mercoledì 30 novembre 2016

LA CLODIENSE CHIOGGIASOTTOMARINA PASSA IL TURNO DI COPPA VENETO E VA IN FINALE

La Clodiense Chioggiasottomarina ha battuto per 2 a 0 l' Istrana ed ha conquistato la finale di Coppa Veneto. Le reti sono arrivate nel secondo tempo dopo che, nella prima frazione, si era verificato parecchio equilibrio con una formazione trevigiana maggiormente manovriera rispetto a 14 giorni fa sicuramente grazie all' apporto del rientrante Luca Doria. I granata hanno preso in mano nettamente le redini del gioco nel secondo tempo, l' ingresso di Pradolin ha consentito maggiore consistenza dal punto di vista della manovra, la rete del vantaggio è arrivata al 21' dopo che Arthur e Valori avevano preso il posto di Alex Boscolo Sale e Davide Boscolo Gioachina : palla servita in profondità per Rivi che viene steso in area da Trevisan, calcio di rigore ed espulsione per il centrale difensivo. Dal dischetto va' in gol Malagò. Gara che viene messa in discesa grazie alla superiorità numerica, granata che non hanno rischiato più nulla e andavano vicini al raddoppio già al 37' con Pradolin che colpisce la traversa. Il sigillo all' incontro è arrivato al 42' con Rivi che insaccava di testa un fendente di Valori. Per la Clodiense Chioggiasottomarina è finale.

VENERDÌ 2 IN OSPEDALE L'INCONTRO DELLA ULSS PER GLI SCREENING ONCOLOGICI, RICORDANDO IL PROFESSOR DELRIO


Lo scorso marzo se ne andava il professor Eracleo Delrio, stimato preside e animatore dell'università popolare. Un cancro al colon retto lo ha strappato all'affetto della moglie Gianna, che fino all'ultimo lo ha onorato anche grazie alla piantumazione di alcuni ciliegi giapponesi nel Sagraeto («porto avanti il progetto nato sei mesi fa anche con la nuova amministrazione, contatterò il console giapponese perché torni a Chioggia»). E proprio Gianna Donaggio Delrio è la testimonial dell'iniziativa che l'Ulss 14 organizza per venerdì 2 dicembre alle ore 17 nel poliambulatorio dell'ospedale di Sottomarina: un pomeriggio per illustrare le varie possibilità di screening diagnostico che l'unità sanitaria offre in via gratuita ai cittadini di Chioggia per prevenire i tumori. «Mio marito aveva avvertito qualche sintomo -dice Gianna Donaggio- ma era troppo tardi per intervenire, e non è stato più possibile procedere chirurgicamente». La malattia del professore è avanzata da sola, sedata da cure più o meno palliative e antidolorifiche: «Con una prevenzione efficace si sarebbero quantomeno allargati i tempi e le aspettative di vita». Anche Gianna suggerisce di effettuare al più presto questi controlli, «specie per chi ha qualche avvisaglia. Vale lo stesso per la mammografia che periodicamente viene indetta e comunicata, sono tutte pratiche che aiutano a salvaguardare la propria salute».

L'incontro di venerdì in ospedale rientra nel quadro della 16^ Giornata della Salute. I relatori saranno la dottoressa Maria Luisa Polo (referente screening Ulss 14), il dottor Carlo Gatti (primario di Oncologia), il dottor Salvatore Ramuscello (primario di Chirurgia), la dottoressa Silvana Boscolo (reparto di Ginecologia e Ostetricia), la dottoressa Ornella Mancin (medico di Medicina generale). All’incontro saranno presenti anche i rappresentanti delle associazioni di volontariato e alcuni cittadini che riporteranno le proprie esperienze personali.

DONNA DI 47 ANNI TROVATA MORTA IN CASA A SOTTOMARINA


Da due giorni non rispondeva al telefono né al citofono. La polizia e i carabinieri accorsi a casa, in via Orione a Sottomarina, l'hanno trovata stroncata da un malore: la donna, di nome Barbara Boscolo, aveva 47 anni.
Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

martedì 29 novembre 2016

MATTEO PELLEGRIN: "NON HO TOCCATO LA MIA BARISTA NEANCHE CON UN DITO"


Il giallo del giorno a Chioggia si tinge di nuove versioni. Nello specifico quella di Matteo Pellegrin, gestore del locale "Caffè e Cicchetti" in campo del Duomo, accusato di aver picchiato la barista sorpresa in atteggiamenti espliciti con una coppia la scorsa notte. "Non ho toccato quella donna neppure con un dito, non sono stato colto da alcun attacco di rabbia“, dice Pellegrin a Chioggia Azzurra, che ha contattato telefonicamente questa mattina. L'uomo specifica: "La mia barista e gli altri due hanno iniziato a compiere gesti non consoni. Non mi stava bene e sono andato a tinteggiare il magazzino. Quando ne sono uscito li ho visti nella mia cucina, nel mio divano, tutti tre assieme, al che ho intimato loro di uscire dal locale, come possono provare i video del locale e quelli delle telecamere esterne". Secondo il Pellegrin, le percosse ben visibili dalle foto pubblicate nel profilo fb della barista sono da attribuire alla foga di un rapporto sessuale a tre: la prova sarebbe riscontrabile nelle registrazioni il cui hard disk è stato portato dallo stesso al commissariato di polizia. Quanto a un precedente episodio di stalking ai danni della stessa donna, Pellegrin asserisce di essere stato assolto con formula piena dal Tribunale di Padova il 25 giugno 2015.
Chioggia Azzurra è in possesso di tutte le dichiarazioni rese dai protagonisti della vicenda, con relativi screenshot.

L'ORGIA ALL'OMBRA DEL DUOMO FINISCE SU FACEBOOK

E' stato colto da un attacco di rabbia Matteo Pellegrin, gestore del bar Caffè e Cicchetti, a due passi dal duomo, quando ha visto, ieri notte, la “sua” barista che “amoreggiava” con altre due persone, clienti ben conosciuti dello stesso bar, a loro volta fidanzati tra loro, dietro il bancone di mescita del locale. Pellegrin non era là, ma le telecamere sì, e la scena lui l'avrebbe vista da casa sua, collegandosi all'impianto di videosorveglianza interno. La rabbia (e, probabilmente, anche un certa dose di gelosia) l'ha spinto a postare su facebook, il giorno dopo, le immagini di quel “rapporto” a tre, commentando il tutto con una serie di insulti e accuse nei confronti dei protagonisti di quel video, in particolare verso la barista che, invece di lavorare, come da contratto, si sarebbe dedicata a “divertimenti” poco leciti.
Ma Pellegrin non si sarebbe limitato a questo, Anzi, la sua prima reazione sarebbe stata quella di recarsi al bar ( non si capisce se colti sul fatto o per aver visto dall'impianto di sorveglianza le immagini dei tre che amoreggiavano ) ha picchiato violentemente la barista che, a sua volta, dopo il passaggio al pronto soccorso, l'avrebbe denunciato, postando, anche lei su facebook, le immagini del suo volto tumefatto. Il litigio al bar ha provocato anche l'intervento della polizia che ha messo sotto sequestro le registrazioni dell'impianto di video sorveglianza in attesa di chiarire la dinamica dei fatti. Anche perché non è la prima volta che il rapporto tra i due assume contorni burrascosi.
ULTIM'ORA: IL MATTEO PELLEGRIN CI HA CHIAMATO POCO FA, RILASCIANDO ALCUNE DICHIARAZIONI,CON LE QUALI, IN SINTESI, RESPINGE LE ACCUSE DI AVER PICCHIATO LA DONNA, ANZI ATTRIBUISCE LA RESPONSABILITA' AD UN'ALTRA PERSONA. AGGIORNEREMO CON UN ALTRO POST QUANTO DICHIARA.

