martedì 31 gennaio 2017

SCOMPARSO CHIOGGIOTTO DI 46 ANNI. VISTO L'ULTIMA VOLTA LUNEDÌ ALLE 15.30


Si chiama Cesare Salvagno, abita in strada Madonna Marina, è invalido al 100% dopo un incidente stradale occorso quasi quindici anni fa. È scomparso ieri pomeriggio dal centro storico di Chioggia, dove è solito frequentare il bar S.Andrea sotto i portici nei pressi della chiesa intitolata al santo: uscito di casa alle ore 14, è stato visto l'ultima volta alle ore 15.30 circa in un bar di calle Carrara, mentre il suo telefono risulta irraggiungibile dalle ore 17.19 di ieri. Il padre ha presentato stamane una denuncia di scomparsa ai carabinieri. Cesare non ha problemi cognitivi ma disturbi a un occhio e a un braccio. Al momento della scomparsa vestiva un giaccone blu scuro con il cappuccio e foderato di pelliccia sintetica all'interno, un berretto scuro di lana stretto al capo, un paio di jeans e un borsello a tracolla beige. Chiunque ne avesse notizie è pregato di recarle alla stazione dei carabinieri di Sottomarina.

LA BOLKENSTEIN E IL RINNOVO DELLE CONCESSIONI AGLI AMBULANTI: “DIRITTI DI SEGRETERIA ESOSI”


La direttiva europea Bolkenstein continua a preoccupare gli operatori commerciali e titolari di concessione. È di questi giorni il bando per la revisione di tutte le situazioni inerente il mercato del giovedì a Chioggia, per il rinnovo delle quali il Comune chiede un esborso di 250 euro per i diritti di segreteria: un fatto inedito secondo Tiziano Scarso, presidente dell'Unione Ambulanti Veneti. «Ci hanno contattato almeno venti o trenta operatori -dice Scarso- allarmati da questa novità. Sappiamo che in altri Comuni è richiesta una tariffa minore». Una delibera di giunta conferma questa procedura, che si sostanzia in un tributo una tantum: «Tutti i Comuni prevedono dei diritti di segreteria, ci si è adeguati anche qui», dicono a Palazzo. Senza contare che, ad esempio, il Comune di Venezia chiede addirittura il doppio.

Tiziano Scarso

lunedì 30 gennaio 2017

PUBBLICATA LA SENTENZA D'APPELLO CHE CONFERMA LA CONDANNA A ROMANO TIOZZO


È stata pubblicata la sentenza n.433 del 2016, emessa dalla III sezione giurisdizionale centrale d'appello della Corte dei Conti lo scorso luglio, che rigetta i ricorsi presentati avverso la condanna in primo grado dell'ex sindaco Romano Tiozzo Pagio e dell'ex segretario generale del Comune, Roberto Natale, per danno erariale scaturito dal contratto all'avvocato Piero Gallimberti quale capo di gabinetto del sindaco. Sono confermate, quindi, le condanne al pagamento di 16mila euro per Tiozzo e 3200 per Natale. Assolti invece gli assessori che componevano la giunta presieduta da Tiozzo.

ULTIMA SPIAGGIA, RIMOSSO UN CHIOSCO. E DOPO IL CONSIGLIO PARTONO GLI ESPOSTI


Non sono state sufficienti otto ore di discussione, in un consiglio comunale che si è esaurito con il solo primo punto all'ordine del giorno, per dipanare la matassa relativa al caso Ultima Spiaggia che investe il sindaco Alessandro Ferro. Tenuto a dare spiegazioni, il primo cittadino si è dichiarato non colpevole di conflitto d'interesse, ribadendo di essere socio accomandante (senza responsabilità di gestione) e precisando che la commercialista Alessandra Penzo -che cura i conti della società balneare in questione- è stata nominara revisore dei conti supplente e non remunerata di SST in quanto persona di fiducia del sindaco stesso. Ferro ha poi glissato sull'opportunità del subentro da parte della moglie Sara Crivellari nella concessione adiacente, avvenuta nel luglio scorso quando l'architetto di Sant'Anna era già sindaco e pure avente in carico il referato al demanio.

Non si sono fatte attendere le bordate dell'opposizione, principalmente dai consiglieri Marco Dolfin (Lega Nord), Jonathan Montanariello (PD), Beniamino Boscolo (Forza Italia) e dall'ex sindaco Giuseppe Casson. In particolare Dolfin, in seguito ad un accesso agli atti, verte la propria accusa riguardo l'assenza di una SCIA commerciale, circostanza necessaria all'esericizio, che in assenza inibirebbe l'attività in quanto abusiva. Non solo: nei quindici giorni tra l'ultima seduta di consiglio e quella odierna, dalle parti dell'Ultima Spiaggia a Isolaverde è stato rimosso un chiosco: «Forse abusivo», si chiede Dolfin, «e fatto sparire in fretta e furia a seguito delle sentenze ben note». L'assemblea ha avuto momenti un po' teatrali, con "Titta Nane" Dolfin a sbracciarsi come in tartana, e "Toffolo Marmottina" Ferro a implorare: «Ho fatto tutto con libertà, in buona fede, con trasparenza. La sera voglio dormire tranquillo, ho famiglia», annunciando l'intenzione di uscire dalla società Ultima Spiaggia sas.

Le opposizioni, ben poco soddisfatte delle risposte ricevute, prima si dichiarano pronte alle dimissioni in blocco, poi annunciano con il consigliere Dolfin la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica, mentre tutti i gruppi consiliari invieranno all'ANAC -Autorità Nazionale AntiCorruzione presieduta dal magistrato Raffaele Cantone- le carte della vicenda, attraverso la segretaria generale Michela Targa. L'impressione è che l'affare Ultima Spiaggia sia lungi dal definirsi, e che se ne parlerà con ordini del giorno ad hoc anche nel prossimo consiglio, fissato il 6 febbraio.

DONNA TROVATA MORTA IN CASA A SOTTOMARINA. INUTILE L'INTERVENTO DEI SANITARI


Una donna di circa 50 anni è stata trovata morta dai familiari nella tarda mattinata in un condominio di via Tiglio a Sottomarina. Inutile l'intervento del Pronto Soccorso: le cause della morte sono naturali.

Ulteriori eventuali aggiornamenti in seguito.

IN CORSO IL CONSIGLIO COMUNALE DELLA VERITÀ PER IL SINDACO FERRO


Al primo punto nell'ordine del giorno, la discussione riguardo la sentenza Ultima Spiaggia e il possibile conflitto d'interesse del sindaco Alessandro Ferro.

Diretta testuale su Twitter.



All'inizio della seduta, i consiglieri Dolfin (Lega), Beniamino Boscolo (Forza Italia), Montanariello (PD) chiedono le dimissioni del presidente del consiglio comunale Endri Bullo per la convocazione mattutina, la gestione dell'assemblea e gli strascichi della seduta precedente. Bullo non si dimette e rilancia al mittente le accuse, anche attraverso un post.



Ferro inizia la propria esposizione dichiarandosi non colpevole di conflitto interesse. Ribadisce di essere socio accomandante e non accomandatario, come sindaco annuncia che il Comune rispetterà la sentenza, precisa che la commercialista Alessandra Penzo è stata nominata revisore dei conti supplente (non remunerata) di SST perché di fiducia del sindaco, ma glissa sul subentro della moglie Sara Crivellari nella concessione adiacente.



Marco Dolfin (Lega) traccia cronistoria dal 1999 riguardo la concessione data alla parrocchia di Ca' Lino per una colonia marina. C'è stato subentro, dice Dolfin, a qualcosa che non esisteva: senza SCIA commerciale più volte omessa, quando Ferro era già assessore al demanio. Rimossi due dirigenti comunali del settore, Ferro unico altro socio a pari conferimento di quota, a gennaio smantellato anche un chiosco nell'Ultima Spiaggia. Dolfin paventa abuso edilizio: «Se non ci fossero stati questi guai, il chiosco sarebbe ancora là invece di venire rimosso in fretta e furia».

Beniamino Boscolo (Forza Italia): «Finché i 5 Stelle erano all'opposizione attaccavano pregiudizialmente tutto e tutti, indagati o meno, oggi si arroccano. Voi 5 Stelle non siete diversi da noi. Sono il più garantista di tutti, voglio risposte precise. Ogni ricorso di Ultima Spiaggia è stato fatto contro il Comune di Chioggia. Questi temi dovevano essere resi noti in campagna elettorale. Ferro è socio "a sua insaputa", come Scajola: almeno ci lasciassero l'esclusiva! Estràneati dall'attività, non firmare progetti, no a revisori per rapporti fiduciari. E i curriculum?».

Montanariello (PD): «Il sindaco, ancorché accomandante, sapeva. La riorganizzazione della macchina comunale è stata operata da questa amministrazione, sapendo che sarebbe arrivata la sentenza. Se Ferro non fosse stato sindaco non avrebbe potuto rispondere all'avvocato Alegiani, che aveva scritto all'amministrazione. Se quello mostrato da Dolfin è un abuso e se è stato sanato negli ultimi 15 giorni, un cittadino ha stesso trattamento? La sanatoria all'abuso è intervenuta durante i 15 giorni del rinvio del consiglio, rinvio al quale mi sono astenuto. Se ci fosse stata onestà intellettuale, non ci sarebbero stati i cambi all'ufficio demanio. Un normale cittadino può farsi fare una relazione dell'avvocatura civica comunale per difendere propria posizione privata?

