martedì 31 agosto 2021

CHIUSURE (TEMPORANEE) PARATOIA BABY MOSE VIGO e PONTE DEL MUSICHIERE

Consorzio Venezia Nuova e C.C.C. Cantieri Costruzioni Cemento S.P.A.

annunciano che le paratoie mobili del Baby Mose sul Canal Vena, all’altezza di Vigo, saranno soggette a un’opera di manutenzione dal 6 al 17 settembre.

Anche in questo caso, come sta succedendo durante analoghe operazioni alla paratoia di Santa Maria, potrà essere necessario mantenere la paratoia in posizione di manutenzione anche nelle ore notturne.

In questo lasso di tempo non sarà possibile il transito delle imbarcazioni in corrispondenza alla paratoia stessa.

Nel caso in cui le operazioni terminino anzitempo , il canale sarà prontamente riaperto alla navigazione. Per quanto riguarda il ponte Nicolò De Conti conosciuto da tutti come ponte del “Musichiere” verrà chiuso al traffico sabato 11 settembre dalle ore 13 alle ore 16 per le operazioni di collaudo strutturale.




 

lunedì 30 agosto 2021

GIALLO SULL'INCENDIARIO: LA CAUSA DEL GESTO PER TROPPE BOTTE ALLA TESTA?

Sempre più ingarbugliata la vicenda che ha visto un 58enne appiccare il fuoco ad una palazzina sita in Sottomarina Vecchia. L’uomo il giorno prima dell’incendio era finito al pronto soccorso dell’ospedale di Chioggia con vistosi ematomi al volto, accusando delle percosse dei presunti aggressori “rumeni”. I traumi erano talmente importanti da rendere necessaria una visita al reparto cura maxillofacciale di Mestre per verificarne le condizioni di salute. Secondo Diego Bozzato, pescatore chioggiotto, ben informato dei fatti in quanto era uno degli inquilini della palazzina incendiata, il 58enne le ferite se le sarebbe inferte da solo colpendo con la testa più volte un muro in un momento di depressione. L’uomo, sempre secondo Bozzato,è una persona pericolosa che gira armato di coltelli e di altri oggetti atti ad offendere e non capisce come sia possibile che dopo aver incendiato la casa possa essere ancora libero di circolare senza che sia stato oggetto di nessun provvedimento restrittivo. Dopo l’incendio la palazzina è stata dichiarata inagibile e Bozzato non è più potuto andare a recuperare le sue cose, potrebbero anche non essere più utilizzabili considerando tutto il fumo che c’è stato in pratica tornando dalla pesca si è ritrovato senza abitazione e senza vestiti. Fortunatamente non è certamente una persona che si abbatte. “Se andiamo a pescare di frodo, giustamente - conclude il Bozzato - siamo condannabili e perseguibili ma come si spiega che dopo questi atti, la legge, almeno apparentemente, non faccia nulla?” In questo contesto sembra proprio che di questa storia non mancheranno ulteriori sviluppi, si spera il meno violenti possibile.

DISABILE “LASCIATA A TERRA” DA ACTV: FACCIAMO CHIAREZZA

Abbiamo ricevuto una lunga lamentazione da parte della signora Maura Fontana nella quale, in estrema sintesi, protesta in quanto nei giorni scorsi non avrebbe potuto utilizzare il servizio di trasporto in quanto disabile ma ciò in effetti non è assolutamente vero. L’accesso al trasporto alle persone disabili era assolutamente consentito come lo era per il marito accompagnatore, la difficoltà era dovuta all’impossibilità di poter caricare ANCHE la bicicletta del marito accompagnatore in quanto nel battello erano già state imbarcate un numero importante di biciclette. La signora si lamenta di una presunta poca gentilezza del comandante che francamente ci sembra poco attendibile in quanto conosciamo bene la professionalità dei comandanti di actv e conosciamo altrettanto bene quanto spesso sono oggetto di critiche del tutto gratuite. L’anno scorso una signora alla guida di una barca si lamentava della condotta di un battello ACTV descrivendolo quasi come un criminale di guerra quando era la stessa signora che ignorava le regole delle precedenze e aveva completamente torto. Nel caso di specie la signora Fontana nei suoi scritti si appella a codici internazionali (manca solo la convenzione di Ginevra) ma basterebbe che si leggesse il codice della navigazione: il comandante di una bagnarola piuttosto che di un transatlantico o di un aereo ha la RESPONSABILITÀ del trasporto e dei passeggeri, se erano già state imbarcate un numero importante di biciclette NON se ne potevano caricare altre ma nessuno le ha impedito il passaggio né a lei né al marito accompagnatore. La signora fa bene a mettere all’indice quando ci sono situazione in cui le persone con disabilità subiscono delle emarginazioni ma in questo caso bastava un po’ di buon senso. Se ci teneva tanto alla gita a Pellestrina poteva presentarsi all’imbarcadero con un maggior anticipo poco corretto scaricare le responsabilità verso chi esegue un servizio con serietà ed abnegazione.

sabato 28 agosto 2021

DOPO 34 ANNI CHIUDE LO STORICO NEGOZIO BENETTON IN CORSO DEL POPOLO A CHIOGGIA

Dopo 34 anni di attività chiude lo storico negozio Benetton in Corso del Popolo a Chioggia. Lo staff ringrazia l'affezionata clientela che ne ha apprezzato nel tempo il lavoro e i prodotti. Ma quello che evidenzia l’annuncio, ed è la perdita che fa più rumore, è il bel rapporto umano che lo staff è riuscito a instaurare con la clientela. Un rapporto fatto di stima, di sorrisi, di complimenti, con cui si sono condivisi stati d’animo e gioie. Il valore aggiunto che fa la differenza tra l’acquistare sul negozio fisico, trovando dietro a un bancone persone vere, e l’acquistare davanti a un monitor o sul cellulare con un clic. Chi ha creduto nel negozio in tutto questo arco di tempo è stato il Benetton Group che ha insegnato molto allo staff, fornendo probabilmente un knockout unico. L’ultimo ringraziamento va anche ai proprietari del negozio che hanno fornito una prestigiosa location al punto vendita. Un’altra serranda che si chiude a Chioggia, lasciando a casa 4 commesse, spegnendo altre luci sul Corso, quando invece, delle luci delle attività commerciali dovrebbe risplendere. Nelle macroeconomie sono i più piccoli che soccombono per primi,e i piccoli negozi, anche se storici, sono fra questi. È la triste legge economica.