lunedì 28 novembre 2016

IL COMUNE HA INDIVIDUATO LE FRAZIONI AGRICOLE NON METANIZZATE PER RIDURRE IL COSTO DI GASOLIO E GPL


Con delibera del Consiglio del 22 novembre sono state individuate le frazioni non metanizzate, ricadenti nella zona climatica E, del Comune di Chioggia ai fini della riduzione del costo del gasolio e del g.p.l. usati come combustibile per il riscaldamento, così come previsto dall’art. 8 c. 10 della L. 23.12.1998. La circolare dell’Agenzia della Dogane in data 12.04.2010 precisa, infatti, che l’agevolazione deve considerarsi applicabile a tutto il territorio comunale che si trova al di fuori del centro abitato ove è ubicata la sede comunale. Le “porzioni edificate” non metanizzate devono essere individuate con delibera consiliare, mentre rimangono escluse le “porzioni edificate” situate all’interno del centro abitato dove è ubicata la sede comunale, anche se individuate dalle delibere come non metanizzate. Negli ultimi anni a partire dalla data di emanazione della Legge nel territorio comunale di Chioggia sono stati effettuati interventi di estensione della rete gas in varie parti del territorio comunale e pertanto si è reso necessario, così come disposto dall’art. 17 bis, c. 2 della L. 01.08.2003, n. 200, adottare una nuova delibera di consiglio, in quanto la situazione di non metanizzazione delle frazioni risultava essere mutata nel tempo. Sono stati, infatti, approvati gli elaborati grafici aggiornati al 2016 in cui sono individuate le aree non metanizzate. Le aree si estendono in prevalenza nelle aree agricole del territorio, fuori cioè dal centro storico e lontano dai centri abitati già forniti del gas, anche a seguito dei recenti interventi. Chi intende usufruire della riduzione deve fare richiesta all’ufficio Lavori Pubblici della dichiarazione che la propria abitazione ricade nelle zone non metanizzate, tramite modulo da ritirare presso gli uffici (a breve disponibile aggiornato anche sul sito www.chioggia.org), allegando l’estratto del CTR per facilitare l'individuazione del fabbricato sul territorio. Una volta istruita la pratica verrà inoltrata al richiedente una dichiarazione che attesta se il fabbricato si trova o meno in zona metanizzata.

domenica 27 novembre 2016

25°ANNO DI ANFFAS ONLUS CHIOGGIA

Venerdì 25 Novembre, presso il Ristorante Minerva, si è svolta la Cena di Beneficenza organizzata da ANFFAS Chioggia. Numerosissima la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini in questa serata di solidarietà. Due sono i Progetti sostenuti : l’ acquisto di un pulmino attrezzato, e il Progetto umanitario in Kenia di cui è portavoce Pippo Zaccaria. Il clima di gioia conviviale ha contagiato tutto il nutrito gruppo dei partecipanti, che con la comicità di Pippo Zaccaria hanno concluso la serata in allegria. ANFFAS ringrazia quanti hanno dimostrato, con la loro presenza, l’amicizia e il sostegno all’operato dell’Associazione, che da 25 anni si adopera nel territorio di Chioggia, a favore delle persone con disabilità. Prossimo appuntamento: 3 Edizione di “Percorsi di Arte Presepiale”. A presto

sabato 26 novembre 2016

"LA FEDE" E CHIOGGIA TRA IL 1876 E IL 1880, IN MOSTRA ALLA CHIESETTA DI SAN MARTINO


Inaugurata ieri pomeriggio nella chiesetta di San Martino a fianco del duomo di Chioggia la mostra dedicata al periodico cattolico "La Fede", edito in Chioggia tra il 1876 e il 1880, avente come animatore il celebre padre Emilio Venturini. La professoressa Gina Duse, curatrice della mostra, ha illustrato il percorso espositivo. La mostra si compone di 25 pannelli con sovrimpressi pagine del giornale La Fede e altri documenti, foto d’epoca, didascalie. Il primo gruppo, introduttivo, ha carattere generale: si spiegano la linea del giornale e la sua organizzazione, alla luce del contrasto tra Chiesa e Stato nazionale dopo la presa di Roma; si fa una rassegna dei fatti principali -avvenuti dal 1876 al 1880, a Chioggia, in Italia, all’estero- di cui il giornale dà informazione. L’ultimo gruppo tratta di argomenti religiosi: si parla dell’istituto S. Giuseppe - fondato da p. Emilio Venturini-, della nuova stagione nella Chiesa dopo l’elezione di papa Leone XIII, dell’anno liturgico. Il gruppo centrale, più numeroso, illustra la realtà chioggiotta in tutti i suoi risvolti politici, socio-economici, culturali. Nella visione di p. Emilio Venturini, chiesa e città sono vasi comunicanti. Aldilà delle differenze ideologiche tra cattolici e liberali si doveva perseguire il bene comune. In alcune situazioni di particolare rilievo civile e religioso, le varie componenti ritrovarono l’unità: ai funerali del re Vittorio Emanuele II e a quelli di Pio IX, allo scampato attentato al re Umberto, al comizio popolare per chiedere l’estromissione del Brenta dalla laguna, al tavolo in cui si decideva il collegamento di Chioggia alla rete ferroviaria. Numerosi i riferimenti ai personaggi che animarono la vita cittadina, tra cui: Filippo Baffo, Fortunato Nordio, Giorgio Tiozzo, Giobatta Bizzarri, Giuseppe Micheli, Aristide Naccari, Luigi Taccheo, per citarne alcuni. Un pannello è dedicato alla figura di Domenico Agostini che nel 1877 si trasferì dalla sua amata Chioggia, di cui era stato vescovo dal 1871, alla gentile e monumentale Venezia, dopo la nomina a patriarca. playlist completa con tutti gli interventi

CHIOGGIA. ARRESTATI DUE FRATELLI PER DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Nella serata di ieri, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Chioggia hanno portato a termine un intervento di Polizia Giudiziaria in materia di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nella cittadina clodiense, arrestando in flagranza di reato due fratelli chioggiotti di 39 e 37 anni. L’attività di indagine degli agenti di Corso del Popolo è iniziata alcuni giorni fa, quando alcune fonti riferivano di un consistente movimento di soggetti, probabilmente dediti al consumo di sostanze stupefacenti, in prossimità di un caseggiato popolare in via Pigafetta, sempre in città. Agli investigatori della Squadra Anticrimine è bastato qualche discreto servizio di osservazione per notare come, effettivamente, vi fosse un costante andirivieni di soggetti nella zona che, trattenendosi solo pochi minuti, se ne andavano poi alla spicciolata. Nella serata di ieri, avuta la certezza che i due sospettati fossero in casa, è stato deciso di dare il via all’operazione. In casa venivano quindi sorpresi due fratelli, tali B.D, di 39 anni e il fratello B.D. di 37 anni, entrambi celibi e di professione pescatori. E proprio sul piano di lavoro della cucina, i poliziotti rinvenivano sette involucri già termosaldati con all’interno della sostanza stupefacente (poi identificata per cocaina) per un peso complessivo di oltre 11 grammi; in camera da letto, poi, altro stupefacente (cocaina e hashish), parte del quale pronto per essere consumato, mentre in altri vani venivano rinvenuti due bilancini e una bilancia elettronici di precisione. Nelle disponibilità dei due fratelli, inoltre, venivano rinvenuti e posti sotto sequestro (come il precedente materiale) anche tutto il materiale necessario al confezionamento della droga, ovvero un pacco di bustine trasparenti, fermagli metallici e uno strumento elettrico per termosaldature. E’ stato infine sottoposto a sequestro anche un telefono cellulare in uso ad uno dei fratelli e verosimilmente utilizzato per tenere i contatti con fornitori e clienti, e sul quale saranno svolte ulteriori e approfondite indagini In totale è stato rinvenuto e sequestrato il seguente materiale, consistente in sostanza stupefacente e materiale per confezionamento: 7 dosi di cocaina già confezionate con termosaldatura (peso 11, 54 grammi), altre 4 dosi di cocaina confezionate e chiuse con un fermaglio e nascoste in un ovetto in plastica in camera da letto, altra cocaina (perso lordo, 0,04 grammi) pronta per il consumo, un pezzo di sostanza stupefacente di colore marrone – tipo hashish – per un perso di 0.79 grammi, un ulteriore pezzo di hashish del peso di 0,21 grammi nascosto in camera da letto, tre bilance/bilancini di precisione e materiale di confezionamento, fermagli, apparecchi termosaldante e un cellulare attivo (più altri non funzionanti ma acquisiti a scopo di indagine). In considerazione dell’evidente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, i due fratelli (che non annoverano precedenti penali specifici) sono stati condotti presso il Commissariato di Corso del Popolo e qui posti in stato d’arresto, con la successiva collocazione presso la loro abitazione in regime di arresti domiciliari.

venerdì 25 novembre 2016

UN ANNO DI CENTRO ANTIVIOLENZA: 22 LE DONNE CHE NE HANNO FATTO USO A CHIOGGIA


la playlist con gli interventi delle dr.Cristina Penzo e Alice Zorzan

Nel giorno che celebra le vittime della violenza sulle donne, il Centro Antiviolenza allestito dall'amministrazione comunale e dal'Asl 14 in collaborazione con diverse realtà sociali (come il gruppo R SOS, la cooperativa Progetto Now e la Carità Clodiense) ha presentato -nello spazio adiacente il museo civico- i risultati di un anno di attività. A fare gli onori di casa Cristina Penzo, responsabile per il servizio Pari Opportunità del Comune, che ha introdotto le referenti del CAV: Alice Zorzan che coordina l'equipe, la psicologa Fabiana Micheluzzi e l'avvocata Alida Zanghera.

