il capannone della Marina del Sole
Dall'ordinanza nr 297 del comune di Chioggia del 29/12
O R D I N A
Alle Soc. Meridiana Orientale s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in Chioggia
(VE), via Valgrande n. 7, in qualità di proprietario dell’area e responsabile dell’abuso (tensiostruttura fg. 53,
mapp. 246), e Soc. Terra e Mare s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore , con sede in Chioggia
(VE), via Valgrande n. 7, in qualità di responsabile dell’abuso (tensiostruttura fg. 54, mapp. 486), senza
pregiudizio delle sanzioni penali, di demolire, a propria cura e spese, le opere indicate in premessa e di
ripristinare lo stato dei luoghi originario, entro e non oltre 90 giorni dalla data di notifica della presente, con....VAI AL DOCUMENTO ORIGINALE
l'ordinanza di demolizione pubblicata nel sito del comune di chioggia
Ordinanza di demolizione per i famosi " tendon"della Marina del Sole , Marino Masiero, che si dichiara consulente della darsena Marina del Sole, aveva dichiarato più volte che il l'ordine del giorno presentato dal Partito democratico serviva a favorire l'economia delle darsene da diporto e non a " coprire " qualche abuso edilizio.
Evidentemente con questa ordinanza sembrerebbe che gli abusi c'erano.
" San " Marino Masiero
E' stata pubblicata all'albo pretorio, il 29 dicembre, un'ordinanza di demolizione, rivolta ai legali rappresentanti delle società Meridiana orientale srl e Terra e Mare srl, con la quale il Comune intima di ripristinare lo stato dei luoghi, smontando due tensiostrutture rispettivamente di 690 metri quadri, già in fase di demolizione, e una di 486 metri quadri, in fase di realizzazione.
Le tensiostrutture in questione erano state realizzate, da fine 2013 in poi, la prima, per due periodi di 90 giorni, a nome della medesima società (la Meridiana), e nello stesso luogo; la seconda per altri 90 giorni a nome dell'altra società (Terra e Mare) e un po' spostata. Formalmente, quindi, “diversa” dalla prima tensiostruttura. In questo quadro erano arrivate prima le ordinanze di sospensione lavori e ora quella di demolizione. “Ce l'aspettavamo” commenta Marino Masiero, “consulente” della darsena Marina del Sole, “E' la diretta conseguenza della precedente sospensione dei lavori.Ora faremo ricorso al Tar”.
Una battaglia legale che si preannuncia complessa, visto che ora Masiero rivendica anche un credito di centomila euro verso il comune per “volumi non realizzati”. Ma quello che stupisce, nella vicenda, è l'assenza di commenti politici, visto quanto la vicenda “dei tendoni” si era intrecciata, nelle scorse settimane, con le premesse e le conseguenze della crisi di giunta. Era su questi temi, infatti, che il Pd aveva presentato il famoso ordine del giorno “per aiutare l’imprenditoria nautica” (creare posti di lavoro nel rimessaggio e manutenzione invernale da effettuare sotto i tendoni), poi affossato dal “cattivo” dirigente dell’urbanistica che “non aveva voluto trovare soluzioni”, (ammesso che ce ne siano a termini di legge). La crisi, probabilmente irreversibile, tra il sindaco e il Partito democratico, ruota tutta attorno alla gestione dell'edilizia privata, di cui questo presunto abuso edilizio è solo un tassello. Ma, per ora, tra le parti in causa, c'è una “tregua armata” e questo spiegherebbe l'assordante silenzio dei politici.