L'avvocato del Comune, Carmelo Papa: «L'appello verte solo sull'annullamento del subingresso alla parrocchia. Al momento delle elezioni nessuna causa di Ultima Spiaggia contro il Comune. C'era causa in quanto il Comune difendeva il proprio atto, ovvero la concessione di subingresso. Non vi era conflitto». Giuseppe Casson: «La vicenda andava affrontata in campagna elettorale, non oggi. Il conflitto d'interesse da potenziale è diventato concreto. Per me Ferro non è ineleggibile, ma il conflitto d'interesse patrimoniale c'è, almeno potenziale, è indubitabile che ci sia. Non mi sono mai nascosto, da sindaco, dietro i dirigenti e le loro determinazioni. Avevo responsabilità politica di tutto».

La replica di Ferro: «Non avrò prestato attenzione, avrò fatto un errore, non mi pareva un dramma rispondere dal mio account privato. La mia segreteria poi ha chiesto all'avv.Alegiani il motivo della richiesta, non indirizzata al sindaco. Erano altri gli interlocutori». Ma perché ha risposto Ferro, se altri erano gli interlocutori?
Ancora il sindaco: «In campagna elettorale avevamo detto di ruotare i dirigenti della macchina comunale. Lo facciamo, non va bene? Anche in altri settori. Vero, potevo parlare di Ultima Spiaggia in campagna elettorali. La SCIA era stata fatta dal precedente concessionario. Verificherò se è stata fatta da quello attuale. Ho fatto tutto con libertà, in buona fede, con trasparenza. La sera voglio dormire tranquillo, ho famiglia. Mia intenzione è uscire dalla società Ultima Spiaggia sas, di modo da sgombrare dubbi dalla vicenda» (solo in chiave futura, però). «La società Ultima Spiaggia sas -continua Ferro- subisce un danno dalla perdita della concessione comunale, conseguenza di atti fatti dal 1999 al 2007 da altre amministrazioni».

Leo Ranieri (Chioggia Viva): «Il M5S rappresenta il 22% di chi ha votato, è doveroso chiedere collaborazione sui provvedimenti. Ma questa vicenda Ultima Spiaggia sta bloccando la città». La segretaria generale del Comune, Michela Targa: «Il sindaco in quanto socio accomandante non è incompatibile con l'attività amministrativa, non era ineleggibile. Un sindaco in conflitto d'interesse potenziale non deve stare in aula quando si tratta di questioni riguardanti impresa. Ci sono ambiti operativi borderline tra atti gestionali e politici, tra responsabilità degli uffici e degli amministratori. Da quando Ferro è sindaco, non è stato adottato alcun atto o delibera relativo al demanio turistico e marittimo. Il sindaco non si è mai dovuto astenere perché non sono state fatte istruttorie in materia. Solo atti gestionali degli uffici»

Daniele Padoan (M5S): «Ho sentito tante falsità per screditare M5S e instaurare dubbi nel nostro schieramento. Solo titoloni di giornale. Chi sa indicare articoli di legge usati per mettere alla gogna il sindaco? Interessa che governi la città o le sue vicende personali? Non vi siete rassegnati di essere stati sconfitti alle elezioni. Riflettete e non commettete gli errori che vi hanno fatto perdere. Gli ultimi 20 anni passati a spendere denaro pubblico per opere inutilizzate o inutili, a litigare e perdere occasioni».

Dolfin: «La delibera del 7-12-2016 che ha riorganizzato l'ufficio demanio porta la firma del sindaco, che era presente. Altroché astenersi. La segretaria Targa sta facendo l'assessora aggiunta di questa maggioranza. Il modello B1 è nuova attività: se fosse stato subingresso bisognava usare il modello B2. Invito i consiglieri M5S a richiedere accesso agli atti come ho fatto io. Il subingresso è stato pagato, hanno venduto el sabión. Senza SCIA commerciale, l'Ultima Spiaggia ha lavorato in stato di abusività. Tutti gli imprenditori balneari han smobilitato tutte le strutture non fisse a fine stagione, solo quella del sindaco rimase in piedi. Sarà stata la bora a demolire il chiosco dell'Ultima Spiaggia tra il 14 e il 24 gennaio. Il M5S si faccia esame di coscienza, serve passo indietro. Chiedo le dimissioni di tutto il consiglio, si vada a nuovo voto. Totò vendeva la fontana di Trevi, qua vendiamo el sabión».

Interviene il vicesindaco Marco Veronese, cui il sindaco ha delegato l'esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato: «Don Fabio Calore chiese proroga per finalità turistico-ricreativa già nel 2007. Era tenuta Ultima Spiaggia a sapere se la concessione comunale che ha acquisito come turistica fosse invece benefica-sociale?»

Romina Tiozzo (lista Casson): «Oggi sono amareggiata, oggi ha perso il sindaco e ha perso la città, che in questa amministrazione ha riposto fiducia. Ferro: «Essendo una nuova attività, abbiamo usato il modulo B1. Era sbagliato usare quel modulo? Non lo so». Dolfin: «Il centrodestra seppe mandare a casa il proprio sindaco Romano Tiozzo. Non è la prima volta che c'è un'opposizione forte in città. Sono stati ruotati i dirigenti ma negli uffici c'è il caos e non licenziano più provvedimenti di prima. Non ho ancora avuto le risposte relative alle domande fatte stamane dopo le 9, su SCIA commerciale e chiosco rimosso». Montanariello: «Il sindaco è in buona fede, ma lo era anche all'atto della demolizione del chiosco nell'Ultima Spiaggia pochi giorni fa? Bisognerà accertare se i consiglieri M5S erano a conoscenza di questa situazione». L'impressione che la situazione volesse essere forzata per sfinimento.

Giuseppe Casson: «Chiedo alla segretaria Targa una segnalazione all'ANAC (autorità anticorruzione) per formulare un parere sulla vicenda Ultima Spiaggia. Da parte nostra ci sarà anche una segnalazione alla prefettura riguardo il caso Ultima Spiaggia e i dubbi che ingenera». Ma la Targa: «L'ANAC dice che il consiglio comunale non può provvedere a sanzioni formali del comportamento del sindaco». Paolo Bonfà (capogruppo di maggioranza): «Anche il M5S è favorevole a verificare la presenza di conflitti d'interesse inoltrando gli atti all'autorità nazionale anticorruzione».

Dolfin annuncia di aver firmato in un documento le proprie dimissioni da consigliere: «Spero che i miei colleghi facciano lo stesso». Fa eco Montanariello: «Siamo pronti ad andare a casa, non viviamo di politica. Abbiamo già firmato le dimissioni. Sindaco non ha dato risposte. Chiedo al M5S di unirsi al documento». Ma il capogruppo Bonfà: «Dove sono i garantisti dell'opposizione, che avevano detto di essere? Per i casi del M5S, l'opposizione si fa giudice. Non firmiamo il documento, non ci dimettiamo, abbiamo piena fiducia nel nostro sindaco Alessandro Ferro».

Fiducia confermata dalla consigliera Genny Mantoan, del MoVimento 5 Stelle: «Il sindaco non ha avuto vantaggi dalla vicenda, anzi la società ha avuto solo fatti negativi, col ricorso perso». E sempre Bonfà chiede la chiusura del consiglio comunale e il rinvio di tutti gli altri punti all'ordine del giorno: «Manca la serenità per discutere degli altri punti all'ordine del giorno della seduta odierna del consiglio». Il consiglio è sospeso per 15 minuti a partire dalle ore 15.40 in attesa dell'arrivo del dirigente per fare luce sul caso SCIA commerciale relativa all'Ultima Spiaggia. I lavori riprendono alle 16.10.

Ardizzon: «Non ero dirigente al demanio quando si trattò dell'Ultima Spiaggia. La SCIA commerciale è conseguente al subingresso. Forse confondete SCIA commerciale e SCIA urbanistica (per il permesso a costruire). Presupposto per avere SCIA commerciale è la concessione». (Ma è atto dovuto?). «In sua assenza -conferma Ardizzon- non si può esercitare attività». Montanariello: «SCIA commerciale non segue se uno rileva attività. Ma questa era nuova attività, quindi occorreva presentare SCIA commerciale». Dolfin: «A questo punto mettiamo in discussione il fatto che ci fosse l'intera concessione all'Ultima Spiaggia nel subentro. La SCIA commerciale non risulta esserci, quindi per qualche tempo l'Ultima Spiaggia ha esercitato in maniera abusiva».

