sabato 28 febbraio 2015
DA LUNEDI' IL NUOVO DIRIGENTE DEL COMMISSARIATO E' IL DOTTOR ANTONIO DEMURTAS
giovedì 26 febbraio 2015
MORTALE DI PIOVE DI SACCO: E' MATTIA DAL GESSO IL GIOVANE CHE HA PERSO LA VITA

PASSERELLA DELLA DISCORDIA: ACCOLTO L'ESPOSTO DI DONIN PER PRESUNTO ABUSO D'UFFICIO
L’esposto per presunto abuso d’ufficio depositato dal consigliere comunale Renzo Donin alla procura della repubblica, accompagnato dai rilievi del difensore civico regionale sulle anomalie relativo alla “ passerella della discordia “ sul canal Vena è stato accolto.
Torna così alla ribalta la controversa vicenda sulla passerella metallica realizzata per il passaggio dei disabili e delle carrozzelle che aveva sollevato una vera e propria sollevazione popolare quando era iniziata la posa nel marzo dell’anno scorso.
Fu estremamente duro il grido di accusa di Don Giuliano Marangon, il responsabile del polo culturale diocesano, per lo sfregio di una costruzione che oltre ad impattare sull’estetica di un contesto settecentesco aveva anche danneggiato parti della chiesa della Santissima Trinità ( patrimonio artistico tutelato da decreto legislativo) nel piantare pali di cemento armato nella fragilissima struttura del canale.
Vennero raccolte oltre 1.500 firme in pochi giorni per fermare i lavori , per la stragrande maggioranza dei cittadini era incomprensibile come fosse possibile che un’opera così impattante potesse essere realizzata quando in centro non è possibile, per legge, esporre neppure un condizionatore mobile.
L’iter per la realizzazione dell’opera risale a molti anni prima, sotto l’amministrazione Guarnieri ma il progetto iniziale era ben diverso e allora si parlava di una struttura in legno.
“ Non siamo assolutamente contro i disabili - argomentò nel marzo scorso lo stesso Guarnieri - anzi anche molti disabili concordano che l’impatto è devastante”.
“ L’opera ha ottenuto tutte le prescrizioni urbanistiche - fu la difesa dell’assessorato ai lavori pubblici - comprese quelle della sovrintendenza, da un punto di vista urbanistico ha tutte le autorizzazioni “.
Il giudice Alberto Scaramuzza respingendo la richiesta di archiviazione del pubblico ministero e fissando l’udienza per il prossimo 8 aprile, evidentemente, qualche dubbio che sia tutto in regola lo deve avere infatti con il procedimento si chiede la verifica se c'è stato l'abuso di ufficio ( art.323 del codice penale ) e 434 ( crollo di costruzioni o altri disastri dolosi )
Quando il consigliere Donin aveva annunciato l'esposto, qualcuno ne aveva riso...
martedì 24 febbraio 2015
FORTE SAN FELICE E' PRIMO NEL VENETO NELLA CLASSIFICA DEI LUOGHI DEL CUORE FAI
Il Forte San Felice è primo nel Veneto nella classifica dei Luoghi
del Cuore del FAI- Fondo Ambiente Italiano
Mercoledì 18 marzo è stata resa pubblica la classifica definitiva del censimento
2014 dei Luoghi del Cuore del FAI- Fondo Ambiente Italiano. Una straordinaria
partecipazione ha visto ben 1.658.701 persone esprimere un voto per
proteggere, salvaguardare, valorizzare luoghi ed edifici di grande valore
culturale, storico e ambientale lasciati purtroppo nel degrado o dimenticati da
chi dovrebbe conservarli. E’ un risultato che dimostra come il censimento del FAI
si sia diffuso e radicato come strumento incisivo di sensibilizzazione a favore del
nostro patrimonio culturale in tutta Italia.
Il primo sito classificato è il Convento dei Frati Capuccini di Monterosso al Mare,
sulle Cinque Terre in Liguria: ha raccolto ben 110341 voti.
