domenica 31 gennaio 2021

TG AZZURRA: CASA DI RIPOSO, MIGLIORA LA SITUAZIONE DEI CONTAGI. MA DA MARZO CHIUDERÀ UN PIANO DELL’ARCOBALENO: FRATELLI D’ITALIA PREOCCUPATA PER LE LAVORATRICI - EDIZIONE DI DOMENICA 31 GENNAIO 2021

Nel numero odierno:

- maschere di luce per dimenticare le mascherine: accese le luminarie di carnevale, e al Granaio spunta un cuore gigante → l'articolo continua su questo link;

- casa di riposo, migliorano i contagi. Ma da marzo chiuderà un piano dell'Arcobaleno: preoccupazione per le lavoratrici → l'articolo continua su questo link;

- domani presidio del comitato Forte S.Felice alla Batteria, il Mosella apre ai volontari le porte del cantiere in corso → l'articolo continua su questo link;

- la storica Torre di Bebbe a rischio crollo? Beniamino Boscolo: il Comune provveda al sopralluogo con la Soprintendenza → l'articolo continua su questo link;

- alle 14.30 il derby Union Clodiense - Adriese: con i tifosi in campo sarebbe stata una festa del calcio tra i tanti ex → l'articolo continua su questo link;

- Venezia, da domani la riapertura di alcuni musei: ripartono Accademia e l'M9, spiragli per il Correr e Palazzo Ducale → l'articolo continua su questo link.

CASA DI RIPOSO, MIGLIORA LA SITUAZIONE DEI CONTAGI. MA DA MARZO CHIUDERÀ UN PIANO DELL’ARCOBALENO: FRATELLI D’ITALIA PREOCCUPATA PER LE LAVORATRICI

Dopo alcuni giorni di lusinghiero declino, fin quasi all'azzeramento, torna a crescere il numero dei ricoverati per Coronavirus all'ospedale di Chioggia. Alle ore 17 di ieri i dati dell'ULSS 3 Serenissima riportavano 6 ricoveri virali al nosocomio clodiense, dei quali uno in terapia intensiva. Accenna a scendere invece l'ammontare delle positività alla casa di riposo di Sottomarina, interessata nelle scorse settimane da un cospicuo focolaio che aveva coinvolto gli ospiti e gli operatori: «La situazione critica sta rientrando - spiega il presidente del consiglio di amministrazione, Andrea Giovanni Zennaro - anche se ci sono ancora anziani positivi, oltre al blocco di nuovi ingressi e tanti posti vacanti». Venerdì è stato praticato il tampone molecolare settimanale a tutte le persone presenti nella struttura, domani arriverà il responso».
Intanto il circolo chioggiotto di Fratelli d'Italia, attraverso il coordinatore Daniele Tiozzo Brasiola, ha appreso dalle lavoratrici in servizio alla residenza per anziani che l'ente avrebbe intenzione di chiudere per tre mesi un piano del reparto Arcobaleno, gestito dalla cooperativa Promozione e Lavoro, a partire dal mese di marzo. «Nonostante le continue manifestazioni di preoccupazione e le varie richieste di convocazione di un tavolo permanente per affrontare un evidente problema economico - commenta Brasiola - assistiamo ad una situazione paradossale.
Le lavoratrici, che in tutto questo periodo hanno operato in prima linea nell’affrontare l’emergenza e in molti casi hanno anche contratto il virus, vengono messe a conoscenza della situazione tramite un messaggio via Whatsapp, che con 2 giorni di anticipo comunica la riorganizzazione dei turni con riduzione del servizio. Siamo preoccupati - prosegue la nota di Fratelli d'Italia - per la tenuta occupazionale della cooperativa, e per la situazione sociale di una città che a causa dell’emergenza vede sempre più spesso mettere in discussione la continuità lavorativa e la tenuta del reddito delle famiglie. A tal proposito, chiediamo al sindaco e alla sua giunta di aprire un tavolo di discussione per fare chiarezza sul futuro degli operatori, ed eventualmente far verificare le dinamiche che hanno portato a questa situazione».

LA STORICA TORRE DI BEBBE A RISCHIO CROLLO? BENIAMINO BOSCOLO: IL COMUNE PROVVEDA AL SOPRALLUOGO E COINVOLGA LA SOPRINTENDENZA

La Torre di Bebbe sarebbe in pericolo di crollare. Il manufatto eretto nell'VIII secolo tra Ca' Pasqua e l'attuale confine comunale con Cavarzere, a difesa della Serenissima anche durante la trecentesca Guerra di Chioggia, versa in condizioni molto critiche: lo segnala il capogruppo di Forza Italia, Beniamino Boscolo, che ha presentato un'interrogazione alla giunta.

«Il tirante che tiene assieme i tre principali tronconi di quella che fu la parete - spiega Boscolo - potrebbe essere usurato, e allentato a tal punto che una parte del monumento più antico del territorio potrebbe crollare.
Sarebbe perciò auspicabile un sopralluogo da parte degli enti competenti, coinvolgendo la Soprintendenza per la tutela, e occorre anche una relazione che certifichi lo stato di salute del monumento, oltre a un progetto di restauro e alla relativa ricerca di finanziamenti.