Il sindaco: «SCIA commerciale mi risulta effettiva per ambito 62 (Ultima Spiaggia) e ambito 63 (Sara Crivellari). Ho protocollo e numero. Abbiamo controllato, esistono SCIA commerciale in ambito 62 e in ambito 63 per il 2015, manca SCIA commerciale nel 2016. SCIA commerciale (2016) è atto amministrativo che può essere fatto prossimamente».
Replica Dolfin: «Quindi nel 2016 l'Ultima Spiaggia ha operato senza SCIA commerciale, ovvero abusivamente. Vedi aspetti sanitari». Ancora Ferro: «Se la "baracca" è sparita, l'avrà deciso il titolare dell'Ultima Spiaggia, nel momento in cui l'ha ritenuto più consono. Vero, non è stata fatta SCIA commerciale 2016 per l'ambito 62, perché l'azienda riteneva di poter procedere con quella esistente». Ma fare la SCIA 2016 ora che siamo nel 2017... Montanariello aggiunge: «Il particolare emerso non è di secondo piano. E costituirà integrazione di esposto già presente alla Guardia di Finanza. se il socio di Ferro ha tolto la "baracca", lo chiameremo per sapere perché l'ha tolta nel mezzo del caso Ultima Spiaggia. Don Fabio Calore godeva di sgravi perché sua attività era sociale. Ma Ferro ha rilevato un'attività turistica». Il sindaco dice che SCIA del 2014 non serviva fosse rifatta nel 2015 e 2016, non trattandosi di nuova attività. Il consiglio comunale si chiude con Dolfin che conferma la presentazione di un esposto sulla faccenda Ultima Spiaggia, e Casson che sottoporrà le carte all'ANAC, autorità nazionale anticorruzione, qualora non ci pensasse la segretaria generale del Comune.

Il prossimo consiglio comunale sarà convocato per il 6 febbraio.

domenica 29 gennaio 2017

AUTO SI SCHIANTA CONTRO UN'ABITAZIONE A CA' LINO


Il mezzo -una BMW- ha targa rumena, proveniva dalla strada parallela al Brenta. Il guidatore è poi fuggito abbandonandolo, ma è stato ricoverato in ospedale (non per i postumi dello schianto).

ALBERO CADUTO ALLA SCUOLA MARCHETTI: TRANSENNARNE UN ALTRO PRIMA CHE SUCCEDA DI NUOVO


Pochi giorni fa, alla scuola elementare Marchetti in Tombola, è caduto un pino marittimo, che ha ricevuto gli ultimi colpi forse dalle forti raffiche di bora che si sono abbattute sulla città.

Lo scorso novembre Chioggia Azzurra aveva segnalato la situazione precaria e potenzialmente pericolosa di un altro fusto, sito sempre nel cortile della scuola Marchetti: riproponiamo il video, segnalandolo a chi di dovere, perché a nostro avviso occorrerebbe transennare questo albero prima che possa cadere a terra, magari in orario di lezione e coi bambini a pochi metri.

sabato 28 gennaio 2017

CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI: SI DIMETTE IL REFERENTE, "NESSUN RAPPORTO COL COMUNE"


Molti hanno notato, ieri mattina, l'assenza del "sindaco dei ragazzi" Davide Destro dal palco delle celebrazioni per la Giornata della Memoria. Nelle precedenti occasioni pubbliche del 2016, con la precedente amministrazione, l'esperienza didattica del Consiglio Comunale dei Ragazzi -nata in seno all'Istituto Comprensivo Chioggia 5- era stata valorizzata. Questi i principali motivi che hanno portato il referente del progetto, prof.Fabrizio Boscolo, a rassegnare il proprio mandato e dimettersi in amara polemica con l'attuale giunta.

Scrive Boscolo in una lettera aperta: "Questa mia decisione, strettamente personale, è maturata nel corso di una riflessione lunga, sofferta e travagliata. Essa costituisce in primis un atto civicamente e moralmente dovuto nei confronti del Sindaco dei Ragazzi, Davide Destro, e di tutte le ragazze e i ragazzi del CCR, che, con grande impegno e passione civica, si sono prodigati per sviluppare e realizzare un progetto di messa in rete della scuola con la città e le sue istituzioni: un progetto didattico e educativo avente come bussola i principi e i valori della nostra Costituzione democratica. Un progetto, che, incomprensibilmente, non ha più trovato fattivo riscontro nell’attenzione da parte del suo naturale interlocutore istituzionale: l’Amministrazione Comunale".

Prosegue il prof.Boscolo: "Nonleggerlo senza una punta di spiazzante sorpresa, di cocente delusione e di profonda amarezza, ho dovuto costatare in questi ultimi mesi (a partire dall’inizio di quest’anno scolastico) il venire meno, del tutto improvviso e imprevisto, del rapporto fondamentale d’interscambio e di collaborazione istituzionale con l’Amministrazione Comunale. Questo è avvenuto in relazione al cambio dell’Amministrazione Comunale, in seguito alle elezioni comunali del 2016. Tenendo conto del profilo culturale e pedagogico del progetto Consiglio Comunale dei Ragazzi, tutto incentrato sulla centralità e sul rispetto della cultura delle istituzioni, intese democraticamente come un bene comune, non avrei mai pensato che il passaggio alla nuova Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco neoeletto arch.Alessandro Ferro, subentrante alla passata Amministrazione guidata dall’ex Sindaco avv.Giuseppe Casson, potesse costituire un fattore negativo di discontinuità nelle relazioni tra CCR e Istituzione Comunale".

Spiega il docente della Galilei: "Purtroppo così non è stato. I nostri inviti ufficiali alle nostre iniziative, in particolare quello all’incontro pubblico del 27 novembre 2016 con il regista Francesco Zennaro, non hanno ottenuto alcuna risposta ufficiale da parte del nuovo Sindaco arch.Alessandro Ferro; le nostre speranze di proseguire il rapporto collaborativo con la nuova Amministrazione sono rimaste disattese. Non siamo mai stati finora invitati, com’era avvenuto sempre lo scorso anno, alle cerimonie pubbliche istituzionali: 4 novembre Festa dell’Unità Nazionale, 27 gennaio Giornata della Memoria, 10 febbraio Giorno del Ricordo, 25 aprile Festa della Liberazione, 2 giugno Festa della Repubblica, 11 giugno Festa dei Santi Patroni Felice e Fortunato".

Dalle parole di Fabrizio Boscolo traspare rammarico: "Oggi, giorno in cui scrivo la presente lettera aperta, è il Giorno della Memoria. Lo scorso anno, il 27 gennaio del 2016, la delegazione del CCR, guidata dal Sindaco dei Ragazzi, Davide Destro, aveva partecipato attivamente, su invito ufficiale dell’ex Sindaco avv.Giuseppe Casson, alla Cerimonia Istituzionale. Di fronte alla targa della Biblioteca Civica Cristoforo Sabbadino dedicata ai cittadini chioggiotti deportati nei campi di concentramento nazisti, il Sindaco dei Ragazzi aveva potuto leggere un bellissimo contributo, che era stato sinceramente apprezzato da tutte le autorità civili e militari e da tutti i cittadini presenti. Questo, purtroppo, non è potuto avvenire anche quest’anno. Non abbiamo ricevuto alcun invito da parte dell’attuale Sindaco arch.Alessandro Ferro".

Il pensiero va soprattutto ai giovanissimi allievi: "Di tutto questo, cosa possono pensare i ragazzi del CCR? Sono sinceramente dispiaciuto e amareggiato soprattutto per loro. Ricordo che la partecipazione attiva del Sindaco dei Ragazzi e di tutto il CCR alle cerimonie pubbliche istituzionali nel corso dello scorso anno era stata salutata con grande simpatia da tutta la città e aveva costituito un fattore innovativo e progressivo di crescita culturale e di collegamento tra la vita istituzionale e le nuove generazioni".

Boscolo chiude così la lettera aperta: "Viva il Consiglio Comunale dei Ragazzi, che continuerà a vivere per sempre nella mia mente e nel mio cuore. Grazie, ragazzi, anche per avermi contagiato con la vostra passione civica e avermi conseguentemente stimolato a rinnovarmi sul versante della ricerca didattica e dell’aggiornamento culturale e professionale di insegnante".
Al professore arriva la solidarietà del locale comitato ANPI e del regista Francesco Zennaro, con cui il CCR avrebbe collaborato per il prossimo 25 aprile.

venerdì 27 gennaio 2017

GIORNATA DELLA MEMORIA: L'OMAGGIO DELLA CITTÀ AI DEPORTATI NEI CAMPI NAZISTI


Ha avuto il suo clou nel cortile della biblioteca Sabbadino, la celebrazione comunale della Giornata della Memoria. Davanti alla lapide che ricorda i numerosi deportati chioggiotti nei campi di sterminio (erano oppositori politici e militari renitenti alla Repubblica di Salò dopo l'8 settembre 1943), il sindaco Alessandro Ferro ha deposto una corona di fiori e si è soffermato sul personale ricordo di un viaggio a Dachau, per testimoniare le atrocità naziste.
Poco prima, in corso del Popolo, il tradizionale alzabandiera al monumento che ricorda i Caduti e un altro discorso di Ferro avete a tema i valori del 27 gennaio con proiezione all'oggi. Presenti per il Comune il presidente del consiglio Endri Bullo, il consigliere di maggioranza Davide Penzo e il segretario del sindaco Gilberto Boscolo, oltre alle associazioni d'arma e al comitato ANPI, che rilancia l'idea di una "pietra d'inciampo" in onore di Guido Lionello, partigiano clodiense morto di stenti a Dachau il 22 maggio 1945, un mese dopo la Liberazione d'Italia e a quattro dalla scoperta dell'esistenza di Auschwitz da parte dei soldati sovietici.

giovedì 26 gennaio 2017

OLTRE 800MILA EURO L'AMMONTARE DELLE MULTE A CHIOGGIA NEL 2016 PER INFRAZIONI DEL CODICE DELLA STRADA


Con l'accertamento degli ultimi 133.680 euro, raccolti tra novembre e dicembre scorsi, sale a 818.250 euro l'ammontare delle entrate comunali nel 2016 dovute alle sanzioni amministrative (multe) per infrazioni del codice della strada compiute a Chioggia. La determina n.98/2017 che li contabilizza va ad aggiungersi alle precedenti, le quali lungo il corso dell'anno solare avevano sancito il ricavo di 454.811 euro nei primi sette mesi, 229.758 tra agosto e ottobre, e appunto 133.680 euro negli ultimi sessanta giorni. Le entrate previste -con determina n.76 del 1° aprile 2016- ammontavano a 850mila euro.