venerdì 27 agosto 2021

IDENTIFICATO E DENUNCIATO IL VANDALO DEL LUSENZO: SI CHIAMA DMITRIJ NORDIO

Non pubblichiamo a cuor leggero il nome e le foto del giovane di 22 anni che ha tenuto un comportamento che dire esecrabile è dire poco, pensiamo però che sia ora di finirla con quei soggetti che credono di poter vandalizzare, abbandonare le immondizie o peggio, inquinare ogni giorno i canali con residui di carburanti. E’ ora di finirla speriamo che il fatto che sia stato rintracciato, che il suo nome e le sue foto siano pubblicate in seguito ai reati penali che ha commesso siano da monito e che dissuadano altri da continuare a rovinare il nostro bellissimo territorio, devono pagare di tasca loro ed è ora di avere ZERO TOLLERANZA verso questi soggetti. P.s: Le telecamere di videosorveglianza funzionano, eccome se funzionano. COMUNICATO DELLA POLIZIA LOCALE 22 anni, residente a Borgo San Giovanni, un bravo ragazzo di buona famiglia e con un'occupazione lavorativa. Questo è l'identikit del giovane che senza alcuna apparente ragione, sabato notte, ha danneggiato dei beni pubblici sotto l'occhio delle telecamere del comune. Identificato dalla polizia locale in tempi rapidissimi, è stato denunciato stamattina alla Procura della Repubblica di Venezia risponderà delle sue azioni, rendendosi pronto a risarcire i danni provocati. Davanti agli operatori della polizia locale che verbalizzavano gli atti, il ragazzo ha tentato di giustificarsi dichiarando di aver commesso il gesto durante un momento di rabbia, per aver litigato poco prima con degli amici.

giovedì 26 agosto 2021

“VOGLIO FARE L’AMORE CON TE” MA GLI FREGA IL ROLEX, 70ENNE INTORTATO DA UNA ROM

foto di archivio
C’è chi se ne inventa sempre di nuove per distrarre il prossimo e fregarlo. E un nostro concittadino è stato fregato proprio dalla distrazione provocata da una bella ragazza dagli occhi a mandorla. Il nostro giovanotto ultrasettantenne giovedì scorso stava percorrendo una delle calli di Chioggia quando è stato fermato da una ragazza apparentemente di etnia rom, con, appunto, gli occhi a mandorla, che lo ha invitato senza preamboli a “fare l’amore”. Mentre lui la scacciava lei gli ha sottratto l’orologio, un Rolex. È stata presentata regolare denuncia alla Questura dalla moglie del signore che si stupisce che certi fatti non vengano resi noti dalla stampa locale in modo da mettere all’erta la cittadinanza. Sembra infatti si tratti del terzo caso di furto con lo stesso modus operandi nell’arco di pochi giorni. All’erta, quindi, maschiacci, se qualche donzella vi propone calde passioni, magari è l’orologio che cerca.

mercoledì 25 agosto 2021

DA BONN A TALLIN IN BICI : VIAGGIO DI UN GIOVANE EUROPEISTA TEDESCO/CHIOGGIOTTO

Gabriel Haas è il figlio di una nostra concittadina e di padre tedesco. Chioggiotto di nascita e qui vissuto per una decina d’anni, ha compiuto una grande impresa per la sua giovane età. È solo 19enne ma ha le idee molto chiare. Non ha quasi mai potuto mettere piede nell’università di matematica in cui si è iscritto in quanto, le stesse, da quando è iniziato il lockdown, nel gennaio dello scorso anno, non hanno più riaperto. Ciò, nonostante l'indice dei contagi nel frattempo sia diminuito e molti eventi, manifestazioni, concerti, spettacoli e tornei si siano potuti svolgere regolarmente, come hanno fatto i campionati Europei. Una decisione questa di mantenere una chiusura ad oltranza delle università che fa sottintendere un ruolo marginale della cultura come valore nella società attuale. Parla infatti di una mancanza di coerenza nei confronti dei giovani. Secondo Gabriel, inoltre, ci si dimentica dei benefici di cui godiamo sotto l’unità europea. Una fonte del benessere attuale. Per portare avanti i suoi concetti ha voluto proporre la sua candidatura per il parlamento tedesco coniugando ad essa il suo sostegno all’unità europea, e la protesta per la chiusura delle università. Per dare risalto alla sua iniziativa è andato in bicicletta da Bonn a Tallinn, capitale dell’Estonia. Un viaggio tranquillo che gli ha dato modo di incontrare persone sempre molto accoglienti e disposte ad aiutarlo seppur non conoscendolo. Toccando le capitali degli Stati attraversati ne ha unite le bandiere dando vita a uno striscione europeo. Non dobbiamo dimenticare che la situazione di benessere attuale proviene da un’Europa Unita, afferma, e continua sostenendo che bisogna dare voce ai giovani, e agli studenti, spesso troppo silenti in quanto apparentemente già appagati, quando invece c’è molto da fare e da migliorare per il proprio futuro. L’appello che Gabriel lancia è di imparare a lavorare insieme perché solo dalla sinergia, dal lavorare insieme può nascere un progresso.