DOMANI SOPRALLUOGO DEL COMITATO S.FELICE ALLA BATTERIA, LA DARSENA MOSELLA APRE AI VOLONTARI LE PORTE DEL CANTIERE

È confermato per domani mattina alle ore 10 il presidio da parte del comitato Forte San Felice alla batteria del Mosella, oggetto di polemica anche nei giorni scorsi, in attesa della sua riapertura al pubblico. Il presidente Erminio Boscolo Bibi e altri volontari effettueranno il sopralluogo per rivendicare la fruizione pubblica del bene: il sit-in simbolico avrà carattere statico, con mascherina obbligatoria e distanza di un metro tra le persone. «La giunta comunale - spiega Bibi - con la delibera che dimezza i tempi di apertura aveva annunciato che quest'ultima sarebbe avvenuta appunto il 1° febbraio». In realtà, la delibera numero 212 del 17 dicembre scorso non fa menzione della data precisa, tantomeno fissandola al primo giorno del mese, parlando genericamente di febbraio.
Dal canto suo la società titolare dell'ex Batteria San Felice, ovvero la darsena Mosella, apre le porte ai visitatori del comitato: attraverso una nota, l'impresa chiede ai volontari di comunicare il loro numero al fine di organizzare al meglio la manifestazione nel caso vogliano accedere all'interno, trattandosi di un cantiere ancora aperto. «Sarà nostra cura - scrive il Mosella - fornirvi dei dispositivi di sicurezza individuali al momento dell'accoglienza nel sito». Durante la visita sarà presente il responsabile dei lavori in corso, geometra Matteo Bonaldo, a disposizione dei manifestanti e nello spirito di massima collaborazione con il comitato. Tutto lascia intendere, quindi, che si tratterà di un momento pacifico e propositivo, nello spirito della convenzione sottoscritta dal Mosella nel 2015 con il Comune e l'Agenzia del Demanio.

sabato 30 gennaio 2021

TG AZZURRA: ALTA MAREA, PICCO TRA MEZZANOTTE E LE 2: CONFERMATO IL SOLLEVAMENTO DEL MOSE - EDIZIONE DI SABATO 30 GENNAIO 2021

Nel numero odierno:

- alta marea, picco a 110-120 cm tra la prossima mezzanotte e le 2: è previsto il sollevamento delle barriere del MOSE → l'articolo continua su questo link;

- lunedì 1° febbraio incontro in Regione tra l'assessora De Berti e una delegazione del Comune per parlare della Romea → l'articolo continua su questo link;

- Osservatorio elettorale con Luciano Frizziero: focus sulle frizioni nel M5S. Energia Civica il nome della lista No GPL → l'articolo continua su questo link;

- domani pulizia della spiaggia alla foce del Brenta con i volontari di GreenBei e Amico Giardiniere, meteo permettendo → l'articolo continua su questo link;

- Venezia, bando per i buoni spesa operativo dal 1° al 9 febbraio: non ne potrà usufruire chi ha reddito di cittadinanza → l'articolo continua su questo link.

venerdì 29 gennaio 2021

SOSTEGNO ALL'AFFITTO ACCESSIBILE: LA GIUNTA ADERISCE AL PROGETTO HOUSING CHIOGGIA, IN COLLABORAZIONE CON CARITÀ CLODIENSE

La giunta comunale, riunitasi ieri in modalità videoconferenza, ha approvato il progetto Housing Chioggia, presentato dall'associazione di volontariato Carità Clodiense, destinando 44mila euro di fondi regionali stanziati per interventi in favore delle persone in emergenza abitativa, secondo le linee guida dell'housing first promosso dalla Regione con il progetto DOM.Veneto.

Il progetto, esito di una costante collaborazione operativa con il settore Servizi Sociali del Comune di Chioggia, intende offrire una sistemazione abitativa individuale stabile nel medio-lungo periodo alle persone senza dimora, accompagnandole e sostenendole nelle attività proprie della vita autonoma, e nei percorsi di recupero da dipendenze o altre fragilità.
Le linee essenziali di tale impostazione, sulla quale si innestano tutte le azioni educative, sono l'inserimento diretto e individuale in appartamenti indipendenti, da cui siano facilmente raggiungibili i negozi e servizi della vita quotidiana; il rapporto continuativo con l'operatore-educatore; l'intervento emergenziale con soluzioni di primo ricovero, qualora non fosse possibile attivare subito gli interventi precedenti.
Secondo i dati dei Servizi Sociali del Comune, gli interventi di inserimento diretto si rivolgono a circa 17 soggetti, collocati in 7 appartamenti indipendenti. Gli interventi emergenziali con soluzioni di primo ricovero si rivolgono a circa 19 soggetti senza fissa dimora. «L'amministrazione comunale – spiega il sindaco e assessore alle Politiche Sociali, Alessandro Ferro – continua a collaborare con le associazioni di volontariato, al fine di individuare azioni concrete per superare l'emergenza abitativa di persone in determinate situazioni di disagio e difficoltà.
Si tratta di casi che, nello specifico, non sono chiaramente inquadrabili all'interno dei bandi di Edilizia Residenziale Pubblica o dei bandi regionali per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione. A causa di molti fattori, la richiesta di sostegno pubblico per l'affitto è aumentata significativamente, e sono sempre più frequenti ad esempio le morosità, dovute a reali condizioni di difficoltà economiche».

TG AZZURRA: VENETO VERSO LA ZONA GIALLA: LUNEDÌ RIAPRIRANNO BAR E RISTORANTI, TORNANO LE PRESTAZIONI AMBULATORIALI, IL 50% DEI LICEALI IN CLASSE - EDIZIONE DI VENERDÌ 29 GENNAIO 2021

Nel numero odierno:

- vigili del fuoco stamane in via della Fossetta per aiutare un giovane che non riusciva a rialzarsi dopo una caduta → l'articolo continua su questo link;

- l'assessore regionale Francesco Calzavara questa mattina a Chioggia per incontrare le categorie economiche del turismo → l'articolo continua su questo link;

- Mose, i "falsi allarmi" creano nuovi disagi alla marineria di Chioggia: 3 volte in una settimana non sapeva se uscire → l'articolo continua su questo link;

- verso la zona gialla: lunedì apriranno bar e ristoranti, tornano le prestazioni ambulatoriali, 50% dei liceali in aula → l'articolo continua su questo link;

- prorogati fino al 13 febbraio i lavori stradali in via del Boschetto a Sottomarina, transito vietato agli automezzi → l'articolo continua su questo link;

- a 25 anni dal rogo, il teatro La Fenice di Venezia commemora la vicenda con un evento istituzionale e un concerto → l'articolo continua su questo link.