TUBATURE ROTTE, ALLAGATO PALAZZO MOROSINI: CHIUSI AL PUBBLICO GLI UFFICI DEI SERVIZI SOCIALI


Disagio per chi avrebbe dovuto raggiungere gli uffici comunali dei servizi sociali, ubicati a palazzo Morosini in corso del Popolo vicino a Vigo. La rottura di alcune tubature, conseguente ai lavori di sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento (non più funzionante) che si protraggono da due mesi, ha provocato l'allagamento degli uffici siti al pian terreno. Non essendovi l'agibilità minima dei locali -che sarebbero praticabili solo con l'uso di stivali in gomma per l'acqua alta- essi sono stati chiusi al pubblico per tutta la mattinata; nel frattempo il problema è stato segnalato all'impresa di manutenzione e a quella che cura le pulizie, di modo da ripristinare la normale attività d'ufficio anche con effetti verso il pubblico.

FERMATE DI LINEA 4: UNO SCAMBIO DI PERSONA CHE NON CAMBIA LE COSE


Uno scambio di persona che non inficia la bontà della causa. Si scusa Caterina De Benedetto, del gruppo “Mamme per la scuola” di Sant'Anna, avendo chiamato in causa la consigliera regionale Erika Baldin anziché il segretario del sindaco, Gilberto Boscolo, quale interlocutore -assieme alla consigliera comunale Elisa Busetto- relativamente alle fermate degli autobus di linea 4 e alla navetta per gli studenti. «È stato un errore mio -conferma De Benedetto- ho confuso i cognomi, in effetti con Erika non ho mai parlato. Ma già che ci siamo, avrei piacere di essere contattata in materia, dato il ruolo che riveste in Regione, così mi spiega come stanno lavorando senza scaricare responsabilità». De Benedetto ribadisce i termini della questione: «Le cose che ho detto sono verificabili, compreso il confronto con la Busetto. Sono stata io, mettendoci la faccia, a intervenire su Chioggia Azzurra che ha riportato il tema con neutralità».

mercoledì 25 gennaio 2017

LE MAMME PER LA SCUOLA DI SANT'ANNA SUL PIEDE DI GUERRA PER LE FERMATE DEGLI AUTOBUS: NESSUNA RISPOSTA DAL “SINDACO DELLE FRAZIONI”


È davvero dura, per un ragazzino o un adolescente di Sant'Anna, Cavanella, Cavana e Canal di Valle raggiungere le scuole medie o superiori a Chioggia, Borgo San Giovanni e Sottomarina. Alla levataccia dovuta alla distanza e al numero stringato di corse disponibili si aggiungono i disagi dovuti all'ubicazione delle fermate della linea 4 -che parte appunto dalla piazza di Cavanella d'Adige- e alla perdurante assenza di una navetta diretta che faccia la spola e colleghi i luoghi di raccolta. La protesta monta da settembre, quando il comitato “Mamme per la scuola” di Sant'Anna aveva avanzato le prime richieste all'amministrazione comunale allora neoinsediata: in primis, l'adozione di una navetta soprattutto per il tratto Cavana-Canal di Valle, che coinvolge circa 30 studenti. Poi, la questione delle fermate: alcune sono sul ciglio della Romea, strada fin troppo trafficata anche dai mezzi pesanti, mentre altre affondano quasi dentro i fossi circostanti, soprattutto nella zona di via dei Fiori in direzione Chioggia. Salire e scendere non è una cosa facile, specie con le intemperie dell'inverno: «Le peggiori -dicono le mamme- sono quella delle scuole medie al ritorno, davanti l'enoteca La Tana sempre in direzione Ravenna. Si “salva” quella nei pressi di Valli Carburanti perché c'è appunto lo spazio del distributore». Non solo: è di poco tempo fa la soppressione dell'unica fermata con pensilina, sulla Romea, ora spostata davanti all'ex ristorante Al Bragosso. E senza considerare che a Brondolo gli utenti devono pure attraversare una rotaia, in prossimità del distributore IP, con tutti i rischi del caso. Bonificare il fosso e creare una piazzola potrebbe essere una soluzione, ma i referenti in Comune hanno dato risposte tardive quando non negative: «Abbiamo avuto un incontro ai primi di settembre -spiega una genitrice- con la consigliera regionale Erika Baldin e la consigliera comunale Elisa Busetto. Abbiamo ottenuto risposta solo dopo quattro mesi: niente navetta, silenzio assoluto sulle fermate». Altre volte era stato ventilato un rapporto da costruire con la nuova dirigente dell'azienda trasporti. Eppure, proprio a settembre, le famiglie sono tenute a versare in anticipo 180 euro a persona all'Actv per il servizio annuale: una cifra non indifferente, a fronte di un servizio definito «misero e discutibile». C'è disappunto, perché pure un servizio navetta era stato istituito -appoggiandosi a una ditta esterna- per convogliare gli abitanti delle frazioni alla sagra del pesce, la scorsa estate; ma prioritaria ora viene identificata la questione della messa in sicurezza delle fermate: «Comprendiamo che gli obiettivi di chi amministra siano il ponte di Isolaverde e la Romea commerciale -si lascia sfuggire un'appartenente al gruppo- come ci è stato detto a una riunione recente, ma servono anche i piccoli interventi, non solo quelli grandi». Stride, questa situazione, con l'asserito portare le frazioni al centro da parte di tutte le forze politiche in campagna elettorale, oltre che con la prima volta al potere di un sindaco di Sant'Anna (come il suo segretario particolare e capo del MoVimento 5 Stelle, e la stessa consigliera in regione).

martedì 24 gennaio 2017

ANCHE A CHIOGGIA MATRIMONI CELEBRATI IN RIVA AL MARE. UNA PROPOSTA DI FORZA ITALIA


Un ordine del giorno del consigliere di Forza Italia Beniamino Boscolo intende istituire un ufficio separato dello Stato Civile, vocato alla celebrazione di matrimoni sulla spiaggia di Sottomarina e Isolaverde. Se da un lato la legge stabilisce il municipio come sede per celebrare il rito civile del matrimonio, dall'altro l'art.3, comma 1, del D.P.R. n.396/2000 prevede che i comuni possano disporre, anche per singole funzioni, l’istituzione di uno o più separati uffici dello Stato Civile. Già nel 2008 il Comune di Chioggia si convenzionò con la Casa di Carlo Goldoni, storico edificio ristrutturato, al fine di celebrare in loco i matrimoni con rito civile. «A onor del vero -dice Beniamino Boscolo- l'idea dei matrimoni in spiaggia era stata condivisa con l'ex consigliere Andrea Voltolina nel 2015 e aveva trovato anche il plauso delle categorie dell'arenile, e di qualche stabilimento balneare che aveva ricevuto richieste da nubendi di poter celebrare il matrimonio in locali situati in prossimità della spiaggia». Considerato che la celebrazione di matrimoni civili in prossimità della spiaggia può contribuire a valorizzare l’immagine turistica del Comune di Chioggia, e tenuto conto di un'analoga esperienza nel Comune di Jesolo, Boscolo si è subito attivato all'inizio dell'anno con il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia e l'assessore Otello Bergamo per reperire tutta la documentazione e l'iter utile a questa proposta.

(scatto di Progetto Foto)

lunedì 23 gennaio 2017

ACQUE BIANCHE E NON UNA FOGNA SUI TERRENI DI VIA CICOGNA: MA UN CAMPO DI AVIAZIONE CI STAREBBE BENISSIMO


Si sono rese necessarie alcune verifiche prima di stabilire che lo scarico di liquidi nel vaso di espansione in via Cicogna -che raccoglie le acque piovane- non consta di fognature (cosiddette “acque nere”), bensì degli esiti di una perdita annosa in capo al vicino supermercato Eurospar. Il comitato della strada di Ridotto Madonna aveva allertato l'ufficio d'igiene e l'amministrazione comunale, intervenuta personalmente con il vicesindaco Marco Veronese: «Abbiamo accertato che si tratta di acque “bianche”, ovvero non provocano problemi igienico-sanitari». Resta comunque, appunto, la perdita dal supermercato che andrà in qualche modo risolta il prima possibile.