Ma anche il nostro Forte San Felice, seppure in una dimensione minore, ha
ottenuto un eccellente risultato: al 17° posto a livello nazionale con 16317 voti
certificati, è PRIMO tra i siti del Veneto. Un significativo premio morale, un
riconoscimento alla grande partecipazione e adesione immediata e spontanea
nella nostra cittadina di tante persone, di ogni età e livello sociale e culturale che
hanno voluto con la loro firma e il voto on line gridare: “Non lasciamo morire il
Forte San Felice, non vogliamo perdere il nostro patrimonio comune!”
E’ un risultato che era impensabile quando all’inizio dell’estate 2014, poche
persone senza mezzi ed organizzazione, senza appoggi, ma animate da grande
passione, abbiamo dato il via alla raccolta di firme.
A dir la verità, sulla consistenza del risultato finale esiste una piccola disparità
tra i nostri conteggi e quelli del FAI nazionale, che abbiamo fatto subito presenti:
secondo noi i voti avrebbero dovuto essere circa 18000, ed abbiamo richiesto
un controllo fornendo i dati precisi su cui noi basiamo i nostri conteggi.
Dal conseguente controllo effettuato dal FAI è risultato che non erano stati
effettivamente calcolati, per un disguido informatico, 706 voti inviati il 28
ottobre: ci hanno assicurato che saranno inseriti nella graduatoria ufficiale, e
questo porterebbe il Forte a guadagnare il 15° posto. Al FAI non risultano invece
1104 voti inviati col sistema wetransfer il 28 novembre, di cui noi abbiamo
riscontro mail di invio; è probabile che negli ultimi giorni della campagna,
quando si sono riversate sul FAI centinaia di migliaia di firme sia successo
qualche inghippo informatico. Noi siamo sicuri che i voti effettivamente raccolti
dal nostro Forte sono circa 18000 e ne abbiamo le firme originali.
Tutto questo non cambia il grande significato del risultato.
Nel mese di marzo il FAI pubblicherà per i luoghi più votati le linee guida
di intervento, stabilite in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo – MiBACT, secondo le quali sarà chiesto a tutti
i proprietari e i portatori di interesse di presentare una specifica richiesta di
intervento, legata a progetti concreti. Sarà il momento in cui gli Enti competenti
dovranno confrontarsi, e non saremo più soli a sostenere le ragioni del Forte
San Felice. Essere arrivati primi nel Veneto ci permette di essere sostenuti ad
un livello più alto, di riuscire ad avere l’appoggio di altre Associazioni ed Enti. Il
nostro impegno continua, sicuri del sostegno di tante persone.
Erminio Boscolo Bibi, referente Comitato Forte San Felice per i luoghi del cuore
FAI
lunedì 23 febbraio 2015
RAID NOTTURNO AL BRICO IO: IN CINQUE MINUTI SI PORTANO VIA LA CASSAFORTE
Raid notturno al Brico io di Brondolo, sradicata nella notte tra domenica e lunedì la cassaforte del BRICO IO di Brondolo.
Alle tre del mattino una banda di professionisti composta da tre, forse quattro persone è penetrata all’interno dell’esercizio forzando una porta di emergenza, buttando giù poi due porte e sradicando la cassaforte con un piccone, abbandonato poi sul posto.
Il colpo, sicuramente pianificato con cura, è durato in tutto una manciata di minuti, i malviventi incuranti delle telecamere della video sorveglianaza e degli allarmi oltre ad un’evidente esperienza sono stati anche aiutati dalla fortuna.
Infatti sono sfuggiti alla cattura per ben due volte, la prima volta ai carabinieri che pur avvertiti da un camionista di passaggio ( aveva notato i movimenti sospetti) sono arrivati con qualche minuto di ritardo e una seconda volta quando mentre scappavano per la romea in direzione Padova sono stati incrociati da una volante della polizia che in quel momento non era ancora stata allertata del furto.
Ovviamente il gruppo avrà raggiunto un posto sicuro dove aprire la cassaforte con tranquillità.
Riserbo da parte degli operatori del brico io ma sembra che i valori depositati nella cassa raggiungano valori importanti, considerando gli incassi di sabato e domenica.