Dall'apertura avvenuta il 1° marzo, nel corso del 2016 si sono avvicinate al CAV 22 donne di età compresa tra i 26 e gli 80 anni, con picchi nella fascia fra i 31 e i 40. Tutte italiane tranne una, tutte residenti nel Comune di Chioggia. Di queste 22 donne, 17 sono state avviate a un percorso successivo al primo colloquio. Gli invii al CAV sono pervenuti soprattutto tramite le forze dell'ordine, poi dal consultorio e da altre vie (materiale divulgativo distribuito in città, conoscenti, Caritas, Pronto soccorso, mezzi di comunicazione).

L'attività del CAV consta principalmente nell'ascolto telefonico, in un colloquio di prima accoglienza, nel sostegno psicologico e consulenza legale, supporto educativo, orientamento e affiancamento ai servizi pubblici e privati, analisi dei dati relativi agli accessi, che poi sono stati pubblicati anche in un opuscolo distribuito per l'occasione.

Il prossimo seminario curato dal Centro Antiviolenza sarà martedì 29, per genitori e figli (dai 10 ai 14 anni) assieme, e avrà titolo “Social abuse – discriminazioni di genere nei network e nella comunicazione digitale”: appuntamento dalle ore 16.30 alle 18.30 proprio alla sala conferenze del museo civico.

SOCOGAS: NESSUNO HA OSTACOLATO L'INGRESSO DEI SERBATOI. LA STRADA DI SERVIZIO ERA ANTECEDENTE


A seguito di alcune indiscrezioni e dichiarazioni pubblicate in questi giorni sulla stampa, Socogas tiene a precisare che:
- non vi è stato alcun blitz da parte di alcuni operatori per ostacolare l’ingresso dei serbatoi, che è avvenuto nei tempi e nei modi previsti. Questo semplicemente perché non erano coinvolti nell’operazione e quindi non avrebbero potuto interferire in alcun modo con le manovre (né ritardandole, né accelerandole).
- la chiatta, come ogni imbarcazione preposta ai trasporti, è dotata del meccanismo di water ballast - l’acqua di zavorra (con vasche deputate ad essere riempite e svuotate) che permette di regolare il normale dislivello nelle operazioni di carico e scarico. Niente di straordinario, improvviso o preoccupante.
- la strada di servizio è stata realizzata antecedentemente ed indipendentemente dalla esigenza di trasporto dei serbatoi e viene utilizzata previa verifica della sua capacità di portanza. Cosa che è stata fatta per il carico in oggetto, il cui peso è ben distribuito sugli appositi millepiedi. Tutto è stato calcolato e previsto.
«In 50 anni di attività -continua la nota- Socogas ha operato con serietà e in costante rispetto delle numerose e stringenti normative che regolano il settore. E il progetto del deposito di Chioggia non fa eccezione! Allo stesso modo, stiamo lavorando con la massima serietà, professionalità e cautela alle operazioni di movimentazione, secondo i più alti canoni di sicurezza previsti.
Inoltre, la scelta di far arrivare i serbatoi via mare è stata fatta per evitare alla popolazione una serie di disagi che avrebbero dovuto subire nel caso fossero stati costruiti direttamente sull’area del deposito. Ci è sembrato un segno di ulteriore rispetto nei confronti della città», conclude la comunicazione dell'azienda emiliana.

I DIPENDENTI DELL'UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE FANNO CAUSA AL COMUNE PER L'INDENNITÀ DI AMMINISTRAZIONE


Nuvole grigie sopra l'ufficio del giudice di pace di Chioggia. I cinque dipendenti ad esso preposti, al lavoro nella cittadella della giustizia (ex macello ai piedi del ponte Cavanis) hanno intentato causa al Comune per motivi contrattuali: ovvero il vedersi riconosciuta l'indennità di amministrazione -già indennità di giustizia- prevista per i dipendenti delle cancellerie. La causa sarà discussa martedì prossimo, 29 novembre: in presenza di un vuoto normativo, alcuni Comuni la erogano ai propri dipendenti demandati all'ufficio in questione. I dipendenti si appellano al principio costituzionale secondo il quale due lavoratori che ricoprono le stesse mansioni devono avere la stessa retribuzione: in questo caso “ballano” circa 300 euro lordi di differenza, ovvero l'indennità di amministrazione. L'ufficio del giudice di pace discute circa 40 udienze l'anno, ognuna delle quali considera 25 fascicoli per altrettanti processi. Poco si sa -anche a livello di amministrazione- riguardo le funzioni dell'istituto; negli scorsi giorni il sindaco ha eseguito un sopralluogo nella sede, pare destinato a valutare l'esatta ubicazione del futuro comando dei vigili urbani. Anche per questo motivo, la camera degli avvocati di Chioggia si sta mobilitando, allo scopo di salvare un presidio fondamentale per le piccole cause della città.

DISAGI SULLE STRADE: EVITATE L'ARTERIA DEL BACCHIGLIONE DA CODEVIGO VERSO DOLO

Si raccomanda di guidare con prudenza e cercare vie alternative, dopo l'incastro fra due tir che blocca il percorso e intasa tuttora il traffico. REGISTRATI SUL NS CANALE TELEGRAM LE COMUNICAZIONI SONO PIU' RAPIDE - https://telegram.me/chioggiaazzurranews - ORE 11 ROMEA RIAPERTA DA POCHI MINUTI - il tir uscito di strada e le gru sono state spostate - eventuali aggiornamenti in seguito - REGISTRATI SUL NS CANALE TELEGRAM LE COMUNICAZIONI SONO PIU' RAPIDE - https://telegram.me/chioggiaazzurranews -

giovedì 24 novembre 2016

NEGLI ASILI DEL VENETO SOLO SE VACCINATI: COSA NE PENSANO I CHIOGGIOTTI?


In dirittura d'arrivo la legge regionale che obbliga alle vaccinazioni preventive chi iscrive i figli all'asilo. Un disegno analogo è già stato approvato nei giorni scorsi nella vicina Emilia Romagna. Abbiamo approfittato del mercato del "zioba" per chiedere ai chioggiotti cosa ne pensano.

mercoledì 23 novembre 2016

CHIOGGIA FA LA SCORTA AI BOMBOLONI: TUTTI A GUARDARE, DALLA DIGA A VAL DA RIO

STAMATTINA SONO ENTRATI A CHIOGGIA I "BOMBOLONI" DEL DEPOSITO GPL - Trainata dai rimorchiatori Padus e MT Explorer e anticipata da un mezzo della guardia costiera...

ULTIMI GIORNI PER FIRMARE PER FORTE SAN FELICE

Il 30 novembre è l’ultimo giorno valido per partecipare al censimento del FAI per i Luoghi del cuore 2016, votando on line sul sito www.iluoghidelcuore.it o sui moduli distribuiti dal Comitato per il Forte San Felice. Con le firme raccolte e inviate, anche se non ancora certificate, abbiamo già ampiamente superato i 18.000 voti raccolti nel 2014: allora era stato un risultato eccezionale, ora è di nuovo un enorme successo, ma vogliamo superare le 20.000 firme per rimanere nel gruppo di testa dei luoghi più votati nella classifica finale. Dobbiamo sforzarci in questi giorni di invitare chi ancora non l’ha fatto a firmare, per dimostrare ancora una volta che l’intera città di Chioggia e tante altre persone da fuori che la amano chiedono con forza che sia salvaguardato questo nostro patrimonio storico e ambientale e messo in condizione di essere usufruito da tutti. Cerchiamo la collaborazione di tutti, anche richiedendo moduli da completare presso la Bottega del Mappamondo o in Biblioteca o al banchetto del Comitato al mercato del giovedì.
La scorsa settimana ero a Gerusalemme in un pellegrinaggio guidato dal nostro Vescovo; tra i partecipanti anche frate Renato, il cappuccino del convento di Monterosso nelle Cinque Terre che nel censimento 2014 dei Luoghi del Cuore è riuscito a raccogliere oltre 100.000 voti (!!!), arrivando 1° assoluto nella classifica finale e ricevendo i finanziamenti previsti. Pieno di energia contagiosa, si è messo anche lui a raccogliere firme e mi ha spronato ad insistere con tutti fino all’ultimo giorno: ogni firma in più serve per guadagnare qualche posizione nella classifica. La classifica finale sarà resa nota dal FAI solo a metà febbraio, dopo tutti i controlli sulle firme raccolte; ma già dopo il 30 novembre potremo avere un quadro abbastanza preciso del nostro risultato numerico. Con la spinta e la forza che ci deriva dall’appoggio di così tanti cittadini, di ogni età, ceto sociale, livello culturale riprenderemo ad incalzare gli enti competenti (Marina militare, Comune di Chioggia, Sovrintendenza, …) affinchè siano prese in tempi rapidi le decisioni giuste per mettere in moto un processo concreto di recupero del Forte. Erminio Boscolo Bibi, Comitato Forte San Felice

martedì 22 novembre 2016

AVVERTITE LA PROTEZIONE CIVILE

Preghiamo i nostri affezionati followers di seguire con la massima attenzione questo video..

