Anche ieri sera un gruppo di Tursiopi si è spinto all’interno della foce del Brenta; sembra che si tratti di una famigliola composta da due adulti e un piccolo.A testimonianza dell’evento una ripresa con il telefonino, sicuramente il gruppo di ieri fa parte di un branco più numeroso avvistato frequentemente di passaggio dal litorale di Isolaverde quasi sempre in transito da nord a sud passando dalla foce del Brenta a quella dell’Adige.
Sono ormai anni che i delfini (probabilmente tursiopi) frequentano il litorale di Isolaverde ma secondo i gestori dei bagni Smeraldo non erano mai stati notati ad addentrarsi del fiume Brenta. Probabilmente non c’è nulla da stupirsi considerando ormai che il mare entra nel Brenta per decine di chilometri.
Settimane fa i media europei davano notizie di un’orca che si era spinta all’interno della Senna per molti chilometri, purtroppo perdendo poi la vita.
Isolaverde rappresenta sempre di più un’oasi di biodiversità tra flora e fauna, tra i volatili più importanti sono state avvistate famiglie di cigni, anni fa ci fu anche un avvistamento di una foca.
Un paio di anni fa più o meno a quest’epoca prendeva piede il servizio di steward e di hostess promosso dall’amministrazione comunale e affidato alle associazioni di categoria dei balneari Gebis e Ascot. Il compito di questi era pattugliare la battigia e le aree dell’arenile per dare ai turisti e ai cittadini le informazioni necessarie per prevenire il Covid.
I ragazzi e le ragazze che prestavano il servizio dovevano verificare l’utilizzo delle mascherine e il rispetto del distanziamento, oltre a far rispettare il divieto di fumo come stabilito dall’ordinanza emanata dall’allora sindaco Ferro. Il servizio comprendeva la distribuzione di volantini informativi per i bagnanti.
Due anni fa per l’assunzione dei dieci steward, che allora, secondo Giorgio Bellemo di Ascot avrebbero dovuto anche scongiurare l’acquisto di merce dai venditori abusivi, l’amministrazione aveva investito 50mila euro, partecipati per un 22% da Gebis e da Ascot.
Nonostante la presenza degli steward, anche lo scorso anno la spiaggia era piena di venditori abusivi. Gli steward non avrebbero potuto sanzionare chi non rispettava l’ordinanza contro il fumo e tanto meno avrebbero potuto fare qualcosa contro i venditori abusivi.
Non ne avrebbero avuto alcun titolo e alcuna competenza.
In questo caso la competenza spetta alle forze di polizia, le uniche che possono intervenire e che quando lo fanno devono sempre tenere in conto le persone che passeggiano sulla battigia e che potrebbero essere coinvolte in un fuggi fuggi che non porterebbe nulla di buono.
In ogni caso chi si trova a passare in quel tratto di battigia, verso la diga di Sottomarina, oggi ha l’impressione di essere catapultato in una terra di nessuno, al di fuori della legge.
Qui l’apparenza è questi commercianti abusivi possano fare quello che vogliono, posizionando merci di marchi che solitamente vengono venduti in boutique e non certo su teli appoggiati sulla sabbia.
Si ricorda che chi acquista dai venditori abusivi acquista prodotti che non sono sicuri e che talvolta possono essere pericolosi per la salute. Acquistare dai commercianti abusivi alimenta attività criminose e illecite, danneggia l’economia locale creando una concorrenza sleale.
L’abusivismo commerciale è una piaga sociale, produce danni all’economia e alimenta anche l’evasione fiscale.
ELISA E ALFREDO: PADRE E FIGLIA INSIEME PER SEMPRE
Una terribile disgrazia è avvenuta ieri pomeriggio a Correzzola vicino all’ex ristorante “La Busa”, Alfredo ed Elisa Bergamasco, padre e figlia, gestori della pizzeria “Al Mago” sita sulla fondamenta Lombardo hanno perso entrambi la vita mentre si dirigevano in scooter verso Chioggia per il consueto lavoro nell’attività familiare.
Purtroppo il destino non ha lasciato scampo a entrambi, Elisa ha perso la vita nell’incidente e Alfredo a Padova dove era stato elitrasportato in condizioni gravissime, non è nota la dinamica dell’incidente, forse un malore di Alfredo, una perdita del controllo della moto e sono finiti fuori strada impattando rovinosamente.