martedì 24 agosto 2021

DISAGIATO INCENDIA UNA PALAZZINA A SOTTOMARINA

Le conseguenze dell’atto di pazzia avvenuto nel primo pomeriggio di oggi in calle dei Bianchetti a Sottomarina per opera di G.B. cinquantenne disoccupato, conosciuto già per altri comportamenti esagerati che ha, secondo quanto riportano diversi vicini di casa, dato fuoco volontariamente ad una palazzina in marina vecia. L’uomo, dopo una animata discussione con una delle condomine, fuori di sé, ha aperto il gas di uno degli alloggi al piano superiore e ha appiccato il fuoco per poi allontanarsi.Un gesto che, sempre secondo alcuni vicini, aveva minacciato di fare più volte. Ne sono seguite scene di disperazione e di paura da parte delle persone che abitano nella palazzina e comprensibilmente dai vicini che hanno assistito impotenti all’evolversi drammatico degli eventi. Fortunatamente l’intervento dei vigili del fuoco è stato rapidissimo posizionandosi sia sulla riva del Lusenzo che in via San Marco (chiusa poi al traffico da parte della polizia locale) spegnendo l’incendio con tutte le difficoltà ( si tratta di una calle non carrabile) sia nel portare le manichette dell’acqua sia per il per il rischio che ci potesse essere un’esplosione in quanto i vicini spaventatissimi segnalavano la presenza di bombole del gas. La palazzina si trova in Calle dei Bianchetti che è una delle trasversali che collegano via San Marco con le rive del Lusenzo. Alle ore 17.30 i vigili del fuoco erano ancora all’opera, l’incendio è stato domato ma dai messaggi che ci arrivano dai vicini la palazzina non è più abitabile. Questo è quanto allo stato attuale, sappiamo che le forze dell’ordine erano alla ricerca di G.B.e al momento non è noto se è stato rintracciato. L’uomo risiede anche nel condominio “Casa del Pescatore” del quartiere tombola, si tratta di un caso umano particolare, ha perso anni fa la moglie per malattia,sembra che non abbia rapporti con la figlia e deve avere sicuramente una situazione di grave disagio personale.

lunedì 23 agosto 2021

USCIRE DALLE DIPENDENZE SI PUÒ? CRISTIAN CI RACCONTA LA SUA ESPERIENZA

Abbandonare le dipendenze non è una cosa facile. Spesso chi ha dipendenze crede di avere la situazione sotto controllo. Lo stesso frequentare persone che hanno lo stesso problema fa percepire una situazione di normalità. Christian è un alcolista. il padre stesso era un alcolista, violento, per giunta. Non esitava a picchiare la moglie e il figlio maggiore, mentre Cristian era troppo piccolo per poter intervenire. Lui, Cristian, è vissuto fin da giovane con un senso di paura nei confronti del padre, che quando aveva 14 anni gli ha rotto uno zigomo facendolo finire all’ospedale. Non era un cattivo ragazzo, praticava king boxing ed era a un passo da partecipare ai mondiali, è stato imbarcato sulla nave scuola Amerigo Vespucci, per cui non faceva parte di quella mala gioventù di cui si legge spesso sui giornali. Ma il bere, affiancato all’uso della droga, che inizialmente gli faceva da stampella per affrontare la vita e le paure connesse, aveva cominciato a sotterrare le sue buone qualità, dandogli problemi con il lavoro e poi con la giustizia, verso l’autodistruzione. Ciò lo ha portato al carcere da giovane, a soli 19 anni. Nel frattempo il padre aveva lasciato la famiglia e lui aveva capito che doveva uscire dal tunnel in cui si era infilato. Ma non da solo. E lo ha capito dopo aver toccato diversi fondi, come dice lui. Ha perso la famiglia che si era creato, aveva debiti da pagare. La svolta alla sua vita l’ha data l’incontro con il Ser.D. il servizio per le dipendenze, dove ha potuto capire i propri limiti e i propri difetti. Il sostegno degli Alcolisti Anonimi è stato essenziale sul suo percorso, mettendo in pratica il programma dei dodici passi, un programma graduale che lo ha aiutato, e lo sta aiutando, a fare introspezione su se stesso e a riprendere in mano le redini della propria vita. Alcolisti anonimi ha un numero verde 800411406. Il Ser.D. di Chioggia si rivolge a chi ha dipendenze da sostanze stupefacenti, alcool, ludopatie, tabagismo. Il servizio eroga prestazioni anche nei confronti dei familiari di chi ha una dipendenza. Le dipendenze sono ritenute malattie della famiglia in quanto tutta la famiglia resta avvinghiata nella rete di autodistruzione che solitamente prende chi ne è la principale vittima. L’accesso è gratuito, non serve una prescrizione medica e il tutto avviene nella più completa riservatezza. Chi soffre di una dipendenza, non esiti a chiedere aiuto. Questo è il primo passo per uscirne.

UN BAMBINO DI CINQUE ANNI NON CE L'HA FATTA, SI SOSPETTA POSSA ESSERE COVID

Giallo sulle cause della morte di un bambino di cinque anni, la notte scorsa, all'ospedale pediatrico di Padova. Il bambino, che sarebbe originario di Porto Viro, aveva manifestato importanti problemi respiratori ed era stato portato, inizialmente, dai genitori, all'ospedale di Adria. Da qui era stato trasferito a Chioggia dove i sanitari hanno eseguito tutte le procedure possibili per stabilizzarne le condizioni, onde permettere l’ulteriore trasferimento a Padova, nella struttura specializzata per i pazienti di età pediatrica. Ma, una volta arrivato a Padova, purtroppo, il piccolo non ce l'ha fatta. Al momento non sono note le cause del decesso e neppure l'origine dei problemi respiratori. Gira voce, vista la forte somiglianza dei sintomi, che il decesso possa essere stato causato da complicazioni conseguenti a un'infezione da Covid, ma i controlli specifici eseguiti sa ad Adria che a Chioggia avrebbero dato esito negativo. Con una perdita così triste senz’altro la Usl competente non mancherà di precisare quali possono essere state le cause del decesso.

50ESIMO DI BOSCO NORDIO

Camilla Pedrazzini di Aqua, l’azienda che gestisce la parte didattica della Riserva Naturale  Bosco Nordio di Sant’Anna di Chioggia racconta a Chioggia Azzurra che, in occasione del 50esimo anno dall’istituzione della Riserva, nata nel 1971, a cavallo tra settembre e ottobre sono stati programmati una serie di eventi, volti alla comunicazione di questa importante ricorrenza. Per cui tenetevi pronti. Vi terremo informati sulle novità.