HANNO FATTO LA FINTA, MA SONO ARRIVATI! - Bomboloni sì, in futuro ripieni di gas e non di nutella.

ono i contenitori per il deposito di gas che stanno per essere stoccati a Punta Colombi, entrati questa mattina attorno alle 11.30 nel porto di Chioggia attraverso il canale che divide la diga da Ca' Roman. Il rimorchiatore "Brucoli" ha impiegato più tempo del previsto a raggiungere la laguna, e addirittura pareva stesse effettuando manovre "anomale", come se volesse tornare indietro... Forse un presagio del consiglio comunale odierno che discuterà (dalle ore 15.30) proprio dell'impianto Socogas: anche se l'impressione è che le cose si decidano -o si siano già decise- più a Roma che a Chioggia.

HANNO FATTO LA FINTA, MA SONO ARRIVATI!


Bomboloni sì, in futuro ripieni di gas e non di nutella. Sono i contenitori per il deposito di gas che stanno per essere stoccati a Punta Colombi, e non ancora entrati nel porto di Chioggia attraverso il canale che divide la diga da Ca' Roman. Il rimorchiatore "Brucoli" ha impiegato più tempo del previsto a raggiungere la laguna, e addirittura pareva stesse effettuando manovre "anomale", come se volesse tornare indietro... Forse un presagio del consiglio comunale odierno che discuterà (dalle ore 15.30) proprio dell'impianto Socogas: anche se l'impressione è che le cose si decidano -o si siano già decise- più a Roma che a Chioggia.

DRAMMATICO INCENDIO NELLA NOTTE A BORGO SAN GIOVANNI: DISTRUTTE TRE AUTO

Drammatico incendio a borgo San Giovanni, popoloso quartiere di Chioggia. Nella notte tra lunedì e martedì, poco dopo le 3 del mattino, i residenti sono stati svegliati dai botti di quattro auto in preda alle fiamme: solo il rapido intervento dei vigili del fuoco ha impedito che le fiamme si estendessero alle altre auto parcheggiate. Tre auto sono state completamente distrutte, due Smart e un furgoncino della locale associazione di volontariato Auser -che fortunatamente è coperta da assicurazione- più una quarta vettura leggermente danneggiata.. L'incendio è partito da una smart, quindi non si esclude la pista del corto circuito. Sul posto sono arrivati i carabinieri per i primi rilievi e la raccolta delle testimonianze dei proprietari delle auto e dei vicini di casa. Al momento nessuna ipotesi sulle cause dell'incendio è esclusa, ma è comunque possibile il dolo: pare che i mezzi appartengano tutti ad una stessa famiglia. Ulteriore eventuali aggiornamenti in seguito.

lunedì 21 novembre 2016

SALA DEL COMMIATO LAICO: L'AMMINISTRAZIONE ORIENTATA VERSO LA PALESTRA DELLA EX SCUOLA PRINCIPE AMEDEO


Primo atto ufficiale, oggi in III commissione consiliare, per l'iter che porterà all'apertura, anche nel Comune di Chioggia, di una sala per il commiato laico e relativo ai funerali di appartenenti ad altri culti religiosi. La seduta è stata chiesta dal consigliere di maggioranza Davide Penzo, a seguito di un recente incontro con il comitato cittadino dell'ANPI, che si è fatto portavoce dei circa trecento firmatari di una petizione rivolta già alle precedenti amministrazioni.
L'assessora ai servizi sociali Patrizia Trapella e il dirigente Paolo Ardizzon hanno comunicato che, considerata la stringente legge regionale in materia, l'unico immobile in territorio comunale di cui l'amministrazione abbia disponibilità e che ottemperi ai criteri previsti è la palestra della ex scuola elementare Principe Amedeo, in via Cesare Battisti (calle Madonna), con accesso autonomo da calle Manfredi. L'immobile deve essere tuttavia messo a norma tramite lavori di sistemazione da fare, riguardo l'accessibilità ai non deambulanti, previo spostamento degli archivi urbanistici, spostati in loco dagli uffici dell'ex lazzaretto adiacente alla chiesa di San Domenico dopo un'acqua alta eccezionale.
L'ANPI riconosce all'amministrazione Ferro di essere la prima a portare il tema all'attenzione di una seduta ufficiale: sia l'associazione dei partigiani che la consigliera Barbara Penzo del PD hanno chiesto alla giunta di indicare l'intero complesso dei luoghi potenzialmente validi, in particolare della ex cittadella della giustizia ai piedi del ponte Cavanis, ubicata vicino al cimitero e dotata di parcheggi poco distanti, per quanto “cassata” dalla precedente maggioranza. A tale scopo, il dirigente Ardizzon ha rivelato «tanti appetiti» riguardo quella sede, che presumibilmente sarà destinata a ospitare o i servizi demografici del Comune o il comando dei vigili urbani. La questione dei parcheggi è stata sollevata anche dalla consigliera Marcellina Segantin (Chioggia Viva), con riferimento sia all'auto che trasporta il feretro sia a quelle dei partecipanti: nel caso la soluzione adottata fosse proprio la ex Principe Amedeo -dove tra l'altro si stanno già svolgendo lezioni serali e per stranieri- i rimessaggi più vicini per le auto sarebbero all'isola dei Saloni (sia scoperto che nell'edificio Giove), con la concessione della fondamenta tipica delle occasioni particolari.
La riunione è terminata con l'accordo riguardo un prossimo sopralluogo dell'amministrazione, con i tecnici e i referenti delle associazioni interessate, sia alla ex Principe Amedeo che alla cittadella della giustizia.

INCENDIO DOLOSO DI SANT'ANNA: I SOSPETTI DI DON NICOLA


Incendio di Sant'Anna, il giorno dopo. A ventiquattro ore dalle bottiglie molotov che hanno danneggiato seriamente la sala parrocchiale retrostante la chiesa, il parroco don Nicola Nalin non trattiene il proprio dispiacere: «Il danno è grosso. Anche perché questa è l'unica sala che serve alle attività ecclesiali, al comitato cittadino, vi si tengono anche riunioni a carattere politico, poiché a Sant'Anna non risulta ci siano altri ambienti». Quello che ancora manca è il movente: «Se è stata una bravata l'hanno fatta grossa», dice don Nicola. «Ma se invece è un tentativo di minaccia, quale il motivo? Cosa chiedono?». Il religioso esterna chiaramente le proprie sensazioni: «Sospetti? Mah, posso dire dei giovanissimi che si ritrovano qua dietro, in età da frequentare le scuole superiori». Stamane il sopralluogo di polizia e carabinieri, col pensiero a ciò che sarebbe potuto essere e per fortuna non è stato: «Non è successo niente di quello che poteva, essendo già preparato e riscaldato per la tombola pomeridiana. Il gas passa a ridosso delle tende, se avesse attecchito si sarebbe bruciato tutto». L'ennesima triste cronaca -che non vorremmo mai più scrivere- da una città che sta perdendo il senso della propria gioventù.

È MINORENNE L'AUTORE DEI DUE FURTI LA SCORSA NOTTE A SOTTOMARINA


Le videoriprese non hanno lasciato dubbi agli inquirenti. La persona che si è resa responsabile del duplice furto al panificio Moretto e all'officina di strada Madonna Marina, la scorsa notte, è il minorenne O.M., più volte segnalato da queste pagine con riferimento a precedenti furti avvenuti anche di recente. Il minore -di età ancora inferiore ai 17 anni- gravita attorno all'ormai purtroppo celebre area di via Alga, dove sono state recuperate le refurtive di diverse azioni criminose. Le cattive compagnie hanno certamente contribuito a portare il giovane sulla cattiva strada, è evidente che ora abbia bisogno di aiuto -e con lui la sua famiglia- ma non è certo questo il modo di chiedere attenzione alla società, magari per un reinserimento nel consesso civile tramite il mondo del lavoro.

