sabato 31 dicembre 2016

TOTALMENTE DISTRUTTO UN CHIOSCO DAI PIROMANI: DANNI PER 200.000 EURO

Si presume in nottata, ma non c' è certezza neppure di questo, è andato a fuoco all' Isola Verde il chiosco " Tamerici " situato in spiaggia a pochi passi dal mare. Dell' accaduto se ne sono accorti casualmente questa mattina alcuni operatori della zona ed hanno dato l' allarme. Indagini in corso molto complicate per andare a certificare le cause, sicuramente un danno notevolissimo e le prime stime si aggirano sui 300 mila euro visto che completamente distrutti sono andati anche frighi e forni presenti nella struttura. Non è purtroppo il primo caso che si verifica all' Isola Verde e l' attenzione deve essere sicuramente tenuta alta perchè, se è vero che potrebbe trattarsi di casualità, è anche vero che qualche piromane potrebbe essersi accanito nel colpire gli imprenditori della zona. Già più di qualche persona auspica nel frattempo un intervento da parte dell' Amministrazione Comunale affinchè si possano usare tutti gli strumenti e le leggi possibili per dare una mano agli operatori colpiti, che si dimostri la sensibilità cercando di mettere in atto ciò che a livello regionale e nazionale è già stato deciso : tutto questo venga applicato anche nel nostro territorio. Intanto è in corso il lavoro di Vigili del Fuoco e Polizia.

venerdì 30 dicembre 2016

UN BRUTTO DICEMBRE PER GLI SPACCIATORI A CHIOGGIA

Le direttive impartite dal Questore di Venezia, Angelo Sanna, in merito all’intensificazione dei servizi di controllo del territorio in ambito provinciale, in concomitanza delle festività natalizie, e finalizzate al contrasto dei reati predatori e dello spaccio di sostanze stupefacenti, sono state tradotte in termini operativi dagli uomini del Commissariato di P.S. di Chioggia, che in queste settimane hanno eseguito una serie di controlli e perquisizioni, anche con l’ausilio delle Unità Cinofile. In materia di contrasto all’attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti, gli operatori degli uffici investigativi, hanno intensificato anche le verifiche a persone sottoposte a misure restrittive presso le rispettive abitazioni. Nell’ambito di uno di questi controlli, C.L.. di anni 62, già sottoposto agli arresti domiciliari per reati in materia di droga, con l’ausilio di una Unità inofila di Padova, veniva trovato in possesso di alcune dosi di cocaina. Inevitabile la nuova denuncia e la richiesta di aggravamento della misura cautelare.
Nella giornata di ieri i controlli sono stati estesi al centro storico della città, anche a seguito di una serie di segnalazioni pervenute da cittadini che indicavano sospette attività di spaccio nelle calli. Le conseguenti attività poste in essere dall’Ufficio Controllo del Territorio del Commissariato hanno consentito di procedere all’arresto in flagranza di due fratelli chioggiotti, rispettivamente L.A. di anni 38 e L.S. di anni 43, per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti avevano notato un sospetto movimento di persone nelle adiacenze dell’abitazione di uno dei fratelli (L.S.), ove alcuni giovani s’intrattenevano per pochi minuti con L.A. e, dopo essersi scambiati qualcosa in modo furtivo, si allontanavano rapidamente. L’intervento tempestivo degli operatori di polizia consentiva di procedere al controllo di L.A., in sosta, appiedato, vicino ad una delle abitazioni sottoposte ad osservazione. Il soggetto, di professione pescatore, già noto alle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio e stupefacenti, mostrava un certo nervosismo e non era in grado di giustificare i movimenti ed i contatti avuti con i giovani che si erano dileguati. I sospetti che si trattasse di azioni riconducibili ad un’attività di cessione di stupefacenti sono stati fugati, quando la successiva perquisizione presso l’abitazione del soggetto, consentiva agli agenti di recuperare circa 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana. Forti i sospetti sull’abitazione limitrofa del fratello L.S., operaio, gravato anch’egli da precedenti specifici, ove la successiva attività di perquisizione consentiva di recuperare altri 300 grammi di sostanza stupefacente, sempre del tipo hashish e marijuana. Entrambi i fratelli disponevano di strumenti per la pesatura ed il confezionamento delle sostanze. In totale venivano sottoposti a sequestro penale circa 500 grammi di sostanza stupefacente. I due soggetti, arrestati in flagranza per il reato di detenzione, a fini di spaccio, di sostanze stupefacenti, accompagnati negli Uffici del Commissariato per gli accertamenti di rito, su disposizione del P.M. di turno, venivano sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa della convalida della misura pre-cautelare, prevista nella giornata odierna. Gli equipaggi delle Volanti hanno intensificato i controlli anche in materia di circolazione stradale, procedendo ad una serie di accertamenti su autovetture, motoveicoli e ciclomotori. 4 i veicoli sottoposti a sequestro amministrativo per mancanza di copertura assicurativa ed un fermo amministrativo per aver sorpreso un chioggiotto alla guida di un ciclomotore nonostante gli fosse stata ritirata la patente di guida tempo addietro. La serie di controlli continuerà anche nei prossimi giorni, in occasione dei festeggiamenti per il nuovo anno e nel week end dell’Epifania.

REVOCATA ANCHE A CHIOGGIA L'ORDINANZA ANTI BOTTI

Revocata anche a Chioggia l'ordinanza sindacale che vietava l'uso di fuochi artificiali nelle aree pubbliche o aperte al pubblico la notte di Capodanno. Analoghi provvedimenti sono stati decisi praticamente in tutta Italia, per effetto “a cascata” di una circolare ministeriale emessa in data 9 dicembre. In sostranza il ministero dell'Interno ha segnalato a tutte le Prefetture che vietare l'uso dei fuochi artificiali non rientra nei poteri dei sindaci, in base al Testo Unico sugli Enti locali 267/2000, e le Prefetture, di conseguenza, hanno modificato in negativo, laddove lo avevano espresso, il parere cbesto dai sindaci su tali ordinanze. Così è avvenuto anche a Chioggia dove il Comune aveva chiesto e ottenuto l'assenso della Prefettura prima di Natale ma ha, poi, dovuto conformarsi al mutato indirizzo ministeriale. Attenzione, però, la revoca dell'ordinanza sindacale non equivale al permesso di “botto libero”: chi decide di usarli deve, comunque, limitarsi a quelli autorizzati e legalmente in vendita e deve mettere in atto tutte le elementari norme di prudenza previste in questi casi. L'utilizzo di fuochi fuori norma è sempre perseguibile, così come un utilizzo improprio, anche dei fuochi “legali”, comporta precise responsabilità penali. Vale sempre quindi la regola di tenere conto della situazione ambientale in cui ci si trova (vicini, animali, ecc.) e, se proprio si vuol fare festa a suon di botti, di rivolgersi a ditte di comprovata professionalità che possono offrire anche consigli su come comportarsi. Le stupende immagini della laguna del Lusenzo illuminate dai fuochi di ferragosto

URBANISTICA, LAVORI PUBBLICI E DEMANIO: ASSESSORE VACANTE, DIRIGENTE PRECARIO E DIPENDENTI RUOTATI ALL'IMPROVVISO


Sono giorni tormentati nella macchina comunale, in specie per quanto riguarda i settori urbanistica, lavori pubblici, patrimonio e demanio. Alla perdurante vacanza dell'assessorato, dopo le dimissioni nebulose dell'architetto Marco Boscolo Bielo -che fossero dovute a causa dei rimborsi o di richieste pressanti dai consiglieri, o altro ancora- e alla continuativa mancanza di un dirigente in servizio permanente effettivo (dopo la defenestrazione di Mohammad Talieh Noori e la copertura facente funzioni in carico a Stefano Penzo), è delle ultime ore la notizia di un giro di vite interno agli uffici, che vede loro malgrado protagonisti alcuni dipendenti comunali di lungo corso, cui già la vigilia di Natale il sindaco Ferro aveva annunciato spostamenti di ruolo. Così Aldo Longo, storicamente al SUEP di urbanistica e vicario dello stesso Penzo, viene trasferito -forse non definitivamente- all'ufficio verde pubblico, dove lo raggiunge Marco Bianchi, che negli anni si è occupato del demanio turistico. Scelte che stupiscono gli addetti ai lavori e lasciano indagare le loro motivazioni, specie considerando anche le voci insistenti di ulteriori cambi “da strìmboli a stràmboli”. Essere oggi un dipendente comunale, soprattutto ad alti livelli, impone una specializzazione quasi univoca e aggiornata, il contrario insomma di quell' “uno vale uno” cui il MoVimento 5 Stelle ha abituato la propaganda italiana: è difficile capire come potrà occuparsi delle armonizzazioni della direttiva Bolkenstein, delle proroghe e prolungamenti ventennali delle concessioni balneari in questo momento delicato chi non ha avuto dimestichezza con le normative di settore e dovrà inventarsi da zero. C'è chi parla di movimenti senza logica e senza uno scopo, se non eventualissime ripicche personali tutte da dimostrare, o piuttosto il vecchio spoil system di chi subentra in amministrazione a un vecchio assetto politico: chissà se esistono davvero le liste del personale da far girare, o se sono solo frutto di “malelingue” che tutto hanno visto e tutti i partiti hanno attraversato. Ci si limita a osservare, nelle stanze di Corso del Popolo, che -come per tutto- est modus in rebus, ci sono modi e modi di fare le cose, e che la macchina comunale funziona se le risorse umane sono motivate, non se queste vengono mortificate. Tante sono ancora le bocche cucite, ma serpeggia la convinzione che tutti questi scossoni, dall'assessorato ai dirigenti (non solo di urbanistica e lavori pubblici, beninteso) fino agli uffici, possano in qualche modo essere collegati l'uno all'altro in un disegno a ora imperscrutabile, se non a chi lo ha ideato.