 

MARCILIANA 2021: VINCE ANCORA SAN MICHELE

Ieri pomeriggio si è tenuta a Chioggia nel Corso del Popolo e nel Campo del Duomo una versione ridotta del Palio della Marciliana. 

Le cinque Contrade, San Michele, Montalbano, Sant’Andrea, San Martino e San Giacomo si sono giocate il Palio con i tiri dalla Balestra da Banco Antica, la balestra grossa, un antico strumento da guerra dal peso di circa 18 kg.

La gara è stata anticipata dal classico corteo, partito da  metà Corso, rallegrato dal suono ritmico e guerriero dei tamburini, grazie al quale ci si immerge nel 1380, anno della Guerra di Chioggia, della città liberata. 

Sono passati due anni dall’ultima esibizione, la cui continuità è stata interrotta dalla pandemia lo scorso anno.Il Palio è saltato infatti anche quest’anno, proprio per evitare pericolosi assembramenti. I timori della vigilia, manifestati da Flavio Amici, uno degli organizzatori, si sono dissolti alla vista della partecipazione del pubblico, notevole anche quest’anno. Più che soddisfatto anche del risultato tecnico, nonostante l'impossibilità di effettuare allenamenti costanti in questo periodo di chiusure e limitazioni dovute all’emergenza sanitaria. 

Ha vinto la Contrada di San Michele Arcangelo, ma il miglior tiro lo ha eseguito Roberto, della contrada di Sant’Andrea, centrando il dischetto bianco del diametro di circa 3 cm, al centro del corniolo, da una distanza di ben 36 metri.

Si spera che il prossimo anno la manifestazione possa svolgersi al completo, reclamata com’è dalla cittadinanza e da Chioggia stessa, in quanto si tratta di un evento d’eccellenza nel territorio; un immergersi a 360° in quella che era la realtà dell’epoca, con una cura eccelsa alla ricerca della riproduzione dell’originale in ogni manufatto, costume, tessuto, arma che qui viene mostrato. 

Per il controllo dell’afflusso di persone, dell’uso corretto della mascherina nei luoghi più affollati, l’organizzazione si è servita dei volontari di ADA.




 


domenica 22 agosto 2021

CONDIZIONI PREOCCUPANTI PER IL GOMMISTA RICOVERATO IN TERAPIA INTENSIVA A CHIOGGIA

Il luogo dell'incidente
Il 41enne che è uscito di strada nella notte tra il 20 e il 21 agosto a Isolaverde sulla Via Lungo Adige e che deve la sua vita alla prontezza di spirito di un sedicenne che l’ha estratto dal fango in cui la sua auto è rimasta imbrigliata a ruote all’aria, è ora ricoverato all'ospedale Civile di Chioggia, in reparto Rianimazione. Le sue condizioni sono serie e la prognosi è assolutamente riservata a causa dei traumi subiti conseguenti all’uscita di strada. Nell’ultima seduta al Consiglio Comunale Beniamino Boscolo, capogruppo di Forza Italia, aveva proposto che, a chiunque salvasse una vita fosse riconosciuto un encomio. Ciò sia per chi lo ha fatto nel passato sia per coloro che lo faranno nel futuro. Una richiesta che al momento non è stata accolta, ma più che lecita, visto che il bene più prezioso che abbiamo è la nostra vita, e se qualcuno, con un atto di coraggio, permette che non ci sfugga tra le dita, merita almeno un riconoscimento da parte della comunità.

sabato 21 agosto 2021

IL GOMMISTA COINVOLTO NELL'INCIDENTE DI QUESTA NOTTE È STATO SALVATO DA UN CORAGGIOSO 16ENNE

Il 41enne , un artigiano molto conosciuto nel territorio,  andato fuori strada questa notte a Isolaverde in via Lungo adige si trova ora in coma farmacologico in attesa che la situazione si stabilizzi.

E’ stato salvato da un coraggioso ragazzo di soli  sedici anni, Eros Mantovan,  che, dopo aver visto l’auto fare una carambola e fermarsi capovolta nel canale di irrigazione, non ha esitato  a dare subito soccorso. Non è stata certamente una cosa facile gettarsi nel fango, riuscire ad estrarre il malcapitato e poi trascinarlo fuori ma c’è riuscito e lo ha portato sull’argine dove gli sono stati prestati i primi soccorsi. Il padre di Eros è Narciso Mantovan titolare di una scuola sub con base proprio a Isolaverde. E’ il caso di dire che la classe non è acqua.  

L’uomo è rimasto sommerso nel fango per diverso tempo, e quando gli operatori del SUEM 118 sono giunti a prestare soccorso l’uomo non sembrava dare segni di vita. Non appena durante la rianimazione ha dato un cenno di attività è stato subito trasportato sull’ambulanza presumibilmente all’ospedale all’Angelo di Mestre. 