Una tragedia che lascia senza fiato, chi non conosceva Alfredo ed Elisa? Avevano iniziato anni fa a lavorare assieme con una gelateria, gelateria “Al Mago”, in corso del popolo dove c’era una volta il negozio di biciclette Albanese per poi spostarsi sulla fondamenta Lombardo aprendo la pizzeria, negli anni l’attività era cresciuta, era un piacere vedere questa famiglia con tanta voglia di fare, sempre attenti al loro lavoro, Alfredo poi era una cosa grande, una persona a cui non mancava mai il sorriso, sempre pronto alla battuta.
Un legame tra padre e figlia indissolubile nella vita e purtroppo nella morte, nel dispiacere della disgrazia, per chi ha il dono della Fede, il pensare che continueranno ad essere assieme in cielo attenua il dolore di questa perdita.
Elisa lascia il marito Alessandro con cui gestiva la pizzeria e una figlia piccola.
Sulla tratta Chioggia Adria Rovigo si rendono necessari lavori di manutenzione programmati da RFI.Dal 5 luglio, martedì, al 29 luglio, venerdì, tutti i treni che collegano Chioggia ad Adria saranno sostituiti da bus.
Dal 30 luglio, sabato, al 28 agosto domenica, tutti i treni che collegano Chioggia Adria e Rovigo sono cancellati e sostituiti da bus.
Dal 29 agosto, lunedì, all’11 settembre, domenica, saranno cancellati tutti i treni che collegano Chioggia ad Adria e sostituiti da bus Sistemi Territoriali si scusa per il disagio.
Attorno alle 12 di questa mattina un ragazzo di 23 anni di nazionalità moldava si è infortunato cadendo violentemente sugli scogli della diga nord di Isolaverde (località Bacucco) ancora una volta la catena di soccorso per le emergenze in spiaggia si è attivata con la massima urgenza con l’intervento praticamente immediato dei bagnini e del personale dei Bagni Smeraldo dotati di quod di proprietà.Le condizioni di questo giovane , probabilmente in stato di ebbrezza, inizialmente sono state causa di notevole preoccupazione per i soccorritori in quanto il 23enne è rimasto svenuto per più di qualche minuto e si temeva il peggio.
Fortunatamente non dovrebbe trattarsi di nulla di grave il giovane al momento si trova all’ospedale di Chioggia per accertamenti.
È da sottolineare il notevole livello di attenzione per la sicurezza dei turisti e dei bagnanti presente a Isolaverde e in particolare ai Bagni Smeraldo: presidio sanitario fisso della Asl 3 (al momento durante i weekend, da luglio tutto il mese), ponte radio, defibrillatori, quod, ben quattro bagnini disponibili in contemporanea tra i bagni smeraldo e le vicine postazione della spiaggia libera gestite dal consorzio Ascot.
La Regione Veneto ha realizzato un catalogo in cui sono riportate le opere pittoriche del patrimonio della Regione Veneto stessa.Per realizzarlo, la Regione si è avvalsa anche dell’aiuto del Grande Ufficiale Giorgio Aldrighetti, nostro concittadino, conoscitore della nostra città, delle tradizioni, del patrimonio e delle sue peculiarità come pochi ed esperto in araldica.
La catalogazione è stata fatta ai fini assicurativi e ha riguardato le opere pittoriche di proprietà della Regione Veneto presenti a marzo di quest’anno.
L’intervento di Aldrighetti riguarda un ritratto in cui si trova uno stemma nobiliare. Aldrighetti, noto studioso in araldica, si è interessato per sottoporre l’opera all’analisi della dottoressa Ilaria Buonafalce, del’Academie Internationale d’Heraldique.
Lo studio dello stemma ha permesso di individuare il soggetto del ritratto.
Sabato davamo notizia di un 65enne che si era sentito male in Corso del Popolo. Non si è sentito male ma ha rischiato di morire soffocare a causa di un boccone della brioche che stava mangiando che gli è andato per traverso.
Il fatto è accaduto dalle parti del Municipio e per la salvargli la vita è intervenuta l’ambulanza del SUEM 118. Gli operatori in servizio hanno cercato di liberargli la via aerea e di rianimare il battito cardiaco che era cessato.
L’uomo è stato quindi ricoverato nel reparto rianimazione.