mercoledì 28 dicembre 2016

NIENTE BOTTI A SAN SILVESTRO E A CAPODANNO, IL SINDACO FERRO FIRMA L'ORDINANZA


Come la precedente amministrazione targata Giuseppe Casson, anche la giunta di Alessandro Ferro prende provvedimenti per vietare l'impiego dei botti a Capodanno. L'ordinanza prevede il divieto di accendere fuochi e far esplodere petardi e castagnole, nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, dalla mezzanotte del 31 dicembre (quindi per tutta la giornata di San Silvestro) alle 24 del 1° gennaio, ovvero durante tutto Capodanno. Le sanzioni per chi verrà trovato a trasgredire in quelle 48 ore vanno da 25 a 500 euro. Il Comune intende così tutelare l'incolumità delle persone e degli animali: «Abbiamo accolto l'invito che ci è giunto da più parti», dice Ferro, che ricorda come negli anni scorsi non si sono verificati incidenti. L'appello è partito tra gli altri da Mauro Armelao, vicesegretario nazionale del sindacato di polizia UGL, e curiosamente si è incrociato nei giorni della caduta sopra un'automobile a Sottomarina di un probabile razzo d'artificio. «Spensieratezza e divertimento sì, ma nella massima sicurezza -continua Ferro- nessuno deve correre rischi né danni alle cose». La polizia locale e altre forze dell'ordine vigileranno al fine di prevenire ed eliminare questi pericoli.

L'OGGETTO CADUTO DAL CIELO POTREBBE ESSERE UN RAZZO SPARATO COME FUOCO D'ARTIFICIO


Una segnalazione giunta in commento al video pubblicato ieri con Domenico Vianello nel luogo dove gli è piovuto dal cielo un oggetto metallico bruciato sopra l'automobile apre una nuova ipotesi riguardo questa caduta. Secondo un ragazzino di 12 anni, che stava giocando a pallone con gli amici in piazza Europa, potrebbe trattarsi di un tipico razzo da fuoco d'artificio, che sarebbe stato lanciato sicuramente dopo le ore 17 («era già buio») proprio dai giardini nella piazza stessa. Il giovanissimo non ha avuto modo di vedere la persona o il gruppo che hanno sparato il razzo, ma solo la sua partenza e la deflagrazione in cielo.

Una volta in più, e in vista della fine dell'anno, si raccomanda prudenza e possibilmente di evitare di ricorrere a questi giochi pericolosi, non solo per la sensibilità degli animali: se questo oggetto -anziché cadere sulla vettura di Domenico- avesse terminato la sua parabola addosso a un passante della riva Lusenzo, o altrove, i danni sarebbero purtroppo immaginabili. Chioggia Azzurra raccoglie quindi l'appello formulato da Mauro Armelao del sindacato di polizia UGL per limitare al massimo l'uso di questi ordigni e i loro effetti.

martedì 27 dicembre 2016

TENTATO FURTO AD UN'AUTO NEL PARCHEGGIO DEL MCDONALD'S

TENTATO FURTO AD UN'AUTO NEL PARCHEGGIO DEL MCDONALD'S - Alle 13.50 di oggi alcuni individui hanno infranto il finestrino di un'auto al parcheggio del McDonald's di Brondolo. I proprietari se ne sono accorti all'uscita dal locale e per poco non sono stati investiti dall'auto in fuga, riuscendo a prendere il numero di targa. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

PEZZO DI FERRO CADUTO DAL CIELO: LE IPOTESI IL GIORNO DOPO L'IMPATTO


Con Domenico Vianello torniamo sul luogo dove ieri alle ore 18 un oggetto contundente caduto dal cielo ha concluso la sua traiettoria perpendicolare sul cofano dell'auto che stava guidando lungo la riva di Sottomarina, nel tratto dalla chiesa di San Martino a campo Cannoni. Il danno al mezzo è di lieve entità, quel che più conta è la paura presa non solo dal conducente, ma anche dai pedoni che stavano camminando lungo la riva e che avrebbero potuto riportare serie ferite se il pezzo si fosse infranto qualche centimetro più in là. Le ipotesi si incentrano sulla presenza di ferro all'interno del trancio caduto -oltre che di plastica rigida- e sul fortissimo odore di bruciato emanato all'impatto: avanziamo l'idea che si tratti della lampadina del faro di un aereo, una luce di posizione («di certo non è un meteorite», scherza Domenico), e anche per questo del fatto è stata data comunicazione all'Enac -l'ente che regola l'aviazione civile- oltre che alla direzione aeroportuale di Venezia.
Tra l'altro nei commenti alla notizia, riportata dalla pagina fb di Chioggia Azzurra, una donna di Codevigo afferma che domenica il compagno è stato colpito di striscio sulla fronte, proprio da un oggetto simile.

lunedì 26 dicembre 2016

2016, UN ANNO DI CHIOGGIA (AZZURRA)


Per citare un vecchio film, a Chioggia quello che va a concludersi è stato per alcuni versi un anno vissuto se non pericolosamente, quantomeno sul filo. Tanti cambiamenti -primo fra tutti, l'avvento del MoVimento 5 Stelle alla guida del Comune- ma anche la questione del deposito gpl in Val da Rio, e una serie di piccoli e grandi crimini da parte di giovani e giovanissimi scapestrati. Poi la spaventosa tromba d'aria che a inizio giugno si è abbattuta sul litorale, il caso della tassa dei rifiuti aumentata per via dei mancati introiti da parte di coloro che non la vogliono pagare e aprono contenziosi, la nascita dell'OGD e il protagonismo dei consorzi locali nelle fiere del turismo. A proposito di evidenza: il 2016 è stato l'anno in cui il vescovo Tessarollo spesso ha detto pubblicamente la sua in temi non canonici, mentre gli autisti Actv attuavano la “non collaborazione” facendo saltare più di qualche corsa, e la Clodiense prima retrocede, poi non viene ripescata infine rinasce per risalire.
Tra navi turche andate a fuoco, lavori al Granaio, il nuovo reparto di terapia intensiva, la morte di un sub all'Evdokia, le ludoteche chiuse e le chiatte alla deriva, il tentato omicidio-suicidio di Canal di Valle e l'hackeraggio della home page del Comune, la corrida -per fortuna isolata- tra caparozzolanti e Guardia di Finanza, il capriolo che vaga per mesi nei campi e la mobilitazione per l'ufficio del giudice di pace, ci piace ricordare la bella idea delle biciclette colorate e fiorite da parte dei commercianti di Sottomarina: anche se il rilievo nazionale lo ha ottenuto la vicenda mai del tutto chiarita della “orgia” sotto le telecamere di un bar del centro. Abbiamo pianto molte persone che a Chioggia hanno dato le proprie energie, e pure noi di Chioggia Azzurra ci siamo ritagliati uno spazio sempre più centrale nel dibattito cittadino lungo questi dodici mesi che andiamo a ripercorrere a ritroso. Grazie a tutte e a tutti per esserci stati, il foglio del calendario che si stacca è solo una formalità.

ALESSANDRO FERRO È SINDACO – Il 19 giugno Chioggia si scopre “grillina”. Con quasi il 60% delle preferenze, l'architetto 42enne Alessandro Ferro (prima volta per un candidato proveniente da Sant'Anna) è il nuovo sindaco per il M5S, soppiantando l'uscente Giuseppe Casson, che si era ripresentato sulla scorta di tre liste centriste e dell'inedita alleanza con la Lega Nord. Una campagna elettorale senza esclusione di colpi, con alcune presenze nazionali di rilievo (Di Maio -bagno di folla il giorno dei Santi- oltre a Zaia e Delrio su tutti) e il flop della lista fucsia, che Brugnaro aveva dirottato a sua immagine e somiglianza dagli intenti iniziali di ChioggiaViva. Tre donne candidate a sindaco, nessuna arriva al ballottaggio: cede il PD -in fase di ricostruzione non solo locale- sparisce la sinistra, Endri Bullo è il nuovo presidente del consiglio comunale e Gilberto Boscolo diventa segretario del sindaco. Ferro legge i curriculum e nomina una giunta per metà di “foresti”, ma a inizio dicembre scoppia il caso dell'assessore Marco Bielo (per i rimborsi?), non ancora sostituito.

ARRIVANO I “BOMBOLONI” DEL GPL – Il deposito di gpl che la ditta Socogas sta costruendo a Punta Colombi prende forma e si avvia al completamento, a novembre i tre contenitori fanno il giro delle acque della città. Tra gli oppositori, veri e presunti, il solito rimpallo delle responsabilità e delle competenze: doveva fermarlo il sindaco, no il dirigente all'urbanistica, no la salvaguardia, no il ministero, no il consiglio comunale. Nasce il comitato No Gpl che raccoglie firme, organizza convegni e va in piazza più volte, verso fine anno si scopre che nel consiglio di amministrazione di Aspo che diede il via libera -fermo restando il valore “strategico” dato da Roma all'impianto- c'era l'ex sindaco Romano Tiozzo Pagio. Che nel frattempo si è fatto nominare segretario della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, giusto per non restare con le mani in mano.

GIOVANI, VANDALI E PURE LADRI – Cosa sappiamo dei nostri adolescenti? Quanto ci dobbiamo preoccupare quando escono di casa la sera e tornano la notte dopo aver sradicato e gettato panchine nel Lusenzo? C'è solo la povertà e la disoccupazione dietro all'impressionante serie di furti che in autunno colpiscono una ben determinata zona di Sottomarina attorno a via Alga, dove si rintanano minorenni e appena maggiorenni che scassinano panifici, case private, barchini, perfino l'Arena in cambio di una refurtiva di poco conto? Cosa spinge a bruciare le sterpi nei campi, alzando fumi tossici, o a gettare bottiglie molotov contro la sala parrocchiale di Sant'Anna poco prima che le anziane del posto vadano a giocare a tombola? Il 2016 lascia questi interrogativi, alla società del 2017 il dovere di risolverli al di là dell'ordine pubblico.