EROS MANTOVAN


venerdì 20 agosto 2021

BENIAMINO (FORZA ITALIA) : QUANDO C'ERA ACTV BENE O MALE, TUTTO FUNZIONAVA

Il servizio trasporti Arriva Veneto sembra stia ricevendo molti feedback negativi a causa di disservizi che non soddisfano nel modo più assoluto la clientela. Un report è stato fatto da Beniamino Boscolo Capon, di Forza Italia, che nelle ultime settimane ha raccolto segnalazioni da parte dell’utenza. Quando la viabilità è rallentata a causa di traffico e di incidenti le corse passano in ritardo lasciando gli utenti ad attendere, creando un disservizio. Durante l’estate è fisiologico che il traffico verso le località balneari aumenti, e che di conseguenza aumenti il traffico, le code e i ritardi a tutto ciò collegati. Non è il primo anno che Arriva Veneto è nel territorio, questo è il terzo anno. In questo arco di tempo chi organizza il servizio dovrebbe aver preso atto della situazione, dovrebbe aver capito che l’aumento di traffico in estate è fisiologico e che quindi sono fisiologici i ritardi .
Quello che non si capisce è come mai il servizio non venga adeguato alle esigenze mutate al sopravvenire della stagione estiva. Non si capisce il motivo per cui il servizio attuale non venga integrato da corse bis o tappabuchi. Sembra che per l’azienda non sia da tenere in conto la soddisfazione del cliente nel momento in cui lascia l’utenza per tre ore sotto il sole, come sembra sia accaduto domenica scorsa al capolinea di Venezia. Resta da chiedersi cosa in questi tre anni abbia fatto Arriva Veneto anche per migliorare il customer care, l’assistenza al cliente. Sembra che non ci sia un numero da chiamare a cui qualcuno risponda, non viene data risposta ai messaggi lasciati su Whatsapp, la risposta alle mail arriva dopo giorni, sempre se arriva. Eppure ACTV riusciva a offrire un servizio organizzato, bene o male tutto funzionava, conclude il capogruppo di Forza Italia, come mai Arriva Veneto riesce solo a fornire autobus nuovi? Per garantire un servizio puntuale non sono sufficienti.

giovedì 19 agosto 2021

100 GIORNI IN RIANIMAZIONE TRA LA VITA E LA MORTE E NON VOLETE VACCINARVI?

Ricoverato a Trecenta in fin di vita, dopo 100 giorni in rianimazione e dopo quasi un anno dal sopraggiungere dell’infezione da Covid 19, Armido non ha ancora ripreso in mano la sua vita pienamente. Il 25 settembre dello scorso anno è stato ricoverato in quanto trovato positivo al virus, aveva già patologie pregresse che forse hanno influito sul decorso della malattia. Il giorno dopo, prima di intubarlo, non sapendo neppure se avrebbe passato la notte, gli hanno fatto fare una chiamata alla moglie in modo da potersi salutare. Una tragedia salutarsi senza sapere se quella poteva essere l’ultima occasione per farlo, l’ultimo momento per farsi coraggio promettendo che si sarebbero risentiti, sperando che dirlo non fosse una bugia. A Trecenta il 26 settembre Armido è stato messo in sedazione profonda, coma farmacologico, intubato per 40 giorni, ha subito una tracheotomia. Passato questo periodo in cui era difficile per i medici fare previsioni, ha cominciato poi a respirare in autonomia, poco alla volta gli è stato tolto l’ossigeno durante la riabilitazione che ha cominciato ad Adria, sempre nel reparto di rianimazione. Gli è stato poi tolto il sondino, dopo un paio di mesi, e ha potuto ricominciare ad alimentarsi. Ciò ha consentito il suo trasferimento al reparto cardiologia, sempre a d Adria, continuando la riabilitazione. Il Covid e le cure per debellarlo gli hanno tolto le forze e tuttora, a distanza di quasi un anno non riesce a stare in piedi per più di mezz’ora, questa condizione non gli permette di tornare al lavoro e riprendere le redini della propria vita. Mentre Armido veniva preso per i capelli i familiari risultavano positivi, tutti fortunatamente asintomatici. Ora negli ospedali la maggior parte delle persone ricoverate sono coloro che non si sono vaccinati. Chi si è vaccinato può pendere ancora il virus ma in forma lieve o totalmente asintomatica. L’invito che porge Armido è vaccinarsi, vaccinarsi, vaccinarsi. Solo così si può evitare di vivere la sua esperienza, da non augurare al peggior nemico.

mercoledì 18 agosto 2021

PARTENZA CON IL BOTTO PER OBBIETTIVO CHIOGGIA ALL'INDIGA

Partenza con il botto per la lista Obiettivo Chioggia che questa sera all’Indiga di Sottomarina ha presentato una bella lista di giovani, uomini e donne,con la candidata sindaca Alessandra Penzo che ha illustrato il programma con la presenza benedicente del parlamentare Alvise Maniero ex sindaco di Mira alla presenza di un centinaio di persone compresi gli addetti ai lavori. Non è cosa da poco per chi ha seguito tante campagne elettorali constatare che in poco tempo un piccolo gruppo di ex consiglieri è riuscito a raccogliere, soprattutto in questa stagione politica, così tante persone pronte a cimentarsi in politica a preparare con tutte le difficoltà che non sono così semplici da risolvere. Eppure Endri Bullo, Daniele Padoan, Paolo Bonfà e l’ex assessore Alessandra Penzo con la dimostrazione “muscolare” di questa presentazione un risultato lo hanno già raggiunto dimostrando che la coerenza politica, dimettendosi dai loro incarichi e ripresentandosi agli elettori, paga. Ovviamente il bilancio lo si potrà fare dopo lo spoglio elettorale ma le premesse non sono da poco. Sul programma, dobbiamo dirlo, ci è sembrato un pochino troppo abbondante soprattutto in questa epoca dove i cambiamenti arrivano troppo velocemente e forse sarebbe meglio concentrarsi su pochi punti ma questa è una caratteristica di tutte le campagne elettorali: si parte ma poi bisogna un po’ vedere dove ci si arriva. Tanti comunque i punti del programma (troverete domani l’intervento completo) la promessa di non prendere in giro la città:”Inutile promettere di spostare il mercato ittico a Punta Colombi, perché là c’è il deposito di GPL e non sappiamo quando verrà spostato” tra le rivendicazioni della Penzo il rincrescimento di non essere riuscita a far partire la riqualificazione del lungomare a causa di qualcuno che si è messo di traverso. La lista è sostenuta anche dai parlamentari Arianna Spessotto (assente giustificata) e Alvise Maniero che, tra i vari punti, ha ricordato come la lista Obbiettivo Chioggia è l’unica ad avere una candidata sindaca donna. Tra il pubblico anche Giorgio Bellemo (presidente Ascot) e Adriano Tolomei (ex dirigente Veritas). I video con i vari interventi saranno fruibili da domani.