La crisi idrica sta diventando sempre più drammatica ogni giorno che passa, non piove, c’è un notevole dispersione di acqua e in aggiunta c’è il problema enorme della risalita del mare, il cosiddetto cuneo salino, che entra per 30/40 km nell’entroterra del Po e dell’Adige compromettendo non solo i raccolti ma l’intero equilibrio ambientale.
Quando muoiono gli alberi e le piante in genere, sparisce anche la fauna e quando il sale entra nel terreno ci rimane.
Del problema del cuneo salino se ne parla da anni per quanto riguarda il Brenta a causa degli interessi privati di un gruppo di imprenditori nautici si è praticamente bloccata la realizzazione del ponte/ sbarramento che oltre a contrastare la desertificazione del territorio sarebbe anche una soluzione di enorme importanza per la viabilità.
Abbiamo intervistato il presidente del consorzio di bonifica Adriano Tugnolo che assieme all’ingegner Rodolfo Laurenti hanno spiegato, oltre al dramma della situazione attuale, che cosa si è progettato per salvaguardare il Po dall’intrusione del mare, un progetto, come quello per il fiume Brenta che rappresenta praticamente l’unica speranza per l’ambiente, il territorio, l’agricoltura e tutto quel che segue.
Sono bastati un paio di giorni per fare pulizia al parcheggio Padova a Sottomarina in viale Umbria.
La cittadinanza è stata avvisata dall’assessore ai Lavori Pubblici Elisabetta Griso con un post social, come questa amministrazione fa frequentemente riconoscendo nel mezzo il modo più immediato per rendere note gli atti compiuti o in essere.
Ieri quindi l’azienda incaricata ha iniziato le operazioni di pulizia del parcheggio togliendo le strutture per ombreggiare le auto.
Si tratta di un parcheggio nel quale, nei tanti anni in cui è stato gestito da una famiglia che ora ha perso la concessione, è cresciuta una vegetazione fantastica, uno dei pochi luoghi dove gli alberi sono potuti crescere senza impedimenti e la vegetazione che qui si trova rende il parcheggio una chicca unica nel suo genere, almeno per quanto riguarda la città.
L’amministrazione ha dato parola che gli alberi non saranno toccati, a parte un paio che, tolti, dovrebbero permettere di aprire un percorso.
Ora che l’operazione di pulizia è terminata e il grosso è stato tolto, si passerà al secondo step.
Ci si augura che sia questione di breve tempo, la cittadinanza è affamata di parcheggi e la mancanza di questi ambiti posti auto nell’area circostante si è fatta notare.
Open Fiber s.p.a., la ditta incaricata alla posa della rete banda larga nel nostro comune ha diffuso il cronoprogramma, almeno ora si ha un’idea dei tempi di realizzazione, cosa di cui neanche l’amministrazione era a conoscenza in quanto il lavoro è stato richiesto direttamente dal governo romanoSottomarina – Le operazioni di scavo, come richiesto dagli Uffici Comunali sono sospese nel periodo estivo ad eccezione di piccoli interventi che si potrebbero rendere necessari a causa di guasti.
Tutto ciò al fine di evitare l’aggravio delle ben note problematiche vista l’importante presenza turistica nella zona.
Sino a Settembre le ditte incaricate procederanno ad eseguire lavori di giunzione e cablaggio senza macchinari né occupazioni di suolo.
Da Settembre si procederà alla realizzazione delle rimanenti operazioni di scavo ed al ripristino definitivo delle porzioni provvisoriamente rattoppate;
Isolaverde – I lavori di scavo sono stati completati, nelle prossime settimane si darà seguito al cablaggio; Valli, Cà Bianca, Cà Lino – I lavori di scavo sono stati iniziati e sospesi. Gli stessi continueranno verso la fine di Luglio / inizio Agosto; La Società ha garantito la possibilità di intervenire sui ripristini provvisori nel caso di cedimenti o per la messa in sicurezza di eventuali situazioni di pericolo.
Primo temporale estivo ieri e già si contano i primi danni.
La pioggia violenta che si abbattuta sulla città ieri non ha risparmiato il capannone all’Isola Saloni in fase di ristrutturazione.
Dopo mesi in cui la proprietà doveva eseguire il rifacimento della pericolosa copertura in eternit, ora che si sta provvedendo la struttura è uno scheletro e a parziale protezione era stata sistemata una copertura provvisoria che il vento improvviso che ha accompagnato la pioggia ha subito tolto facendolo rovinare a terra.