La circostanza ha consentito di scoprire le meraviglie di un terreno incontaminato, vasto, pronto ad accogliere nuove attività specie nel ramo turistico: ci si chiede come mai il fantastico imprenditore nautico Marino Masiero, da qualche tempo apparentemente silente dopo il flop elettorale e la decisione di procedere con il ponte sul Brenta, non valuti l'area in questione come idonea ad accogliere il campo di aviazione dei suoi sogni, utile a creare posti di lavoro magari innalzando qualcuno dei mitologici tendoni. Chioggia Azzurra lancia l'idea, Marino la raccoglie?

INIZIATA LA NUOVA PAVIMENTAZIONE DELLA SALA ASTE AL MERCATO ITTICO: ENTRO FEBBRAIO LA FINE DEI LAVORI


Grazie ai fondi erogati dalla Regione Veneto e dall'Unione Europea, il mercato ittico si rifà il look. Iniziata infatti in queste ore la seconda tranche dei lavori di pavimentazione nella sala aste, che verranno completati tassativamente entro il mese di febbraio, prima della stagione delle seppie. «Ci sono sacrifici ma anche tanto impegno da parte degli operatori», dice il direttore Andrea Venerucci. «Ora c'è un nuovo percorso per l'ingresso del prodotto e per le vendite. Un periodo intenso, che va a completare il rimanente terzo della pavimentazione». Importante -sottolineano gli operatori- utilizzare del tutto e appieno i fondi messi a disposizione.

BLACK OUT ELETTRICO NELLA NOTTE IN VIA COLOMBO: SITUAZIONE RIPRISTINATA


La zona di via Cristoforo Colombo e le strade adiacenti di Sottomarina sono rimaste al buio dalle 4 della scorsa notte fino alle prime ore del mattino a causa di un black out elettrico. Gli operai dell'Enel hanno lavorato a ripristinare la situazione finché la corrente elettrica non è tornata a disposizione dei cittadini e delle imprese.

domenica 22 gennaio 2017

IN CENTINAIA ALLA MARCIA PER LA PACE DA CHIOGGIA A SOTTOMARINA


Le parole di Papa Francesco hanno motivato ulteriormente la marcia per la pace organizzata oggi dalla Diocesi di Chioggia, dipanatasi dal campo antistante il Duomo fino alla chiesa di San Martino a Sottomarina, dove le centinaia di partecipanti sono attese dal vescovo Adriano Tessarollo in merito ai temi della non violenza. Nelle prime file moltissimi bambini, con i genitori e gli educatori cattolici, assieme all'Azione Cattolica e alle altre comunità laicali; protagoniste le grandi bandiere arcobaleno, striscioni e canti di gruppo con numerose frasi contro la guerra, la discriminazione, il femminicidio e le devastazioni ambientali.

sabato 21 gennaio 2017

I VOLONTARI DI CHIOGGIA PORTANO ALIMENTARI A VISSO NELLE MARCHE TERREMOTATE


Spedizione marchigiana oggi per un gruppo di volontari di Chioggia, diretti a Visso (Macerata) una delle città terremotate lo scorso autunno. Generi alimentari, frutta e vino sono stati recapitati alle autorità locali, che hanno ringraziato Chioggia per la sua generosità e sensibilità. Tra le imprese che hanno contribuito alla raccolta di beni: Lattebusche, impresa edile Chieregato, Colorificio Fabris, Euro Color 2000.

INAUGURATO STAMANE A BORGO SAN GIOVANNI L'EMPORIO DELLA SOLIDARIETÀ


Una discreta folla ha accompagnato stamane l'inaugurazione dell'Emporio della Solidarietà in via Berlinguer a Borgo San Giovanni, fortemente voluto dalla Caritas diocesana e realizzato grazie alla collaborazione con molte fondazioni, imprese, enti del territorio. Alla presenza dell'assessora regionale all'assistenza sociale, Manuela Lanzarin, si è tenuta una conferenza nell'aula magna del vicino istituto tecnico Cestari-Righi per illustrare i contenuti dell'iniziativa e le modalità di fruizione dell'esercizio da parte di chi ne ha diritto: sempre più sono chioggiotti e italiani -una stima in altre città parla del 65% di utenti- oltre alle prevedibili difficoltà di alcuni stranieri.

L'emporio era già aperto da novembre, e già conta i primi utenti: «Ad oggi circa 200 nuclei familiari locali si servono dell'emporio», dice l'avvocato Giuseppe Boscolo, nelle vesti di volontario della Carità Clodiense. «Un mese fa ammontavano a un centinaio, pensiamo che la cifra sia destinata a salire. Le famiglie arrivano con una tessera recante punteggio, da un minimo di 25 a un massimo di 120 a seconda della situazione specifica. Il punteggio viene attribuito dai centri di ascolto della Caritas, che comunica all'emporio i dati. Dovrebbero essere assistite per un periodo non superiore ai sei mesi, che può essere rinnovato per altri sei: l'idea è di un aiuto temporaneo, non permanente, legato ad esempio alla perdita del lavoro». Non ci sono tutti i prodotti dei supermercati, ma ci si concentra sui generi di prima necessità: pasta, olio, riso, pomodoro, tonno. Gli utenti sono accompagnati da un volontario tra gli scaffali e fino alla cassa, dove vengono scontati i punti: «C'è una qualche corrispondenza tra un punto della tessera e un euro di ipotetica spesa», continua Boscolo. «Gli utenti non possono consumare in un'unica volta l'intero punteggio loro assegnato, si incentiva il consumo nell'arco di un mese attraverso almeno due o tre spese». L'emporio è aperto dal lunedì al venerdì soprattutto di mattina, con orario 9-11, e un rientro pomeridiano a settimana.

Don Marino Callegari della Caritas ha introdotto il discorso parlando del «gesto di condivisione e di consapevolezza da parte della diocesi, che offre una riflessione e una prassi». Dopo il centro di accoglienza per senza fissa dimora inaugurato in estate, prosegue l'azione della Caritas a contrasto delle vecchie e nuove povertà, nel quadro del Giubileo della Misericordia (“dare da mangiare agli affamati” come precetto). Il pensiero che ha portato all'emporio è la collaborazione tra varie realtà -compreso il contributo dell'8 per mille- dal no profit al commercio equo e solidale, dal banco alimentare al centro di solidarietà Dupuis, dall'Azione Cattolica agli scout, dalle amministrazioni locali alla Fondazione Clodiense, dall'Unione Europea ad imprese come Terra Viva che garantiscono la frutta e la verdura. «Ci ritroviamo assieme in questi tempi non facili ad affrontare i problemi delle persone: casa, lavoro, povertà, cibo, salute, istruzione e i fenomeni migratori, sui quali dobbiamo confrontarci in tempi brevissimi tra comunità cristiana e comunità civile. Si parte da un luogo, quello della spesa, che genera una riflessione sul cibo, la salute e lo spreco: l'idea porta all'azione, dall'azione nasce l'arte dello stare assieme nella città, nel quartiere. La politica».

Il vescovo Adriano Tessarollo ha ringraziato chi ha contribuito a costruire le opere di carità: «Siamo in un periodo in cui, come Chiesa, siamo più orientati a vendere che a comperare. Ma in questo caso si tratta di un investimento essenziale dell'essere Chiesa, come sottolinea Papa Francesco. Le strutture di esercizio della carità richiedono modalità nuove, che vadano in contro a situazione reali, conosciute, che non favoriscano il permanere stabile nel disagio senza la volontà di uscirne. Dopo la casa-famiglia di calle Voltolina, il centro di assistenza disabile a Porto Viro, quello per i minori al Buon Pastore di Sottomarina, ora questo emporio è la quarta realtà che la diocesi mette in piedi grazie alla carità giubilare. Il volontariato è necessario per gestire quotidianamente questi spazi dove prendersi cura del prossimo nel bisogno, come insegnamento cristiano: fondamentale che ogni persona rispetti la propria dignità».