OASI DI CA'ROMAN SALVA DALLE FIAMME GRAZIE AL SENSO CIVICO DI CHIOGGIOTTI

Era di ieri mattina il ritrovamento dei resti di falò a Ca’ Roman del quale si denunciava la pericolosità nel caso in cui qualche tizzone fosse sfuggito al controllo e sono di ieri sera le immagini di un principio di incendio proprio tra le sterpi della Riserva Naturale di Ca’Roman.

Sono state alcune persone che transitavano nei pressi, dalla parte della laguna, a bordo di un'imbarcazione, che si sono accorte di un fuoco lasciato incustodito che stava cominciando a espandersi avvolgendo le sterpi circostanti. Ieri era una giornata ventosa e il vento, asciutto di scirocco, avrebbe potuto alimentare facilmente le fiamme facendo si che si innescasse un disastro difficile da gestire. 

Gli uomini che hanno avvistato le fiamme si sono immediatamente fermati, nessun altro era nei paraggi a poter aiutare, e hanno avuto il loro bel daffare per spegnere le fiamme che si alimentavano dello strato di alghe secche, di sterpaglie e di erba resa secca dal sole e dai venti incessanti di queste ultime settimane. Molti ciuffi di alghe secche erano incandescenti, segno che l’incendio stava cercando strade su cui propagarsi.

Le persone intervenute hanno faticato non poco, arrivando a immergere in acqua le alghe ancora calde per evitare che le fiamme si riacutizzassero. 

Le condizioni di vento e di umidità, ieri, erano più che favorevoli perché in breve tempo l’incendio si propagasse e devastasse l’oasi di Ca’Roman, rischiando un danno ambientale incommensurabile.

In quell’area si trova anche una colonia felina, gestita da una volontaria di Malamocco. Il fuoco avrebbe potuto divorarla. 

Chiunque sia stato ad avere la prontezza d’animo di darsi da fare per spegnere le fiamme merita un ringraziamento da parte di tutta la comunità. Ha evitato, a suo rischio, di vedere devastata una riserva naturale ricca di flora e fauna protette. Un ambiente talmente fragile che da un disastro ambientale difficilmente riuscirebbe a rimettersi.

Sarebbe difficile in quell’area un intervento rapido da parte dei vigili del fuoco con mezzi adeguati. 

Se l’incendio fosse opera del piromane che sta sfogandosi nel nostro territorio dobbiamo prestare tutti la massima attenzione e segnalare eventuali atteggiamenti sospetti, immediatamente, alle forze dell’ordine. Gli incendi stanno divorando tante zone d’Italia, non è possibile che Chioggia corra questi rischi per colpa di un ingestibile piromane. 



"STEFANO" VENDITORE IRREGOLARE MA SIMPATICO



Incontro un po’ surreale tra uno dei venditori irregolari che “infesta” il litorale di Sottomarina e il vostro anziano blogger locale. Interessante le motivazioni del simpatico abusivo che ha spiegato per giustificare la totale illegalità del commercio abusivo sulla spiaggia. Al di là dei concetti espressi, l’amico venditore non se ne abbia, a nostro avviso totalmente ingiustificati è stato bello il confronto civile e con rispetto reciproco, purtroppo non è sempre così perché ci sono irregolari che oltre a non rispettare le leggi sono anche aggressivi e maleducati. Speriamo che i “civili” siano maggioranza e possano trovare sbocchi economici alternativi e regolari

martedì 17 agosto 2021

RISSA IN VIA DELLA FOSSETTA: FERITI AL PS, CARABINIERI E POLIZIA IN FORZE

Situazione di tensione per il  noto quartiere salito alle cronache nazionali per lo spregevole episodio di violenza ai danni di un medico dell’inps avvenuto lo scorso giugno.

Dal primo pomeriggio di oggi c’è stato un susseguirsi di interventi dei carabinieri conclusosi poi con un massiccio spiegamento di forze con diverse pattuglie dei carabinieri e due della polizia locale.

Al momento non è noto che cosa sia successo con precisione, allo stato dell’arte ci sono due feriti al pronto soccorso e un numero importante di carabinieri, si riferisce di una lite per alcune fonti tra residente per altri tra residenti e rom.

I due feriti non sarebbero gravi ma sarebbero stati picchiati con forza con dei bastoni e almeno uno avrebbe delle lesioni alla testa. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.


FACCIO IL BAGNINO PERCHÉ È BELLO SALVARE LA GENTE

lunedì 16 agosto 2021

SALVATAGGIO AL CARDIOPALMA A ISOLAVERDE: BAMBINA DI 11 SALVATA DALLA "MACCHINA" DEL PRIMO SOCCORSO DEI BAGNI SMERALDO

Ieri pomeriggio una bambina sugli 11 anni ha rischiato di annegare a Isolaverde, il primo ad accorgersi che c’era qualche cosa che non andava è stato il bagnino Mattia Feletti che ha notato la piccola che era a faccia in giù e incosciente nella zona di spiaggia libera e l’ha in prestezza trasportata sulla dighetta nr 1 subito raggiunto dagli altri colleghi assistenti che hanno praticato la rianimazione,  è stata poi trasportata in quad dal titolare dei bagni Smeraldo, Fabio Boscolo Scarmanati,  all’ambulatorio medico di estate sicura dove gli infermieri le hanno riscontrato una saturazione del 75% fortunatamente però la bambina ha risposto alle cure di primo soccorso e rispondeva alle domande, segno che il peggio era passato.

 Il salvataggio di ieri dimostra ancora una volta l’importanza della catena del pronto soccorso: bagnini + quad + ambulatorio estivo della Usl 3 fisso ai bagni Smeraldo + infermieri sul campo.



Altro salvataggio alla torretta 16

Ricordiamo che l’ambulatorio della Usl 3 Serenissima è da più di tre anni fisso ai bagni Smeraldo grazie alla collaborazione privati/pubblico mentre non c’è più quello che fino all’anno scorso era dislocato a sud di via Nazioni Unite in quanto un altro operatore turistico non ha dato la disponibilità.