Fortuna vuole che l’area sia più o meno interdetta e che nessuno abbia cercato riparo ai bordi del capannone.
Come al solito la pioggia ha invaso le strade creando laghi nei posti ormai conosciuti e quindi evitabili.
Bisogna ricordare però che una corretta pulizia delle forine aiuterebbe l’acqua a defluire più velocemente evitando il crearsi di pozzanghere importanti che creano disagio a chi si deve muovere con un mezzo diverso dall’auto o dal bus.
Ogni volta che la città viene interessata da pioggia importanti una parola ritorna sulla bocca di molti ed è megatubo. la struttura quasi completata, per terminare la quale mancano una trentina di metri ormai da anni.
Lo stesso Consorzio di Bonifica Bacchiglione ne aveva accennato giusto il giorno prima ricordando l’importanza della struttura per impedire che città vada a fondo ogni volta che piove con una violenza maggiore.
Dato che il fenomeno delle bombe d’acqua è sempre più frequente e la possibilità che la città vada sotto acqua a causa della pioggia è ad esso proporzionale, sarebbe il caso di riprendere in mano il progetto e rivedere come mai quei trenta metri non vengono appianati.
La Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto presenta “Summit del Mare – Costa veneta green lab”. Si tratta di un evento che coinvolge 10 comuni ognuno dei quali presenterà il proprio progetto per rendere la costa veneta il litorale più sostenibile oltre che la più inclusiva dopo la partnership con la ULSS e la Regione Veneto. Il litorale veneto conta inoltre numerosi riconoscimenti quali le bandiere blu che attestano la qualità delle acque, le bandiere verdi che dimostrano l’attenzione ai bambini e quelle gialle che attestano l’attuazione di politiche di mobilità sostenibile
Nasce ora l’idea del “Summit del Mare – Costa veneta green lab”.
Un progetto che come scopo ha il creare i presupposti per rendere ancora più attrattivo il territorio le litorale veneto per il turismo.
Diventa importante il confronto tra i sindaci e portare avanti azioni coordinate e concordate
I progetti che saranno presentati vanno dalla promozione della spiaggia senza fumo, alla sensibilizzazione per la gestione dei rifiuti, dalla fruizione del territorio in maniera lenta, alla transizione ecologica del trasporto pubblico.
Sarà una notte interamente dedicata all’ambiente, alla sostenibilità e all’innovazione o a una camminata in pineta sotto le stelle, ma ci saranno anche laboratori didattici alla riscoperta, valorizzazione e promozione dell’identità territoriale e delle tradizioni locali.
Ognuno dei 10 comuni aderenti alla Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto organizzerà, nel corso dell’estate 2022, un evento per presentare e promuovere la propria iniziativa legata alla sostenibilità.
E sarà un valore aggiunto il dialogo e la collaborazione che si instaureranno con le categorie rappresentate nei territori. Anche il mondo imprenditoriale, infatti, organizzerà un evento parallelo con il medesimo fine di quello amministrativo.
la proposta migliora potrà essere valutata in un contest e, al termine dell’estate sarà organizzato un evento per coinvolgere tutte e 10 le località della costa e i privati che avranno partecipato. In tale occasione saranno presentati i progetti realizzati e conferiti i riconoscimenti alle migliori iniziative.
Come ha concluso l’assessore regionale al demanio Francesco Calzavara si sta dimostrando come attraverso il dialogo tra i sindaci si possa avere una strategia complessiva, anche sul tema della sostenibilità. uno dei temi che sarà assolutamente vincente nei prossimi anni.
”A fine luglio la città vivrà una meravigliosa notte Verde -spiega Serena De Perini, assessore agli eventi ed al marketing territoriale- Parteciperemo con un progetto di sensibilizzazione e al contempo di valorizzazione delle meraviglie del nostro territorio, che vanno preservate.
Con la preziosa collaborazione delle associazioni impegnate nella salvaguardia dell'ambiente svilupperemo dei laboratori didattici per bambini, ma non solo.
Non mancheranno momenti ludici ed animazioni musicali.
Sarà una bella serata all'insegna della sostenibilità, ma anche dell'innovazione tecnologica.
Ci prepareremo, anche se in chiave festosa, ad un momento di riflessione su temi attuali e molto importanti per la città e per il turista"
I militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Chioggia, durante il normale pattugliamento marittimo della conterminazione lagunare, hanno notato un insolito traffico di barchini da diporto di piccole dimensioni, in zona Saloni, all’interno del territorio del comune di Chioggia.