PROROGATI FINO AL 13 FEBBRAIO I LAVORI STRADALI IN VIA DEL BOSCHETTO A SOTTOMARINA: TRANSITO VIETATO AGLI AUTOMEZZI

È stata prorogata fino al prossimo 13 febbraio l'ordinanza che vieta il transito veicolare all'interno di via del Boschetto a Sottomarina, la quale continua a essere interessata dai lavori di asfaltatura, all'apparato fognario e per la realizzazione di un marciapiede. Prevista anche la sospensione degli stalli per parcheggiare, con divieto di sosta e rimozione del mezzo.
La sede riservata ai pedoni è delimitata da transenne e jersey in plastica a protezione del passaggio. Via del Boschetto era stata temporaneamente riaperta dopo le vacanze natalizie, e tornata inagibile dall'11 gennaio, data nella quale sono riprese le opere comunali: la proroga è stata chiesta dagli uffici del settore Lavori Pubblici.

VIGILI DEL FUOCO STAMANE IN VIA DELLA FOSSETTA PER AIUTARE UN GIOVANE "VOLUMINOSO" CHE NON RIUSCIVA A RIALZARSI DOPO UNA CADUTA

Questa mattina attorno alle ore 11 i vigili del fuoco di Chioggia sono stati contattati per intervenire in via della Fossetta a Ridotto Madonna, dove un giovane corpulento non riusciva a rialzarsi da solo, dopo essere inavvertitamente caduto dal divano. Il veloce arrivo della squadra, partita dalla caserma di riviera Caboto, ha risolto la situazione per il sollievo dei familiari. Giova peraltro ricordare che ai vigili del fuoco è stata assegnata una delle due porzioni della vicina "Barca", l'edificio a ridosso dell'ospedale, che diventerà la loro nuova sede.

RESTAURO CONSERVATIVO DELLA TORRE DI PORTA GARIBALDI: SMONTATE LE IMPALCATURE, SCOPERTI ALCUNI FRAMMENTI DI PREGEVOLE FINITURA

Ieri sono state ultimate le opere di smontaggio delle impalcature che avvolgevano la torre di Porta Garibaldi a Chioggia. Gli interventi alle parti più basse, dove non erano presenti le impalcature per consentire la normale viabilità, saranno completati non appena le temperature lo consentiranno. Durante le operazioni di demolizione dell’intonaco, i restauratori hanno scoperto dei frammenti di “regalzier”, una finitura di colore rosso volta a nobilitare il paramento murario, che erano stati inglobati dai precedenti interventi: di concerto con la Soprintendenza e con la direzione dei lavori, è stato deciso di riportare alla luce questa pregevole finitura.
Per far ciò gli operai hanno dovuto procedere, in primo luogo, ad un'accurata rimozione per strati dell’intonaco preesistente, in modo da evitare di perdere porzioni di regalzier. Poi sono passati al consolidamento di questi frammenti, che resteranno in luce grazie a un nuovo intonaco di spessore molto ridotto, dell’ordine di 2-3 millimetri, e dunque compatibile con la base preparatoria del regalzier. I lavori sono poi proseguiti con la fornitura e la posa in opera di una nuova copertura in legno, e con il restauro degli elementi lapidei. Infine è stato sostituito il vecchio impianto antipiccione.
«Veder tornare al suo antico splendore la torre – commenta l'assessora ai Lavori Pubblici Alessandra Penzo – è una soddisfazione non solo mia, ma credo di tutta la città. In pochi mesi è stato portato avanti un intervento di riqualificazione importante, in collaborazione con la Soprintendenza. Il completamento della copertura garantirà una protezione fondamentale al manufatto dagli agenti atmosferici, con il ripristino delle grondaie (come in origine) per evitare il contatto dell'acqua con le pareti, altrimenti si sarebbe deteriorato tutto in poco tempo. Un’altra opera che ritorna alla città, e che rispecchia la volontà di rinascita del centro storico».

IN CORSO L'ADEGUAMENTO ANTISISMICO DELL'OSPEDALE DI CHIOGGIA, SENZA SPOSTARE UN SOLO PAZIENTE DAI REPARTI: I LAVORI SARANNO CONCLUSI ENTRO L'ANNO

Entro il 2021 l’ospedale di Chioggia completerà l’intero adeguamento sismico della struttura, senza aver spostato un solo paziente dai propri reparti. In pochi mesi è stato completato il secondo e il terzo piano, mentre il piano terra e il primo piano erano già stati trattati in precedenza. Entro il 2021 saranno conclusi anche il quarto e il quinto (ultimo) piano.
L’effetto ottico è quello di cinque pilastri bianchi esterni, che corrono da terra al tetto lungo tutto il monoblocco, e imbragano l’intero esoscheletro dell’ospedale, proteggendolo ulteriormente da eventuali scosse sismiche. «Queste applicazioni esterne permettono dunque di aumentare al massimo la capacità di assorbimento delle sollecitazioni nel caso di terremoto», spiega il direttore generale dell'ULSS 3 Serenissima, Giuseppe dal Ben.
I pilastri saranno coperti da una sottile schermatura bianca per migliorarne anche l’impatto estetico. In questo modo l’ospedale si adegua all’ultima modifica della norma sismica nazionale, senza aver mai interrotto la funzionalità dei propri reparti.

giovedì 28 gennaio 2021

TG AZZURRA: DOMANI SCADRÀ L’ASTA PER IL KURSAAL: C’È UN’OFFERTA PRIVATA DA SOTTOMARINA, FIATO SOSPESO PER COMUNE E CATEGORIE - EDIZIONE DI GIOVEDÌ 28 GENNAIO 2021