Alle forze dell’ordine sono rimasti i filmati e il piccone utilizzato per la cassaforte, probabilmente le immagini verranno confrontate con quelle di altri colpi-fotocopia avvenuti nel veneziano ma anche in altre località non troppo distanti.
Malgrado i danni e il disagio i dipendenti della filiale di proprietà della Coop nelle prime ore del mattino avevano già fatto riparare tutti i danni e continuato la normale attività commerciale.







sabato 21 febbraio 2015
CONVEGNO 5 STELLE SU AMBIENTE E PESCA: " SIAMO QUI PER SENTIRE I PROBLEMI DI TUTTI "
Si è svolto sabato mattina in sala del consiglio un interessante dibattito organizzato dal movimento 5 stelle sul tema dell’ambiente, sulla pesca e sulle trivellazioni che la Croazia sta facendo sulla soglia di casa nostra. Alla presenza del parlamentare europeo Marco Affronte e della candidata chioggiotta al consiglio regionale del Veneto, Erika Baldin categorie, pescatori e semplici cittadini hanno espresso le preoccupazioni che la comunità ha nel suo assieme ha nei confronti dell’Unione Europea, ovviamente ognuno nel proprio ambito, dall’ex insegnante che assieme al marito porta a casa più di 3.000 euro al mese e “ non capisce” perché i pescatori si lamentino della maglia larga agli ex verdi che hanno ricordato le loro passate battaglie ( ma ancora attuali ) per l’ambiente alle problematiche concrete di chi cerca di portare a casa DA MANGIARE per la propria famiglia e si trova sempre più strozzato da leggi e regolamenti che fatica a capire. “ Ho un ruolo adesso - è intervenuto il parlamentare - che devo tener presente TUTTE le variabili esistenti, lo dico da ambientalista, fuori dalle istituzioni, come ero prima, è molto facile dire proteggiamo l’ambiente senza se e senza ma….è molto facile, ma quando sei dentro e ti confronti con le problematiche capisci che è tuo preciso dovere sentire la voce di tutti… “ . Erika Baldin: “ Siamo qui per sentire i problemi della città, da parte di tutti “ Il parlamentare si è impegnato a ritornare a Chioggia ringraziando delle informazioni ricevute dalle categorie e dalla gente comune, prossimo appuntamento probabilmente per aprile.
I VARI INTERVENTI SARANNO CARICATI IN TARDA SERATA
venerdì 20 febbraio 2015
LADRI SCATENATI NELLA NOTTE: DUE AUTO E UN FURGONE RUBATI...
giovedì 19 febbraio 2015
CORTE DEI CONTI, A GIUDIZIO MATTEO PENZO, GIULIANO BOSCOLO SALE e GIORGIO GARBIN

RICOGNIZIONE AEREA DEI DANNI IN DIGA: E QUANDO SARA' OPERATIVO IL MOSE?
La fortissima bora del 5 e 6 febbraio scorso, alcune raffiche hanno superato anche i cento chilometri all’ora, oltre ad aver lasciato visibili segni della sua forza un po’ dappertutto ma anche sulla diga foranea di Sottomarina ha anche lasciato qualche segno sul dibattitto, che non manca mai, sulla realizzazione delle opere di salvaguardia dalle alte maree eccezionali.
La diga è un posto molto frequentato anche d’invero e gli abitué della passeggiata si chiedeono : “ Ma se con tutto quel maltempo la diga ha subito questi danni, cosa accadrà quando le paratoie del Mose saranno alzate? “
In attesa di un responso ufficiale dei tecnici del magistrato alle acque, che nei giorni scorsi hanno fatto una perlustrazione con il comandante della capitaneria di porto, tenente di vascello Luca Cardarello, vogliamo ricordare che la grande diga foranea a est della diga di Sottomarina è stata realizzata per far da barriera al vento di Scirocco e non a quello di bora.
Altrimenti avrebbero dovuto praticamente chiudere l’entrata del porto.