MEGLIO TARDI CHE MAI... QUALCUNO HA CAPITO CHE 1.400 MIGRANTI A CONETTA SONO TROPPI

La politica finalmente si “sveglia” e conferma praticamente quello che noi dell’UGL Polizia di Stato denunciamo da ormai un anno e mezzo. L’ex base di Conetta va ridimensionata nei numeri, perchè così è una vera e propria polveriera, senza contare poi, e nessuno lo dice, che ad intervenire ci siano gli uomini del Commissariato di Chioggia, che sottorganico, interviene con una sola volante di due uomini. Quindi ridimensionare si la base di Conetta, ma non solo per le condizioni igienico sanitarie e strutturali della base, ma anche perchè le forze dell’ordine sono a rischio in caso d’intervento per l’alto numero di presenze interne.
Oltre a questo, la commissione parlamentare d’inchiesta, e quindi la politica, si è accorta che le pratiche burocratiche sono in ritardo.... permetteteci di dire, senza dubbio di smentita, che anche su questa questione, da ormai due anni l’UGL Polizia di Stato di Venezia sta dicendo che l’Ufficio Immigrazione della questura di Marghera è al collasso, ma come al solito nessuno ascolta, o forse meglio pensare che qualcuno fa finta di non sentire, vedere, capire ecc.... se non sorprendersi poi quando ci si rende conto di persona che la situazione è drammatica. Ma diciamo noi... leggete dai giornali solo le notizie che fanno più comodo? Speriamo non sia solo la solita pubblicità politica fine a se stessa. Ora più che mai servono azioni mirate e concrete. Servono più uomini alle forze dell’ordine. Serve aumentare il personale all’Ufficio Immigrazione, alla pari del controllo del territorio. Sappiamo che per almeno un anno non ci saranno nuove assunzione a causa di concorsi annullati, mentre sappiamo che nel giro di un anno andranno in pensione tanti poliziotti che non verranno rimpiazzati. Meno parole, quindi e più fatti concreti. Inutile assumere 1000 poliziotti se ne sono andati in pensione 3000.
L’UGL Polizia di Stato auspica che la stessa commissione passi presto a far visita al Commissariato P.S. di Chioggia, così da potersi rendere conto, come ha fatto per l’ex base di Conetta, come sono costretti a lavorare i poliziotti nel 2017. Anticipiamo tutti dicendo, che se questa non è la commissione preposta, venga in visita una commissione adatta allo scopo. Capisco che sia sacrosanto dare una sistemazione dignitosa ai profughi, ma auspichiamo che la politica abbia lo stesso interesse verso chi è chiamato a garantire la sicurezza del nostro Paese e dei suoi cittadini.

TIR INCENDIATO PROVOCA TAMPONAMENTO A CATENA

Un violento tamponamento a catena è avvenuto attorno alle 3.30 del mattino sul ponte trans lagunare,in seguito alla colonna formatasi a causa dell’incendio di un tir ( motrice completamente distrutta) tre auto sono rimaste coinvolte in un tamponamento a catena. Alcune persone sono state soccorse dal p.s. dell’ospedale di Chioggia, fortunatamente sembra non siano ferite in modo grave. L’incidente ha provocato una temporanea chiusura al traffico ma già attorno alle cinque del mattino la circolazione era possibile con il traffico alternato. Probabilmente la rimozione della motrice causerà rallentamenti e intralcio al traffico per il resto della mattinata. Ulteriori eventuali aggiornamenti in seguito AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15: l'autista del tir incendiato è stato identificato dai carabinieri, si tratta di un cittadino di nazionalità rumena. Era alla guida di un camion appartenente al corriere Bartolini. L'incendio è scaturito dal copertone posteriore destro e si è poi propagato sul telone in pvc del rimorchio.

venerdì 20 gennaio 2017

I VOLONTARI DI BRONDOLO TORNANO NELLE MARCHE PER AIUTARE LE POPOLAZIONI TERREMOTATE


I volontari dell'associazione NOI (Nuovo Oratòri Italiani) tornano a disposizione delle zone terremotate, dopo l'invio dello scorso dicembre a Visso. Sempre la località in provincia di Macerata è la meta della nuova operazione, che partirà domattina alle ore 6 dalla chiesa di Brondolo con una vettura che seguirà tre furgoni carichi di generi alimentari: pasta, riso, tonno, pomodoro, zucchero, latte, forme di formaggio, olio, vino, frutta e verdura in quantità industriale. Le offerte sono giunte al circolo NOI da Lattebusche, Vini Vazzoler, F.lli Chieregato, Sparissi, Zambonin e da alcuni ciclisti dilettnti. La mensa del campo di Visso prepara quotidianamente oltre 600 pasti, buona parte dei quali si regge sulle donazioni da Chioggia.

FINALMENTE RIPARATO IL PORTELLONE DI USCITA DALLA CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO


Finalmente è stato sistemato uno dei portelloni di uscita dalla caserma dei Vigili del Fuoco in via Mazzini a Chioggia. Un'avaria all'apertura del garage lo aveva reso inutilizzabile fin dalla scorsa estate. La competenza era in capo alla Provincia di Venezia, poi passata sotto la Città Metropolitana, che fino a poco tempo fa asseriva la propria mancanza di fondi necessari alla riparazione. Tutto è bene quel che finisce bene, soprattutto per i pompieri impegnati nelle missioni quotidiane al servizio della città.

giovedì 19 gennaio 2017

RITROVATA TARTARUGA SULLA BATTIGIA DI SOTTOMARINA. RIFOCILLATA, È AL CENTRO DI RECUPERO


Piacevole quanto ormai rara sorpresa, ieri mattina, per due sportivi che come ogni giorno praticavano nordic walking in riva al mare di Sottomarina. Una tartaruga, sfinita, boccheggiava sulla battigia davanti ai bagni Arcobaleno: «L'abbiamo portata dal veterinario dott.ssa Dupuis -dice Matteo Ramello- che le ha somministrato del glucosio, si è ripresa e poi l'abbiamo portata al centro di recupero». Bravi i due ragazzi e il medico, e anche i pescatori che non di rado -seguendo un protocollo d'intesa con il Comune- si rendono protagonisti del salvataggio di questi animali un tempo più abituali del mare prospiciente Chioggia.

mercoledì 18 gennaio 2017

COLPO DI SCENA: TERMINA LA NON COLLABORAZIONE DEGLI AUTISTI DI LINEA 80 DOPO INCONTRO AZIENDA-SINDACATI


Già si stilavano preventivamente le liste delle corse in bilico domani, quando un incontro tra Actv, la città metropolitana di Venezia e le organizzazioni sindacali cambia il quadro delle cose in atto. L'esito è che cade l'argomentazione principale per la non collaborazione dei piloti di linea 80 Chioggia-Venezia, assieme alla sospensione dell'ordine di servizio che bloccava i trasferimenti degli autisti di Chioggia verso altre destinazioni, dal momento che la gara per l'assegnazione della linea non è ancora aggiudicata in via permanente (a una ditta di Verona), quindi -in vigenza del contratto nazionale di lavoro e degli accordi aziendali- i trasferimenti possono proseguire senza variazioni. La città metropolitana di Venezia inoltre rassicura sindacati e lavoratori riguardo la continuità nel trattamento economico di chi opererà sull'attuale linea 80 anche in futuro, con la conferma delle spettanze erogate dall'Actv: così recita lo stesso bando di gara, precisamente all'articolo 35. Gli utenti, i pendolari, i passeggeri possono quindi avere fondate motivazioni per tirare un sospiro di sollievo, ben consapevoli che la situazione è fluida e che l'accordo sindacale potrebbe non impegnare singoli "cani sciolti" intenzionati a proseguire la non collaborazione ad oltranza.

NON COLLABORAZIONE DEI PILOTI DI LINEA 80 ACTV: DOMANI GIORNATA NERA






NON COLLABORAZIONE DEI PILOTI DI LINEA 80 ACTV: DOMANI GIORNATA NERA - Fonti interne ad Actv lasciano prevedere, per la giornata di domani giovedì 19 gennaio, che molte corse di linea 80 tra Chioggia e Venezia (e viceversa) salteranno. Verranno probabilmente garantite solo le corse effettuate con turni integrati, praticamente 8 in totale. Chiediamo agli utenti pendolari e agli stessi autisti di farci sapere l'evolversi della situazione in tempo reale, anche attraverso immagini e video. Grazie Se vuoi ricevere i ns messaggi informativi con le notizie in tempo reale quali interruzione romea, acqua alta, eventi e altro dovresti registrarti nella tua rubrica i seguenti numeri 3483911959 andrea comparato diretto 3296957138 chioggia azzurra news 1 3339437195 chioggia azzurra news 2 3271964833 venezia moderna news ( notizie della provincia di venezia) una volta registrati manda un tuo messaggio qualsiasi tipo: ciao/ manda le news ai nr 3483911959 e al 3296957138 ( CON W APP E NON CON SMS) ti preciso che il tuo nr lo vedrò solo io e non riceverai notifiche da nessun altro abbiamo anche il canale telegram - per inciso molto più veloce nel consegnare gli avvisi - se hai già l’applicazione basta che clicchi sul ns link https://telegram.me/chioggiaazzurranews

IL COMITATO NO GPL OGGI A ROMA PER DUE INCONTRI AI VERTICI DEI MINISTERI: “LI FAREMO TREMARE”


Come annunciato ieri durante il consiglio comunale, una delegazione del comitato No Gpl è in queste ore a Roma per incontrare al massimo livello i dirigenti del Ministero per i Trasporti e del Ministero per lo Sviluppo Economico, proprio quelli che hanno firmato i decreti autorizzativi del deposito in corso di costruzione a Punta Colombi. Della spedizione fanno parte il presidente Roberto Rossi, le attiviste Mariarosa Boscolo ed Eliana Ardizzon e la consigliera comunale del PD Barbara Penzo: «Faremo tremare il ministero», la promessa scherzosa e concomitante col vero terremoto che si è sentito anche nella Capitale. Nella seduta consiliare di ieri non è mancata peraltro la polemica con il vicesindaco Marco Veronese, che lamenta l'esclusione dell'amministrazione chioggiotta dagli incontri odierni, mentre cresce l'attesa per la trasmissione “Italia” di Rai Due che andrà in onda giovedì 26 gennaio con le interviste ai membri del comitato effettuate appena fuori dalla sala consiliare.
Intanto gli esponenti No Gpl esprimono solidarietà al comitato per la messa in sicurezza della strada Romea, al quale ieri sera non è stata concessa la parola durante la ripresa dei lavori del consiglio: «È vergognoso -dice un attivista- questa amministrazione oltre che incapace si dimostra debole coi forti e forte coi deboli». Il 28 dicembre scorso è stata anche tolta all'avvocato Giuseppe Boscolo, presidente del comitato, la qualifica di consulente del sindaco per i temi della Romea che gli era stata attribuita nella precedente legislatura.

martedì 17 gennaio 2017

IL CONSIGLIO COMUNALE PIÙ CALDO DELL'ERA FERRO: TANTO RUMORE PER NULLA


Sala consiliare stracolma di cittadini oggi per la seduta del consiglio comunale che discute del deposito gpl (con le telecamere di importanti network locali e nazionali), dell'ineleggibilità del sindaco Alessandro Ferro a seguito della sentenza "Ultima Spiaggia" e dell'ordine del giorno firmato dalla consigliera M5S Maria Chiara Boccato per ridurre il gettone di presenza dei consiglieri al minimo di legge.