ASPORTO RIFIUTI? “E IO NON PAGO” - Il 30 aprile il consiglio comunale approva l'aumento del 10% della Tari, la tariffa per l'asporto rifiuti. Dovuto -dice la giunta Casson allora in carica- al fatto che almeno 34 imprenditori turistici e concessionari di stabilimenti balneari non intendono pagare la tassa, avendo aperto un contenzioso per la questione dei rifiuti spiaggiati (dalle località a monte del Brenta e dell'Adige). La soluzione diventa argomento da campagna elettorale, con i fucsia di Marcellina Segantin -in lista molti operatori del settore- che difendono i “ribelli”, mentre le altre forze politiche prendono le parti del resto dei cittadini, costretti a pagare di più perché qualcuno paga di meno. Anche il documento di programmazione 2017-2019, approvato dalla nuova maggioranza a 5 Stelle, aumenta la Tari del 3.8% per il medesimo motivo.

TROMBA D'ARIA DEVASTA I CAMPING – La mattina del 4 giugno, proprio all'inizio della stagione balneare, una terribile tromba d'aria si scaglia sul litorale di Sottomarina colpendo soprattutto alcune strutture nella zona della diga. Ne fanno le spese il Willy bar e il Minicamping, già interessato da un incendio l'estate precedente. Si parla di danni per oltre 100mila euro, ma la solidarietà dei marinanti e dei colleghi/concorrenti rimette in piedi le due attività. In tutta Italia si diffondono le immagini dell'impressionante evento atmosferico.

NASCE L'OGD, DECOLLA LA PROMOZIONE – Finalmente anche Chioggia si dota dell'organizzazione per la gestione della destinazione, prevista dalla legge regionale per il turismo. E il consorzio di promozione Lidi di Chioggia comincia a “battere” le fiere del settore, da Venezia a Rimini a Lugano, per attirare nuovi appassionati alla città, alla laguna e al mare: soprattutto dall'est europeo rispondono con interesse. Anche la promozione online si avvale di strumenti empatici quali video ad hoc, racconti e quant'altro fa contemporaneità; sulla scorta di questo, gli antesignani dell'Hotel Mediterraneo -unico smart hotel di Sottomarina- conseguono premi di qualità.

UN VESCOVO A RUOTA LIBERA – Adriano Tessarollo non è un vescovo come gli altri. Se al clero veniva spesso imputata un'ingerenza negli affari politici, il capo della diocesi di Chioggia a più riprese interviene volentieri nei temi che scuotono la società: prende le parti del tabaccaio di Civè che ha sparato per difendersi, avanza dubbi nell'opinione pubblica riguardo l'opportunità del deposito gpl e l'effettivo pericolo, commenta sarcasticamente i risultati del referendum costituzionale, sostiene il ruolo della Chiesa nella carità verso i più deboli. Ogni volta le sue dichiarazioni fanno scalpore e generano vasti commenti.

GLI AUTISTI “NON COLLABORANO”, I BUS SALTANO – A settembre scoppia il caos nei trasporti. Intere corse di linea 80 da e per Venezia non vengono effettuate, intasando quelle successive di studenti e lavoratori arrabbiati, tra cui gli stessi pendolari Actv. Cosa succede? Gli autisti temono ripercussioni occupazionali dalla privatizzazione della linea, dopo la gara vinta da una ditta di Verona. E quindi non fanno gli straordinari richiesti e i mezzi restano in deposito. Il malcontento è tanto, ma c'è chi dice che a monte vi siano altre questioni, meno nobili e legate semmai ad atteggiamenti più o meno sindacali con ricadute sui benefit e gli incassi. Il 24 settembre la “non collaborazione” finisce, e le corse riprendono regolarmente.

LA CLODIENSE SULLE MONTAGNE RUSSE – Non basta un veemente recupero nelle ultime giornate del campionato 2015-2016, alla Clodiense, per restare in serie D. La retrocessione è ufficializzata a fine estate, mentre in città si sperava nel ripescaggio che per poco non diventa realtà. La società di Ivano Bielo riparte aggiungendo il nome di Chioggia e di Sottomarina con un nuovo allenatore: Massimiliano De Mozzi, attorno al quale si raduna una squadra di giovani motivati. Presto vengono i risultati, sia in coppa Veneta che nel campionato di Eccellenza, dove i granata stanno ai vertici. Ma questo impegno non è ancora suffragato dai numeri della partecipazione dei tifosi (non solo gli ultras, all'orizzonte le fosche nubi della demolizione della curva sud nello stadio Ballarin).

ADDIO PROFESSORI D'ALTRI TEMPI – Il 2016 ha mietuto vittime illustri in tutto il mondo, da David Bowie a Ettore Scola, da Umberto Eco a Johan Cruijff, da Prince a Dario Fo, da Fidel Castro fino a George Michael. Anche Chioggia ha perso alcuni suoi figli importanti, autoctoni oppure perfettamente integrati dopo il loro arrivo: dei primi fa parte Anton-Maria Scarpa, professore e sindacalista dal forte cuore cattolico, dei secondi il chersino Gigi Tomaz, pure docente, artista e più volte sindaco e consigliere regionale democristiano. Preside dell'Università Popolare è stato Eracleo Delrio, di origine sarda, spirato poche ore dopo una toccante cerimonia in stile giapponese in suo nome. E come dimenticare padre Rocco Tomei, storico rettore dell'istituto Cavanis, scomparso nella sua Lucchesia? Ha destato sgomento la fine precoce della vita di Maria Grazia Marangon, dirigente dell'Ascom e “madre” della Marciliana, così come per la cultura è stato un duro colpo privarsi di Franco Penzo, fondatore della compagnia Teatronovo. E lacrime abbiamo pianto per le vittime della strada, tra cui i giovani Samuele, Allegra, Elena, fiori recisi all'alba della vita.

CHIOGGIA AZZURRA CRESCE E RILANCIA – È stato un anno importante anche per Chioggia Azzurra. Non solo ha aumentato ancora i già numerosi visitatori e lettori quotidiani nel blog e sulla pagina facebook, superando agevolmente le 20mila unità; ma ha creato nuovi format, come “Ciosoti all'estero” che comunica in hangout con tanti cervelli in fuga che si stanno costruendo una carriera in tutto il mondo. L'esperienza “Azzurra” ha dilagato nelle località adiacenti, coperte da nuovi blog cittadini affidati a persone con le antenne nel tempo reale del territorio. La partnership con alcune imprese ed enti ha consentito poi di lanciare “Zioba News”, foglio di informazione e utilità che viene distribuito al mercato del giovedì, uscendo dalla Rete e arrivando direttamente alle persone. Grazie a chi ha consentito di realizzare tutto questo, cioè voi. A tutti, compresi noi stessi, l'augurio di proseguire nel 2017 -attraverso nuove interazioni- questo rapporto di reciproca fiducia e continuità.

domenica 25 dicembre 2016

ELENA NON C'È PIÙ, I FAMILIARI DELL'INVESTITORE SOLIDARIZZANO: “NOSTRO FIGLIO NON È SCAPPATO”

Non sono passate che poche ore dal drammatico incidente che stanotte è costato la vita a Elena Boscolo, e il suo investitore non si dà pace. Il giovane 23enne abita nei pressi dell'incrocio maledetto fra viale Mediterraneo e via Giovanni da Verrazzano a Sottomarina, e stanotte stava tornando dal lavoro per incontrare altri amici: «Stava andando dritto, e ha visto un'ombra sulla destra», raccontano i familiari del ragazzo, comprensibilmente sconvolto e scosso. Non ci sono conferme riguardo la velocità di andatura dell'auto -che ha riportato danni invero lievi per un urto di tali conseguenze- mentre l'alcool test è risultato negativo. Diversa però è la versione dei fatti successivi, che la famiglia sostiene e fornisce: «Non è vero che dopo lo scontro si sia allontanato, ha solo parcheggiato l'auto a casa e in preda al panico è tornato da solo (e non coi parenti stessi, come scritto in un primo momento) a verificare le condizioni». Secondo la fonte in questione, l'automobilista avrebbe confessato direttamente alle forze dell'ordine le proprie responsabilità. Gli inquirenti hanno chiesto ai genitori e al fratello di stare vicini a questo ragazzo: «Siamo costernati ed empatizziamo con la famiglia che ha perso la ragazza, è come se avessero detto a noi che abbiamo perso nostro figlio», conclude accorata la madre di chi stanotte si è trovato nel luogo sbagliato al momento sbagliato.

TRAGEDIA LA NOTTE DI NATALE: AUTO INVESTE COPPIA DI FIDANZATI A PIEDI, MUORE RAGAZZA DI 29 ANNI


Non vorremmo mai dare di queste notizie, specie in un giorno di tregua come oggi. Ma purtroppo stanotte verso le 2, in via Giovanni da Verrazzano a Sottomarina nei pressi di viale Mediterraneo, una Citroen bianca condotta da un giovane di Chioggia -dai primi rilievi non sarebbe stato alterato- ha investito una coppia di fidanzati che stava attraversando la strada, probabilmente sulle strisce pedonali. Sfortunatamente la ragazza 29enne non ce l'ha fatta, nonostante un massaggio cardiaco praticato sul posto: si tratta di Elena Boscolo Contadin. Il suo compagno Alberto invece ha riportato qualche frattura alle gambe. L'investitore, che in un primo momento si sarebbe dileguato, è poi tornato indietro accompagnato dai propri cari. Chioggia Azzurra è vicina ad Alberto e alle famiglie coinvolte, oggi più che mai.

