia chiaro: è un reato ed è un comportamento socialmente e moralmente sbagliato, ma sono decenni che questo problema è lasciato in mano solo alle forze dell’ordine e che mancano adeguate politiche per il lavoro.

mercoledì 8 settembre 2021

CHI VUOLE FAR MORIRE I PLATANI IN VIA SAN MARCO

In via San Marco a Sottomarina, nei pressi di Piazza Todaro, il Presidente dell’associazione ambientalista Amico Giardiniere, Francisco Merli Panteghini,  è stato chiamato per verificare una situazione di deperimento che riguarda un platano, uno dei tanti platani storici che affiancano la carreggiata della via rendendola una tra le più belle di Sottomarina.

La chioma dell’albero dimostra come stia vivendo una situazione di sofferenza ma ci sono alcuni elementi che rendono sospetto il suo deperimento. In particolar modo il fusto bagnato alla base di una sostanza oleosa appiccicaticcia, come afferma lo stesso Panteghini, e il forte odore di solvente chimico che aleggia attorno all'area bagnata del fusto.

Sembra che qualcuno da qualche tempo si sia attivato a bagnare quotidianamente il fusto dell’albero con questa sostanza chimica al fine di far morire l’albero.



Lo scorso pomeriggio Panteghini è andato a fare regolare denuncia alle forze dell'ordine.

Al momento è in contatto con un testimone che sembra abbia visto chi sia stato a provocare quest'inquinamento.

L'atteggiamento di colui che ha deciso di irrigare l’albero con questo solvente è un atteggiamento non solo incivile ma di una irresponsabilità unica.

Della sostanza inquinante non viene bagnato solo l’albero, ma la stessa defluisce nel terreno, inquinando l’area sotterranea. Ma la cosa più pericolosa è che un albero indebolito o morto diventa molto pericoloso nel caso in cui le sue radici non riescano ad essere più abbastanza forti da sostenerlo.

Volendone provocare la morte, forse con lo scopo di aver un posto maggiore per l'auto o per una delle tante motivazioni idiote che potrebbero essergli venute in mente, chi sta causando ciò sta mettendo in pericolo anche la salute ambientale e quella delle persone che ci potrebbero transitare  nei pressi nel momento in cui l’albero decida di cadere.

Ora che i residenti sono avvertiti della presenza di questo irresponsabile faranno molta più attenzione. L’ambiente è un bene irrinunciabile di tutti, chiunque lo danneggia, danneggia tutta la comunità.





CARLO ALBERTO TESSERIN CONFERMATO PRIMO PROCURATORE

Carlo Alberto Tesserin
Dopo il decreto di tre settimane fa con il quale erano stati nominati i sette procuratori di San Marco, di cui quattro riconfermati e tre di nuova nomina, Ieri alla prima riunione della procuratoria di San Marco il consiglio ha votato all’unanimità il nostro concittadino Carlo Alberto Tesserin confermandolo per altri tre anni Primo Procuratore. Il nuovo consiglio è formato da sette membri di cui quattro che sono stati riconfermati tra cui lo stesso Tesserin, Monsignor Angelo Pagan, l’architetto Amerigo Restucci e il notaio Paolo Chiarutini.
Gianni Penzo Doria
Mentre i tre nuovi sono l’avvocato Bruno Barel, l’architetto Marco Zordan e il nostro concittadino il dottor Gianni Penzo Doria a cui è stata affidato l’aspetto finanziario e informatico.

martedì 7 settembre 2021

GIUSEPPE CONTE A CHIOGGIA: "LA CITTÀ È STATA AMMINISTRATA BENE"