DUPLICE FURTO IN UN PANIFICIO E IN UN'OFFICINA DI SOTTOMARINA. IL LADRO È STATO RICONOSCIUTO GRAZIE ALLE TELECAMERE


La diffusione sempre più massiccia dei sistemi di videosorveglianza dovrebbe costituire un deterrente ai malintenzionati in cerca di soldi facili. Invece pare non essere così a Sottomarina, un territorio in balìa degli autori di piccoli e grandi furti: ultimo episodio la notte scorsa, in strada Madonna Marina, dove sono stati colpiti il panificio della ditta Moretto e un'officina poco distante. Nel primo esercizio, i proventi sono stati miseri -i pochi spicci della cassa- ma ben maggiori danni, con le inferriate che sono state allargate per entrare; là dentro il ladro si è pure ferito, lasciando a terra del sangue. Nell'officina il malvivente ha sottratto seghe circolari, gruppi di corrente e altro materiale. Per fortuna, come si diceva all'inizio, le riprese video hanno incastrato un giovane, già conosciuto alle forze dell'ordine.

domenica 20 novembre 2016

ALLUCINANTE: VANDALI INCENDIANO UN LOCALE DIETRO LA PARROCCHIA DI SANT'ANNA. NEL POMERIGGIO SAREBBE POTUTA ESSERE UNA STRAGE


Una domenica come tante, a Sant'Anna di Chioggia, poteva risolversi in tragedia. Un episodio vandalico, di chiara matrice dolosa, è occorso tra le ore 12 e le 13.30, incendiando il locale retrostante alla parrocchia della frazione quando la messa era finita e ancora non c'era nessuno per le attività del pomeriggio, come la tombola delle anziane. Dell'origine dolosa non vi sono dubbi, essendo state infatti rinvenute sul luogo alcune bottiglie di tè che, piene di benzina e liquido infiammabile, una volta inserite nelle forine dell'aerazione sono esplose nella caldaia. Affranto il parroco, don Nicola Nalin: «Per fortuna il fuoco non si è propagato, anche se i danni sono stati ingenti, almeno 5mila euro per pulire, ritinteggiare e acquistare una caldaia nuova. Meno male che c'è l'assicurazione Domattina i primi incontri per l'elettricità e il ripristino del gas, oggi i vigili hanno chiuso l'intera area». Don Nicola non esita a parlare di miracolo: «Oggi pomeriggio c'era la tombola, giusto stamane alle 10.30 una persona è andata ad accendere il riscaldamento per l'occasione. Se il gas si fosse accumulato sarebbe stato un botto». La sala serve a molte funzioni: per il catechismo, quando è frequentata dalle suore e dai bimbi dell'asilo; ma anche per il comitato “Tutti in festa” e per il comitato civico, il cui presidente Diego Boscolo è stato informato dal religioso. Don Nicola è interessato soprattutto a trovare i colpevoli: «Voglio capire, non voglio accusare. Qui dietro si annidano vandali, sporcizia, due anni fa il precedente parroco don Lorenzo Carnovik aveva segnalato analoghi atti di teppismo». Le telecamere installate non coprono la zona retrostante la chiesa, e pure la presenza delle forze dell'ordine non è assidua: padre Nalin assicura che «non c'entra niente la chiesa, è un fattore di cittadinanza». Anche per questo è difficile comprendere le motivazioni di questo folle gesto, se ad esempio siano o meno da incardinarsi attorno alla presenza di migranti nella frazione, da alcuni non tollerata, oppure la solita sconsiderata bravata di adolescenti senza obiettivo specifico. Fatto sta che in tutto il territorio comunale di Chioggia gli episodi di vandalismo e dolo sono in escalation: giorni fa ci è stata segnalato anche il tentativo notturno di alcuni balordi -forse gli stessi delle panchine gettate in acqua?- di abbattere un palo della luce vicino al ponte ligneo Baden Powell che collega la zona degli istituti di Borgo San Giovanni con la scuola De Conti a Sottomarina. Don Nicola dice con forza: «è ora di interessarsi a questo grande problema cittadino» e noi siamo più che mai con lui, facendoci interpreti del sacrosanto diritto all'incolumità da parte di tutta la cittadinanza.

le immagini del danno in esclusiva:

MA QUANTI ERANO I PARTECIPANTI ALLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO L'IMPIANTO GPL ??

MA QUANTI ERANO I PARTECIPANTI ALLA MANIFESTAZIONE??? PER LA NUOVA 700, IL GAZZETTINO 600, QUELLI CHE ERANO A PRANZO IERI CON LA SOCOGAS SCRIVONO 500, NOI DI CHIOGGIA AZZURRA ABBIAMO STIMATO MENO DI 300, CHISSA' MAI CHI AVRA' SCRITTO IL NUMERO PIU' ESATTO ???

sabato 19 novembre 2016

MANIFESTAZIONE NO GPL SOTTO LA PIOGGIA. PRESENTE ANCHE IL SINDACO FERRO


Circa trecento persone hanno partecipato, nonostante la forte pioggia che da ore si abbatte sulla città, alla manifestazione contro il deposito gpl in via di ultimazione alle porte di Chioggia. Lanciato dal comitato attivo da pochi mesi, il corteo si è radunato sotto il municipio in attesa degli studenti delle scuole superiori: alle 10.30 il via, lungo la parte meridionale del corso del Popolo, fino alla sede dell'impianto a Punta Colombi. Nelle prime file presenti anche il sindaco Alessandro Ferro, il vicesindaco Marco Veronese, l'assessore Daniele Stecco, altri consiglieri comunali di maggioranza oltre a nutrite delegazioni del PD e della Lega Nord. Il portavoce del comitato, Roberto Rossi, ha affermato di non avere contrarietà all'azienda Socogas -concessionaria del terreno sul quale sta per sorgere l'impianto, e che assumerà 40 nuovi lavoratori- ma che ne chiede appunto lo stop. Il comitato attende anche che l'amministrazione comunale «continui a sostenerci», nonostante alcuni attriti dei giorni scorsi riguardo le dinamiche da attuare per fermare l'impianto. Per la giornata di domani -domenica 20 novembre- è previsto l'arrivo in porto a Val da Rio dei "bomboloni" che conterranno il gas liquido.

venerdì 18 novembre 2016

SOCOGAS: L'IMPIANTO E' SICURO E ASSUMEREMO 40 PERSONE

Si è svolta questa mattina al " Granso Stanco " di Sottomarina una conferenza stampa della società SOCOGAS con lo scopo di andare a spiegare alla cittadinanza lo stato della situazione attuale per quanto concerne la realizzazione dell' impianto di GPL. Al confronto hanno partecipato anche alcuni esponenti del comitato NO GPL, per SOCOGAS principalmente ha relazionato Giampaolo Zucchi che ha riferito quanto " l' impianto attira le attenzioni di tutti ". Un impianto, secondo SOCOGAS, che continua ad essere perfezionato con il rispetto di tutte le regole di sicurezza visto che il gruppo opera da 50 anni nel settore e usa tutti gli accorgimenti tecnologici per evitare ogni rischio, " SOCOGAS ha una visione sul futuro ", rassicura Zucchi, che ha anche spiegato che l' impianto necessita di una ventina di nuove persone assunte direttamente ed inoltre selezionati saranno anche una ventina di autisti residenti in città. Incalzato sulla problematica degli odori, Zucchi ha ricordato che il GPL nasce inodore però, per motivi di sicurezza, vengono inseriti dei contenuti di odorizzante che non creano comunque nessun problema ; l' odorizzante poi ha decadenza veloce e potrebbe causare minimali disagi. I " bomboloni " verranno poi coperti da cumuli di sabbia. Zucchi ha ribadito che la comunicazione è stata svolta solo in maniera precisa, pertanto solo dal punto di vista tecnico, perchè la società ha ritenuto prima di perfezionare ogni aspetto collegato alla sicurezza per far si che questa non sia messa in discussione, e poi dialogare con ogni strumento di comunicazione. : " L' ambiente esterno è poco rilassato e poco disposto al chiarimento dei problemi, noi siamo disposti ad andare in tutte le scuole a spiegare cos' è il GPL e quanto sia in sicurezza il deposito che stiamo ultimando . i rappresentanti del comitato NO GPL Giampaolo Zucchi

ANDARE DA BRONDOLO AL CLODÌ È UN'ODISSEA: SOTTOPASSAGGIO FUORI USO, ROMEA TROPPO RISCHIOSA. A QUANDO IL RACCORDO?