Probabilmente per poter capire bene il funzionamento idraulico della diga foranea e di tutto il sistema ci vorranno anni, per il momento però è evidente a tutti che il sistema di salvaguardia del centro storico di Chioggia, denominato Baby Mose, fino a 135 cm di marea funziona benissimo.

mercoledì 18 febbraio 2015
HACKER ANCHE A CHIOGGIA: GLI ENTRANO NELLA RETE WI-FI PER FARE ACQUISTI SU AMAZON


martedì 17 febbraio 2015
VIDEO: CONTINUANO I LAVORI SUL LUNGO MARE - SI RIUSCIRA' PRIMA DI PASQUA??
Stanno continuando i lavori per la posa del mega tubo sul lungo mare, le categorie turistiche premono, giustamente, affinché i lavori vengano terminati prima di Pasqua.
Ricordiamo che si tratta di un’opera che complessivamente costerà 22 milioni di euro e servirà per salvaguardare il territorio da improvvise cadute meteoriche che ciclicamente allagano il centro storico di Sottomarina e il lungo mare.
Si tatta di un accordo di programma tra regione Veneto, comune di Chioggia, Veritas e consorzio di Bonifica, il comune di Chioggia è uno dei pochi comuni del Veneto ad essere già ad una fase esecutiva di un progetto per l’invarianza idraulica da molte altre parti , anche molto vicine al nostro territorio, si è ancora alla fase progettuale.
“ La speranza è quella di finire il prima possibile - riferisce l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Rossi - si spera anche prima di Pasqua, in ogni caso il cantiere verrà chiusa prima della stagione balneare e si ricomincerà dopo settembre
“



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venerdì 13 febbraio 2015
OPERATRICE SCOLASTICA ALLONTANATA PER AVER FOTOGRAFATO I BAMBINI DELLE ELEMENTARI
giovedì 12 febbraio 2015
VIDEO: ANCHE A CHIOGGIA LO SCIOPERO DELLA POLIZIA MUNICIPALE
Anche la polizia municipale di Chioggia ha aderito allo sciopero nazionale indetto dai caschi Bianchi di tutta Italia.
Le motivazioni dello sciopero sono tante: per sintesi e per far meglio capire alle gente le motivazioni della protesta cerchiamo di spiegare quelle più eclatanti.
Gli agenti di polizia municipale nel corso degli anni, con la riduzione delle altre forze dell’ordine, hanno via via assunto sempre più compiti di polizia e meno di vigili urbani, non si occupano più solo di dare le multe alle auto in divieto di sosta ma svolgono compiti di attività giudiziaria: fermano gli abusivi, partecipano alle operazioni di polizia per i ladri nelle abitazioni o nei supermercati però all’aumento delle responsabilità non c’è un equivalente aumento delle garanzie.
Se un carabiniere o un agente della polizia di stato rimane ferito in un incidente, viene colpito da un malvivente ha , giustamente, una serie di tutele: l’equo indenizzo, un adeguato trattamento infortunistico se invece l’infortunio grave , magari svolgendo un servizio di viabilità in romea dovesse capitare ad un vigile...rischia di perdere il lavoro.
Praticamente tutti gli agenti di Chioggia, uomini e donne comprese, nella repressione del commercio abusivo hanno avuto spiacevoli aggressioni: pugni a tradimento, MORSI...anche gravi...alcuni hanno avuto anche difficoltà a vedersi riconosciuto l’infortunio.
Per questi motivi, ed altri, anche gli agenti di Chioggia oggi hanno scioperato ( più del 40% di partecipazione) avendo però l’attenzione di garantire il servizio alla cittadinanza mantenendo i piantoni alla Loggia dei Bandi ( la sede della polizia municipale) e garantendo il servizio per gli incidenti stradali ( durante la mattinata c’è stato un incidente a borgo e sono stati i nostri vigili ad effetture rilievi ed assistenza).
Anche se lo sciopero è nazionale, non ha nulla a che vedere con la nota vicenda di Roma con la significativa l'assenza per malattia di quasi l'85% della polizia locale di Roma, la notte del 31 dicembre. Un dato inspiegabile dal punto di vista medico e scientifico.