I successivi servizi di osservazione hanno permesso di individuare due persone che, utilizzando un furgone commerciale, provvedevano a raccogliere il frutto delle battute di pesca di molluschi bivalvi del tipo comunemente denominato “vongola verace”, verosimilmente raccolte in zone precluse.
I militari operanti hanno così deciso di sottoporre a controllo il veicolo commerciale, al cui interno venivano rinvenuti 600 kg. di vongole, prive di qualsivoglia attestazione sanitaria, idonea a ricostruire la filiera del prodotto ittico.
Il prodotto ittico, la cui provenienza rimane tutt’ora ignota, veniva trasportato all’interno di un veicolo commerciale privo di sistema di refrigerazione e, una volta commercializzato, sarebbe stato immesso in consumo.
Ai due occupanti ed alla Società proprietaria del veicolo sono state comminate le sanzioni amministrative previste dalla normativa di settore.
Il prodotto ittico, considerato non idoneo al consumo umano, è stato posto sotto sequestro.
Terminata l’emergenza sanitaria, tolte le mascherine, l’aumentare delle temperature, speravamo di tirare una boccata di ossigeno per quanto riguarda la situazione contagi.Non è così. Nella giornata di ieri sono stati oltre 56mila i nuovi contagi, 75 i decessi, in aumento rispetto al giorno prima. Sono aumentati gli ingressi e i ricoveri nei reparti ordinari. In una settimana i contagi sono aumentati del 58,9%.
La campagna vaccinale è praticamente ferma, intanto ha preso il via la somministrazione della 4° dose tra le persone fragili ma non sta trovando un grande risposta.
Due sono le varianti che stanno causando l’aumento dei contagi ma sarebbe il caso di essere se non altro più prudenti e, anche se la mascherina non è più obbligatoria se ne consiglia l’utilizzo nei luoghi chiusi soprattutto se ci sono molte persone e, in caso di assembramento, anche all’aperto.
Lo scorso 18 giugno anche nella Direzione Marittima del Veneto, ha preso il via l’Operazione Mare Sicuro che, da oltre 30 anni, impegna la Guardia Costiera per garantire la sicurezza di chi decide di passare le proprie vacanze sulle coste e sui mari italiani.
Dal 18 giugno al 18 settembre, saranno operativi 208 tra donne e uomini e 25 mezzi navali dei Comandi della Guardia Costiera, Capitaneria di Porto di Chioggia, Venezia, Jesolo e Caorle.
Sarà attivo il Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera di Salò il tutto supportato dai Nuclei Aerei.
Saranno 140 i chilometri costieri del litorale e 158 quelli del lago di Garda ad essere sotto controllo. La Guardia Costiera opererà anche sul demanio marittimo.
Lo scorso anno, durante la stagione estiva sono stati soccorse dalla Guardia Costiera oltre 240 persone. Dall’analisi delle emergenze molte si sono rese necessarie a causa di situazioni che sarebbero state prevedibili e quindi evitabili, molte delle quali dovute al mancato rispetto delle più elementari norme di prudenza.
Il mare va affrontato con rispetto, ricorda la Guardia Costiera.
Anche quest’anno prosegue l’iniziativa del “bollino blu” che coinvolgerà anche le darsene per raggiungere il maggior numero dei diportisti. Lo scorso anno sono stati rilasciati 374 bollini blu. .
Per le emergenze in mare il numero attivo è 1530
In I commissione si è tornati a parlare della mensa. Il consigliere Montanariello ha affermato che dopo un accesso agli atti ha verificato che la ditta che gestisce la mensa ha avuto sanzioni dopo l’ultimo controllo, al contrario di quanto affermato dall’amministrazione. Importante la petizione sottoscritta dai genitori dei bambini che usufruiscono della mensa, firme secondo Montanariello pesanti sulle quali si dovrebbe basare la decisione politica. Il centro cottura può essere una soluzione in modo da dare maggior indipendenza al comune. Un bando in PNRR, con l’intento di ampliare l’offerta del tempo pieno, ha finanziato proprio le mense scolastiche ma, a quanto ha affermato il Consigliere, non ha partecipato per mancanza di spazi.