Dà l'idea di un paradosso, ma arrivare al parco commerciale Clodì per chi abita nella vicina frazione di Brondolo non è esattamente agevole. Se tardano ancora a essere realizzati gli oneri di urbanizzazione conseguenti all'apertura del centro -primo fra tutti il raccordo tra la Romea e via Venturini- anche il sottopassaggio ciclopedonale è fuori uso: allagamenti e crolli lo rendono di fatto inagibile, nonostante qualcuno cercasse di utilizzarlo per sfuggire alla trappola obbligata della Romea. Sono soprattutto i più giovani, a bordo di biciclette, ad affrontare il difficile passaggio della strada principale e assai trafficata, pur di raggiungere i negozi del Clodì. Chioggia Azzurra continua a segnalare la situazione a chi di dovere, nella speranza che la soluzione messa su carta diventi presto realtà prima che ci scappi il morto.

giovedì 17 novembre 2016

“I SOLITI NOTI” DI VIA ALGA DIETRO IL FURTO DI STANOTTE A UNA PIZZERIA DI SOTTOMARINA: RECUPERATA LA REFURTIVA


Quaranta kg di mozzarella, un prosciutto crudo (e mezzo) di Montagnana, due prosciutti cotti, 50 euro di fondo cassa. È l'esito dello scasso avvenuto la scorsa notte alla pizzeria Antichi Sapori in viale Tirreno a Sottomarina: i ladri sono entrati dal retro e si sono dileguati prima dell'intervento di una volante di polizia, le cui indagini immediate hanno portato al recupero di tutta la refurtiva -eccetto il denaro- in un appartamento di via Alga 16. Già, via Alga, ormai famigerata per l'impressionante serie di piccoli e grandi furti accaduti negli ultimi tempi e aventi per protagonisti un piccolo gruppo di giovinastri residenti in quei paraggi. C'è da chiedersi cosa facciano dei proventi della ricettazione, che cominciano a diventare ingenti: pare che nel giro di poche ore avessero già mangiato (o rivenduto?) buona parte della mozzarella. E avanti così, fino al prossimo furto.

Le immagini esclusive della refurtiva:

ETICHETTE FINTE SUI MOLLUSCHI : I CARABINIERI SANZIONANO DUE PESCHERECCI

Pomeriggio del 15 novembre 2016, i Carabinieri della Motovedetta CC 803 della Compagnia Carabinieri di Chioggia, nel corso di un servizio di polizia finalizzato alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di pesca e di commercializzazione dei suoi prodotti, procedeva al controllo di un motopesca appena ormeggiatosi alla banchina del canale S. Domenico Interno in Chioggia (VE), nelle adiacenze del locale Mercato Ittico all’ingrosso. All’atto del controllo, alla presenza del comandante del peschereccio, un chioggiotto veniva ispezionata la cella frigorifero ubicata a bordo dell’imbarcazione ed al suo interno, tra il vario prodotto ittico ivi custodito, venivano rinvenuti 2 sacchi contenenti molluschi della specie Murex Brandaris ( BULLI) e 4 sacchi contenenti molluschi della specie ( Pecten Jacobeaus) CAPPESANTE. Su questi sacchi erano stati applicati i c.d. “bolli sanitari”, ovvero quella sorta di “etichetta” in emessa esclusivamente dai c.d. Centri di Spedizione Molluschi galleggianti, che attesta l’idoneità al consumo umano dei molluschi bivalvi vivi ed è obbligatoria per la loro immissione diretta sul mercato.
I bolli sanitari in questione riportavano tuttavia l’intestazione di un altro peschereccio, bolli di cui non poteva disporre il Comandante riferiva che i bolli in questione li aveva avuti dalla società armatrice dell’altro peschereccio. Alla luce di quanto accertato, tutti e 6 i sacchi di molluschi per un peso complessivo di circa mezzo quintale ed un valore commerciale di circa 500 euro venivano sottoposti a sequestro di polizia giudiziaria, trattandosi di corpo del reato relativo alla violazione di cui all’art. 56 -515 c.p., ovvero tentativo di frode nell’esercizio del commercio. Il prodotto ittico veniva quindi affidato in custodia giudiziale allo stesso comandante dell’imbarcazione e depositato all’interno della cella frigorifero in attesa che l’A.G. ne disponga lo smaltimento o il conferimento in beneficienza.
Il comandante del peschereccio veniva denunciato per il reato di cui all’art. 56-515 c.p. (tentativo di frode nell’esercizio del commercio) perché, per poter commercializzare i molluschi da lui pescati destinandoli al consumo umano diretto e sapendo che il suo peschereccio non è un Centro di Spedizione Mobile, utilizzava il bollo sanitario di altro C.S.M. galleggiante Il capitano del peschereccio C.S.M. veniva anche questi denunciato per il reato di cui all’art. 110-56-515 (concorso nel tentativo di frode nell’esercizio del commercio) perché consegnava i bolli sanitari emessi dal suo Centro di Spedizione galleggiante, pur sapendo che gli stessi sarebbero stati utilizzati per commercializzare quindi destinare al consumo umano diretto, i molluschi raccolti dal altro peschereccio

mercoledì 16 novembre 2016

SOPRALLUOGO DEL SINDACO ALL'EX TRIBUNALE: VERSO LA CHIUSURA DELL'UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE? AVVOCATI IN SUBBUGLIO


Il tam tam si rincorre, tra gli avvocati della parte meridionale della provincia di Venezia: il Comune starebbe per chiudere l'ufficio del giudice di pace di Chioggia, ubicato nella ormai ex cittadella della giustizia ai piedi del ponte Cavanis. A dar nuovo peso a questa voce è un sopralluogo di ricognizione effettuato stamane dal sindaco Alessandro Ferro assieme al comandante dei vigili urbani: forse la chiusura è addirittura questione di settimane. Motivo? I costi troppo elevati, ha detto Ferro alla Camera degli Avvocati della città, con la quale si è incontrato lo scorso 19 ottobre dopo tre settimane di attesa. «Quali sarebbero questi costi?», chiede di saperlo Anna Berto, già sindaca di Cona e ora presidente pro tempore della Camera degli Avvocati. «Il sindaco ha detto che prendono in considerazione l'ipotesi della chiusura, proprio quando ai giudici di pace dalla prossima primavera verranno attribuite per legge ulteriori competenze», continua Berto. Che aggiunge: «Un presidio di giustizia nel territorio è di importanza fondamentale. Il 3 novembre abbiamo chiesto un'audizione al presidente del consiglio comunale di Chioggia e ai capigruppo, non abbiamo ancora ottenuto alcuna comunicazione. Sto per chiedere anche un incontro alla consigliera regionale Baldin». La questione, che sta passando sottotraccia nonostante l'effettiva importanza, è quindi in mano all'amministrazione comunale: il sindaco e la giunta, assieme alla maggioranza consiliare, possono decidere di tenere in piedi la funzione del giudice di pace o meno, inoltre il Comune possiede i locali dove l'ufficio viene svolto e pure i cinque dipendenti sono stipendiati dall'ente pubblico locale. «Se succederà, la cosa creerà un disagio enorme alla città», dice un giovane avvocato chioggiotto. «Chiedere un decreto ingiuntivo qui impiega due settimane, se lo si fa a Venezia ci vogliono addirittura tre anni». Ed è assurdo che ogni interesse pubblico preminente venga sfalciato in nome del risparmio economico.

CONCLUSE LE INDAGINI PER LE PANCHINE GETTATE NEL LUSENZO: 14 DENUNCIATI, UN SOLO MAGGIORENNE. IL COMUNE CHIEDE I DANNI

Dopo aver smascherato tutti gli autori della bravata notturna avvenuta lo scorso 1° novembre, quando un gruppo di giovinastri ha gettato nel Lusenzo ben quattro panchine sradicandole dal suolo, la Polizia ha concluso il lungo e faticoso lavoro di indagine e ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica e al Tribunale per i minorenni. In tutto sono 14 i ragazzi denunciati, tra cui un solo maggiorenne. Il reato contestato è di danneggiamento aggravato. Il Comune, attraverso il sindaco, si è detto intenzionato a chiedere i danni, che si aggirano attorno ai 50mila euro: i genitori dei minori risponderanno in solido.
Le panchine sono state poi recuperate grazie al meritorio intervento di alcuni volontari subacquei coordinati dal Rotary.

DA OGGI SI POSSONO EFFETTUARE VIDEOCHIAMATE CON WHATSAPP: FUNZIONA!