Nel numero odierno:

- svelata la copertura della torre di porta Garibaldi, è ritornato il tetto in coppi dopo anni dalla sua rimozione → l'articolo continua su questo link;

- domani scadrà l'asta per il Kursaal: c'è un'offerta privata da Sottomarina, fiato sospeso per Comune e categorie → l'articolo continua su questo link;

- slittano di 4 mesi i lavori alla conca di navigazione del MOSE, e di quasi un anno quelli ai ponti sul canal Vena → l'articolo continua su questo link;

- Batteria di San Felice, la società Mosella: «Lavori non conclusi, poi aperta al pubblico. Stanchi degli attacchi» → l'articolo continua su questo link;

- Erminio Bibi: «La Batteria San Felice era stata concessa già ben restaurata al Mosella. Rispetti la convenzione» → l'articolo continua su questo link;

- Venezia, salvaguardia di piazza San Marco dall'acqua alta: il progetto è stato approvato, ma non ci sono i soldi → l'articolo continua su questo link.

DOMANI SCADRÀ L’ASTA PER IL KURSAAL: C’È UN’OFFERTA PRIVATA DA SOTTOMARINA, FIATO SOSPESO PER COMUNE E CATEGORIE

Asta del Kursaal con il fiato sospeso. Scadranno domani alle ore 12, infatti, i termini per la presentazione delle offerte di acquisto per il centro congressi ubicato in lungomare a Sottomarina: la base d'asta rimane fissata a un milione e 555mila euro, motivo principale del fatto che le due precedenti licitazioni siano andate deserte.

Ma questa volta al bando, pubblicato il 4 dicembre scorso, pare proprio che qualcuno abbia inteso partecipare: secondo le notizie in possesso di Chioggia Azzurra, un facoltoso imprenditore di Sottomarina avrebbe avanzato la propria istanza di acquisto, ben consapevole dei requisiti necessari per l'offerta. Se questi ultimi dovessero essere in linea con le esigenze manifestate dall'ente sovraordinato, potrà ben concorrere ad assicurarsi l'immobile, ora in stato di degrado e con gli accessi murati.

Non è dato conoscere, ovviamente, se anche altri concorrenti si sono palesati alle porte virtuali della Città Metropolitana: sta di fatto che l'evenienza mette in allarme le categorie economiche e il Comune di Chioggia, il quale solo negli ultimi giorni si è risolto -per mano di un ordine del giorno promosso da ChioggiaViva e votato all'unanimità- a manifestare il proprio interesse per l'acquisto. «Sarebbe una sconfitta se l'asta lo aggiudicasse a un privato», hanno detto martedì gli esponenti del Gruppo Turismo, durante la conferenza unitaria delle associazioni di categoria.

SVELATA LA COPERTURA DELLA TORRE GARIBALDI, TORNA IL TETTO IN COPPI DOPO ANNI DALLA SUA RIMOZIONE

Cominciano a trasparire i primi dettagli della nuova torre di porta Garibaldi, il cui restauro è ancora in corso, anche se alcune impalcature sono state rimosse nelle scorse ore. Torna finalmente il tetto in coppi, che era stato eliminato durante l'ultimo rifacimento; più di qualcuno, però, ha notato incongruenze nell'intonaco, nella speranza che siano solo temporanee e provvisorie. Il restauro era cominciato il 6 luglio dell'anno scorso, con la supervisione della Soprintendenza.
L'importo dei lavori è pari a poco più di 94mila euro, e prevedeva la rimozione accurata dell’intonaco esistente, eseguita a mano; inoltre, l'analisi in corso d’opera delle superfici murarie, la cucitura e scucitura del muro, con la sostituzione dei mattoni comuni esistenti degradati e la posa in opera di laterizi in cotto, delle stesse caratteristiche e dimensioni dei preesistenti. Quindi la realizzazione di un intonaco a base di calce, dello spessore e grado di finitura da monitorare attraverso campioni in loco.

BATTERIA DI SAN FELICE, LA SOCIETÀ MOSELLA: «LAVORI NON ANCORA CONCLUSI, DOPO SARÀ APERTA AL PUBBLICO. SIAMO ATTACCATI PERCHÉ PRIVATI»

Si alza la temperatura attorno all'ex batteria San Felice di Sottomarina, oggetto delle critiche del comitato dei volontari che cura il vicino Forte quanto alla sua riapertura alla fruizione pubblica dopo la chiusura del 2019 per l'esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria. Il 17 dicembre scorso la giunta aveva approvato una delibera che autorizzava, a partire dal mese di febbraio, la proprietà della darsena Mosella a dar corso a nuovi orari di apertura. Nei giorni scorsi il comitato, nella persona del presidente Erminio Boscolo Bibi, aveva annunciato un'azione dimostrativa per lunedì 1° febbraio allo scopo di richiedere il rispetto della convenzione che la società ha sottoscritto con il Comune e l'Agenzia del Demanio all'atto dell'acquisto, nel luglio 2017.
Ieri una lettera inviata dall'impresa di Sottomarina al sindaco, alla giunta, al consiglio comunale, alla polizia locale, alla Soprintendenza e alla Capitaneria di Porto, esprime il parere della stessa darsena Mosella riguardo le polemiche degli ultimi tempi: «Subiamo continui attacchi -si legge nel testo- da parte del comitato, nonostante ci siamo impegnati molto nella valorizzazione e riqualificazione dell'ex Batteria, per noi prioritaria. Riscontriamo però con dispiacere che, fintanto che la batteria era di proprietà pubblica, nessuno era preoccupato che fosse lasciata in stato di degrado e abbandono, ora che è diventata di proprietà privata è causa di continue polemiche e critiche per nulla costruttive».