Ulteriori aggiornamenti in seguito.

sabato 24 dicembre 2016

LA SACRA FAMIGLIA HA TROVATO RIPARO IN UNA CALLE SOTTO IL COMUNE. È IL PRESEPIO DELLA BOTTEGA DI SAN FRANCESCO


Giuseppe e Maria alfine hanno trovato un riparo per la notte santa. Si sono rivolti al Comune di Chioggia e hanno ottenuto non già una casa popolare, ma almeno un sottoportico per dare alla luce il Bambino: naturalmente si parla del presepio che ritrae in stile lagunare la famiglia di Betlemme, simbolo della cristianità, alloggiato fino al 2 febbraio nell'androne del palazzo municipale. L'iniziativa è opera dell'associazione “La bottega di San Francesco”, nata due anni fa per lavorare assieme a ragazzi con problemi nella produzione di manufatti d'arte, principalmente appunto i presepi. Il presidente Manuel Voltolina punta tutto sulla passione e sulla positività: «Vogliamo mantenere viva una tradizione. Quella illustrata oggi è solo la cima dell'iceberg di un lavoro corposo che sta alle nostre spalle». L'artigiano locale si rese responsabile, qualche anno fa, di una maestosa Natività alla chiesa della Navicella: «Questo è un progetto ex novo, anche perché parte del precedente andò distrutto. Non abbiamo un luogo di riferimento dove poter lavorare in modo decoroso, anzi attraversiamo qualche svantaggio tecnico. Chiediamo aiuto per poter crescere».

Vedremo se la palla sarà presa al balzo dall'amministrazione comunale, che con la nuova assessora alla cultura Isabella Penzo ha partecipato all'inaugurazione: «Siamo a ringraziare per la scelta della location, che rende migliore il recarci al lavoro ogni giorno». Anche l'associazione dei commercianti ha sostenuto il presepio della Bottega: «Un'opera d'arte va vista dentro luoghi importanti come il Comune», sottolinea Laura Bonaldo di Ascom. «Aggregazione e solidarietà hanno reso possibile un regalo a tutta la comunità». Non poteva mancare il vescovo Adriano Tessarollo, che ha prima citato il Vangelo di Luca per descrivere il quadro che apparve ai primi accorsi alla mangiatoia, e il suo successivo impatto nella cultura («poche righe hanno dato così tanto lavoro allo sviluppo artistico nei secoli»), poi letto una poesia di Santa Teresa di Calcutta: «Il Signore si prende cura di noi, questo messaggio possa rivivere nel cuore della città».

A margine della meritevole collaborazione tra enti e volontariato, gli occhi più attenti si saranno posati sulla bellezza dell'impianto -assai realistico- ambientato in una calle campione. C'è proprio tutto, dai panni stesi ai carretti, dagli scuri verdi alla cappa del camino tipicamente ciosota. Ci sono anche, però, due capitelli recanti all'interno... il Crocifisso, proprio a pochi passi da dove il Cristo sta nascendo: come a dirgli “stai sereno” un po' prima del tempo, senza citare Massimo Troisi turista nel 1400-quasi-1500. Un peccato veniale che al di là del gelo istantaneo non inficia la qualità, l'importanza e la serietà del lavoro di Manuel Voltolina, della Bottega di San Francesco e dei suoi giovani operatori. A loro, e a tutte le lettrici e i lettori di Chioggia Azzurra, i migliori auguri di un sereno Natale.

giovedì 22 dicembre 2016

LA TARI VERSO L'AUMENTO DEL 4%: BALNEARI PRONTI A LASCIARE VERITAS, SENZA UN ACCORDO IL COMUNE AGIRÀ PER RECUPERO CREDITI


Giorni cruciali a ridosso del Natale per la fiscalità cittadina dell'anno a venire. Domani mattina, venerdì 23 dicembre, è in programma una corposa seduta del consiglio comunale che verterà sulla presentazione del Documento Unico di Programmazione 2017-2019, atto primo verso l'aumento della Tari (tassa di asporto rifiuti) per una cifra che si aggira attorno al 4%: anche quest'anno, come nella scorsa stagione, ciò è dovuto ai mancati pagamenti arretrati da parte di alcuni contribuenti da individuare tra i concessionari di stabilimenti balneari e operatori turistici. Fonti comunali confermano che già col DUP il consiglio prevederà la successiva applicazione dell'incremento tariffario: l'amministrazione -attraverso il braccio operativo della società partecipata Veritas- tenta di convincere i concessionari a tornare appunto “tra le braccia” dell'azienda multiutility. Ove non dovesse trovare una composizione in via “bonaria”, ovvero attraverso un accordo, per quanto riguarda le pendenze pregresse Veritas avrà il via libera per provvedere all'ingiunzione di pagamento, anche -in tutto o in parte- delle spettanze variabili che sono l'oggetto del contenzioso intentato dai balneari. Veritas e il Comune si riservano anche di agire in via giudiziaria a tutela dei propri interessi nei confronti degli imprenditori morosi, sempre qualora le parti si dovessero irrigidire.

Dal canto suo Giorgio Bellemo, presidente di Ascot (l'associazione che raggruppa i concessionari) dà un'altra lettura della situazione: «Abbiamo avuto due incontri con l'amministrazione comunale, che si è riservata di valutare il documento di spesa sottopostole da Veritas e di farci delle proposte a gennaio. A oggi non c'è una chiusura da parte nostra. Congeliamo la situazione fino all'incontro che avremo -assieme alle altre categorie come Gebis e Cisa- a gennaio in Comune». Bellemo ricorda che «la maggior parte dei nostri associati si è avvalsa di un altro soggetto per il servizio di asporto rifiuti, limitatamente a quanto riguarda la parte variabile, perché questo si è dimostrato migliore per qualità e attività quotidiana. L'accordo cessa a fine anno, quindi fra pochi giorni. Attendiamo di valutare il da farsi dopo le informazioni che avremo ricevuto dall'amministrazione riguardo la pulizia della battigia e altro». Scontato che chi si serve dei servizi Veritas per la sola parte fissa pagherà l'aumento: il presidente di Ascot riconosce che «se ci sarà questo aumento è perché alcuni concessionari in passato non hanno pagato né la parte fissa né quella variabile», ma aggiunge «ci aspetteremmo anzi una diminuzione, perché nel 2016 il preventivo per asporto rifiuti era di 13.6 milioni, la base imponibile è aumentata nel tempo e non possono aumentare i costi. Mi chiedo se ad oggi si siano concretizzate iniziative dall'amministrazione comunale per il recupero dei crediti. Ma soprattutto, Veritas sta chiedendo anche la corresponsione della parte variabile, e sta sbagliando: chiediamo verifiche dei costi all'amministrazione altrimenti tutti i concessionari passeranno interamente con un altro soggetto», conclude Giorgio Bellemo.

IL MESSAGGIO NATALIZIO DEL VESCOVO ADRIANO TESSAROLLO


Le parole del vescovo Tessarollo compaiono nel numero 48 del settimanale diocesano La Nuova Scintilla, in uscita domenica 25 dicembre.

Un cordiale augurio di buon Natale a quanti abitano il territorio della Diocesi di Chioggia. Un semplice augurio per assicurare a tutti il ricordo nella preghiera e per affidare la vita di ciascuno al Figlio di Dio sceso tra noi per rivelare a tutti “la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini” (Tt 3,4). L’atmosfera del Natale faccia rinascere in ognuno il profondo desiderio della Luce. La luce della verità che guida il cammino vinca l’oscurità del vagare nel buio e nell’angoscia; la luce della benevolenza che rende piacevoli i rapporti umani vinca le tenebre della durezza che guasta le buone relazioni; la luce della pace che è rispetto della vita e della dignità la vinca sull’ostilità e la guerra che spezzano le vite e calpestano la dignità, specie dei deboli e indifesi; la luce dell’amore che apre i cuori e le mani ad accogliere, vinca le tenebre dell’odio che chiude i cuori e chiude le mani verso ogni fratello e sorella. Sono queste le attese di tutti e prima ancora il sogno di Dio: “Ora una grande luce ha illuminato il popolo che viveva nell'oscurità. Signore, tu hai dato loro una grande gioia, li hai fatti felici. È nato un bambino per noi! Ci è stato dato un figlio! Sarà chiamato: Principe della pace” (Is 9). Innalziamo tutti preghiere e invocazioni dal nostro cuore, e mettiamo in atto tutti quei gesti che vincono le tenebre che oggi affliggono la nostra terra, i cuori e la vita di ciascuno. Rivolgo l’augurio e insieme l’invito a tutti ad accendere nelle case, nei paesi e nelle parrocchie, ciascuno la sua piccola luce che contribuisca a vincere le tenebre. Per noi cristiani accendere quella luce significa testimoniare che Cristo non solo è nato a suo tempo a Betlemme, ma oggi ancora nasce nelle nostre famiglie, nei nostri paesi, nella nostra terra. Il gesto di rinnovare il presepio ci aiuti a rinnovare la memoria della presenza di quella Luce nelle nostre case, nelle nostre chiese, nei nostri paesi. Le luminarie poste dei nostri paesi e città per queste feste, siano il segno della festa, della gioia, della pace, dono e impegno di tutti. Affido l’annuncio del Natale ad alcune righe di una poesia di Guido Gozzano appresa negli anni della mia prima fanciullezza: “Mezzanotte Santa… Alleluja! È nato il Sovrano Bambino. La notte, che già fu sì buia, risplende d'un astro divino… Squillate, campane! Venite, o genti vicine e lontane! È nato il Signore!”
Buon Natale,
+ Adriano Tessarollo

mercoledì 21 dicembre 2016

FINALMENTE IN VIA DI SISTEMAZIONE LA ROTONDA AL CIMITERO DI SOTTOMARINA


Dopo circa sette anni sono partiti i lavori di sistemazione della rotonda che immette su strada Madonna Marina, adiacente al cimitero di Sottomarina. Le opere di asfaltamento non sono ancora concluse, anche se alcuni utenti lamentano una strettoia specie nel caso di passaggio di camion diretti in via Pigafetta. Pronta la risposta dei tecnici: devono ancora essere perfezionate le “isole” circostanti, per poter operare non è stato occupato il suolo strettamente necessario, bensì le opere si sono leggermente allargate con la recinzione del cantiere per poter delimitare proprio queste isole. Un fatto normale, che una volta finiti i lavori comporta il ripristino della situazione precedente, segnaletica compresa: serve la pazienza di qualche giorno.