La notizia è di stamane: Whatsapp, la popolare applicazione di messaggeria istantanea, abilita anche le videochiamate, con effetto immediato. Necessario però aggiornare l'icona verde all'ultima versione. Abbiamo provato a vedere se funziona, assieme all'amico....

martedì 15 novembre 2016

ARRIVANO I "BOMBOLONI" DEL GPL: PARTITI DOMENICA DA AUGUSTA, GIOVEDÌ SARANNO A CHIOGGIA


Stanno navigando a bordo del rimorchiatore "Brucoli", i contenitori per il gpl della discordia, che serviranno al deposito in costruzione a punta Colombi. L'oggetto del dissenso di larga parte dell'opinione pubblica cittadina è partito dal porto di Augusta in Sicilia domenica mattina attorno alle 11.30, e al momento in cui scriviamo si trova al largo delle coste calabre, tra Isola Capo Rizzuto e Crotone. Il loro arrivo nel porto di Chioggia è previsto per giovedì 17 novembre alle ore 15 circa. Sabato mattina, il 19 novembre, dalle ore 10 è in programma la manifestazione del comitato No Gpl con raduno davanti al municipio.

FORTE SAN FELICE: UN SUCCESSO LA VISITA DI DOMENICA SCORSA. BEN 15570 LE FIRME FINORA RACCOLTE


Domenica 13 novembre si è svolta con successo di partecipazione e di interesse tra i visitatori, la visita guidata all’interno del forte San Felice di Chioggia: 120 persone in due gruppi hanno potuto finalmente accedere all’antica fortezza veneziana, presidio della Marina Militare da sempre inaccessibile al pubblico, sotto la guida del prof.Erminio Boscolo Bibi e dell’arch.Alessia Boscolo Nata, del Comitato per il forte San Felice, che ha promosso la manifestazione “San Felice a San Martino”. La partecipazione dei volontari della Protezione Civile ha permesso lo svolgersi della manifestazione in tutta sicurezza, con percorsi segnalati. In contemporanea si è svolta una mostra sul forte alla scuola Salvator Todaro, che pur senza la festa di San Martino si è dimostrata un successo e un utile strumento di sensibilizzazione. Nell’androne si sono svolte anche altre mostre e iniziative, promosse dal gruppo di lavoro del tombolo e dell’associazione micologica, che hanno contribuito a rendere più vivo il fine settimana dedicato al santo patrono di Sottomarina, quest’anno particolarmente carente. Alla mostra era presente un presidio per la raccolta firme per l’inserimento di San Felice tra i luoghi del cuore del FAI; nella classifica il forte si trova al 6° posto, con 15.570 voti certificati; con le circa 3mila firme già inviate in attesa di certificazione, i promotori ritengono di superare agevolmente il traguardo delle 18mila firme già raccolte due anni fa. In questi giorni tutte le scuole del comune di Chioggia hanno adottato il forte come luogo da proteggere, con lezioni, approfondimenti e un corso di aggiornamento per docenti, tutto incentrato sulla storia del forte e sulle strategie di valorizzazione dell’area di San Felice, concedendo la straordinaria possibilità di far firmare anche agli studenti minorenni. Sono ancora molte le persone che attendono di poter finalmente accedere al forte: l'augurio del comitato è che presto si possano concedere nuove date per ulteriori visite, ma ancor di più si auspica una rapida intercessione del Comune di Chioggia per la sdemanializzazione del bene, processo necessario da intraprendere per la salvaguardia del bene militare più antico di tutta la laguna di Venezia, che in questi ultimi mesi sta dimostrando di non riuscire più a sostenere il carico storico alle sue spalle, soprattutto per quel che riguarda il preziosissimo portale di Andrea Tirali -emblema del forte- visibile da tutta la laguna del Lusenzo.

lunedì 14 novembre 2016

NUOVE NORMATIVE SULLA TAGLIA MINIMA E DI COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DELLA PESCA

Importante convegno si è svolto questa mattina all' interno dell' ASPO di Chioggia.Vi hanno partecipato i rappresentanti di molte realtà collegate alla pesca, protagoniste a vario titolo e tutte interessante ad ascoltare la relazione, capire la situazione del momento attuale, ben delineato dal dottor Paolo Franceschini responsabile dei servizi veterinari dell' Azienda ULSS 14 ente organizzatore dell' incontro in collaborazione con Guardia Costiera-Capitaneria di Porto di Chioggia. E' emerso principalmente che, come in tante altre situazioni, il tentativo di risolvere le problematiche è riconducibile principalmente ad un punto fermo : Se si vuole essere pratici ci vogliono più attenzioni da parte di tutti. Molte sono state le domande da parte dei presenti : pescatori, commercianti, operatori del mercato Ittico ; ultimamente si sono inasprite le operazioni di controllo e sono aumentate le sanzioni : di certo non è il momento, da parte di tutti, di operare con superficialità. Ad alcune proposte di operatori è stato ricordato che anche Chioggia deve rispettare le normative nazionali, non può certo creare realtà a parte ; gli operatori hanno però anche ricordato che, se non ci sono soluzioni semplici per risolvere un problema così complesso, allora buon senso e buon esempio nel comportamento, deve arrivare da parte di tutti. Anche dai veterani.

sabato 12 novembre 2016

“ACQUE ALTRE” DICE 23: PRESENTATA LA STAGIONE TEATRALE E DI DANZA. TRA I MATTATORI, COVATTA E IACCHETTI


Tradizionale appuntamento autunnale in Municipio con la presentazione della stagione teatrale e di danza per l'inverno chioggiotto. “Acque altre” eredita da “Acqua alta”, nata ben 23 anni fa, la tendenza a non essere solo rassegna divertente e di grandi nomi, bensì -come assicura il direttore di Arteven Pierluca Donin- ad alzare l'asticella: «Non diamo al pubblico solo quello che vorrebbe vedere e che trova in tutti i teatri». I prezzi degli abbonamenti sono stati mantenuti accessibili anche grazie al sostegno dell'ente pubblico, «la cui conferma non è mai scontata», dice Donin; accanto al calendario principale, da notare quest'anno le iniziative per l'infanzia e la gioventù, legate anche a una partecipazione attiva dei ragazzi sul palco, oltre alle pièce per le scuole in occasione delle ricorrenze della Memoria e del Ricordo. La parte di danza è stata curata da Francesca Serafini, mentre i concerti di musica classica e jazz verranno illustrati più avanti, una volta completato il cartellone da parte dell'Associazione Lirico Musicale Clodiense e di VenetoJazz.

Il via alla rassegna -in programma come sempre al Teatro Don Bosco, data la perdurante carenza dell'Astra- sarà dato venerdì 25 novembre con Max Giusti e i suoi personaggi, cari al pubblico televisivo. Seguirà il 1° dicembre un “Romeo e Giulietta” eseguito dai giovani attori veneti dello Stivalaccio, che reinterpretano il canovaccio di Shakespeare alla maniera della Commedia dell'Arte. L'autobiografica Teresa Mannino sarà di scena il 15 dicembre: «Tenevamo alla sua presenza, è proprio brava» commenta Donin «e in questo spettacolo svela il suo essere attrice». Un'esperienza di circo-teatro aprirà il 2017 con Balkanikaos, che il 19 gennaio faranno vivere al teatro salesiano le atmosfere del Cirque du Soleil: l'orchestra con strumenti e clownerie si affermò negli USA quando furono vietati gli animali nei circhi. Uno straordinario narratore, noto al pubblico di Sky, calcherà le assi chioggiotte il 9 febbraio: è Federico Buffa, che racconterà le Olimpiadi di Berlino del 1936 inchiodando alla sedia gli spettatori grazie alle vicende di Jesse Owens e non solo. Se per Alessandro Fullin sarà un ritorno, quando (il 1° marzo) riscriverà divertendo la Divina Commedia senza Purgatorio, due calibri come Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti chiuderanno la kermesse il 30 marzo con “Matti da slegare” di Axel Hellstenius, pièce che parla della reintegrazione nella società di due “pazzi”, ma forse meno matti di qualcuno non ritenuto tale dai medici. «Un cartellone più completo rispetto agli anni scorsi», commenta il direttore Donin.