La nota continua, spiegando gli antefatti: «Mosella ha acquistato il bene e si è impegnata a ristrutturarlo, garantendone la fruizione pubblica. L'acquisto è avvenuto dopo una gara alla quale nessuno ha partecipato (tranne la scrivente). Il Comune in un primo momento ha pensato di esercitare il diritto di prelazione e poi, resosi conto dell'enorme costo economico, ha correttamente pensato di utilizzare al meglio il denaro pubblico. Mosella non può stabilire nulla da sola, né gli orari di fruizione, né gli interventi. I lavori ad oggi non sono ancora conclusi, ma speriamo di terminarli quanto prima e di consentire a tutta la città di godere di questo bene: i tempi degli interventi, peraltro, sono perfettamente allineati a quanto previsto negli atti di vendita».
Non vanno dimenticati i continui atti di vandalismo e la necessità di tutelare il bene: «Dispiace sinceramente - prosegue la lettera - vedere questa ingiusta campagna denigratoria, che non trova riscontro nella realtà dei fatti e nei contratti. Continueremo ad impegnarci per questo ed essere propositivi e collaborativi, dando fin d’ora dà la massima disponibilità alle associazioni culturali e all’amministrazione comunale per l’organizzazione di eventi. Nello specifico, al Comitato Forte San Felice è sempre stata data la massima disponibilità alla fruizione della batteria. Spiace che altri sprechino le proprie energie solo per accusare ingiustamente, e screditare indebitamente, il lavoro di chi crede nella collaborazione tra pubblico e privato».

ERMINIO BIBI: «LA BATTERIA ERA STATA CONCESSA GIÀ BEN RESTAURATA ALLA SOCIETÀ MOSELLA, PRIMA DELL'ACQUISTO. VENGA RISPETTATA LA CONVENZIONE»

A stretto giro di posta, Erminio Boscolo Bibi del comitato per il Forte di San Felice risponde alla lettera che la società gestrice della darsena Mosella ha inviato agli enti pubblici per la questione relativa all'ex Batteria. «Vogliamo solo che venga fatto ciò che l'impresa ha sottoscritto davanti ai notai - esordisce Bibi - e riscontriamo una profonda inesattezza, quando nella lettera dicono che "prima era abbandonata e poi da loro stessi sistemata"».

Tale circostanza al comitato risulta infondata: «Infatti, prima che venisse rimessa a posto, era sì nella custodia dei vecchi proprietari del Mosella, in stato di abbandono, ma dal 2003 al 2007 l'allora Magistrato alle Acque (in accordo di programma con il Comune, che l'ha finanziato) aveva provveduto a un magnifico restauro della riva in mattoni e del murazzo. La Batteria era stata destinata alla fruizione pubblica, grazie anche a sottoservizi come l'allacciamento idrico e fognario.

Solo dopo - ripete Erminio Bibi - è stata data in concessione alla società Mosella, che l’ha ricevuta quindi già splendidamente restaurata. Se poi c’è stato un ulteriore decadimento, questo è imputabile a chi l’ha ricevuta in concessione, che pure aveva l’obbligo della manutenzione. La dismissione demaniale non implica che lo Stato abbia rinunciato alla fruizione pubblica e all’obbligo della manutenzione, sottoscritto dalla società Mosella davanti a un notaio. Condizioni che, ove non rispettate, possono mettere in atto la rescissione del contratto, senza restituzione dei fondi spesi e versati.
Occorre quindi il rispetto della servitù di passaggio, del codice dei beni culturali (per le alienazioni) e del codice della navigazione, per l'accesso al pubblico demanio marittimo. Incidentalmente, Bibi fa anche notare che, da ieri, uno dei cartelli al cancello metallico chiuso non presenta più l'indicazione della proprietà privata del bene, mentre da un altro accesso della Batteria è stata rimossa la riserva per i clienti della darsena. «Quanto ai tempi di chiusura dei lavori - conclude il presidente Bibi - essi ritardano naturalmente anche il dovuto collaudo, ma Mosella non ha ancora comunicato un termine». L'atto di compravendita, comunque, fissava in cinque anni il tempo massimo per effettuare le opere conservative.

EPISODIO DI RAZZISMO LUNGO IL LUSENZO A BORGO SAN GIOVANNI, LA SOLIDARIETÀ DELLA CITTÀ ALLA GIOVANE VITTIMA. ANCHE LE FORZE DELL'ORDINE SI MUOVONO

Tanta solidarietà in Rete ieri, dopo la pubblicazione della notizia da parte di Chioggia Azzurra, per la ragazza di 24 anni insultata l'altra sera con toni razzisti da un branco di giovinastri lungo la fondamenta che circonda il Lusenzo. In tante e tanti hanno manifestato la propria vicinanza alla giovane, chioggiotta a tutti gli effetti ancorché nata in India: la 24enne stava portando a passeggiare il cane quando è stata aggredita senza motivo né fatti precedenti, al suono di «negra», «scimmia», «vai a mangiare banane» da un gruppo di 15-16enni, dal lato di Borgo San Giovanni.
Solidarietà è stata espressa anche nei commenti al post di facebook che la giovane ha scritto nell'immediatezza del fatto, dove scrive «Non esistono le razze, esistono i razzisti. Trovo inconcepibile che nel 2021 il mondo sia ancora fermo qui». Anche un'altra giovane chioggiotta di origine indiana ammette di esserci passata diverse volte nel tempo, prima rispondendo pacatamente poi desistendo dal farlo.
La notizia non ha mancato di interessare le forze dell'ordine di Chioggia: sia la stazione dei Carabinieri, che il Commissario di pubblica sicurezza Flavio d'Addario in persona hanno contattato stamane la madre della giovane, ovvero colei che ha svelato l'intera vicenda, per manifestare la propria vicinanza e l'intenzione di reprimere il fenomeno in atto. Le due donne stanno valutando l'eventualità di sporgere denuncia contro ignoti.