Ma la nostra polizia municipale non ha nulla a che fare con certe situazioni, ci sono state situazioni di agenti che hanno continuato a prestare servizio, magari con incarichi meno pesanti, pur avendo avuto interventi ospedalieri anche rilevanti.
Purtroppo però noi tutti quando pensiamo ai vigili pensiamo quasi sempre a lamentarci perché fanno troppe multe oppure che ne fanno troppo poche.
agenti di polizia municipale in alta uniforme con il gonfalone comunale
mercoledì 11 febbraio 2015
LADRI ROMENI " SFORTUNATI " ARRESTATI DAL COMANDANTE DEI CARABINIERI IN BORGHESE

lunedì 9 febbraio 2015
RACCOLTI 20.000 EURO PER GIADA GRAZIE ALLA GENEROSITA' DEI CHIOGGIOTTI E DEGLI ITALIANI
Veramente grande è stata la solidarietà in risposta alla richiesta di aiuto dei genitori della piccola Giada che è arrivata dalla città di Chioggia ma anche da molte altre parti del Veneto.
L’appello era stato lanciato per primo dal gazzettino ma poi il tam tam si è moltiplicato grazie anche ad altri mezzi di informazione come il tg 3 regionale, su internet e grazie a tante mamme che si sono mobilitate in tante iniziative, tanti rivoli che sono poi arrivati alla famiglia.
“ Non so come ringraziare tutti, i nostri concittadini ma anche tantissima gente da tutta italia - riferisce Michela Perini, la mamma di Giada - vorrei precisare che abbiamo deciso di rivolgerci alla stampa non con l’obiettivo di impietosire la gente ma quello di stimolare l’amministrazione sanitaria , non avremmo mai pensato di una risposta così forte, così bella, così coinvolgente, anche oggi il direttore della filiale unicredit dove ci hanno aperto il conto corrente senza spese ci ha comunicato che anche loro tramite la Onlus Unicredit di Treviso contribuiranno con mille euro.”
Ricordiamo che Michela e Fabrizio, genitori di Giada, non hanno mai pubblicizzato la loro vicenda, Michela ha sempre lavorato ma da quando è nata Giada, nove anni fa, la bambina aveva bisogno di un’assistenza continua da impedirle di poter svolgere qualsiasi lavoro.
“ Pensiamo che sia giusto che la gente sappia quanto abbiamo ricevuto per una questione di trasparenza, a oggi sono arrivati circa 20.000 euro, siamo felici di far sapere a tutti della generosità e del buon cuore dei Chioggiotti e degli Italiani.
sabato 7 febbraio 2015
LA BORA FA INCAGLIARE LE NAVI DELLA ALLIBO ADRIATICA
Chioggia 07/01/2015
Il forte vento di bora di giovedì e di venerdì non ha risparmiato neppure le grandi navi della società Allibo Adriatica, a causa delle fortissime raffiche di vento ( superavano i 100 all’ora ) nella notte di giovedì si sono rotti gli ormeggi della ROMANO P e della LEOPARDO che dal consueto ormeggio nei pressi del canale della Perognola spinte dal vento si sono incagliate nei bassi fondali a ovest del canal Lombardo Esterno.
Purtoppo però la bora non si è “ accontentata “ e nonostante le cime di ormeggio fossero di grandi dimensioni quasi subito si sono staccate tre delle grandi chiatte utilizzate per l’allibaggio delle sementi andando a finire addosso al ponte delle Trezze del ponte trans-lagunare. Nella zona ben due casoni adibiti alla coltivazione delle cozze sono andati distrutti, uno dei casoni era attrezzato con macchinari e gruppo elettrogeno e avrebbe dovuto iniziare tra qualche mese la stagione delle cozze.
Ma non era ancora finita, venerdì pomeriggio una alla volta si staccavano altre quattro chiatte e tutte andavano a finire insieme alle altre al ponte delle Trezze.