Quest'anno l'abbonamento di Acque Altre impone di scegliere anche uno spettacolo di danza: «Importante per noi -sottolinea Donin- coltivare un pubblico multidisciplinare, quasi un obbligo fargli vedere cose che non andrebbe a vedere. Stiamo alfabetizzando alla danza grazie a spettacoli molto fruibili (una Cenerentola, ad esempio, il Lago dei Cigni o il tango), inseriti la domenica alle ore 17 in auditorium San Nicolò». L'abbonamento a tutti e dieci gli spettacoli costa 110 euro l'intero, 90 il ridotto -per persone con meno di 30 anni e più di 60- che vengono scontati di ulteriori 5 euro per i possessori della Carta Cultura del Comune di Chioggia. Esiste anche la possibilità di vedere solo uno spettacolo di danza oltre ai sette di prosa (100 euro l'intero, 80 il ridotto, con sconto ulteriore di 10 euro per chi ha Carta Cultura), e di prenotare i soli tre spettacoli di danza a 30 euro l'intero e 25 il ridotto (che diventano rispettivamente 25 e 20 per chi è tesserato alla Carta). Gli abbonamenti sono in vendita all'auditorium S.Nicolò da oggi, sabato 12 novembre, a partire dai rinnovi (fino a venerdì 18) e poi le nuove tessere da sabato 19 a venerdì 25: la struttura è aperta dal lunedì al venerdì con orario 17.30-19.30, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30. Pierluca Donin difende le cifre: «Un abbonamento ridotto con Carta Cultura fa costare il singolo spettacolo 8.50 euro, da nessuna parte è così. Chi lo acquista compie un atto di fiducia nei confronti del cartellone e delle cose che ancora non conosce».

Per quanto riguarda le scuole, ci sarà anche uno spettacolo con la compagnia di Andrea Pennacchi, ormai affezionato della scena cittadina oltre che delle fiction tv: “Un palco per la scuola” è la rassegna che porta sul palco proprio i bimbi delle elementari, abituàti all'idea che esiste lo spettacolo dal vivo e la conseguente socialità fisica. “Il violinista di Praga” ricorderà l'Olocausto il 25 gennaio, “Foibe – anagramma di una strage occultata” celebrerà le vittime giuliano-dalmate il 10 febbraio, entrambe in orario scolastico e destinate agli adolescenti delle scuole medie.

SAN FELICE A SAN MARTINO: MOSTRA E VISITA

In occasione della festa del santo patrono di Sottomarina, il Comitato per il forte San Felice di Chioggia è lieto di promuovere un week end dal titolo “SAN FELICE A SAN MARTINO”, con una mostra sul forte San Felice e il territorio di Sottomarina. La mostra si svolgerà nell’androne della scuola Salvator Todaro, da venerdì 11 Novembre, dalle ore 16:00, in concomitanza con la mostra sul tombolo, con la partecipazione delle signore che realizzeranno le loro opere in diretta. La mostra sarà aperta anche sabato 12 Novembre dalle ore 15:30, in concomitanza con la mostra sui funghi, promossa dal gruppo Micologico. E infine domenica 14 Novembre, alla mattina dalle 10:00 e nel pomeriggio dalle 15:30. Domenica vi sarà anche la visita guidata straordinaria dentro al forte San Felice: in mattinata, 120 persone saranno accompagnate dalle guide e dal servizio d’ordine dei volontari del Comitato per il Forte San Felice e della Protezione Civile di Chioggia, per una visita eccezionale dentro al forte. Il forte infatti è inaccessibile al pubblico, essendo proprietà della Marina Militare Italiana; questa iniziativa, promossa dal Comitato, ha avuto un successo inaspettato: i posti a disposizione sono stati completati in soli 6 ore dall’apertura delle iscrizioni on line, sintomo di un grande interesse della popolazione nei confronti del forte San Felice. A fine Novembre si concluderà inoltre la raccolta firme per l’inserimento del forte tra i luoghi del cuore del Fondo Ambiente Italiano, che nel 2014 ha raggiunto il grande successo di 18.000 firme, e che in questi giorni ha superato tale quota, e si prevede possa sorprenderci.
In questi giorni le scuole del comune di Chioggia hanno adottato il forte come luogo da proteggere, con lezioni, approfondimenti e un corso di aggiornamento per docenti, tutto incentrato sulla storia del forte e sulle strategie di valorizzazione dell’area di San Felice, concedendo la straordinaria possibilità di far firmare anche agli studenti minorenni. Chi ancora non ha firmato per il forte San Felice, potrà farlo proprio alla mostra allestita nella scuola Salvatore Todaro. Comitato per il forte San Felice di Chioggia

venerdì 11 novembre 2016

LA FAMIGLIA DELL'IRANIANO: “NON C'ENTRIAMO NIENTE CON LO SFREGIO ALLA MACCHINA DEL GENERO”


La famiglia del lavoratore iraniano che un anno fa aveva danneggiato la vettura del giovane genero, la stessa ritrovata sfregiata ieri nel tardo pomeriggio sotto casa in via Zeno a Sottomarina, si dichiara estranea agli ultimi accadimenti -ieri il cittadino di origine straniera era al lavoro- e approfitta per raccontare la propria versione dei fatti risalenti all'estate 2015.
Posto che Chioggia Azzurra -come è possibile leggere dal precedente post- non ha inteso correlare i due episodi allo scopo di ricavarne deduzioni che portino a individuare il colpevole dello sfregio, bensì per completezza di cronaca relativa al giovane, veniamo ad apprendere che dopo l'aggressione in via Bembo non vi fu alcuna denuncia, contrariamente a quanto asserito dalla controparte e qui riportato, bensì “solo” una diffida. Il danno (a quanto pare inferto con colpi di pugno e non da mazze di ferro, almeno stando a quanto asserisce la famiglia coinvolta) è stato ripagato, e già allora non sarebbero emerse nei media le responsabilità del genero nella colluttazione.

Prosegue intanto la “caccia” al responsabile del vile gesto, dopo il quale la madre del proprietario della Volkswagen Scirocco -che risiede a Londra assieme alla convivente- ha offerto mille euro di ricompensa a chi saprà dare informazioni decisive riguardo il colpevole.

L'AMMINISTRAZIONE M5S ALLA RICERCA DI UN SOGGETTO ALTERNATIVO A EQUITALIA PER LA RISCOSSIONE DEI TRIBUTI LOCALI


Il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in consiglio comunale, Paolo Bonfà, ha presentato al presidente Bullo un ordine del giorno da discutere alla prossima seduta dell'assemblea cittadina, relativo alla ricerca di un soggetto alternativo ad Equitalia, abilitato alla riscossione dei tributi locali.
Il testo dell'odg: "Con una frequenza allarmante veniamo ogni giorno messi a conoscenza di gesti estremi compiuti da cittadini su cui si è abbattuta la “scure” di Equitalia. Nella nuova manovra prevista dal governo si provvederà entro la metà del prossimo anno alla chiusura di Equitalia, diventando la riscossione dei tributi in capo alla stessa Agenzia delle Entrate, e bisognerà capire se effettivamente le cose cambieranno veramente. Ad ogni modo già con il decreto legislativo n° 166/2011, che concede ai comuni la facoltà di scegliere quale agente di riscossione anche un soggetto differente da Equitalia -e perfino di internalizzare il servizio di riscossione coattiva- basterebbe dare applicazione a questo decreto legislativo ed Equitalia potrebbe essere “licenziata” dal territorio del Comune di Chioggia. Cacciare Equitalia o qualsiasi altro soggetto che presenti nome differente, ma che non cambi le condizioni di rientro dai debiti dei cittadini, non significa che chi ha contratto un debito con il Comune di Chioggia non debba pagare, ma mentre i mezzi di riscossione coattiva attuati da Equitalia sono quelli dell’ipoteca sui beni immobili, il fermo amministrativo per i beni mobili, il sequestro dei crediti e dei conti correnti personali, applicati indiscriminatamente a tutti i cittadini morosi, ove lo stesso servizio fosse gestito direttamente dal Comune di Chioggia le situazioni economiche e finanziarie di ogni singolo cittadino potrebbero essere analizzate con più serenità e magari il piano di recupero del debito potrebbe essere studiato in maniera condivisa col debitore, evitando cosi di generare situazioni nelle quali chi viene colpito dalla riscossione coattiva si senta immediatamente “strangolato” dai debiti e messo con le spalle al muro. Non è possibile considerare alla stessa maniera, come fa Equitalia, la grande azienda che deve pagare un debito pregresso causato da mancati pagamenti e la famiglia che stenta ad arrivare a fine mese e rischia di vedersi iscrivere un’ipoteca sulla prima casa o il sequestro dei propri risparmi bancari; auspichiamo quindi di veder convergere in questo intento tutte le forze politiche nel segno di una maturità che metta in evidenza che la lotta a Equitalia, o a qualsiasi altro soggetto equivalente, non è una battaglia politica, ma una battaglia di civiltà". Bonfà chiede l’impegno del sindaco Alessandro Ferro e dell’assessore al bilancio Daniele Stecco di "valutare un altro soggetto abilitato dalla normativa, o all’internalizzazione del servizio di riscossione, al fine di garantire ai cittadini di Chioggia di poter rientrare dai propri debiti senza dovere subire l’imposizione di interessi sproporzionati e condividendo con il soggetto riscossore le modalità del rientro". Consigliere del Movimento 5 Stelle Paolo Bonfà.