In situazioni come questa la differenza tra la vita e la morte è questione di pochi attimi se il ferragosto di ieri non è stato funestato da disgrazie e una bambina è tornata dai suoi cari lo dobbiamo ai bravi assistenti bagnanti che sorvegliano i bagnanti, tra questi: Mattia Feletti e Gianluca Marangon dell’associazione ASCOT e del servizio di pronto soccorso della ULSS 3 serenissima e di quegli operatori turistici che ogni anno investono sulla sicurezza dei bagnanti. 

Sempre ieri pomeriggio attorno alle 13 i bagnini della torretta 16 aiutati dai colleghi della 15 e 17 si sono tuffati per un 15enne che si trovava in estrema difficoltà dopo essersi tuffato da un pedalò, anche in questo caso l’attenzione e la velocità fanno la differenza, grazie. 


 


domenica 15 agosto 2021

FUOCHI DI FERRAGOSTO CI SONO STATI, MA I CONTROLLI?


Ieri, finalmente, qualche minuto prima dell’orario prefissato si sono sentiti i primi tre botti annuncianti l’inizio dei fuochi.

Fuochi attesi dalla cittadinanza dopo un anno di fermo causa pandemia, fatti tra mille perplessità a causa dell’ancora attuale stato di emergenza sanitaria.

Sembra che sulla decisione di farli, l’assessore al Turismo Isabella Penzo si sia battuta riuscendo ad ottenere tutte le autorizzazioni del caso, rendendo Chioggia una delle poche città della costa del litorale veneto in cui l’evento si è potuto svolgere, tra mille perplessità.

Già dall’annuncio che per poter accedere ai luoghi da cui li si poteva vedere al meglio, la cornice del Lusenzo, si sarebbe dovuti necessariamente accedere con il Green Pass, mantenendo mascherina e distanziamento, il popolo di Facebook ha fatto sentire il suo parere negativo. 

Le perplessità vertevano in particolar modo sulla capacità dell’amministrazione di effettuare un controllo su questa misura intrapresa. 

“Oltre alla presenza delle forze dell'ordine e ad una quarantina di volontari che vigileranno l'evento, ci saranno degli addetti iscritti presso apposito albo prefettizio autorizzati al controllo del green pass” recitava il comunicato dato alla stampa ma la fragilità del sistema era balzata all’occhio a tutti. Nessuno sarebbe stato in grado di controllare una così numerosa folla di gente proveniente non solo da Chioggia ma da luoghi anche distanti dove lo spettacolo non sarebbe stato fatto. 

Il giorno prima, un ausiliario del traffico ci assicurava che il controllo sarebbe stato effettuato in modo attento e scrupoloso, che tutti i varchi sarebbero stati controllati, che il numero di persone messe in campo per effettuare il servizio sembrava adeguato.

Nulla di tutto ciò.

Chi ha visto i fuochi, affiancato da persone prive di mascherina, strette e assembrate in barba ai distanziamenti, ha potuto verificare che in molti varchi questo controllo non è stato minimamente svolto. Per l’esattezza al varco della De Conti nei pressi del ponte Baden Powell, a quello nell’area dei cantieri Sparissi a Sottomarina e nei varchi a Borgo San Giovanni in molti hanno effettuato l’accesso senza essere sottoposti ad alcun tipo di controllo, tanto meno del Green Pass.


INCIDENTE NAUTICO: UN'ALTRO INTERVENTO PER LA MINORENNE COINVOLTA

La giovane ragazza che nei giorni scorsi è stata coinvolta nell’impatto tra il barchino su cui viaggiava e la briccola, è stata sottoposta a un secondo intervento chirurgico ieri mattina e ora si trova in coma farmacologico, in condizioni stabili all'Ospedale all’Angelo di Mestre. I suoi familiari stanno comprensibilmente vivendo momenti di apprensione per la loro amata figlia. Più volte è stata sottolineata la pericolosità dell’alta velocità con cui i barchini si muovono tra i canali e la laguna. Più volte è stato denunciato il fatto che alla loro guida ci siano ragazzi giovani che non conoscono l’importanza di attenersi alle norme del codice della navigazione. Nello scaricabarile di chi sia autorizzato o meno a prendere provvedimenti e a fermare queste corse inutili e pericolose, i ragazzi continuano a correre, rischiando inconsapevolmente, forti del fatto che a vent’anni ci si sente intoccabili e che nulla di male può capitare. A quell’età la vita deve riservare solo luce, bagliori, gioie. Non è così. Purtroppo. L’audacia della gioventù talvolta osa troppo ed è in quel caso che deve intervenire chi ha la consapevolezza che mettere un freno non significa ostacolare, ma proteggere, tutelare. Che siano i genitori, con rimbotti, rimproveri e dinieghi, o che sia l'Autorità competente, con multe, sanzioni o sequestri dei mezzi, mettere un freno all’irruenza è un atto dovuto. Le norme vanno rispettate, non sono state messe su un codice per fare volume, ma per tutelare dai comportamenti che possono provocare un danno per sé e per gli altri. Il motore sovradimensionato sul barchino non lo paga il 18enne, i soldi per modificare la potenza della bici nata a pedalata assistita ma trasformata in scooter non li mette il 16enne. Acconsentire a questo significa acconsentire a correre un rischio in più. Ma dove non arriva il ragazzo, dove non arriva la famiglia, che arrivi l'Autorità e che cominci a reprimere i comportamenti che possono diventare deleteri. Elevare una sanzione, sequestrare un mezzo non serve a fare “cassa” ma a far capire fino a dove ci si può spingere. Non si può stare a guardare i nostri giovani sfrecciare, che sia in moto, in bici, in barca, e non intervenire. Può non succedere nulla, mai, e ci auguriamo tutti che sia così.

sabato 14 agosto 2021

IL NOSTRO CONCITTADINO GIANNI PENZO DORIA E' APPENA STATO NOMINATO PROCURATORE DI SAN MARCO

Con altri due esimi colleghi a sostituzione di tre procuratori uscenti.

L’altro nostro concittadino, Carlo Alberto Tesserin , è confermato a ricoprire la carica di Primo Procuratore di San Marco. 