Il vicesindaco Daniele Tiozzo ha affermato che tutto è stato discusso sempre con la massima trasparenza. e che le sanzioni sono state evidenziate in un’assemblea ma ha ricordato che più che rimuginare sui problemi si devono cercare soluzioni.
Il malcontento dei genitori deve trovare una soluzione.
Una struttura per il centro cottura è stata cercata, anche nelle zone limitrofe, ciò per verificare se ci fossero le basi per effettuare una scelta e un cambio di passo nella gestione.
All’uscita del bando era stata fatta subito una verifica ma nessuna struttura scolastica aveva le caratteristiche richieste per partecipare al bando.
Nell’occasione era stato valutato plesso per plesso, ha concluso Tiozzo e nessuno è risultato adatto.
Altre sono state le valutazioni effettuate sul centro cottura, la cui realizzazione in un primo tempo si è pensata in base agli spazi preesistenti e valutando un basso impatto economico ma ora le valutazioni saranno fatte su basi diverse con un’ottica diversa.
L’allarme è stato lanciato ieri, mercoledì 22 giugno, il pomeriggio tramite social.Sebastiano Barcheri, un 44enne residente a Ca’ Lino sposato con figli, non dava più notizie di sé dal giorno prima, martedì.
Antonio Tiengo, albergatore dell’Hotel Bristol, sembra sia stata una delle ultime persone ad averlo visto, ha dichiarato infatti che il Barcheri martedì mattina era in albergo per il consueto lavoro di manutentore quando aveva chiesto il permesso di allontanarsi per “andare a fare la denuncia dei redditi”.
Il post pubblicato sulla pagina fb di Chioggia Azzurra ha raccolto in pochi minuti centinaia di like e di condivisioni e molti commenti rivolti allo stesso Barcheri implorando il ritorno alla “sua famegia”.
Al momento sembra non sia trapelato nulla dalla famiglia se non la preoccupazione del suo allontanamento, il Barcheri è stato descritto dalle persone che lo conoscono come persona con la testa sulle spalle, serio e gran lavoratore.
Questo quadro non avrebbe fatto pensare a una persona che si allontana da casa volontariamente, consapevole di ciò che il gesto avrebbe provocato. Invece proprio di un allontanamento volontario si è trattato.
Sembra che l’uomo si sia recato a Comacchio con lo scooter con il quale si era allontanato dall’hotel.
Non è la prima volta che accade nel nostro territorio, di solito succede a chi sta attraversando dei momenti di forte stress e reagisce allontanandosi.
Lunedì 20 giugno, i volontari del gruppo di Protezione Civile del Comune di Chioggia, alle 6:30 si sono recati presso un magazzino di Sant’Anna, messo a disposizione da un'azienda per caricare a bordo di un camion della stessa Protezione Civile, i quasi 8 quintali di aiuti per l’Ucraina raccolti grazie alla generosità del popolo clodiense. Si tratta di generi alimentari, medicinali e articoli per l'igiene personale. Caricato il camion i volontari sono partiti alla volta del Quadrante Europa a Verona dove la Protezione Civile Regionale e Nazionale ha allestito il centro raccolta aiuti per l'Ucraina per tutto il nord Italia, dove il tutto verrà caricato in treno alla volta dell’Ucraina.
Nel frattempo la Protezione Civile sta continuando a prestare aiuti alla popolazione ucraina che qui ha cercato rifugio fornendo generi alimentari e vestiario.
Un grazie a tutti i chioggiotti che hanno contribuito e una grande soddisfazione anche da parte del sindaco Mauro Armelao il quale ha la delega alla Protezione Civile.
Un grazie a tutti i volontari della Protezione civile che in occasioni come questa opera in silenzio per aiutare chi è in difficoltà. Oggi la causa è il conflitto bellico Russo-Ucraino.
Il gruppo arte Popolare ha restaurato un altro Capitello in Calle Filippini.Dopo aver portato a termine quello che ora si trova sotto porta Santa Maria, benedetto recentemente dal Vescovo, ha ripreso a restaurare quelli non di importanza storica e non tutelati dalla soprintendenza.
Consapevoli che è importante mantenere il patrimonio che i capitelli costituiscono per la nostra città, nonostante la mancanza di spazi e di fondi, il Gruppo fa il possibile per ridare loro il decoro che meritano.
Il restauro di questo Capitello, che rappresenta San Filippo, è stato possibile grazie alla donazione di un privato che ha permesso di recuperare le spese vive sostenute.