«Ricordatevi chi è stato ad autorizzare il deposito gpl. Chiedetevi come sia stato possibile realizzare quell’impianto a pochi metri dalle case». Chi conosce Daniele Stecco si sarà un po’ stupito dei toni da lui usati durante la visita dell'ex presidente del consiglio, Giuseppe Conte. Quest'ultimo è arrivato a Chioggia martedì pomeriggio per sostenere la candidatura di Stecco a sindaco ma l’assessore uscente della giunta Ferro, non ha voluto brillare solo di luce riflessa e ha tirato fuori le unghie, uscendo dal ruolo compassato, competente e ragionevole che gli viene riconosciuto un po’ da tutti. La polemica sul gpl è stato il momento più “forte” della manifestazione elettorale, ripresa anche dal ministro Federico D’Incà e dallo stesso Conte, anche perché rappresenta, probabilmente, il “miglior” risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra il Comune e il Governo di allora (estate 2020, Conte 2) e, anche se non tutti i giochi sono ancora fatti, i Cinquestelle possono (e lo fanno) intestarsi il “blocco” dell'impianto, almeno fino a questo momento. Ma, al di là della vicenda specifica, lo scopo della visita di Conte era dimostrare che, contrariamente alle accuse degli avversari politici, i Cinquestelle sono “bravi”: bravo Stecco, come assessore al bilancio, a risolvere molte criticità del Comune (il deficit di 3 milioni di Sst, ad esempio), a reperire fondi per lavori pubblici (2 milioni al mercato ittico), ad avviare l'efficientamento energetico dell’illuminazione stradale e delle strutture pubbliche e così via. Bravo Conte a farsi dare dall'Europa 200 miliardi con i quali finanziare la ripartenza post pandemia. «Sapete cosa mi ha dato la forza, in quattro giorni di trattative ininterrotte, per ottenere quei fondi? La dignità del popolo italiano. “Se dovete farci l’elemosina – ho detto all’Europa – lasciate stare, possiamo farne a meno». Applausi e slogan gridati con il suo nome, hanno sottolineato quella frase. Quasi le stesse cose Conte aveva risposto a una contestazione plateale che gli era stata fatta, appena arrivato a Vigo, da una candidata di una lista concorrente. La nostra ben nota concittadina, Sonia Montefusco, lo ha accusato di aver messo in ginocchio molte famiglie, con la sua “dittatura” (i famosi Dpcm). Conte ha risposto, con calma, che il suo governo ha distribuito più aiuti alle aziende e alle famiglie, di qualsiasi altro. Più piacevole, per lui, l’interruzione davanti al bar Jolanda, dove gli è stata offerto uno spritz con brindisi, insieme alle cameriere, alla ripartenza dell’Italia. Politicamente, comunque, la manifestazione è riuscita, forse anche con l’apporto di attivisti non solo chioggiotti. Che impatto avrà sulle elezioni comunali lo vedremo. Su una possibile alleanza, al ballottaggio, con il Pd Conte è stato possibilista: «il Pd resta l’interlocutore privilegiato ma se, nelle singole realtà non si trova l’accordo, è inutile forzare», mentre sui vaccini ha criticato l’atteggiamento di Salvini e della Lega: «Non si può giocare a ostacolare i provvedimenti contro la pandemia, un giorno sì e uno no. Non è questione politica, ma sanitaria e ci vuole chiarezza verso i cittadini».

lunedì 6 settembre 2021

VACCINO OBBLIGATORIO PER GLI STUDENTI?

Il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, anche ieri al quotidiano punto stampa che si tiene nella sede della Protezione Civile di Marghera, ha comunicato la situazione attuale Covid. 


La situazione è ancora gestibile, ha affermato, anche se la curva non sta flettendo e continuano a entrare persone nelle terapie intensive.

Si deve continuare a mantenere i comportamenti corretti, ha concluso, e quindi continuare con l’uso delle mascherine e del distanziamento oltre che procedere con la campagna vaccinale.

Ha confermato, inoltre, che l’80% delle persone ricoverate in terapia intensiva sono persone non vaccinate.



Nei giorni scorsi Zaia ha affermato di caldeggiare la terza dose di vaccino, invitando il governo a decidere, iniziando dalle persone più fragili, quali gli ospiti delle case di riposo, che in Veneto comprendono circa 30mila persone. Queste sono state le prime a vaccinarsi, cominciando a gennaio, e ora che sono passati quasi dieci mesi dalla vaccinazione, la copertura del vaccino potrebbe cominciare ad affievolirsi. Questa fascia di persone potrebbe essere quindi a rischio contagio e si deve cominciare a pensare quindi di mettere in sicurezza anziani e categorie fragili.



Al momento il Ministro Patrizio Bianchi ha lanciato la possibilità che il vaccino venga reso obbligatorio per gli studenti delle scuole italiane, lo ha riferito in un’intervista a Sky TG24, pur affermando che la fascia d’età che riguarda gli studenti è quella che ha risposto in maniera più immediata all’appello alla vaccinazione. Nel caso in cui ci sia una risalita dei contagi il Governo sarà costretto a prendere provvedimenti. 


MOSE - A SETTEMBRE PROVE DI FUNZIONAMENTO

Durante il mese di settembre il Consorzio Venezia Nuova effettuerà alcuni test delle paratoie del sistema Mo.S.E.