domenica 18 dicembre 2016

ALESSANDRO PENZO RINVIATO A GIUDIZIO PER LA TRUFFA “TECNOFASE” SU EBAY. UDIENZA IL 21 FEBBRAIO A VENEZIA


Ricordate il caso di Alessandro Penzo, il 41enne della Chioggia-bene che tre anni fa, con la società fantasma “Tecnofase” e altre, aveva truffato un numero imprecisato di persone in tutta Italia attraverso la piattaforma di vendita eBay? Nelle scorse settimane è stata fissata l'udienza del processo, che si terrà al Tribunale di Venezia il 21 febbraio 2017. Penzo figura imputato dei reati di truffa, appropriazione di identità (si serviva di 5 o 6 “alias”, tra cui quello di un altro chioggiotto, costituitosi parte lesa) e falsificazione di documenti, e ha eletto domicilio legale nello studio dell'avvocato Zanotto di Padova, che lo difende in giudizio. Nella convocazione in prima istanza mancano altre vittime, che sperano in successive udienze. Le carte dicono che Penzo deve rispondere per aver indotto in errore, con artifici e raggiri, gli acquirenti interessati all'acquisto di beni che non erano nella sua disponibilità, i quali pagavano l'importo pattuito versandolo su carta ricaricabile riconducibile a uno dei suoi alias, o attraverso conto corrente, ma non provvedendo mai alla consegna del materiale promesso, e conseguendo così un ingiusto profitto. Questi “artifici e raggiri” consistevano nel vendere oggetti vari -giocando sui ritardi, adducendo a motivo una scusa o l'altra- tramite terzi soggetti (inconsapevoli della truffa) che operavano su suo mandato quali agenti di società inesistenti dai nomi Tecnofase, Cosmo Elettronica, 7 Mobile, eccetera. In pratica Penzo aveva messo in piedi una rete di venditori, più o meno piramidale, reclutati tra gli utenti eBay con alto rating e quindi considerati efficaci commercianti dagli altri utenti stessi. Il primo venditore mandatario si è insospettito quando il materiale non arrivava, e ha creato un gruppo fb per raccogliere altri individui nelle sue condizioni, recandosi poi dalle forze dell'ordine per denunciare quanto stava accadendo. A Penzo sono stati trovati in casa introiti in banconote per svariate decine di migliaia di euro, mentre intere famiglie sono state rovinate in questa catena e per rifondere il denaro speso dagli acquirenti per prodotti mai visti -c'è chi ci ha rimesso 12mila euro- sono state costrette a rivolgersi anche ad alcune finanziarie allo scopo di ottenere prestiti. Ora c'è da sperare che la giustizia faccia il suo corso e che le persone innocenti vengano risarcite del danno subito.

sabato 17 dicembre 2016

MICHELA DORIA, 43 ANNI DI CHIOGGIA, ARRESTATA PER SPACCIO DI COCAINA


Nella serata di ieri gli agenti della Sezione Anticrimine del Commissariato di Chioggia hanno predisposto un sevizio mirato di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in città. In particolare, l’attenzione degli investigatori si è subito focalizzata su una donna del posto, che era stata a più riprese segnalata come possibile spacciatrice di droga. La stessa, identificata come Michela Doria, residente in zona e senza una stabile occupazione, veniva notata poco prima delle 23 da una pattuglia operante in abiti civili con auto civetta a bordo del proprio scooter fare la spola tra la propria abitazione, quella della madre e un locale pubblico dove, con tutta probabilità, avrebbe avuto luogo l’incontro con gli eventuali acquirenti.
La pattuglia, intuito che la donna si stava recando ad un appuntamento, la fermava proprio poco prima che la stessa giungesse al locale: quest’ultima, tradendo un certo nervosismo, consegnava spontaneamente ai poliziotti un involucro di cellophane bloccato con un fermaglio metallico con all’interno sostanza polverosa di colore bianco, che al successivo esame del narcotest si è rivelata essere cocaina per un peso di 0.56 grammi.
Dal successivo controllo esteso allo scooter in uso alla 43enne, all’interno del bauletto venivano rinvenuti altri 8 involucri simili al precedente, questa volta per un peso netto complessivo di 4.15 grammi.
Alla luce di quanto rinvenuto, l’attività di Polizia Giudiziaria è stata estesa anche all’abitazione della donna: qui, la stessa consegnava spontaneamente agli agenti altri due pacchetti (uno ancora integro e l’altro già aperto) al cui interno vi era il medesimo stupefacente sequestrato poco prima, ovvero cocaina: il peso complessivo, una volta acquisito e opportunamente sequestrato, era di 60.7 grammi.
Nel contempo, è stato trovato e sottoposto a sequestro anche tutto il materiale utile al confezionamento della droga, tra cui fermi metallici, un bilancino elettronico e sacchetti per confezionare lo stupefacente. Da ultimo, quasi fosse una conferma alla reale attività della donna, la medesima veniva trovata in possesso di oltre 2mila euro in contanti, gran parte in banconote del taglio da 50 euro.
La donna è stata quindi condotta negli uffici di Polizia di Corso del Popolo, dove le è stato contestato il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e il conseguente possesso di 65.75 grammi di cocaina in totale. Infine, Michela Doria è stata posta in stato d’arresto e collocata al regime degli arresti domiciliari: all’udienza che si è svolta stamattina al Tribunale di Venezia con rito direttissimo, la Doria è stata condannata alla pena di 1 anno e 10 mesi di reclusione e al pagamento di un’ammenda di 4mila euro.

CATENA UMANA CONTRO IL DEPOSITO GPL: IN 350 ATTACCANO I VECCHI AMMINISTRATORI


Una bella giornata di sole ha accolto stamane, in località Val da Rio, i circa 350 manifestanti accorsi a sostenere le ragioni contrarie al deposito gpl che la società emiliana Socogas sta ultimando proprio nel luogo dell'iniziativa. Se il corteo di un mese fa era stato funestato dalla pioggia, forse stamane era lecito attendersi qualche "numero" in più: ma si vede -come ha fatto notare fuori onda un arguto osservatore di cose chioggiotte- che la città, per quanto sia solidale, abbia raccolto firme e fatto sentire in altri modi la sua voce, probabilmente ha ancora qualche remora ad esporsi mettendoci la faccia in prima persona. Rispetto alla precedente marcia, stavolta assenti quasi del tutto i vertici del PD e nemmeno si è fatta vedere una delegazione della Lega Nord (che ha preferito un gazebo in piazza per chiedere le elezioni politiche anticipate); presente invece in massa lo stato maggiore del M5S in Comune, dal sindaco Ferro al vicesindaco Veronese, dalla consigliera regionale Baldin al segretario Gilberto Boscolo, molti consiglieri e l'assessora new entry Isabella Penzo, tutti a prendersi per mano componendo un lungo ovale dal ponte vicino al quale sono allocati i "bomboloni" fino al supermercato Eurospin. Le redini della mattinata sono state prese da Roberto Rossi, portavoce del comitato No Gpl, che a più riprese dal microfono ha raccontato lo stato delle cose, con esposti e azioni legali in divenire, atte a smascherare «falle e anomalie». Rossi -spalleggiato dai cori dei presenti- ha individuato tra gli altri nell'ex sindaco Romano Tiozzo Pagio (che all'epoca delle prime autorizzazioni rappresentava il Comune in seno al consiglio di amministrazione di Aspo) uno dei responsabili dell'avanzamento dei lavori all'insaputa dell'opinione pubblica. Il comitato non esclude ulteriori forme di lotta e di coinvolgimento della cittadinanza.