Associazioni come il Gruppo Arte Popolare lavorano per arricchire e mantenere il patrimonio artistico della nostra città, mosse da un amore infinito per Chioggia.
Ogni anno l’ULSS 3 Serenissima impone adempimenti ben precisi contro la piaga delle zanzare le quali provocano fastidiose punture, rendono impossibile soffermarsi in alcuni spazi all’aperto e di usufruire delle aree verdi provocando inoltre numerose malattie .L’autorità sanitaria fissa una serie di azioni preventive per evitare il proliferare delle larve e del loro sviluppo ad alate.
Tra queste le pastiglie posizionate nelle caditoie e il passaggio periodico di mezzi spargitori di insetticida,
A Chioggia sembra che il servizio non sia ancora partito mentre altri comuni nella zona di competenza della ULSS 3 Serenissima si sono attivati già da tempo.
Non risulta che sia stata indetta ancora la gara per l’affidamento del servizio mentre la presenza delle alate ha già superato il 40% in fossi e caditoie.
A quanto afferma il consigliere Montanariello, la situazione di Via Pasquale Cicogna continua ad avere strascichi.
Qui i cittadini devono ancora ricevere le oblazioni per i mancati condoni.
Una situazione che era quasi alla parola fine quando si è interrotta. Sembrava che si dovesse attendere il bilancio ma questo è stato approvato e i cittadini ancora attendono, continua Montanariello, quando sarebbe giusto e doveroso che venisse restituito a chi ha pagato dato che non è stato fatto quanto dovuto.
Secondo Montanariello il quartiere e i suoi abitanti ancora una volta vengono trattati come una vicenda extra comunale.
Ora il consigliere ha promesso di presentare all’assessore competente un'interrogazione per chiedere i motivi per i quali queste famiglie continuino ad aspettare, visto che il bilancio è stato approvato.
Una preoccupazione che il consigliere si augura che l’amministrazione voglia condividere per chiudere l’annosa vicenda.
L’argine della sponda sinistra di Cavanella i cui lavori sarebbero dovuti durare diversi mesi sono stati finiti ben prima e da qualche giorno è stata ristabilita la normale circolazione.
Non è noto come mai i lavori siano stati ultimati con così largo anticipo.
Sicuramente le motivazioni sono state molteplici: l’esigenza di riaprire la viabilità molto importante non solo per il numero ridottissimo di residenti ma anche per la logistica agricola altrimenti costretta ad un notevole aumento dei percorsi.
Sappiamo che anche il sindaco Armelao aveva fortemente caldeggiato che i lavori procedessero in contemporanea sia da est che da ovest utilizzando in pratica due squadre di lavoro invece di una. Anche il consigliere comunale di Cavarzere, Emanuele Pasquale aveva fortemente sostenuto la richiesta che con i fondi risparmiati con il ribasso d’asta si fosse realizzata una strada alternativa.
In ogni caso alla fine della fiera tutto è bene quel che finisce bene.
Dalla ULSS 3 Serenissima si lancia un allarme per le patologie che rischiano di colpire quando ci sono elevate temperature per la popolazione fragile over 65. Per questo l’azienda sanitaria ha redatto un protocollo per prevenire tali patologie. In questo PIANO CALDO vengono coinvolti i medici, gli operatori sanitari e le amministrazioni comunali.
Gli over 65 sono stati inseriti in un’anagrafe degli anziani fragili dove vengono considerati due parametri, quello clinico che tiene in considerazione le patologie su cui le ondate di calore possono far sentire maggiormente la propria influenza e quello sociale, in cui viene valutato lo stato di solitudine, questo in collaborazione con le amministrazioni.
L’amministrazione di Chioggia, oltre ad altre 9 di competenza della ULSS 3, ha già fornito un’indicazione sulla situazione abitativa degli stessi anziani. In totale le persone ritenute più fragili nell’area di competenza della ULSS 3 sono 6488. Ora tocca ai medici di famiglia segnalare chi è a maggior rischio di scompenso durante una possibile ondata di calore e che può aver necessità maggiore di assistenza.
Ieri la settimana della musica ha visto protagonisti i ragazzi del dipartimento jazz del Conservatorio Buzzolla di Adria al Fronte del Porto, sulla fondamenta affacciata sul Canale Lombardo.
L’esibizione ha goduto della magia offerta dal toccante panorama.