Le operazioni di recupero sono iniziate nelle prime ore di sabato pomeriggio con un primo tentativo infruttuoso di disincaglio della Romano P e della Leopardo ( sono unite) , il secondo tentativo è programmato per le 21 di questa sera con l’alta marea.
Non sarà facile il recupero delle chiatte in quanto oltre al fatto che si tratta di “ mostri “ di 70 metri per 10 che da scariche pescano meno di un metro e si sono incagliate in un basso fondale ad aggravare il quadro è il fatto che si sono arenate quando la laguna era colma di un’acqua alta eccezionale.
Nel frattempo il personale della ditta è riuscito a mettere in sicurezza tutte le chiatte e allo stato attuale solo una è appoggiata al ponte sul trans lagunare tramite parabordi adeguati.
ULTERIORI AGGIORNAMENTI IN SEGUITO
le chiatte tutte addossate al ponte delle trezze sul trans lagunare
la posizione della Romano P nel suo ormeggio prima della tempesta di bora del 5 febbraio 2015
8/02/2015 Questa notte la ROMANO P e la LEOPARDO sono state disincagliate dai rimorchiatori IVONNE e PARDUS ora sono nei loro ormeggi nei pressi del canale della Perognola

venerdì 6 febbraio 2015
IL SINDACO CHIEDE LO STATO DI CALAMITA' NATURALE - CONTINUA L'ALLERTA
Spiaggia erosa dalle mareggiate, centri storici sott’acqua e allagamenti a Punta Gorzone. Il vento e l’acqua alta eccezionale mettono in ginocchio Chioggia e il sindaco Casson chiede lo stato di crisi.
L’onda di marea eccezionale, spinta dalla forza del vento, è arrivata a toccare la punta massima di +1,45 - 1,50 nella notte tra il 5 ed il 6 Febbraio 2015 ed ha invaso completamente i centri storici di Chioggia e della zona vecchia di Sottomarina. Nella mattina del 6 Febbraio si sta verificando un ulteriore episodio di alta marea che sta interessando nuovamente l’insula di Chioggia. La fortissima mareggiata inoltre ha eroso l’intero arenile di Sottomarina ed Isola Verde. Precipitazioni intense ed abbondanti e venti molto forti hanno interessato tutto il territorio comunale, mentre ci sono esondazioni di canali in zone rurali e nelle frazioni esterne.
Il sindaco ha quindi inviato alla Regione la richiesta che per l’evento meteorologico delle giornate del 05 e 06 Febbraio 2015 venga dichiarato lo stato di crisi per calamità naturale per l’intero territorio del Comune di Chioggia.
“Sono ore drammatiche per la città. Da 24 ore la Protezione civile di Chioggia sta lavorando, affiancando le autorità preposte, per allertare la popolazione e per fronteggiare le molteplici emergenze. Il telefono squilla di continuo - spiega il sindaco Giuseppe Casson – I punti critici del nostro territorio, il litorale e Punta Gorzone, necessitano di soluzioni urgenti e definitive. Per il nostro litorale è necessaria un’azione risolutiva per difendere la costa dalle mareggiate improvvise, mentre nell’immediato sono necessari interventi di ripascimento per ripristinare la spiaggia. Il turismo è uno dei principali motori della nostra economia e i nostri operatori devono essere nelle condizioni di poter svolgere la loro attività in tranquillità per la prossima stagione balneare. Anche le case di Punta Gorzone, una zona fragilissima del nostro territorio, sono state allagate dalla piena dei fiumi. I nostri ripetuti appelli alla Regione per trovare una risoluzione sono caduti nel vuoto. Esiste un progetto che deve essere finanziato per la messa in sicurezza dell’area. E’ tempo di agire”.
Completamente allagati risultano anche i locali interni della scuola Marchetti di Chioggia dell’Istituto comprensivo Chioggia 1 per lo scoppio di un tubo, conseguente alla rottura di una finestra per le forte raffiche di vento. La scuola rimane inagibile oggi e domani, 7 Febbraio, per permettere gli interventi di sistemazione e la messa in sicurezza della struttura. Qualche disagio si è registrato anche alla scuola Padoan di Sottomarina. Il servizio mensa è infatti stato sospeso oggi a causa dell’acqua alta che ha invaso il refettorio.