Roberto Rossi (comitato No Gpl) prima della partenza della catena umana:

FAMIGLIA PER STRADA A SOTTOMARINA: IL COMMENTO DEL VESCOVO


Ha destato l'opportuno interesse il post di ieri riguardo una famiglia con bambino che, giusto alle soglie del Natale, starebbe trascorrendo le notti -asseriscono alcuni vicini- in un capanno fatiscente di fronte al lungomare. Nei commenti alla pagina fb di Chioggia Azzurra è stato chiamato in causa il ruolo che dovrebbe svolgere (e che in effetti svolge) la Chiesa, nel silenzio generale e senza clamori; a rispondere a chi avanzava dubbi è intervenuto il vescovo Adriano Tessarollo con un autorevole intervento dal suo account personale. «Domandare è lecito, rispondere è cortesia! Chi ha visto faccia la sua parte e cerchi eventuali aiuti: non ci tiriamo indietro di solito, anche se non stiamo a farne l'elenco!», risponde il presule. «Ma parlare senza fare non produce niente di buono, denota solo disinteresse e voglia di mettere sulle spalle degli altri pesi che per i quali non si vuole muovere neanche un dito. Con buona pace di tutti».

venerdì 16 dicembre 2016

NOMINATA LA SESTA ASSESSORA: È LA 29ENNE ISABELLA PENZO, RILEVA LA CULTURA


Nuova assessora sotto l'albero per il Comune di Chioggia. Il sindaco Alessandro Ferro regala un bel Natale a Isabella Penzo, commercialista di 29 anni, nominandola ad alcuni referati finora in carico a Marco Veronese (innovazione, informatizzazione) e a Patrizia Trapella, ovvero la cultura e lo statuto. Viene così confermato uno dei postulati che Chioggia Azzurra aveva definito qualche giorno fa, ovvero che una giovane avrebbe rilevato alcune delle deleghe in capo al vicesindaco Veronese, liberandolo così per la (più ambita?) poltrona di assessore ai lavori pubblici. Il genere femminile era obbligato dallo statuto stesso, che -rivisto durante la scorsa legislatura, su impulso dell'allora assessora Silvia Vianello- prevede la parità tra maschi e femmine nella giunta del Comune di Chioggia: finora i rapporti erano squilibrati.
Nel sito dell'ente (chioggia.org), una nota riporta anche le dichiarazioni del sindaco: «Avevo già detto nel primo consiglio che sarebbe stato nominato un ulteriore assessore e che sarebbe stata una donna», scrive Ferro. «La nuova assessora, scelta sulla base del curriculum, non va a sostituire l’ex assessore all’urbanistica, edilizia privata e lavori pubblici: infatti le sono state conferite deleghe in materia diversa rispetto a quelle dell’assessore dimissionario (Marco Bielo, ndr). Quanto prima mi riservo di nominare anche il nuovo assessore ai LL.PP. ed all’Urbanistica, materie di vitale importanza per la città che rappresento. Auguro ad Isabella un buon lavoro, sicuro che svolgerà il proprio ruolo con serietà e soprattutto serenità, cercando di fare sempre del proprio meglio».

È NATO ZIOBA NEWS: DALLA RETE ALLA PIAZZA, NOTIZIE E ANNUNCI OGNI GIOVEDÌ AL MERCATO


Le cittadine e i cittadini che ieri mattina hanno frequentato il consueto mercato settimanale del giovedì a Chioggia si saranno accorte e accorti di una novità, distribuita in corso del Popolo dai nostri collaboratori. È nato Zioba News: quattro pagine a colori, mirabilmente progettate e velocemente stampate, che portano su carta l'esperienza ormai pluriennale di Chioggia Azzurra.

Cosa si trova dentro Zioba News? Notizie di lunga durata, che non si esauriscono nello spazio della lettura ma inducono all'attenzione e alla riflessione. Gli appuntamenti dei giorni a venire, il prezioso calendario delle farmacie di turno. E gli annunci degli inserzionisti, primi fra tutti gli operatori del mercato stesso, raccolti nell'Unione Ambulanti Veneti. Un progetto in divenire, capace di adattarsi alle pieghe della società chioggiotta e di portare fuori dalla Rete la specificità che ogni giorno pensiamo di rappresentare. Con un grande, sentito, colossale ringraziamento a tutte e a tutti coloro -e siete voi- che hanno aiutato e aiutano Chioggia Azzurra a servire ogni giorno la causa dell'informazione puntuale, efficace, diretta, inclusiva, gratificandoci di numeri sempre più importanti e impensabili.

Appuntamento quindi in piazza al mercato straordinario di domenica 18 dicembre, e con Zioba News a giovedì 22 per gli auguri di Natale.

giovedì 15 dicembre 2016

MALORE STRONCA DONNA DI 46 ANNI A SOTTOMARINA. RICHIESTA L'AUTOPSIA


Forse un infarto o un'emorragia cerebrale, a causare oggi pomeriggio la scomparsa di una donna di 46 nella parte est di viale Mediterraneo a Sottomarina. Le circostanze sono ancora incerte e confuse, anche per questo è stata richiesta un'autopsia. La poveretta, separata dal compagno, lascia due figlie.

Aggiornamento ore 9 del 16 dicembre: la donna è stata identificata come Simonetta Boscolo Papo, già operatrice socio sanitaria al "Fatebenefratelli" di Venezia e poi a Mestre, ultimamente impegnata come cameriera in un nuovo ristorante di riva Vena a Chioggia. Ieri Simonetta non si era presentata al lavoro, fatto che ha insospettito i gestori del ristorante che hanno contattato il 118 dell'ambulanza assieme ai carabinieri: presentatisi a casa, hanno dovuto sfondare la porta dal momento che non hanno trovato risposta, e si sono imbattuti nel corpo di Simonetta riverso sul corridoio.
Un'esistenza sfortunata, ma anche un esempio di riscatto personale: prima sposata con un pescatore, Gimmi Ballarin, che in seguito ad altre vicende negative sarebbe morto in laguna qualche anno più tardi. Dopo la separazione -che ha avuto la forza di chiedere- da un matrimonio non certo esemplare, Simonetta era rimasta da sola, senza alcun supporto dall'ex, ad allevare per bene le due piccole figlie che stavano crescendo. Da casalinga con limitata istruzione scolastica si è quindi impegnata negli studi fino a diventare operatrice socio sanitaria (dieci anni fa circa) e a fare la pendolare per mantenere la famiglia. Aveva anche trovato un nuovo amore ma anche questa vicenda si concluse precocemente, stavolta in modo naturale. Una persona dolcissima che amava a dismisura gli animali, specie abbandonati e con una storia difficile come la sua.
Chioggia Azzurra si stringe attorno alle figlie di Simonetta in questo difficile momento.

FORTE SAN FELICE: CONSEGNATE AL SINDACO LE 24MILA FIRME RACCOLTE


Questa mattina, giovedì 15 dicembre, il comitato per il Forte San Felice si è incontrato con l’amministrazione comunale. Al sindaco Ferro e al vicesindaco Veronese -racconta Erminio Bibi, il portavoce- «ci siamo presentati con un borsone pieno dei moduli con le oltre 24mila firme raccolte a sostegno del Forte San Felice nel censimento dei Luoghi del cuore del FAI – Fondo Ambiente Italiano: simbolicamente a loro le abbiamo consegnate. Volevamo fisicamente rendere partecipi gli amministratori dei sentimenti di un’intera città che senza distinzione di età, ceto sociale, livello culturale, dopo le 18000 firme raccolte nel 2014, si è nuovamente e con più forza espressa per la salvaguardia e il recupero del Forte San Felice. Nel corso del lungo incontro svoltosi in clima di cordialità è sempre stata presente questa consapevolezza. Il sindaco ha confermato che è stato dato l’avvio alla procedura per il passaggio del Forte dalla Marina militare al Comune, anche se i tempi appaiono ancora lunghi per i passaggi burocratici non semplici; ma ha ribadito a più riprese la decisa volontà di acquisizione del Forte nel più breve tempo possibile. Abbiamo posto l’attenzione su tanti aspetti dei problemi legati al Forte (necessità della promozione di una conferenza di tutti gli enti interessati e della definizione di una precisa proposta sulla destinazione del Forte, le misure compensative del Mose, i rapporti con la città metropolitana e la Regione Veneto, il re-inserimento del Forte nella proposta di sito Unesco sulle Fortificazioni veneziane, …) sollecitando gli amministratori ad affrontarli con decisione nei rapporti con gli altri enti. Emerge con forza, anche nelle parole del vicesindaco, la necessità di intervenire urgentemente per la messa in sicurezza degli edifici più in pericolo di danni irreparabili, come il portale monumentale: abbiamo sollecitato un nuovo sopralluogo della Soprintendenza, che in una lettera del maggio scorso dichiarava improcrastinabili interventi per “garantire la sussistenza del bene stesso”». Il comitato ha dato piena disponibilità a collaborare con l’amministrazione, anche fornendo informazioni che derivano da tanti anni di impegno per il recupero del Forte. Quando a febbraio 2017 sarà resa pubblica la classifica finale dei Luoghi del Cuore FAI (speriamo che il Forte sia rimasto nelle posizioni di testa), sarà anche possibile chiedere finanziamenti, seppur limitati, al FAI: «Abbiamo chiesto di non trovarci impreparati nel presentare dei progetti ammissibili», prosegue Bibi. «In chiusura abbiamo chiesto vista la grande richiesta della gente di poter visitare il Forte, pur con le limitazioni poste dall’amministrazione militare, che sia il Comune stesso a concordare comunque con la Marina un programma di visite periodiche, a beneficio anche dei turisti, curandone il comitato la realizzazione concreta».

A "CHI L'HA VISTO?" IL CASO DI MICHELE TURCIS, SCOMPARSO DA CHIOGGIA IL 29 OTTOBRE


Sul finire della trasmissione "Chi l'ha visto?", ieri sera su Rai Tre, è comparso sugli schermi il caso di Michele Turcis, 46 anni, scomparso da Chioggia sabato 29 ottobre. Michele -alto 1.75, corporatura robusta, capelli castani e occhi azzurri- viene descritto dalla conduttrice Federica Sciarelli come molto religioso, separato e da poco anche disoccupato: quel giorno (sabato 29 ottobre appunto), approfittando dell'assenza dei genitori per un viaggio, Turcis ha riempito un trolley, portato con sé una Bibbia, lasciato a casa il telefono e bussato alla porta di una delle due sorelle -che vive di fronte- consegnandole le proprie chiavi dell'appartamento dove abita assieme ai genitori, dicendole «ci vediamo alla fermata dell'autobus». Di lì è sparito del tutto. La madre Luigina spera abbia trovato riparo e ospitalità in qualche monastero. Chioggia Azzurra chiede ai propri lettori di ricordare se l'hanno visto dopo quella data, in città o altrove, e di segnalarne la presenza per far stare tranquilla una famiglia. Michele, ti aspettiamo.
La registrazione della puntata di "Chi l'ha visto?" di mercoledì 14 dicembre: a 2 ore e 4 minuti, Federica Sciarelli tratta il caso Turcis.