Oggi, sempre in collaborazione con il conservatorio Buzzolla, l’esibizione nell’ambito della rassegna la Settimana della Musica si terrà presso l’Astoria Village, sul Lungomare Adriatico a Sottomaina.
Si esibiranno gli Swampy 4tet con varie musiche di Jazz classico.
Chioggia nasce e fonda la sua importanza nella storia per la sua marineria, per i suoi pescatori che con le fragili imbarcazioni di quel tempo sfidavano la forza del mare e non di rado perdevano la vita.
Mantenere, preservare, custodire le testimonianze di quel passato sarebbe assolutamente doveroso. Le barche tradizionali dovrebbero essere uno dei primi obiettivi da custodire con tutti i mezzi a disposizione purtroppo nella realtà non è così, lo abbiamo visto con il bragosso storico affondato un anno fa nell’assoluto menefreghismo della ex amministrazione comunale e lo vediamo tutto oggi.
Le persone che amano e sono appassionate di questa cultura e cercano di conservare a loro spese, ripetiamo a loro spese, le imbarcazioni tradizionali: bragossi, barche con la vela al terzo, barche da pisso vengono messi di fronte a due scelte: demolire le barche oppure portarle a Cesenatico.
Ha dovuto fare questa scelta un nostro concittadino, dopo anni di disinteresse del comune ha avuto la possibilità dall’amministrazione comunale di Cesenatico di avere un posto barca, al centro della città, ammirato, accudito e coccolato.
A Chioggia invece chi ha ancora un bragosso storico o un’imbarcazione deve ben guardarsi di portarlo nella sua collocazione naturale (e regolamentata) del canal Vena di fronte al museo civico per le minacce di certi caparossolanti:”Non portare la barca qua o te la brusemo”.
Ci rivolgiamo al sindaco Armelao e all’amministrazione comunale perché ponga in essere le condizioni per preservare questi valori e non per perderli. Per inciso il regolamento di canal vena prevede l’ormeggio di natanti con motori di limitata potenza, perché invece ci sono tante barche con potenza superiore che oltre ad un aspetto estetico costituiscono un pericolo per la sicurezza di tutti?
L’anziano investito a Chioggia davanti al Mercato Ittico all’Ingrosso la scorsa settimana da un giovane in sella alla propria bicicletta elettrica mentre stava attraversando sulle strisce era stato portato al pronto soccorso. L’uomo, che farà gli 80 anni a dicembre, si trova ancora in ospedale con tre costole e un problema ai polmoni.
Fortunatamente la famiglia del ragazzo aveva deciso di stipulare un’assicurazione di responsabilità civile in modo da essere tutelati anche in caso di incidente.
Cosa che non fanno tutti coloro che sono in possesso di una bicicletta, elettrica o meno. Il padre del ragazzo, saputo dell’incidente è accorso subito sul luogo assumendosi le responsabilità dell’accaduto.
L’anziano purtroppo ora, in conseguenza all’incidente ha problemi che si trova costretto ad affrontare. Basta un niente per causare ad altri un danno con tutte le conseguenze che comporta e le biciclette elettriche , che sfrecciano ovunque in barba, spesso ai limiti e ai divieti, spesso mettono a rischio l’incolumità altrui, oltre quella degli stessi conducenti.
L’invito che facciamo è di rispettare i limiti di velocità e di stipulare un’assicurazione familiare che tuteli la stessa famiglia nel caso in cui provochi danni ad altre persone, danni che possono essere anche gravi e il cui risarcimento può costare anche molto caro.
Nei giorni scorsi, su indicazioni dateci, davamo notizia che i buoni spesa elargiti sarebbero consegnati in tempo un mese e mezzo.Ciò ha scatenato gli aventi diritto che hanno tempestato di telefonate gli uffici delle due associazioni di volontariato addette alla consegna, tanto che una delle due, la Anna Dupuis ha dovuto chiedere che non venissero più fatte telefonate alla sede in questo senso.
La Dupuis ha quindi confermato che il loro intervento è quasi portato a termine e lo sarà entro martedì 21. I buoni spesa affidati ai loro uffici sono stati consegnati tutti ai volontari che chiameranno a breve per la consegna a domicilio coloro che ne hanno diritto.
Non si è ancora espressa Caritas, ma supponiamo che sia nelle stesse condizioni.
Pertanto chi ancora sta attendendo i buoni spesa abbia fiducia che si tratta di pochi giorni ancora.
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