All'inizio il sindaco Ferro legge la lettera sottoscritta dai consiglieri di maggioranza e da parte dell'opposizione contraria al deposito gpl di Punta Colombi. La consigliera Barbara Penzo annuncia un incontro domani al ministero di una delegazione del PD e del comitato No Gpl, il vicesindaco Marco Veronese stigmatizza il mancato invito all'amministrazione. Polemica col presidente del comitato, Roberto Rossi. L'ex sindaco Casson: «I precedenti verbali sono a disposizione, anche quelli di ASPO. Le telecamere vada anche a Roma a riprendere cosa dicono ai ministeri».

Dopo una sospensione di qualche minuto, il documento unitario viene letto dal consigliere M5S Davide Penzo e firmato dai consiglieri. Si indirizza ai ministri Calenda (sviluppo economico), Delrio (trasporti), Franceschini (beni culturali) e manifesta la contrarietà dell'amministrazione al costruendo deposito gpl anche per via delle «palesi violazioni di legge nell'iter autorizzativo».

Il sindaco, dopo aver presentato la nuova assessora all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici, architetto Elga Messina, legge un documento che contesta le accuse di ineleggibilità e conflitto d'interesse relativo alla sentenza del Consiglio di Stato contro la società "Ultima Spiaggia sas" nella quale il sindaco era socio accomandante. «Non vi era contenzioso tra Ultima Spiaggia e il Comune al momento della mia elezione». Le opposizioni chiedono di poter dibattere con una mozione d'ordine promossa da Beniamino Boscolo (Forza Italia), dopo intemperanze tra il consigliere Montanariello (PD) e il presidente del consiglio Endri Bullo (M5S), che ha minacciato di farlo uscire dall'aula accompagnato dai vigili.

Ora il clima si è apparentemente rasserenato, anche se la discussione si sposta alle accuse di conflitto d'interesse lanciate da Bonfà a Beniamino Boscolo e a Forza Italia. Paolo Bonfà (capogruppo M5S) chiede che la questione sia traslata a un consiglio comunale ad hoc, d'accordo Giuseppe Casson -che non ritiene ineleggibile Ferro, ma intravede un conflitto d'interesse patrimoniale- mentre è contrario Marco Dolfin (Lega): il voto dice 23 sì, 1 no (Dolfin), 1 astenuto (Montanariello), quindi dell'eventuale ineleggibilità di Ferro e del suo conflitto d'interesse si discuterà alla prossima seduta del consiglio comunale.

Mentre la troupe di "Italia", il programma di Michele Santoro su Rai Due, sta intervistando il comitato No Gpl appena fuori dalla sala consiliare, l'attesa dentro è tutta per l'ordine del giorno di Chiara Boccato che mira a portare al minimo l'ammontare del gettone di presenza per i consiglieri comunali: dagli attuali 67 euro (il massimo) a 33 euro.

La seduta è sospesa per un'ora, a partire dalle 19.35. Riprende alle ore 21 con la nomina dei consiglieri di amministrazione degli asili nido, poi è messo in votazione il regolamento per la consulta delle frazioni: approvato con 23 favorevoli, all'unanimità. Indi si discute un odg di Barbara Penzo riguardo la messa in sicurezza della Romea e la variante di tracciato: 16 voti contrari a far parlare il comitato Romea, a fronte di 7 favorevoli. Le opposizioni sono amareggiate: «Ci sono comitati di serie A e comitati di serie B», dice Montanariello. «Le consulte non servono se non si ascoltano i comitati», aggiunge Dolfin. «I comitati che pensano sono scomodi per questa amministrazione, che preferisce emarginarli», prosegue Barbara Penzo. Il sindaco replica: «L'odg è stato scritto dall'avvocato Gioachina del comitato Romea, anche se qua non ha avuto la parola. ANAS vuole come interlocutrici solo le amministrazioni comunali. I comitati hanno ruolo consultivo, ma sono le amministrazioni a decidere, portando avanti una linea politica. Per la variante sull'Arzerone servirebber un nuovo ponte sul Brenta e relativi espropri». Al voto: 7 favorevoli, 14 contrari all'ordine del giorno presentato da Barbara Penzo in tema di messa in sicurezza della Romea.

Beniamino Boscolo alle 23.30 illustra l'ordine del giorno relativo al mantenimento dell'ufficio del giudice di pace a Chioggia, che dopo discussione passa con 21 sì. Si passa all'ordine del giorno di Marco Dolfin per la non concessione dei servizi anagrafici ai soggetti stranieri in possesso del solo permesso di soggiorno: Daniele Padoan (M5S) ricorda che spetta alla legge nazionale disciplinare i servizi anagrafici e la concessione della carta d'identità. Inoltre l'identità è riconosciuta dalla questura, quando rilascia il permesso di soggiorno. «Per noi è meglio che abbiano un documento, avere una carta d'identità consente agli stranieri presenti nella comunità di accedere a servizi, anche quello sanitario». M5S e PD voteranno contro odg del leghista Dolfin riguardo la non concessione dei servizi anagrafici a chi ha il solo permesso di soggiorno: Barbara Penzo dice «senza diritti e obblighi tributari non c'è integrazione». Marco Dolfin rinvia l'ordine del giorno e lo ripresenterà dopo alcuni chiarimenti sul dettato ministeriale.

A mezzanotte e venti minuti, il rinvio del temuto odg Boccato sul dimezzamento del gettone di presenza (e sulla parificazione del presidente del consiglio agli altri consiglieri) viene rinviato dal presidente Bullo data l'assenza intercorsa della proponente dalla seduta, il cui ruolino di marcia ha subìto lungo la giornata tali e tanti scossoni da diventare irriconoscibile rispetto alla sua stesura. Basti pensare che fino alle ore 21 l'ordine dei lavori non aveva ancora affrontato alcuno dei punti in programma.

lunedì 16 gennaio 2017

TURISMO, SI PENSA ALLA PROSSIMA STAGIONE. AL VIA L'OGD, MA I CONSORZI PER ORA RESTANO SEPARATI


Con il freddo di gennaio è difficile pensare alla stagione estiva, ma è proprio in questi mesi che si delineano le direttrici per le attività turistiche a venire. Il tavolo di costituzione dell'OGD (organizzazione per la gestione della destinazione turistica) sta per stabilire -il prossimo giovedì- le modalità di entrata dei vari soggetti nel nuovo organismo, che sarà presieduto dall'assessora Angela d'Este, mentre è alto mare per la convergenza dei due consorzi di promozione turistica: contrariamente a quanto apparso sul web nei giorni scorsi, sia Lidi di Chioggia che Con Chioggia Sì trovano «auspicabile» l'eventualità di un accordo, ma per ora «di concreto non c'è assolutamente niente». È stata data, spiega Luciano Serafini di Cisa Camping, «un'interpretazione sbagliata ad una foto e ad un incontro, nel normale dialogo fra due componenti dello stesso settore»; conferma anche Giuliano Boscolo di ASA, «il brindisi con Leo Ranieri era dovuto alla chiusura di altri contenziosi, ci siamo trovati per vedere la partita. Siamo aperti a qualsiasi soluzione, ma per una fusione serve prima il parere dei soci. Sono cose delicate, devono accadere in modo spontaneo e non pompate dai media». Entrambi gli enti quindi proseguono la propria rispettiva operatività, almeno per il momento.

Ciò che invece può determinare qualche cambiamento di orizzonte è anche la notizia delle dimissioni -presentate prima di Natale, congelate e discusse in queste ore, se non oggi stesso- del fantastico imprenditore nautico Marino Masiero dalla presidenza del consorzio Con Chioggia Sì. Ufficialmente la motivazione risiede nei numerosi impegni di lavoro alla darsena Marina del Sole, specie dopo la tragica dipartita del fratello Paolo in una spedizione subacquea, anche se non erano nascosti i malumori di parte degli operatori per alcune scelte presidenziali, come la ricerca di un rapporto con i consorzi di promozione turistica di Venezia o l'organizzazione del mondiale motonautico offshore lo scorso settembre, in un periodo lontano dagli apici delle presenze nelle spiagge e negli alberghi.