CHIOGGIA È ANCORA SENZA ASSESSORE ALL'URBANISTICA. E INTANTO NEL “MOVIMENTO” SPUNTANO VECCHI VIZI

È trascorsa una settimana dalle dimissioni, mai pienamente chiarite, dell'architetto Marco Boscolo Bielo dall'assessorato all'urbanistica e ai lavori pubblici, e il Comune di Chioggia non ha ancora provveduto a sostituirlo, in pendenza dell'usuale interim al sindaco. Quel che resta oscuro, in realtà, è il motivo scatenante per cui Bielo ha sbattuto la porta: i ben informati negano che l'architetto marinante di stanza a Godega S.Urbano abbia fatto domanda per diventare dirigente del settore urbanistica -ruolo ben meglio retribuito che l'assessorato- ma la corrente di pensiero più forte dice che comunque i rimborsi chiesti per le trasferte siano la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nella riunione di maggioranza, avvenuta qualche settimana fa alla Casa del Portuale, è emerso uno scontro fra Bielo e l'attuale segretario del sindaco, l'ex consigliere stellato Gilberto Boscolo, proprio in virtù dei differenti pesi e misure utilizzati -secondo l'assessore dimissionario- nella gestione interna dei rimborsi. Bielo sarebbe stato messo “sotto processo” e si sarebbe difeso adducendo i casi di altri assessori rimborsati per le missioni, anche appena insediati durante l'estate, «a botte di 40 euro la volta». La regola vale per tutti? A Gilberto che ne faceva questione etica, Bielo ha risposto attaccando l'uomo più vicino al sindaco: «Sei stipendiato e vivi di politica!», chiedendo più o meno larvatamente un passo indietro a chi fin dalla fondazione rappresenta il M5S a Chioggia. L'incoerenza tra postulati di principio e azioni concrete nei fatti avrebbe quindi mosso Marco Bielo alle dimissioni e al ritorno all'attività privata. Particolare non secondario: durante quel caminetto a porte chiuse, non tutti i consiglieri comunali si sono allineati. Due anzi -particolarmente arrabbiati- hanno preso le difese dell'assessore, e altri si sono astenuti. È ancora presto per parlare di crepe e dissidenze, ma è certo che nel “monolite” grillino qualcosa non stia andando per il verso voluto da chi è più esposto in prima fila. " E' una questione di etica " è stata l'accusa di Gilberto Boscolo a Marco Bielo relativamente alla vicenda dei rimborsi - " Parli tu che prendi 3.000 euro al mese " è stata la replica dell'ex assessore al segretario del sindaco Circolano anche altre versioni riguardo il caso-Bielo: la prima, che avesse contrasti in particolare col vicesindaco Marco Veronese, e che proprio questi starebbe puntando a coprire il referato ai lavori pubblici, mentre l'urbanistica andrebbe a un professionista padovano in pensione e le deleghe attualmente in carico a Veronese (sport, polizia locale, protezione civile, ambiente, porto, sicurezza) verrebbero rilevate da una giovane, obbligatoriamente di sesso femminile per equilibrare i generi in giunta secondo lo statuto. La seconda, che getterebbe una luce non proprio positiva riguardo il “nuovismo” declinato dal M5S, narra di un Bielo assediato da questo o quel consigliere comunale che lo pregava di far passare avanti (con la complicità degli uffici) le pratiche che stavano più a cuore a determinati elettori, e gli stessi dirigenti dei settori coinvolti erano in difficoltà nell'accontentare questi desideri interessati. Bielo si sarebbe opposto a questo andazzo e avrebbe pagato con le dimissioni il suo non piegarsi. Metodi da prima e da seconda repubblica duri a morire anche per le nuove casacche, si direbbe. Fatto sta che con l'addio del riccioluto tecnico di Sottomarina alcune vertenze molto delicate restano in standby: il Granaio in primis, bloccato per il lievitar dei costi. Bielo, che è un professionista e quindi dovrebbe conoscere bene -dall'alto lato della scrivania- gli aspetti specifici degli interventi, aveva forse visto qualcosa che non andava e si è fatto dare i capitolati dei materiali. Anche per il parcheggio multipiano all'isola dell'Unione (per restare in tema di patti territoriali) l'ex titolare voleva che fosse trasferito ai Saloni, e ora non se ne parlerà più. Se è vero che anche domani, sopra Chioggia, sorgerà il sole, sarà difficile poterlo scorgere in mezzo a questa nebbia di cui non si sentiva proprio il bisogno.

martedì 13 dicembre 2016

RIAPRE L'ANTICA OSTERIA AL CAVALLO IN CALLE PICELLI: NUOVA GESTIONE PER RISCRIVERE LA STORIA


È finalmente iniziata in modo ufficiale la nuova era dell'Antica Osteria al Cavallo, in calle Picelli a Chioggia. Ieri sera -lunedì 5 dicembre- i titolari Lorella e Massimo hanno dato il saluto inaugurale ad amici e conoscenti, sapientemente accompagnati da Marco Lanza che ha accompagnato attraverso le parole l'operato del palato nella degustazione delle specialità. Antica Osteria Al Cavallo si trova nel centro storico di Chioggia, è da sempre un punto di riferimento e di ritrovo per chi ama la tipica cucina chioggiotta: in questo locale ogni persona troverà quello che cerca e quello che desidera, necessariamente il pesce di giornata, il pesce di stagione. La tradizione abbraccia però l'innovazione, ed ecco che -all' evenienza- sarà possibile apprezzare anche alcune specialità a base di carne: il tutto accompagnato da vini di qualità. La prerogativa dell'Antica Osteria al Cavallo sarà una crescita continua: è veramente singolare che tutto questo accada nel locale che per primo in città venne inserito nella Guida Michelin, già nel lontano 1957. Il Cavallo ha ripreso la sua corsa e molte persone sono venute a salutarlo, per agevolare il desiderio della nuova gestione: riscrivere la storia e vederlo correre felice a perdifiato, in quel fazzoletto di terra raccolto tra mare e laguna dove gli sguardi dei pescatori sono quelli di un tempo.

lunedì 12 dicembre 2016

I VESPISTI NON PROFESSIONISTI DI CHIOGGIA RACCOLGONO BENI PER L'INFANZIA


Vespa, che passione. Specie se serve anche a fare del bene non solo allo spirito: il gruppo Vespisti Non Professionisti di Chioggia (che organizza e partecipa a manifestazioni sportive, raduni di veicoli d'epoca ed esposizioni) presieduto da Fabrizio Tiengo ha raccolto domenica 11 dicembre -durante un evento natalizio con travestimenti da Babbo Natale- pannolini, vestiti, alimenti e prodotti per l'infanzia da devolvere alle mamme che ne abbiano necessità. Muniti di una "renna-car" preparata appositamente per la situazione, i vespisti hanno messo assieme 41 pacchi di pannolini e 6 pacchi doppi, 40 confezioni di omogeneizzati, 7 scatole grandi di biscotti, 7 pacchi di pastina, uno scatolone di latte in polvere, 6 pacchi di prodotti per l'igiene, un cesto completo di ciucci e biberon, 15 borsoni di vestiario di vario genere e tipo.

ADOLFO TIOZZO (BUDAPEST CAFFÈ): PAGHERÒ IO LE MULTE AGLI AVVENTORI CHE HANNO PARCHEGGIATO IN PIAZZA SABATO SERA


Singolare iniziativa dell'imprenditore Adolfo Tiozzo, titolare del Budapest Caffè in piazza Europa a Sottomarina. Con un post su fb, il gestore del caffè ha dichiarato di voler pagare personalmente la contravvenzione in cui sono incorsi i clienti che hanno parcheggiato in piazza Europa per accedere all'evento musicale di sabato sera 10 dicembre, attorno alle ore 23.30-23.45: «Mi spiace non essere riuscito ad avvisare tutti, non potendo adoperare altoparlanti a uso esterno», dice Tiozzo. «Compio un gesto di cortesia per i clienti, è sufficiente che portino al Budapest il bollettino postale entro i 5 giorni previsti dalla legge per ottenere la riduzione, e personalmente andrò in posta a pagare la multa».

INCENDIATI NELLA NOTTE DUE BARCHINI AI CAVANIS

Incendiati nella notte tra domenica e lunedì ( alle 3,30 ) due natanti ormeggiati sul canale della cava sulla fondamenta dell'istituto Cavanis, un barchino adibito alla pesca ai caparossoli e e un barchino da diporto sono andati completamente distrutti. Oltre ai vigili del fuoco sono intervenuti anche i carabinieri, si presume il dolo.Ulteriori approfondimenti in seguito

domenica 11 dicembre 2016

DALL'"ACQUA GRANDA" DEL 1966 UNA LEZIONE A CHIOGGIA PER IL PROPRIO FUTURO


la playlist degli interventi

Ricordare ieri per amministrare oggi e progettare domani. Questo lo scopo dell'incontro, da più parti definito preliminare, che la Fondazione Clodiense ha organizzato venerdì 9 dicembre a palazzo Grassi, per inaugurare la mostra “1966 – cronaca di un'alluvione”, visitabile al primo piano per il prossimo mese. Ospiti di rilievo: Carlo Alberto Tesserin, più volte consigliere regionale e ora Primo Procuratore di San Marco; Erika Baldin, che gli è succeduta -per il MoVimento 5 Stelle- a palazzo Ferro Fini, e l'ingegner Lucio Napetti, tecnico del Comune. Si diceva, lo scopo di questo primo passaggio non è solo rievocativo, ma nelle parole soprattutto di Tesserin si svela il bisogno di tornare ad agire politicamente a vari livelli per i bisogni di Chioggia, come accaduto appunto dopo il 1966 con l'avvio della legge speciale per Venezia che ha compreso anche la laguna sud solo grazie all'intervento coordinato degli amministratori locali e dei parlamentari del territorio. Giusto per fare un esempio, queste risorse sono servite fino al Baby Mose che protegge il centro storico dalle acque alte inferiori ai 130 cm sul medio mare, mentre intere zone di Venezia si allagano ancora non appena la marea sale. Sul piatto ci sono altre questioni irrisolte -anche in altri ambiti, vedi il tribunale trasferito e la probabile soppressione degli uffici del giudice di pace- e il metodo indicato dovrebbe poterle affrontare, con il pungolo della società civile: per questo si sta già pensando a ulteriori appuntamenti “trasversali” tra le forze politiche e gli eletti dai cittadini a vario titolo.