Gianni Penzo ha un curriculum di tutto rispetto: Direttore dell'Archivio di Stato di Venezia e dell'annessa Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica;  dirigente universitario di ruolo.

È archivista e records manager, esperto di diplomatica del documento contemporaneo, di semplificazione dei procedimenti amministrativi, di organi e collegialità amministrative, di amministrazione digitale e di informatica giuridica. 

Ha maturato ai vertici amministrativi universitari un’esperienza quasi ventennale  ed è stato Direttore amministrativo dell’Università degli Studi di Padova, poi Direttore Generale dell’Università degli Studi di Trieste e dell'Università degli Studi dell'Insubria.

Ha ideato, co-ideato e realizzato numerosi progetti di innovazione e di semplificazione, accompagnando ogni iniziativa a una forte tendenza alla coalescenza professionale. Ha pubblicato numerosi saggi e alcuni libri sulle materie, affiancati a interventi qualificati sulle più importanti riviste on-line. Ha scritto anche due voci dell'Enciclopedia statunitense sugli archivi.

Apprendiamo tutto ciò fa Filodritto, una rivista a cui collabora dal 2009.

Recentemente ha avuto tre nomine da parte di tre diversi ministeri, dal Ministero dell’Università, dal Ministero dei Beni Culturali e dal Ministero dell’Interno.

Dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, Gianni penzo è stato nominato nel Comitato Tecnico-Scientifico.

Nel nostro comune, ai tempi della Giunta Todaro è stato assessore alla Cultura.

Una persona che si distingue per i suoi meriti e che rende lustro alla nostra città.

Ne possiamo andare orgogliosi




 

venerdì 13 agosto 2021

INCIDENTE NAUTICO: LA MINORENNE E’ STATA OPERATA ED E’ IN PROGNOSI RISERVATA


L'incidente nautico di giovedì sera avvenuto in laguna davanti Pellestrina che ha visto il ferimento di due cugine, la minore delle quali è stata operata ieri e si trova in prognosi riservata all’ospedale dell’Angelo a Mestre ha comprensibilmente sollevato notevole impressione in città sia per la giovane età dei giovani coinvolti sia perché ormai da mesi si assiste in continuazione  a “gare” di giovani alla guida di barchini spesso sovra motorizzati e sembrava inevitabile che prima o poi non capitasse qualche cosa di grave.

Il giovane alla guida del mezzo era stato protagonista di un altro incidente lo scorso 12 giugno quando dopo aver perso il controllo del proprio scooter era caduto frontalmente sulla recinzione di uno stabilimento balneare alla fine del lungomare di Sottomarina.


Un barchino simile a quello dell'incidente che sfreccia per il canale



Allora il giovane era stato elitrasportato a Mestre per i traumi riportati al volto.

Ovviamente non si vuole interpretare questo precedente come un’anticipazione di responsabilità anzi  relativamente all’incidente sembra, da alcune indiscrezioni, che il barchino guidato da un 21enne abbia urtato la briccola a causa di alcune onde anomale provocate dall’alta velocità di altre imbarcazioni in transito per il canale di Pellestrina, però in ogni caso sembra evidente che la causa principale è comunque e sempre l’alta velocità.

 L’autorità portuale ha posto sotto sequestro il natante che si trova ricoverato in un cantiere nautico del centro storico.





 

giovedì 12 agosto 2021

INCIDENTE IN LAGUNA A PELLESTRINA: GRAVE UNA 16 ENNE

DOLFIN: RISCHIO SALUTE PER I RESIDENTI DI VIA CICOGNA

L’estate è la stagione ideale per il proliferare delle zanzare, insetto non solo fastidioso ma portatore di malattie. Al fine di prevenire e controllare la trasmissione delle malattie tramite insetti vettori ci sono apposite norme all’articolo 30 del “Regolamento di Polizia Urbana e sulla civica convivenza della Città di Chioggia” Dette norme impongono che al fine di impedire che si generino focolai larvari, si faccia il possibile perchè non si creino luoghi di raccolta d'acqua piovana, dove, per l’appunto, le larve di zanzara, in questo caso, non possano proliferare. Ciò nel periodo tra aprile e ottobre. Al comma 2 dell’Art. 30 si impone anche che i pozzetti di raccolta delle acque meteoriche e le griglie di scarico debbano essere chiusi con zanzariere. Non sembra che queste norme siano rispettate nell’area di proprietà comunale in Via Pasquale Cicogna, dove si trova una vasca di contenimento definita da alcuni laghetto, da altri stagno e dai più realisti palude maleodorante, uno stagno a ridosso delle case che dovrebbe fungere da vasca di accumulo per la prima pioggia e smaltimento delle acque piovane. Questo sta creando grosse difficoltà da un punto di vista di igiene pubblica e ambientale, sottolinea il consigliere Regionale Dolfin, in quanto lo ristagnare delle acque fa sì che le larve possano proliferare. Ora è il periodo delle zanzare, ma durante l’anno sembra che si alternino varie specie di insetti. Perfino dalla prefettura sono arrivate direttive per la gestione della zanzara che trasmette il virus west Nile che qua potrebbe trovare l’habitat adatto per proliferare abbondantemente. Su questa problematica è intervenuta l’ASL e l’amministrazione Comunale; sono state fatte interrogazioni ed esposti , ma per il momento la situazione per i residenti continua ad essere fastidiosa. Secondo Dolfin in quell’area bisogna intervenire a livello urbanistico. La disinfestazione è solo un palliativo, serve almeno una tubazione. Il progetto del megatubo interveniva anche su questo punto, afferma Dolfin, con la posa di tubazioni che avrebbero potuto portare le acque altrove. Una situazione vergognosa, la definisce DOlfin che vede le pareti delle abitazioni dei residenti tappezzate di insetti e l’impossibilità di poter aprire le finestre. A riguardo sono avvisati quindi tutti gli enti competenti, ci si aspetta che intervengano quindi con celerità soprattutto per fare opera di disinfestazione in primis, urgente e indispensabile, ma anche per trovare soluzioni a lunga portata.