L'ARCHITETTO ELGA MESSINA È LA NUOVA ASSESSORA ALL'URBANISTICA E AI LAVORI PUBBLICI


Il decreto del sindaco n.74/2017 ripristina il perfetto funzionamento della giunta comunale con l'ingresso della nuova assessora all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici. Si tratta di Elga Messina, architetto 44enne di origine siciliana ma operante a Marcon dove lavora allo studio All Projects, che va a integrare il massimo organo decisionale cittadino capovolgendo l'equilibrio statutario di genere a favore delle donne: sono ora ben quattro le assessore (D'Este, Penzo, Trapella oltre a Messina) a fronte dei due maschi, ovvero Daniele Stecco e il vicesindaco Marco Veronese, al quale viene attribuito ora il referato al Demanio. Il curriculum dell'architetto Messina -si legge nel documento all'albo pretorio- è stato protocollato il 10 gennaio scorso al numero 1067. Nella pagina personale interna allo studio di progettazione di cui fa parte e che ha fondato, Messina elenca la propria storia professionale con particolare riferimento alle esperienze nella pubblica amministrazione: nel 2003 vince un concorso pubblico come istruttore tecnico direttivo "in un Comune della provincia di Venezia" con in atto un programma di espansione urbanistica. La nuova assessora all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici del Comune di Chioggia si definisce «ottimista per natura, si definisce fortunata perché svolge un lavoro che è anche il suo hobby preferito. Le sue competenze professionali spaziano dal restauro architettonico e conservativo alla progettazione di nuove opere su scala architettonica e urbanistica, con specializzazione nei settori legati alla grande distribuzione, all'ospitalità e alla residenza di lusso».

LE FILIALI AUSER DI CHIOGGIA RACCOLGONO FONDI PER UN NUOVO FURGONE. IL PRECEDENTE FU INCENDIATO

La notte dello scorso 22 novembre, a Borgo San Giovanni, furono incendiati tre automezzi fra cui uno dei furgoncini in dotazione ad Auser, l'associazione di volontariato che provvede ogni giorno alle esigenze di spostamento di molti anziani -e non solo- con problemi di deambulazione. Ad oggi non vi è stato alcun risarcimento per il danno, e le due filiali di Chioggia si trovano nella condizione di aver bisogno di un nuovo mezzo: «Per questo -dice Gianni Gibbin, uno dei due presidenti- chiediamo a privati e associazioni di fare una donazione». Fa eco Mauro Boscolo, l'altro presidente: «Stiamo tirando avanti con le nostre vetture private, ma non possiamo andare avanti così a lungo. Siamo impossibilitati a soddisfare tutte le esigenze di coloro che si rivolgono a noi ad esempio per compiere visite mediche o svolgere terapie fuori dal territorio comunale». Si tratta di 10-12 interventi al giorno: «Nel 2016 abbiamo macinato 85mila chilometri», continua Gibbin. «Il trasporto è gratuito e garantito da volontari a rimborso spese, non vigono tariffe ma chiediamo un piccolo contributo a chi viaggia con noi». Per coloro che volessero versare la propria donazione, è attivo un conto alla Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco, questo l'IBAN: IT 76 V087 28209010 0000 0219 895. Auser ringrazia fin d'ora chi la sosterrà.

INFERNO LINEA 80: ACTV CERCA DI COPRIRE TUTTE LE CORSE, PANICO PER I TRASFERIMENTI

Ormai gli utenti della linea 80 Chioggia-Venezia si stanno malvolentieri abituando al tourbillon di corse saltate ogni giorno (e peggio, ogni sera) per via della non collaborazione dei piloti, a seguito dell'alienazione della linea a una società privata e ai relativi dubbi per il futuro. Molte voci si sono rincorse stamane riguardo alle corse che non sarebbero state effettuate in giornata nei due sensi: dapprima numerose, poi un po' “prosciugate”, le ultime informazioni dicono che dal deposito di Borgo San Giovanni potrebbe non partire l'autobus delle 16.45 con prima fermata in via Naccari a Chioggia, quello delle 20.30 da Sottomarina e quello delle 21.25 da Venezia, ma il suggerimento è di rivolgersi al call center HelloVenezia di Vela (041 2424) per informazioni aggiornate in tempo reale, che non mancheremo di riportare anche qua.

Fonti aziendali spiegano lo status quo: c'è stata un'assegnazione provvisoria a una ditta di Verona che ha vinto l'appalto, ma come spesso succede sono pendenti alcuni ricorsi, tanto che non è stata stabilita la data del passaggio. I dipendenti protestano perché è stato formalizzato il blocco dei trasferimenti, e vogliono capire quale sia il personale destinato al nuovo gestore, se coloro che stanno già coprendo la linea o i più giovani: questo dipende anche da una differente lettura del bando, dal momento che nella gara indetta dalla Provincia è previsto il trasferimento del personale (alle condizioni del privato che vince la gara stessa, fermo restando il mantenimento del posto di lavoro), mentre secondo i sindacati questo trasferimento può avvenire solo su base volontaria. Anche la clausola che prevede medesimo trattamento economico può considerarsi aleatoria riguardo il futuro, dal momento che le revisioni dei piani aziendali potrebbero preludere a spiacevoli sorprese: dal clima d'incertezza nasce la non collaborazione, ovvero la mancata copertura degli straordinari e l'autolimitazione a ciò che prevede strettamente il contratto di lavoro, senza prestazioni extra. Le corriere così restano in deposito, anche a fronte di coloro che si offrono di condurle: sono stati segnalati dei casi nei giorni scorsi di intemperanze in tal senso, anche se l'azienda afferma che sta cercando in tutti i modi di coprire tutte le corse della linea 80 utilizzando anche il personale in servizio nel deposito di Mestre.

La situazione tuttavia non è limpida e non è dato sapere quando tornerà alla normalità. I fatti degli ultimi giorni stanno mettendo anche i dipendenti gli uni contro gli altri, non solo quelli del servizio automobilistico contro quelli della navigazione (che in quanto pendolari soffrono l'assenza delle corse destinate a portarli al lavoro), ma anche all'interno della prima categoria tra sindacalizzati e non: qualsiasi scintilla, da un ritardo che fa perdere la coincidenza ai mancati controlli dei viaggiatori che non pagano il biglietto -e che un accordo impone agli autisti, aprendo la sola porta anteriore- diventa motivo di crisi, esasperazione e insofferenza.

FERRO ALL'ULTIMA SPIAGGIA? E PUÒ SCOPPIARE ANCHE LA GRANA GETTONI PER IL M5S


Non solo il documento unitario sul deposito gpl, le telecamere della Rai e l'intricata vicenda legata alla società in cui il sindaco Ferro sarebbe coinvolto, che porta alcuni a parlare di sua ineleggibilità e a chiederne conto. Il consiglio comunale di domani -martedì 17 gennaio- convocato alle ore 16 sarà il più scottante di questa legislatura anche per una serie di ordini del giorno presentati dai consiglieri di opposizione, e soprattutto dalla consigliera di maggioranza Maria Chiara Boccato. La giovane esponente dei 5 Stelle, attivista “della prima ora” del MoVimento a Chioggia, chiederà infatti che il consiglio voti la riduzione del gettone di presenza alle sedute, portandolo dall'attuale massimo consentito (67 euro) al minimo di legge (36 euro), in base all'articolo 82 del Testo Unico Enti Locali. «L'azione politica si esercita per servizio e non per professione», scrive Boccato nell'ordine del giorno, «e Chioggia oggi si trova ad affrontare una difficile situazione socio-economica che non permette alle casse comunali di far fronte a certe necessità della città stessa»; obiettivo dell'odg è anche limitare l'indennità del presidente del consiglio comunale a semplice gettone di presenza qualora i suoi redditi superino i 20mila euro lordi annui. Il denaro risparmiato, secondo Boccato, dovrebbe essere speso in progetti di finalità sociale (istruzione, cultura, sport, sostegno) concordati da tutte le forze politiche.

Il testo ripete per larghi versi quanto l'allora consigliere comunale Gilberto Boscolo, unico rappresentante del M5S nella scorsa legislatura e oggi assunto come segretario particolare del sindaco, aveva chiesto all'assise nel 2012, con termini ancora più radicali: l'ordine del giorno chiedeva di “annullare l'importo del gettone di presenza da corrispondere ai consiglieri comunali per la partecipazione alle sedute” e di destinare gli introiti alle stesse finalità sociali, considerando “la crisi economica, i tagli nei trasferimenti, lo sbilancio di SST”. Senza contare, naturalmente, che in un caso e nell'altro la riduzione dei costi della politica e delle istituzioni rappresenta un elemento fondativo del programma del MoVimento 5 Stelle.
Resta dunque da vedere se i consiglieri della maggioranza stellata voteranno contro se stessi, dimezzando il gettone, oppure contro la storia del loro stesso movimento.