Al veterano Tesserin il compito di una memoria personale, per contestualizzare storicamente i fatti del novembre 1966: «Abitavo in piazzetta Vigo, la mia auto Fiat 600 azzurra era parcheggiata sotto l'albergo Italia. Alle 7.30 del mattino l'acqua arrivava al bordo delle gomme (un metro smm), alle ore 10 era a metà, a mezzogiorno al volante, alle 17 l'auto era coperta, ovvero stava due metri sotto il livello medio del mare. La “mia” centrale del latte era isolata, impossibile prelevare il latte dalle stalle, specie nelle zone di Valli e Piovini vicine alla laguna. Ma la percezione dello sfacelo si è avuta a Chioggia solo quando si è saputo che i murazzi settecenteschi di Pellestrina stavano cedendo e che l'isola veniva evacuata. Il mare stava entrando a San Marco, il mondo ha acceso la luce su Venezia, le cui condizioni andavano degradandosi di anno in anno. A Roma si comprese di intervenire immediatamente. Noi dovevamo far capire che Venezia si sarebbe salvata se si fosse salvata la laguna, comprese le isole e Chioggia». Tesserin legge uno scritto dell'allora sindaco democristiano Luigi Tomaz -recentemento scomparso- il quale appunta come la nota iniziale del ministro Lauricella non prevedesse manco la partecipazione di Chioggia agli organismi di gestione della legge speciale. «Ottenemmo invece il diritto a 10 miliardi per il restauro. e la presenza nella Commissione di Salvaguardia», attraverso il deputato comunista Renato Ballarin che rappresentò Chioggia a Roma dal 1968 al 1976.

L'ex consigliere regionale osserva che «oggi i temi di Venezia non sono più gli stessi di Chioggia, per quello dobbiamo trarre le conseguenze in modo politico, mettendo assieme trasversalmente i vari livelli cittadino, regionale, nazionale, europeo, altrimenti il capoluogo prevale sempre ed esclude il resto della città metropolitana». Come nel “Patto per lo sviluppo della città di Venezia” dove «il sindaco metropolitano Brugnaro vuole accentrare poteri a se stesso, mettendo i brividi al circondario. Sono 457 milioni di euro che non coinvolgono le altre realtà considerate dalla legge speciale come Chioggia e Cavallino Treporti. Non dobbiamo lasciare le cose andare come vanno». Se è vero che la prima legge speciale, più volte rifinanziata, ha portato al rialzo delle rive dei canali di Chioggia, all'impianto di depurazione, alle opere di compensazione del Mose, il lavoro non è certo finito: «L'amministrazione comunale -dice Tesserin- deve chiedere una riunione del Comitatone, pretendiamo quanto scritto nella legge perché nella legge ci siamo anche noi», e conclude ricordando come 5 milioni dei 56 stanziati dalla Regione per il disinquinamento arrivano appunto a Chioggia.

Dal canto suo la giovane Erika Baldin non manca di far presenti le indagini in corso sul Mose, sia riguardo i politici che gli imprenditori, e poi spara a zero sullo status quo del “Patto per Venezia”: «Esso si inserisce in un quadro di 24 accordi con le città, per complessivi 60 miliardi di euro. Solo che in altre città le risorse stimate sono state superiori a quelle destinate a Venezia, rendendole insufficienti ai suoi bisogni». Baldin avanza seri dubbi sulla copertura finanziaria dei fondi destinati all'ambiente -ovvero 400 milioni- e al turismo, 50 milioni: inoltre «soldi per Chioggia e l'area sud non se ne vedono. Questo si spiega -prosegue l'esponente stellata- con la funzione referendaria del patto, stipulato il 26 novembre. Era finalizzato a ottenere il “sì” pubblico di Brugnaro al referendum. Ma ora questo patto resterà in piedi, oppure venendo meno il governo Renzi -e avendo perso il “sì”- cadrà assieme ai suoi protagonisti?». La consigliera del M5S assicura che «faremo sentire la nostra voce nei tavoli in cui siamo inseriti, io ad esempio a livello regionale», ma a Tesserin risponde che «ci sono idee politiche molto diverse, scontri partono dall'alto». A proposito di Regione, Baldin stigmatizza un provvedimento passato sotto silenzio: la concessione di 56 milioni per opere di marginamento a Veritas e a Sifa, una società privata compartecipata dalla Mantovani SpA, quest'ultima coinvolta nel caso Mose. «Una pratica che rientra nella stagione veneta del project financing, ovvero una mazzata per la popolazione, perché la Regione si impegna a mettere il differenziale tra incassi e previsioni. Quindi se le cose vanno bene guadagna il privato, se vanno male ci rimettono i cittadini», conclude Baldin ricordando che se non si mette mano all'inquinamento incontrollato attorno alla laguna, nessuno promuoverà progetti innovativi di sviluppo.

sabato 10 dicembre 2016

I CAPITELLI VOTIVI DI CHIOGGIA NEL VIDEO PRODOTTO DA LUCIANO CUCCO


Il fascino di Chioggia non passa solo dalla particolare conformazione urbanistica di città isolana immersa nella laguna e dai suoi canali e palazzi, ma anche dai fervidi esempi di religiosità popolare. Non solo le “tolèle” conservate a San Domenico e a San Giacomo, ma anche i dipinti e le statue della Madonna in cui ci si imbatte nelle calli e agli angoli delle rive, erette soprattutto in occasione dell'anno mariano 1954 e care anche ai pescatori. Questo aspetto è stato valorizzato dall'imprenditore Luciano Boscolo Cucco, che assieme ai suoi collaboratori Giovanni Lucchi e Secondo Casadei ha prodotto un dvd che immortala appunto i capitelli votivi del centro storico, durante una passeggiata in compagnia dell'araldista Giorgio Aldrighetti e del pittore Wladimiro Bordignon: l'iniziativa è stata presentata stamane in sala consiliare, alla presenza del sindaco Alessandro Ferro e del prof.Luciano Bellemo, storico e cultore delle tradizioni locali, che sono intervenuti a dare valore all'opera, capace di attrarre i turisti ma anche di far riappropriare i chioggiotti della loro città


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venerdì 9 dicembre 2016

PIPPO ZACCARIA: ALTRI 2MILA EURO DALLA SERATA BENEFICA PER IL KENYA


Oggi Roberta Lanza, a nome del comitato "Pippo for Africa" ha consegnato a Tiziano Marchesan (l'attore più noto come Pippo Zaccaria) un assegno circolare di 2235 euro, frutto della serata benefica che il comitato stesso ha organizzato sabato 26 novembre al ristorante Darsena Le Saline. A questa cifra vanno aggiunti altri 200 euro già bonificati direttamente da uno sponsor. La serata è stata un successo, per il prezzo popolare -grazie agli sponsor- per il menù preparato da Rudy e Grazia, gustoso e raffinato, per la location messa a disposizione gratuitamente dalla Darsena. Durante la cena sono state proiettate alcune foto e Pippo Zaccaria si è ritagliato un piccolo spazio per spiegare, anche scherzosamente, quanto fatto in Kenya. Presente alla serata anche Vincenzo Calì, un operatore umanitario che da oltre 25 anni segue le missioni del Kenya, uno dei primi a denunciare Edoardo Costa a Striscia la Notizia. Un suo breve intervento ha chiarito al meglio l'intera operazione.
Il ricavato della serata, che prevedeva anche una simpatica lotteria, andrà ad incrementare quanto raccolto da luglio ad oggi, dopo il ritorno di Pippo dal suo terzo viaggio in Kenya, ovvero 10803 euro. Con il prossimo bonifico di 8mila euro al centro Sherp di Maralal in Kenya, verrà consentita ad oltre cento ragazzi con svariati handicap l'iscrizione alla scuola e il pagamento delle relative tasse per l'intero anno scolastico. Da quando Pippo Zaccaria ha accolto l'appello lanciato da Striscia la Notizia -dopo le disastrose peripezie benefiche di Edoardo Costa- la cifra raccolta per questo progetto supera i 60mila euro. Ma ciò che soddisfa maggiormente è l'essere riusciti a coinvolgere in questa iniziativa altre persone, rendendole partecipi, che insieme a Pippo si sono date da fare anche spontaneamente per raggiungere questo risultato. Per Pippo Zaccaria non è previsto un ritorno in Kenya a breve: l'anno prossimo in quel paese sono previste le elezioni presidenziali e l'esperienza degli operatori umanitari consiglia di tenersi lontani. Saranno comunque garantiti gli aiuti promessi.

Nelle foto di repertorio, Tiziano Marchesan (Pippo Zaccaria) in Kenya con il materiale sportivo donato della squadra di calcio di Borgo San Giovanni: 8 borsoni, magliette, tute, giacconi, scarponcini e palloni.