Nello specifico
il giorno 9 settembre saranno sollevate dalle ore 9 alle ore 16 alla bocca di porto di Lido Treporti;
il giorno 10 settembre dalle ore 9 alle ore 16 alla bocca di porto di Malamocco;
il giorno 14 settembre dalle ore 9 alle ore 16 alla bocca di porto di Lido- san Nicolò.
Nel caso in cui si renda necessario tecnicamente sarà probabile un eventuale sollevamento alla bocca di porto di Lido-Treporti anche il giorno 15 settembre con lo stesso orario, dalle ore 9 alle 16:00.


Durante queste operazioni sarà emesso un avviso di pericolosità.
Torna in vigore l’Ordinanza n°104/2020 emessa in data 1/12/2020 dalla Capitaneria di Porto

COPPIA ROMANA SALVATA DA ANNEGAMENTO SICURO DA DUE CORAGGIOSI CHIOGGIOTTI

Fabio e Silvano Nordio, tra loro fratelli, nostri concittadini, hanno salvato marito e moglie da sicuro annegamento. Il fatto è accaduto un paio di giorni fa. In sardegna in località Chia Laguna, marito e moglie di Roma, stavano affrontando il mare a una ventina di metri dalla riva quando, per una serie di motivi si sono trovati in difficoltà, vuoi per le condizioni del mare, più insidiose del previsto, vuoi per la presenza di una buca ma in un attimo sono stati trascinati dalla corrente e non riuscivano a tornare. Quando le forze stavano per venir meno, tra tutti coloro che si trovavano in spiaggia in quel momento solo Fabio e Silvano si sono accorti della coppia in difficoltà e si sono gettati in mare senza tergiversare. Mentre Fabio si dirigeva a salvare il marito, Silvano accorreva a salvare la moglie, la quale, ricordando il fatto a mente fredda, ha ammesso di aver avuto paura di non farcela. Non senza difficoltà i due sono stati riportati a riva e ci tengono a far sapere del gesto generoso di cui hanno avuto dono.

venerdì 3 settembre 2021

AVVICENDAMENTO IN CAPITANERIA DI PORTO: DARIO RICCOBENE sostituisce MICHELE MESSINA

Questa mattina, a Vigo, nella sede storica della Capitaneria di Porto di Chioggia, si è tenuto il passaggio di consegne al comando della stessa, tra il Capitano di Fregata (CP) Michele Messina e il Capitano di Fregata (CP) Dario Riccobene. Questi, da oggi, sarà a Capo del Compartimento marittimo e Comandante del Porto di Chioggia. Alla cerimonia che si è tenuta per l’avvicendamento ha presenziato il Direttore Marittimo del Veneto, Ammiraglio Ispettore (CP) Piero Pelizzari. Nessuna rappresentanza esterna ha potuto essere presente, ciò a causa della pandemia. Una cerimonia particolarissima nel suo ridotto svolgimento, ha fatto notare il Comandante Messina, prima di ringraziare chi ha collaborato nello svolgimento dei suoi incarichi. Il Comandante Messina è stato destinato presso la Direzione Marittima di Catania, mentre il Comandante Riccobene arriva al Porto di Chioggia dopo aver ricoperto l’incarico di Comandante in 2^ presso la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo.

