martedì 26 gennaio 2021

PISTA CICLABILE AL PONTE SUL BRENTA, PASSA ALL'UNANIMITÀ L'ORDINE DEL GIORNO DI CHIOGGIAVIVA: IL COMUNE IMPEGNATO A CONCERTARLA CON ANAS

Con l'unanimità di 19 voti favorevoli è stato approvato, durante la seduta del consiglio comunale di ieri pomeriggio, un ordine del giorno firmato dai consiglieri di ChioggiaViva Marcellina Segantin e Leonardo Ranieri, il quale aveva lo scopo di impegnare l'amministrazione a concertare con ANAS la costruzione di una pista ciclabile all'interno del ponte che attraversa il Brenta, fra Brondolo e Ca' Lino.

«Anche durante le festività di fine anno - ha introdotto il discorso Segantin - un ciclista è rimasto ferito cadendo in una buca del selciato carrabile, e non c'è passaggio pedonale e non scavalcando il guard rail. Dal momento che il secondo ponte, pensato per sbarrare la strada al cuneo salino, non sarà pronto prima di tre o quattro anni, occorre mettere in sicurezza il ponte attuale per ciclisti e pedoni».
Dalla maggioranza, sia Daniele Padoan che il presidente Bullo e l'assessora Alessandra Penzo hanno ricordato come, lo scorso luglio, un incontro con il capocompartimento dell'ente che gestisce le strade ha rivelato l'impossibilità di agire contestualmente in tal senso, in quanto non erano previste opere difformi a quelle previste dal progetto di manutenzione. In caso contrario i lavori si sarebbero fermati e protratti nel tempo».
Tuttavia, sempre nel rendez-vous estivo, ANAS si era impegnata a intervenire nel futuro con un'azione specifica dedicata alla ciclabilità del ponte stesso. Pertanto, con il documento approvato ieri dall'intero consiglio, ora l'amministrazione comunale ha uno strumento in più per poter negoziare tempi e modi di una soluzione che appare quanto mai necessaria e rivendicata anche da turisti e attività ricettive di Isolaverde.
Incidentalmente, ieri si è parlato anche del sottopassaggio ciclopedonale che da Brondolo dovrebbe condurre al parco commerciale Clodì: il 1° febbraio viene indicato come plausibile data per la ripresa dei lavori, pur senza sicurezze. Le opere erano state interrotte il 24 novembre scorso, ad appena un mese dall'inizio, poiché era stato rinvenuto un cavo dell'ENEL interrato che dovrà essere rimosso.

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