mercoledì 27 gennaio 2021

TG AZZURRA: «SCIMMIA», «MANGIA LE BANANE»: CHIOGGIOTTA DI ORIGINE INDIANA INSULTATA DA UN BRANCO DI ADOLESCENTI IERI SERA LUNGO IL LUSENZO - EDIZIONE DI MERCOLEDÌ 27 GENNAIO 2021

Nel numero odierno:

- Giornata della Memoria 2021, stamane il percorso di ANPI e Comune attraverso le 3 Pietre d'Inciampo e in biblioteca → l'articolo continua su questo link;

- «scimmia», «mangia le banane»: chioggiotta di origine indiana insultata da un branco di adolescenti lungo il Lusenzo → l'articolo continua su questo link;

- fusione tra i consorzi turistici, ConChioggiaSI frena. L'assessora Isabella Penzo: «L'unità è anche merito dell'OGD» → l'articolo continua su questo link;

- Union Clodiense-Montebelluna allo stadio Ballarin per il recupero: risultato finale 3-0, doppietta del nuovo Melandri → l'articolo continua su questo link;

- Venezia, Ateneo Veneto a rischio chiusura. Saccà (PD): «La cultura non sia solo un prodotto consumabile dal turismo» → l'articolo continua su questo link.

martedì 26 gennaio 2021

TG AZZURRA: PER LA PRIMA VOLTA UNITE LE CATEGORIE DEL TURISMO: «KURSAAL CASA COMUNE, GESTIONE UNITARIA SE IL COMUNE LO ACQUISTA». MA VENERDÌ INCOMBE L’ASTA - EDIZIONE DI MARTEDÌ 26 GENNAIO 2021

Nel numero odierno:

- il Kursaal unisce le categorie del turismo: «Sarà la casa comune, gestione unitaria». Ma venerdì incombe l'asta → l'articolo continua su questo link;

- sull'onda del centro congressi, Serafini (CISA) lancia la fusione dei consorzi turistici. Lidi di Chioggia cauti → l'articolo continua su questo link;

- pista ciclabile al ponte sul Brenta, passa unanime l'ordine del giorno di ChioggiaViva che impegna Comune e ANAS → l'articolo continua su questo link;

- carenza di dipendenti comunali, l'ente è pronto a bandire concorsi scaglionati per soli 30 partecipanti ciascuno → l'articolo continua su questo link;

- Giornata della Memoria, rinviata al 24 aprile la posa delle nuove Pietre d'Inciampo. Domani percorso a staffetta → l'articolo continua su questo link;

- oltre 200 set cinematografici in un anno a Venezia: ieri Matilde de Angelis e Leiv Schreiber sul ponte di Rialto → l'articolo continua su questo link.

PER LA PRIMA VOLTA UNITE LE CATEGORIE DEL TURISMO: «KURSAAL CASA COMUNE, GESTIONE UNITARIA SE IL COMUNE LO ACQUISTA». MA VENERDÌ INCOMBE L’ASTA

Per la prima volta negli ultimi anni, come forse solo per la lotta contro il deposito di gpl, le categorie economiche del turismo si sono ritrovate stamane pienamente unite nell'intento di far acquistare al Comune di Chioggia il centro congressi Kursaal, nel lungomare Adriatico di Sottomarina. La struttura, di proprietà della Città Metropolitana di Venezia, andrà di nuovo all'asta venerdì 29, partendo dalla base di un milione e 555mila euro: ieri la pronuncia unanime del consiglio comunale, che ha impegnato il sindaco a inviare sùbito una manifestazione d'interesse all'ente sovraordinato, per scongiurare il rischio di cattive sorprese all'asta.

L'unità manifestata dal Gruppo Turismo con GEBIS e CISA, dall'Associazione Albergatori, dal consorzio di promozione Lidi di Chioggia, dall'associazione Artigiani, dai concessionari balneari di ASCOT, di Confesercenti dalla Pro Loco e dall'Associazione Commercianti, che ha ospitato la conferenza nella sua sede di Borgo San Giovanni (qui la playlist video di alcuni interventi), non si limita solo all'identità di vedute nella questione del Kursaal: quest'ultimo infatti è stato ritenuto da tutti -sono parole di Giuliano Boscolo dell'ASA- la «casa comune delle attività economiche legate al turismo», le cui associazioni di categoria intendono stringere il proprio coordinamento anche verso ulteriori fronti, come la viabilità, la Romea, il ponte sul Brenta.
A fare gli onori di casa, il presidente dei commercianti Alessandro da Re: «Una bellissima novità, finalmente siamo coalizzati per convincere l'amministrazione ad acquisire il centro congressi. C'è la necessità prioritaria di una struttura al servizio della città, del turismo e delle imprese». L'azione forte impressa nelle ultime 48 ore ha incontrato anche il plauso di Michele Siviero degli Artigiani («Kursaal necessario per promuovere il turismo delle fiere e dei congressi»), mentre Luciano Serafini di CISA Camping ha parlato di «lobby positiva» per affrontare anche altre anomalie. Serafini ha manifestato dubbi quanto all'assenza di altri compratori del bene, sventolata dal sindaco: «La decisione di ieri va girata immediatamente alla Città Metropolitana, per mettere in sicurezza il ritorno della struttura nella disponibilità di Chioggia».