IL RADICCHIO DI CHIOGGIA TORNA AL MAC FRUT DI RIMINI GRAZIE ALLA MASSICCIA CAMPAGNA VACCINALE

Grazie alla massiccia campagna vaccinale anche le fiere di settore possono tornare in presenza, anche se i numeri sono ancora lontani dal periodo precedente al Covid. Un esempio il MacFrut, il più importante evento che interessa la filiera ortofrutticola, che sarà ospite all’interno delle strutture della Fiera di Rimini da martedì 7 a giovedì 9 settembre. Sono 800 gli espositori in rappresentanza dell’intera filiera che include la produzione, le tecnologie, i macchinari, il packaging, la logistica, i servizi e altro. Contemporaneamente si svolgono la Fieravicola, la Fiera Internazionale delle Attività Avicunicole e ciò fa sì che la kermesse sia il primo grande evento in presenza dedicato alle agrifood. A questa rassegna di livello internazionale partecipa anche il Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia Igp, con la postazione nella collettiva di OPO Veneto, al padiglione B5, Stand 035.
La presentazione,realizzata con materiali ecosostenibili, offrirà una suggestiva immagine della campagna veneta, e vi saranno rappresentati importanti prodotti tipici DOP e IGP. La collettiva comprende oltre al Radicchio di Chioggia IGP, il Radicchio Rosso di Treviso, il Radicchio Variegato di Castelfranco, l’Aglio bianco polesano, l’Insalata di Lusiae l’Asparago di Badoere. Durante la manifestazione verranno realizzate dirette streaming che saranno diffuse in tutto il nord Italia.
Il presidente del Consorzio, Giuseppe Boscolo Palo, spiega che la collocazione all’interno di OPO Veneto dipende dal fatto che quest’ultimo è un importante socio del Consorzio stesso e dell’Ortomercato di Chioggia. Queste condividono le stesse scelte in tema di sostenibilità ambientale e identificazione dell’origine, scelte che rispondono a una domanda di prodotti di qualità in ambienti di qualità. Il Radicchio di Chioggia sarà esposto nelle sue varie presentazioni dal prodotto fresco al prodotto già lavato pronto per la tavola e ai prodotti di gastronomia che lo contengono. Per quanto riguarda il raccolto del prodotto, conclude il Presidente del Consorzio, a settembre è iniziata la raccolta del prodotto tardivo autunno-invernale del Radicchio di Chioggia IGP, del quale i primi conferimenti dimostrano ottima qualità e ottima pezzatura. Il MacFruit è organizzato da Cesena Fiera, si svolgerà in Fiera a Rimini nei giorni 7,8,9 settembre, con orario dalle 9:30 alle 18:00. Vi si potrà accedere solo se muniti di Green Pass o titolo internazionale equivalente. Per chi ne fosse sprovvisto, all’ingresso della Fiera si potrà effettuare un tampone rapido. La Fiera è aperta agli operatori specializzati.

giovedì 2 settembre 2021

POLEMICHE TRA PARTITI PER IL POSTO ALLA LOGGIA DEI BANDI

La pre-campagna elettorale comincia già dissotterrando l’ascia di guerra che vede in un tutti contro tutti nella lotta all’ultimo banchetto, o meglio al posto assegnato agli stessi banchetti durante il mercato del giovedì, giorno che per afflusso di persone in piazza, possibile elettorato, non ha eguali. Qualche settimana fa aveva cominciato a fare la voce grossa il consigliere Regionale della Lega, Marco Dolfin, il cui banchetto era stato relegato in Campo Marconi tra le siepi e le vecchie biciclette parcheggiate dai visitatori del mercato. Un’area infelice, non solo per la posizione semi nascosta ma anche per l’afflusso di persone, notevolmente inferiore rispetto a quello ravvisabile in Corso del Popolo. All’occasione Dolfin aveva promesso che si sarebbe posizionato in Calle San Giacomo, sempre seminascosto dalle biciclette ma almeno in un tratto di percorso da un maggior afflusso di persone. In calle San Giacomo oggi, giovedì, c'era il banchetto di Obbiettivo Chioggia, con la candidata per la poltrona di sindaco Alessandra Penzo, affiancata da Endri Bullo il quale ha riportato all’attenzione proprio la vicenda “banchetti”. Osservando la posizione occupata da quello del PD, proprio di fronte alla Loggia del Bandi, lungo il Corso del Popolo, area dove l’afflusso di persone durante la giornata di mercato è massimo. Secondo Endri Bullo il fatto che a Obbiettivo Chioggia sia stato vietato posizionare il banchetto nel Corso e che ciò sia stato permesso al PD fa intendere che ci sia una qualche forma di preferenza per l’uno o l’altro schieramento, offrendo a un partito una chance maggiore rispetto ad un altro. Di parere diverso Beniamino Boscolo di Forza Italia che ha affermato che i posti vengono assegnati in base alla presentazione delle domande e il Partito Democratico sembra averle presentate per primo, richiedendo e ottenendo il posto migliore del corso. Seppur il punto esatto in cui avrebbe dovuto posizionarsi non sembra fosse davanti alla Loggia dei Bandi, ma di fronte al chiosco delle creme fritte a fianco dello stendardo. Dell’ubicazione sbagliata del banchetto sembra sia stata informata la polizia locale che si presume questa mattina abbia fatto un controllo a riguardo Tutti i candidati devono avere le stesse possibilità. Qualsiasi iniziativa che sia scorretta nei confronti delle altre sfere politiche deve essere correttamente reguardita. E questo, deve valere per tutti.