A Punta Gorzone i volontari della Protezione civile hanno supportato la popolazione, mettendo a disposizione sacchi di sabbia per fronteggiare l’esondazione dei fiumi Brenta e Bacchiglione.
Sempre a causa delle forti raffiche si sono registrati interventi per la sistemazione degli alberi, dei segnali stradali, delle recinzioni dei cantieri e lamiere e dei cassonetti dell’immondizia. Al limite dell’esondazione anche il canale Novissimo nella frazione di Valli che ha rischiato di tracimare dagli argini sulla Statale Romea. L’allarme per il momento sembra rientrato.
L’allerta rimane alta anche per questa notte. Molto dipenderà dall’attenuazione o meno del fenomeno ventoso che sta interessando la città. Il centro maree prevede infatti un picco di marea di +110 alle ore 12.30 per Venezia , mentre per Chioggia al momento è previsto un livello di marea superiore di +20 – 25 cm, in base alle raffiche di vento.

BORA, ACQUA ALTA, INCIDENTI E' UN VERO DISASTRO ....



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giovedì 5 febbraio 2015
QUARTO RAID VANDALICO ALLA COLONIA MATERNA PADOAN - L'ASSESSORE RISPONDE
martedì 3 febbraio 2015
PIROMANE COLTO SUL FATTO SI ROMPE UN BRACCIO E SI LESIONA UN TESTICOLO NELLA FUGA
FEDERICA BOSCOLO GNOLO - RIFIUTATA LA CAUZIONE : RIMARRA' IN CARCERE FINO ALL'UDIENZA DI APRILE

domenica 1 febbraio 2015
31 ENNE CHIOGGIOTTA ARRESTATA A LONDRA CON L'ACCUSA DI INFANTICIDIO
La notizia che una chioggiotta era stata arrestata a Londra con l’accusa pesantissima di aver ucciso la figlioletta di due mesi ha immediatamente scosso la tranquillità di domenica mattina sollevando stupore e incredulità sul presunto infanticidio.
“ Una madre che abitava in un hotel a Londra - riferisce il Daily Record - giornale on-line inglese - è stata arrestata giovedì scorso con l’accusa di aver ucciso Farah Boscolo Gnolo, nata il 22 novembre dello scorso anno “
Lo stesso giovedì la madre aveva denunciato la scomparsa nel quartiere di Hammersmith e Fulham a ovest di Londra. Ma gli investigatori inglesi, non è noto per quali elementi, l’hanno ottenuto la custodia cautelare fissando al 3 febbraio l’incontro con i giudici.
“ Si tratta di una bellissima famiglia - riferisce un’amica - molto riservati ma molto uniti, non arriviamo a conclusioni affrettate aspettiamo che le cose si risolvino, sperando in bene “
In effetti tutte le persone che conoscono l’intera famiglia : Federica, che la sorella minore Flavia che lavora al pronto soccorso di chioggia, che papà Fabiano e mamma Rosanna operatrice socio sanitaria al Lido, ne parlano tutti in modo molto positivo, riferiscono di una famiglia normalissima.
Flavia si era laureata in lingue e come molti altri giovani di chioggia, da qualche tempo si era trasferita a Londra per lavoro.
Poi c’è stata la gravidanza ben accettata dalla famiglia che l’aveva anche sostenuta nel migliore dei modi, sembra che al momento del parto la bambina abbia avuto dei problemi ma tutto era stato accettato e, come in tutte le famiglie, l’arrivo di una nuova vita era stata accolta con un gran bene anche se, da come risulta, ufficialmente la bambina è stata riconosciuta solo dalla madre.
Dopo qualche settimana dalla nascita della piccola Farah, Federica Gnolo è ritornata a Londra portandola con sé, evidentemente ha, aveva un lavoro dal quale non poteva mettersi in aspettativa, oppure aveva qualcuno, forse un compagno, che avrebbe potuto aiutarla nell’accudire la piccola fatto sta che giovedì la bambina è scomparsa.
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