Asta permettendo, quindi, le categorie sono pronte alla gestione unitaria: un fatto inedito, nato dal sentire comune. «Dal voto di ieri bisogna passare all'operatività - conferma Giuliano Boscolo - per questo siamo di stimolo all'amministrazione. Il 29 verranno aperte le buste, ma gli enti pubblici possono agire tra loro: il Comune invii la manifestazione d'interesse senza perdere altro tempo. No al muro contro muro, la politica sia partner delle associazioni, affinché la città possa risorgere agli splendori dei decenni passati. Anche nel commercio al minuto, di strada e di contrada, attraverso incentivi alle vendite negli esercizi di vicinato per i clienti di hotel e campeggi».

Una nota polemica verso l'amministrazione arriva da Giorgio Bellemo, presidente dei balneari di ASCOT, che pur ravvisando l'elemento significativo dell'unità fra le categorie non manca di appuntare come «le opposizioni consiliari ascoltano, fanno digerire a una maggioranza assai distratta un momento come quello di ieri. Il fatto che Daniele Padoan (oggi dimissionario, ndr) non fosse a conoscenza dell'asta la dice lunga della conoscenza che alcuni amministratori hanno rispetto alle cose della città. Il sindaco comunque non ha più alibi». Bellemo insiste sul recupero del patrimonio edilizio esistente: «Servono coraggio e lucidità, no alla monocultura dei b&b come a Venezia, vogliamo che la città sia vissuta anche dai residenti, senza perdere abitanti né attività d'impresa».

Massima soddisfazione per l'obiettivo, faticosamente raggiunto, di aver svolto il proprio ruolo di stimolo verso l'amministrazione e la politica viene anche da Gianni Boscolo Moretto, presidente dei concessionari balneari riuniti in GEBIS, nonché membro della giunta provinciale della Camera di Commercio: «Il Kursaal sarà strategico anche per i giovani imprenditori e quelli futuri, oggi è la prima pietra di un cantiere». Ma cosa succede se l'asta di venerdì non dovesse andare deserta, anzi aggiudicasse il bene? «Una sconfitta per la città», dicono in coro i referenti delle associazioni, pronti a esortare l'amministrazione affinché la destinazione per cui lo stabile venne costruito sia mantenuta in ogni caso. Chiosa Serafini: «Se perdiamo il Kursaal, alibi non ce ne saranno per nessuno».

SULL’ONDA DEL CENTRO CONGRESSI, SERAFINI (CISA) LANCIA L’IDEA DI FONDERE I DUE CONSORZI TURISTICI. “LIDI DI CHIOGGIA” PIÙ CAUTI: «NO A FUGHE IN AVANTI»

A margine della conferenza stampa di questa mattina, relativa agli sviluppi per l'acquisto del Kursaal da parte dell'amministrazione comunale, il presidente di CISA Camping Luciano Serafini ha lanciato l'idea di una fusione tra i due consorzi di promozione turistica presenti in città, ovvero Con Chioggia SI e Lidi di Chioggia.

L'ipotesi, frutto di un'iniziativa subito battezzata come «personale» dallo stesso autore, forse nemmeno anticipata o preparata all'interno del Gruppo Turismo, di cui CISA fa parte: «Ma avere due consorzi è una delle anomalie del settore a Sottomarina», ha spiegato Serafini. «È ora che vadano in soffitta, e che ne nasca uno solo. È una cosa di cui avrei piacere, affinché gli interessi della città abbiano la supremazia. Nessuna fuga in avanti, ma serve una pagina nuova».
Più cauta si è rivelata Elena Boscolo Nata, presidente del consorzio Lidi di Chioggia: «Il Kursaal può essere il luogo dove sviluppare le sinergie per il turismo, ma probabilmente non occorre creare un nuovo consorzio. Una fusione non si costruisce dall'oggi al domani, comunque i Lidi non hanno niente contro nessuno, tutti vi si possono associare, siamo già numerosi e abbiamo tanti piani in essere». Analoga precisazione arriva dallo stesso Serafini, pro domo propria, sempre con l'intento di privilegiare gli interessi professionali. Ma se son rose, magari sotto l'egida dell'OGD, fioriranno.

PISTA CICLABILE AL PONTE SUL BRENTA, PASSA ALL'UNANIMITÀ L'ORDINE DEL GIORNO DI CHIOGGIAVIVA: IL COMUNE IMPEGNATO A CONCERTARLA CON ANAS

Con l'unanimità di 19 voti favorevoli è stato approvato, durante la seduta del consiglio comunale di ieri pomeriggio, un ordine del giorno firmato dai consiglieri di ChioggiaViva Marcellina Segantin e Leonardo Ranieri, il quale aveva lo scopo di impegnare l'amministrazione a concertare con ANAS la costruzione di una pista ciclabile all'interno del ponte che attraversa il Brenta, fra Brondolo e Ca' Lino.

«Anche durante le festività di fine anno - ha introdotto il discorso Segantin - un ciclista è rimasto ferito cadendo in una buca del selciato carrabile, e non c'è passaggio pedonale e non scavalcando il guard rail. Dal momento che il secondo ponte, pensato per sbarrare la strada al cuneo salino, non sarà pronto prima di tre o quattro anni, occorre mettere in sicurezza il ponte attuale per ciclisti e pedoni».
Dalla maggioranza, sia Daniele Padoan che il presidente Bullo e l'assessora Alessandra Penzo hanno ricordato come, lo scorso luglio, un incontro con il capocompartimento dell'ente che gestisce le strade ha rivelato l'impossibilità di agire contestualmente in tal senso, in quanto non erano previste opere difformi a quelle previste dal progetto di manutenzione. In caso contrario i lavori si sarebbero fermati e protratti nel tempo».
Tuttavia, sempre nel rendez-vous estivo, ANAS si era impegnata a intervenire nel futuro con un'azione specifica dedicata alla ciclabilità del ponte stesso. Pertanto, con il documento approvato ieri dall'intero consiglio, ora l'amministrazione comunale ha uno strumento in più per poter negoziare tempi e modi di una soluzione che appare quanto mai necessaria e rivendicata anche da turisti e attività ricettive di Isolaverde.
Incidentalmente, ieri si è parlato anche del sottopassaggio ciclopedonale che da Brondolo dovrebbe condurre al parco commerciale Clodì: il 1° febbraio viene indicato come plausibile data per la ripresa dei lavori, pur senza sicurezze. Le opere erano state interrotte il 24 novembre scorso, ad appena un mese dall'inizio, poiché era stato rinvenuto un cavo dell'ENEL interrato che dovrà essere rimosso.

RESTAURO DELLA TORRE DI PORTA GARIBALDI E ATTRAVERSAMENTI PEDONALI IN CORSO DEL POPOLO: DA DOMANI DEVIAZIONI AL TRAFFICO

A causa dei lavori di restauro della torre di porta Garibaldi a Chioggia, nella giornata di domani (mercoledì 27) e in quella di giovedì 28 viene ordinata la deviazione del traffico tra le ore 8 le 17, con divieto di transito per tutti i veicoli nella corsia ovest per il 27 gennaio e quella est il 28. Nel primo caso, la circolazione sarà deviata nella corsia opposta per chi viaggia in uscita da corso del Popolo, lungo via Cavour per chi deve entrare in centro storico. Nel secondo (giovedì 28) la deviazione sarà parimenti invertita verso la corsia ovest per chi esce da Chioggia e attraverso via Cavour, viale Repubblica e calle Duomo per chi vi entra.
Sempre dalle ore 14 di giovedì, e fino al 10 febbraio, la parte meridionale del corso sarà interessata dalle opere di rifacimento degli attraversamenti pedonali: la circostanza impone di istituire il divieto di transito nelle parti di volta in volta interessate ai lavori, ovvero dal civico 924 a piazza Raimondo Calcagno, anche in questo caso con apposite deviazioni attraverso percorsi allestiti ad hoc negli spazi ora adibiti a parcheggio a pagamento. Nelle zone vietate vigerà il divieto di sosta con rimozione del mezzo.

IL COMITATO FORTE SAN FELICE LUNEDÌ 1° FEBBRAIO RIVENDICHERÀ IN LOCO L'APERTURA DELLA EX BATTERIA: «MOSELLA RISPETTI LA CONVENZIONE»

Il referente del comitato per il Forte di San Felice, Erminio Boscolo Bibi, ha scritto una lettera aperta alle autorità comunali, ai dirigenti dell'ente, alle forze dell'ordine, a Soprintendenza e Agenzia del Demanio per notificare che il 1° febbraio i volontari saranno all'ex Batteria San Felice per rivendicare il diritto a usufruire del bene storico e ambientale. Quest'ultimo, di proprietà della darsena Mosella, è gravato dall'obbligo di apertura al pubblico derivante dalla convenzione sottoscritta con il Comune e dall'atto di alienazione.
«Con la delibera n. 212 del 17 dicembre scorso - spiega Bibi - la giunta comunale ha rimodulato le precedenti modalità di fruizione, dimezzando inspiegabilmente i tempi di apertura al pubblico. Il comitato ha sùbito chiesto di rivedere quella delibera, al momento ancora inascoltato. Nell’annunciare la delibera con un comunicato stampa la giunta afferma che ora possono essere conclusi i lavori e provvedere al collaudo, sì da assicurare da febbraio 2021 la tanto attesa riapertura: ma ad oggi non siamo a conoscenza di alcuna dichiarazione di termine dei lavori, e temiamo che si voglia prolungare ad arte questa situazione».
Da ricordare che l’uso pubblico riguarda tutta la Batteria, non solo il rilevato erboso con i bunker, ma anche la parte monumentale verso la riva, che invece è sempre stata preclusa. Peraltro i lavori hanno interessato solo la parte verde del rilevato, e non questa parte sottostante: «nessuna giustificazione di mancato collaudo può essere addotta», scrive il comitato. Che conclude: «Come la fruizione pubblica, il rispetto delle servitù di passaggio rientra tra gli obblighi esplicitamente sottoscritti anche dalla società nell’atto stesso di compravendita, la cui inadempienza può dar adito a risoluzione dell’atto di trasferimento, Abbiamo avuto notizia che la Soprintendenza ha effettuato un sopralluogo per verificare il rispetto delle condizioni previste nell’atto di alienazione, e che ha anche inviato lettere al Demanio e al Comune».

lunedì 25 gennaio 2021

TG AZZURRA: ESCONO DI STRADA E FINISCONO NEL BACCHIGLIONE: SALVI PER MIRACOLO DUE GIOVANI LAVORATORI DI ROSOLINA - EDIZIONE DI LUNEDÌ 25 GENNAIO 2021

Nel numero odierno:

- escono di strada con l'auto e finiscono nel Bacchiglione, salvi per miracolo 2 giovani lavoratori abitanti a Rosolina → l'articolo continua su questo link;

- «lunedì 1° febbraio riapriranno le scuole secondarie di secondo grado»: l'annuncio di Zaia, ma dipenderà dai trasporti → l'articolo continua su questo link;

- dopo 27 anni chiude il Mappamondo del commercio equo e solidale: «Ci piace pensare che questa esperienza germoglierà» → l'articolo continua su questo link;

- Veneto Agricoltura e l'ENEL mettono in sicurezza la linea elettrica esterna al bosco Nordio, sacrificate alcune piante → l'articolo continua su questo link;

- l'Union Clodiense espugna Bolzano con un rigore segnato dal neoacquisto Melandri. Tanti ammoniti e due espulsi granata → l'articolo continua su questo link;

- Giornate della Memoria, stamane in Ghetto a Venezia la posa di 15 Pietre d'Inciampo per i deportati vittime nei lager → l'articolo continua su questo link.